11/07/2009, 21:31
11/07/2009, 21:51
11/07/2009, 22:05
adrianoforgione ha scritto:
dimenticavo, quando ho detto che la polvere silicea non era cambiata in 7 anni, volevo dire che la sua luminescenza non era scemata. È esattamente come era 7 anni fa.
11/07/2009, 22:38
11/07/2009, 23:01
Angeldark ha scritto:
Le fluorescenze trovate nel corpo degli addotti e negli oggetti in camera, sono passate sotto silenzio fino ad ora perchè, per gli ufologi,è una delle prove più concrete circa il fatto che l'esperienza sia reale.
Se l'addotto riprende coscienza subito dopo l'abduction, il livello di emissione è impressionante,al buio completo gli oggetti riescono a illuminare la stanza e avvicinando il dito ad essi ,lo stesso si illumina di rossastro.
La durata della fluorescenza normalmente non supera le 24 ore,almeno senza l'ausilio della wood.
L'emissione è solitamente a 540 nanometri che corrisponde al colore giallo/verde ma più raramente compaiono altre colorazioni,per alcuni ufologi la sostanza che sporca cose e umani è prodotta direttamente dalla pelle degli alieni,che sarebbe un vero e proprio organo digerente(si nutrirebbero per assorbimento cutaneo).
Forse l'unico sito mondiale che si occupa di questo argomento è il seguente: http://www.alienlovebite.com/articles/e ... ctees.html
11/07/2009, 23:37
11/07/2009, 23:59
byrus ha scritto:
Interessantissimo suggerimento quello di usare una lampada di wood per rilevare tracce di alieni in casa, se si ha il sospetto di avere avuto dei contatti con loro secondo me sarebbe utile procurarsene una.
Per chi è interessato a una lampada di wood (detta anche lampada UV) in giro se ne possono trovare a prezzi accessibili a tutti, con 20 euro (ma anche a meno) è possibile acquistarne una non tanto grande ma sufficiente per togliersi eventuali dubbi.
E se non trovate tracce di alieni, potete controllare l'autenticità delle vostre banconote, dato che pare ci sia un gran numero di 20euro falsi in giro... piccolo Ot utile.
12/07/2009, 00:05
12/07/2009, 02:08
12/07/2009, 03:55
IdentFlyObj ha scritto:
Forse,più che lampade (molte sono a banda UV piuttosto larghetta),sarebbe interessante fare qualche ricerca riguardante i diodi led: trattandosi di componenti elettronici molto stabili dal punto di vista della radiazione (monocromatici all'inverosimile,con piccoli slittamenti di frequenza imputabili solo ad un cambio veloce di temperatura) hanno dei costi bassissimi e sono commercialmente proposti in vari range dell'ultravioletto.Alcune tipologie di led UV sono anche laser,ma ciò che importa per ''test domestici' non è tanto l'intensità del fascio quanto l'esatta frequenza nello spettro che ci interessa.Fermo restando che ,come segnalato prima,al buio vedremo illuminarsi molte sostanze e non necessariamente il composto siliceo che andiamo a cercare in ambito domestico.
Chiusa questa parentesi,
vorrei rivolgere a Leandro (ma in realtà a chiunque altro di questa discussione) una domanda:
non so se ti sia mai capitato di avere sottomano qualche relazione di Santilli. E' un italiano piuttosto esperto di reattori adronici,plasma, e via dicendo. Tra i suoi incartamenti,vi è menzione di ''magnecole''. Si tratta di atomi,del tutto nuovi. Che conservano caratteristiche tipiche di tutti gli altri atomi,come numero atomico etc. etc.
Tuttavia,questo signore si è accorto che,dopo bombardamento di materia nei suoi reattori,ne è venuto fuori un atomo che presenta configurazione saturniana.
Le magnecole,lui le chiama così: si tratta ,dicevo,di atomi modificati da campi magnetici intensi,che presentano gli elettroni in orbita planare........a mo' di anello saturniano.Sono tutti giacenti sullo stesso piano.E queste ''magnecole'' ,in un materiale,risultano tutte impilate una sull'altra,in maniera ordinata.
Il quesito è quindi :
vi è possibilità che un elemento chimico,a seguito di forte stress magnetico-impulsivo,possa raggiungere lo stato di magnecolarità,ed esibire una luminanza al buio pur senza essere eccitato?
Che so.....una magnecola di silicio potrebbe interagire con gli infrarossi ambientali,oppure interagire (visto che gli elettroni si muovono di continuo) con il basso campo magnetico terrestre,liberando una discreta emissione di fotoni?
Se si nota,la luminescenza di quella sostanza su cui si indaga è sul verde-blu,la quale mi fa ipotizzare che sia una frequenza di risonanza magnecolare tipica del silicio-mica.E' curioso notare anche l'accostamento ''alieno'' della mica (isolante) con il silicio (semiconduttore).
Mi scuso con gli ufologi se questo discorso è relativamente incomprensibile,ma giuro che l'ho reso più grezzo possibile,trattandosi di argomentazioni piuttosto specifiche di fenomeni fotonici emissivi e termico magnetici..
12/07/2009, 04:13
12/07/2009, 04:43
IdentFlyObj ha scritto:
Visto che ormai siamo Ot,mi arrischio un ban di 3 giorni con questa proposta:
come vedi un emanazione luminosa continuativa data da un effetto Casimir tra mica e silicio,in cui fluttuazioni quantistiche interagiscono con le emissioni infrarosse ambientali degli oggetti circostanti?
12/07/2009, 09:19
12/07/2009, 09:28
12/07/2009, 11:02
Messaggio di Blissenobiarella
Apro il tread riproponendo la domanda di 2d7 riguardo alla sostanza rivenuta in casa di giovanna visibile alla luce UV:2di7 ha scritto:
Fin’ora non sono mai intervenuta in questa discussione ma ho sempre cercato di seguirla (con non poche difficoltà, devo dire, vista la quantità di pagine scritte e il tempo a disposizione).
Ieri non ho seguito la trasmissione ma questa sera ho visto la puntata dai video postati.
Io in genere prediligo, in ogni situazione, avere a disposizione quanti più elementi tecnici/scientifici possibili.
La mia domanda, perciò, non è direttamente rivolta a Giora ma fa riferimento all’unica analisi disponibile menzionata in trasmissione: quella sulla sostanza fosforescente.
Pablo Ayo ha detto che è stata fatta analizzare da un istituto di fisica di Bologna, che è una sostanza silicea a base di mica e che i suoi elettroni sembrano essere stati eccitati/modificati come sottoposti ad un intenso campo magnetico.
Ora, visto che questo è un elemento comune anche ad altri casi, volevo sapere se esiste una dichiarazione cartacea di questa analisi e se esiste, se è mai stata resa pubblica.
Mi piacerebbe molto leggere i dati tecnici a riguardo.
Spero che qualcuno sia in grado di darmi una risposta.
Riporto di seguito le precisazioni di Adriano Forgione che all'epoca dei rilevamenti si occupò di far analizzare tale sostanza:adrianoforgione ha scritto:
Vorrei precisare alcune cose circa la sostanza fosforescente. Ho ricevuto da Giovanna alcuni campioni di povere binco-verdastra nel 2002 che ho provveduto a far analizzare nei tempi successivi. la prima analisi fu fatta in forma non ufficiale all'Universita di Roma II Tor Vergata da un ingegnere, con attrezzatura del laboratiorio dell'ateneo, normalmente impiegato per analisi professionali. Si trattava di un microscopio elettronico a scansione, con apparato per microanalisi EDS di ultima generazione (Spettroscopia a dispersione di energia), al fine di evidenziare i componenti. Non è emerso nè fluoro, nè fosforo, le uniche due sostanze in grado di creare quella "fluorescenza" al buio. Dunque non può trattarsi di materiali in commercio come è stato ipotizzato, almeno per quello che riguarda questa polvere. Infatti si tratta di Silicio per la maggior parte, poi vi sono percentuali minori di elementi come potassio, alluminio e ferro. La sua luminescenza restava un enigma. Mi sono quindi rivolto ad un fisico dell'Università di Medicina (Bologna) il quale dopo aver ricevuto parte dei campioni e analizzatili mi dice che la luminescenza è dovuta allo stato di eccitazione elettronica a livello atomico del materiale. In pratica la sostanza è stata sottoposta ad un campo magnetico di particolare intensità, un acceleratore di particelle come quello del CERN a Ginevra he ha eccitato gli elettroni portandoli su un piano orbitale più elevato. la luminescenza è il risultato di questo stato atomico energizzato. Impossibile l'abbia fabbricata Giovanna, non esistono aceleratori di particelle portatili, ma si tratta di strutture sotterranee toroidali lunghe decine e decine di chilometri. Chi ha generato quel campo magnetico che ha creato la luminescenza nella polvere silicea? Questa è un altro degli indizi pro-Giovanna. Intanto, oggi nel 2009, a distanza di 7 anni, la caratteristica di quel materiale, che posseggo con il grafico delle analisi dell'Università di Tor Vergata, non è mutata! Dunque, per quella polvere niente fosforo e fluoro, niente vernici fosforescenti.