08/11/2013, 11:10
08/11/2013, 11:42
08/11/2013, 11:53
08/11/2013, 11:57
08/11/2013, 12:01
08/11/2013, 18:27
08/11/2013, 19:24
09/11/2013, 12:51
09/11/2013, 13:46
ubatuba ha scritto:
E adesso arriva la Signora Deflazione. (spiegato a Lollo dopo i suoi 3 Pinot bianchi)
Vi dico alcune cose poco comprensibili, ma poi vi spiego: i prezzi dei prodotti fabbricati in Eurozona sono crollati al tasso annuo più rapido degli ultimi tre anni e mezzo. I mercati ora temono che l’inflazione stia precipitando a livelli troppo bassi. Infatti Eurostat (l’ISTAT europeo) ci dice che nell’Eurozona l’inflazione è oggi allo 0,7%, mentre la Banca Centrale Europea lo voleva al 2%. Ma l’inflazione non dà segni di alzarsi e quindi siamo diretti, dritti dritti, verso la DEFLAZIONE.
Traduco: siccome le Austerità imposte dai tecnocrati tedeschi hanno impoverito ¾ d’Europa e hanno impedito ai governi di spendere a deficit per salvare le rispettive economie, la gente impoverita non spende quasi più, i prodotti rimangono invenduti, e quindi il loro prezzo crolla (DEFLAZIONE). Questo crea crisi aziendali, quindi disoccupazione, quindi ancora meno consumi, quindi ancor più crollo di prezzi e crisi e disoccupazione, ecc., il solito circolo vizioso di cui noi della ME-MMT parliamo da anni.
Ma meno denaro circola (viene speso), più prodotti rimangono invenduti, più crolla l’inflazione (che è invece causata dal processo contrario, cioè molto denaro circola e pochi prodotti disponibili). L’inflazione crolla finché diventa DEFLAZIONE. Cioè, ripeto, le Austerità imposte dai tecnocrati tedeschi hanno impoverito ¾ d’Europa e hanno impedito ai governi di spendere a deficit per salvare le rispettive economie, la gente impoverita non spende quasi più, i prodotti rimangono invenduti, e quindi il loro prezzo crolla (DEFLAZIONE). Questo crea crisi aziendali, quindi disoccupazione, quindi ancora meno consumi, quindi ancor più crollo di prezzi e crisi e disoccupazione. E tutto ciò, oggi in Eurozona, sta causando deflazione. Il peggio del peggio.
Mario Draghi della BCE lo sa benissimo e tenta di tenere un contegno. Ma gira col pannolone, non scherzo, perché la deflazione porta dritta alla DEPRESSIONE economica. Eurostat ci sta dicendo che ci stiamo cadendo in pieno. Draghi sta tentando di riversare vagonate di euro sui mercati per alzare l’inflazione ed evitare deflazione, ma non capisce che se gli euro stanno nei mercati (banche) e non nelle tasche di noi gente (stipendi da SPENDERE), non si risolve un piffero. Ma no, NO! La Merkel dice che dobbiamo lavorare di più e guadagnare DI MENO! E tutti dietro a sta criminale, soprattutto l’ologramma col pannolino, Mr Letta, il presidente del Consiglio più inesistente della storia dell’umanità.
Io mi chiedo: ma cosa ci vuole per far svegliare i popoli dell’Eurozona? Ah! Mi si è accesa la lampadina! Ci vuole Paolo Barnard con la ME-MMT. Qualcuno gli dica di muoversi a sto latitante!
http://paolobarnard.info/pb/e-adesso-ar ... t-bianchi/
09/11/2013, 14:27
Thethirdeye ha scritto:
Infatti è allucinante....
C'è la deflazione? Meglio un pò di INFLAZIONE allora...... [}:)]
Come si aumenta l'inflazione? Stampando denaro.....
Sempre lì si torna....
14/11/2013, 14:51
superza ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Infatti è allucinante....
C'è la deflazione? Meglio un pò di INFLAZIONE allora...... [}:)]
Come si aumenta l'inflazione? Stampando denaro.....
Sempre lì si torna....
E' complicata la faccenda: per salvare l'europa la Bce dovrebbe stampare per quattro-cinque anni il fabbisogno di soldi che gli stati richiedono sui mercati e fornirla alle banche al prezzo di costo (non può la BCE direttamente agli stati per statuto)
Le banche dovrebbero poi essere vincolate a girare a loro volta i soldi agli stati, sempre al costo del denaro.
Questo fornirebbe ad esempio all'Italia 12 miliardi di interessi risparmiati il primo anno, 24 il secondo 36 il terzo, fino a circa 72 l'anno se continuasse sino al sesto (indebitamento medio dell'italia è a 6 anni e sei anni di prestiti a tasso zero renderebbe nulli gli interessi).
Con quei soldi gli stati in crisi dovrebbero in una corsa affannata, ristrutturare ed efficentare il proprio stato, creare lavoro diminuire le tasse e diminuire il debito, mentre quelli non in crisi investire quanto meno nel lavoro.
Dal punto di vista economico si creerebbe un casino però. I potentissimi fondi pensione che di solito comprano i debiti degli stati, non sarebbero certo d'accordo su qiesta mossa e l'euro si svaluterebbe molto sui mercati credo riportandosi su per giù a 0.7 sul dollaro.
Il che sarebbe un gran bene per la complessività della popolazione europea a lungo termine, ma non credo siano tutti d'accordo su questo punto.
Le multinazionali del credito sicuramente non vorrebbero questo scenario (i creditori vedrebbero sminuire il potere d'acquisto degli interessi sul proprio credito) ma le multinazionali che hanno delocalizzato molto in questi ultimi anni, con la svalutazione si vedrebbero alzare di molto i costi di produzione.
Considerando tutto questi credo che questo scenario possa essere possibile solo come ultima mossa disperata, prima dello sfaldamento dell'eurozona.
14/11/2013, 14:52
14/11/2013, 16:00
14/11/2013, 18:06
Thethirdeye ha scritto:superza ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Infatti è allucinante....
C'è la deflazione? Meglio un pò di INFLAZIONE allora...... [}:)]
Come si aumenta l'inflazione? Stampando denaro.....
Sempre lì si torna....
E' complicata la faccenda: per salvare l'europa la Bce dovrebbe stampare per quattro-cinque anni il fabbisogno di soldi che gli stati richiedono sui mercati e fornirla alle banche al prezzo di costo (non può la BCE direttamente agli stati per statuto)
Le banche dovrebbero poi essere vincolate a girare a loro volta i soldi agli stati, sempre al costo del denaro.
Questo fornirebbe ad esempio all'Italia 12 miliardi di interessi risparmiati il primo anno, 24 il secondo 36 il terzo, fino a circa 72 l'anno se continuasse sino al sesto (indebitamento medio dell'italia è a 6 anni e sei anni di prestiti a tasso zero renderebbe nulli gli interessi).
Con quei soldi gli stati in crisi dovrebbero in una corsa affannata, ristrutturare ed efficentare il proprio stato, creare lavoro diminuire le tasse e diminuire il debito, mentre quelli non in crisi investire quanto meno nel lavoro.
Dal punto di vista economico si creerebbe un casino però. I potentissimi fondi pensione che di solito comprano i debiti degli stati, non sarebbero certo d'accordo su qiesta mossa e l'euro si svaluterebbe molto sui mercati credo riportandosi su per giù a 0.7 sul dollaro.
Il che sarebbe un gran bene per la complessività della popolazione europea a lungo termine, ma non credo siano tutti d'accordo su questo punto.
Le multinazionali del credito sicuramente non vorrebbero questo scenario (i creditori vedrebbero sminuire il potere d'acquisto degli interessi sul proprio credito) ma le multinazionali che hanno delocalizzato molto in questi ultimi anni, con la svalutazione si vedrebbero alzare di molto i costi di produzione.
Considerando tutto questi credo che questo scenario possa essere possibile solo come ultima mossa disperata, prima dello sfaldamento dell'eurozona.
Ok... ma mi sembra che ci siamo... o no?
Cosa deve accadere di "altro" prima di poter apportare questo piano?
14/11/2013, 18:48