LE BASI UNDERGROUND
Fonte: http://www.edicolaweb.net/un030201.htm
Intervista a Richard Sauder. Il ricercatore americano parla di "Underground Bases and Tunnels", il suo libro dedicato allo studio delle basi sotterranee dell'Esercito Americano.
Il 27 Dicembre 1998 la nostra inviata Paola Harris ha intervistato Richard Sauder, autore di "Underground Bases and Tunnels", dettagliato studio sulle basi sotterranee dell'esercito USA. Di queste installazioni pressoché inaccessibili Sauder rivela le collocazioni, quando e mediante quali operazioni di copertura furono costruite, e come funzionano. Sauder è assai puntiglioso nelle sue ricerche e a tratti piuttosto caustico nelle sue critiche. L'intervista non è scevra da vivaci scambi di battute con la Harris, che rendono i contenuti ancora più interessanti.
Ecco il testo dell'intervista:
In Ufologia lei è considerato un personaggio particolare, in quanto si occupa di argomenti non comuni, ad esempio quelli descritti nel libro "Kundalini Tales".
Ho scritto due libri: il primo, "Underground Bases and Tunnels: What is the Government Trying to Hide" (Basi e tunnel sotterranei: quello che il Governo cerca di nascondere), presenta elementi inediti per chiunque sia interessato a questo argomento tanto dibattuto ed equivoco. L'intento era documentare concretamente e confermare l'esistenza di molte basi e tunnel sotterranei, costruiti in tutto il mondo per i motivi più diversi. L'attenzione si è concentrato sugli USA solo perché ho vissuto in questo Paese, ma esistono diverse basi e installazioni sotterranee in tutto il mondo. Molte anche in Europa. Il secondo si intitola "Kundalini Tales".
Addentriamoci meglio nel primo.
Il secondo obiettivo di "Underground Bases and Tunnels" era ridimensionare l'argomento, perché in Ufologia si tende spesso al sensazionalismo, soprattutto da parte di quei ricercatori che parlano di "cospirazione". Un tema che intendo sviscerare perché esistono troppi racconti fantastici su basi e tunnel sotterranei. A prescindere siano più o meno veritieri, chi ne parla non ha potuto dimostrarli mediante un serio lavoro di documentazione. Per l'esattezza, penso sia meglio affermare che al momento si tratti di racconti interessanti, ma non comprovati e quindi per me vanno collocati ancora nell'ambito della "fantascienza". Tuttavia, solo quando chi riferisce simili storie avrà fornito prove materiali e documentazione a sostegno, allora potrò considerare queste storie scienza e non fantascienza. Fino a quel giorno dico all'Ufologia ed agli ufologi: ecco la mia ricerca, è basata su fatti reali, è documentata, è ciò che sappiamo tramite documentazione pubblica.
Veniamo ad una delle due basi sotterranee menzionata nel suo libro e al motivo per cui è stata costruita.
La struttura nota come "Federal Emergency Management Agency" negli Stati Uniti dispone di un certo numero di basi sotterranee dislocate in tutta la nazione, alcune delle quali pubblicamente note. Forse la più conosciuta è quella di Mount Weather nella Virginia settentrionale, situata tra le "Blue Ridge Mountains". Mount Weather è una delle prime basi costruite negli anni' 50 dal Governo Federale degli Stati Uniti, dopo la Seconda Guerra Mondiale. È un'installazione a tutt'oggi operativa ad un alto livello di sicurezza: può accomodare centinaia di persone in modo abbastanza confortevole per lunghi periodi di tempo. È di grandi dimensioni e situata in profondità nel terreno; è munita di computer high-tech e di avanzatissimi sistemi di comunicazione, settori abitativi, ricreativi e sportivi. Possiede generatori e cisterne situate in alcuni bacini (grandi come piccoli laghi) cento piedi sottoterra, cono strutture che è persino possibile attraversare con dispositivi automatici, tanto per darle un'idea della loro dimensioni. È un'installazione ciclopica.
Un'altra delle più note grandi basi sotterranee è certamente il NORAD, nelle Cheyenne Mountains del Colorado. Anch'essa opera ad un alto livello di sicurezza, ed è usata congiuntamente sia dall'Esercito Canadese che dall'Esercito USA per sorvegliare e proteggere lo spazio aereo dell'America del Nord. L'area controllata di sorveglianza si estende fino allo spazio profondo (extra atmosferico). In molti casi, i rilevamenti e le scoperte del NORAD non sono pubblici, non si parla di tutto ciò che si vede e si scopre in questa enorme base, esistente sin dagli anni Sessanta.
Anche a Mount Weather non sappiamo esattamente cosa succede: sappiamo che il FEMA ("Federal Emergency Management Agency") è l'agenzia federale incaricata di prepararsi ad affrontare le emergenze civili nazionali, ma in realtà alcuni aspetti dal FEMA sono segreti. Sono molte le domande su quello che potrebbe fare il FEMA in caso di emergenza.
Esistono altre basi segrete costruite dai militari, che ho documentato nel libro "Secret Underground Bases and Tunnels". Cito quanto affermato da un ufficiale dell'Esercito, il quale sostiene che esistono altre basi sotterranee segrete nei centri NORAD, delle quali non può parlare. Sappiamo che esistono ma non sappiamo dove sono, né cosa succede al loro interno.
Lei non fa riferimenti alla base di Nellis. Ne ha mai parlato?
No, non parlo di Nellis nel mio libro per due motivi. Lei sa che la "Nellis Air Force Base" nel Nevada, nei pressi di Las Vegas, è immediatamente adiacente al "Nuclear test Site" oltre che alla tanto dibattuta "Area 51". C'è un enorme complesso federale a nord di Las Vegas che si espande per miglia e miglia.
Nel suo libro l'esistenza di questa base è suffragata da documentazione?
La documentazione c'è, ma riguarda solo il "Nuclear Test Site". È praticamente impossibile ottenere documentazione sull'Area 51. A tutt'oggi il Pentagono rifiuta persino di riconoscere l'esistenza di una base che si estende per miglia e i cui impieghi misteriosi sono discussi in tutto il mondo. Nessuna documentazione, quindi. Il "Nuclear Test Site" invece è un'altra questione: è possibile ottenere prove documentate sulle sue attività, come riporto nel primo libro. Infatti sia l'Esercito che il "Department of Energy" hanno dei tunnel lunghi miglia all'Area 51. Ufficialmente furono creati per gli esperimenti sotterranei delle testate nucleari. Corrono voci che alcuni dei tunnel furono costruiti anche per altri scopi, impossibili da documentare. Tuttavia, ho fornito la documentazione su molte basi costruite dal "Department or Energy" e dal Pentagono. Lei avrà notato che tra le foto che le ho inviato c'è l'"Air Force Tunnel Board Machine" (scavatrice di tunnel dell'Air Force). È un'evidenza concreta che l'Esercito americano possiede veramente questi macchinari sotterranei, e da diversi anni.
Una tecnologia che risale al 1982? Ritiene che oggi gli USA dispongano di macchinari più avanzati di allora?
È possibile, ma anche un modello del 1982 era in grado di scavare dei tunnel. La scavatrice nella foto è molto sofisticata, è lo stesso modello in possesso dei Genieri dell'Esercito, del cui operato riferisco, documentandolo, nel libro. Anche il "Bureau or Reclamation" ha realizzato molti tunnel in quasi tutti gli Stati occidentali. Il "Department or Energy", negli ultimi due o tre anni, in Nevada ha scavato tunnel enormi, proprio al di sotto delle Yacca Mountains, a nord del "Nuclear Test Site". Questo luogo sarà una delle aree di rifiuti nucleari del DoS.
Alcuni miei colloqui con persone connesse ad agenzie governative non ufficiali mi hanno fatto capire come funziona il tutto: quando si scava sottoterra fino a 15-20 miglia di profondità, non c'è nessuno a guardarti, ed è possibile estendersi e costruire un secondo tunnel sotto la copertura del progetto ufficiale. Vi si può creare una diga elettrica, ad esempio, oppure un tunnel di irrigazione, un tunnel ferroviario, oppure autostradale, una metropolitana, qualsiasi cosa. In questo modo si possono portare avanti due progetti al prezzo di uno; è abbastanza comune che un progetto inizialmente abbia un budget di 500 milioni di dollari e che poi in realtà giunga a costare 2 miliardi di dollari. È facile portare avanti un progetto segreto sotto la copertura di una attività apparentemente trasparente.
Nel suo libro parla della base di Dulce?
In "Underground Bases and Tunnels" non accenno a Dulce, ma ne parlo nel secondo libro. Il motivo è che ho visitato Dulce due volte, e non vi ho trovato prove di una struttura sotterranea. Il che non vuol dire che non esista.
Lei ci sta fornendo una documentazione ufficiale. Ma ci sono persone che hanno veramente lavorato in queste basi, e dalle mie ricerche emerge tutta un'altra realtà. Lei si attiene solo alla ricerca documentata.
Senta, io ho parlato solo con una persona che sostiene di aver lavorato alla base sotterranea di Dulce ed è Phil Schneider e, a mio avviso, la storia di Phil Schneider è per il 50% pura disinformazione.
Per quanto ne so io, invece, ci sono molte persone che hanno lavorato in quella base.
Forse sì, forse no.
No, guardi, sono stati molto chiari: hanno lavorato per il Governo. Sono tanti i funzionari governativi che sono venuti allo scoperto e che avvertono la necessità di parlare. Anzi, le capita mai che persone di questo tipo la vengono a cercare, visto che lei tratta questi argomenti?
Sì, ma istintivamente non mi sono fidato di loro. C'è tanta follia e disinformazione in giro. Deve comprendere che se qualcuno che ha lavorato (o ancora lavora) per il Governo racconta una storia interessante, non vuoI dire che quel che dice sia tutto vero. Forse certe storie sono interessanti e i testimoni possono sembrare onesti e sinceri, ma in questi casi voglio sempre vedere la documentazione.
Questo vuoI dire che lei va "a naso" con i testimoni...
Se non possono produrre documentazione, inserisco il caso nella categoria "interessante, ma da comprovare". È la mia procedura. Senta, io non sono un accademico di professione, ma ho conseguito quattro lauree (1) e quindi ho avuto una formazione professionale. Quando indago su qualcosa, io la documento, fornisco prove concrete. È la stessa procedura che si segue in un processo: si parte dagli indizi. Le storie interessanti, i racconti fantastici sono una cosa; le prove un'altra. E sono le prove che io cerco sempre.
Nel caso di Dulce in particolare c'è un individuo molto attivo nel promuovere storie interessanti su questa base. Ho corrisposto di recente con lui via e-mail, ed egli ha ammesso che, in effetti, la base di Dulce non è a nord dello Stato di New Mexico, al confine con il Colorado, ma a Los Alamos. Tendo a credergli perché in realtà ci sono molte grosse basi sotterranee al di sotto dei "Los Alamos National Laboratories".
Vede, il mio approccio nei confronti di Dulce è il seguente: non credo che esista una grossa base sotterranea sotto la città indiana di Dulce, nel New Mexico. Tuttavia, la mia ricerca indica chiaramente che c'è qualcosa nel New Mexico, a nord della regione.
lo sospetto che la storia di Dulce in sé sia frutto di disinformazione.
Se la ricerca condotta al 100% a Dulce non prova niente, forse è il caso di cercare altre basi sotterranee. Potrebbero essercene altre nelle vicinanze, o per lo meno in quella zona, ma se l'attenzione di tutti è focalizzata esclusivamente su Dulce, mentre lì non c'è niente, nessuno indagherà altrove.
Sembra che la base NORAD sia stata in parte smantellata e trasferita nello Utah. La base del NORAD non è più così potente ed equipaggiata come nel passato, mentre la base nello Utah è stata fortificata. Prima non avevo mai considerato lo Utah come una regione con qualcosa di importante!
Intende dire come il Norad o l'Area 51?
No, il Norad nelle Cheyenne Mountains. Le fornisco uno spunto su cui indagare, glielo sto dicendo perché l'ho saputo. Qualcosa che ha a che fare con i velivoli spaziali. lo non so perché, ma lei potrebbe indagare.
Non escludo il trasferimento cui si riferisce. In realtà, la base del Norad militarmente è obsoleta. La precisione dei mezzi da guerra oggi è tale che persino la base NORAD nelle Cheyenne Mountains non può sostenere l'impatto diretto con armi atomiche di indicibile potenza. Quindi in una guerra nucleare con missili balistici intercontinentali (ICBM) ci sarebbe parecchio nervosismo in basi come quelle del Norad nelle Cheyenne Mountains o di Mount Weather, nella Virginia settentrionale. È questo il motivo per cui credo possibile che il trasferimento sia stato avviato, già da adesso, anche senza prove concrete. Viene applicata la massima sicurezza intorno alle basi segrete costruite negli ultimi venti anni.
Lei crede quindi che sia possibile?
Penso che avrebbe molto senso da un punto di vista strategico e militare. Anche da un punto di vista di segretezza e di Intelligence. Certo, tutti pensano che è lì, e invece è altrove. Devi far credere a tutti che è lì. Nel mio libro parlo di alcuni luoghi negli USA indicati da documenti della "Defense Nuclear Agency" datati 1975 come idonei per stabilirvi basi militari sotterranee, profonde più di un chilometro nel sottosuolo. Questo già 24 anni fa. Altre persone hanno alluso, in colloqui privati con me, a progetti segreti nello Utah. Prova ne sia che in quello Stato c'è una forte presenza di forze militari.
Mettere insieme i pezzi di questo puzzle è veramente difficile.
C'è molta disinformazione. Talvolta alcune persone, ad esempio Philip Corso, vengono allo scoperto con queste storie. La maggior parte di loro ha tuttora svariati nullaosta di sicurezza, rilasciati dai dipartimenti in cui hanno lavorato per decenni. C'è davvero da fidarsi? Inoltre ci sono sanzioni molte severe per chi viola il giuramento di segretezza...
lo credo che il colonnello Corso abbia pagato di persona la sua decisione di parlare.
Bah... se si riferisce alla sua scomparsa... era una persona molto anziana (la morte di Corso è stata ufficialmente causata da infarto, N.d.R.).
No, lo conoscevo bene, Richard. Ho passato molto tempo con lui, anche a Roma. So quello che dico. Ma il colonnello era al corrente solo di un tassello del puzzle. Non conosceva altre realtà; ad esempio respingeva il teorema dell'Area 51. Era al corrente solo dei fatti nei quali fu personalmente coinvolto all'epoca. Ed era abbastanza intelligente per parlare solo delle cose che sapeva e di non lanciarsi in congetture su quelle raccontate da altri.
Mmm...
Prima le ho accennato al dr. Michael Wolf, l'altra persona con la quale sono al momento in contatto. Lo stile con cui ha scritto il suo libro "Catchers of Heaven": è insolito, rammenta quello di William Faulkner. Alcuni lettori non riescono a comprenderlo, si fermano: dopo le prime tre pagine sostenendo che l'autore è un pazzo. Ma è comunque qualcosa da approfondire.
lo sono estremamente scettico sui militari, persino nei confronti del colonnello Corso, perché quando si hanno questi nullaosta vuoi dire che si è comunque coinvolti con il governo. Per le agenzie militari e per l'lntelligence è un gioco di segretezza e di inganno, e i racconti di questi personaggi sono veri forse per il 90%, ma il resto è disinformazione. Una storia che forse al 90%, forse al 98% è vera, per il 2% sarà falsa. L'intento è inserire quel 2% di menzogna nel 98% di verità e, in molti casi, le agenzie approvano e sostengono questi sistemi, è così che funziona.
Non sono d'accordo; specie per quanto riguarda il colonnello Corso. Credo che le sue confessioni fossero il i suo modo di pulirsi la coscienza, e non un mero piano dell'intelligence. Corso era sinceramente dispiaciuto per le armi che aveva contribuito a costruire, proprio come Wolf. Entrambi non sapevano come redimere le proprie anime. È una situazione difficile per uomini che hanno dedicato la vita alla nazione, patrioti fino all'estremo, he però hanno compreso, anche se con grande ritardo, di essere stati raggirati dal governo, e di essere divenuti responsabili della morte di tanta gente. Questa è la conclusione alla quale sono giunta.
Veniamo al suo libro "Kundalini Tales".
Tutto ebbe inizio nel 1992, durante le vacanze estive. Vivo da solo e vivevo solo anche allora. Premetto che non bevo, non faccio uso di droghe e non avevo i postumi di una sbornia. Conduco una vita piuttosto tranquilla. Dormivo profondamente quando, nel mezzo della notte, mi sono svegliato improvvisamente, senza sapere perché ed ho udito una voce nella mente che mi diceva che le basi governative sotterranee sono vere. Si immagini la mia sorpresa. Mi sono posto mille domande. Chi mi sta parlando? Di che diavolo si tratta? Come faccio a sentire la sua voce? Nel frattempo il misterioso interlocutore, articolando il concetto per due-tre minuti, mi disse che grande sarebbe la sorpresa se la gente venisse a sapere delle basi sotterranee.
Ha detto chi era?
No, come era venuta la voce scomparve, ed io rimasi lì a fissare il soffitto arrovellandomi sul significato dell’esperienza. Riuscii a riaddomentarmi. La mattina dopo ricordavo benissimo tutto. Per cui presi una decisione: forse non sarei mai riuscito a scoprire a chi apparteneva la voce, ma se quanto mi aveva rivelato era vero, allora dovevo essere capace di cercare e trovare documentazione che lo comprovasse. La portata della cosa era enorme, e vi erano implicati i federali e parte delle principali agenzie governative, anche se non me ne aveva fatto i nomi. Il frutto della fase iniziale delle mie ricerche è il libro "Underground Bases and Tunnels", in cui ho potuto stabilire, con enorme soddisfazione, che la sostanza delle informazioni ricevute era vera. Solo in seguito ho scoperto che esiste una tecnologia di controllo elettronico della mente. Ne ho parlato in "Kundalini Tales", nell’appendice del libro, dove ho riportato dichiarazioni ufficiali del Governo a proposito di dispositivi sperimentali elettronici e della psicotronica, che permette la manipolazione diretta della coscienza umana. Questo, tramite l’intromissione di suoni (guidati da microonde) che vanno direttamente dall’apparato uditivo alla corteccia del cervello umano. Probabilmente fu proprio grazie ad un trasmettitore del genere che mi contattarono telepaticamente. Ritengo lo abbia fatto qualcuno all’interno di un complesso tecnico-militare, o forse in un’agenzia dell’Intelligence.
Perché sarebbe stato scelto proprio lei?
Perché due mesi prima avevo pubblicato un articolo sulle basi e i tunnel sotterranei nella rivista californiana "UFO Magazine", di Vickie Cooper e Don Ecker.
"UFO Magazine" è stato da poco acquistato da una persona poco chiara, William Birnes, coautore del libro di Corso...
Ma il pezzo venne pubblicato nel Novembre 1992 e credo probabile che chi di dovere lo abbia notato. Si saranno detti: "è sulla pista giusta, e se lo stimoliamo sarà più motivato ad indagare ancora". Ovvio che il latore del messaggio non potesse esporsi pubblicamente. Ma se aveva accesso a questo sistema di controllo elettronico della mente, niente di più facile che inviare una messaggio di due-tre minuti a Richard Sauder, non visto, nel cuore della notte. Sapeva dove vivevo, ed esiste la tecnologia per individuare una casa tramite i satelliti.
È incredibile.
Può sembrarlo, ma dobbiamo estendere le nostre congetture, e comprendere che tanti incidenti dello stesso genere, apparentemente di natura aliena, potrebbero in realtà essere di marca governativa. Una tecnologia sofisticatissima di cui l’opinione pubblica è all’oscuro. Fossi in lei andrei ad intervistare due eccellenti ricercatori, Helmut e Marion Lammer. Helmut lavora per la European Space Agency, (l’ESA, Agenzia Spaziale Europea, ndr.) ed ha conseguito il dottorato in geofisica. Coadiuvato dalla moglie, conduce una ricerca molto simile alla mia. E le nostre conclusioni sono simili, ossia, esiste un forte coinvolgimento militare e dei servizi segreti nel largo spettro dei fenomeni UFO. La tecnologia di cui dispongono può includere dischi volanti di costruzione terrestre, oltre che apparecchiature olografico-psicotroniche, in grado di immettere pensieri articolati ed eventi indistinguibili da quelli reali nel pensiero degli individui, tanto da convincerli che ciò che stanno dicendo è frutto della loro volontà, mentre potrebbe essere generato artificialmente, trasmesso a distanza.
Richard, a suo avviso, se tutto questo fosse vero, quale ne sarebbe il fine ultimo?
L’asservimento elettronico della mente umana.
Per quali motivi?
Controllo sociale. Controllo sociale totalitario. E credo che il settore ufologico sia utilizzato come banco di prova. Perché gli ufologi e le persone interessate all’ufologia rappresentano una specie di sottocultura internazionale, un settore abbastanza ristretto da essere compartimentalizzato ed usato come banco di prova. Ed è questo il "modus operandi" quando si architetta qualcosa: si inizia in piccolo. Ad esempio, progettando un nuovo aereo, non si costruisce subito una gamma completa di Jet 747. Si parte da modelli in scala, su cui si lavora per un certo periodo, fin quando si è sicuri delle caratteristiche e delle proporzioni, poi si realizzano modelli via via più grandi fino ad arrivare ad un prototipo di 747 in grado di volare. Solo in seguito se ne possono costruire in serie e venderli alle linee aeree in tutto il mondo. Sono convinto che le grosse agenzie governative, le 500 società e organizzazioni dell’Intelligence, lavorino in questo modo. L’ufologia è un settore circoscritto, ben noto: si conoscono le principali riviste, le stazioni radio che se ne occupano, le redazioni e gli enti di ricerca. È facile organizzare la diffusione delle informazioni per creare uno scenario e vedere il suo effetto sulla gente. Si possono controllare e diffondere alcune voci, e cooordinare la reazione sui media, sull’ideologia, come la gente risponde, cambia, si adatta alle novità, insomma, come gli eventi modificano il pensiero di un gruppo di persone. Da questa ottica credo che la comunità ufologica e la stessa ufologia siano di per sé un "modello in scala" da utilizzare per studi sociologici. Ha senso tutto questo per lei?
Certo. L’unica cosa che non comprendo sono le tante anomalie.
Il secondo scopo del progetto è confondere le acque, diffondere dicerie sulle autentiche anomalie ET. Da una parte ci sono vere attività aliene, e dall’altra c’è questo programma di ristrutturazione sociale e aerospaziale, condotto dalle oltre 400 società del gruppo "Fortune", corporazioni internazionali e transnazionali che collaborano con le principali agenzie governative e di Intelligence. Si tratta di un progetto pianificato a livello globale. Dobbiamo aprire gli occhi sulla partita che si sta giocando, sul tipo di tecnologia esistente, e credo che il lavoro di Helmut e Marion Lammer a riguardo sia molto importante. Possiedono un importante tassello del puzzle, e il loro approccio, come accademici, è simile al mio. Verificano meticolosamente tutta la documentazione, e concordano con me nel distinguere sia l’esistenza di autentiche anomalie extraterrestri che il programma governativo in corso. In "Kundalini Tales" lo esprimo chiaramente. Kundalini (1), è un’energia universale estremamente potente e autocosciente. Quando si manifesta ha un effetto di trasformazione organica sulle persone, opera sia sulla mente che sul fisico in modo naturale. Le modificazioni personali dovute all’influenza di Kundalini possono essere improvvise e consolidarsi poi in modo repentino o graduale, ma in qualsivoglia modo la si sperimenti è un’esperienza personale, che varia a seconda dei desideri e delle intenzioni di un individuo.
Tutto ciò riguarda la filosofia induista o ha usato il termine Kundalini solo come titolo del libro?
No, lo "Yoga Kundalini" l’ho sperimentato personalmente. Kundalini è la forza cosmica, che trascende la coscienza, presente in tutte le creature viventi, compresi gli esseri umani. Se non esistesse e non venisse usata, anche se inconsapevolmente, noi non vivremmo. Nel contempo, è una consapevolezza universale. I due aspetti sono strettamente collegati, e di conseguenza si può accedere consapevolmente a Kundalini. Ci sono varie tecniche di Yoga per avvicinarvisi, e una vasta letteratura a riguardo.
Inoltre esistono diversi fenomeni spirituali, mentali e psichici dovuti all’attività di Kundalini. Sono in molti a sperimentare questa energia inconsciamente, senza comprendere bene cosa avvenga, perché la loro cultura occidentale (nordamericana o europea) non ne fa cenno. Alcuni hanno iniziato a interagire su un piano spirituale con altri esseri consapevoli, spesso non umani né aventi un corpo fisico. Inoltre possiamo avere avvistamenti UFO o altri fenomeni anomali ET, che sono reali ma che non possono definirsi tali in senso lineare, newtoniano e meccanico.
Reali o meno, spesso gli ET vengono recepiti come nemici, il che potrebbe portare alla militarizzazione dello spazio.
È un fenomeno già in atto in modo massiccio, ed è terribile.
Il che ci pone in una situazione di possibile conflitto. I militari vogliono sfruttare gli ET come il "nemico comune" dell’umanità, e se abbiamo a disposizione UFO "retroingegnerizzati" da quelli alieni...
Può essere, se hanno usato tecnologia elettronica ed olografica. Da una parte esistono fenomeni naturali riguardanti l’energia Kundalini, dall’altra c’è la tecnologia olografica o per il controllo della mente (o asservimento mentale, se preferite), una tecnologia elettronica digitale sviluppata molto rapidamente, il cui funzionamento spiego in "Kundalini Tales", con i relativi grafici in appendice. È effettivamente possibile captare elettronicamente a distanza le onde cerebrali di qualcuno, digitalizzarle, immetterle in un computer immagazzinandole elettronicamente e poi manipolare tali onde, sempre tramite computer. Tra le varie applicazioni c’è quella di rielaborare elettronicamente le onde cerebrali di un individuo per usarle quali guida di un’onda radio, capace di ritrasmettergli i suoi pensieri modificati. È così che negli anni Novanta si ottiene un accurato controllo della mente altrui. Una persona con una mente debole, che non ha mai praticato tecniche di meditazione, incapace di pensare in modo chiaro ed analitico, quando sente una voce nel cervello pensa che si tratti di un alieno o di Dio, degli angeli o del diavolo. Prova ne sia che cresce il numero delle persone che si definiscono "channellers", ossia canalizzatori di pensieri altrui, convinte che qualcuno è in comunicazione telepatica.
Non riesco a comprendere però come chi stia attuando questo possa controllare tutta la situazione. Devono avere enormi centri di controllo.
Quando si conoscono i dati delle onde cerebrali di una persona specifica (ottenibili a distanza tramite dispositivi elettronici), si può stabilire facilmente un soggetto-bersaglio.
Sì, ma si deve comunque svolgere una ricerca su queste persone, ed è un lavoro improbo.
Ci sono fondi neri per decine di milioni di dollari. Agenzie che hanno uffici pieni di dipendenti, esperti con dottorati e specializzazioni in controllo elettronico della mente.
Come possono giustificarsi moralmente?
Sto solo dicendo la tecnologia esiste e che sono sempre più numerose le persone che ne descrivono la realtà. Noi, come ricercatori, abbiamo il dovere di far notare alcune cose: se un channeller afferma che i Pleiadiani gli stanno inviando delle informazioni telepaticamente, questo non significa necessariamente che a parlargli siano davvero gli alieni delle Pleiadi (chiaro riferimento alla channeller Barbara Marciniack, ndr.). Se hanno udito nella testa voci chiare e nette forse qualcuno gli ha parlato davvero, ma potrebbero non essere stati i Nordici Pleiadiani.
Prima aveva accennato alla meditazione come mezzo per rinforzare la mente.
Esistono diversi modi per farlo. Il discernimento spirituale e mentale può essere certamente migliorato con la meditazione, perché quanto più si conosce la propria mente, tanto più è chiara la visione interiore dei nostri pensieri, e di conseguenza si è in grado di discernere il falso dal vero. È un aspetto cruciale. La voce che ho sentito era chiara e mi ha dato informazioni molto precise. Ma io so dell’esistenza di questa tecnologia, quindi indagherò approfonditamente, senza accettare le cose pedissequamente e senza correre alla più vicina rivista o stazione radio a dire che gli alieni mi hanno parlato... In ufologia non esiste un unico fenomeno, piuttosto, un’ampia gamma di fenomeni. Abbiamo a che fare con qualcosa di complesso e stratificato. La realtà è fastidiosamente intricata e sottile ed è formata dalle azioni e dai pensieri indipendenti e coordinati di circa sei miliardi di esseri. Santo Cielo, è stupendo quanto complicato! Noi tendiamo sempre a semplificare tutto con il nostro ragionamento perché così ogni cosa sembra più comprensibile, ma la realtà non è così semplice come appare.
Lei crede che lo scopo del controllo mentale, di questo "banco di prova" dell’umanità, sia portato avanti dalle grosse "holding" economiche mondiali, da gruppi di uomini finanziariamente potenti che gli ufologi definiscono il "New World Order"?
Deve esserci un obiettivo preciso all’origine di una ricerca così approfondita.
Credo che l’obiettivo finale delle principali agenzie militari, delle grosse società transnazionali, delle megabanche e delle più influenti agenzie di Intelligence sia il controllo sociale a livello mondiale. La tecnologia elettronica e digitale svolge un ruolo importante a riguardo. Nei secoli scorsi sapevi di essere un "servo della gleba", eri ben conscio che qualcuno ti avrebbe ucciso se avessi solo tentato di scappare. Ora la tecnologia elettronica è così potente, sofisticata e estesa che è possibile controllare le persone con mezzi elettronici, e persino inserire nei loro cervelli pensieri che crederanno propri. Il vero schiavo è chi non sa né immagina nemmeno lontanamente di esserlo.
Lei vuole che questo la gente lo sappia?
Non c’è un attimo da perdere. È in atto una guerra spirituale, per la libertà della mente e dello spirito dell’umanità. Letteralmente.
Può trasmettere della speranza?
Esiste una intelligenza cosmica, una forza vitale universale presente in tutti noi, e noi possiamo accedervi solo se lo vogliamo. E il modo migliore di farlo è attraverso la meditazione. Qualsiasi tecnica seria di meditazione va bene, intesa come ricerca profonda di un’entità universale e divina. È questo che ci salverà, la salvezza alla fine giace dentro di noi, da sempre. C’è una specie di telefono dentro di noi, una linea diretta con Dio. Tante persone non amano la parola "Dio", non è di moda parlare di Dio. Potremmo dire, in altri termini, che c’è una connessione tra forze cosmiche intelligenti. Dobbiamo cercare tali forze intelligenti nelle nostre menti, o nei Chakra (2), i posti migliori per attuare questo passaggio di consapevolezza. Dobbiamo parlare con la fonte primaria di tutto ciò che esiste, proprio ora. Dobbiamo farlo subito.
Lei dunque ha fede. Vede il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto.
Vedo entrambe le parti. Non sono cieco rispetto alla parte mezza vuota, ma dico che se metà è vuota, ed è un peccato, fortunatamente l’altra metà è ancora piena, e quindi mi calerò nel mio interiore, trasformandomi e connettendomi a questa forza cosmica primigenia. E suggerisco che, finché possiamo, faremmo bene a farlo tutti.
Sono venuta qui per avere notizie molto tecniche sulle basi sotterranee ed invece abbiamo finito per cambiare argomento.
Le due cose vanno di pari passo.
Note:
1. Kundalini: uno dei nomi della dea Kali, nonché un tipo di Yoga (Kundalini Yoga) atto a risvegliare alcune energie spirituali sopite nel corpo. Queste, una volta liberate, permetterebbero l’accesso ad un grado superiore di consapevolezza. Tale pratica è molto nota in India, in quanto secondo gli Yogi favorisce l’apertura del "Terzo Occhio" e l’allargamento dello spettro percettivo umano.
2. Chakra: ruota, in sanscrito. I Chakra, per gli Indù, sono sette cerchi di energia posti lungo la linea della colonna vertebrale, in corrispondenza di alcuni organi e ghiandole. La meditazione e la pratica dello Yoga favorirebbero il "movimento" di tali ruote, generando un maggiore afflusso di Prana, o energia vitale, nel corpo umano.