Continuano le indagini per capire davvero la storia di questo incredibile e complesso mondo che abbiamo come vicino planetario. Sappiamo che è fluita molta acqua su Marte, ma non sappiamo per quanto tempo o se le condizioni erano giuste perché ci fosse la stabilità necessaria per l'emergenza di una chimica prebiotica abbastanza complessa da portare alla vita. Negli ultimi anni abbiamo fatto enormi passi in avanti, ed affascinante vedere quanto ogni nuovo indizio che troviamo può aprire nuove porte verso quello che è stato Marte nel passato. Secondo una nuova analisi di quanto sappiamo adesso, l'atmosfera di Marte potrebbe non essere mai stata molto abbastanza spessa da mantenere temperature stabili sulla superficie del pianeta, tanto da mantener l'acqua liquida per molto tempo. E' possibile che i segni che vediamo dello scorrere violento dell'acqua sulla superficie siano in realtà segni di episodi geologici e non segni di un'era calda nel passato del pianeta.
Edwin Kite, geologo planetario della Princeton University, ha pubblicato una nuova ricerca in cui spiega che la risposta sta nel guardare ai crateri su Marte. Grazie alle campagne a lunga durata di mappatura ad alta risoluzione della superficie del pianeta, è possibile ora farsi un'idea della storia di impatti su Marte. Kite spiega che se il pianeta avesse avuto un'atmosfera spessa per molto tempo, questa avrebbe distrutti gli asteroidi più piccoli prima che potessero colpire la superficie. ma i ricercatori hanno catalogato (grazie ai dati del Mars Reconnaissance Orbiter), oltre 300 crateri su una superficie di 84.000 km vicino all'equatore del pianeta, che risale in media a 3.6 miliardi di anni fa. 10% di questi crateri avevano un diametro di 50 metri o meno, e circa 10% erano resti di crateri di 21 metri o meno.
"Non è tanto la grandezza dei crateri piccoli che è fondamentale, ma la distribuzione delle grandezze in tutta la popolazione" ha fatto notare Kite, che ha poi spiegato come hanno usato simulazioni computerizzate per calcolare anche altri fattori per migliorare l'analisi, come l'angolo da cui gli asteroidi sono arrivati.
Secondo le analisi, la pressione dell'atmosfera marziana antica, sulla superficie del pianeta, era non più di 150 volte il suo attuale valore. Questo significa che lo densità era meno di 1/3 di quanto servirebbe per mantenere liquida l'acqua su Marte, spiega Sanjoy Som, astrobiologo del Blue Marble Space Institute, California.
Concorda anche James Head, geologo planetario della Brown University: "Si tratta di una ricerca eccellente e concorda con precedenti studi che suggeriscono che Marte nel suo antico passato era un pianeta freddo."
"E' chiaro che Marte era più umida, ma non è chiaro come o se era più calda" ha aggiunto Som.
Secondo Kite ed il suo team, la risposta più probabile è che Marte è stata calda solo occasionalmente. Alcune periodiche variazioni nell'inclinazione dell'asse di rotazione possono aver riscaldato maggiormente il pianeta, fornendo temporaneamente anche un'atmosfera più densa anche grazie alle eruzioni vulcaniche. Lo stesso poteva succede localmente grazie ad impatti grandi di asteroidi.
Questi eventi potrebbero aver mantenuto Marte abbastanza calda per qualche decennio o magari secolo, ma non di più. Secondo uno studio precedente, per esempio, l'impatto di un asteroide di 200 km, avrebbe creato una pressione atmosferica tale da mantenere l'acqua liquida per almeno un secolo.
Questa pubblicazione avrà sicuramente molte implicazioni per la ricerca della vita passata su Marte, e anche su come cercare le nicchie periodicamente abitabili sparse su Marte nel suo antico passato.
http://www.nature.com/news/ancient-mars ... er-1.15042http://www.link2universe.net/2014-04-14 ... a-a-lungo/..ma e' mai possibile che nonostante le innumerevoli missioni sul pianeta rosso,si propongono solo teorie senza alcuna certezza?????????????????'