Sembra ufficiale:

Ha volato per più di un'ora dopo la scomparsa dai radar:
dopo che l' autorità aeronautica della Malesia ha visto sparire dal radar sul Mar Cinese meridionale l'aereo ha volato per centinaia di chilometri fuori rotta in direzione opposta al suo percorso di linea i da Kuala Lumpur a Pechino, con le apparecchiature di comunicazione spente ed è stato visto l'ultima volta su una piccola isola chiamata Pulau Perak nello Stretto di Malacca. Aumenta quindi la possibilità di un dirottamento o guasto tecnico .

[url]http://www.smh.com.au/world/missing-malaysia-airlines-plane-flew-for-more-than-one-hour-after-vanishing-from-radar-official-20140312-hvhnh.html
[/url]

il link ridotto sembra nn funzionare. Questo quello x esteso
http://www.smh.com.au/world/missing-mal ... hvhnh.html

se non erro..
volando a bassa quota
si possono eludere i radar..
o sbaglio ??

Per quanto ne so (ma chiederei a chi è più competente) un aereo non può sparire improvvisamente dai radar!

Se non è uno stehalt ed è comunque di dimensioni considerevoli, come può essere un Boeing, la sua presenza nel cielo non può essere annullata in quanto qualunque volume occupato nello spazio DEVE essere rilevato...

Se fosse precipitato in mare, o comunque disceso a bassa quota dove il radar "prende" di meno, ci sarebbe comunque un tracciato che segnala il repentino abbassamento di quota.

E poi suppongo che a monitorare il cielo della zona ci siano più radar quindi escluderei il malfunzionamento di tutti gli apparecchi in contemporanea...

ritengo che x un aereo simile volare sotto linea di osservazione radar sia quanto mai complicato,ad ora ritengo che l'esplosione sia la congettura + consona............

Ma dai è ovvio, l'aereo è stato dirottato fatto atterrare e cancellato assieme a tutti i passeggeri.
Non l'hanno fatto anche l'11 settembre?
Ora salterà fuori che l'iran è una minaccia ecc. ecc.

miche su come sono gestite le ricerche in mare del volo MH370
12 marzo 2014
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Dopo cinque giorni di ricerche inconcludenti e informazioni in contraddizione tra loro su che fine abbia fatto il volo MH370 di Malaysia Airlines, le autorità malesi hanno ricevuto diverse critiche per come stanno organizzando le ricognizioni in mare alla ricerca dei rottami dall’aeroplano, un Boeing 777 con a bordo 239 persone scomparso dai radar mentre stava sorvolando il Golfo di Thailandia nel suo viaggio da Kuala Lumpur, in Malesia, a Pechino, in Cina. La maggior parte dei passeggeri era di nazionalità cinese, e proprio il ministero degli Esteri della Cina martedì 11 marzo ha invitato le autorità malesi a fare chiarezza sui dati in loro possesso e intensificare le ricerche in mare.

Verso ovest?
Citando il capo dell’Aeronautica militare malese, Rodzaii Daud, alcuni giornali locali della Malesia nella serata di martedì hanno riferito che la posizione del volo MH370 era stata rilevata un’ultima volta nei pressi dell’isola di Pulau Perak, nello stretto di Malacca, il tratto di mare che separa le coste malesi da quelle dell’isola indonesiana di Sumatra. L’isola si trova dalla parte opposta rispetto al Golfo di Thailandia (in mezzo c’è la Malesia) e molto più a ovest di dove si sono concentrate fino a ora le ricerche. Per raggiungere la zona, l’aereo avrebbe dovuto modificare di molto la propria rotta, forse nel tentativo di tornare verso la Malesia per un guasto a bordo. Alcune ore dopo la diffusione della notizia, che intanto era stata ripresa dai media di mezzo mondo, Daud ha diffuso un comunicato per smentire tutto definendo “imprecise e scorrette” le informazioni circa l’ultima posizione rilevata dell’aereo prima che sparisse dai radar.

Daud ha ricordato che al momento l’Aeronautica militare malese sta “analizzando e valutando tutte le possibilità” circa la rotta che l’aereo potrebbe avere seguito dopo avere smesso di comunicare la propria posizione. Le autorità malesi non hanno però dato nuove informazioni sui dati raccolti dai radar e c’è il sospetto che non siano in possesso di elementi sufficienti per decidere con certezza dove cercare. Fino a oggi le ricerche per il volo MH370 si sono concentrate nel Golfo di Thailandia a est delle coste malesi, anche se altri ricognitori sono stati impiegati per controllare la parte settentrionale della Malesia e per compiere alcune ricerche a ovest delle coste malesi nello stretto di Malacca e più a nord verso il mare delle Andamane. Anche se in tutto sono impegnate circa 40 navi e oltre 30 tra aerei ed elicotteri, si tratta di porzioni di mare e terra estremamente ampie in cui cercare.

aereo-scomparso-wsj

Vietnam
Il Vietnam, che fino a ora ha partecipato alle ricerche in mare fornendo diversi mezzi navali e aerei, ha annunciato che ridurrà il proprio impegno fino a quando le autorità malesi non avranno dato informazioni più precise sui dati in loro possesso. Il governo vietnamita ha dato la propria disponibilità per proseguire le ricerche se necessario nel Golfo di Thailandia, mentre non parteciperà ad eventuali ricognizioni nello stretto di Malacca, ben oltre le sue coste.

Trasponder
Senza una ricostruzione precisa sull’ultima posizione del volo MH370 sarà molto difficile trovare il punto in cui potrebbe essere caduto. I dati per ora verificati e considerati certi sono molto pochi: l’aereo decollò regolarmente alle 00:41 ora locale dell’8 marzo (le 17:41 del 7 marzo in Italia) da Kuala Lumpur in direzione Pechino. Intorno all’1:21 era a metà strada tra la penisola della Malesia e le coste meridionali del Vietnam. Volava a un’altitudine di 10mila metri con condizioni meteo buone quando d’improvviso il dispositivo che invia a terra informazioni sullo stato dell’aereo e la sua posizione (“trasponder”) ha messo di trasmettere il suo segnale radio. Malaysia Airlines ha in seguito comunicato di avere perso i contatti con l’equipaggio intorno all’1:30, ma non ha dato molti altri dettagli e sono circolate notizie contrastanti circa successivi contatti.

Tre ipotesi
Non è ancora chiaro perché il trasponder abbia smesso di funzionare, ma gli esperti di aviazione spiegano che ci possono essere sostanzialmente tre sole spiegazioni, peraltro piuttosto intuitive. Il dispositivo potrebbe essere stato disattivato deliberatamente dall’equipaggio, forse sotto la minaccia di alcuni dirottatori. La seconda ipotesi è che il trasponder abbia smesso di funzionare a causa di un guasto, ma in questo caso i piloti avrebbero comunque avuto molte altre strumentazioni a bordo per comunicare ugualmente a terra e dare la loro posizione. La terza possibilità è che l’aereo sia diventato ingovernabile a causa di un guasto improvviso e che a causa del forte impatto con l’acqua si siano distrutte le strumentazioni che inviano i segnali sulla posizione dell’aereo, anche in caso di emergenza.

I precedenti
Un incidente in fase di crociera, quindi in quota al termine delle operazioni di decollo e prima dell’avvio di quelle di atterraggio, è estremamente raro e si è verificato pochissime volte in passato. Nel 2002 un aereo di China Airlines con 225 persone a bordo in volo da Taipei a Hong Kong si disintegrò mentre stava per raggiungere l’altitudine di crociera. Nel 2009 un volo di Air France scomparve dai radar mentre si trovava al largo delle coste del Brasile e furono necessari due anni di ricerche per trovare i rottami dell’aereo. In entrambi i casi l’equipaggio non ebbe il tempo materiale di comunicare emergenza e posizione a terra.

Terrorismo
Le autorità che indagano sulla scomparsa del volo MH370 non escludono nessuna possibilità, compresa quella di un attacco terroristico, anche se l’identificazione avvenuta martedì delle due persone che si erano imbarcate con passaporti rubati sembra avere allontanato questa possibilità. I due passeggeri erano di origine iraniana ed erano al primo volo di un lungo viaggio che li avrebbe portati in Europa, dove avrebbero poi chiesto asilo in Germania uno e in Danimarca l’altro. La loro presenza a bordo con documenti rubati ha fatto molto discutere negli ultimi giorni, confermando quanto siano spesso sommari e inaccurati i controlli su chi prende un volo in molte parti del mondo.

http://www.ilpost.it/2014/03/12/aereo-s ... o-malacca/

molteplici congetture e supposizioni,e' un brancolare nelle tenebre senza una direzione ben precisa,attualmente non esiste una direzione su cui concentrare le indagini......

esplosione impossibile: detriti assenti, nessun frammento ritrovato
dirottamento impossibile: dirottare un aereo non include la sua smaterializzazione dai radar e dal pianeta terra è un oggetto abbastanza grande ragazzi
un missile: non esiste missile che possa ridurre un oggetto come un boing 777 in frantumi microscopici e piccolissimi

altro dato.. le scatole nere emettono segnali per individuare l'aereo anche in caso di esplosione, sono progettate
per resistere a deflagrazioni potentissime e a impatti devastanti, le scatole nere non risultano in nessun punto
del globo terrestre, segnale assente

se è stato distrutto, è stato colpito da un'energia così potente da polverizzare il boing, incluse le scatole nere....

Questa è la sintesi del seguente articolo-riflessione che vi invito a leggere.

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L MISTERO DEL VOLO MALAYSIAN H370

Mentre continuano le ricerche del volo H370 della Malaysia Airlines, il mistero sulla sua scomparsa si infittisce e molti dubbi sul suo reale destino si addensano come pure le ipotesi su cosa sia successo realmente. Tra le varie cause della sua sparizione si è anche affacciata l’ipotesi ufologica! Ma, rimanendo con i piedi ben piantati per terra, vediamo di considerare alcuni elementi concreti circa questo incredibile caso.
Di fatto, si evidenziano alcune cose stupefacenti circa questo Boeing 777-200 con 239 persone a bordo che, di fatto, è letteralmente scomparso sopra il Golfo della Thailandia. Il mistero della improvvisa e completa sparizione del volo ha sconcertato le autorità implicate nella sicurezza aerea di tutto il mondo. “Gli enti preposti alla sicurezza del volo e all’antiterrorismo di due continenti appaiono parimenti perplesse circa la direzione da intraprendere nelle indagini”, ha titolato the Wall Street Journal. Questa testata prosegue scrivendo: “Per ora sembra assolutamente inspiegabile” ha dichiarato Paul Hayes, direttore dell’Ascend Worldwide, l’organismo inglese per la sicurezza e la consulenza assicurativa nell’ambito dell’aviazione civile.
E mentre gli investigatori permangono nel loro sconcerto, i media di mezzo mondo continuano a non dire come stanno davvero le cose. Per questa ragione ho pensato di riassumere alcuni dati molto importanti che dovrebbero far sorgere alcune serie domande nella mente di chi sta seguendo questo “incidente”.

- Dato n°1: Tutti i Boeing 777 adibiti al servizio di linea commerciale sono equipaggiati con delle scatole nere che possono resistere a qualunque esplosione si verificasse a bordo. Perciò, nessuna esplosione si producesse nell’aeromobile riuscirebbe a distruggere le scatole nere. Infatti queste sono delle strutture progettate per far fronte a qualunque deflagrazione di una bomba e al loro interno ospitano i congegni di registrazione delle conversazioni che avvengono nella cabina di pilotaggio come di tutti i dati di volo.

- Dato n°2: Tutte le scatole nere trasmettono segnali di localizzazione per un periodo di almeno 30 giorni dopo l’eventuale caduta nelle acque. Ma, in questo caso specifico, nessun segnale di localizzazione è stato captato! Questo è il motivo per cui gli investigatori stanno avendo molti problemi nel trovare l’eventuale punto d’impatto del Boeing 777-200. Normalmente, è sufficiente dirigersi verso il punto di trasmissione del segnale delle scatole nere. Ma in questo caso, l’assenza del segnale indica che le stesse scatole nere — progettate per resistere alle esplosioni più potenti — o sono sparite nel nulla, o si sono incredibilmente guastate contemporaneamente o sono state annientate da una forza incredibilmente potente non supposta dalle peggiori congetture dei progettisti e degli ingegneri aeronautici.

- Dato n°3: Moltissime parti dell’aeromobile hanno un naturale grado di galleggiabilità che le avrebbero tenute sulla superficie dell’acqua. In precedenti incidenti in cui l’aereomobile si è distrutto impattando l’acqua alcuni rottami sono sempre stati trovati galleggiare in una determinata area. Questo perché - come vi ricorderete quando viene fatto il briefing predecollo dagli assistenti di volo (e che regolarmente non viene ascoltato) - “il cuscino della vostra poltrona potrà essere utilizzato come dispositivo di galleggiamento”. Proprio così, i cuscini delle poltrone galleggiano. E così avviene per molte altre parti non metalliche dell’aereo. Se il volo H370 fosse stato abbattuto da un’esplosione, ci sarebbero stati molti detriti a galleggiare sulle acque dell’oceano, e questi detriti non sarebbero stati difficili da individuare. Il fatto che non siano stati avvistati infittisce il mistero sulla incredibile sparizione di questo Boeing 777-200 dalla faccia della Terra.

- Dato n°4: Se un missile avesse distrutto, questo missile avrebbe dovuto lasciare una traccia radar. Una teoria che sta attualmente circolando in rete è proprio questa, che sia stato un missile ad abbattere il Boing 777-200 mandando in frantumi l’aeromobile e tutto quanto vi era in esso — cosa che vorrebbe dire, aver ridotto tutto quanto in frammenti minutissimi e introvabili come detriti. Il problema di questa teoria è che non esiste alcun missile terra-aria o aria-aria che abbia questa capacità! Tutti i missili conosciuti generano resti di certe dimensioni quando colpiscono l’obiettivo. Perciò sia il missile che i detriti prodotti dalla supposta esplosione avrebbero generato grandi tracce radar che sarebbero state facilmente osservate sia dalle autorità deputate al controllo del traffico aereo civile che dagli enti militari.

- Dato n°5: La posizione del volo della Malaysian Airlines quando è sparito non era ignota. I controllori del traffico aereo posseggono completi dettagli della esatta posizione in cui si trovava l’aeromobile nel momento in cui si è “volatilizzato”. Conoscono le coordinate, la quota e la velocità — tre informazioni molto importanti che possono immediatamente e facilmente essere utilizzate per stimare la presunta posizione di eventuali resti del volo. E si tenga ben presente un fatto incontrovertibile: che gli specialisti di sicurezza del volo che sono deputati alle indagini non è gente stupida! Sono persone che hanno esperienza di precedenti casi di esplosioni in volo e sanno bene come cadono i detriti. Esiste una cospicua raccolta di dati raccolti da precedenti incidenti dovuti a conflagrazioni avvenute in volo da cui gli inquirenti possono dedurre come e dove cercare questi resti. E tuttavia, sebbene armati di tutta questa immensa esperienza e dati comparativi, chi sta indagando su questo “incidente” brancola completamente nel buio sul destino dell’aeromobile e si dichiara sconcertato dall’impossibilità di trovarne una traccia.

- Dato n°6: Se il volo H370 fosse stato dirottato, non sarebbe sparito dai radar. Il dirottare un aereo non comporta la sua “smaterializzazione” dall’occhio vigile dei radar. Anche se i trasponder venissero disattivati sull’aereo, i radar da terra possono comunque facilmente e prontamente tracciarne la posizione utilizzando il cosiddetto “radar passivo” (un classico sistema radar collocato a terra che emette un segnale e monitora il suo riflesso). Perciò, la teoria che sostiene il dirottamento dell’aereo non ha alcun senso, perché se un aereo viene dirottato non sparisce magicamente dagli schermi radar!

Queste sono logiche considerazioni fatte sulla base di dati di fatto certi e innegabili. Naturalmente esiste sempre quel “fattore infinito e ignoto” che può (e deve) intervenire a dare una spiegazione non considerata. Potrebbe succedere (e me lo auguro) che nel momento in cui posterò questo intervento il caso abbia trovato già una soluzione, e magari sarà la più semplice e razionale possibile. Tuttavia le considerazioni summenzionate sono altresì logiche e scientifiche e, per questo motivo, resto in trepida attesa di sapere cosa davvero è successo.
Quanto alle teorie più azzardate, tra cui appunto quella ufologica, sono portato a guardarla con molto scetticismo... seppur anche questa non sia assolutamente destituibile a priori! Ma prima, utilizzando sempre la regola del rasoio di Occam, proviamo a guardare alle soluzioni più semplici, se ancora ne esistono. (Alessandro Metzger)

Come avevo detto subito anch'io, non può sparire da 32 mila piedi un jet del genere ...

si ma esistono le scatole nere che emettono il segnale.... per essere individualizzate, che fine hanno fatto? le scatole nere sono progettate dai migliori ingegneri e sono studiate per essere indistruttibili...

poi anche se fosse come dici tu, dall'ultimo contatto avuto col radar e quindi dall'ultima geolocalizzazione, non può essersi in pochi secondi spostato di 1 o 2 milioni i chilometri di distanza.... inoltre anche se fosse come dici tu, ribadisco per quale motivo le scatole nere non sono localizzate nonostante servano proprio a questo, ad essere localizzate....

Mentre pare ormai accertato che il 777 malese non sia precipitato lungo la rotta dichiarata nel piano di volo e le ricerche si stanno spostando su altri settori, i telefoni mobili dei passeggeri suonano a vuoto e appaiono on line.
http://sg.news.yahoo.com/phones-mh370-p ... 30904.html

Questa storia è davvero strana...

..in effetti le ricerche sono poste pure verso sumatra,in base alle agenzie.........

Di fatto, si evidenziano alcune cose stupefacenti circa questo Boeing 777-200
Quella più incredibile resta che tutte le scatole nere che trasmettono segnali di localizzazione per un periodo di almeno 30 giorni dopo l’eventuale caduta nelle acque in questo caso specifico, nessun segnale di localizzazione è stato captato!
Questo è il motivo per cui gli investigatori stanno avendo molti problemi nel trovare l’eventuale punto d’impatto del Boeing 777-200. Normalmente, è sufficiente dirigersi verso il punto di trasmissione del segnale delle scatole nere.
In questo caso, l’assenza del segnale indica che le stesse scatole nere — progettate per resistere alle esplosioni più potenti — o sono sparite nel nulla o sono state di fatto disattivate, o si sono incredibilmente guastate contemporaneamente o sono state annientate da una forza incredibilmente potente non supposta dalle peggiori congetture dei progettisti e degli ingegneri aeronautici

http://www.astramentis.it/mistero-volo- ... le-ipotesi

Io pongo tre quesiti:


- esiste attualmente una tecnologia mirata che possa distruggere e mettere fuori uso definitivamente una scatola nera ???

- qual è la portata del segnale emesso da una scatola nera perfettamente funzionante (ossia fino a quale distanza il segnale emesso può essere ancora rilevato) ???

- il segnale di una scatola nera perfettamente funzionante può essere schermato, occultato, distorto da materiale che la circonda (per esempio metallo, sabbia, roccia...) ???


Se non ci sono risposte chiare siamo di fronte ad un evento assolutamente NON CONVENZIONALE...

Se un giorno si troveranno i rottami, ci diranno che i Piloti avevano delle donne in cabina