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16/02/2014, 17:13

Per ora al cav. basta questo: visibilità [;)]

Macché interdetto È lui che può ancora interdire

La rivincita di Berlusconi su tutti coloro che speravano di averlo messo a tacere


Come tutti avevano visto e previsto, Berlusconi ha rubato la scena a tutti e si è messo al centro.

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È stata questione di poco, perché il Cavaliere ha poi usato un tono molto pacato marcando la parola chiave, che era la «responsabilità». Opposizione sì, ma responsabile. La questione della responsabilità e del patto fra lui e Renzi sulle riforme, spiazza Alfano, costretto a chiedere di fermare gli orologi per mettere al microscopio un programma che ancora non c'è. Il fatto è che Berlusconi si è mostrato ieri sera come il vero partner di Renzi: il binario delle riforme è infatti più lineare di quello del governare giorno per giorno, che invece sarà certamente contorto.

L'aspetto che ci ha più colpito ieri, e credo che abbia colpito tutti, è quello della data storica di questi anni: ieri, 15 febbraio, gli italiani hanno visto la rivincita di Berlusconi su tutti coloro che speravano di averlo messo a tacere.
Ma non è andata così: non è stato sufficiente condannarlo, non è stato sufficiente buttarlo con la forza fuori dal Senato, e men che mai è servito aver adottato per lui quell'aggettivo da esorcista - «pregiudicato» - per ottenere il suo deprezzamento politico. Tanto lavoro (non politico, soltanto giudiziario) per nulla. Da anni il fronte della guerra civile mentale che ha dilaniato l'Italia per un ventennio (un ventennio «antiberlusconiano» visto che il Cavaliere ha governato soltanto per otto anni) ha cercato di eliminare il Cavaliere dal suo ruolo di leader di una parte importante e spesso maggioritaria del Paese.
Lo hanno fatto invitandolo a fare «il passo indietro» e suggerendogli di ritirarsi da qualsiasi ruolo pubblico. Poi, quando il 1° agosto dello scorso anno arrivò la condanna della Cassazione, quella parte dell'Italia che si è nutrita di rancoroso odio nei suoi confronti, ha festeggiato stappando champagne. Non festeggiavano la giustizia, il trionfo della legalità. Alla legalità nessuno pensava, visto che anche secondo i sondaggi la maggioranza schiacciante degli italiani di destra e di sinistra pensa che una sentenza del genere sia stata fortemente condizionata da fattori che non hanno a che fare con le prove, ma molto da altri fattori del tutto estranei.
Il fatto è che festeggiavano l'evento miracolo, la stella cometa che inseguivano da due decenni: mettere fuori scena un avversario politicamente non eliminabile come leader, usando altri mezzi. Ricordiamo con vergogna gli orridi festeggiamenti che una sparuta minoranza del cosiddetto popolo viola mise in scena nelle vie di Roma la sera in cui Berlusconi andò a rassegnare le dimissioni al Quirinale, convinto da Napolitano di fare il bene del Paese e senza essere mai stato sfiduciato dal Parlamento. Furono inscenati cortei dagli slogan abominevoli che rievocavano la «radiose giornate» del linciaggio di Gheddafi.
Anche ieri sera una minuscola ma sonora manifestazione del genere è andata in scena vicino al Quirinale sostenendo la tesi secondo cui il capo dello Stato non avrebbe dovuto «consultare un pregiudicato».
Tesi particolarmente bizzarra se soltanto si ricorda che Beppe Grillo, passato in giudicato con una condanna definitiva per aver provocato colpevolmente la morte di tre cittadini con la sua macchina, è stato ricevuto in passato da Napolitano e se oggi il pregiudicato Beppe Grillo non è stato ascoltato, ciò dipende soltanto dal fatto che ha scelto di non salire sul Colle.
Sta di fatto che la presenza e il ruolo di Berlusconi nella giornata politica e nel quadro generale di questa crisi hanno generato, nello schieramento che lo voleva morto e fuori gioco, una profonda frustrazione e molta rabbia. Matteo Renzi d'altra parte è apertamente accusato di aver provocato con il suo realismo (riconoscere a Berlusconi il ruolo di leader che gli compete) la resurrezione del presidente di Forza Italia rimettendolo al centro della scena, come è puntualmente accaduto.
Insomma è stato il giorno della rivincita per un uomo che ha saputo mantenere un tono pacato e ragionevole, quasi commosso, di fronte alla stampa che lo attendeva all'uscita della Vetrata. Quel momento iniziale di rottura emotiva - trovarsi di nuovo lì, al Quirinale, nel ruolo di leader politico - è passato e ha lasciato il posto a una voce che suggeriva l'idea della tranquilla determinazione. È stato dunque un ritorno proiettato verso il futuro, per di più incardinato in un rapporto speciale con il presidente del Consiglio che sta per essere nominato.
Con lui farà le riforme e dunque su di lui eserciterà un potere. Renzi può sperare di non andare alle elezioni se e fintanto che Berlusconi accetterà di danzare con lui questo tango delle riforme: il giorno in cui il Cavaliere decidesse di interrompere la danza, Renzi finirebbe in un cul de sac.
Ma fra i due il patto è già siglato, tagliando fuori tutti gli altri, da Alfano a Vendola. In altre parole, Berlusconi è diventato il partner invisibile ma indispensabile per l'ascesa di Matteo Renzi.

http://www.ilgiornale.it/news/interni/m ... 92881.html

Quando non c'è altro .... all'orizzonte! [8D]

16/02/2014, 18:04

Ufologo 555 ha scritto:



È stata questione di poco, perché il Cavaliere ha poi usato un tono molto pacato marcando la parola chiave, che era la «responsabilità».

Opposizione sì, ma responsabile.



Con chiaro riferimento all'opposizione irresponsabile di grillini e lega...

Opposizione responsabile... che significa, fai pure quel ca**o che vuoi, basta che non mi rompi i cog**oni...

Opposizione responsabile... che significa, faccio finta di essere contro, ma voto tutto ciò che fa comodo ai padroni...

Opposizione responsabile... che è solo mettere insieme due parole opposizione e responsabile senza praticamente dare ad esse nessun significato concreto.

Infatti sfido chiunque a dirmi IN CONCRETO, COME SI FACCIA A FARE OPPOSIZIONE RESPONSABILE!

Opposizione responsabile??? = Inciucio...

Ufologo 555 ha scritto:

Per ora al cav. basta questo: visibilità [;)]

L'aspetto che ci ha più colpito ieri, e credo che abbia colpito tutti, è quello della data storica di questi anni: ieri, 15 febbraio, gli italiani hanno visto la rivincita di Berlusconi su tutti coloro che speravano di averlo messo a tacere.

Ma non è andata così: non è stato sufficiente condannarlo, non è stato sufficiente buttarlo con la forza fuori dal Senato, e men che mai è servito aver adottato per lui quell'aggettivo da esorcista - «pregiudicato» - per ottenere il suo deprezzamento politico.



Infatti...

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16/02/2014, 19:20

però ... 9 milioni .... [^]

16/02/2014, 21:12

Ufologo 555 ha scritto:

però ... 9 milioni .... [^]

Erano!!!,ora saranno 900.000. [:246]

17/02/2014, 01:37

Ronin77 ha scritto:

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=p9pby3AISZo[/BBvideo]

[:o)]





Gran bel montaggio.
Complimenti a chi lo ha realizzato. [;)]



iL Silvietto esaltato: “io sono il migliore..... di chiunque.„ [:246]







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17/02/2014, 10:27

bleffort ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

però ... 9 milioni .... [^]

Erano!!!,ora saranno 900.000. [:246]




Si accettano scommesse! [:264]

17/02/2014, 12:37

ArTisAll ha scritto:

Ronin77 ha scritto:

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=p9pby3AISZo[/BBvideo]

[:o)]


iL Silvietto esaltato: “io sono il migliore..... di chiunque.„ [:246]


...ma il "migliore" era etichettato togliatti.......... [:246] [:253]
Ultima modifica di ubatuba il 17/02/2014, 12:38, modificato 1 volta in totale.

17/02/2014, 14:16

hai detto bene! "etichettato"! (ma da ... loro) [;)]

17/02/2014, 18:17

Ufologo 555 ha scritto:

hai detto bene! "etichettato"! (ma da ... loro) [;)]


...ma come sei pignolo................ [;)] [:I] [:246]

17/02/2014, 19:01

Certo che paragonare Berlusconi a Togliatti...............[:255],ci sono tutte tutti gli oceani della Terra che li separano.[^]

17/02/2014, 19:19

Appunto! meno male! mur de dio! Pussa via! (Riaprirebbero i "gulag"!) [:D]

17/02/2014, 19:53

Certo! Meno Male! Berlusconi http://www.terzoocchio.org/documenti/bi ... erlusconi/

e Togliatti http://www.eddyburg.it/2014/01/togliatt ... e-per.html


penso che chi tra i due mangiasse i bambini sicuramente non era il secondo!

18/02/2014, 02:08

intanto è l'ultimo presidente del consiglio democraticamente eletto. L'ultimo. Chissà per quanto tempo ancora vivremo sotto regime.

18/02/2014, 07:34

MaxpoweR ha scritto:

intanto è l'ultimo presidente del consiglio democraticamente eletto. L'ultimo. Chissà per quanto tempo ancora vivremo sotto regime.

Ma il fatto è che fu' eletto con le idee di allora,con le idee di oggi questi voti che ha avuto non li ha più.
In merito a Togliatti,il suo spessore politico non si può nemmeno lontanamente paragonare a Berlusconi anche per il solo motivo che Togliatti in buona fede aveva a cuore il riscatto delle classe sociale ed economico degli Italiani e il suo riferimento con le idee di quel tempo era l'Unione Sovietica.
Napolitano invece;il suo riferimento era solo appoggiare l'invasione della Cecoslovacchia come le idee degli invasori Nazisti, ma.. nello stesso tempo ( da Comunista ) criticava il Sistema Comunista,dunque per lui la politica non andava bene l'invasione si!!.[:(]
Ultima modifica di bleffort il 18/02/2014, 07:36, modificato 1 volta in totale.

18/02/2014, 11:46

Ecco il compagno Togliatti!




Togliatti e la giustizia della storia, che sa come sopprimere migliaia di soldati italiani prigionieri in Unione sovietica



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Ci siamo presi la briga di trascrivere la lettera in manoscritto di Palmiro Togliatti, Il Migliore, del 15 febbraio 1943, scritta in risposta a Vincenzo Bianco, un dirigente del Partito comunista italiano, che caldeggiava un suo intervento presso le autorità sovietiche per scongiurare la morte di migliaia e migliaia di soldati italiani tenuti prigionieri dall’amico e compagno Stalin.
Togliatti ovviamente non dice di farli sopprimere, lui mica è feroce è umanitario, sarcasticamente dice che è buono come una dama della Croce Rossa, ma auspica che le dure condizioni “oggettive” di vita facciano il loro corso provocando la fine di molti di loro realizzando quella alta e nobile giustizia, che diamine, immanente alla storia e già rivelata dal “vecchio” Hegel.
La storia dal cuore hegeliano ha dato ascolto alla sua invocazione: probabilmente morirono in prigionia quasi 50000 soldati italiani.

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“L’altra questione sulla quale sono in disaccordo da te è quella del trattamento dei prigionieri.

Non sono per niente feroce, come tu sai.

Sono umanitario quanto te, o quanto può esserlo una dama della Croce Rossa.

La nostra posizione di principio rispetto agli eserciti che hanno invaso la Unione sovietica, è stata definita da Stalin, e non vi è più niente da dire.

Nella pratica, però, se un buon numero dei prigionieri morirà, in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire, anzi.

E ti spiego il perché.

Non c’è dubbio che il popolo italiano è stato avvelenato dalla ideologia imperialista e brigantesca del fascismo.

Non nella stessa misura che il popolo tedesco, ma in misura considerevole.

Il veleno è penetrato tra i contadini, tra gli operai, non parliamo della piccola borghesia e degli intellettuali, è penetrato nel popolo, insomma.

Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il miglioe, è il più efficace degli antidfoti.



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Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’avvenire d’Italia.

I massacri di Dogali e di Adua furono uno dei freni più potenti allo sviluppo dell’imperialismo italiano, e uno dei più potenti stimoli allo sviluppo del movimento socialista.

Dobbiamo ottenere che la distruzione dell’Armata italiana in Russia abbia la stessa funzione oggi.

In fondo, coloro che dicono ai prigionieri, come tu mi riferivi:” Nessuno vi ha chiesto di venir qui, dunque non avete niente da lamentarvi”, dicono una cosa che è profondamente iusta, anche se è vero che molti dei prigionieri sono venuti qui solo perché mandati.

E’ difficile, anzi impossibile, distinguere in un popolo chi è responsabile di una politica, da chi non lo è, soprattutto quando non si vede nel popolo una lotta aperta contro la politica delle classi dirigenti.

L’ho già detto: io non sostengo affatto che i prigionieri si debbano sopprimere, tanto più che possiamo servircene per ottenere certi risultati in altro modo, ma nelle durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva essere immanente in tutta la storia.”

http://www.qelsi.it/2013/togliatti-e-la ... sovietica/


Comunque, oggi: De Benedetti 20 morti per cancro (oltre al resto ...); Berlusconi da da mangiare a 50 mila famiglie con Mediaset & Co.[;)]
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