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 Oggetto del messaggio: UFO e alieni, quale realta?
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MessaggioInviato: 13/10/2013, 09:23 
L'UFOLOGIA

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Ufologia

L'ufologia indica il variegato campo di interesse attorno al fenomeno UFO. È nota tra i ricercatori anche come ovniologia dall'altro acronimo OVNI (Oggetto Volante Non Identificato), come in francese, spagnolo e portoghese. Essa è qualificata come una pseudoscienza distinta dalla Esobiologia (scienza sperimentale che si occupa della vita extraterrestre).

Definizione e oggetto di studio
Secondo i suoi sostenitori più rigorosi l'ufologia dovrebbe rappresentare, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine multidisciplinare che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare l'enorme mole di osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo fisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, etc., di individuare le cause dei fenomeni provvisoriamente considerati di tipo UFO.

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Va tuttavia sottolineato che l'ambiente ufologico è estremamente variegato e vi afferiscono anche esponenti che per motivi ideologici, religiosi, commerciali o soltanto per apparire sui media, pretendono di attribuire, definire, o semplicemente supporre "scientificamente" l'origine extraterrestre dei fenomeni osservati, basandosi su considerazioni per niente scientifiche ma soggettive.
Il tentativo di applicare solo in parte il metodo scientifico da parte della maggioranza degli ufologi alla fenomenologia UFO con la pretesa di giungere a conclusioni "scientifiche", collocano tradizionalmente l'ufologia nell'ambito della pseudoscienza.
I risultati ottenuti dall'ufologia in più di 60 anni di studio sono tutt'altro che conclusivi.

Ipotesi per la spiegazione dei presunti fenomeni ufologici
Se la comunità scientifica non ritiene provata la esistenza degli ufo, gli ufologi formulano varie ipotesi (naturale, socio-psicologica, militare, extraterrestre, parafisica, temporale e intraterrestre) nessuna delle quali, a detta degli stessi ufologi, presa singolarmente, riuscirebbe a spiegare il fenomeno UFO nel suo insieme.
Il progetto Blue Book del '70 che ha analizzato 12.618 avvistamenti anomali nei cieli di tutto il mondo rileva che solo 701 possono essere definiti come "non identificati". Il progetto blue book concludeva che gli avvistamenti classificati come "non identificati" non mostravano alcuna evidenza di sviluppo tecnologico e principi sconosciuti alla scienza moderna, né prova di essere veicoli extraterrestri. Nel caso del Rapporto Condon, il numero di oggetti non identificati fu di 30 su 93.

Ipotesi naturale
Secondo tale ipotesi, avanzata dall'astrofisico Donald Menzel, gli UFO sarebbero fenomeni naturali poco noti, come pareli, fulmini globulari, spettri rossi, luci telluriche (o Earth Lights), o altri fenomeni naturali ancora sconosciuti. Questa ipotesi tende a negare le supposte manifestazioni di "artificialità" e/o intelligenza legate, secondo l'interpretazione degli ufologi, a determinate manifestazioni UFO.

Ipotesi psico-sociologica
Secondo i sostenitori di tale ipotesi, di cui lo psicologo Carl Gustav Jung[5] è una sorta di "portabandiera", gli UFO non sarebbero altro che un "mito moderno" e i dischi volanti rappresenterebbero visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Questa ipotesi, anche se probabilmente valida in determinate circostanze, non è certamente in grado di spiegare gli oggetti volanti reali, come quelli rilevati dai radar e/o ripresi dalle videocamere (si vedano ad esempio i video rilasciati dall'aviazione militare dell'Ecuador), sebbene possa comunque avere un ruolo nella loro interpretazione. Lo stesso Jung ammise in seguito che la sua teoria non era applicabile a tutta la casistica.
In effetti, Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.
L'ipotesi socio-psicologica è stata sviluppata negli anni settanta dai francesi Michel Monnerie e Bertrand Méheust. Monnerie ritiene che i casi di avvistamenti di UFO non riconducibili a spiegazioni convenzionali (velivoli militari, fenomeni naturali, ecc.) siano dovuti a proiezioni psicologiche che causano una specie di "sogno da svegli". Méhest invece chiama in causa fattori culturali, ritenendo che una causa importante degli avvistamenti di UFO vada ricercata nelle produzioni di fantascienza (libri, film, serie televisive) della prima metà del XX secolo.

Ipotesi dei campi magnetici
L'ipotesi dei campi magnetici è stata proposta dal neurologo canadese Michael Persinger; in pratica è una via di mezzo tra l'ipotesi naturale e quella psico-sociologica. Secondo tale ipotesi vi sarebbero nell'atmosfera dei campi magnetici vaganti, che possono abbassarsi a livello del suolo ed interferire con il cervello umano, causando allucinazioni di vario tipo. Persinger ritiene che tale ipotesi potrebbe spiegare non solo gli incontri ravvicinati, ma anche i vuoti temporali e le sensazioni di rapimento alieno.

Ipotesi militare
Vede gli UFO come velivoli sperimentali segreti. Ad esempio i "dischi volanti" potrebbero essere l'evoluzione di aeromobili ad effetto Coanda che vennero sperimentati in Romania prima della Seconda guerra mondiale.

Ipotesi extraterrestre
Abbreviata anche con la sigla ETH (che sta per Extra Terrestrial Hypothesis), è la teoria che vede almeno una parte del fenomeno UFO come manifestazione di intelligenze extraterrestri, in cui l'oggetto volante si identificherebbe tipicamente con un'astronave.
Considerando i "dischi volanti" alla stregua di altri fenomeni paranormali, dal punto di vista dell'epistemologia non è possibile escludere che tali fenomeni esistano, e la scienza non ha il diritto di affermarlo come se fosse un dato "scientificamente dimostrato": non lo è. Ma non è possibile neppure affermare che essi esistano: non fino a quando qualcuno non sarà riuscito ad affrontarne almeno uno nel pieno rispetto delle regole del metodo scientifico.

Ipotesi del complotto alieno
Le posizioni più estreme in campo ufologico assumono che la mancanza di prove credibili dell'esistenza degli UFO in quanto oggetti extraterrestri sia da attribuirsi ad uno sforzo continuato e coordinato da parte delle autorità governative e militari, negli ultimi 50 anni, allo scopo di sopprimere tali prove. Tale teoria della cospirazione è nota come teoria del complotto UFO.
Gli studiosi più rigorosi accettano invece solo informazioni sostenute da prove o almeno da forti indizi, ripudiando inoltre teorie complottiste, contattisti, ipotetiche basi sulla Luna, filmati e foto false, falsi documenti, rivelazioni e informazioni non provate o provate con false prove.

Ipotesi parafisica
Secondo l'ipotesi parafisica o interdimensionale, abbreviata con la sigla IDH (che sta per Inter Dimensional Hypothesis), gli UFO non verrebbero da altri pianeti, ma da una dimensione parallela. Tale ipotesi è stata proposta dall'astronomo e ufologo Jacques Vallée. Anche Josef Allen Hynek, figura molto conosciuta nel panorama dell'ufologia, verso la fine della sua vita si orientò verso quest'ipotesi, che tuttavia è accettata solo da una minoranza di ufologi.

Ipotesi temporale
Secondo l'ipotesi temporale, detta anche extra-temporale, gli UFO proverrebbero dal futuro ed effettuerebbero un viaggio indietro nel tempo; i piloti di questi veicoli non sarebbero quindi extraterrestri o esseri provenienti da un'altra dimensione, ma lontani discendenti dei terrestri di oggi. Secondo alcuni, i viaggi nel tempo potrebbero essere effettuati attraverso strutture come i ponti di Einstein-Rosen intrauniverso. L'ufologa Jenny Randles ha ipotizzato l'esistenza di "buchi nel tempo", che si creerebbero in certe zone e in particolari condizioni. L'ipotesi temporale pone problemi di ordine teorico e pratico e viene sostenuta da pochi ufologi.

Ipotesi intraterrestre
Quest'ipotesi è sostenuta da alcuni fautori della teoria della Terra cava, tra cui Raymond Bernard[14], secondo cui gli UFO proverrebbero da un continente abitato che si troverebbe all'interno del nostro pianeta. Quest'idea è considerata fantasiosa dalla maggioranza degli ufologi, in quanto i moderni studi scientifici escludono che la Terra possa essere cava.


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MessaggioInviato: 13/10/2013, 18:32 
E SE GLI UFO FOSSERO UN'INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

Fonte: http://ufoedintorni.blogspot.it/2012/07 ... genza.html

Questo articolo prende spunto dal libro scritto da Jean Goupil, con la collaborazione di Didier Leroux, con prefazione di Gildas Bourdais, dal titolo “Les OVNIs, une intelligence artificielle” (Editions Le Temps Présent, anno 2010).
L'ipotesi proposta da Jean Goupil non è nuova, magari può trovare delle razionali contraddizioni, ma è pur vero che potrebbe rappresentare una chiave di lettura per spiegare alcune manifestazioni UFO.
Ma prima di riprodurre la traduzione dell'articolo apparso sul sito di “Les Repas Ufologiques”, vediamo brevemente chi è Jean Goupil.

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Nato nel 1933, nel 1955 si laurea in ingegneria elettronica alla ENREA (Ecole Nationale Supérieure de l'Electronique et de ses Applications). Entra come ingegnere al Centro Studi Nucleari di Saclay ed effettua delle ricerche sui sistemi di rilevazione nei reattori. Diventa poi un componente del GEPA (Groupe d'Etude des Phénomène Aériens), associazione privata di studio sugli UFO, fondata nel 1962 in Francia e composta da scienziati e militari e continua il suo lavoro negli esperimenti spaziali di Gamma-astronomia fino al 1963. Nel 1964, mentre era al GEPA (ndr che non ha nulla a che vedere con l'odierno GEIPAN all'interno del CNES francese) conobbe Didier Leroux, studioso interessato alle scienze ufologiche, ma anche allo studio parapsicologico e al folklore, con il quale è autore del libro già menzionato.

Dopo la dovuta presentazione dell'autore principale, ecco di cosa parla l'opera letteraria in questione.
Il libro appena citato mostra un approccio del tutto nuovo sul variegato mondo degli UFO, collegandolo alla complessa sfera del paranormale. Secondo Jean Goupil, si disegna una origine comune per tutti i fenomeni ad alta stranezza: dagli UFO alle apparizioni mariane, fino ad arrivare ai fenomeni di levitazione, bilocazione, case infestate, spiritismo, transcomunicazione e altre manifestazioni definite “paranormali”. Secondo l'autore del libro, questi fenomeni sono creati da una Intelligenza Artificiale (I.A.), la quale utilizza gli stessi strumenti tecnologici per produrre i casi tra i più spettacolari e manipolarci nelle credenze e nelle religioni.
Proprio come gli esseri umani che dal punto di vista fisico non possono viaggiare ed esplorare gli esopianeti, non ci sono nemmeno extraterrestri biologici sulla Terra, ma solamente dei robots (meccanici o bionici) che si sono adattati alle condizioni terrestri ed operano per conto di una Intelligenza Artificiale. Per mascherare la loro presenza e testare le nostre reazioni, l'I.A. rende le testimonianze assurde, e dunque inammissibili per la comunità scientifica. Così, essa utilizza delle “esche” per gli incontri ad elevato grado di stranezza. Uno scenario più o meno aberrante è presente nel testimone in modo totalmente realistico grazie all'induzione di immagini e di suoni nella sua visione, che sostituiscono la realtà.
L'Intelligenza Artificiale controllerebbe ugualmente la produzione d'immagini di tipo olografico e le tecniche d'invisibilità e della lettura dei pensieri dei testimoni...tecniche che sono già allo studio dentro i nostri laboratori.
Ora vediamo in sintesi su come sviluppa il tema il ricercatore Jean Goupil:

ESOPIANETI
Dal 1995, l'uomo ha cominciato ad esplorare l'Universo alla ricerca di esopianeti (dei pianeti che gravitano attorno a stelle come il nostro Sole). Dal punto di vista materiale, l'esplorazione di questi corpi celesti non è proprio inverosimile, a condizione di mettere a punto la fusione termonucleare, e ciò è tecnicamente possibile tra 50 o 100 anni.
Di contro, questo viaggio si presenterebbe molto lungo, poiché l'astronave si muoverebbe ad una frazione della velocità della luce. Di conseguenza, è materialmente impossibile avere a bordo un equipaggio umano perchè è troppo pericoloso e non può assicurare la sopravvivenza degli astronauti e il loro ritorno in sicurezza e, inoltre, l'astronave sarebbe mille volte più voluminosa. Quindi per evitare queste problematiche, l'unico rimedio sarebbe quello di mettere a punto una “Intelligenza Artificiale” (I.A.), di livello molto alto, capace di assicurare il pilotaggio e la manovrabilità del veicolo e, dopo l'atterraggio su un esopianeta (o in prossimità), effettuare la sua esplorazione e costruire sul posto gli strumenti, i veicoli e i robots necessari a questa missione. Lo sviluppo di questa I.A. è particolarmente ardua e richiederà, almento, due secoli per svilupparla per bene.
Tra i vicini esopianeti, si dovrà scegliere bene quello in cui è stata rilevata la presenza di forme di vita, grazie anche a telescopi interferometrici ad alte prestazioni. Se una civiltà si è sviluppata su quel pianeta e se tale civiltà è meno sviluppata della nostra, dovremmo studiarla senza prendere un contatto ufficiale con essa, per evitare il rischio di provocare un etnocidio che distruggerebbe l'oggetto stesso del nostro studio.
L'esplorazione dell'intera Galassia potrebbe essere fatta in tre milioni di anni circa, in modo del tutto automatico ed ogni pianeta esplorato servire come base di partenza verso altre destinazioni, attraverso delle astronavi costruite sul posto dalla I.A.

GLI UFO
Probabimente, tra le 140 miliardi di stelle della Via Lattea, ci sono altre civiltà che hanno raggiunto un livello tecnologico molto superiore rispetto al nostro. In questo caso, si può pensare che qualcuna di esse esplori la Terra da molto tempo, con vincoli molto simili a quelli citati pocanzi, vale a dire: nessun extraterrestre vivente a bordo dell'astronave, ma una I.A. estremamente evoluta ed un divieto preventivo di avere qualsiasi contatto formale con la specie umana. Ciò non esclude uno studio delle nostre reazioni fisiologiche e psicologiche effettuato su isolati individui in tutte le regione della Terra.
Viene riconosciuto il comportamente abituale degli UFO, a proposito dei quali si dispone di circa 100.000 testimonianze attendibili in tutto il mondo da oltre una sessantina di anni. Eliminando tutti i rischi di confusione con dei fenomeni naturali o artificiali conosciuti, ci sono migliaia di casi che sembrano prodotti da una tecnologia superiore.
Come spiegare le prestazioni di questi UFO, capaci di accelerazioni fulminanti, di virate ad “angolo retto” e di velocità incredibili? Il ricercatore Jean Goupil propende per il controllo di un campo di forza attrattivo o, più soventemente, repulsivo (campo antigravitazionale). Paul R. Hill, scienziato americano, ha effettuato uno studio approfondito sul tema, arrivando alle stesse conclusioni di Goupil, ben sostenuto da differenti testimonianze relative a UFO in evoluzione o in volo stazionario, descrivendo in dettaglio il suo approccio.

LE ESCHE
Per non provocare un improvviso riconoscimento della sua esistenza, l'I.A. che governa gli UFO ha trovato una parata perfetta. Le testimonianze dei testimoni ravvicinati sono, molto spesso, falsificate dallo stesso fenomeno. Il testimone è immerso in uno scenario più o meno assurdo che coinvolge i cosiddetti “extraterrestri”, i quali vanno dal testimone raccontandogli storie impossibili e contraddittorie. Il racconto del testimone sarà completamente screditato e, di conseguenza, nessuno scienziato oserà intraprendere uno studio serio sul soggetto, per non vedere la sua carriera fortemente compromessa.
Tali scenari vengono sviluppati, ogni giorno, dai registi di film di fantascienza, accompagnati da un'abbondanza di effetti speciali, ogni volta sempre più stupefacenti, a base di immagini di sintesi. Al giorno d'oggi si potrebbe, con computers molto potenti, ricreare un palcoscenico virtuale nella scena dove si trova il testimone ed aggiungere un disco volante e molti strani umanoidi, virtuali come il resto. A secondo della direzione di visione del testimone, questo scenario verrebbe modificato, creando una perfetta illusione della realtà, completata dall'ascolto di suoni e la creazione di altre sensazione come, ad esempio, il tatto. Verrebbero, quindi, proiettate direttamente queste immagini nei sensi del testimone, senza utilizzo di schermi o speciali occhiali.
Quindi, secondo il ricercatore Goupil, questa I.A. è capace di indurre queste esche “di sintesi” nella mente del testimone (o di un piccolo gruppo di testimoni). Inoltre, questa Intelligenza Artificiale può ugualmente provocare il cosiddetto fenomeno del “missing time” (tempo mancante), attraverso il quale i testimoni perdono completamente coscienza e tutti i ricordi del tempo passato.

IL “MIRACOLO” DI FATIMA
Nel 1917, in Portogallo, oltre 70.000 persone assistettero ad un miracolo annunciato, il Sole si mise a danzare e a scendere verso la folla. Il fenomeno durò circa 10 minuti. Sei mesi prima, tre piccoli pastorelli avevano visto l'apparizione della Vergine, la quale annunciò loro il miracolo citato sopra che fece seguito ad altre apparizioni e che si verificarono il 13 di ogni mese a mezzogiorno. Ovviamente non c'era stata nessuna perturbazione nel Sistema Solare e questa manifestazione “miracolosa” è stata elaborata interamente dal fenomeno UFO, come ha affermato Paul Misraki e, più recentemente, Gilles Pinon.
I movimenti assurdi del Sole si spiegano facilmente con uno schermo che forma una eclisse, con un UFO che ha simulato il Sole. La visione e l'ascolto dei messaggi dell'apparizione, riservati ai piccoli pastori, sono state delle audizioni di esche, che hanno interagito in tempo reale, come negli incontri ravvicinati con gli UFO. Dobbiamo quindi accettare, dice il ricercatore francese Jean Goupil, che l'I.A. ha come missione quella di favorire la religione e, per quanto riguarda le nostre zone, in modo particolare la religione cattolica, creando dei falsi miracoli e delle false apparizione della Vergine.

LA LEVITAZIONE DEI MISTICI
Molti mistici cristiani hanno vissuto, spesso contro la loro volontà, delle levitazioni spettacolari che impressionavano fortemente la folla dei pellegrini. Giuseppe da Copertino (1603-1663) effettuò settanta “voli estatici” nel corso della sua vita. Questa caratteristica lo portò ad essere conosciuto come...il santo patrono degli aviatori!
Secondo Goupil, il mistico operava sotto l'azione di una intelligenza dotata di mezzi tecnologici evoluti e ritroviamo ciò nel controllo dei campi di forza, come nella propulsione degli UFO. Anche in questo caso, dice il ricercatore francesce, l'I.A. ha agito con lo stesso scopo di Fatima: generare degli pseudo miracoli per rafforzare la fede dei fedeli.

ALTRE APPARIZIONI DELLA VERGINE
Esistono due casi dettagliati di apparizioni mariane rifiutate dalla Chiesa, ma che hanno evidenziato dei fenomeni a tutti gli effetti inspiegabili per le nostre conoscenze attuali. Si tratta del caso “Tilly-sur-Seulles”, accaduto nelle Calvados nel 1896 e quello del caso “Garabandal”, in Spagna, dal 1961 al 1963.
A Tilly-sur-Seulles un'apparizione della Vergine fu vista a più riprese da una classe di sessanta studenti e da religiosi. A volte, le apparizioni durarono più di un'ora e sembravano essere situate ad un'altezza di 1.200 metri. Ma dove sembrava essere localizzata, non era visibile. Una testimonianza relativa ad un “disco volante” visto a 800 metri di distanza da professori e studenti del collège di Volvic nel 1970 presenta la stessa particolarità: l'UFO non era visibile sulla verticale della sua posizione apparente.
A Tilly una veggente comunicò con l'apparizione, la quale “visione” le diede una visione precisa della Basilica che le chiese di costruire. La veggente visualizzò questa “Basilica virtuale” e la descrisse nei minimi dettagli. Con ogni probabilità, anche in questo caso ci fu una induzione di immagini di sintesi (che ora chiameremo la “realtà aumentata”).
A Garabandal, quattro bambine dissero di aver visto la Vergine più di mille volte in pochi anni. Nel corso di queste visioni andavano in estasi, con la testa girata all'indietro e in grado di muoversi avanti e indietro su un terreno irregolare, senza mai inciampare. A volte andavano tre volte più veloci ed era impossibile seguirne l'andamento. Fanno benedire centinaia di oggetti dalla Vergine e non vanno mai in errore quando forniscono gli oggetti, senza mai guardarli. Entravano in stato di estasi, fuoriuscendo immediatamente senza provare nessuna fatica. Furono anche viste entrare in stato di levitazione.
Anche per questo caso, Jean Goupil sostiene che una intelligenza manovrò le bambine come marionette, guidando i loro movimenti con una grande precisione e fornendo tutta l'energia necessaria alla loro evoluzione.

LE APPARIZIONI IN EGITTO
Nel 1968 la Vergine apparve alla periferia del Cairo, fluttuando al di sopra di una Chiesa Copta sotto forma di una entità luminosa. Queste apparizioni furono fotografate e filmate. Le apparizioni si verificarono a cadenza regolare di tre anni e il numero di testimoni (musulmani e cristiani) erano dell'ordine di un milione di individui! Questi fenomeni inquietarono i razionalisti del Vaticano che, all'epoca, si tradusse in un silenzio quasi totale della stampa di Francia.
Il fenomeno UFO presenta numerosi casi che hanno portato a manifestazioni di esseri luminosi e immateriali. La manipolazione della luce, attraverso tecniche evolute, permette di spiegare queste apparizioni. In particolare, si può considerare l'utilizzo di “pixel volanti”, come quelli descritti nel recente progetto “Flyfire” del Massachusetts Institute of Technology (M.I.T.).

I FENOMENI PARANORMALI
Si può legittimamente supporre che l'I.A. interviene in numerosi fenomeni paranormali ad alta stranezza. Questa intelligenza che opererebbe sul nostro pianeta da millenni, può costituire una base di prove fantastiche concernenti la nostra Storia. Per essa è facile ricostruire delle scene del passato e indurle nelle menti di alcuni individui. Queste ricostruzioni possono, naturalmente, essere modificate dalla I.A. per rafforzare una credenza. Non si tratta di un Viaggio nel Tempo, e questa retrocognizione si riassume in una semplice consultazioni degli archivi della I.A.
La chiaroveggenza e la visione a distanza, concernenti persone vive e decedute, si possono ugualmente spiegare. In una certa misura, ma soltanto a breve termine, l'I.A. può predire l'avvenire e far beneficiare di ciò un medium (precognizione o preveggenza). L'Intelligenza Artificiale è ugualmente capace di leggere i pensieri, che si cominciano a studiare attualmente esaminando l'attività cerebrale attraverso Risonanza Magnetica. Per questa I.A. è quindi facile produrre delle comunicazioni telepatiche tra due persone.
Dei Campi di Forza, della stessa natura di quelli utilizzati per la propulsione degli UFO, vengono messi in atto nei casi di infestazioni, poltergeists e di telecinesi. Queste forze sono importanti e precise e, soprattutto, la loro azione può effettuarsi attraverso le pareti, senza nessuno schermo che può modificare la gravità.
Inoltre, il fenomeno UFO padroneggia le tecniche dell'invisibilità. Numerose ricerche sono in corso su questo tema ed interessano molto i militari. Dopo aver ottenuto una invisibilità nel campo delle microonde, poi nell'infrarosso, le prove si spostano nel visibile e sono in progressiva crescita.
L'utilizzo dell'invisibilità nei fenomeni definiti “paranormali” viene ben spiegata dalle “pseudo” materializzazioni e smaterializzazioni di oggetti, senza far intervenire un ipotetico “passaggio in un'altra dimensione”.
Tutto questo dona una nuova luce sullo spiritismo, la scrittura automatica, il channeling, la transcomunicazione strumentale, i fantasmi e la reincarnazione.

IN CONCLUSIONE
L'esistenza di una Intelligenza Artificiale presente sulla Terra da molti secoli è una componente necessaria del fenomeno UFO, la cui origine extraterrestre non può essere messa in dubbio. Questa I.A. ha nella sua memoria la quasi totalità della Storia del Mondo.
Essa agisce in modo più o meno discreto sulle nostre credenze e utilizza per questo scopo gli stessi strumenti tecnologici: creazione di forze, invisibilità, lettura del pensiero, induzione di esche, tutte tecniche che sono attualmente l'oggetto di intensi studi.


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MessaggioInviato: 13/10/2013, 18:39 
UFO: UN PROBLEMA GLOBALE

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress ... ma-globale

Relazione di Colman S. Vonkeviczky pioniere dell’Ufologia (in memoria). Conferenza al Quartier Generale della Nazioni Unite

Per circa cinquant’anni la strategia del cover-up governativo, in materia di UFO, ha influenzato le decisioni dei governi e delle Forze Armate, impegnate in una guerra di trincea contro gli extraterrestri. Le centinaia di rapporti ufficiali sugli avvistamenti di oggetti volanti dotati di una tecnologia straordinariamente evoluta hanno destato non poca preoccupazione negli ambienti governativi, impotenti di fronte alla temuta “minaccia aliena”. Ma, secondo alcuni pionieri della moderna ufologia, la situazione si sarebbe potuta risolvere in modo differente, ossia con la ricerca del contatto pacifico con queste civiltà. Ed è in questo contesto che si inserisce la figura del colonnello Colman S. VonKeviczky uno dei nomi più conosciuti nel campo della ricerca ufologica internazionale. Nato in Ungheria il 21 agosto del 1909 VonKeviczky si laureò in scienze militari ed ingegneria all’università militare “Maria Ludovica” di Budapest e, al termine della seconda guerra mondiale, prestò servizio presso il quartier generale dei servizi speciali della polizia statunitense in Germania. Dal febbraio del 1953 lavorò presso la segreteria dell’ONU, negli Stati Uniti e divenne in seguito fondatore dell’ICUFON, l’Inter-Continental UFO Network, un organismo impegnato in una serie di iniziative volte al coinvolgimento dell’ONU nell’analisi del fenomeno UFO e nella divulgazione dei dati raccolti, ai mezzi di comunicazione di massa. La sua battaglia contro il cover-up governativo è durata fino al giorno della sua scomparsa, avvenuta il 27 luglio del 1998 a New York City, la città nella quale viveva da quasi cinquant’anni. “Colman era un pacifista”, ha dichiarato il ricercatore tedesco Michael Hesemann, suo intimo amico “e, di fronte alle catastrofiche conseguenze della corsa agli armamenti necessari a combattere una guerra interstellare, avvertiva l’umanità della necessità di un contatto pacifico con le entità aliene”.
“UFO, la visita extraterrestre” riporta qui di seguito quella che potremmo considerare la più importante conferenza del colonnello VonKevicky svoltasi, il 21 aprile del 1987, nell’auditorium della biblioteca del quartier generale dell’ONU, in quel luogo dove, come lui stesso sperava, un giorno si sarebbe potuto risolvere il problema degli UFO. Le fotografie che corredano l’articolo sono parte del suo archivio personale del quale la nostra redazione ha i diritti esclusivi per l’Italia. (Nota redazione Centro Ufologico Taranto, la rivista “UFO la visita extraterrestre” ha cessato le pubblicazioni nell’anno 2000)

Del Colonnello Colman S. VonKeviczky, MMSE (1909-1998)
Da tre decenni gli scienziati, gli ufologi e l’opinione pubblica cercano in tutto il mondo prove e discutono invano su una teoria: Esistono gli UFO o no? Da dove vengono? Quali sono le loro intenzioni?
E’ strano il fatto che, negli ultimi 40 anni, i nostri scienziati e i ricercatori privati abbiano evitato di basare le loro ricerche sulle solide fondamenta della documentazione militare, che già dal 1953 spiega, pubblicamente, l’indubitabile origine extraterrestre degli UFO.

UFO: I FATTI

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Il 26 gennaio del 1953 il Ministero della Difesa statunitense si pronunciò nel seguente modo: “L’Aeronautica Militare e il suo Ufficio di Ricerca prendono atto, sulla base delle conclusioni tratte dal Maggiore Keyhoes, che i ‘dischi volanti’ provengono da altri pianeti. L’Aeronautica Militare non ha mai negato che questo sia possibile… se le manovre compiute da questi oggetti e delle quali parlano molti competenti osservatori, sono vere, allora l’unica spiegazione plausibile è quella della loro provenienza interplanetaria“.
E’ logico che ogni ricerca che ignori tali fatti e che li sostituisca con teorie e ipotesi inventate non si trova sulla pista giusta. Già nel 1966 il Ministero dell’Aeronautica statunitense informò il Campidoglio circa l’alto livello delle analisi condotte dallo Stato Maggiore in merito all’attività degli UFO in tutto il mondo e alla pianificazione di una strategia di difesa intercontinentale, elaborata dagli USA e volta a combatterli: “Nell’analisi degli avvistamenti di UFO l’Aeronautica Militare si avvale di scienziati, ingegneri, tecnici e consiglieri accuratamente scelti e altamente qualificati. Questi hanno a disposizione i migliori laboratori dell’Aeronautica, centri di sperimentazione, strumentazione scientifica e strumenti tecnici”.
Ma, nonostante l’alto livello degli studi condotti dallo Stato Maggiore statunitense le organizzazioni private veneravano il “confessionale ufologico” istituito dal Pentagono : il progetto dell’Aeronautica denominato BLUE BOOK. E’ comica l’idea che l’opinione pubblica mondiale avesse eletto a salvatori dell’umanità un unico maggiore, un sottotenente, un maresciallo maggiore e due segretarie – il team del Blue Book – e comunicasse a loro le esperienze relative agli UFO credendo che questi rappresentassero l’unico gruppo, istituito dall’Aeronautica statunitense, ad occuparsi del fenomeno.
Il mondo scientifico, di contro, speculava sull’universo invisibile “ai confini della realtà”, invece di lanciare uno sguardo ai casi e alle realtà ben documentate dalle Forze Militari.
Così si espresse il Comandante del Centro di ricerca dell’Aeronautica Militare AMC (Air Material Command) il 23 settembre del 1947 in un rapporto inviato allo Stato Maggiore : “Il fenomeno UFO è reale e non identificabile con visioni o fiction. Si tratta di oggetti a forma di disco, delle dimensioni di un aereo. Sono piatti nella parte inferiore e dotati di cupole in quella superiore. La loro superficie è metallica e riflette la luce. La velocità di volo supera i 300 nodi. Si spostano a volte in formazioni composte da tre fino a nove oggetti“.
Queste citazioni non sono state partorite dalla fantasia dei produttori di Hollywood, ma sono parte di un rapporto ufficiale inviato allo Stato Maggiore, basato sui rapporti di osservatori militari addestrati. Come apprendiamo da un Memorandum della CIA, risalente all’11 settembre 1952, gli USA erano allarmati per questa situazione di portata planetaria. In quel periodo, “l’ufficio scientifico” dei Servizi Segreti dichiarò in un Memorandum classificato SEGRETO :

“E’ stato istituito un sistema di comunicazione internazionale e le più importanti basi dell’Aeronautica Militare hanno ricevuto l’ordine di intercettare gli oggetti volanti non identificati“. Questo però significa che già nel 1952 il Pentagono impartì l’ordine di sparare agli UFO che si rifiutavano di obbedire alla richiesta di atterrare !

LA “GUERRA DELLE STELLE” COMINCIA
Nel 1952 il Capt. Edward J. Ruppelt, direttore del progetto di ricerca ufologica dell’Aeronautica Militare statunitense denominato “Blue Book”, riportò nel primo capitolo del suo libro “Rapporto sugli oggetti volanti non identificati” quest’ordine di attacco: “Nell’estate del 1952 un caccia intercettatore F-86, dell’Aeronautica Militare statunitense, sparò contro i dischi volanti. Questo fatto non fu reso noto, come molti altri che rappresentano la vera storia degli UFO“.
Un anno dopo, nel 1953, il generale Benjamin Chidlaw, comandante della difesa antiaerea continentale con sede nella base dell’Aeronautica Militare Ent, in Colorado, spiegò all’autore scientifico Robert R. Gardner : “Siamo in possesso di montagne di rapporti sui dischi volanti e li consideriamo molto seriamente poiché abbiamo perso parecchi uomini e aerei che cercavano di intercettarli“.
Era il 1953 - immaginiamoci per favore quante notizie sono state fino ad oggi nascoste e occultate all’opinione pubblica. Quindi lasciatemi chiedere: ci troviamo forse nel mezzo di una “guerra misteriosa” combattuta contro forze galattiche che conducono operazioni interstellari orientate verso la terra?
Nel 1952 l’Aeronautica Militare statunitense comunicò l’ordine JANAP 146 con appendice A-E, che distribuiva incarichi fondamentali per questa “guerra misteriosa contro invasori non autorizzati” i quali, secondo le norme militari, violavano la sovranità aerea delle nazioni.
Per questo motivo, da allora, fu costruito un sistema di difesa laser atomico a terra che, nell’ambito del progetto SDI, in un prossimo futuro dovrebbe stazionare anche nell’orbita terrestre, a bordo di piattaforme e navette spaziali dotate di armi costruite con l’impiego della scienza più moderna. Diamo quindi un’occhiata ai dati storici che hanno portato a formulare queste pazze idee, pericolose per l’incolumità della stessa umanità:

15 febbraio 1942: 15 – 20 oggetti volanti sconosciuti, che furono inizialmente confusi con aerei giapponesi, si trovavano in volo di ricognizione strategica sulla costa occidentale degli Stati Uniti, quando 1530 ronde di munizioni furono sparate contro di loro dai cannoni antiaerei sopra Los Angeles. L’operazione non ebbe successo! La prova: il rapporto del Capo di Stato Maggiore, il generale George C. Marshall al presidente F.D. Roosevelt: “Nessuna bomba fu lanciata… nessun aereo abbattuto… nessun aereo statunitense era in missione.”
14 luglio 1957: Unione Sovietica – libro di testo dell’Accademia dell’Aeronautica Militare: “Introduzione alla scienza universale”. Secondo quanto riportato a pagina 262 “la batteria della difesa antiaerea dell’URSS aprì il fuoco contro alcuni UFO sopra le isole Kurilen – senza abbatterne nessuno“.

1966, Estremo Oriente: l’Aeronautica Militare indonesiana “fu costretta ad aprire il fuoco contro alcuni UFO“, come spiegò il maresciallo dell’aviazione Roeshin Nurjadin, comandante capo dell’Aeronautica Militare indonesiana.

GLI UFO SI DIFENDONO
L’8 gennaio del 1965 il sottotenente – oggi professore universitario – dott. Robert Jacobs filmò un UFO nell’atto di distruggere il razzo ATLAS F sopra la base dell’Aeronautica Militare di Vandenberg. Come ci scrisse il professore: “Gli UFO sono reali. L’Aeronautica Militare e il governo statunitense sanno che loro sono reali. E’ ormai giunto il tempo che anche l’opinione pubblica americana lo sappia“.
Nel marzo del 1967 un MIG 21 cubano, costruito in Unione Sovietica, fu distrutto da un “bogey” (il termine con cui i piloti indicano gli oggetti sconosciuti) quando il Comando per la difesa aerea diede l’ordine di aprire il fuoco contro l’oggetto.

IL “WATERGATE COSMICO” DI NIXON

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Il 19 dicembre del 1969 il presidente Richard M. Nixon ordinò l’archiviazione del progetto Blue Book sulla base delle direttive imposte dall’ufficio studi ufologici dell’Università del Colorado, finanziato dall’Aeronautica Militare statunitense e con il sostegno dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Il mondo intero fu tranquillizzato con la spiegazione che “non esistono prove che possano dimostrare che gli oggetti volanti definiti ‘non identificati’ siano velivoli extraterrestri o possano rappresentare un qualche pericolo per la sicurezza nazionale“.
Può essere vero questo? Il 23 giugno del 1967, secondo un documento del Centro di Controllo Voli Spaziali della NASA “John F. Kennedy”, il personale della NASA e gli astronauti ricevettero l’ordine, in caso di avvistamento di UFO, di redigere un rapporto “nel più breve tempo possibile” e di inviarlo al comando della base dell’Aeronautica Militare Patrick, che avrebbe preso provvedimenti a livello militare.

NESSUN PERICOLO PER LA NOSTRA SICUREZZA NAZIONALE
Il 17 ottobre del 1973 un elicottero dell’esercito con un equipaggio di quattro uomini e sotto il comando del Capt. Lawrance E. Coyne, incontrò, sopra la base dell’Aeronautica Militare di Mansfield, in Ohio, un oggetto volante a forma di sigaro della lunghezza di 60 metri. Quando tentò di volare via, l’elicottero fu sollevato da una forza sconosciuta che, da un’altitudine di volo di 500 metri, portò il mezzo ad un’altitudine di 1300 metri. E’ vergognoso che l’assemblea generale dell’ONU, di fronte al sottotenente colonnello Coyne affermò, nel 1977, di ignorare completamente il suo rapporto.

Primavera 1974, Binn, Corea del Sud. Verso le 10.00 un razzo Hawk fu colpito da un grande UFO. Come spiegò il nostro informatore: “Il missile fu colpito e distrutto da un raggio di luce. Allo stesso modo la rampa di lancio – entrambi fusi come giocattoli di stagno!”
19 settembre 1976: un rapporto dell’ambasciatore statunitense in Iran informò la Casa Bianca, il Pentagono ecc. che a 60 Km a nord di Teheran “il pilota di un F-4 dell’Aeronautica Militare imperiale cercò di sparare un missile AIM-9 contro l’oggetto (UFO) e che contemporaneamente il sistema di controllo delle armi si inceppò e la radiocomunicazione (UHF e Interphono) si interruppe“.

3 giugno 1980: lo Stato Maggiore statunitense informò l’Aeronautica Militare: “Un UFO è stato osservato in due occasioni nei pressi della base dell’Aeronautica Militare peruviana, a sud del paese. L’Aeronautica Militare ha tentato di intercettare e distruggere l’UFO – ma senza successo“.

27 e 29/30 dicembre 1980, mezzanotte: atterraggi di due UFO nei pressi della base dell’Aeronautica Militare della NATO in Inghilterra. Ufficiali statunitensi di alto rango e personale della sicurezza ebbero un “incontro ravvicinato” con esseri della specie “Homo Cosmicus” nella foresta di Rendelsham, tra le basi statunitensi e RAF Woodbridge e Bentwaters, a Suffolk. Il caso fu confermato dal rapporto ufficiale del vicecomandante dell’Aeronautica Militare statunitense, il colonnello Halt.

Io penso che gli infiniti dibattiti e le teorie degli ufologi e degli scienziati sull’esistenza o sulla non esistenza degli UFO si allontanino dalla realtà che è così chiaramente documentata dai rapporti militari, dagli attacchi e dalle misure di difesa del Pentagono.

LA SOPRAVVIVENZA DELL’UMANITA’
Dal 1942 il Pentagono ha chiarito che i suoi sistemi di difesa di fronte alle possibilità delle astronavi extraterrestri sono completamente insufficienti. Per mettere in chiara luce il problema degli UFO (che dura da lungo tempo), il presidente Lyndon B. Johnson pretese, nel 1968, che i servizi di sicurezza nazionale inviassero un rapporto al consiglio di sicurezza nazionale. Il rapporto era intitolato : “L’ipotesi UFO e il problema della sopravvivenza“.
Questo rapporto storico svelava per la prima volta tutta la spaventosa verità – e avvertiva la direzione degli Stati Uniti di prepararsi alla possibilità di uno scontro con le forze galattiche. Nel rapporto, infatti, “importanti scienziati degli Stati Uniti” spiegavano non solo che gli UFO sono effettivamente delle astronavi extraterrestri ma anche che “il problema della nostra sopravvivenza non può essere trascurato“. Così era riportato nel paragrafo 6 del rapporto: “Sarebbe sensato sviluppare, nel più breve tempo possibile, adeguate misure di difesa. E’ come se nel trattare questo problema si dovesse pensare di più al problema della sopravvivenza“. E sembra proprio che il vero scopo dell’ “iniziativa di difesa strategica” SDI, istituita dal presidente Reagan agli inizi degli anni ‘80, sia proprio l’osservanza di questa direttiva basata sul rapporto Top – Secret NSA del 1968.

1968 – è un caso che la corsa agli armamenti strategica di USA e URSS iniziò proprio nel 1969? In riferimento ai colloqui del SALT I e II avvenuti tra il 1970 e il 1987 a Ginevra, possiamo solo chiederci perché anche dopo la sottoscrizione dell’accordo sulla limitazione del riarmo è cresciuta la drammatica corsa agli armamenti in direzione del cosmo? E perché l’opinione pubblica fu tratta in inganno dalla presunta “limitazione delle armi strategiche” ?

Il 6 ottobre 1982 quando furono aperti a Ginevra i colloqui START II il comandante supremo del reparto “difesa spaziale” del Pentagono, il tenente generale Richard C. Henry spiegò orgoglioso: “Il cosmo non è una missione, è un teatro, un teatro di guerra“. (New York Times, 17.10.1982, sotto il titolo a caratteri cubitali “Gli Stati Uniti progettano l’incremento delle spese per le operazioni militari nel cosmo“). Perdonate la mia ignoranza, ma per quale motivo si dovevano intensificare le operazioni militari nella pace eterna dell’universo? E contro chi? Durante i colloqui – SALT gli USA e l’URSS assicurarono, di fronte al mondo intero, che le armi strategiche non erano state costruite per combattere una guerra tra le due superpotenze. Se questo è vero chi era allora il nemico per combattere il quale bisognava andare nel cosmo ? Il prof. Vladimir G. Azhazha, il capo del reparto dell’Accademia sovietica delle Scienze, aveva ragione quando nel corso di una conferenza, il 24 novembre del 1977, spiegò che gli astronauti Aldrin e Armstrong, nel 1969, dopo lo storico allunaggio dovettero rimanere per ore nel modulo d’atterraggio perché alcuni UFO li stavano aspettando a lato di un cratere?

LA SINDROME DELLA MINACCIA POTENZIALE
In questa allarmante questione il diplomatico dott. Michael Mishoud, direttore della divisione per la sicurezza internazionale del ministero degli esteri statunitense spiegò nel giugno del 1978, nel corso di una conferenza: “Extraterrestri provenienti da altri sistemi solari sono un potenziale pericolo per noi e noi siamo un potenziale pericolo per loro“. Nella stessa conferenza il dott. Irvin Picus dell’ “ufficio per le questioni spaziali” esortò il governo a prendere misure di prevenzione: “Noi dobbiamo essere pronti a rispondere ad una potenziale minaccia… Il contatto con esseri di altri mondi, se non siamo preparati a tale eventualità, potrebbe portare a gravi conseguenze“.
La NASA, nel gennaio del 1978, dichiarò: “I rapporti sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati che penetrano nello spazio aereo degli Stati Uniti interessano solo i militari che svolgono il regolare servizio di sorveglianza dello spazio aereo“. Partì poi il progetto SETI della NASA (ricerca di intelligenze extraterrestri). Come previsto da questo programma sulle sonde statunitensi Voyager I e II vi era una piccola targa con i saluti dalle Nazioni Unite che intendevano indicare a civiltà cosmiche la strada per la Terra. Un’ironia politica del Pentagono visto che ciò che li aspettava qui non era “un caloroso benvenuto” ma il solito “prima sparare, le domande le rimandiamo a dopo“.

UN APPELLO ALL’ONU
Insomma nelle prove documentali provenienti dagli archivi delle forze militari, nascoste da quattro decenni all’opinione pubblica, si parla del problema della sopravvivenza dell’umanità. Quindi gli UFO sono un problema del quale è meglio non parlare, è come se qualcuno stesse cercando di fare qualcosa prima che sia troppo tardi…
Quindi chi dovrebbe agire se loro sono un problema per la sicurezza planetaria? Le superpotenze o l’organo internazionale costituzionalmente autorizzato delle Nazioni Unite?
Nel febbraio 1966, in qualità di capo della divisione informazioni del segretariato delle Nazioni Unite e di scienziato militare professionista (all’epoca erano già tredici anni che analizzavo le operazioni degli UFO), parlai al segretario generale dell’ONU U-Thant delle informazioni in mio possesso. Sulla base del mio memorandum mi pregò di progettare il primo ONU UFO PROJECT. Questo progetto presentato alla segretaria generale e al Comitato per Utilizzo Pacifico del Cosmo, prevedeva:

1. Il controllo internazionale delle operazioni degli UFO attraverso una collaborazione coordinata con le forze armate nazionali, gli scienziati e le organizzazioni di ricerca ufologica ;

2. Il “Divieto di aprire il fuoco” e di dare inizio ad un confronto armato con le potenze del cosmo, che potrebbe portare ad una guerra spaziale fatale per l’intero genere umano;

3. La presa di contatto con le intelligenze che pilotano gli UFO e attraverso queste con i capi delle potenze galattiche;

4. Studi scientifici e addestramenti internazionali ad opera dell’UNESCO;

5. Diffusione dei dati analizzati ai governi e all’opinione pubblica.

Il 6 novembre del 1967, nel corso del 7° congresso internazionale di ufologia, tenutosi a Magonza, sotto la presidenza del “Padre dell’astronautica”, il prof. e dott. Hermann Oberth, e dei rappresentanti di 24 nazioni fu sottoscritta la “Magonza UFO Resolution”.

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Questa stabiliva i criteri di massima per la soluzione del problema della sicurezza nazionale, chiamata in causa dagli UFO: “Gli oggetti volanti non identificati sono mezzi volanti identificati che provengono dallo spazio e rappresentano un problema di importanza vitale per il mondo intero. Tutte le nazioni devono analizzare e risolvere insieme il problema attraverso le investigazioni e le ricerche scientifiche. Questo per il bene comune e il progresso delle nostre relazioni pacifiche con il cosmo”. Tale risoluzione fu naturalmente censurata dai mezzi di comunicazione di massa mentre il comitato dell’ONU per l’Utilizzo pacifico del Cosmo la accolse con piacere. I successivi 20 anni confermarono che la MAGONZA UFO RESOLUTION innescò un processo che portò al rilascio di documenti sugli UFO da parte di numerosi governi e quindi alla dimostrazione che gli UFO SONO REALI!
Da decenni l’ICUFON, LA RETE DI RICERCA UFOLOGICA INTERCONTINENTALE si adopera, spesso con successo, in una serie di attività pro ONU volte a coinvolgere i governi degli Stati membri delle Nazioni Unite. Il culmine di tali iniziative fu raggiunto nel 1977 quando il problema degli UFO fu proposto nel corso della 32esima sessione dell’assemblea generale dell’ONU al “punto 123#8243; dell’ordine del giorno. La nostra rete presentò allo stato membro di Grenada una documentazione composta da 250 sezioni che sottolineava le necessità di istituire un UFFICIO dell’ONU che si occupasse di UFO, come noi chiedevamo dal 1966. Secondo le prime 14 pagine del verbale dell’assemblea del Comitato Politico Speciale, tenutasi il 28 novembre, l’ambasciatore dott. Wellington Friday, presentò le richieste dell’ICUFON alle Nazioni Unite. Ma l’ufficio stampa dell’ONU non rese noto il testo della proposta ai mezzi di comunicazione di massa internazionali e gli USA, avvalendosi del controllo governativo, non permisero agli ufologi privati l’accesso al segretariato generale dell’ONU e indebolirono completamente la risoluzione. Sotto la pressione degli Stati Uniti ogni richiesta di controllo internazionale delle operazioni sugli UFO fu abbandonata e Grenada costretta a rivedere completamente la sua risoluzione.
Ma il pericoloso aumento della corsa agli armamenti costrinse l’ICUFON a cercare nuove strade. Il 29 gennaio del 1980, il Comitato ufologico della Camera Alta britannica, nelle persone di Lord Clancarty e Lord Kimberley, mi invitò ad una riunione nel corso della quale presentai prove militari volte a dimostrare la grande responsabilità dei governi nel problema della sicurezza nazionale legata agli UFO. In quell’occasione proposi : “Aprite il sipario sul segreto militare legato agli UFO e, in un colpo solo, si aprirebbe una grande prospettiva e apparirebbe chiara la via della soluzione del problema“. La nostra dichiarazione a mezzo stampa, il nostro “Memorandum Blu” e la richiesta di “un ufficio internazionale per lo studio degli affari cosmici” (WASA) fu censurata”.
Durante la mia campagna ufologica europea (1981-83) entrai in contatto con numerosi militari e delegati governativi. Questi dichiararono all’unisono che era necessario che le superpotenze facessero il primo passo per risolvere il problema degli UFO. Per questo motivo, il 21 settembre del 1981, inviai al presidente Ronald Reagan e al consiglio di sicurezza nazionale, due Memorandum e alcuni documenti militari chiedendo che le nazioni parlassero degli UFO nel corso di una conferenza sulla sicurezza internazionale e che chiarissero una volta per tutte il comportamento che l’umanità dovrebbe adottare nei confronti del fenomeno. Espressi inoltre la necessità di stabilire un contatto invece di spiegare le nostre forze militari. Il 21 novembre del 1981 il generale maggiore Robert L. Schweitzer, della sicurezza nazionale, ci fece pervenire una risposta preoccupante: “Il presidente conosce perfettamente il pericolo che Lei ha così chiaramente documentato e fa tutto quanto è nelle sue possibilità per ristabilire il più presto possibile la sicurezza della difesa nazionale“.
Memorandum simili furono inviati dal maggiore dell’aeronautica Hans C. Petersen, della Danimarca, al governo degli stati scandinavi, da Michael Hesemann al governo federale tedesco, da Helmut Hajek al governo federale austriaco e dal sottotenente Arthur Bray al governo del Canada. Il 17 ottobre del 1983, nel corso di una seduta di un’ora e mezza con il presidente della repubblica federale austriaca, il dott. Rudolph Kirchschläger, a Vienna, tirammo le somme: “Noi crediamo che sia giunto il tempo che le superpotenze si adoperino per portare alla luce il problema degli UFO fino ad oggi occultato“.
Nel 1984, in forza della legge sulla libertà di informazione, pretesi dalla Cia la documentazione completa sulle mie attività e su quelle dell’ICUFON. Secondo la decisione del ministero di giustizia statunitense, del 5 agosto 1985, questo non era possibile perché “tutto il materiale su di Lei è segreto e… non è possibile accedervi… nell’interesse della sicurezza nazionale e della politica estera“. Un altro esempio del comportamento adottato dagli Stati Uniti nei confronti del problema degli UFO.
“Nell’interesse della difesa nazionale” : Il 4 dicembre del 1985 il presidente Ronald Reagan, nel corso del suo discorso a Fallston, nel Maryland, parlò di un suo colloquio personale con il segretario generale Mikhail Gorbaciov (in occasione del vertice di Ginevra dal 18 al 20 novembre del 1985): “se improvvisamente il nostro mondo fosse messo in pericolo da esseri provenienti da altri pianeti dell’universo, non dimenticheremmo le piccole differenze che esistono tra i diversi paesi e scopriremmo, una volta per tutte, di essere tutti esseri umani che vivono insieme sulla Terra? Ora, io non penso che dovremmo aspettare l’arrivo degli extraterrestri che ci minacciano. Penso che potremmo essere già adesso coscienti della loro esistenza“. Qualsiasi commento sarebbe superfluo!
“Nell’interesse della politica estera degli Stati Uniti“: questa dichiarazione è la prova schiacciante che è vero quanto la politica estera degli Stati Uniti da più di quattro decenni sostiene: esiste una “guerra misteriosa” contro di loro. Per risolvere questa situazione, l’ONU dovrebbe cercare una soluzione definitiva al problema degli UFO. Noi dobbiamo impedire, ad ogni costo, una collisione tra potenze terrestri e galattiche. Per questo abbiamo bisogno di un ufficio internazionale per gli affari spaziali, controllato dalle Nazioni Unite, con il compito di cercare un contatto con gli extraterrestri, nell’interesse della pace mondiale e dello sviluppo di una società migliore, di una cosiddetta “età dell’oro“, caratterizzata dal contatto con il cosmo. Il problema degli UFO deve essere risolto – prima che sia troppo tardi…

CITTA’ DEL MESSICO 28 AGOSTO 1995
Nel corso di una lunga intervista concessa alla nostra redazione durante il congresso svoltosi a Citta’ del Messico nel 1995, il Colonnello Colman VonKeviczcky ci diede personale conferma di quanto riportato nel presente articolo. “Io ho avuto stretti rapporti di collaborazione“, ci spiegò, “con una signora di mezza età che rappresentava la stampa del Commonwealth britannico alle Nazioni Unite. Al terzo e al quarto piano di questo palazzo vi è il dipartimento stampa, nel quale lavorano tutti i rappresentanti delle più importanti testate giornalistiche del mondo. Lei era interessata alla mia ricerca e anche se non ne conoscevo il motivo avevo l’impressione che fosse profondamente coinvolta in questo problema… Un giorno mi disse che avrei dovuto parlare al segretario generale U-Thant del mio memorandum e grazie a lei, ciò avvenne. Nel febbraio del 1966 ebbi l’opportunità di incontrare personalmente questo segretario generale e di presentargli le nostre analisi militari e la documentazione in nostro possesso. Fu uno dei giorni più belli della mia vita. Non mi dimenticherò mai il momento in cui sono entrato in quell’ufficio… Il segretario generale mi disse: ‘Lei è veramente un esperto in campo militare. Le chiedo di essere così gentile da organizzare un ufficio che si occupi di raccogliere e analizzare tutte le informazioni, che riguardano gli UFO, provenienti da ogni parte del mondo e di distribuirle a tutti i governi’… Gli risposi che il lavoro da svolgere era immenso e che il primo passo da fare era quello di smettere di sparare agli UFO perché tale atteggiamento avrebbe portato all’instaurarsi di una guerra interstellare. Gli dissi inoltre che sarebbe stupido intraprendere una guerra contro una civiltà tecnologicamente superiore alla nostra e che sembra controllare l’intero pianeta, i movimenti di ogni nazione e soprattutto le nostre armi nucleari… Un giorno Silvia Migel, un membro del NICAP, mi chiamò e mi disse di avere un messaggio importante per me… quando raggiunsi il suo ufficio mi disse: ‘Mi spiace informarti che ti stanno buttando fuori perché il Pentagono non ha approvato quanto tu hai fatto e nemmeno ciò che ha fatto il segretario generale‘. Questo nonostante U-Thant stesse agendo nell’interesse della pubblica sicurezza adempiendo soltanto al suo dovere”.
Chi ha avuto la fortuna di conoscere il colonnello Colman S. VonKeviczky non può che serbare, nel cuore, il ricordo di un uomo forte, coraggioso e sempre sorridente. Nonostante gli attacchi subiti dai servizi segreti, non abbandonò mai la lotta a favore della divulgazione della realtà extraterrestre, per la quale rinunciò agli onori e alla carriera. Di lui apprezziamo soprattutto la battaglia volta alla cessazione della corsa agli armamenti e alla ricerca di un contatto pacifico con le entità aliene. “Solo così”, ci disse, “possiamo sperare in un futuro caratterizzato da un contatto con il cosmo”. Grazie Colman.

SALUTO A UN AMICO
“Non è facile per me scrivere quanto segue. Conoscevo “Colman bacsi” (lo zio Colman), come lo chiamavano affettuosamente gli ungheresi, da circa vent’anni e il nostro rapporto di amicizia era molto stretto”. Così Antonio Huneeus, giornalista e ufologo cileno, nella rivista tedesca MAGAZIN 2000, ricorda il colonnello Colman S. VonKevizcky, “ancora oggi uno degli ufologi più riconosciuti a livello internazionale… e un autentico idealista. Nel suo piccolo ufficio di New York, sempre pieno di ‘tesori ufologici’, ho incontrato ricercatori di tutto il mondo tra i quali Michael Hesemann, dalla Germania, Bruce Cathie, dalla Nuova Zelanda, Johsen Takano del Cosmo Isle UFO-Museum e molti altri. L’appartamento di Colman era una sorta di Mecca per qualsiasi ufologo si recasse a New York…”. Secondo quanto riportato da Huneeus la vita di VonKeviczky si divide in due grandi periodi: la sua carriera militare e il suo impegno nella ricerca ufologica. Nel 1952 emigrò negli Stati Uniti e, in quell’anno, il territorio americano era interessato da una grande ondata di avvistamenti. Da ciò nacque l’interesse del colonnello nei confronti del fenomeno. Fino agli ultimi giorni della sua vita non smise mai di lottare affinché la verità sugli UFO fosse di dominio pubblico. “Aveva più energia e passione di qualsiasi altro ufologo io abbia mai conosciuto”, continua Huneeus, “anche quando fu ricoverato in ospedale per un tumore alla prostata non smise di scrivere per un giornale ungherese… Sentiremo la sua mancanza anche se la sua opera continua a vivere negli archivi dell’ICUFON, nei suoi Memorandum e nell’operato di tutti gli ufologi che da lui hanno imparato”. Tra questi ricordiamo Michael Hesemann che, come Antonio Huneeus, era profondamente legato alla figura di VonKeviczy che considera il “Padre dell’ufologia internazionale”. “Un’intera generazione di ricercatori”, ha affermato, “è cresciuta con le sue cure amorevoli, in Giappone, in Sudamerica, nell’Europa dell’est ed anche in Germania. Io stesso mi sento orgoglioso di poter affermare che Colman VonKevickzy, per ciò che concerne la ricerca ufologica, fu il mio maestro”.


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Fonte: Tratto da "Dimensions" di Jacques Valleè

"Negli ultimi anni la popolarita’ degli Oggetti Volanti Non Identificati e’ sfumata, forse perche’ l’attualita’ sui media e’ diventata consapevole di quanta poca sostanza vi sia alla base di ogni storia sugli UFO che sia stata esaminata a fondo".

Ironicamente, durante lo stesso mese, due libri progredivano verso il vertice della classifica dei piu’ venduti del New York Times. Communion e Intruders contenevano racconti sensazionali in prima persona di incontri con UFO e contatto fisico o spirituale con i loro presunti occupanti.
Questa coincidenza tra arroganza scientifica ed una nuova tendenza sociale illustra un fatto importante nella nostra societa’: mentre la scienza costantemente rifiuta di considerare fenomeni che giacciono al di fuori delle rassicuranti regioni della propria attuale comprensione, il pubblico desidera avere accesso a spiegazioni coerenti alla propria personale esperienza.
Mentre i nostri scienziati restano ignari di dati importanti che potrebbero stimolare nuove teorie dell’universo, il resto di noi manca l’opportunita’ di compiere progressi seri in quella che dovrebbe essere un’importante ricerca spirituale.
Questo libro e’ un tentativo di colmare la distanza esaminando le prove dell’esistenza degli UFO, non solo ai nostri tempi, ma anche in epoche precedenti.
Una prospettiva storica di questo tipo, che e’ affrontata nella Parte Prima al capitolo “Le Cronache Aliene”, e’ divertente e spesso accattivante. Ma e’ principalemente critica verso una piena comprensione del problema. Se questi oggetti sono stati avvistati da tempo immemorabile, come dimostrero’, e se i loro occupanti hanno sempre eseguito azioni simili e simili linee di comportamento, non e’ ragionevole assumere che essi siano “semplicemente” visitatori extraterrestri. Devono essere qualcosa di piu’.

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Jacques Valleé

Forse sono sempre stati qui. Sulla Terra. Con noi.
A mio parere, la credenza ampliamente diffusa tra i ricercatori del campo nella verita’ letterale delle “abduzioni” e’ solamente una approssimazione veramente rozza di un complesso disegno. Un’altra realta’ e’ coinvolta, qui. Una realta’ caratterizzata da seduzione cosmica, strani segni nei cieli ed eventi paranormali che presentano una ricca panoplia di fenomeni psichici. La Seconda Parte e’ dedicata alla sua analisi, spianando il terreno alla Terza Parte che ho chiamato “Una Sfida alla Ricerca” poiche’ non possiamo piu’ esimerci dallo studiare seriamente il fenomeno UFO.
Per molto tempo i militari americani hanno dismesso il problema perche’ “non dimostrava alcuna intenzione ostile e non era una minaccia per la sicurezza nazionale”. Questo argomento non e’ piu’ difendibile.
In un’epoca in cui il nostro governo sta proponendo di attivare l’Iniziativa di Difesa Strategica, comunemente nota come programma “Guerre Stellari”, nello spazio, quanto ancora possiamo tollerare un fenomeno inspiegato negli strati superiori dell’atmosfera? Gli UFO, qualsiasi cosa siano, rimangono visibili all’occhio nudo e tracciabili da satelliti ricognitori, sensori elettronici e radar. Una futura ondata di oggetti non identificati simili a quelle registrate nel 1952, 19554, 1966 o 1973 potrebbe innescare la rete SDI e aumentare il rischio di cominciare accidentalmente la prossima Guerra Mondiale. Potrebbe persino nascondere un attacco reale. Tale possibilita’ non e’ accettabile nei termini della nostra sicurezza nazionale, persino se questi oggetti non sono ostili. E’ ugualmente inaccettabile per qualsiasi delle Nazioni piu’ progredite.
Si puo’ replicare che il fenomeno UFO e’ cosi’ complesso e cosi’ oltre la nostra abilita’ nel classificarlo che non ci si puo’ aspettare alcuna solutione ancora per molto tempo. Questo e’ un appunto valido ma non dovrebbe scoraggiarci dal compiere attiva ricerca nel campo. Anche se non comprenderemo mai totalmente il fenomeno, ci potrebbero essere lezioni utili da apprendere dai suoi componenti minori. Sarei proprio felice, per esempio, semplicemente nel capire come questi oggetti manipolano onde elettromagnetiche per creare raggi luminosi retrattili con effetti gravitazionali capaci di sollevare oggetti, persone e animali attraverso l’aria; o capire come paralizzano testimoni che si sono a loro avvicinati.
Immaginate un boscimano primitivo che veda l’atterraggio di un Boeing 747. Egli non ha possibilita’, da quel singolo episodio, di capire l’intricata tecnologia che controlla il volo a motore dell’aereo. Ma non potrebbe una bella sbirciata al carrello d’atterraggio ispirare benissimo il furbo selvaggio all’invenzione della ruota?
Questa e’ la nostra posizione rispetto agli UFO. Sono reali? Perche’ appaiono violare i principi della fisica? E perche’ stanno interagendo con noi? Mentre le menti di molti scienziati sono chiuse all’ignoto, qualcuno fra noi crede che queste domande siano decisamente aperte. Esse provvedono una delle sfide piu’ eccitanti mai lanciate alla scienza, alla nostra immaginazione collettiva ed alla ragione umana.
Io non ho una risposta al mistero, ma ho una gran mole di dati pertinenti. Molti progressi sono stati fatti negli ultimi anni e nel mio stesso lavoro sono giunto a pensare il problema degli UFO nei termini di tre dinstinti livelli.

Il primo livello e’ fisico. Oggi sappiamo che l’UFO si comporta come una porzione di spazio di piccole dimensioni (circa 10 metri) nei limiti della quale sia immagazzinata una grandissima quantita’ di energia. Questa energia si manifesta con fenomeni di luce pulsante di colori intensi e con altre forme di radiazione elettromagnetica.

Il secondo livello e’ biologico. I rapporti sugli UFO mostrano che ogni tipo di effetto psicofisiologico si verifica sui testimoni. L’esposizione al fenomeno causa visioni, allucinazioni, disorientamento nel tempo e nello spazio, reazioni fisiologiche (incluse cecita’ temporanea, paralisi, modificazioni nel ciclo del sonno) e cambiamenti della personalita’ nel lungo periodo.

Il terzo livello e’ sociale. La credenza nella realta’ degli UFO si sta diffondendo rapidamente a tutti i livelli della societa’ attraverso il mondo. Libri sul soggetto continuano ad accumularsi. Documentari e film di Hollywood sono girati da uomini e donne cresciuti con storie sui dischi volanti. Le aspettative sulla vita nell’universo sono state rivoluzionate. Le origini di molti fra i moderni temi nella nostra cultura possono essere rintracciate nei “messaggi dallo spazio” che provenivano da contatti con gli UFO negli anni quaranta e cinquanta.

L’ ordalia di una esperienza dell’incontro ravvicinato con un UFO e’ dirompente fisicamente e mentalmente. Il trauma ha effetti che vanno molto oltre quel che i testimoni possano ricordare consciamente. Nuovi tipi di comportamento sono condizionati e nuove credenze sono promosse. Al di la’ di ogni considerazione scientifica, le conseguenze sociali, politiche e religiose dell’esperienza sono enormi se considerate nel lasso di tempo di una generazione.
Confrontate con la nuova ondata di esperienze dei contatti con gli UFO che sono descritte in libri come Communion e Intruders e film come Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, le nostre religioni paiono obsolete. La nostra idea della chiesa come una entita’ sociale funzionante nei limiti di strutture razionali e’ ovviamente sfidata dalle notizie di presunte dirette comunicazioni in tempi moderni con esseri visibili che sembrano possedere poteri soprannaturali.
Quest’idea puo’ scuotere la nostra societa’ fino alle radici profonde della sua cultura. I testimoni non hanno piu’ timore di farsi avanti con storie personali di abduzioni, scambi spirituali con alieni o persino di interazione sessuale. Tali testimonianze sono esempi di folklore che si sta fabbricando proprio sotto i nostri occhi. Ho scoperto che essi hanno un sorprendente parallelismo con le storie di incontri con elfi e genii dei tempi medievali e con gli abitanti di “Magonia”, il paese oltre le nuvole delle antiche cronache. Ma sono pure qualcos’altro: un segno di eventi importanti a venire.
Oggi vi sono molte ragioni per aspettarsi un cambiamento della posizione nei confronti dell’intelligenza aliena. La nostra ricerca scientifica nazionale e’ temporaneamente a corto di obiettivi che possano catturare l’immaginazione e l’entusiasmo del pubblico. L’entusiastica anticipazione di incontri con altri esseri intelligenti ci aiuterebe nel trascendere conflitti locali su questa terra e nell’ottenere nel corso di una singola generazione cambiamenti nel comportamento sociale che altrimenti potrebbero impiegare secoli per essere completati. Se questo e’ il contributo del fenomeno UFO, allora stiamo vivendo una delle maggiori svolte nella storia.

Conclusioni: l’Esplorazione di Altre Dimensioni
Nella prima parte di questo libro ho cercato di documentare, nella maniera piu’ completa e attenta possible, i dati storici che conducono al moderno fenomeno UFO e alla credenza nel contatto alieno.
Nella seconda parte abbiamo esaminato le testimonianze di abduzioni in varie epoche e paesi come pure le componenti psichiche e spirituali dell’esperienza del contatto.
Nella terza parte abbiamo perorato la causa di aggressive nuove ricerche mentre diventavamo acutamente consapevoli dei fattori che inibiscono tali ricerche: il triplo “cover-up” e le motivazioni politiche. Siamo giunti a realizzare come si stia avendo a che fare con nuovi fenomeni reali di portata immensa. Gli UFO sono oggetti fisici reali, ma non sono necessariamente veicoli spaziali extraterrestri. Per dirlo senza peli sulla lingua, la teoria extraterrestre non e’ abbastanza strana da spiegare i fatti. E saro’ deluso se gli UFO si riveleranno niente piu’ che visitatori da un’altro pianeta.

Cosa Altro Possono Essere?
Se non sono veicoli spaziali, cosa altro possono essere gli UFO? Che tipo di impostazione di ricerca puo’ prendere in esame gli effetti fisici, l’impatto sulla societa’, l’apparenza fisica degli occupanti e gli apparentemente assurdi ed onirici elementi del loro comportamento? Come possiamo spiegare che il fenomeno si mostri cosi’ evidente a popolazioni rurali ma eviti contatto aperto, scegliendo invece di estrinsecare il suo messaggio in abduzioni bizarre e incidenti di rilevante stranezza? La teoria che si delinea, man mano che analizziamo e rianalizziamo le forze in gioco, supera la nozione che questi siano solo veicoli tecnologici prodotti da razze evolute da un’altro pianeta.

Invece io credo che il fenomeno UFO rappresenti la prova dell’esistenza di altre dimensioni oltre lo spazio-tempo; che gli UFO non vengano dallo spazio ordinario ma da un multiverso che e’ tutto attorno a noi e di cui noi abbiamo testardamente rifiutato di considerare la inquietante realta’ a dispetto delle prove che sono a nostra disposizione da secoli. Una teoria simile e’ necessaria per spiegare entrambi sia i casi moderni che che le cronache di Magonia, le abduzioni e la componente psichica.
Io credo che ci sia un sistema attorno a noi che trascende tempo e spazio. Altri ricercatori sono giunti alle medesime conclusioni. Alcuni si sono allontanati profondamente scoraggiati dalla conclusione che e’ stata illustrata al meglio all’inizio di questo secolo da Charles Fort, l’autore del Libro dei dannati: “Siamo delle cose di proprieta’ di qualcuno”. Studiosi di questo fenomeno, come Padre Salvatore Freixedo in America Latina, John Keel negli Stati Uniti e Aime Michel in Francia, hanno la sensazione che noi potremmo essere senza poteri di fronte alle complesse ed assurde capacita’ di una intelligenza Aliena che si puo mascherare da invasore marziano, dio primitivo, Santa Vergine o da flotta di astronavi. Pur riconoscendo la validita’ delle loro affermazioni, confido nella capacita’ della conoscenza umana di capire alla fine la piu’ grande realta’ rappresentata dal fenomeno. Dovremmo continuare a studiarlo, caso per caso, per bizzarri che essi siano, modello dopo modello, per strani che essi siano.
Il sistema di cui sto parlando, un sistema che ha padronanza delle dimensioni di spazio e tempo, potrebbe ben essere in grado di essere locato nello spazio profondo. Nonostante cio’ le sue manifestationi non possono essere veicoli spaziali nel senso odinario di viti e bulloni. Gli UFO sono manifestazioni fisiche che semplicemente non possono essere comprese separatamente dalla loro realta’ psicologica e simbolica. Cosa vediamo non e’ una invasione aliena. E’ un sistema spirituale che agisce su umani ed usa gli umani.
Nel tentativeodi trovare una adeguata struttura di ricerca e’ utile speculare circa le varianti della fisica corrente in cui apparenti miracoli possono accadere senza violare le leggi della fisica ed in cui fenomeni psichici dovrebbero essere la regola piuttosto che l’eccezione. In una tale fisica, gli UFO potrebbero arrivare dalla terra senza necessariamente essere invenzioni umane o essere da un’altra galassia senza essere necessariamente dei veicoli spaziali.
Molti teorici piu’ qualificati di me sono gia’ al lavoro nel costruire un tale modello alternativo. Per spiegare il comportamenteo di particelle elementari e la formazione del cosmo essi speculano su “superstringhe” e su universi con molte dimensioni oltre la familiare struttura dello spaziotempo.
Nel loro libro Oltre Einstein, il Dott. Michio Taku e Jennifer Trainer fanno notare che persino nella fisica corrente occorrono cinque dimensioni per spiegare la teoria del Big Bang. Nel 1919 Albert Einstein, che stava sviluppando le conseguenze della teoria della relativita’ generale, ricevette una lettera da un matematico sovietico di nome Franz Kaluza che proponeva una teoria della gravita’ pentadimensionale. Poche settimane piu’ tardi Einstein scrisse a Kaluza: “L’unita’ formale della vostra teoria e’ stupefacente.” Altri scienziati si unirono allo studio.

Dove fini’ la quinta dimensione?
Nel 1926 il matematico svedese Oskar Klein spiego perche’ il mondo appare avere solo quattro dimensioni invece che cinque suggerendo che la quinta dimensione era “arrotolata” come un cerchio cosi’ piccolo che era al di la’ della possibilita’ di essere osservato. Klein conclamo’ che la sua profondita’ avrebbe dovuto corrispondere alla lunghezza Plankiana, che e’ un miliardo di miliardi di volte minore del nucleo di un atomo. Questa elegante teoria in ogni caso sollevava piu questioni di quante ne risolvesse e dovette essere abbandonata.
Nel 1957 Hugh Everett e John Wheeler dell’Universita’ di Princeton proposero una “Interpretazione dei Molti Mondi” (MWI) della meccanica quantistica. Secondo questo concetto, l’universo puo’ essere visto come diramantesi constantemente attraverso realta’ alternate.
Negli anni piu’ recenti nuove line di speculazione provarono essere piu’ fruttose. Esse assumevano persino un maggior numero di dimensioni. I risultati piu’ interessanti furono prodotti dale teorie delle superstringhe che nacquero negli anni ’70. Oggi molti fisici teorici coinvolti nella ricerca sulle superstringhe sono convinti che l’universo si sia evoluto da una stringa decadimensionale instabile. Nelle parole di Taku e Trainer, “Sei dimensioni si sono arrotolate, lasciando il nostro universo tetradimensionale intatto”. Nel corso delle decadi possiamo aspettarci che questa nuova linea di speculazione sia controbattuta, espansa e migliorata. Fenomeni paranormali come gli UFO possono provvedere materiale prezioso a questo dibattito fondamentale.

Informazione, Occasione, Spaziotempo
Un’altro interessante aspetto del fenomeno UFO interessa la teoria dell’informazione. Secondo la moderna fisica ed in particolare Brillouin, Bagor e Roghstein, c’e’ una stretta relazione fra informazione ed entropia. Questa relazione e’ stata espressa chiaramente da Brillouin:
L’Entropia generalmente e’ ritenuta l’espressione dello stato di disordine di un sistema fisico. Piu’ precisamente, si puo’ dire che l’entropia misuri la mancanza di informazioni sulla vera struttura del sistema.
Nessuna informazione puo’ essere ottenuta nel corso di una misurazione fisica senza cambiare la quantita’ di entropia nell’universo, lo stato di disordine del cosmo.

Ora il fisico e’ di fronte ad una nuova sfida: come definire il disordine. Ed il compito, come R. Schafroth ha messo in evidenza, non e’ facile:
Alcuni scienziati ammassano studi e libri sui loro scaffali in apparente disordine ma nonostante questo sanno perfettamente come trovare il documento che vogliono. Se qualcuno reinstaura la apparenza di ordine lo sfortunato possessore di quegli stessi documenti potrebbe essere in grado di non trovare alcunche’. In questo caso e’ ovvio che l’apparente disordine era, in effetti, ordine, e viceversa.
Speculando sulla relazione tra quantita’ fisiche, il fisico francese Costa de Beauregard scrisse: “Deve essere insito nella natura della probabilita’ la costituzione del collegamento operazionale tra oggettivo e soggettivo, tra materiale e psichismo”. Egli fa notare che nella fisica precibernetica l’osservazione era considerata come un processo senza misteri e che non richiedeva alcuna spiegazione, mentre la libera azione, al contrario, era “considerata una impossibilita’ fisica ed una illusione psicologica”.

Nella fisica moderna queste idee sono state rivoluzionate.
La maggior parte delle teorie tese a spiegare il fenomeno paranormale prendono a prestito i concetti comunemente condivisi di spazio e tempo dalla fisica. Questi concetti mi paiono obsoleti. Essi non sono appropriati per la comprensione della telepatia, del movimento di oggetti a distanza, dei fantasmi o delle abduzioni da parte di UFO. Sono sempre stato colpito pure dal fatto che energia ed informazione siano la stessa cosa sotto due aspetti differenti. I nostri professori di fisica ce lo insegnano senza pero’ mai analizzare le conseguenze di tale insegnamento.
Forse e’ il caso di liberare le nostre caviglie teoriche dalle catene dello spaziotempo. L’uso delle coordinate di spazio e di tempo deriva dalla loro comodita’ d’uso dal punto di vista grafico. La teoria di spazio e tempo e’ un artefatto culturale. Se avessimo inventato il computer digitale prima di avere inventata la carta millimetrata oggi avremmo potuto avere una teoria dell’universo molto diversa.
La notevole storia del dialogo di Cardan con le due silfidi che non sono d’accordo sulla natura dell’universo illustra bene il problema. Una delle silfidi crede che il mondo sia stato creato per tutta l’eternita’. L’altra silfide esprime una teoria piu’ prossima all’occasionalismo islamico: l’universo e’ un mondo di eventi. Il libro che state leggendo e’ solo una occasione del libro che ho scritto. Potete essere sicuri che sia identico a tutte le altre copie? La penna che uso per scrivere queste parole non e’ necessariamente la stessa penna che stavo usando un minuto fa; potrebbe essere un nuovo esempio, una nuova occasione della stessa penna.
Tempo e spazio possono essere comode nozioni per tracciare il percorso di una locomotiva, ma sono completamente inutili per trovare un’informazione. La biblioteca sembra essere l’eccezione, ma chiunque abbia provato a trovare qualcosa in una moderna biblioteca con i suoi scaffali piatti su muri verticali riconoscera’ la difficolta’ nel distinguere ordine dal disordine in coordinate cartesiane.
Il moderno informatico ha da lungo tempo riconosciuto che ordinare per tempo e spazio e’ la peggiore maniera possibile per immagazzinare un gran numero di dati ad alta velocita’. In un grande sistema di informazioni basato su computers non si tenta di piazzare dati in spazi fisicamente sequenziali. E’ molto piu’ conveniente distribuire nello spazio i dati da immagazinare man mano che arrivano e costruire, per rintracciarli, un algoritmo basato su qualche tipo di parola chiave o “hashing”, una procedura in cui l’indice dei dati e’ casuale. La probabilita’ funge da collegamento tra qualcosa di oggettivo, il luogo in cui si trova il dato, e qualcosa di soggettivo, la richiesta di rintracciarlo.
La sincronicita’ e le coincidenze che abbondano nelle nostre vite suggeriscono che il mondo potrebbe essere organizzato come un database ad ordine casuale (il multiverso) piuttosto che una biblioteca sequenziale (l’universo a quattro dimensioni della fisica convenzionale).

Creature del Multiverso
Se non c’e’ alcuna dimensione temporale quale di solito assumiamo esista, il cervello umano potrebbe attraversare gli eventi per associazione. I computer moderni rintracciano informazioni per associazione. L’utente “evoca” il dato desiderato usando le parole chiave, parole di potere. Per esempio, se richiede l’intersezione tra “microonda” ed “emicrania”, potrebbe trovare venti articoli la cui esistenza nella letteratura pertinente non avrebbe mai sospettata. Se viviamo nell’universo associativo degli scienziati informatici invece che in quello sequenziale dei fisici dello spaziotempo allora i miracoli non sono piu’ eventi irrazionali. La filosofia che possiamo far derivare da questa linea di speculazione sara’ piu’ vicina all’occasionalismo islamico che all’universo cartesiano o newtoniano. Ed una nuova teoria dell’informazione dovrebbe essere costituita. Una simile teoria potrebbe avere cose interessanti da dire sulla comunicazione con i residenti di altre realta’ fisiche, creature del multiverso. Potrebbe gettare nuova luce sulle esperienze degli addotti dagli UFO.
Dovremmo credere ai testimoni che descrivono le loro esperienze a bordo degli UFO? Come ho fatto notare nel corso di questo libro, non c’e’ alcuna ragione di dubitare della loro integrita’ personale, sincerita’ ed onesta’. Le parole del Dott. Simon a proposito di Betty e Barney Hill sono ancora chiare dopo ventanni: “L’esperienza, senza dubbio, fu reale per loro.”
Cio’ significa che dovremmo prendere i loro ricordi alla lettera? Non credo. Questi eventi ebbero luogo in una realta’ che semplicemente ancora non capiamo; essi ebbero un impatto su una parte della mente umana che non abbiamo ancora scoperto. Io credo che i fenomeni UFO siano uno dei modi in cui una forma di intelligenza aliena di complessita’ incredibile sta comunicando con noi simbolicamente. Non c’e’ alcuna indicazione che sia extraterrestre. C’e’ invece una crescente evidenza del suo accesso a processi psichici sui quali non abbiamo ancora controllo e sui quali non abbiamo nemmeno fatto ricerca. Di fronte a tale interazione a livello simbolico o mitico tutte le sedute di ipnosi e le ricerche di impianti potrebbero ben essere tanto futili quanto le domande degli inquisitori alle streghe che ritornavano da un sabba e la ricerca del marchio del diavolo sui loro corpi.
Fino a che non si avranno un numero maggiore di evidenze sulla natura fisica del fenomeno UFO, mi sento repulso dai sondaggi indiscriminati delle menti dei testimoni da parte di ipnotisti dilettanti che credono fermamente nella loro particolare teoria sulle visite extraterrestri e desiderano solo ottenere conferme, costi quel che costi.
Questi testimoni hanno avuto una reale e traumatica esperienza. Essi sono indeboliti da essa e pronti a credere in qualunque spiegazione che provenga da qualcuno in posizione di autorita’. Sotto l’effetto dello stato di grande suggestionabilita’ creato dall’ipnosi potremmo facilmente convincerli di qualunque interpretazione incompleta ed inadeguata del fenomeno. Questo processo non e’ eticamente accettabile e certamente non scientifico.
In qualche caso (come nell’episodio degli Hill) dove l’ipnosi fu usata prudentemente, sotto supervisione medica e senza domande che potessero condurre a risposte condizionate, quale fu il risultato? Non apprendemmo niente di utile sulla vita extraterrestre. Apprendemmo pero’ che i nostri attuali concetti di spazio e di tempo erano sbagliati; che esistevano una realta’ piu’ ampia ed altre dimensioni e che e’ giunto il tempo di rivedere le nostre cognizioni attuali sull’universo.
Speculiamo ancora piu’ arditamente. Il soggetto invita a porre parecchie disturbanti e fondamentali domande. Se energia ed informazione sono in relazione fra di loro, perche’ abbiamo solo una fisica, la fisica dell’energia? Dov’e’ la fisica dell’informazione? L’antica teoria della magia e’ pertinente in questo caso? Gli scritti di Paracelso, con il suo concetto di “firme” sono una negletta sorgente di ispirazione? Fino a che queste domande non sono esplorate potrebbe essere impossibile rispondere a cio’ che il fisico francese Costa de Beauregard chiama “il problema veramente fondamentale”, quello della relazione tra psiche e materia. Persino se consideriamo solo l’aspetto operazionale di una informazione, se qualcuno impara qualcosa da essa la teoria fisica impone che l’entropia dell’universo debba essere mutata.
Queste sono domande fortemente speculative. Ma, quando stiamo cominciando a sospettare che antiche sfide siano riportate alla luce dall’alta tecnologia, la speculazione creativa e’ necessaria. Si puo’ trovare un percorso verso delle realta’ che non siano situate su pianeti lontani ma proprio qui attorno a noi, al di fuori della nostra coscienza normale? E’ questo cio’ che accadde agli addotti come Helen e Kathy o Travis Walton? Hanno essi sperimentato una translazione della propria coscienza in una realta’ alterata seguita da visioni di creature archetipali, piuttosto che episodi fisici all’interno di un veicolo spaziale? E’ possibile promuovere coincidenze e peculiari effetti di apparente natura paranormale creando strutture fisiche protette dal rumore di fondo di tutti i giorni a beneficio della singolarita’ informazionale?
Se il mondo attorno a noi e’ un mondo di eventi informazionali, le manifestazioni simboliche che circondano i rapporti sugli UFO dovrebbero essere viste come un fattore importante. Se consideriamo il mondo fisico come un universo associativo di eventi informazionali, la coscienza non e’ piu’ semplicemente una funzione locale del cervello umano. Io propongo invece di definire la coscienza come il processo per cui associazioni informazionali sono riportate e attraversate. L’illusione di tempo e spazio sarebbe meramente un effetto collaterale della coscienza mentre attraversa le associazioni. In questa teoria, fenomeni apparentemente paranormali come visione a distanza e precognizione sarebbero previste e persino comuni, e gli ufo perderebbero molte delle proprie bizarre qualita’. Questi fenomeni sarebbero aspetti naturali della realta’ della coscienza umana. Io sostengo che i dati su “contatti” alieni devono essere studiati a questo livello, persino se siamo lontani, molto lontani, dall’essere in grado di canalizzare le nostre speculazioni nelle equazioni formali della nuova fisica.
Per molti anni il fenomeno UFO e’ stato un aiuto all’immaginazione umana, una struttura per la tragedia umana, un tessuto di sogni umani. Noi reagiamo a loro nei nostri film, nella nostra poesia, musica e fantascienza. Ed essi reagiscono a noi. Non stanno cercando di comunicare con pochi individui, con alcun gruppo, con alcun governo. Perche’ dovrebbero? Il fenomeno funziona come un sistema operazionale di comunicazione simbolica a livello globale. C’e’ qualcosa nell’uomo con cui essi interagiscono e noi non sappiamo ancora che cosa sia. Essi sono parte dell’ambiente, parte del sistema di controllo dell’evoluzione umana. Ma i loro effetti, invece che essere solo fisici, sono anche nelle nostre credenze. Essi influenzano quel che chiamiamo vita spirituale. Hanno effetto sulla nostra politica, storia e cultura. Sono un componente del nostro passato.
E senza dubbio sono parte del nostro futuro.


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PADRI DELLA TECNOLOGIA STEALTH AMMETTONO: GLI EXTRATERRESTRI SONO REALI

Fonte: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=8835

31 Agosto 2010 – Ben Rich, direttore generale della lockheed Skunk Works, ha ammesso in una confessione sul suo letto di morte che gli extraterrestri sono reali e che i militari americani viaggiano tra le stelle.
Secondo l'articolo pubblicato sul numero di maggio 2010 del Muflon Ufo Journale, Ben Rich, il padre del Stealth Fighter-Bomber ed ex capo della Lockheed Skunkworks, ha rivelato che gli extraterrestri sono reali e che i militari americani viaggiano tra le stelle
Quello che ha detto potrebbe sembrare una novità, ma questa rivelazione risale a prima della sua morte avvenuta nel Gennaio del 1995. Le sue dichiarazioni hanno contribuito a dare credibilità ai rapporti che sostengono che i militari americani siano in possesso di mezzi volanti che imitano i veicoli alieni.
L'articolo è stato scritto da Tom Keller , un ingegnere aerospaziale che ha lavorato come analista di sistemi informatici per i Jet Propulsion Laboratory della NASA.

"Alla Skunkworks (L'ente per la ricerca e lo sviluppo dei progetti segreti della NASA), eravamo un piccolo gruppo estremamente coeso composto da circa cinquanta ingegneri e progettisti veterani e da un centinaio di macchinisti esperti e operai. Il nostro forte era costruire velivoli tecnologicamente avanzati di piccole dimensioni e dalle alte prestazioni per missioni top secret."

"Abbiamo già i mezzi per viaggiare fra le stelle, ma queste tecnologie sono chiuse a chiave dentro progetti oscuri e ci vorrebbe l'intervento di Dio per tirarli fuori di li a beneficio dell'umanità. Qualunque cosa potete immaginare, noi sappiamo già come farla."

"Ora noi abbiamo la tecnologia per andare a prendere gli ET a casa. No, non occorre una vita per farlo. C'è un errore nell'equazione. Noi sappiamo qual'è. Ora abbiamo la capacità di viaggiare tra le stelle. Per prima cosa dovete capire che non conquisteremo le stelle usando la propulsione chimica. In secondo luogo dobbiamo sviluppare una nuova tecnologia di propulsione. Quello che dobbiamo fare è scoprire dove Einstein ha sbagliato."

Quando a Rich fu chiesto come funzionasse la propulsione degli UFO, lui rispose “Lascia che te lo chieda. Come funzione l'ESP?”. L'intervistatore replicò dicendo “Tutti i punti dello spazio e del tempo sono connessi?”
Rich allora disse “Ecco come funziona!”

Ben Rich l'ex direttore generale della Lockheed sapeva dei visitatori extraterrestri
L'ex direttore generale dei Lockheed Skunk Works sapeva che l'UFO extraterrestre di Roswell influenzò i kit di modellismo per i modellini dell'UFO di Roswell e i velivoli top secret degli Stati Uniti. Secondo un rapporto del CNI News di Michael Lindemann, residente nel Colorado, le informazioni di progettazione furono ottenute dalle illustrazioni forensi e dalle testimonianze dei numerosi testimoni forniti da William L. “Bill” McDonald.
In una e-mail, datata 29 giugno 1999, apparentemente indirizzata a Lindemann, McDonald riporta l' estratto di una conversazione con Harold Puthoff, fondatore del programma “remote viewing” degli Stati Uniti.
McDonald disse: “Bene Hal, lo hai chiesto tu! Ora che il leggendario ingegnere e capo designer del kit per modellismo della Testor Corporation è morto, posso annunciare che lui ha personalmente confermato la connessione di progettazione tra l'astronave di Roswell e gli Unmanned Combat Air Vehicles (UCAV), gli spyplanes, i Joint Strike Fighters della Lockheed Martin e gli Space Shuttles.
Andrews era un amico intimo di Ben Rich, direttore della Skunkworks – successore del fondatore Kelly Johnson, famoso per l' F-117 Nighthawk "Stealth" fighter e l' F-19 Stealth Interceptor. Prima che Rich morisse di cancro, Andrew gli pose le mie domande.”
Il Dr Ben R. Rich ex direttore dalla Skunk Works della Lockheed confermò che:

1- "Ci sono due tipi di UFO - quelli che abbiamo realizzato noi e quelli che loro fanno volare.
Parte delle nostre conoscenze le abbiamo apprese su cio' che abbiamo trovato sul luogo degli incidenti e abbiamo ricevuto alcuni doni.
Il Governo sapeva e fin dal 1969 prese parte attiva nella gestione di tali informazioni. Dopo " il purge" (la purga) orchestrata da Nixon la questione fu presa in mano da un ufficio di dirigenti internazionale del settore privato."

2- Quasi tutti i progetti aerospaziali “Biomorfici” erano ispirati all’astronave di Roswell, dal Blackbird SR-71 di Kelly sino agli attuali droni, UCAV e velivoli spaziali”.

3- Era opinione di Ben Rich che al pubblico non andasse raccontato (degli UFO e degli extraterrestri). Credeva che non avrebbe potuto gestire la verità, mai. Solo negli ultimi mesi del suo declino cominciò a credere che "il gruppo internazionale di direttori" che gestivano il "soggetto" avrebbe potuto rappresentare per la libertà personale dei cittadini sotto la Costituzione degli Stati Uniti, un problema ben più grave della presenza di visitatori di un altro mondo.

Lindemann aggiunse che "Bill McDonald ricevette le suddette informazioni da Andrews dal 1994 fino alle loro ultime telefonate del Natale 1998". Lindemann inoltre sottolinea che "si dovrebbe tener conto che il Dr. Ben R. Rich presenziò alla conferenza pubblica degli ingegneri e progettisti aerospaziali nel 1993 prima dell'aggravarsi della malattia e che in quella occasione affermò, in presenza del Direttore del MUFON di Orange Country, Jan Harzan e di molti altri, che "Noi" (ossia il complesso militare/industriale degli Stati Uniti) eravamo in possesso della tecnologia per "viaggiare fra le stelle".

Don Phillips, ex USAF, ingegnere progettista per la Lockheed Skunkworks e contractor CIA, ammette “Gli UFO sono reali”

Immagine
Don Phillips

Don Phillips: “Questi UFO erano enormi e potevano avanzare fino a bloccarsi ed effettuare virate a 60, 45 e 10 gradi e dopo invertire immediatamente queste manovre.”. Durante l'atterraggio dell'Apollo, Neil Amstrong disse: “Sono qui. Loro sono proprio da quella parte e guardando le dimensioni di quelle navi è ovvio che a loro non fa piacere che noi siamo qui”.
Quando lavoravo assieme a Kelly Jonson con la Skunkworks, firmammo un accordo con il governo con cui ci impegnavamo a mantenere il segreto su questi fatti.
La ricerca sull'antigravità stava proseguendo. Sapevamo che c'era qualche nave catturata nel 1947 a Roswell, loro erano reali. E si, davvero abbiamo copiato la loro tecnologia. E si davvero l'abbiamo fatta funzionare. Ci conoscevamo tutti attraverso quella che noi chiamavamo un'industria invisibile. Potremo definirla, nera, molto oscura, o nascosta.
La conoscenza che ho di queste tecnologie proviene dalla nave che è stata catturata qui. Non ho visto la nave né ho visto i corpi, ma ovviamente conosco qualche persona che lo ha fatto. Non c'era alcun dubbio che ci fossero esseri provenienti dall'esterno del pianeta.
Questi ET sono ostili? Bene se fossero ostili, con il loro armamentario avrebbero potuto distruggerci molto tempo fa.
Noi ottenemmo ciò che ha ispirato gli strumenti per scannarizzare il corpo e determinare in quali condizioni sia. Possiamo anche essere curati da questi scanner.
Posso garantirvi personalmente che abbiamo lavorato su di essi e che abbiamo quelli che possono diagnosticare e curare il cancro. Uno degli scopi che avevo nel fondare la mia società nel 1998 era quello di proseguire il lavoro su queste tecnologie che potevano ripulire l'aria e liberarla dalle tossine e aiutare a ridurre il bisogno di combustibili fossili. Si è tempo. Posso dirvi che tutto questo è già cominciato.”


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MessaggioInviato: 13/10/2013, 18:48 
COSTA RICA UFO DOSSIER

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... fo-dossier

Pubblichiamo un interessante articolo, apparso sul sito di "Open Mind" e scritto dal cileno Antonio Huneeus, uno dei più grandi ufologi al mondo. Viene approfondito il semisconosciuto, ma molto affascinante mondo degli UFO in Costa Rica. Buona lettura:

Quando ho visto nei giorni scorsi una storia web inerente un video recente e di altri avvistamenti di UFO intorno al lago Arenal a nord del Costa Rica, ho riportato in mente i ricordi di un viaggio di ricerca che feci in quella stessa area nel 1996. Avevo partecipato alla "UFO International Conference" a San José (i relatori includevano lo scienziato NASA in pensione Dr. Richard Haines, il famoso giornalista TV messicano Jaime Maussan e lo scrittore, autore di bestsellers, Javier Sierra) e il giorno dopo alcuni di noi si recarono al lago Cote nella regione Arenal. Fu qui che, nell'anno 1971, si verificò il caso più famoso del Costa Rica che produsse una delle immagini di UFO scientificamente interessanti mai prese. Il Dr. Haines, che aveva già analizzato la foto con il Dr. Jacques Vallée, fu davvero scalpitante nello partire, in quanto non si era mai recato in quella posizione di terra. Con noi ci furono anche i fratelli Ricardo e Carlos Vilchez, e l'ufologo più conosciuto in Costa Rica Edgar Picado che gestisce il blog ovnicr.com. Quello che scoprimmo è che ci furono numerosi avvistamenti di UFO di recente, attorno ai laghi Cote e Arenal e che questi fenomeni sono ancora in corso.
Scrissi un completo rapporto sul mio viaggio, che ho intitolato "Costa Rica UFO Dossier", per la rivista popolare giapponese da edicola "Borderland", dove scrivevo una rubrica mensile a metà degli anni 90 del secolo scorso. I casi analizzati non sono nuovi ma sono molto interessanti e poco noti (con l'eccezione di quello del lago Cote che è stato utilizzato anche per la copertina del rapporto COMETA francese) al di fuori del Costa Rica.

L'UFO del lago Cote

Immagine

La mattina del 4 settembre 1971, un aereo del Costa Rican Geographic Institute stava facendo delle fotografie per mappare la zona della regione Arenal. I quattro membri dell'equipaggio non ricordarono di aver visto nulla di insolito, ma poi la fotocamera fu impostata per fotografare automaticamente ogni 20 secondi o giù di lì. Fu una speciale fotocamera R-M-K 15/23 con pellicola b-w ASA 80, con un 8x8 negativi impressi su pellicola Kodak per la sicurezza aerea, tipo 3665.
Uno scatto fu preso a 10.000 piedi di altitudine, frame 300, faceva vedere le montagne intorno al lago Cote nella provincia di Guanacaste, a 25 miglia al sud del Nicaragua. Un oggetto a forma di disco apparve chiaramente nella metà inferiore del lago. La foto è da considerarsi unica e di grande valore scientifico. I Dottori Richard Haines e Jacques Vallée elencarono una serie di ragioni nel loro primo studio sul caso del lago Cote, pubblicato sul Journal of Scientific Exploration nel 1989:

(1) è stata scattata da una fotocamera ad alta qualità professionale;

(2) la fotocamera guardava verso il basso, il che implica una distanza massima, quindi una dimensione massima per l'oggetto;

(3) il disco fu visto su un fondo scuro ragionevolemente uniforme di un corpo sull'acqua; e

(4) l'immagine era grande, a fuoco ed ha fornito dettagli significativi.

A quanto pare, il disco non fu notato fino al 1979, quando l'Istituto Geografico contattò il fotografo professionista ed ufologo Ricardo Vilchez, che inviò copie della foto a vari esperti internazionali. Da decenni Il caso è ancora in fase d'analisi conclusive. Ho avuto l'opportunità di visitare il lago Cote lo scorso aprile con i fratelli Vilchez, Edgar Picado e lo scienziato NASA in pensione Dr. Haines, che pubblicò con Vallée due documenti inerenti la foto. Conoscendo le dimensioni del lago e l'altitudine dell'aeromobile, Haines e Vallée calcolarono la "dimensione massima del disco" se si trovava sulla superficie: "la lunghezza dell'immagine di 4.2 millimetri è equivalente ad un oggetto di 210 m (metri) di lunghezza o 663 piedi", scrissero.
Un'analista senior della Loockeed sollevò l'obiezione che il disco potesse essere un "marchio di pressione" sulla pellicola, che fu poi smentito quando ricevette in prestito, dall'Istituto Geografico, la pellicola originale per ulteriori analisi. Appena visitammo il Costa Rica per partecipare ad una conferenza sugli UFO a San José, apprendemmo che i recenti avvistamenti si verificarono intorno ai laghi Cote e Arenal. Per prima cosa, ci fermammo presso l'Hotel Eco-Lodge, situato su una collina da dove si possono vedere entrambi i laghi, da diverse posizioni.
Don Jose Flaqué, uno dei proprietari e direttore dell'hotel, ci disse di essere stato testimone di almeno due avvistamenti UFO negli ultimo cinque anni. Tre settimane prima del nostro arrivo, Flaqué, assieme a diversi dipendenti e ospiti dell'hotel, vide tra le ore 8 o 9:00 p.m. una brillante luce di fronte alla montagna vicina: "era una luce intensa, come un riflettore che illuminava la montagna dal di sotto", disse Flaqué, "la notte era chiara e l'avvistamento durò circa 10 minuti, trascorsi i quali l'oggetto volò su una nuvola e scomparve".

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Sopra una testimonianza di un dipendente dell'hotel Eco-Lodge

Intervistammo anche altri due testimoni appartenenti allo staff dell'Eco-Lodge: lo chef Leonardo Cabezas e l'addetto al ricevimento clienti Alan Venegas, che confermarono l'episodio di fine marzo 1996. Cabezas citò anche un altro avvistamento avvenuto pochi giorni dopo e che coinvolsero una guardia e una cameriera: "qualcosa emerse dalla montagna, volò verso Arenal e si librò sopra una discarica, ma in seguito si diresse al lago Arenal e, secondo un agricoltore locale, si immerse nel lago". Cabezas sentì la storia della guardia, ma lui non vide nessun UFO quella notte. Trovammo poi un pilota di nave a Cote (anch'egli un dipendente della Eco-Lodge), il quale raccontò di aver visto un'onda molto alta, isolata e insolita in mezzo al lago. Il Dottor Haines trovò questo particolare molto interessante, notando che il lago viene attraversato da una faglia geologica. Il fatto che gli UFO sono ancora visti in questa zona, quarant'anni dopo la fotografia scattata dall'Instituto Geografico, conferma che questo sia davvero una zona calda di UFO in Centro America.

Profilo del fratelli Vilchez
I fratelli gemelli Carlos e Ricardo Vilchez Navamuel (immagine sopra) sono, prima di tutto, ufologi del Costa Rica. A partire dal 1976, per passione, i fratelli Vilchez fondarono il Costa Rican Institute of Scientific and Exobiological Investigations. Essi documentarono 140 casi in 20 anni (dati riferiti al mio incontro del 1996, ora sicuramente sono molto più alti).
Nel 1976, cominciarono la loro indagine sul contattista Enrique Castillo Rincon, che continua fino ad oggi; nel 1979 localizzarono il famoso lago Cote della foto dell'UFO; nel 1980 documentarono l'ondata che coinvolse molte auto della polizia: "fu un anno cruciale per me", disse Ricardo Vilchez, "in quanto avemmo l'opportunità di studiare 32 casi con 70 testimoni in quattro mesi!" Nel 1985, organizzarono un Congresso Internazionale che riunì a San Jose, non solo ufologi importanti come Jacques Vallée, John Keel e lo spagnolo J.J. Benitez, ma anche ricercatori sul campo della coscienza come il Dr. John Lilly e Dr. Andrija Puharich. Nel 1993, cominciarono a studiare un caso di rapimento multiplo con umanoidi dei cosiddetti "grigi" che coinvolse quattro generazioni di donne di una famiglia umile. Nel 1995, ci fu uno dei migliori casi dell'America Centrale di casi pilota chiamati radar-visuali.
In tutto questo, i fratelli Vilchez hanno mantenuto l'ufologia come attività parallela alla loro professionalità e alla propria carriera d'affari: "Questo ci permette una maggiore obiettività quando si fa l'analisi di un caso", disse Carlos Vilchez, che vende beni immobili e si interessa di progetti educativi per i bambini. Carlos ha pubblicato un libro sugli investimenti in Costa Rica, come anche un piccolo libro sugli UFO. Ricardo è un fotografo professionista, che ha uno studio di successo e ha pubblicato diversi libri di fotografia artistica, e uno studio di filosofia politica intitolato Democrazia Cosciente.

Sfere di pietra

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Uno dei più duraturi misteri archeologi del Costa Rica è rappresentato dalle sfere di pietra, rinvenute nel Pacifico meridionale del Diquis Delta, vicino Panama. Perfettamente rotonde e liscie, variano nel formato da quelle di palle da tennis fino ad arrivare a sfere dal diametro di 2,4 metri e dal peso di 16 tonnellate. La maggior parte di esse è costituita da granito ed alcune di calcare. Le pietre furono scoperte nel 1930 nella fitta giungla di Diquis Delta, dove ci sono piantagioni di banane. Nessuna traccia scritta dalla conquista spagnola ne fa menzione. Purtroppo, centinaia di pietre furono prelevate dalle loro sedi originarie e inserite, per la visualizzazione, nei giardini degli edifici pubblici e abitazioni di San José, dove si possono vedere oggi. Così, uno studio completo sugli allineamenti originali delle pietre (molte sono state trovate in raggruppamenti fino a 45 formanti cerchi oppure triangoli) non è più possibile.
Sono state proposte molte teorie che collegano le sfere agli extraterrestri, ad Atlantide, eccetera. L'archeologo Ifigenia Quintanilla del Costa Rican National Museum, che abbiamo incontrato durante la nostra visita, ha smentito queste teorie. Riferì che le pietre furono costruite dagli indios locali con strumenti e materiali noti. Il loro scopo è ancora misterioso, ma era probabilmente legato a rituali religiosi/astronomici e a simboli d'appartenenza.

Polizia: casi EME
L'area metropolitana di San José fu colpita da una forte ondata UFO a metà gennaio del 1980. I documenti ufficiali del Ministero della Pubblica Sicurezza, ottenuti dai fratelli Vilchez, hanno portato a conoscenza sul fatto che i motori e le apparecchiature radio delle auto della polizia ebbero un cattivo funzionamento, durante avvistamenti di UFO. Questo è popolarmente conosciuto in ufologia come "effetto elettromagnetico" o EME.
Un rapporto firmato dal sergente Elia Sibaja e dal colonnello Marino Donato, direttore del Costa Rican Radio Patrol Unit, descrisse l'incidente (vedi documento sotto). Il sergente Sibaja era al suo turno di servizio di pattugliamento nella città suburbana di Desamparados alle ore 01:35 a.m. del 17 gennaio 1980, quando scrisse nella sua relazione: "il motore della macchina si fermò e le luci si spensero; all'improvviso ho visto molte luci multicolori e sono stato in grado di osservare attraverso il mio parabrezza un gigantesco disco, da cui provenivano tutte le luci; con grande stupore capii che si trattava di un oggetto volante non identificato, il quale si bloccò sopra di noi per alcuni secondi e poi dirigersi a ovest, cercando il lato dell'Alajuelita".

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Solo dopo che l'UFO ebbe raggiunto una certa distanza dalla macchina, la radio tornò a funzionare e il sergente Sibaja fu in grado di comunicare con altre unità. "Pochi secondi dopo il motore riprese a funzionare di nuovo e altri veicoli della polizia riferirono di vedere quelle luci sulle colline di San Josucito de Alajuelita", continua il rapport, "tutti le auto ebbero il compito di localizzare tale velivolo, ma fu impossibile da raggiungere. Una forte interferenza fu sentita in rete (radio)".
Nel 1980 un'ondata UFO era appena agli inizi. Alle 02:30 a.m. del 19 gennaio, il capitano della polizia Daniel Arias vide un oggetto nel cielo che si trovava a circa 300 metri dal suolo, con luci intermittenti verdi, gialle e blu. L'intero paese fu colpito da un blackout di energia poco dopo la mezzanotte del 21 gennaio. Un sergente di polizia riferì che durante il blackout osservò un oggetto volante non identificato nel cielo e un fascio di luce molto potente che scese verso terra.
Ancora, un altro ufficiale di polizia di Belén informò il suo distretto che quella notte ricevette un rapporto dal "signor Rodriguez che vide la discesa di oggetto luminoso, con fasci pulsanti bianchi e rossi; la luce era così forte che non lasciò nessun'ombra e tutto si illuminò totalmente. L'oggetto aveva un rumore crepitante, faceva rumore quando emetteva questi fasci, è stato come accendere un televisore senza immagini e il rumore sullo schermo. Era un rumore forte. Rodriguez stava arrivando da Puntarenas e le luci del suo camion si trovavano a circa 100 metri dalla sua casa". Altri, troppi testimoni videro il fenomeno, e l'ufficiale di polizia aggiunse che "gli esperti delle centrali di Belén non furono in grado di spiegare il blackout, perchè tutto era perfettamente funzionante".
Un incidente simile si era verificato durante un'altro blackout energetico il 1° aprile 1992. Secondo Carlos Vilchez, che ha esaminato il caso, "35-40 auto della polizia descrissero qualcosa che stavano osservando da diversi punti di visuale, ci fu un blackout e c'era, anche, una macchina della polizia in fase di stallo nel momento in cui l'oggetto volava sopra di essa". Anche se non sono stati rilasciati documenti ufficiali, diversi agenti di polizia descrissero ai mass-media un grande, disco con cupola multicolore, visto nel cielo durante il blackout. Il Costa Rican Electrical Institute (ICE) ufficialmente negò che l'UFO fosse il responsabile per la mancanza di alimentazione elettrica.

Caso pilota di aereo
Uno dei migliori casi radar visuali capitati in America Centrale avvenne la mattina del 26 luglio 1995. Everardo Carmona volava su un monomotore Grumman American, quando un UFO passò proprio sotto il suo aereo. La mancata collisione (near collision) fu vista da due controllori del traffico aereo, Gerardo Jiménez e Javier Mayorga, dell'aeroporto Tobias Bolanos a Pavas, che affermarono che l'oggetto "aveva le dimensioni di uno stadio di calcio". I radars del Santamaria International Airport di San José rilevarono un oggetto non identificato, nello stesso istante.
Carlos Vilchez, che intervistò il pilota Carmona e i controllori del traffico aereo, riassume così il caso: "testimoni eccezionali e qualificati, in tre diversi punti geografici, osservarono qualcosa delle dimensioni di uno stadio. In primo luogo, la torre di controllo di Santamaria rilevò una traccia radar che non era un velivolo noto. Così chiamarono immediatamente la torre di controllo di Pavas e domandarono se avessero dei voli supplementari; Pavas rispose che non avevano voli di quel tipo. Dato che questo aeroporto non aveva il radar, fu chiesto di vedere il fenomeno col binocolo. In quel momento, due controllori videro l'oggetto che sembrava un uovo, molto grande, come un uovo di struzzo color oro. Pensarono che i due velivoli si stessero per scontrare, ma il pilota via radio rispose "che mi è solo passato di sotto".

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Secondo un articolo completo sul caso apparso sul quotidiano La Nacion del 4 agosto 1995 (vedi immagine sopra), il vice direttore dell'agenzia Costa Rica's Civil Aviation, Gregorio Cabalceta, dichiarò che il direttore dell'agenzia, Nelson Rodriguez, convocò un briefing con tutti i testimoni del caso. "Un criterio sarà determinato in base a quello che dicono", dichiarò Cabalceta a La Nacion.

Il profilo di Enrique Castillo Rincon
L'ingegnere Costa Ricano Enrique Castillo Rincon è uno dei contattisti più interessanti che ho incontrato. Egli sostiene una diretta esperienza di contatti con gli extraterrestri, provenienti dalle Pleiadi, su un remoto lago in Colombia il 3 novembre 1973. Il caso Castillo fu indagato due anni prima di quello del famoso contattista svizzero Billy Meier, il quale sostenne anche il contatto con i Pleiadiani. A differenza di Meier, Castillo non ha mai prodotto foto di UFO per sostenere il suo caso, nè ha scoperto una setta o un gruppo messianico che mandava in giro il messaggio di ET, come tanti contattisti. Invece, diventò un investigatore UFO in grado di analizzare il proprio caso. Inoltre, due anni e mezzo dopo il 1973, Castillo dichiarò che tutti i contatti con gli extraterrestri, tra cui messaggi telepatici e strane chiamate, si interruppero. Ora vive in Venezuela con la sua nuova moglie Ana.
Abbiamo visitato con Castillo il luogo vicino alla cima del vulcano Irazu (vedi immagine sopra), dove avvenne il suo primo incontro con gli UFO nel 1963. Castillo lavorò come ingegnere con la Costa Rica Electrical Company ed era sul vulcano assieme al suo capo e ad un altro ingegnere. Improvvisamente alle 6 di sera, notarono ciò che prima pensassero fosse un aereo, che fu poi raggiunto da altri due oggetti che volarono molto vicino alle montagne. Come arrivò vicino a loro, videro che aveva la forma di un disco con una cupola, ma scese con un movimento simile alla caduta di una foglia, a pochi metri dal suolo. "All'improvviso ci fu come un suono tremendo ad alta frequenza che, quasi, fece esplodere le mie orecchie", disse Castillo, "ma non riuscii a muovermi...notai che ero paralizzato." Quella fu la prima volta, anche, che sentì la parola disco volante, ma la sua odissea ufologica era solo all'inizio.


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MessaggioInviato: 13/10/2013, 18:52 
UFO: IL FATTORE UMANO

Fonte: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9113

Osservare e guardare...per quanto queste due azioni si ritengano complementari tra loro, esiste una sottile differenza; e spesso accade di osservare l'esterno guardando il riflesso trasposto di ciò che abbiamo dentro; in poche parole, a volte ciò che vediamo è ciò che vorremmo vedere.
Questo avvenimento, che di certo avranno sperimentato in molti, diventa anche uno degli argomenti con i quali la moderna psicologia, e non solo, tenta di spiegare il fenomeno Ufo.
Un vecchio articolo, apparso nel 1972, a firma di due psichiatri associati alla Harvard Medical School, descriveva gli Ufo come false percezioni di organi sessuali. Lester Grinspoon e Alan D. Persky, questi i nomi dei due autori, asserivano che la maggior parte dei testimoni UFO sono persone che soffrono di disturbi psicologici non trattati; si tratterebbe di soggetti che sono ritornati alla "modalità primaria di pensare", ovvero in un dei periodi tipici dell’infanzia.
Questo modo di relazionarsi rispetto alle cose implica il fatto che, molto spesso, sogni e allucinazioni vengano scambiati per la realtà; si potrebbe definire a tutti gli effetti uno stato di “schizofrenia”, durante il quale le vittime ricordano e rivivono la loro "prima percezione infantile."
Ragionando in questi termini, l’osservare un Ufo in lento avvicinamento sarebbe riconducibile al ricordo del seno materno, così come, per logica e quasi scontata conseguenza, osservare un oggetto sigariforme diventa la trasposizione inconscia di un simbolo fallico.
Grinspoon e Persky liquidano in tal modo anni e anni di avvistamenti come semplici rappresentazioni simboliche legate alla libido infantile, simbolo degli estremi di gratificazione e di onnipotenza.
Tralasciando il fatto che tali osservazioni vanno lette in un determinato contesto storico per l’Ufologia, e tralasciando le personali deduzioni, non certo simpatiche, di chi scrive, esiste per fortuna un filone di studi psicologici molto più attinente alla tematica trattata.
Un buon inizio sarebbe di certo la lettura di “Flying Saucers. A Modern Myth of Things Seen in the Skies”, di Carl Gustav Jung, uno dei più noti e influenti seguaci di Freud, che dedicò parte del suo tempo e del suo interesse al fenomeno Ufo.

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Carl Gustav Jung

Una delle prime domande che si pose Jung fu la seguente: gli Ufo sono reali, oppure si tratta di semplici prodotti di una fantasia psichicamente proiettata?
Nessuno di certo si aspettava che il grande psichiatra e psicoanalista riconoscesse la natura extraterrestre del fenomeno; rimane comunque vero che tentò di condurre uno studio nella maniera più asettica possibile, pur propendendo intimamente, per intuibili motivi, all’ipotesi di una proiezione del subconscio.
Il giudizio di Jung si concentra quindi sull’origine degli Ufo, collegandoli con immagini di antichi archetipi e trasformandoli in un vero e proprio mito vivente.
Si tratterebbe di un “gioco”, una proiezione della fantasia che travalica ogni organizzazione terrena; si potrebbe addirittura azzardare l’ipotesi che il fenomeno Ufo, a detta di Jung, rappresenterebbe la risposta dell’uomo di fronte ad una minaccia sempre più pressante, quella del mondo moderno.
La sua preoccupazione principale non si focalizza sul discernere se gli avvistamenti siano o meno reali, l’attenzione viene invece spostata sull’aspetto psichico della questione; perché questi fenomeni vengono segnalati in maniera sempre più crescente quando l’umanità si sente direttamente minacciata?

Proviamo a capire meglio il pensiero di Jung attraverso la citazione testuale di una sua intervista rilasciata all’APRO (Aerial Phenomena Research Association); da premettere che i suoi studi sul fenomeno erano iniziati già nel 1944 e che l’intervista risale al 1958.

“…ho raccolto una grande quantità di osservazioni relative a oggetti volanti non identificati fin dal 1944. I dischi non si comportano secondo le leggi fisiche, ma come se fossero senza peso. Per confermare l'origine extraterrestre di questi fenomeni deve essere necessariamente confermata anche l'esistenza di un loro rapporto con intelligente interplanetarie. Ciò che un tale fatto potrebbe significare per l'umanità non può essere previsto, ma ci metterebbe senza dubbio in posizione di estrema precarietà, quasi delle comunità primitive in conflitto con le culture superiori".

Impossibile quindi negare il fenomeno Ufo, ma di certo possibile provare a darne una spiegazione ben differente e lontana da quella dell’ipotesi extraterrestre; per la prima volta gli Ufo e la psicologia si ritrovano a faccia a faccia, e si tratta di una sfida alla quale non ci si può sottrarre.
A ben riflettere, da sempre, l’Ufologia ha rappresentato un banco di prova per tutte le dottrine scientifiche, un mistero che si vorrebbe mantenere tale ma rispetto al quale è allo stesso tempo impossibile sottrarsi; anche la psicologia non ha resistito a dire la sua, e anche in questo caso, come sempre, lo studio sugli Ufo ha trovato nuove ipotesi di ricerca e spunti di confronto.
Questa ultima affermazione rappresenta, almeno in parte, una delle caratteristiche più affascinanti e nobili di questa ricerca; l’Ufologia riesce ad arricchirsi anche e soprattutto dal confronto con i suoi detrattori, non si tratta di una ricerca statica, fossilizzata, che abbraccia e difende, anche oltre ogni ragionevole dubbio, quelle che ritiene essere delle verità assolute.
In maniera di certo differente da alcune scuole di pensiero, l’Ufologia riesce ad aprirsi alle innovazioni, e dalle innovazioni riesce a trarre nuove idee, a percorrere nuovi sentieri, a sperimentarsi quotidianamente.
Fatta questa breve premessa, è giusto a questo punto chiedersi in che modo la psicologia possa venire incontro agli studi ufologico o, almeno, esserne una valida collaboratrice; per dare una risposta a questo quesito, dobbiamo innanzitutto tenere bene a mente uno dei problemi più spinosi con il quale ogni ricercatore deve confrontarsi.
Coloro che studiano i fenomeni relativi a oggetti volanti non identificati si trovano spesso di fronte ad un insolito dilemma: non avendo quasi mai dati concreti e materiali da valutare (un frammento o altro), bisogna scegliere se abbandonare l’intera indagine oppure basarsi sui rapporti dei testimoni oculari, una fonte di informazioni non sempre affidabile.
Diverso l’approccio dello scienziato che lavora con dati che possono essere replicati e convalidati, che possono essere confermati dai colleghi; d’altra parte la soluzione di rinunciare alle testimonianze è del tutto improponibile, l’unico compromesso rimane quello di entrare nello stato d’animo del testimone.
Tutti i rapporti stilati sugli avvistamenti Ufo si basano, per la maggior parte, sulla percezione di terzi rispetto al fenomeno osservato; è quindi importante stabilire fin dall’inizio che percezione e fenomeno non rappresentano la stessa cosa e non posseggono la medesima valenza.
La percezione è un processo estremamente complesso, che porta il testimone a selezionare, organizzare e interpretare degli stimoli sensoriali rispetto ad un quadro significativo di quanto si trova ad osservare; si tratta quindi di uno stimolo sensoriale che molto spesso compromette i dati osservati.
In tal senso, la percezione di un evento fatta da un testimone, potrebbe facilmente essere differente da quella resa da un secondo testimone dell’evento stesso; come se ciò non bastasse l’interpretazione visiva non è mai spontanea, risente quasi sempre delle convinzioni personali, dello stato animo vissuto in quel preciso istante, della cultura e delle convinzioni religiose.
Gli errori più frequenti nei quali cade spesso il testimone, ovvero quelli che l’ufologo deve essere in grado di intravedere, derivano spesso dalla errata identificazione degli stimoli e da illusioni ottiche: la mente a volte tende a fare brutti scherzi; la luna all'orizzonte appare più grande rispetto a quando è più alta nel cielo, un bastone che galleggia nell’acqua può sembrare piegato, mentre un esperimento condotto nel 1929 ha dimostrato che una piccola sorgente stazionaria di luce, posta in una stanza buia sembrerà muoversi fluttuando nell’aria.
Queste distorsioni percettive vengono vissute dalla maggioranza delle persone, altre invece si presentano come peculiari rispetto ai singoli bisogni psicologici; un classico esempio che rispecchia l’ultimo concetto espresso, esempio tra l’altro abbastanza curioso, è quello illustrato da Jerome Bruner nel 1947: i bambini poveri sono più inclini a sopravvalutare le dimensioni delle monete rispetto ai bambini ricchi.
Una seconda categoria di errori è quella relativa all’errata interpretazione di stimoli come reali; si tratta spesso di risultati che scaturiscono da particolari psicopatologie che affliggono il testimone, quali ad esempio allucinazioni o carattere psicotico.
In tutti questi casi si hanno grossi problemi nel riuscire a distinguere le immagini prodotte dalla realtà esterna e quelle derivanti dalla realtà interna; rimane infine la deliberata falsificazione dell’avvenimento descritto, una eventualità che purtroppo è sempre in agguato nel lavoro del ricercatore sul campo.
Da non sottovalutare il numero dei testimoni che hanno assistito al fenomeno; più il numero è alto, più le possibilità di una isteria collettiva potrebbe essere reale: la possibilità di contagio isterico deve essere sempre tenuta in considerazione nella valutazione di alcuni rapporti relativi ad avvistamenti UFO.
Un colloquio psichiatrico dovrebbe far parte della routine relativa alla valutazione degli osservatori, proprio per questo molto spesso, insieme ai soliti questionari di routine, dovrebbe essere presente anche un breve test psicologico.
In questo contesto si inserisce anche il problema dell’ipnosi, spesso portata come prova di credibilità di un testimone; in realtà questa tecnica si rivela molto utile soltanto come fonte di informazione, ma non dimostra in alcun modo se il soggetto sta mentendo o meno.
Classico esempio sono le persone che non riescono a distinguere la realtà dalla fantasia; questi soggetti, posti sotto ipnosi, “riveleranno” particolari che per loro sono reali ma che non hanno alcuna attinenza con la realtà oggettiva; la pratica di chiedere al paziente di ricordare solo gli eventi reali ridurrà ma non eliminerà l’elemento fantasia.

Cosa dire in conclusione rispetto a quanto appena esposto?
Non si può negare che molto spesso il testimone vede ciò che vuol vedere, che spesso costruisca di sana pianta una situazione visiva, oppure che esistano degli avvistamenti che sono in realtà frutto della fantasia di una mente instabile o inconsce proiezioni di celate paure.
Questi argomenti non possono però dipingere l’Ufologia e, in particolare, le ricerche condotte sul campo, come inutili perdite di tempo; si tratta di sfide conosciute e quotidianamente accettate da tutti coloro che dedicano tempo e fatica a questa attività, sfide che arricchiscono il bagaglio culturale dell’ufologo e rendono l’ufologia stessa un immenso crocevia di applicazioni scientifiche, rendendo sempre più fragile quella ormai vecchia idea che la vorrebbe come una pseudoscienza.


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UFO E GUERRE STELLARI

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6027.10

Nel corso della storia degli UFO alcuni di quelli rivelatisi solidi I.A.C. (Identified Alien Crafts ­ velivoli alieni identificati, N.d.R.) sono precipitati, in base a cause chiarite solo in pochi casi, per cui molti investigatori dubitano che alcuni di questi UFO-Crash siano effettivamente accaduti. E da un'analisi della casistica e delle teorie sulla propulsione degli UFO risulta abbastanza improbabile l'abbattimento di tali oggetti con armi a proiettili balistici convenzionali. Diverso, il discorso inerente l'abbattimento o il danneggiamento di un USO (Oggetti Sommersi non Identificati) poiché contro una grande massa di acqua a notevole pressione potrebbe rivelarsi inefficace il campo di forze che circonda l'apparecchio.
Uno dei metodi più plausibili di difesa contraerea potrebbe essere costituito da un trasmettitore di onde puramente energetiche e senza l'impiego di un proiettile materiale, inevitabilmente lento. Gli Stati Uniti avevano già varato dagli anni '40 il Progetto Joshua, che consisteva in un'arma acustica, ma si consideri che la maggior parte degli UFO, almeno quelli non in avaria, sembrano in grado di viaggiare a velocità supersoniche, rendendo inefficace tale tipo di arma nello spazio, perché le onde sonore hanno bisogno di un mezzo per propagarsi. Non intendiamo dibattere dal punto di vista morale sull'opportunità ed ammissibilità di un simile atteggiamento, limitandoci ad una trattazione tecnica e storica. In caso di pace con tutti i visitatori extraterrestri, un tale sistema difensivo potrebbe essere usato contro eventuali meteoriti e sarebbe meno pericoloso dello stoccaggio di armi nucleari.
Secondo le teorie di Wilhelm Reich, detenere elementi radioattivi è sempre pericoloso anche se in quantità minime e, comunque inferiori alla massa critica. Il presunto UFO crash di Aztec potrebbe rientrare in questo tipo di armamento, anche se ci sembra un incidente involontario e non un attacco deliberato, in base ai dati finora raccolti.

Dentro i Dischi Volanti
Nel 1947, forse proprio a causa dei numerosi avvistamenti ufologici, furono installati potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico del New Mexico. La zona comprende i Laboratori Nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro Sperimentale dei Razzi di White Sands. Secondo alcuni studiosi, il radar deriva do un sistema progettato e costruito da Nikola Tesla nel 1935, ma venne rifiutato dai vari governi che facevano parte della Società delle Nazioni. Questo sistema aveva lo scopo di eliminare il rischio di guerre, impedendo il successo di un attacco a sorpresa ed era disponibile anche per gli Stati più piccoli e meno popolati. Consisteva in un apparato di rilevazione di eventuali invasori, aerei o navi, e di un raggio della morte che avrebbe distrutto i mezzi aggressori.
Si presume che da un componente dell'installazione di Tesla sia derivato il radar. Uno di questi quattro radar infatti era sperimentale e di enorme potenza, a tal punto che in seguito dovette essere smantellato in quanto nocivo per la salute degli operatori. Il 25 marzo 1948 un disco volante di circa 30 metri di diametro entrò nella zona "illuminata" dalle trasmissioni di uno dei radar. Scattò l'allarme rosso e anche gli altri tre radar furono puntati sulla traccia non identificata, mentre i caccia decollarono. La concentrazione di microonde trasmesse da tutti e quattro i radar sull'oggetto portò ad un sovraccarico del generatore di onde antigravitazionali, che si trovò impossibilitato a mantenere in volo l' UFO. Esso precipitò al suolo e gli addetti radar persero il contatto, mentre i piloti dei caccia comunicarono la posizione del relitto, facendo scattare le operazioni di recupero nella massima segretezza in base alle procedure militari entrate in vigore dopo gli eventi di ROSWELL.
Poco dopo il disastro furono informati il generale Marshall, Segretario di Stato ed il Dottor Vannevar Bush, numero due del MJ-12, mentre una squadriglia di elicotteri proveniente da una Unità speciale di base a Camp Hale, sorvolava il relitto. La famiglia di agricoltori proprietaria del terreno fu sequestrata per diversi giorni ed efficacemente convinta a tacere. Il capofamiglia, interpellato nel 1987, aveva ancora paura di ritorsioni e negò tutto, chiedendo l'anonimato. Entro le tre ore successive al disastro, per vie secondarie, erano giunti nella zona tre autotreni militari, contenenti il materiale indispensabile per l'intervento. Il personale recintò velocemente la zona ponendo severi cartelli che notificavano la confisca del terreno ed il divieto d'accesso.
Una volta accertato che il veicolo non era radioattivo giunse sul posto un'équipe di scienziati selezionata dal Dottor Bush, fra i quali: Lloyd Berkner (componente del MJ-12 e futuro componente della Commissione Robertson e della NASA), Jerome Hunsaker (componente del MJ-12), Charles A. Heiland (studioso del magnetismo), Robert Oppenheimer (tra i costruttori della prima bomba atomica), John Von Neumann (inventore delle memorie dei computer e presunto componente dell'équipe dell'Esperimento Filadelfia). Inun secondo tempo si recò sul posto anche Detlev Wulf Bronk, interessato alla parte più macabra del ritrovamento, i cadaveri che, secondo William Steinman e Wendelle C. Stevens erano 14, 16 secondo Salvador Freixedo.
Il disco era di metallo senza giunzioni ed aveva alcuni oblò che sembravano di un metallo trasparente. All¹interno si vedevano due creature della fisiologia presunta di Zeta Reticuli, alti circa un metro e venti centimetri. I corpi erano reclinati sui pannelli ed apparivano bruciati ed anneriti come se la temperatura fosse salita improvvisamente, forse grazie all'effetto delle microonde trasmesse dai radar, analogamente ai forni a microonde dei nostri giorni.
Il disco non era perforabile dai trapani dell'epoca. Uno degli scienziati prese a martellate un oblò e riuscì a scalzarlo dal suo alloggiamento. Quindi videro una leva e usando un ramo di pino a mo' di palo azionarono un pulsante e si rivelò un'apertura, attraverso cui gli esperti poterono entrare, rinvenendo altri corpi (12 o 14) bruciati. Frank Scully fece clamorose rivelazioni già nel 1950 nel libro "Behind the Flying Saucers", ma pochissimi ufologi lo presero seriamente in considerazione. Prova ne sia che, fino al 1978, l'argomento degli apparecchi alieni precipitati era un tabù, che rendeva suscettibili i sostenitori di tali teorie a varie forme di ridicolizzazione.

Il Progetto Montauk
Nel 1991 uscì negli Stati Uniti il libro Project Montauk, di Preston B. Nichols e Peter Moon, che suscitò un certo scalpore negli Stati Uniti. Montauk è l'estremità orientale di Long Island (Stato di New York) e prende il nome da una tribù di nativi. Gli autori sostengono che il progetto Montauk sia la continuazione dell'esperimento Filadelfia. Esso comprendeva diversi sconcertanti sviluppi che rientrano sia nell'alta tecnologia sia nel paranormale:

1) Il teletrasporto
2) Il viaggio nel tempo
3) Lo studio della memoria umana
4) Il condizionamento a distanza, contro la volontà del soggetto ricevente
5) Lo sviluppo di apparecchiature psicotroniche per aumentare le capacità di
sensitivi e soggetti dotati di poteri psichici
6) La materializzazione di oggetti da parte di sensitivi
7) La distruzione di oggetti e l'uccisione di persone a distanza.

Di certo vi è un enorme consumo di energia elettrica per ammissione dell'azienda elettrica LILCO (Long Island Lighting Company). C'è un generatore attivo situato presso un garage, ufficialmente adibito ad alloggiare le attrezzature per la manutenzione del verde pubblico, ma sproporzionatamente grande per tale funzione. Situato a Camp Hero, nel parco che appartiene allo Stato di New York, può erogare fino ad un massimo di 70 megawatt, anche se nel 1993-1995 ne produceva solo venti, comunque esagerati per dei lavori di giardinaggio. L'ipotesi di Nichols è che lo si impieghi per alimentare i consumi delle strutture sotterranee. Inoltre a Mountak verso il 1994 fu riattivata una centrale elettrica di emergenza da 100 Megawatt, una potenza secondo la LILCO sproporzionata per la fornitura ai piccoli centri di Montauk, East Hampton, etc., anche in caso di forte afflusso turistico.
Un altro fatto storico sicuramente provato ed inoppugnabile è l'ingiustizia perpetrata ai danni della popolazione di Montauk. Con un processo farsa iniziato nel 1908 venne fraudolentemente sottratta la terra ai nativi americani della tribù Montauk, dichiarati estinti il 9 dicembre 1910, in quanto incrociati con coniugi afro-americani e caratterizzati da una carnagione molto più scura dei "Pellerossa" puri. Non essendo abbastanza ricchi per permettersi buoni avvocati, dovettero accettare la sconfitta e fu così possibile costruire la base Aeronautica di Montauk, probabilmente anche un vasto complesso sotterraneo, sulla terra appartenuta ai Montauk, per loro sacra. Esiste il fondato sospetto che questo potenziale tecnico-scientifico e, all'occorrenza bellico, sia stato utilizzato anche contro gli alieni, in un'operazione di abbattimento UFO, non accidentale, ma deliberato. Lo riporta lo stesso Nichols, che afferma di aver lavorato per il Montauk Project e di esserne uscito negli anni '80, riuscendo a vincere il condizionamento psicologico cui era stato sottoposto.

Particelle e microonde
A pag. 117 di "Montauk Revisited" (Sky Books, 1994) Nichols afferma che nel 1989, quando lavorava per la BJM, una corporation appaltatrice nel campo delle installazioni elettroniche per la difesa statunitense, contribuì ad abbattere l' UFO che precipitò presso la Baia di Moriches, a Long Island. Nichols sostiene che, insieme ad altri tecnici e scienziati, trasmise determinate frequenze radio ad alta potenza che mandarono in tilt la guida antigravitazionale del disco, che cadde. Nella base Aeronautica di Mountak c'è anche un potente radar di grosso diametro, visto dagli autori per la prima volta nell¹estate 1993.
Stranamente, gli uccelli che si trovavano vicino al radar restavano immobili, anche quando Nichols e Moon li bersagliarono con dei sassi. Inoltre la videocamera di Nichols non funzionò nei pressi del radar, nonostante fosse adeguatamente schermata per le emissioni di microonde. Un sedicente addetto alle pubbliche relazioni della ditta Cardion, disse a Moon che si trattava di un radar sperimentale atto all'individuazione di natanti usati per il traffico della droga. Secondo Nichols, esperto in elettronica, a tal fine sarebbero bastati radar molto più economici, alla portata dei paesi del terzo mondo e già in commercio da anni.
Inoltre gli scrittori notarono la presenza di alcune strutture sotterranee al di sotto del radar e nelle vicinanze. Tra di esse c'erano i chiari segni di un ambiente circolare. Un fisico nucleare amico di Nichols espresse il parere che fosse un acceleratore di particelle. Quindi si potrebbe trattare di un radar che emette raggi composti da particelle subatomiche (molto spesso neutroni). Ciò significa che le emissioni di questo radar contengono molta più energia cinetica rispetto ai radar ordinari. Gli impieghi più probabili di questo radar sono:

1) L'abbattimento di oggetti volanti non identificati come amici, inclusi anche gli UFO e gli IAC;
2) L'emissione di onde di potenza insufficiente a danneggiare le strutture metalliche di un aereo o di una nave o il campo di forza di un UFO, dirette verso l'interno degli Stati Uniti per trasmettere messaggi direttamente al cervello delle persone, ottenendo un condizionamento della volontà altrui. Si tratta di emissioni abbastanza forti da provocare un certo numero di tumori nella popolazione.

Stando ancora a Preston Nichols, presso i Laboratori Nazionali di Brookhaven, a Long Island, si trova un enorme acceleratore di particelle, complesso che accelera i neutroni fino al 50% della velocità della luce, poi un condotto dirige le particelle verso un secondo anello più piccolo che si trova appena sotto il livello del terreno nell¹ex base USAF di Montauk. Nell'acceleratore (diametro di 625 piedi, circa 190 metri) i neutroni vengono portati a velocità prossime a quelle della luce, quindi vengono introdotti in un Klystron (amplificatore di particelle) che dà forma a dei "pacchetti" quantistici di particelle. Le particelle in tutto questo percorso sono sempre estremamente ricche di energia. Infine i "pacchetti" raggiungono uno specchio elettronico dotato di magneti di localizzazione che li trasmette contro l'obiettivo.
Queste particelle vengono convogliate in un raggio modulato sulla frequenza portante di 435 Mhz., paragonabile ad una specie di treno con vagoni che guidano le particelle verso l'obiettivo. Se tutto ciò corrispondesse a verità, questi apparati danno l'equivalente elettromagnetico di una mazzata contro il "target" nemico, un raggio capace di penetrare all¹interno del campo di forze che circonda un UFO e che fa parte del suo sistema propulsivo, molto più efficacemente di un laser. Esiste il fondato sospetto che questo armamentario sia stato utilizzato anche contro gli alieni, in varie operazioni di abbattimento di uno o più UFO.

Sotto processo
Negli anni tra il 1990 ed il 1995 Preston B. Nichols divenne membro del LIUFON e consulente per le questioni tecnico-scientifiche, oltre che amico personale di John Ford, presidente del LIUFON. Il 23/6/1996 i mass-media diedero notizia dell¹arresto di Ford, unitamente a Joseph Mazzucchelli, 42 anni e Edward Zabo, elettricista della Northrop Gunman Co, accusati di complotto per avvelenare mediante materiale radioattivo alcuni esponenti politici locali e incendiare la sede del Partito Repubblicano. Il piano quindi sarebbe proseguito con una specie di grottesco mini golpe locale per prendere il potere nella contea di Suffolk. Zabo avrebbe venduto a Ford quantità letali di un radioisotopo rubato dall¹installazione Northrop.
Il procuratore James M. Catterson all'epoca paragonò i tre sospetti a Saddam Hussein, agli attentatori del World Trade Center (il primo attentato) e di Oklahoma City. Catterson cercò di dimostrare che i tre componenti del LIUFON erano psicopatici, ad esempio, nel caso di Ford, in quanto aveva scritto e spedito ai soci LIUFON un bollettino in cui si affermava che nel 1995 le foreste di Pine Barrens erano state incendiate a causa della caduta di un enorme UFO. Nella circolare si affermava anche che agenti di polizia della contea e dell'FBI avevano appiccato diversi incendi per distrarre l'attenzione della gente ed attuare il cover-up; inoltre, Mazzucchelli era stato avvertito di un complotto di agenti governativi per ucciderlo con il benestare della polizia locale. Anche la Northrop e il Ministero della Difesa avevano aperto due inchieste.
I tre indiziati si proclamarono innocenti. L'unica prova a carico presentata dal procuratore era una raccolta di intercettazioni telefoniche molto confuse, in cui sarebbe stato delineato il complotto. Nel novembre 1997 è stata emessa la sentenza: internamento in manicomio a tempo indeterminato non inferiore ad un anno per John Ford e pene minori per gli altri due.

Il caso Victorian
Un argomento che gli scettici accampano per demolire le nostre ricerche in questo campo così delicato, è che gli apparati militari del mondo non perdono tempo con tali balordaggini. In realtà, i ministeri della difesa di tutto il mondo si occupano dei fenomeni extraterrestri fino alla paranoia. Sulla rivista "Lobster" n° 32 pag. 30-32, vennero esposte da Armen Victorian alcune vicende da lui vissute in prima persona. Victorian (sulla cui figura di recente si sono intrecciate ampie discussioni soprattutto in seno agli ambienti ufologici britannici, N.d.R.) è un britannico di origine armena, ufologo indipendente, politologo e teorico delle cospirazioni, spesso in contrasto con gli altri ufologi.
Victorian riportò varie informazioni a suo dire da lui ricevute dal NORAD (North American Air Defense, con sede in un bunker a Colorado Springs, proprio dove Tesla condusse alcuni suoi esperimenti). Secondo Victoria, dopo il 17/12/1969, con la chiusura del BLUE BOOK, grazie alla Commissione Condon, gli UFO vennero stati rinominati e riclassificati come:

UCT - UNCORRELATED TARGET o UTR - UNCORRELATED TARGET REPORT (Obiettivo Non Correlato ad origine conosciuta) se si trova all'interno dell'atmosfera terrestre.
UCE - UNCORRELATED EVENT o UER - UNCORRELATED EVENT REPORT (Evento non correlato ad origine conosciuta) se si trova nello spazio esterno.

Il termine "Target" non deve far pensare ad una campagna pubblicitaria, bensì ad una potenziale pericolosità e quindi ad un possibile tentativo di distruzione dell'intruso da parte americana. Ciò smentisce le conclusioni di Condon, secondo cui gli UFO non costituivano e non costituiranno mai motivo di interesse per la difesa (lettere del NORAD allo scrittore del 13/11/1995 e 19/12/1995 e dell'U.S. Space Command del 28/4/1993 e 7/4/1994). Inoltre Victorian si recò a Washington nel 1996 e l'ONI (Office Of Naval Intelligence) lo indirizzò presso un piccolo edificio non lontano dal Pentagono, la Pentagon House, di proprietà del Dipartimento della Difesa USA. I funzionari a colloquio con Victorian dissero che ufficialmente non si occupavano di quelle cose, ma che ufficiosamente erano immensamente interessati a qualunque rapporto o informazione grezza che lui fosse in grado di fornirgli, nonostante fosse un civile e privo di una rete stabile ed affidabile che un centro ufologico organizzato potesse garantire.
Appare ancora una volta evidente la condotta menzognera e disonesta di Condon, e risulta molto ridicolo il cover-up perdurato per oltre 50 anni, se gli apparati della difesa nordamericana conversano esplicitamente su corrispondenza non classificata e per di più con un giornalista riguardo all'argomento tabù per eccellenza: UFO e visite extraterrestri. Per concludere, nel 1992 a Houston, in Texas, l'ufologo e pilota civile americano Ron Madley è riuscito ad ottenere, grazie alla ottusità di James Oberg, braccio destro di Philip J. Klass, sei spezzoni di filmati della NASA, seminascosti nel centro Goddard. In queste riprese si vedono i cosiddetti "ciottoli brillanti" sparati contro gli UFO, oltre a quello ottenuto da Richard Hoagland nel 1992 (uno dei sei era già stato ottenuto da Hoagland nel 1991). In questa trattazione ho volutamente trascurato tali filmati, ritenendoli afferenti a sistemi poco efficaci e tecnologicamente obsoleti.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:08 
I CROCIATI DEGLI UFO

Già negli anni Sessanta, negli USA, molti ufologi, ricercatori, scrittori e giornalisti scomparvero in circostanze poco chiare.
Forse, perché avevano compiuto con onore il loro dovere.
di Otto O. Binder

Negli ultimi dieci anni, non meno di 137 ricercatori sui dischi volanti, scrittori, scienziati, e testimoni, sono morti - molti nelle più misteriose circostanze. Sono stati messi a tacere, per sempre, perché si erano troppo avvicinati alla verità? Mancavano pochi giorni all’apertura del Congresso degli Ufologi Scientifici, del 1967, quando Gray Barker, organizzatore della manifestazione, ricevette due lettere e una chiamata telefonica che lo informavano che il giornalista e ufologo Frank Edwards sarebbe morto durante il congresso. All’indomani dell’inizio della manifestazione, ci fu un annuncio: Frank Edwards era stato stroncato da un “apparente” attacco cardiaco. Come è possibile che qualcuno sapesse dell’imminente morte di Edwards, a meno che questa non fosse stata pianificata? Era il 24 Giugno 1967 e a New York City faceva un caldo torrido. Ma un brivido gelido percorse il pubblico assiepato nella sala del Commodore Hotel quando Jim Moseley, Presidente della First World UFO Convention, poi divenuta nota come “Congresso degli Ufologi Scientifici”, richiamò l’attenzione dell’uditorio con la seguente allarmante dichiarazione: “Vi prego. Un po’ di attenzione”, esordì. L’assemblea piombò nel silenzio. “Abbiamo appena ricevuto una notizia tremenda. Frank Edwards, il noto speaker radiofonico e strenuo difensore della causa dei dischi volanti, è morto oggi, a causa di un attacco di cuore. Aveva 59 anni”.

Un nodo alla gola prese i 2000 presenti. Frank Edwards era stato uno dei principali sostenitori dell’esistenza degli UFO e si era prodigato affinché il pubblico e il governo prestassero attenzione a questo sconcertante fenomeno. Aveva gettato le basi per il rispetto dovuto all’argomento, grazie alla sua ottima reputazione di giornalista.

“Non c’è bisogno di ricordarvi la coincidenza davvero strana di questa notizia”, continuò Moseley, “che la morte di Frank Edwards sia avvenuta lo stesso giorno in cui 20 anni fa apparvero in America i primi grandi titoli sugli UFO. Era infatti il 24 Giugno 1947, quando Kenneth Arnold ebbe il suo famoso avvistamento di nove dischi volanti”.

Frank Edwards se n’era andato nella serata del 23 Giugno, poco prima della mezzanotte. Ma la coincidenza rimane - come se la sua morte fosse stata pianificata per quella data significativa. Pianificata? E da chi? Oppure, fu solo un caso?

E fu ancora per caso che altri due importanti esponenti dell’ufologia americana morirono il 24 Giugno del 1967, e altri due, ancora, lo stesso giorno, ma in anni diversi? Il primo è Arthur Bryant, un contattista che dichiarava di aver incontrato tre Venusiani, fra loro la presunta reincarnazione di George Adasmki, il più famoso contattista della comunità ufologica mondiale.

Il secondo è Richard Church, brillante e giovane presidente del gruppo CIGIUFO, esperto della materia.

Il terzo è Frank Scully, morto il 24 Giugno 1964. Scully scrisse il primo libro significativo sugli UFO, Behind the Flying Saucers, in cui menzionava i “piccoli uomini” o umanoidi alieni, la propulsione elettromagnetica dei dischi, gli effetti EM, e la campagna dell’Air Force per nascondere la verità sugli UFO al pubblico, tutte idee “ridicole” che in seguito avrebbero ottenuto credito.

Willie Ley, 24 Giugno 1969. Famoso scrittore di missilistica e di astronautica, Ley non fu direttamente coinvolto in campo ufologico, ma la sua opera riguarda anche i viaggi spaziali. I dischi volanti sono mezzi per viaggiare nello spazio. Abbiamo quindi personaggi direttamente connessi all’Ufologia, oltre Ley, tutti deceduti il 24 Giugno. Perché proprio in quella data? Una coincidenza? Oppure una data emblematica scelta come avvertimento?

Una decimazione
In ogni caso, è un fatto che negli ultimi 10 anni, non meno di 137 fra ricercatori UFO e contattisti sono deceduti. Molte delle morti sono avvenute in circostanze singolari. La lista di questi nomi è troppo lunga per essere riportata nella sua interezza; saranno menzionati solo i più importanti.

George Adamski, 23 Aprile 1965. Vittima di un attacco di cuore (secondo il certificato di morte) a Silver Springs, Md. Adamski morì nel giro di poche ore, nonostante il ricovero d’urgenza. Il suo corpo fu cremato e sepolto nel Cimitero Nazionale di Arlington. Adamski affermava di aver visto un disco volante atterrare nel sud della California e di aver parlato con il suo pilota, un Venusiano, di fronte a testimoni, fra i quali George Hunt Williamson (che scomparve misteriosamente nel 1965). Adamski dichiarava anche di aver viaggiato su Venere e di essere stato in comunicazione telepatica con gli occupanti del disco. Adamski girò il mondo fino alla sua morte, diffondendo messaggi e inviti provenienti dai nostri “fratelli dello spazio”, a vivere in fratellanza e in pace.

Truman Bethurum, 21 Maggio 1969. Anche lui dichiarava di aver viaggiato in altri mondi a bordo dei dischi volanti. Era un uomo tranquillo, incapace di inventare le fantastiche avventure che raccontava di aver vissuto. In proposito scrisse due libri, prima di spirare serenamente, nel proprio letto.

Barney Hill, 25 Febbraio 1969. Uno dei più noti “contattati”, con la moglie Betty raccontò la loro storia alla TV e durante diverse conferenze. Nessun dubbio sulla loro sincerità.

Mark Probert, 22 Febbraio 1969. Il più eminente chiaroveggente della BSRA (Bordeland Science Research Associates), un’organizzazione fondata da Meade Layne. Probert fungeva da “telefono cosmico” mettendo in comunicazione la Terra con un “cerchio interno” di spiriti defunti, che resero possibile per lui entrare in contatto con gli occupanti dei dischi volanti. Rapporti dei contatti furono poi pubblicati nel bollettino della BSRA. Probert non dichiarò mai di aver visto occupanti, o di aver viaggiato a bordo di dischi volanti.

Meade Layne, 1968. Ci ha lasciato numerosi libri sul suo credo nei dischi volanti.

George Hunt Williamson. Il primo di due grandi misteri. Williamson scomparve durante una spedizione antropologica in Perù, nel 1965. Restano famose le sue esplorazioni di antichi siti Indiani nelle Ande, che egli sospettava ospitassero dischi volanti, campi di atterraggio e basi sotterranee, dove era convinto si fossero insediati. In seguito, effettuò esperimenti mediante contatti radio a onde corte, dichiarando nel 1952 di aver stabilito comunicazioni con gli UFO. Durante tali trasmissioni, diversi dischi volanti furono visti librarsi sulla sua cabina ricetrasmittente. Williamson scrisse molti libri sugli UFO, il più importante fu The Road in the Sky.

Raymond Bernard, 10 Settembre 1966? Il punto di domanda è necessario, in quanto alcuni credono che il dottor Bernard sia ancora vivo. Autore fecondo sulla tematica della Terra Cava (The Hollow Earth, The Inner World, etc.) Bernard riteneva che nelle viscere del pianeta risiedessero esseri provenienti dallo spazio, ovvero “Terrestri interni” e non extraterrestri. I loro dischi volanti uscivano dalla Terra al Polo Nord e Sud, ove, secondo il dottor Bernard, si aprono voragini abissali.

Morris K. Jessup, 20 Aprile 1959. Autorevole astrofisico, credeva fermamente negli UFO e dedicò la sua vita a provarne l’esistenza. Jessup fornì la supervisione dell’installazione del primo importante telescopio nell’emisfero Sud. Scrisse diversi libri, il più famoso resta The Case for the UFO, del 1955. Jessup fu trovato morto nella sua station wagon in un parco di Coral Gables (Fla.) Causa apparente del decesso: suicidio. Lo scarico della vettura venne rinvenuto collegato all’abitacolo. Il certificato di morte dichiarava: “Intossicazione acuta da monossido di carbonio”. La teoria del dottor Jessup riguardo gli UFO è che sono veicoli con cui una razza pigmea proveniente dallo spazio esterno visitò la Terra milioni di anni fa. Questi esseri costruirono una civiltà successivamente distrutta da una calamità naturale. Vestigia di tale civiltà permangono nelle tribù pigmee viventi sulla Terra oggi. Le sue ipotesi furono respinte dall’establishment scientifico. Edward Ruppelt, 1960. Il Capitano Ruppelt guidò il Progetto Blue Book dell’Air Force statunitense per due anni e mezzo. Fu molto più vicino alla causa ufologica, di quanto i suoi critici ammettessero. Nel 1956, scrisse il Rapporto sugli Oggetti Volanti non Identificati nel quale provava che l’Air Force non aveva le basi per negare l’esistenza degli UFO, richiedendo il rilascio delle statistiche sugli UFO da parte dell’USAF. Fu Ruppelt a servire la patata bollente degli UFO alla pubblica opinione, contrattaccando con veemenza alle teorie anti-UFO del dottor Donald Menzel.

Wilbert B. Smith, 27 Dicembre 1962. Eminente scienziato, fu nominato capo del Progetto Magnet dal governo canadese nel 1950; il progetto era designato alle indagini sui dischi volanti, soggetto preso seriamente in considerazione dal governo canadese di quel tempo. Ma l’idea fu ridicolizzata dalla stampa, e ufficiali non favorevoli accantonarono il progetto quattro anni dopo.

Smith dichiarò di aver ricevuto messaggi telepatici dagli UFO e aiutò i gruppi UFO nelle loro ricerche; inoltre analizzò il famoso “frammento di Ottawa” nel quale riscontrò tracce di elementi anomali, forse associabili a un UFO.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:29 
IL DISCORSO DI SIR ERIC GAIRY, PRIMO MINISTRO E MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DELLA REPUBBLICA DI GRENADA, ALLA 32MA ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, 33MA SESSIONE, GIOVEDI 12 OTTOBRE 1978

Fonte: http://paolog.webs.com/VAR/UN/gairy/gairyONU78.htm

Si tratta del discorso tenuto dal Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri di Grenada, Sir Eric M. Gairy, all'Assemblea Generale dell'ONU nel novembre del 1978.
In questo lungo ed articolato discorso all'Assemblea Generale dell'ONU, Sir Gairy parla di molti diversi argomenti; la questione degli UFO è solo uno di questi argomenti e nella mia traduzione ho ignorato gli aspetti non ufologici del suo discorso.
Sir Eric essenzialmente ripropone nel discorso del 1978 i punti già espressi in diverse occasioni di fronte alla stessa Assemblea Generale a partire dal 1975, ovvero l'importanza della questione degli Oggetti Volanti non Identificati per l'intera umanità, la realtà del fenomeno, la necessità che questo venga studiato seriamente ed approfonditamente e che le Nazioni Unite si facciano parte diligente nel coordinare a livello internazionale gli studi e disseminarne i risultati.
Questo discorso fu anche l'ultimo che Sir Eric tenne di fronte all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in quanto a metà marzo del 1979 un colpo di stato ordito da un gruppo d'ispirazione marxista lo privò del potere.

Immagine

Il discorso
172. IL PRESIDENTE (con traduzione simultanea dallo spagnolo): L'Assemblea si prepari ora ad ascoltare il discorso del Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri di Grenada. Ho il grande piacere di dare il benvenuto a Sua Eccellenza Sir Eric M. Gairy e di invitarlo a parlare di fronte all'Assemblea Generale.

225. Giungo a questo punto ad una questione di grande interesse per Grenada, una sulla quale continuo ad attirare l'attenzione dell'Assemblea Generale fin dal 1975. Mi riferisco agli Oggetti Volanti Non Identificati (UFO).

226. Grenada è oggi conosciuta nel mondo per gli sforzi tesi a convincere le grandi potenze a condividere le informazioni sugli Oggetti Volanti Non Identificati, principalmente grazie alla persistenza con la quale abbiamo continuato a sollevare la questione in quest'Assemblea Generale fin dal 1975.
Siamo convinti che la questione degli UFO sia di sufficiente interesse e importanza da essere riproposta anche quest'anno e tale da spingerci a cercare il supporto degli Stati membri affinché le ricerche in questo settore siano coordinate dalle organizzazioni delle Nazioni Unite.

227. Gli avvistamenti di UFO non sono limitati ad una qualche parte del nostro pianeta.
Oggigiorno rapporti d'avvistamento arrivano da tutto il mondo, e la loro analisi scientifica indica chiaramente non solo che un numero sempre maggiore di persone ritiene che gli UFO esistano realmente come fenomeno fisico, ma anche che un numero sempre maggiore di Paesi ritiene che una più accurata ricerca su questo fenomeno costituirebbe un
contributo significativo verso il benessere del pianeta Terra così come verso una migliore comprensione dell'uomo e del suo ruolo sulla Terra.

228. La domanda che viene oggi sempre di più posta è perché all'uomo dovrebbe essere preclusa l'informazione su di una questione di così grande importanza per l'umanità come gli UFO, quando si trova inondato di trivialità che nulla contribuiscono al suo personale arricchimento o all'avanzamento dell'umanità.

229. Quando parlai di fronte a quest'Assemblea l'anno scorso, dissi quanto segue:
“Grenada non prende alcuna posizione a livello teorico sugli oggetti volanti non identificati. Le teorie sulla loro natura, origine ed intenti sono tante, ed ampiamente note ai gruppi di ricerca privati e governativi.
A parte tutte le teorie, tutti i principali gruppi di ricerca si dedicano essenzialmente ai seguenti obiettivi: studiare i rapporti d'avvistamento di UFO significativi allo scopo di giungere ad una ragionevole ed accettabile determinazione della loro natura, origine ed intento...; disseminare al pubblico ed ai media i risultati dei loro studi; lavorare in concerto con le Nazioni Unite, o nell'ambito della loro struttura, al fine di realizzare un sistema di comunicazioni su scala internazionale tramite il quale possa avvenire un rapido scambio di dati importanti”.
Si vedano gli atti ufficiali dell'Assemblea Generale, 32ma sessione, 25ma Assemblea Plenaria, paragrafo 31.

230. Desidero affermare che ho ricevuto il più grande sostegno da individui ed organizzazioni, così come da distinti “ufologi”, come vengono chiamati coloro che s'interessano degli oggetti volanti non identificati, per i nostri sforzi tesi a stimolare le Nazioni Unite affinché assumano un ruolo di coordinamento delle ricerche sul fenomeno.
231. Ed è stato con grande piacere che all'inizio di quest'anno ho avuto modo d'incontrare alcuni fra i più prominenti di tali scienziati, e assieme ad essi incontrare il Segretario Generale delle Nazioni Unite per discutere il modo migliore di preparare la nostra presentazione all'Assemblea Generale nell'ambito dei nostri continui sforzi tesi persuadere le Nazioni Unite ad intraprendere significative azioni in merito alle ricerche sugli UFO.
Quest'azione congiunta che ha coinvolto distinti scienziati di fama mondiale impegnati nella ricerca sugli UFO, ha effettivamente sortito un importante effetto sui nostri sforzi in questa importante questione.

232. La lista degli scienziati che ci hanno affiancato nel dialogo con il Segretario Generale comprende:
- il Sig. Allen Hynek, recentemente pensionato e direttore del Centro per gli Studi sugli UFO di Evanston nell'Illinois, spesso chiamato “il padre dell'ufologia”, o studio degli oggetti volanti non identificati;
- il Sig. Claude Poher, direttore dell'Agenzia francese per lo studio degli UFO;
- il Sig. Jacques Vallée, distinto astronomo, matematico e ricercatore UFO;
- il Sig. Ted Phillips, grande esperto di tracce lasciate da atterraggi di UFO;
- il Sig. Gordon Cooper, noto astronauta, vice presidente della Walt Disney Enterprises;
- il Sig. David Saunders, psicologo statistico e creatore di “UFOCAT”, un sistema computerizzato che contiene fra 60.000 e 70.000 avvistamenti da tutto i mondo;
- L. Stronglield, ricercatore UFO ed autore;
- Lee Spiegel ricercatore e consulente video sugli UFO;
- il Sig. G. Bravo, ricercatore UFO ed organizzatore del primo Congresso Internazionale sul Fenomeno degli Oggetti Volanti Non Identificati, tenutosi ad Acapulco, e molti altri distinti “ufologi”, alcuni dei quali sono presenti qui oggi.

233. Siamo inoltre in contatto con scienziati, gruppi di ricerca, scrittori e persone di tutte le categorie da tutte le parti del mondo, persone che hanno espresso grande interesse in quello che stiamo cercando di fare qui alle Nazioni Unite e che ci hanno promesso il loro appoggio quando la materia sarà in discussione nel Comitato Politico Speciale.
234. Sono io il primo ad ammettere che fra gli scienziati non vi è unanimità su tutti gli aspetti del fenomeno UFO.
Alcuni ritengono che la sicurezza internazionale sia messa in pericolo dalla comparsa degli UFO mentre altri lo negano ed affermano che gli UFO stanno controllando il nostro pianeta nell'intenzione di dare assistenza ai terrestri più deboli e meno sofisticati.
Altri ancora credono che gli UFO siano impegnati in una missione avente lo scopo di salvare l'umanità dall'autodistruzione.
E' mio interesse non affrontare tali controversie qui oggi, piuttosto rimarcare, assieme al Sig. Allen Hynek, che gli UFO sono senza dubbio un fenomeno globale.
E' infatti stupefacente notare che vi sono varie caratteristiche, in termini di struttura fisica e modelli di comportamento, che sono state osservate e verificate da persone affidabili allo stesso modo praticamente nel mondo intero.

235. Dopo il mio discorso all'Assemblea Generale nell'ottobre 1977, sono stato letteralmente inondato da letteratura di ogni genere, nonché di appelli diretti che mi esortavano a continuare a perorare in questo foro la questione delle ricerche sugli UFO e il suo coordinamento a livello di Nazioni Unite.
Vi è in effetti una concreta possibilità che agenzie interessate a tale questione stabiliscano un centro per le ricerche UFO a Grenada. Inoltre, in risposta alla risoluzione adottata all'unanimità dal Primo Congresso Internazionale sugli Oggetti Volanti Non Identificati tenutosi ad Acapulco dal 17 al 24 aprile 1977, è attualmente in preparazione il secondo congresso internazionale, che si terrà a Grenada verso la fine del 1979.

236. Sembrano esservi grandi forze al lavoro per sostenere i nostri sforzi tesi a fare in modo che le Nazioni Unite assumano un ruolo di più ampio respiro nel coordinamento delle ricerche e nella disseminazione delle informazioni sul fenomeno UFO.
Il momento è più che mai propizio affinché le Nazioni Unite siano coinvolte in questa importante area di ricerca e di conoscenza.
Le indagini statistiche provano che la gente nel mondo si aspetta questo coinvolgimento.
Nuovamente desidero rivolgermi ai Membri di questo distinto forum globale affinché ascoltino gli appelli dei principali scienziati mondiali nel campo dell'ufologia, gli appelli dei media e, certamente oggi, quelli dei popoli del mondo alle Nazioni Unite affinché giochino un ruolo attivo e trascinante nella coordinazione delle ricerche sul fenomeno UFO e nella disseminazione delle relative informazioni a beneficio ed illuminazione dell'umanità intera.

240. IL PRESIDENTE (con traduzione simultanea dallo spagnolo): Per conto dell'Assemblea Generale desidero ringraziare Sua Eccellenza il Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri di Grenada per l'importante discorso che ha appena tenuto.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:30 
LE BASI UNDERGROUND

Fonte: http://www.edicolaweb.net/un030201.htm

Intervista a Richard Sauder. Il ricercatore americano parla di "Underground Bases and Tunnels", il suo libro dedicato allo studio delle basi sotterranee dell'Esercito Americano.

Il 27 Dicembre 1998 la nostra inviata Paola Harris ha intervistato Richard Sauder, autore di "Underground Bases and Tunnels", dettagliato studio sulle basi sotterranee dell'esercito USA. Di queste installazioni pressoché inaccessibili Sauder rivela le collocazioni, quando e mediante quali operazioni di copertura furono costruite, e come funzionano. Sauder è assai puntiglioso nelle sue ricerche e a tratti piuttosto caustico nelle sue critiche. L'intervista non è scevra da vivaci scambi di battute con la Harris, che rendono i contenuti ancora più interessanti.

Immagine

Ecco il testo dell'intervista:

In Ufologia lei è considerato un personaggio particolare, in quanto si occupa di argomenti non comuni, ad esempio quelli descritti nel libro "Kundalini Tales".

Ho scritto due libri: il primo, "Underground Bases and Tunnels: What is the Government Trying to Hide" (Basi e tunnel sotterranei: quello che il Governo cerca di nascondere), presenta elementi inediti per chiunque sia interessato a questo argomento tanto dibattuto ed equivoco. L'intento era documentare concretamente e confermare l'esistenza di molte basi e tunnel sotterranei, costruiti in tutto il mondo per i motivi più diversi. L'attenzione si è concentrato sugli USA solo perché ho vissuto in questo Paese, ma esistono diverse basi e installazioni sotterranee in tutto il mondo. Molte anche in Europa. Il secondo si intitola "Kundalini Tales".

Addentriamoci meglio nel primo.

Il secondo obiettivo di "Underground Bases and Tunnels" era ridimensionare l'argomento, perché in Ufologia si tende spesso al sensazionalismo, soprattutto da parte di quei ricercatori che parlano di "cospirazione". Un tema che intendo sviscerare perché esistono troppi racconti fantastici su basi e tunnel sotterranei. A prescindere siano più o meno veritieri, chi ne parla non ha potuto dimostrarli mediante un serio lavoro di documentazione. Per l'esattezza, penso sia meglio affermare che al momento si tratti di racconti interessanti, ma non comprovati e quindi per me vanno collocati ancora nell'ambito della "fantascienza". Tuttavia, solo quando chi riferisce simili storie avrà fornito prove materiali e documentazione a sostegno, allora potrò considerare queste storie scienza e non fantascienza. Fino a quel giorno dico all'Ufologia ed agli ufologi: ecco la mia ricerca, è basata su fatti reali, è documentata, è ciò che sappiamo tramite documentazione pubblica.

Veniamo ad una delle due basi sotterranee menzionata nel suo libro e al motivo per cui è stata costruita.

La struttura nota come "Federal Emergency Management Agency" negli Stati Uniti dispone di un certo numero di basi sotterranee dislocate in tutta la nazione, alcune delle quali pubblicamente note. Forse la più conosciuta è quella di Mount Weather nella Virginia settentrionale, situata tra le "Blue Ridge Mountains". Mount Weather è una delle prime basi costruite negli anni' 50 dal Governo Federale degli Stati Uniti, dopo la Seconda Guerra Mondiale. È un'installazione a tutt'oggi operativa ad un alto livello di sicurezza: può accomodare centinaia di persone in modo abbastanza confortevole per lunghi periodi di tempo. È di grandi dimensioni e situata in profondità nel terreno; è munita di computer high-tech e di avanzatissimi sistemi di comunicazione, settori abitativi, ricreativi e sportivi. Possiede generatori e cisterne situate in alcuni bacini (grandi come piccoli laghi) cento piedi sottoterra, cono strutture che è persino possibile attraversare con dispositivi automatici, tanto per darle un'idea della loro dimensioni. È un'installazione ciclopica.
Un'altra delle più note grandi basi sotterranee è certamente il NORAD, nelle Cheyenne Mountains del Colorado. Anch'essa opera ad un alto livello di sicurezza, ed è usata congiuntamente sia dall'Esercito Canadese che dall'Esercito USA per sorvegliare e proteggere lo spazio aereo dell'America del Nord. L'area controllata di sorveglianza si estende fino allo spazio profondo (extra atmosferico). In molti casi, i rilevamenti e le scoperte del NORAD non sono pubblici, non si parla di tutto ciò che si vede e si scopre in questa enorme base, esistente sin dagli anni Sessanta.
Anche a Mount Weather non sappiamo esattamente cosa succede: sappiamo che il FEMA ("Federal Emergency Management Agency") è l'agenzia federale incaricata di prepararsi ad affrontare le emergenze civili nazionali, ma in realtà alcuni aspetti dal FEMA sono segreti. Sono molte le domande su quello che potrebbe fare il FEMA in caso di emergenza.
Esistono altre basi segrete costruite dai militari, che ho documentato nel libro "Secret Underground Bases and Tunnels". Cito quanto affermato da un ufficiale dell'Esercito, il quale sostiene che esistono altre basi sotterranee segrete nei centri NORAD, delle quali non può parlare. Sappiamo che esistono ma non sappiamo dove sono, né cosa succede al loro interno.

Lei non fa riferimenti alla base di Nellis. Ne ha mai parlato?

No, non parlo di Nellis nel mio libro per due motivi. Lei sa che la "Nellis Air Force Base" nel Nevada, nei pressi di Las Vegas, è immediatamente adiacente al "Nuclear test Site" oltre che alla tanto dibattuta "Area 51". C'è un enorme complesso federale a nord di Las Vegas che si espande per miglia e miglia.

Nel suo libro l'esistenza di questa base è suffragata da documentazione?

La documentazione c'è, ma riguarda solo il "Nuclear Test Site". È praticamente impossibile ottenere documentazione sull'Area 51. A tutt'oggi il Pentagono rifiuta persino di riconoscere l'esistenza di una base che si estende per miglia e i cui impieghi misteriosi sono discussi in tutto il mondo. Nessuna documentazione, quindi. Il "Nuclear Test Site" invece è un'altra questione: è possibile ottenere prove documentate sulle sue attività, come riporto nel primo libro. Infatti sia l'Esercito che il "Department of Energy" hanno dei tunnel lunghi miglia all'Area 51. Ufficialmente furono creati per gli esperimenti sotterranei delle testate nucleari. Corrono voci che alcuni dei tunnel furono costruiti anche per altri scopi, impossibili da documentare. Tuttavia, ho fornito la documentazione su molte basi costruite dal "Department or Energy" e dal Pentagono. Lei avrà notato che tra le foto che le ho inviato c'è l'"Air Force Tunnel Board Machine" (scavatrice di tunnel dell'Air Force). È un'evidenza concreta che l'Esercito americano possiede veramente questi macchinari sotterranei, e da diversi anni.

Una tecnologia che risale al 1982? Ritiene che oggi gli USA dispongano di macchinari più avanzati di allora?

È possibile, ma anche un modello del 1982 era in grado di scavare dei tunnel. La scavatrice nella foto è molto sofisticata, è lo stesso modello in possesso dei Genieri dell'Esercito, del cui operato riferisco, documentandolo, nel libro. Anche il "Bureau or Reclamation" ha realizzato molti tunnel in quasi tutti gli Stati occidentali. Il "Department or Energy", negli ultimi due o tre anni, in Nevada ha scavato tunnel enormi, proprio al di sotto delle Yacca Mountains, a nord del "Nuclear Test Site". Questo luogo sarà una delle aree di rifiuti nucleari del DoS.
Alcuni miei colloqui con persone connesse ad agenzie governative non ufficiali mi hanno fatto capire come funziona il tutto: quando si scava sottoterra fino a 15-20 miglia di profondità, non c'è nessuno a guardarti, ed è possibile estendersi e costruire un secondo tunnel sotto la copertura del progetto ufficiale. Vi si può creare una diga elettrica, ad esempio, oppure un tunnel di irrigazione, un tunnel ferroviario, oppure autostradale, una metropolitana, qualsiasi cosa. In questo modo si possono portare avanti due progetti al prezzo di uno; è abbastanza comune che un progetto inizialmente abbia un budget di 500 milioni di dollari e che poi in realtà giunga a costare 2 miliardi di dollari. È facile portare avanti un progetto segreto sotto la copertura di una attività apparentemente trasparente.

Nel suo libro parla della base di Dulce?

In "Underground Bases and Tunnels" non accenno a Dulce, ma ne parlo nel secondo libro. Il motivo è che ho visitato Dulce due volte, e non vi ho trovato prove di una struttura sotterranea. Il che non vuol dire che non esista.

Lei ci sta fornendo una documentazione ufficiale. Ma ci sono persone che hanno veramente lavorato in queste basi, e dalle mie ricerche emerge tutta un'altra realtà. Lei si attiene solo alla ricerca documentata.

Senta, io ho parlato solo con una persona che sostiene di aver lavorato alla base sotterranea di Dulce ed è Phil Schneider e, a mio avviso, la storia di Phil Schneider è per il 50% pura disinformazione.

Per quanto ne so io, invece, ci sono molte persone che hanno lavorato in quella base.

Forse sì, forse no.

No, guardi, sono stati molto chiari: hanno lavorato per il Governo. Sono tanti i funzionari governativi che sono venuti allo scoperto e che avvertono la necessità di parlare. Anzi, le capita mai che persone di questo tipo la vengono a cercare, visto che lei tratta questi argomenti?

Sì, ma istintivamente non mi sono fidato di loro. C'è tanta follia e disinformazione in giro. Deve comprendere che se qualcuno che ha lavorato (o ancora lavora) per il Governo racconta una storia interessante, non vuoI dire che quel che dice sia tutto vero. Forse certe storie sono interessanti e i testimoni possono sembrare onesti e sinceri, ma in questi casi voglio sempre vedere la documentazione.

Questo vuoI dire che lei va "a naso" con i testimoni...

Se non possono produrre documentazione, inserisco il caso nella categoria "interessante, ma da comprovare". È la mia procedura. Senta, io non sono un accademico di professione, ma ho conseguito quattro lauree (1) e quindi ho avuto una formazione professionale. Quando indago su qualcosa, io la documento, fornisco prove concrete. È la stessa procedura che si segue in un processo: si parte dagli indizi. Le storie interessanti, i racconti fantastici sono una cosa; le prove un'altra. E sono le prove che io cerco sempre.
Nel caso di Dulce in particolare c'è un individuo molto attivo nel promuovere storie interessanti su questa base. Ho corrisposto di recente con lui via e-mail, ed egli ha ammesso che, in effetti, la base di Dulce non è a nord dello Stato di New Mexico, al confine con il Colorado, ma a Los Alamos. Tendo a credergli perché in realtà ci sono molte grosse basi sotterranee al di sotto dei "Los Alamos National Laboratories".
Vede, il mio approccio nei confronti di Dulce è il seguente: non credo che esista una grossa base sotterranea sotto la città indiana di Dulce, nel New Mexico. Tuttavia, la mia ricerca indica chiaramente che c'è qualcosa nel New Mexico, a nord della regione.
lo sospetto che la storia di Dulce in sé sia frutto di disinformazione.
Se la ricerca condotta al 100% a Dulce non prova niente, forse è il caso di cercare altre basi sotterranee. Potrebbero essercene altre nelle vicinanze, o per lo meno in quella zona, ma se l'attenzione di tutti è focalizzata esclusivamente su Dulce, mentre lì non c'è niente, nessuno indagherà altrove.

Sembra che la base NORAD sia stata in parte smantellata e trasferita nello Utah. La base del NORAD non è più così potente ed equipaggiata come nel passato, mentre la base nello Utah è stata fortificata. Prima non avevo mai considerato lo Utah come una regione con qualcosa di importante!

Intende dire come il Norad o l'Area 51?

No, il Norad nelle Cheyenne Mountains. Le fornisco uno spunto su cui indagare, glielo sto dicendo perché l'ho saputo. Qualcosa che ha a che fare con i velivoli spaziali. lo non so perché, ma lei potrebbe indagare.

Non escludo il trasferimento cui si riferisce. In realtà, la base del Norad militarmente è obsoleta. La precisione dei mezzi da guerra oggi è tale che persino la base NORAD nelle Cheyenne Mountains non può sostenere l'impatto diretto con armi atomiche di indicibile potenza. Quindi in una guerra nucleare con missili balistici intercontinentali (ICBM) ci sarebbe parecchio nervosismo in basi come quelle del Norad nelle Cheyenne Mountains o di Mount Weather, nella Virginia settentrionale. È questo il motivo per cui credo possibile che il trasferimento sia stato avviato, già da adesso, anche senza prove concrete. Viene applicata la massima sicurezza intorno alle basi segrete costruite negli ultimi venti anni.

Lei crede quindi che sia possibile?

Penso che avrebbe molto senso da un punto di vista strategico e militare. Anche da un punto di vista di segretezza e di Intelligence. Certo, tutti pensano che è lì, e invece è altrove. Devi far credere a tutti che è lì. Nel mio libro parlo di alcuni luoghi negli USA indicati da documenti della "Defense Nuclear Agency" datati 1975 come idonei per stabilirvi basi militari sotterranee, profonde più di un chilometro nel sottosuolo. Questo già 24 anni fa. Altre persone hanno alluso, in colloqui privati con me, a progetti segreti nello Utah. Prova ne sia che in quello Stato c'è una forte presenza di forze militari.

Mettere insieme i pezzi di questo puzzle è veramente difficile.

C'è molta disinformazione. Talvolta alcune persone, ad esempio Philip Corso, vengono allo scoperto con queste storie. La maggior parte di loro ha tuttora svariati nullaosta di sicurezza, rilasciati dai dipartimenti in cui hanno lavorato per decenni. C'è davvero da fidarsi? Inoltre ci sono sanzioni molte severe per chi viola il giuramento di segretezza...

lo credo che il colonnello Corso abbia pagato di persona la sua decisione di parlare.

Bah... se si riferisce alla sua scomparsa... era una persona molto anziana (la morte di Corso è stata ufficialmente causata da infarto, N.d.R.).

No, lo conoscevo bene, Richard. Ho passato molto tempo con lui, anche a Roma. So quello che dico. Ma il colonnello era al corrente solo di un tassello del puzzle. Non conosceva altre realtà; ad esempio respingeva il teorema dell'Area 51. Era al corrente solo dei fatti nei quali fu personalmente coinvolto all'epoca. Ed era abbastanza intelligente per parlare solo delle cose che sapeva e di non lanciarsi in congetture su quelle raccontate da altri.

Mmm...

Prima le ho accennato al dr. Michael Wolf, l'altra persona con la quale sono al momento in contatto. Lo stile con cui ha scritto il suo libro "Catchers of Heaven": è insolito, rammenta quello di William Faulkner. Alcuni lettori non riescono a comprenderlo, si fermano: dopo le prime tre pagine sostenendo che l'autore è un pazzo. Ma è comunque qualcosa da approfondire.

lo sono estremamente scettico sui militari, persino nei confronti del colonnello Corso, perché quando si hanno questi nullaosta vuoi dire che si è comunque coinvolti con il governo. Per le agenzie militari e per l'lntelligence è un gioco di segretezza e di inganno, e i racconti di questi personaggi sono veri forse per il 90%, ma il resto è disinformazione. Una storia che forse al 90%, forse al 98% è vera, per il 2% sarà falsa. L'intento è inserire quel 2% di menzogna nel 98% di verità e, in molti casi, le agenzie approvano e sostengono questi sistemi, è così che funziona.

Non sono d'accordo; specie per quanto riguarda il colonnello Corso. Credo che le sue confessioni fossero il i suo modo di pulirsi la coscienza, e non un mero piano dell'intelligence. Corso era sinceramente dispiaciuto per le armi che aveva contribuito a costruire, proprio come Wolf. Entrambi non sapevano come redimere le proprie anime. È una situazione difficile per uomini che hanno dedicato la vita alla nazione, patrioti fino all'estremo, he però hanno compreso, anche se con grande ritardo, di essere stati raggirati dal governo, e di essere divenuti responsabili della morte di tanta gente. Questa è la conclusione alla quale sono giunta.

Veniamo al suo libro "Kundalini Tales".

Tutto ebbe inizio nel 1992, durante le vacanze estive. Vivo da solo e vivevo solo anche allora. Premetto che non bevo, non faccio uso di droghe e non avevo i postumi di una sbornia. Conduco una vita piuttosto tranquilla. Dormivo profondamente quando, nel mezzo della notte, mi sono svegliato improvvisamente, senza sapere perché ed ho udito una voce nella mente che mi diceva che le basi governative sotterranee sono vere. Si immagini la mia sorpresa. Mi sono posto mille domande. Chi mi sta parlando? Di che diavolo si tratta? Come faccio a sentire la sua voce? Nel frattempo il misterioso interlocutore, articolando il concetto per due-tre minuti, mi disse che grande sarebbe la sorpresa se la gente venisse a sapere delle basi sotterranee.

Ha detto chi era?

No, come era venuta la voce scomparve, ed io rimasi lì a fissare il soffitto arrovellandomi sul significato dell’esperienza. Riuscii a riaddomentarmi. La mattina dopo ricordavo benissimo tutto. Per cui presi una decisione: forse non sarei mai riuscito a scoprire a chi apparteneva la voce, ma se quanto mi aveva rivelato era vero, allora dovevo essere capace di cercare e trovare documentazione che lo comprovasse. La portata della cosa era enorme, e vi erano implicati i federali e parte delle principali agenzie governative, anche se non me ne aveva fatto i nomi. Il frutto della fase iniziale delle mie ricerche è il libro "Underground Bases and Tunnels", in cui ho potuto stabilire, con enorme soddisfazione, che la sostanza delle informazioni ricevute era vera. Solo in seguito ho scoperto che esiste una tecnologia di controllo elettronico della mente. Ne ho parlato in "Kundalini Tales", nell’appendice del libro, dove ho riportato dichiarazioni ufficiali del Governo a proposito di dispositivi sperimentali elettronici e della psicotronica, che permette la manipolazione diretta della coscienza umana. Questo, tramite l’intromissione di suoni (guidati da microonde) che vanno direttamente dall’apparato uditivo alla corteccia del cervello umano. Probabilmente fu proprio grazie ad un trasmettitore del genere che mi contattarono telepaticamente. Ritengo lo abbia fatto qualcuno all’interno di un complesso tecnico-militare, o forse in un’agenzia dell’Intelligence.

Perché sarebbe stato scelto proprio lei?

Perché due mesi prima avevo pubblicato un articolo sulle basi e i tunnel sotterranei nella rivista californiana "UFO Magazine", di Vickie Cooper e Don Ecker.

"UFO Magazine" è stato da poco acquistato da una persona poco chiara, William Birnes, coautore del libro di Corso...

Ma il pezzo venne pubblicato nel Novembre 1992 e credo probabile che chi di dovere lo abbia notato. Si saranno detti: "è sulla pista giusta, e se lo stimoliamo sarà più motivato ad indagare ancora". Ovvio che il latore del messaggio non potesse esporsi pubblicamente. Ma se aveva accesso a questo sistema di controllo elettronico della mente, niente di più facile che inviare una messaggio di due-tre minuti a Richard Sauder, non visto, nel cuore della notte. Sapeva dove vivevo, ed esiste la tecnologia per individuare una casa tramite i satelliti.

È incredibile.

Può sembrarlo, ma dobbiamo estendere le nostre congetture, e comprendere che tanti incidenti dello stesso genere, apparentemente di natura aliena, potrebbero in realtà essere di marca governativa. Una tecnologia sofisticatissima di cui l’opinione pubblica è all’oscuro. Fossi in lei andrei ad intervistare due eccellenti ricercatori, Helmut e Marion Lammer. Helmut lavora per la European Space Agency, (l’ESA, Agenzia Spaziale Europea, ndr.) ed ha conseguito il dottorato in geofisica. Coadiuvato dalla moglie, conduce una ricerca molto simile alla mia. E le nostre conclusioni sono simili, ossia, esiste un forte coinvolgimento militare e dei servizi segreti nel largo spettro dei fenomeni UFO. La tecnologia di cui dispongono può includere dischi volanti di costruzione terrestre, oltre che apparecchiature olografico-psicotroniche, in grado di immettere pensieri articolati ed eventi indistinguibili da quelli reali nel pensiero degli individui, tanto da convincerli che ciò che stanno dicendo è frutto della loro volontà, mentre potrebbe essere generato artificialmente, trasmesso a distanza.

Richard, a suo avviso, se tutto questo fosse vero, quale ne sarebbe il fine ultimo?

L’asservimento elettronico della mente umana.

Per quali motivi?

Controllo sociale. Controllo sociale totalitario. E credo che il settore ufologico sia utilizzato come banco di prova. Perché gli ufologi e le persone interessate all’ufologia rappresentano una specie di sottocultura internazionale, un settore abbastanza ristretto da essere compartimentalizzato ed usato come banco di prova. Ed è questo il "modus operandi" quando si architetta qualcosa: si inizia in piccolo. Ad esempio, progettando un nuovo aereo, non si costruisce subito una gamma completa di Jet 747. Si parte da modelli in scala, su cui si lavora per un certo periodo, fin quando si è sicuri delle caratteristiche e delle proporzioni, poi si realizzano modelli via via più grandi fino ad arrivare ad un prototipo di 747 in grado di volare. Solo in seguito se ne possono costruire in serie e venderli alle linee aeree in tutto il mondo. Sono convinto che le grosse agenzie governative, le 500 società e organizzazioni dell’Intelligence, lavorino in questo modo. L’ufologia è un settore circoscritto, ben noto: si conoscono le principali riviste, le stazioni radio che se ne occupano, le redazioni e gli enti di ricerca. È facile organizzare la diffusione delle informazioni per creare uno scenario e vedere il suo effetto sulla gente. Si possono controllare e diffondere alcune voci, e cooordinare la reazione sui media, sull’ideologia, come la gente risponde, cambia, si adatta alle novità, insomma, come gli eventi modificano il pensiero di un gruppo di persone. Da questa ottica credo che la comunità ufologica e la stessa ufologia siano di per sé un "modello in scala" da utilizzare per studi sociologici. Ha senso tutto questo per lei?

Certo. L’unica cosa che non comprendo sono le tante anomalie.

Il secondo scopo del progetto è confondere le acque, diffondere dicerie sulle autentiche anomalie ET. Da una parte ci sono vere attività aliene, e dall’altra c’è questo programma di ristrutturazione sociale e aerospaziale, condotto dalle oltre 400 società del gruppo "Fortune", corporazioni internazionali e transnazionali che collaborano con le principali agenzie governative e di Intelligence. Si tratta di un progetto pianificato a livello globale. Dobbiamo aprire gli occhi sulla partita che si sta giocando, sul tipo di tecnologia esistente, e credo che il lavoro di Helmut e Marion Lammer a riguardo sia molto importante. Possiedono un importante tassello del puzzle, e il loro approccio, come accademici, è simile al mio. Verificano meticolosamente tutta la documentazione, e concordano con me nel distinguere sia l’esistenza di autentiche anomalie extraterrestri che il programma governativo in corso. In "Kundalini Tales" lo esprimo chiaramente. Kundalini (1), è un’energia universale estremamente potente e autocosciente. Quando si manifesta ha un effetto di trasformazione organica sulle persone, opera sia sulla mente che sul fisico in modo naturale. Le modificazioni personali dovute all’influenza di Kundalini possono essere improvvise e consolidarsi poi in modo repentino o graduale, ma in qualsivoglia modo la si sperimenti è un’esperienza personale, che varia a seconda dei desideri e delle intenzioni di un individuo.

Tutto ciò riguarda la filosofia induista o ha usato il termine Kundalini solo come titolo del libro?

No, lo "Yoga Kundalini" l’ho sperimentato personalmente. Kundalini è la forza cosmica, che trascende la coscienza, presente in tutte le creature viventi, compresi gli esseri umani. Se non esistesse e non venisse usata, anche se inconsapevolmente, noi non vivremmo. Nel contempo, è una consapevolezza universale. I due aspetti sono strettamente collegati, e di conseguenza si può accedere consapevolmente a Kundalini. Ci sono varie tecniche di Yoga per avvicinarvisi, e una vasta letteratura a riguardo.
Inoltre esistono diversi fenomeni spirituali, mentali e psichici dovuti all’attività di Kundalini. Sono in molti a sperimentare questa energia inconsciamente, senza comprendere bene cosa avvenga, perché la loro cultura occidentale (nordamericana o europea) non ne fa cenno. Alcuni hanno iniziato a interagire su un piano spirituale con altri esseri consapevoli, spesso non umani né aventi un corpo fisico. Inoltre possiamo avere avvistamenti UFO o altri fenomeni anomali ET, che sono reali ma che non possono definirsi tali in senso lineare, newtoniano e meccanico.

Reali o meno, spesso gli ET vengono recepiti come nemici, il che potrebbe portare alla militarizzazione dello spazio.

È un fenomeno già in atto in modo massiccio, ed è terribile.

Il che ci pone in una situazione di possibile conflitto. I militari vogliono sfruttare gli ET come il "nemico comune" dell’umanità, e se abbiamo a disposizione UFO "retroingegnerizzati" da quelli alieni...

Può essere, se hanno usato tecnologia elettronica ed olografica. Da una parte esistono fenomeni naturali riguardanti l’energia Kundalini, dall’altra c’è la tecnologia olografica o per il controllo della mente (o asservimento mentale, se preferite), una tecnologia elettronica digitale sviluppata molto rapidamente, il cui funzionamento spiego in "Kundalini Tales", con i relativi grafici in appendice. È effettivamente possibile captare elettronicamente a distanza le onde cerebrali di qualcuno, digitalizzarle, immetterle in un computer immagazzinandole elettronicamente e poi manipolare tali onde, sempre tramite computer. Tra le varie applicazioni c’è quella di rielaborare elettronicamente le onde cerebrali di un individuo per usarle quali guida di un’onda radio, capace di ritrasmettergli i suoi pensieri modificati. È così che negli anni Novanta si ottiene un accurato controllo della mente altrui. Una persona con una mente debole, che non ha mai praticato tecniche di meditazione, incapace di pensare in modo chiaro ed analitico, quando sente una voce nel cervello pensa che si tratti di un alieno o di Dio, degli angeli o del diavolo. Prova ne sia che cresce il numero delle persone che si definiscono "channellers", ossia canalizzatori di pensieri altrui, convinte che qualcuno è in comunicazione telepatica.

Non riesco a comprendere però come chi stia attuando questo possa controllare tutta la situazione. Devono avere enormi centri di controllo.

Quando si conoscono i dati delle onde cerebrali di una persona specifica (ottenibili a distanza tramite dispositivi elettronici), si può stabilire facilmente un soggetto-bersaglio.

Sì, ma si deve comunque svolgere una ricerca su queste persone, ed è un lavoro improbo.

Ci sono fondi neri per decine di milioni di dollari. Agenzie che hanno uffici pieni di dipendenti, esperti con dottorati e specializzazioni in controllo elettronico della mente.

Come possono giustificarsi moralmente?

Sto solo dicendo la tecnologia esiste e che sono sempre più numerose le persone che ne descrivono la realtà. Noi, come ricercatori, abbiamo il dovere di far notare alcune cose: se un channeller afferma che i Pleiadiani gli stanno inviando delle informazioni telepaticamente, questo non significa necessariamente che a parlargli siano davvero gli alieni delle Pleiadi (chiaro riferimento alla channeller Barbara Marciniack, ndr.). Se hanno udito nella testa voci chiare e nette forse qualcuno gli ha parlato davvero, ma potrebbero non essere stati i Nordici Pleiadiani.

Prima aveva accennato alla meditazione come mezzo per rinforzare la mente.

Esistono diversi modi per farlo. Il discernimento spirituale e mentale può essere certamente migliorato con la meditazione, perché quanto più si conosce la propria mente, tanto più è chiara la visione interiore dei nostri pensieri, e di conseguenza si è in grado di discernere il falso dal vero. È un aspetto cruciale. La voce che ho sentito era chiara e mi ha dato informazioni molto precise. Ma io so dell’esistenza di questa tecnologia, quindi indagherò approfonditamente, senza accettare le cose pedissequamente e senza correre alla più vicina rivista o stazione radio a dire che gli alieni mi hanno parlato... In ufologia non esiste un unico fenomeno, piuttosto, un’ampia gamma di fenomeni. Abbiamo a che fare con qualcosa di complesso e stratificato. La realtà è fastidiosamente intricata e sottile ed è formata dalle azioni e dai pensieri indipendenti e coordinati di circa sei miliardi di esseri. Santo Cielo, è stupendo quanto complicato! Noi tendiamo sempre a semplificare tutto con il nostro ragionamento perché così ogni cosa sembra più comprensibile, ma la realtà non è così semplice come appare.

Lei crede che lo scopo del controllo mentale, di questo "banco di prova" dell’umanità, sia portato avanti dalle grosse "holding" economiche mondiali, da gruppi di uomini finanziariamente potenti che gli ufologi definiscono il "New World Order"?

Deve esserci un obiettivo preciso all’origine di una ricerca così approfondita.
Credo che l’obiettivo finale delle principali agenzie militari, delle grosse società transnazionali, delle megabanche e delle più influenti agenzie di Intelligence sia il controllo sociale a livello mondiale. La tecnologia elettronica e digitale svolge un ruolo importante a riguardo. Nei secoli scorsi sapevi di essere un "servo della gleba", eri ben conscio che qualcuno ti avrebbe ucciso se avessi solo tentato di scappare. Ora la tecnologia elettronica è così potente, sofisticata e estesa che è possibile controllare le persone con mezzi elettronici, e persino inserire nei loro cervelli pensieri che crederanno propri. Il vero schiavo è chi non sa né immagina nemmeno lontanamente di esserlo.

Lei vuole che questo la gente lo sappia?

Non c’è un attimo da perdere. È in atto una guerra spirituale, per la libertà della mente e dello spirito dell’umanità. Letteralmente.

Può trasmettere della speranza?

Esiste una intelligenza cosmica, una forza vitale universale presente in tutti noi, e noi possiamo accedervi solo se lo vogliamo. E il modo migliore di farlo è attraverso la meditazione. Qualsiasi tecnica seria di meditazione va bene, intesa come ricerca profonda di un’entità universale e divina. È questo che ci salverà, la salvezza alla fine giace dentro di noi, da sempre. C’è una specie di telefono dentro di noi, una linea diretta con Dio. Tante persone non amano la parola "Dio", non è di moda parlare di Dio. Potremmo dire, in altri termini, che c’è una connessione tra forze cosmiche intelligenti. Dobbiamo cercare tali forze intelligenti nelle nostre menti, o nei Chakra (2), i posti migliori per attuare questo passaggio di consapevolezza. Dobbiamo parlare con la fonte primaria di tutto ciò che esiste, proprio ora. Dobbiamo farlo subito.

Lei dunque ha fede. Vede il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto.

Vedo entrambe le parti. Non sono cieco rispetto alla parte mezza vuota, ma dico che se metà è vuota, ed è un peccato, fortunatamente l’altra metà è ancora piena, e quindi mi calerò nel mio interiore, trasformandomi e connettendomi a questa forza cosmica primigenia. E suggerisco che, finché possiamo, faremmo bene a farlo tutti.

Sono venuta qui per avere notizie molto tecniche sulle basi sotterranee ed invece abbiamo finito per cambiare argomento.

Le due cose vanno di pari passo.

Note:
1. Kundalini: uno dei nomi della dea Kali, nonché un tipo di Yoga (Kundalini Yoga) atto a risvegliare alcune energie spirituali sopite nel corpo. Queste, una volta liberate, permetterebbero l’accesso ad un grado superiore di consapevolezza. Tale pratica è molto nota in India, in quanto secondo gli Yogi favorisce l’apertura del "Terzo Occhio" e l’allargamento dello spettro percettivo umano.
2. Chakra: ruota, in sanscrito. I Chakra, per gli Indù, sono sette cerchi di energia posti lungo la linea della colonna vertebrale, in corrispondenza di alcuni organi e ghiandole. La meditazione e la pratica dello Yoga favorirebbero il "movimento" di tali ruote, generando un maggiore afflusso di Prana, o energia vitale, nel corpo umano.


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ESISTONO ALTRI ESSERI INTELLIGENTI

Fonte: http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/un03_01i.htm

Ho incontrato Monsignor Corrado Balducci al 2° Convegno Ufologico città di Ancona "Civiltà Aliene tra dubbio e ragione" il 17 Aprile scorso. Balducci, demonologo della Santa Sede, è persona molto disponibile, dai modi affabili, che gode di una certa fama anche nell'ambiente ufologico, per aver dichiarato apertamente di credere alla possibilità dell'esistenza di intelligenze extraterrestri interagenti con il pianeta Terra. Le sue affermazioni sono state fatte a nome del Vaticano? Con Monsignor Balducci si è cercato di approfondire le ripercussioni religiose di un possibile contatto.

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Monsignore, da dove scaturisce il suo interesse verso le intelligenze extraterrestri?

Il vero interesse verso l'ufologia nasce un paio di anni fa, anche se ho iniziato a parlarne in TV circa quattro anni fa, nel 1995. In realtà tutto nacque nel 1959, quando iniziai a dedicarmi agli studi demonologici e, dovendo anche esplorare campi quali la psichiatria e la parapsicologia, indirettamente ebbi a che fare con tematiche legate allo studio ufologico. Ricordo che negli anni Cinquanta c'era un movimento, nel pubblico, in alcuni scienziati e anche tra noi ecclesiastici, di negazione ad ogni costo dell'oggetto degli studi parapsicologici. Dicevano che non esisteva la base per ammettere la parapsicologia e fenomeni che venivano definiti fandonie e fantasie. Semplicemente, si negava. Questo ha avuto i suoi riflessi anche in ufologia, legata ad altre tematiche di frontiera. Documentandomi, mi resi conto che la negazione generalizzata era frutto di un fanatisrno senza logica. Qualcosa di vero deve esserci, anche ad usare solo il buon senso e, ragionevolmente, il fenomeno è innegabile. La critica rigida va contro il buon senso, perché va contro il valore della testimonianza umana. Negli ultimi anni le testimonianze di eventi ufologici sono aumentate a dismisura, eppure c'è ancora troppa gente che tende a minimizzare tutto a fandonia. Certo, in molti casi si potrebbe trattare di false valutazioni di fenomeni naturali o altro, ma non è pensabile assolutamente poterle ridurre completamente a tali categorie. Una posizione di scetticismo integrale è del tutto ingiustificata.

E cosa accade nel suo ambiente?

Questo non l'ho mai confessato a nessuno, lo dico a lei; ci sono stati alcuni teologi che mi hanno detto: "Balducci, ma dove ti sei messo, è tutta una fantasia", e si trattava di teologi di rilievo, mica pretucoli di campagna. Quando poi ho spiegato il mio interesse, l'ho anche difeso a spada tratta per dire che è ora di smetterla con questo atteggiamento, perché se si continua così, si finirà per indebolire e distruggere il valore della testimonianza umana. È questo che mi preoccupa perché sulla testimonianza umana si basa sia la vita individuale di ciascuno di noi, sia la vita sociale, ma soprattutto la vita spirituale dei Cristiani, essendo la Rivelazione Divina un fatto storico testimoniato. La Rivelazione di Dio è infatti testimoniata attraverso gli uomini e i Vangeli. Se qualcuno crede alle testimonianze bibliche dei miracoli, deve ragionevolmente credere anche ai testimoni di eventi odierni straordinari. È chiaro che bisogna provare che ogni affermazione è basata su fondamenti di credibilità. È soprattutto la difesa della testimonianza umana, il motivo per il quale ho deciso di interessarmi all'ufologia.

In diverse occasioni ha dichiarato che gli ET potrebbero essere spiritualmente più evoluti di noi.

Devo premettere che è da escludersi che gli angeli si servano di astronavi. Quali esseri puramente spirituali, essi sono dove vogliono essere e, nei rari casi in cui si manifestassero, non avrebbero alcuna difficoltà ad assumere forme visibili. Pertanto, quando si parla di extraterrestri, si deve pensare o ad esseri come noi oppure, preferibilmente, ad altri tipi di viventi, che ad una parte spirituale associano sempre una parte materiale, un corpo, sebbene in un rapporto diverso rispetto a noi umani terrestri.

La scienza oggi accetta l'esistenza di forme di vita nel Cosmo, nonostante non voglia prendere in considerazione il fatto che tali intelligenze possano trovarsi già nel nostro ambito planetario, almeno in forma manifesta. La Teologia come affronta il problema?

A favore dell'abitabilità di altri mondi non esistono solo le opinioni di scienziati laici, ma anche di teologi e di persone morte in concetto di santità come Padre Pio. Nel libro del sacerdote Don Nello Castello, "Così parlò Padre Pio" dei 1974, è scritto che il beato, alla domanda di un suo confratello "padre, ho pensato che la Terra è un niente di fronte agli astri e tutti agli altri pianeti" rispose "Sì e noi se usciamo dalla Terra siamo nulla. Il Signore non ha certo ristretto la sua gloria a questo piccolo pianeta. In altri pianeti ci saranno degli esseri che non avranno peccato". Posso menzionare anche il Cardinale Niccolò Cusano (1401- 1464) che scrisse "non c'è stella dalla quale siamo autorizzati ad escludere l'esistenza di esseri sia pure diversi da noi". Il gesuita e astronomo, padre Angelo Secchi (1818-1866) scriveva: "È assurdo considerare i mondi che ci circondano come deserti inabitati". E potrei continuare a lungo. Certo, non si ha ancora una conferma scientifica su questo particolare punto. Tuttavia nell'ambito teologico e scritturale si possono fare alcune considerazioni. Non essendoci limiti alla potenza di Dio, che esistano pianeti abitati non è solo possibile, ma anche verosimile. Esiste infatti eccessiva diversità tra gli angeli, esseri puramente spirituali, e noi, formati di spirito e materia e la cui anima è vincolata nell'agire dalle capacità del corpo stesso. E questo si spiega con l'assioma che "la natura non fa salti". Per cui è verosimile che la distanza tra noi e gli angeli venga ridotta dalla presenza di esseri che, avendo comunque un corpo, magari più perfetto, posseggano un'anima che venga meno condizionata nel suo agire evolutivo. Probabilmente questo non solo è possibile e verosimile ma, a mio parere, anche desiderabile. In un futuro nemmeno tanto remoto, infatti, tali esseri potrebbero esserci di aiuto, specie nel nostro cammino spirituale.

Alcuni studiosi credono che questo sia già avvenuto in passato.

Interessante punto di discussione. È arguibile che questi esseri, già da tempo, potrebbero esserci di protezione e di aiuto. Qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che alcuni disastri siano stati evitati grazie a loro. Qualora esistessero realmente esseri intelligenti di altri pianeti si troverebbe la soluzione di come conciliare la loro esistenza con la redenzione del Cristo. Se Cristo è centro e capo dell'intera creazione, non esistono mondi che non facciano riferimento a Cristo, essendo tutti sotto l'influsso del Verbo divino e della sua gloria. E nessuna gloria è possibile senza l'esistenza di esseri intelligenti che possano comprenderla. In ogni caso è assurdo pensare che l'unica forma di intelligenza sia la nostra. Che esistano forze intellettuali diverse da quella umana, costruite su di un tipo differente di struttura, non solo è possibile, ma estremamente probabile.

La sua è una ricerca personale o parla per il Vaticano?

È una ricerca personale.

Venti anni fa padre Domenico Grasso si espresse pubblicamente a favore del fenomeno UFO. Anche per lui fu solo un interesse personale?

Queste sono ricerche assolutamente personali. li Vaticano non stabilisce niente. Non ci viene detto "fa quella ricerca oppure quell'altra" ma lascia ampia libertà di agire agli individui. Sarà contento quando saprà che anche Balducci avrà parlato di ufologia. Noi non lavoriamo in rispetto di direttive precise, assolutamente.

Quali possono essere le possibili implicazioni del fenomeno sulla civiltà attuale o nel prossimo futuro, ammettendo un'interazione tra l'uomo ed intelligenze extraterrestri?

È una domanda che mi induce a pensare che sarebbe meglio sapere come sono fatti questi esseri. Mi sono già spinto in questo campo e ho motivato la mia opinione con un "verosimilmente". Quello che lei vorrebbe sapere dipende dal fatto se sono inferiori o superiori a noi. Se sono come noi, non ci sarebbero grandi implicazioni, in quanto potrebbero avere una civiltà allo stesso grado della nostra. Diverso il caso in cui si tratti di esseri superiori. Allora potrebbero mutare molti presupposti.

Secondo alcuni studi, pubblicati anche in Italia, le apparizioni mariane vengono legate a fenomeni UFO. Quantomeno alcuni fenomeni associati sembrano essere di natura ufologica. Cosa ne pensa?

È assolutamente da escludersi. Per carità, la Madonna può fare quello che vuole, non ha certo bisogno di UFO.

Due anni fa venne pubblicato dal Messaggero un articolo che riprendeva alcune sue dichiarazioni circa una guerra nucleare e un cataclisma celeste che si sarebbero verificati entro dieci anni.

Fu un articolo a sensazione del giornale. In realtà dissi che sono due i pericoli che corriamo. Il più prossimo è da considerarsi una guerra mondiale nucleare, pericolo più concreto quando c'erano due potenze in gioco. Così speculai su quale potesse essere un eventuale antagonista degli USA e dissi la Cina o il mondo arabo, ma con questo non intendevo che sarebbe accaduto domani. Chiarii invece che per prossimo futuro intendevo il 2030 circa. La Cina prima deve raggiungere uno sviluppo commerciale e industriale tale da donarle una potenza bellica da coinvolgere un domani il mondo occidentale in una guerra (La guerra in Kosovo al momento dell'intervista era già in corso N.d.R.). Il pericolo potrebbe venire anche dal fatto che la Russia, trovandosi nella miseria, ha già venduto armi, tecnologie e persone ai Paesi del terzo mondo. Ma credo che un Paese, per quanto piccolo possa essere, ci pensi su, prima di gettare una bomba atomica sugli Stati Uniti. L'altro pericolo, quello più remoto, secondo lei quale potrebbe essere?

Un asteroide che impatta con la Terra.

Non ci avevo pensato. In realtà mi riferivo ad una crisi ecologica, che aumenta a causa di una progressione dell'inquinamento, più veloce rispetto a qualsiasi correttivo umano. Ma non mi riferivo certo solo a dieci anni di sopravvivenza.

Restando in argomento, sulla rivista Visto, in un numero di tre anni fa, lei confermò parzialmente il testo dei Terzo Segreto di Fatima, circolante da circa trenta anni, ma mai avallato dalla Chiesa.

Sì. Nel Terzo Segreto di Fatima si parla di due cose. Alla prima vi hanno fatto caso tutti, alla seconda pochissimi. La prima è una guerra nucleare prima della fine del millennio, e dal contesto si evince chiaramente. Infatti il testo parla dell'impiego di armi più potenti di mille soli. È chiaro di quali armi si tratta tenendo conto che il testo continua dicendo "i sopravvissuti invidieranno i morti". Si tratta di coloro che, sopravvivendo alle armi nucleari, soffriranno per le radiazioni. L'altro aspetto, meno noto, è la crisi dottrinale della Chiesa. Tre anni fa, fui intervistato dalla TV canadese. In quell'occasione dissi: "Sì, la Madonna nel Terzo Segreto di Fatima dice questo, ma nessuno ha notato che, prima di ogni cosa, Lei premette che tutto succederà se l'umanità non si ravvede". Quindi è tutto condizionato a questa premessa. Ma io sono ottimista. Noi, come uomini, possiamo influire nell'avverarsi di una profezia, spostandone la data e nell'intensità degli eventi profetizzati, mitigandoli. È di buon auspicio la ripresa della spiritualità giovanile. Intendo una spiritualità all'interno delle regole della Chiesa.

Crede che in un eventuale cataclisma futuro, intelligenze non terrestri possano intervenire?

Ho già detto che c'è la possibilità che questi esseri vengano in aiuto dell'umanità. In ogni caso non aspettiamoci l'aiuto di nessuno, deve essere l'uomo a cambiare e maturare.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:35 
SOLAR WARDEN

Fonte: http://www.nibiru2012.it/forum/complott ... 423.0.html

Diversi informatori parlano insistentemente dell'esistenza di una flotta spaziale terrestre top secret,dotata di avanzatissimi velivoli ad antigravità. La flotta seguirebbe le direttive di un governo mondiale segreto che,grazie alla collaborazione con alcune razze aliene,avrebbero costruito basi paermanenti sulla Luna e su Marte. E la Nasa ha annunciato la fine del programma Space Shuttle,licenziando gran parte dei suoi tecnici.
Recentemente ha suscitato molte perplessità la notizia secondo cui la NASA abbandoni totalmente il programma Space Shuttle,lasciano de facto ai russi il compito di trasportare il personale nella Stazione Spaziale Internazionale. L'ente spaziale ha da poco lanciato la sua ultima navetta,con cui ha terminato un lavoro trentennale di esplorazione spaziale. Ora c'è un certo disagio nella NASA,dato che con la cancellazione del progetto Shuttle verranno licenziati o riassegnati ad altri incarichi migliaia di lavoratori.

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Attraverso tagli e determinate politiche del personale,negli ultimi anni la forza lavoro NASA è scesa da 17.000 lavoratori a 7.000. Nel Maggio scorso,l'insoddisfazione è scoppiata al Kennedy Space Center. Michael D.Leinbach,direttore di lancio della missione Atlantis,dopo aver condotto,con una punta di amarezza,il lancio,ha così commentato al suo team: << La fine del programma shuttle è una cosa difficile da digerire,siamo tutti vittime della cattiva politica di Washington.Ora non ci rimane più nulla.>>. La sala lo ha applaudito. Con l'amministrazione Obama,la NASA sta studiando un razzo di grandi dimensioni da inviare nello spazio profondo,ma nessuna destinazione specifica è stata selezionata e il denaro è poco. La NASA sta anche cercando di coltivare un settore commerciale che gestirà la spedizione di astronauti verso le stelle,ma l'avventura,che coinvolgerà partnership con aziende del settore privato come la SpaceX e Boeing,si concentrerà per ora solo sullo sviluppo hardware e finora non ci sono obiettivi dichiarati,al di là di basse orbite intorno al pianeta. Il grande show dell'esplorazione spaziale americana,iniziato con l'avventura delle missioni lunari Apollo,sembra essersi concluso del tutto.Cala il sipario sul volo spaziale. O almeno,così sembra.....

La conquista dello spazio
Alla NASA si sono spesso comportati in maniera curiosa. Le missioni lunari terminano ufficialmente nel Dicembre del 1972 con la missione Apollo 17. La motivazione ufficiale,dopo anni in cui il governo americano aveva chiesto ai cittadini grandi sforzi per sostenere l'impegno economico spaziale,fu che << ormai non c'era più nulla da vedere sulla Luna >>. Falso,già all'epoca erano pronti da tempo molti programmi per costruire basi permanenti sulla Luna,quasi tutto però di stampo militare. Nel novero del progetto Horizon,per dirne una,era stato pianificato addirittura che gli astronauti militari americani,dopo aver costruito la prima stazione lunare permanente,piantassero delle mine M18A1 Claymore attorno alla base (nome in codice "Alpha",come quella di Spazio 1999),per scoraggiare i cosmonauti russi dall'avvicinarsi e aggredirli. Piani particolareggiati nel dettaglio,che prevedevano laboratori di fisica a bassa gravità,serre idroponiche,sistemi di rilevamento spaziale e anche armi missilistiche di alta precisione.
Invece di lanciare tale programma,la NASA rispolverò,verso la fine degli anni '70,il progetto Space Shuttle,risalente al concetto di navetta riutilizzabile progettata nel 1969 dalla North American Rockwell,che a sua volta si basava su un'idea dell'ingegnere tedesco Eugen Sanger risalente al 1933. Niente di particolarmente nuovo,dunque. Qualche anno dopo,il 12 Aprile 1981,viene effettuato il lancio del primo Space Shuttle,il Columbia. Ma le missioni degli Shuttle sono sempre effettuate in orbite basse attorno alla Terra: dov'è finita la conquista dello Spazio?
Sono in molti a ritenere che,nel corso di questi anni,alcuni enti spaziali paramilitari degli Stati Uniti abbiano in realtà deciso di continuare la loro corsa allo spazio in segreto,senza dover giustificare il proprio operato presso l'opinione pubblica o il Congresso.
Tale scelta,molto probabilmente,fu determinata dalla precisa volontà degli Stati Uniti e di alcuni paesi loro alleati di mantenere segreta la presenza di velivoli extraterrestri nello spazio attorno alla Terra e alla Luna. Mantenere questo riserbo fù difficilissimo durante le missioni lunari Apollo,ma in seguito,con il rapido evolversi della tecnologia,sarebbe diventato anche più difficile. Divrsi radioamatori hanno recepito,nel corso delle prime missioni lunari,stralci di conversazioni su canali criptati,in cui il comando missioni NASA faceva espliciti riferimenti ad attività UFO. La volontà di militarizzare lo spazio,addirittura in collaborazione con i russi per affrontare insieme l'incognita aliena,sarebbe maturata già dagli anni '60,dalla fine delle crisi di Cuba. Il programma test Apollo-Sojuz (ASTP) ufficialmente fu la prima collaborazione fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel settore dei voli nello spazio,conclusasi con il rendezvous del 17 Luglio 1975. Ma in realtà,a detta di alcuni insider governativi,era solo un test per progetti più ambiziosi.

Tecnologie ET
Ormai da tempo sia gli USA che l'URSS erano entrati in possesso di alcuni dischi volanti non terrestri,e ne stavano studiando la retro ingegneria per poter creare una nuova classe di velivoli spaziali avanzatissimi,capaci di annullare parzialmente gli effetti dell'antigravità. Secondo quanto riferito dall'esperto di avionica Ed Fouchè,negli anni '70 gli Stati Uniti avevano creato,nell'Area 51,dei prototipi chiamati TR3B,o"traingoli volanti",basati sulla tecnologia aliena e capaci di manovre e di velocità impensabili. Anni più tardi,il 30 Maggio 1990,a pochi chilometri dal confine con l'Olanda,centinaia di persone osservano le evoluzioni di uno strano apparecchio di forma triangolare. I radar di Glonz e Semmerzake,che controllano il traffico aereo della zona,captano un segnale anomalo. Alle 00,05 dal quartier generale dell'aereonautica militare belga,parte l'ordine di far decollare due F-16,che quasi subito entrano in contatto radar con l'oggetto. L'UFO triangolare di colpo passa da 100 metri a 600 metri d'altitudine,accellerando da 280km/h a 1700 km/h in un secondo.I caccia desistono. Quello che pochi sanno è che,secondo quanto affermano diverse persone rapite dagli alieni,esisterebbe proprio nel nord Europa una base nella quale esseri extraterrestri collaborerebbero con personale militare umano,che parlerebbe in francese. Personalmente ritengo che gli oggetti triangolari avvistati in Belgio nel 1990 potrebbero far parte di una pattuglia di TR3B assegnati a un settore segreto della NATO,la cui attività è assolutamente top secret e sarebbe quindi ignota persino all'aeronautica militare belga.
Lo scopo principale di questa unità operativa di volo segreta sarebbe proprio proteggere il nostro pianeta da incursioni di velivoli alieni sconosciuti,guidati da entità non umane con cui i governi terrestri non avrebbero stilato nessun tipo di trattato.

Parlano i rivelatori
Secondo alcune "gole profonde",ex insider della difesa USA,negli Stati Uniti questi gruppi operativi segreti,dotati di navicelle ad antigravità,sarebbero gestiti dalla U.S. Fleet Cyber Command/Decima Flotta USA,con base a Fort Meade,Maryland. Il suo comandante sarebbe il vice ammiraglio Bernard J.McCullough III. Ufficialmente come Decima flotta degli Stati Uniti,il comando fornisce un supporto operativo per i comandanti della Marina in tutto il mondo,supportando l'informazione,computer,guerra elettronica e operazioni spaziali. Oltre a questo,il comando ha il controllo operativo sulle informazioni criptate della Marinae sulle forze speciali. Anche se può sembrare insolito che delle operazioni spaziali siano gestite dalla Marina,questo dato è emerso da diverse fonti e venne parzialmente confermato anche dal compianto rivelatore Micheal Wolf.

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Michael Wolf

Il nome in codice del gruppo di comando segreto operante nella Marina USA sarebbe Cabal,mentre quello operativo all'interno dell'aeronautica,fino agli anni 60-70,fu chiamato Majestic 12.

La fanteria dello spazio
Gary McKinnon è un hacker britannico diventato famoso per essere riuscito a penetrare le difese informatiche americane. E' infatti accusato dalla giustizia USA di aver perpetrato << la più grande intrusione informatica su computer appartenenti alla difesa che si sia mai verificata in tutti i tempi>>.
Catturato nel Regno Unito,attualmente si sta difendendo legalmente contro l'estradizione negli Stati Uniti,in quella che alcuni considerano una persecuzione giudiziaria contro un capro espiatorio. Sta di fatto che questo ragazzo inglese dall'aria dinoccolata e i capelli rossicci viene accusato di intrusione illecita in 97 server militari degli Stati Uniti e della NASA nel 2001 e nel 2002. I computer che avrebbe violato includerebbero quelli della NASA,dell'US Army,del Dipartimento della difesa e delle Forze Aeree degli Stati Uniti,oltre a un sistema appartenente al Pentagono. McKinnon venne rintracciato nella rete e arrestato dalla National Hi-Tech Crime Unit (NHTCU) del Regno Unito nel 2002,poi nello stesso anno venne posto sotto giudizio dal governo degli Stati Uniti. Rimase in libertà condizionata con l'obbligo di firma nella stazione di polizia della sua località di residenza ogni sera.

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Gary McKinnon

Gary Mckinnon si è sempre difeso sostenendo che lui non stava facendo spionaggio nè sabotaggio,ma stava solo cercando le prove dell'esistenza degli UFO e dell'insabbiamento governativo a riguardo. In effetti,il giovane hacker trovò documenti inerenti l'esistenza di un progetto denominato Disclosure Project,dove 400 testimoni,esperti in vari campi dell'aeronautica,dichiaravano che la tecnologia UFO esiste,che il Governo aveva catturato delle astronavi extraterrestri e che le aveva smontate per esaminarle,scoprendo così i segreti dell'anti-gravità. Il governo di Washington ovviamente smentisce.

Agenti non terrestri
Durante un'intervista,una volta McKinnon affermò che,nel corso dei suoi attacchi informatici alla NASA e al Pentagono,lesse dei rapporti segreti su operazioni di spostamento di truppe militari nello spazio. Chiaramente,con le accuse legali che gli pesano sul capo e gli fanno rischiare di finire a Guantanamo,McKinnon si guardò bene dall'entrare troppo nei dettagli,ma affermò che gli sembrò di capire che il governo USA avesse in corso operazioni militari,con relativi spostamenti di soldati,nello spazio.

<<Scovai una lista di nomi di agenti,sotto il titolo:"Agenti non-terrestri". Non si tratta di piccoli omini verdi,credo si tratti di operazioni non basate sulla Terra. Ho trovato una lista di "trasferimenti da flotta a flotta"e una lista di nomi di navi. Ho cercato di scoprire di che navi si trattasse e non sono navi della Marina. Ho iniziato a pensare gli americani abbiano navi spaziali segrete>>,ha dichiarato l'hacker.

Gary McKinnon è un giovane brillante,che si è dimostrato capace di superare le difese informatiche dei più protetti server del mondo. Di sicuro è difficile che abbia letto male o frainteso il testo.
E' altresì curioso che menta al riguardo di una notizia del genere. Non avrebbe senso mentire,su argomenti simili,figuriamoci poi con dei giornalisti. Ma parlando con Gary McKinnon si ha l'impressione che darebbe qualsiasi cosa per sparare fuori tutta la verità,dire al mondo tutto quello che ha visto,foto,video,e-mail,documenti riservati,e liberarsi del peso di sapere cose che pochi sanno.
Ha iniziato a fare l'hacker per sapere la verità e ora non può dire tutto ciò che sa,perchè rischia la prigione a vita. Quello che si evince dalle sue parole è uno scenario pazzesco,che farebbe tornare alla mente il pilot dei telefilm di Stargate SG1. Nella fiction del telefilm Stargate,infatti,si afferma che il governo USA sarebbe entrato in possesso di tecnologia aliena,riuscendo nel tempo addirittura a crearsi una piccola "flotta" di astronavi,composta da 6 grosse astronavi madre: la Prometheus,la Daedalus,la Odyssey,la Apollo,la Korolev(guidata da personale russo)e la Sun Tzu(con piloti cinesi).
A questa flotta si aggiungerebbero diversi caccia ad antigravità capaci di viaggiare nello spazio,denominati X-301 e F-302. Certo,è solo fantascienza. Eppure ci sono alcuni dettagli che danno da pensare: la MGM,che ha prodotto ben nove stagioni del telefilm Stargate,di norma fa scrivere agli sceneggiatori la trama degli episodi e poi la spedisce all'Aeronautica e al Corpo dei Marines degli Stati Uniti,i quali rileggono i copioni e danno l'ok per le riprese. A mio giudizio è una prassi un pò anomala per un telefilm di fantascienza. Che tipo di informaizioni devono controllare l'USAF e i Marines?

Il guardiano del sistema solare
L'11 Giugno 1985,l'allora presidente degli USA Ronald Reagan fece allusione a una flotta spaziale altamente classificata nei suoi diari,dove affermò che <<la capacità della nostra navetta spaziale è tale che potremmo portare subito in orbita 300 persone>>.Di sicuro non si riferiva allo Space Shuttle,che di solito trasporta un equipaggio massimo di 7 astronauti. Un'impressionante successione di informatori ed esperti aeronautici si sono fatti avanti negli anni a rivelare i dettagli delle varie tecnologie avanzate capaci di volo antigrravità.Se i commenti di Reagan e le testimonianze degli altri informatori sono corrette,allora la sede operativa di questa flotta spaziale segreta antigravitazionale è il comando strategico americano. Il nome della flotta spaziale classificata,secondo gli informatori,è "Solar Warden",cioè "Guardiano del Sole". L'esistenza di questa flotta segreta,se confermata,dimostrerebbe che l'intero programma NASA sarebbe solo una copertura effettuata con tecnologie ormai antiquate di propulsione a razzo. In tal caso,il programma futuristico "Constellation",che mira a portare astronauti sulla Luna e su Marte,sarebbe una coperture per abituare lentamente il pubblico a un programma spaziale preesistente,che da tempo effettua regolarmente missioni interplanetarie utilizzando avanzata tecnologia antigravitazionale.
Il primo riferimento a Solar Warden avvenne nel Marzo 2006. Una fonte affidabile,secondo gli amministratori del Forum OpenMind,ha rivelato la sua esistenza e capacità. Hanno fatto scalpore le rivelazioni contenute nei messaggi di un ex insider governativo che si firma Anonymous Coward,pubblicate sul forum http://www.godlikeproductions.com.

<<Tutti i programmi spaziali ufficiali sono una copertura per ingannare la gente di questo mondo. Abbiamo una flotta spaziale ad antigravità,il cui nome in codice è solar Warden.
C'erano,a partire dal 2005,otto navi,grandi come portaerei,e 43 "protectors",che sono caccia spaziali. Una di queste astronavi è andata distrutta di recente in un incidente avvenuto in orbita attorno a Marte,mentre stava tentando di rifornire la colonia umana multinazionale sul pianeta rosso. Questa base è stata fondata nel 1964 da americani e sovietici che lavoravano assieme. Non tutto è come sembra. Abbiamo visitato tutti i pianeti del nostro sistema solare,ad una distanza orbitale,ad eccezione di Mercurio(che è troppo caldo perchè vicinissimo al sole,nda).Siamo atterrati su Plutone e su altre lune del Sistema Solare. Queste navi contengono personale di molti paesi e hanno giurato fedeltà e segretezza al Governo Mondiale,gestito dal gruppo Bildemberg. La tecnologia che ha permesso la costruzione di questa flotta è stata desunta dalla retro-ingegneria di velivoli alieni precipitati e alle volte dall'aiuto di alcuni alieni>>.

Le incredibili informazioni di Anonymous Coward sembrerebbero confermate da un rapporto dell'agenzia aerospaziale del 13 Dicembre 2004:

<< Fanno molto discutere i commenti criptici dei Democratici al Senato a proposito di un importante programma spaziale finanziato nell'anno fiscale 2005. Un rapporto dell'intelligence,emerso durante una conferenza,fa riferimento a operazioni segrete di qualche tipo nello spazio in corso da anni,ma che sono rimaste sconosciute al pubblico,dicono gli analisti. I senatori jay Rockfeller IV(DW.Va),della Commissione Intelligence del Senato,e Ron Wyden(D-Ore)hanno criticato il programma senza nominarlo direttamente l'8 Dicembre,durante il dibattito sul disegno di legge fiscale del 2005 sui finanziamenti all'intelligence>>.

Possibili conferme
Un'altra fonte che descrive la flotta Solar Warden è un'informatore anonimo,noto come "Henry Deacon",che lavora presso i laboratori Laurence Livermore in qualità di fisico.

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Henry Deacon

La verà identità di Deacon è nota ai creatori del sito Project Camelot,che hanno testimoniato le sue credenziali e lo ritengono credibile. Secondo il Project Camelot,<< Henry ha confermato l'esistenza di una grande base equipaggio umano su Marte,fornita attraverso una flotta spazio alternativo(nome in codice Solar Warden)>>.
Se davvero la flotta Solar Warden è riuscita a costruire una colonia su Marte utilizzando i sistemi di propulsione antigravitazionale,allora questo potrebbe spiegare perchè la ricerca antigravità è diventata altamente classificata da metà degli anni '50. E spiegherebbe anche perchè i ricercatori civili,che hanno ricreato con successo le tecnologie antigravitazionali,furono duramente perseguiti,come è avvenuto con Otis Carr nel 1961. A dare maggiore credibilità alla storia del progetto "Solar Warden" è Laura Eisenhower,pronipote dell'ex presidente USA Ike e scrittrice,che afferma di essere da tempo a conoscenza dell'esistenza di una colonia su Marte e di altri progetti segreti della NASA.
Di recente,un escursionista professionista americano ha raccontato una storia incredibile,accadutagli quando si trovava nel deserto dello Utah,a 25 miglia dalla strada più vicina,in una zona inaccessibile. Di colpo egli vide un'astronave a forma di freccia lunga 200 metri apparire dal nulla e rimanere sollevata a mezz'aria. Poi una gigantesca porte scorrevole mimetizzata con la sabbia si aprì sul terreno desertico e il velivolo vi penetrò,finendo sottoterra,presumibilmente in una base sotterranea segreta.

Non solo fantascienza
Secondo molti insider governativi e ricercatori,la nave vista dall'escursionista era una nave della flotta terrestre Solar Warden. Queste astronavi madre sarebbero lunghe 200 metri(per raffronto,in genere una nave portaerei è lunga 300 metri) e potrebbero trasportare circa 2000 persone alla volta. Sarebbero in grado di raggiungere con un volo rapido la Luna o anche Marte,dove avrebbero già installato le loro basi. Si tratterebbe di una flotta spaziale con navi ad antigravità operativa da almeno 40 anni o forse più.
Se davvero uomini di diversi paesi e alieni hanno iniziato a cooperare,già dagli anni '60,per costruire una flotta spaziale umana,allora la messa in onda nel 1966 del primo telefilm di Star Trek apparirebbe davvero insolita,quasi un "annuncio" alla popolazione camuffato da fiction. Anche perchè l'attore Leonard Nimoy,che interpretava l'alieno Spock,scrisse nella sua autobiografia che sul set del 1966 c'erano agenti governativi che suggerivano al regista come si doveva comportare il vulcaniano per essere "realistico".


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LA STORIA DEL MAJESTIC 12

Majestic-12 o Majic12 (talvolta scritto semplicemente MJ-12, MJ-XII, Majestic Trust) è il nome in codice di una ipotetica organizzazione segreta che sarebbe stata costituita nel 1947 per ordine del presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman.
Questa ipotetica commissione (formata da scienziati, militari, e dirigenti governativi di massimo livello) avrebbe un ruolo importante nelle diffuse "teorie del complotto" secondo cui i governi tengono nascoste informazioni sugli UFO.

Lo scopo
Secondo i sostenitori della sua esistenza, lo scopo di questa organizzazione sarebbe stata l'investigazione sulle attività degliUFO, concretizzatasi con l'incidente del luglio 1947, durante il quale, uno di essi sarebbe precipitato a Roswell, una località delNew Mexico (il cosiddetto Incidente di Roswell). Questa presunta organizzazione avrebbe avuto un ruolo importante nella cosiddetta UFO conspiracy, un'operazione di insabbiamento dell'incidente ispirata dal governo statunitense.
La documentazione controversa
A sostegno dell'esistenza del gruppo è indicata una serie di documenti controversi emersi per la prima volta nel 1984, e subito al centro di un acceso dibattito. I documenti affermano che il Majestic 12 venne creato per ordine del presidente Truman, il 24 settembre del 1947, su consiglio di Vannevar Bush e del Segretario alla Difesa James Forrestal.[1], Bush sarebbe stato eletto alla direzione del gruppo. Ecco il testo originale, tradotto in italiano, della lettera di accompagnamento di Truman a Forrestal.

« Top secret
Casa Bianca - Washington
24 settembre 1947

Memorandum per il Segretario
Caro Segretario Forrestal,
come dalla nostra recente conversazione su questo argomento, con la presente Lei è autorizzato a procedere con la dovuta celerità e discrezione circa il Suo impegno. In futuro ci si riferirà a proposito solo come «Operazione Majestic-12». Continua a starmi a cuore il fatto che ogni futura considerazione relativa all'ultima disposizione su questa materia resti solamente nell'ambito dell'Ufficio del Presidente seguendo le appropriate discussioni con Lei, il dottor Bush e il direttore della CIA.
Harry Truman »

La smentita degli organi ufficiali
L'esistenza di tale organizzazione venne smentita da alcune agenzie governative statunitensi, affermando che questi documenti erano frutto di un imbroglio. Secondo un'indagine condotta dall'FBI i documenti erano contraffatti con firme false, opinione confermata anche dall'AFOSI (Air Force Office of Special Investigation) e dall'ufficio di controspionaggio dell'US Air Force. Le opinioni tra gli ufologi erano controverse.

Altri documenti falsi
Nel 1985 vennero ritrovati altri documenti presso il National Archives and Record Administration (Archivio nazionale dell'amministrazione), con date in calce risalenti al 1954. Anche per questi, l'autenticità è controversa. Notare che tali documenti in questione erano disponibili in internet, persino sul sito dell'FBI e marchiati "Bogus" ("Falsi").
Da quando emersero i primi documenti sul'MJ-12, seguirono centinaia di pagine di altri documenti analoghi, tutti controversi. È stato dimostrato che alcuni di essi erano senza ombra di dubbio falsi, di solito riscritti sulla falsariga di altri privi di qualsiasi relazione con il governo statunitense.
I principali documenti sull'MJ-12 sono una prolissa serie di manuali, scritti a macchina, datati 1954. Descrivevano principalmente il ritrovamento di rottami di una presunta astronave e di corpi di alieni. L'obiezione alla loro autenticità si concentra su una questione di stile e di alcuni anacronismi storici.

I documenti autentici
Nel 1978, vennero alla luce alcuni documenti canadesi, ritenuti autentici risalenti al 1950 e al 1951[2]. Questi menzionano l'esistenza di studi strettamente confidenziali sugli Ufo, di un gruppo operante all'interno del Pentagono presso lo US Research and Development Board, con a capo proprio Vannevar Bush. Tuttavia il nome dell'organizzazione non viene menzionato, ma questi documenti sono considerati la più autorevole evidenza che un gruppo di questo genere sia veramente esistito. Vi sono inoltre diverse testimonianze di alcuni scienziati coinvolti nel progetto.

NSC 5412/2 Special Group
Talvolta l'MJ-12 è associato dalla recente letteratura cospirativa, al segretissimo NSC 5412/2 Special Group, creato, si sostiene, dal presidente Dwight Eisenhower nel 1954, gruppo la cui documentazione è verificabile ed autentica. Tale struttura tuttavia non avrebbe avuto esclusivamente specifici compiti di ricerca nel campo ufologico (è curioso notare che il presunto MJ-12 creato nel 1947 avesse in comune con questa organizzazione, il numero 12) e come tutti i più importanti centri di intelligence formatisi durante la Guerra Fredda, avrebbe avute le autorizzazioni previste per le questioni riguardanti la sicurezza nazionale. La segretezza di questa organizzazione sarebbe stata così ristretta che solo il presidente ne era informato.

Storia
La fonte principale a sostegno dell'ipotesi dell'esistenza del MJ-12 è una serie di documenti inviati ad un anonimo ufologo nel 1982. La primissima menzione dell'MJ-12 risalirebbe tuttavia a un documento consegnato nel 1980 a Paul Bennewitz in risposta ad una campagna di disinformazione lanciata contro di lui, dopo che aveva frainteso, o diffuso, un progetto segreto dell'Air Force nel quale si parlava di attività Ufo sulla Terra. Dato che la maggioranza delle informazioni che Bennewitz riceveva erano false, si preoccupò immediatamente di verificare l'autenticità di tale documento.
Una frase di tale documento affermava: «Posizione ufficiale del governo degli Stati Uniti: il Progetto Acquario è (sic) ancora classificato TOP SECRET ; non si autorizza alcuna diffusione esterna, l'accesso è limitato all' "MJ DODICI"».
Greg Bishop scrive: «Fu la prima volta, verso la fine del 1980, che un documento faceva trapelare il sospetto sull'esistenza di un'organizzazione governativa chiamata 'MJ DODICI', in grado di controllare le informazioni sugli UFO». Ovviamente, nessuno sospettava a quel tempo l'enorme impatto che tale rivelazione avrebbe avuto sull'ufologia degli anni 80 e 90, divenendone di fatto la colonna portante per le ricerche future.

Pubblicazione del caso
La vicenda MJ-12 fu resa pubblica nel 1984 (Susan Wright afferma che il primo documento riportava la data del 1982, ma tutte le altre testimonianze confermano la data del 1984). Il produttore televisivo e ufologo amatoriale Jamie Shandera ricevette per posta un filmato da un mittente anonimo in cui erano presentati due documenti: il primo, attribuito a Harry Truman, di autorizzazione alla formazione di una commissione chiamata MJ 12 per la valutazione dell'evento di Roswell del 1947; il secondo, del 1952 era attribuito all'MJ-12 come riassunto informativo per il neo-presidente Eisenhower in cui si descrivevano le investigazioni e l'occultamento dell'incidente della «nave spaziale aliena» di Roswell. Tutti i presunti membri dell'MJ-12 erano militari e scienziati di altissimo livello e tutti, (eccetto Edward Teller) morirono prima della diffusione del primo documento.

Elenco dei presunti membri del Majestic-12
Contrammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter
Vannevar Bush
James Forrestal (sostituito dopo la sua morte dal Generale Walter Bedell Smith)
Nathan Twining
Generale Hoyt Vandenberg
Detlev Bronk
Jerome Hunsaker
Contrammiraglio Sidney Souers
Gordon Gray
Donald Menzel
Generale Maggiore Robert Montague
Lloyd Berkner
(Quattro di queste persone sono state menzionate in documenti che trattavano attività Ufo: Menzel ha scritto diversi libri di smentita; Hollenkoetter fu un membro del NICAP, mentre Twining e Vandenberg sovraintendevano al primo gruppo investigativo dell'Air Force chimato Project Sign.

La trasmissione televisiva
Shandera fu il primo a trasmettere nel suo documentario televisivo The UFO Experience[5] i documenti sull'MJ-12. Tuttavia, questa rivelazione rimase un evento marginale in campo ufologico, fino alla pubblicazione del libro di Timothty Good Above Top Secret nel 1988. Anche il Good affermò di aver ricevuto foto e documenti da un mittente anonimo.
La stessa Fbi indagò su tali documenti e giunse alla conclusione che fossero "Top Secret", e che qualcuno li aveva illecitamente diffusi. Da quel momento sono venuti alla luce altri documenti dall'autenticità altrettanto controversa. Susan Wright ipotizzò che fossero dei falsi e che siano stati il frutto di operazioni di disinformazione, senza conoscerne l'origine. Altri hanno speculato che la sigla, MJ-12, sia un altro nome per identificare in realtà il gruppo Interplanetary Phenomenon Unit, un'organizzazione militare attiva per un decennio dal 1940 al 1950.

Argomenti a favore
Il National Archives contiene un documento sull'MJ-12, interpretato come la prova più evidente della sua autenticità: «Promemoria per il Generale Twinings, da Robert Cutler, Assistente Speciale del Presidente, Soggetto: "NSC/MJ-12 Progetto Studi Speciali», datato 14 luglio 1954. La pagina uno del promemoria riferisce di un incontro avuto luogo il 16 luglio dello stesso anno. Il memorandum non identifica l'organizzazione MJ-12 o lo scopo dell'incontro (vedi collegamenti). Tuttavia, sono state avanzate delle ipotesi contro l'autenticità di questo documento; vedi sotto.
In riferimento ad un lavoro di Good, C.D.B. Bryan parla dell'esistenza di un promemoria segreto, scritto dall'ingegnere radio canadese Wilbert B. Smith, da lungo tempo dipendente del Dipartimento dei Trasporti Canadesi. Il promemoria, datato 21 novembre 1950, sarebbe una raccomandazione al governo Canadese di istituire investigazioni formali (il "Project Magnet") sugli ufo. A margine della vicenda, Smith scrisse che alcuni "delatori", avrebbero rivelato che il governo degli Stati Uniti considerava le investigazioni ufologiche come segrete e confindenziali, e che «tutti gli sforzi della ricerca andavano concentrati in un piccolo gruppo, guarda caso diretti dal Dr. Vannevar Bush»" (Bryan, 186). Good cocludeva che questi documenti erano la prova più importante in favore dell'esistenza dell'MJ-12; i documenti svelati da Smith furono autenticati dal governo Canadese.
Nonostante non avesse mai usato la sigla "MJ 12", il Generale di Brigata Arthur E. Exon (Ufficiale Comandante della Wright Patterson Air Force Base, riporta dell'esistenza (dal 1964 al 1966), di un gruppo di ufficiali e scienziati di altissimo livello in qualche modo coinvolti nello studio degli Ufo: il soprannome di tale gruppo era "Unholy Thirteen", i "Terribili Tredici".
Il ricercatore di Ufo e paranormale Ethan A. Blight, ha presentato una serie di controprove e di argomenti contro le critiche ai documenti, specialmente contro quelli diffuse dal debunkerPhilip J.Klass.
Analogamente, il fisico nucleare Stanton Friedman ha presentato una serie di argomenti contro l'autenticità dei promemoria. Per esempio, Philip J. Klass suggerisce che i promemoria di Cutler/Twining fossero dei falsi, dato che erano dattilografati in caratteri Pica, mentre Klass invece suggerisce che i documenti autentici prodotti dalla Casa Bianca erano scritti solo in caratteri Ellite. Klass ha scommesso 100$ per ogni esempio di font Pica genuino prodotto dalla Casa Bianca. Friedman, rispose, come scrisse Speiser nello stesso articolo citato sopra: «Friedman fornì, non poche ma almeno 20 esemplari , più di quanto fosse necessario per vincere il premio» (Klass pagò la scommessa 1000$). È opinione di Spier che la sfida sia stata accuratamente predisposta.

Argomenti contro
Per ricapitolare, i documenti che menzionano l'MJ-12 sono :
Documento di istruzioni: Operazione Majestic Dodici, datato "18 novembre, 1952", e presumibilmente scritto dal neoletto presidente Eisenhower. Consiste di sette pagine e otto allegati, ma solo uno era incluso. Questo documento era visibile su di un filmato ricevuto da Shandera.
Una lettera inviata dal presidente Truman al Segratario della Difesa Forrestal, datata 26 settembre 1947. In questa lettera vi era un allegato di un documento di istruzioni. Anche questo era visibile sul filmato di Shendera.
Una lettera dall'assistente del presidente Robert Cutler al Generale Nathan Twining, capo di stato maggiore dell'esercito americano, datato 14 luglio 1954 ; allegato trovato da Moore e Shandra nel National Archives dopo la divulgazione dei due documenti citati nei punti 1. e 2. Menziona un presunto incontro avvenuto il 16 luglio 1954 per discutere il Progetto Studi Speciali NSC/MJ-12".
Argomenti che smentiscono l'autenticità dei documenti riguardanti l'MJ-12 :
Anche L'FBI ha investigato, giungendo rapidamente alla conclusione che i documenti sono dei falsi. L'FBI ha contattato la U.S. Air Force, chiedendo se l'MJ-12 fosse mai esistita. L'Air Force, rispose, che nessun comitato era stato autorizzato, e mai nessuno aveva formato un gruppo con questo nome. L'FBI pertanto concluse : "Le investigazioni hanno portato alla conclusione che i documenti in questione sono solo un falso".
Critiche sono state mosse a causa della sospetta provinienza dei documenti. Shendera e Good, hanno entrambi ricevuto i documenti da un mittente anonimo, e molti altri documenti riguardanti l'MJ-12 sono stati ottenuti in analoghe circostanze.
Nonostante il Good inizialmente credesse che i documenti fossero autentici, da allora, in accordo con Philip Klass, espresse "il sospetto che i nuovi ... documenti, a causa di alcune anomalie nel loro contenuto ..."
Il ricercatore UFO Jerome Clark cita i documenti sull'MJ-12 nella sezione "Scherzi". Nel suo libro The UFO Book, è vigorosamente a favore dell'interpretazione di uno scherzo. Inoltre nota allora, che solo una "manciata" di ufologi supporta l'autenticità dei documenti.
Un'ulteriore evidenza, -- che mostra argomenti contro l'appartenenza di Menzel all'MJ-12 -- e del 1949 e riporta la testimonianza dello stesso Menzel di un avvistamento UFO. Questo rapporto, pubblicamente sconosciuto per trentanni, è la forte evidenza contro il coinvolgimento di Menzel nell'MJ-12. Se veramente Menzel fosse stato informato fin dal 1947 delle informazioni segrete riguardo agli UFO, è plausibile che non avesse motivi per inviare un rapporto UFO "confindenziale" due anni più tardi, quando fu testimone di luci nel cielo, da lui descritte come "eccezionali". Inoltre il rapporto di Menzel non fa menzione di un gruppo chiamato MJ-12.
Riguardo al promemoria di Cutler, Jin Speiser scrive : "Il presunto autore del promemoria, Robert Cutler non era presente nel paese, quando questi furono dattilografati. Indagini più approfondite fecero emergere che gli assitenti di Cutler, James Lay e Patrick Coyne, ripetutamente inviavano promemoria con il nome di Cutler, il che dimostra con i fatti che i promemoria (del cui originale rimane solo la copia carbone) sono di fatto privi di firma."

Documenti Informativi e lettera di Truman
Sono stati individuati alcuni particolari, che potrebbero dimostrare la falsità di tali documenti informativi:
La macchina da scrivere usata :
La macchina da scrivere usata per dattilografare la lettera di Truman è una Smith Corona un modello che non esisteva fino al 1962 - quindici anni dopo il presumibile scritto.
Il nastro della macchina da scrivere era esaurito, e i tasti erano sporchi. I documenti di Truman del periodo riconosciuti come autentici, usavano nastri nuovi e tasti puliti.

La firma di Truman
La firma di Harry Truman della presunta lettera a Forrestal è identica a una riconosciuta autentica su di una lettera inviata a Vannevar Bush il 1 ottobre 1947. La cifra "uno" sul documento informativo è un 3-4% più grande e in neretto, ma questo è spigabile dal fatto che le fotocopie non riproducono gli spessori esattamente nella stessa dimensione. Coincidono quando la dimensione è corretta e sono sovrapponibili.
Entrambe le firme mostrano un errore nel momento in cui la penna iniza a scrivere la lettera "H".
La lettera "T" nella parola "Ottobre", interseca la lettera "s" finale in "Sincerly yours". Lo stesso punto sulla lettera di Forrestal è leggermente più sottile, come se l'intersezione con la "s" sia stata modificata con il bianchetto o fotocopiata.
Questo mostra che la firma autentica di Truman è stata copiata falsificandola dalla lettera di Bush a Forrestal.
Il formato della data del nome nel documento informativo:
Le date possiedono un virgola dopo il mese, p.e. "18 November, 1952". La virgola non viene mai usata dopo il mese. Tale errore è presente in ogni data del documento informativo.
I giorni del mese aventi una cifra singola sono preceduti da uno zero . p.e "01 August". Questa non era una pratica comune in vigore presso la burocrazia militare del tempo. Tutti i giorni del mese presenti sul documenti presenta questo errore.
Non si conoscono lettere o promemoria autentici provenienti da Hillenkoetter che abbiano virgole fuori posto, e nessuna con zeri precedenti una cifra singola.
Tutte le lettere e i promemoria autentici di Hillenkoetter sono dattilografati con "R.H. Hillenkoetter", mentre il documento informativo è dattilografato con "Roscoe H. Hillenkoetter".

Altre prove
La frase "TOP SECRET/MAJIC EYES ONLY", è stata impressa nel documento mediante un timbro a caratteri mobili, piuttosto insolito nella documentazione classificata come confidenziale. La lettera "I" è leggermente sollevata.
Gli autentici documenti Top Secret possiedono una numerazione del tipo : "Page __ of __ pages". Il documento informativo ne è privo.
L'avvertimento di evitare le copie non coincide con la stessa formulazione posta nei documenti redatti nel periodo del 1952.
Il documento usa la parola "media", invece di "press", "extra-terrestial" invece di "alien", e "impacted" come verbo -- queste parole non erano di uso comune nel 1952, ma solo verso la fine degli anni 60.
James Mosley, che conosceva personalmente Menzel ma non Hillenkoetter, presunti membro dell' MJ-12, ha dichiarato che Menzel e Hillenkoetter non si conoscevano.
Ricerca di documentazione. Oltre al promemoria di Cutler, non sono stati trovati altri documenti che menzionano l'MJ-12
Il National Archives non ha individuato nessuna documentazione dell'incontro NSC del 16 luglio 1954. Una ricerca fra tutta la documentazione di incontri dell'NSC non fa menzione al gruppo MJ-12 o Majestic.
Presso un reparto del National Archives è stata cercata documentazione riguardante l'NSC ma non è stato trovato nulla che riguardasse l'MJ-12 o Majestic.
Si può notare che alcuni dettagli riportati in questo elenco, sono così grossolani da far emergere il sospetto che tali documenti siano stati creati proprio per essere facilmente smascherati. Il che fa pensare ad un'operazione di debunking volta a spostare l'attenzione proprio su tali documenti.

Il promemoria di Cutler
Il NARA ha fornito una lista dettagliata dei problemi riguardanti i dubbi sollevati riguardo all'autenticità dei promemoria di Cutler :
Il documento era posizionato nel Record Group 341", "Entry 267". La serie autentica veniva archiviat mediante un numero di registro Top Secret. Questo promemoria non evidenzia tale numero.
Il promemoria è schedato nella cartella T4-1846. Non vi sono altri documenti che riguardino "NSC/MJ-12"
Ricercatori dello staff del National Archive hanno cercato negli schedari del Segretario della Difesa, il Joint Chiefs of Staff, il quartier generale della U.S. Air Force e in altri schedari. Non sono state trovate altre informazioni riguardo all'MJ-12.
Gli inquirenti della U.S. Air Force, del Joint Chief of Staff, e del National Security Council non sono riusciti a produrre ulteriori informazioni.
L'ufficio per La Libertà di Informazione del National Security Council informa il National Archives che "Informazioni Confidenziali Top Secret" sono state contrassegnate con la sigla National Security Council a partire dall'amministrazione Nixon. La Eisenhower Administration Library ha confermato questo particolare, rilevando che tale contrassegno non era usato durante la sua amministrazione.
Il documento in questione non riporta intestazioni governative ufficiali o filigrana. Gli specialisti di conservazione dei documenti del NARA hanno esaminato la carta del documento verificando che era una copia dettata e scritta a macchina ( e non una copia carbone), ma su carta velina. La libreria Eisenhower ha esaminato una serie di documenti autentici della collezione di Cutler. Tutti gli esempi esaminati creati da Mr. Cutler, quando era in servizio presso lo staff NSC, sono contrassegnati da un' aquila e su carta di buona qualità, mentre le copie carbone in velina possono anche non averlo del tutto. Molti documenti inviati dall' NSC erano preparati su carta intestata della Casa Bianca. Per un breve periodo, quando Mr. Cutler lasciò l'NSC, le sue copie carbone furono compilate su "carta velina prestige".
Il National Archives searched e l'Official Meeting Minute Files Della National Security Council non hanno trovato registrazioni di un incontro dell'NSC avvenuto il 16 luglio 1954. Anche una completa ricerca presso l'NSC Meeting Minutes nelle registrazioni del Luglio 1954 non ha rilevato riferimenti al MJ-12 o al Majestic.
I Dipartimenti di Giustizia, Fiscale e Sociale, hanno eseguito indagini negli schedari dell'NSC e non hanno trovato nulla riguardo a : MJ-12, Majestic, UFO, oggetti volanti, o dischi volanti.
La NAJA ha trovato un promemoria dal titolo : "Incontro Speciale del 16 luglio 1954", nel quale si richimava la necessità da parte dei membri dell'NSC di attivarsi alla difesa civile in esercizio a partire da quella data.
La Libreria Eisenhower specifica, in una lettara inviata al Military Reference Branch, datata 16 luglio 1987: «L'agenda appuntamenti del presidente Eisenhower non contiene nessuna nota relativa ad un incontro speciale avvenuto il 16 luglio 1954, il quale avrebbe dovuto includere un'informativa sull'MJ-12. Persino quando il Presidente aveva incontri, per così dire, 'ufficiosi', la sua agenda indicava la data e l'ora dell'appuntamente e i partecipanti»; «L'ufficio di Declassificazione del National Security Council ci ha informati che nessuna azione è stata presa su documenti o promemoria in relazione a tale presunto progetto ...». Robert Cutler, alle dipendenze del Presidente Eisenhower, visitò una installazione militare d'oltremare il giorno della suo presumibile coinvolgimento con i promemoria, il giorno 14 luglio, 1954. I diari dell'Amministrazione Eisenhower contengono i promemoria di Cutler dopo il ritorno dal suo viaggio. Il promemoria è datato 20 luglio 1954 e riferisce della visita di Cutler alle installazione Europee e del Nord Africa tra il 3 e il 15 luglio 1954. Inoltre, all'interno dello staff dell'NSC vi è un promemoria datato 3 luglio 1954, inviato da Cutler ai suoi due subordinati, James S. Ia e J. Patrick Cone, che informa come avrebbero dovuto gestire l'amministrazione dell'NSC durante la sua assenza.

MJ-12 nella successiva teoria della cospirazione
In breve tempo, dopo la sua rivelazione, l'MJ-12 venne utilizzato per giustificare altre presunte cospirazioni; Nei lavori di Milton William Cooper, e soprattutto nel libro: Behold A Pale Horse, è l'elemento chiave che, al di la delle prove, induce nel lettore, la sensazione che tutta la società sia permeata da cospirazioni, elemento che ha generato forti critiche. Alcuni di queste ultime versioni insistono che la "M" in "MJ-12" non significhi "Majestic", ma "Majoritiy". Molte teorie affermano che tale organizzazione sia ancora attiva.
Secondo la testimonianza di Dan Burish, si crede che il Majestic-12 sia oggi di fatto un gruppo che lavora per il Commitee of the Majority , un'organizzazione massonica che coordina i contatti con alieni presenti sulla terra, e le operazioni volte a formare un Nuovo Ordine Mondiale. Secondo questa teoria, l'MJ-12 è responsabile di tutte le operazioni scientifiche svolte nell'Area 51 a Dulce, New Mexico, e presso l'installazione di Frenchmman's Mountain. La teoria della cospirazione suggerisce inoltre che l'MJ-12 abbia un potere enorme, e che stia progettando la creazione di un governo mondiale. Gli scettici fanno notare che se persino l'esistenza del MJ-12 è dubbia, ovviamente lo è gran parte della cospirazione. Sempre in accordo con tali teorie, il Majestic 12 fu creato per una serie di "modesti" obiettivi : coprire le attività sulla Terra degli alieni, accordarsi con loro per ottenere tecnologia in cambio di cavie umane per test biologici.

L'MJ-12 ai giorni nostri
Molte teorie affermano che l'MJ-12 sia tutt'ora attivo. Il ricercatore ufologico Bill Hamilton ritiene di aver identificato gli attuali membri dell'organizzazione. Secondo questo ricercatore Gordon Novel è un individuo coinvolto in diverse cospirazioni della CIA : nel Watergate e nell'investigazione di Jim Garrison sull'assassinio del presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy.
Siccome il presidente Kennedy aveva l'obbiettivo di porre termine al cover-up sull'organizzazione, Gordon Novel molto probabilmente venne coinvolto nel suo assassinio. Sempre secondo questo ricercatore, Novel è un abile manipolatore di eventi il cui scopo è di venire in possesso di tecnologia aliena per mantenere e aumentare il proprio potere. Inoltre, per poter finanziare gli enormi costi per la ricerca e la sicurezza, Novel si sarebbe macchiato di diversi assassini legati al traffico di stupefacenti.
Erick Walker è un altro testimone che confermerebbe l'attuale esistenza dell' MJ-12 Quando venne contattato, Walker affermò che sapeva della sua esistenza fin dalla sua formazione nel lontano 1947. Come per Novel, in un'intervista rilasciata verso la fine del 1990 Walker affermò che l'organizzazione era composta principalmente da americani ma anche da stranieri. Secondo le sue affermazioni questi individui sono un gruppo di persone molto elitario, ma ripetutamente cercò di scoraggiare l'intervistatore nel saperne di più, in quanto non vi erano ulteriori possibilità per approfondire l'argomento.
Secondo un articolo pubblicato dal DNA Magazine del 6 luglio, 2006, e una serie di interviste del Dr. Dan Burish, ( un presunto impiegato governativo da più di 20 anni all'interno dell'MJ-12 ) al programma Jeff Rense Radio del 6 luglio e del 13 luglio 2006, i presunti membri direttivi dell'MJ-12 sono:

1: Vice Ammiraglio John M. McConnell --- Ex. direttore della NSA, dal Gennaio 2007 Direttore del National Intelligence (DNI),
2: Richard B. Cheney --- Vice presidente degli Stati Uniti sotto la presidenza di Bush.
3: Porter Goss --- Ex. direttore della DCI ( Director of Central Intelligence)
4: Ammiraglio Bobby Ray Inman --- Ex. direttore della NSA e della Naval Intelligence, e vice direttore della CIA e della DIA.
5: Henry Alfred Kissinger --- Ex. Consigliere per la Sicurezza Nazionale e Segretario di Stato sotto la presidenza Nixon
6: Zbigniew Brzezinski --- Ex. Consigliere della Sicurezza Nazionale sotto la presidenza Carter.
7: Generale Richard B. Myers - Presidente del Joint Chiefs of Staff, sotto la seconda presidenza Bush, fino al suo recente ritiro nel Settembre 2005.
8: Kevin Tebbit --- Ministro della Difesa Britannico
9: Carol Thatcher --- Sorella dell'ex Primo Ministro inglese, Margaret Thatcher- Ha cessato di mantenere un basso profilo verso la fine del 2005 partecipando allo show televisivo : "I'm a Celebrity, Get Me Out of Here!"
10: Alan Greenspan --- Ex. Presidente della Federal Reserve americana.
11: Harold Varmus --- Ex. Direttore del National Institutes of Healt e Premio Nobel per la medicina.
12: R. Buss (E' della CIA - ma non si hanno informazioni)


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