(Anche su:
Link 2 Universe )
MOLAPAGHI DI BRUTTOS (TRISTE SORTE DI UN UFOLOGO)
-
Signore,la prego di scusarmi. Non intendevo QUELLA mancia!-
Tra le mura fortificate della cittadella, a fianco dell'Astroporto, in una delle vie "di metallo" che percorrevano la base...una buffa scenetta si stava presentando ad una piccola folla di curiosi.
-
...Comprendo il suo disappunto, ma non posso prendere assolutamente in considerazione la sua proposta di lasciarle il mio assistente come mancia per il suo seppur pregevole servizio...-
Grosse gocce di sudore stavano affacciandosi sull'ampia fronte del Terrestre, quando l'imponente
Guardia Galoreana venne richiamata all'ordine da un secco quanto impetuoso grugnito.
Un ufficiale della stessa esotica razza, apparve sul palcoscenico della diatriba tra il forestiero, la guardia, e il curioso essere ovoidale che gommosamente s'allungava tra le mani del Terrestre e quelle della stessa guardia.
A metà strada tra i due visi, quello ad un metro e ottanta di altezza del Terrestre, e quello a circa 4 metri da terra del
Galoreano, si stava agitando, con intuibile disappunto, un essere vivente che oltre ad essere "gommoso" ed "ovoidale", emetteva anche strane luci in sequenze apparentemente casuali.
L'imponente guardia mollò la presa e il corpo molliccio cadde a terra, con innaturale "lentezza".
Osservando la caduta, era automatico supporre che quello strano essere pesasse poche decine di grammi. Impressione totalmente distante dai suoi leggiadri 550 kg di reale stazza.
Il simpatico "coso" vivente era in grado di controllare le forze gravitazionali. Unica specie nell'intero Universo, totalmente sconosciuta in quelle remote lande chiamate
Gli Strani Mondi, dove ora si trovava in compagnia di
Ori bin Nadir, il Terrestre.
-
Tutto bene, Ovetto? -
Bin Nadir si vide rispondere con un piccolo saltello e una strofinata leggera sul braccio , operata da una protuberanza improvvisamente uscita dall' Ovetto. Contemporaneamente un forte sibilo e un acre odore di metano, arrivati da chissà dove, riempirono l'aria circostante di un odore difficilmente sopportabile.
La folla si disperse in un istante.
Il Terrestre non conosceva il nome di quell'essere, dato che portava documenti scritti in una lingua a lui sconosciuta e, in una settimana di cauto viaggio all'interno di quella pericolosa zona spaziale, non aveva dato l'impressione di essere in grado di emettere alcun suono.
"Ovetto" gli era sembrato un nomignolo veloce e simpatico.
Quella creatura a forma di uovo,"alta" circa un metro e sessanta, ma che poteva assumere mille forme e colori, gli era stata affiancata dal Comando di Flotta sul
pianeta Kasisuda.

Il rovente avamposto di comando, sul confine di quelli che venivano chiamati da millenni
Gli Strani Mondi, era un pianeta al limite dell'abitabilità di superficie, date le alte temperature, ma pullulava di vita nelle sue profondità.
Buona parte delle Federazioni di Pianeti all'interno dell'intera galassia, aveva contribuito alla costruzione di quell'opera immane, che poteva ospitare e sostentare artificialmente fino a 15 miliardi di creature alla volta, grazie alle opere di cui potete leggere in
UniMacroPedia collegandovi neuralmente alla rete
Cosmonet.Per raggiungere
Nal-Nimyas, la sua destinazione finale,
Ori bin Nadir avrebbe dovuto attraversare l'immenso quadrante "anomalo" che occupava quasi un quinto della galassia.
Ovviamente, proprio a metà percorso, qualcosa era andato storto, ed ora si trovava lì, in quell'assurda situazione.
La guardia a lui affidata per recarsi dall'astroporto alla zona rossa di accesso al pianeta, aveva inaspettatamente insistito per ottenere il suo accompagnatore a forma di uovo, come extra per i propri servigi.
Era stato lo stesso Terrestre a prometter una mancia alla guardia, se fosse stata veloce nel fargli attraversare quelle strette vie di metallo, piene d'incuria.
Non intendeva certo "cedergli" quella creatura assegnatagli come assistenza nel viaggio.
Come aveva mai potuto pensarlo, quello stupido energumeno?!
Una volta in vista della destinazione finale, dopo una camminata tra gli sporchi corridoi della base, si era trovato di fronte alla tragicomica situazione. Piena di brutti ceffi, quella colonia penale.
Si, perché a questo era destinato il pianeta.
Uno squallido carcere a cielo aperto, dove moltitudini di razze differenti erano ognuna confinata in altrettanto differenti aree.
Mentre i tecnici sistemavano il guaio che l'aveva costretto alla sosta, e dopo tre giorni di noia assoluta negli alloggi dell'Astroporto, era intenzionato a fare visita alle zone detentive.
Il suo ruolo di Ufficiale della Flotta, apriva molte porte. Gli era sembrato un accettabile diversivo alla noia che lo stava logorando.
Suo malgrado, stava invece diventando un'avventura ben al di là delle aspettative.
Antipaticamente al di là delle aspettative.
L'Alto Ufficiale Galoreano appena giunto a toglierlo d'impiccio dall'incresciosa e inaspettata situazione, gli si rivolse con deferenza.
-
Lo perdoni, è da molto che è lontano dalla moglie. Spero voglia scusare questo comprensibile disguido...-
Lontano dalla moglie?!
Quasi sorrise all'idea che quella guardia volesse "farsi" il suo assistente.
Mai avrebbe pensato che lo scopo della richiesta fosse quello. Per la verità, al perchè la guardia volesse a tutti i costi ottenere il suo compagno di viaggio, non aveva nemmeno avuto il tempo di pensarci. La situazione era nata così improvvisamente dal nulla che già tanta grazia se era riuscito ad aggrapparsi con tutte le sue forze all'essere ovoidale, improvvisamente finito tra le mani gigantesche di quell'energumeno extralarge.
L'ufficiale che aveva interrotto "il disguido" aveva una voce profonda e gutturale, chiaramente adattata da un qualche meccanismo elettronico o simile, in quella traduzione nella lingua della Terra. Meccanismo che tuttavia non riusciva a scorgere. Tese la mano al graduato, che lo pregò di accettare la sua scorta in quell'ultimo tratto di strada.
Accettò ringraziando.
Con sollievo.
Estremo sollievo.

Seppe così, dallo stesso ufficiale, che era obbligatorio munirsi ed indossare una tuta protettiva, per uscire all'esterno.
Effettuata l'operazione, lui e il suo gommoso assistente, vennero accompagnati verso la zona detentiva dove erano rinchiusi i Terrestri, spediti lì direttamente dalla madre Terra e dintorni, visto lo straripare delle carceri dell'intero Sistema Solare.
E non era certo l'unica colonia penale dove fossimo "arrivati", noi Terrestri.
Brava gente, noi Terrestri...già, già...
Finalmente giunsero a destinazione e, mentre l'ufficiale addetto alle visite illustrava continui dettagli sul luogo e la sua storia, la sua attenzione si focalizzò invece su un lamento particolarmente udibile.
-
Non è abbastanza ampio questo cortile, per i miei INCAZZATISSIMI passi, quest'oggi.
Io che credevo che i VERI AMICI...e INVECE...VERGOGNA! VERGOGNA!...mille miliardi di volte, VERGOGNA! -
Quell'essere amorfo che gridava forte il proprio disappunto, era veramente curioso.
Si fermò a guardarlo, anche se, da quella distanza, era più quello che udiva ad essere chiaro,di quanto lo fosse la sfocata figura all'interno del recinto, circa cento metri più in là.
Chiese alla guardia/cicerone di accompagnarlo più vicino alla recinzione.
Osservandolo bene, da molto più vicino, Ori bin Nadir realizzò che si trovava di fronte al
Gargamella della sua infanzia.
Non un qualcosa di somigliante.
Gargamella in...persona!
Strabuzzò gli occhi.

L'andatura ingobbita e soprattutto l'abito nero, erano quelli del losco figuro nemico dei pupazzi blu.
Il manipolo di esserini alti
duemeleopocopiù di evidente colorito azzurro, che seguiva il lamentoso individuo, non lasciava alcun dubbio.
Era al cospetto di alcune tremende conseguenze dell'ambiente estremo di quel globo terracqueo.
Molto più
terra che
acqueo, come stava ora puntualizzando la sua guida.
------------------------------------------------------------------------------
Tre giorni prima, durante il viaggio verso il pianeta che definiva come uno dei più belli dell'intero Universo, la sua veloce fuoriserie spaziale incappò in una nube di detriti rimasta dal passaggio di una cometa, di inaspettata consistenza.
Due delle dodici gondole di curvatura si erano danneggiate, e optò per l'atterraggio sul più vicino avamposto governativo.
Da tre giorni era su
Molapaghi di Bruttos.
Uno degli
Strani Mondi.
Colpa delle radiazioni, se doveva girare per le strade fangose del pianeta, infilato in quella scomoda tuta.
L'esposizione diretta all'atmosfera lo avrebbe ucciso in breve tempo.

La stella
Bruttos è una
Supercaz.zolare Nana.
Una stella rarissima, che emette radiazioni a casaccio, dei generi più disparati.
Una delle ricadute evidenti di questa attività della stella, è la presenza di una sola specie vivente di provenienza locale, in tutto il sistema.
Un sistema di 19 pianeti che senza la radiazione anomala si fregerebbe invece di ben 8 pianeti con caratteristiche abitabili.
Queste radiazioni vibrazionali ed interdimensionali che avvolgono l'intero
Sistema di Bruttos, sono tollerate da un'unica forma vivente.
Inguacchier di Squarghsplaff, il nome col quale sono conosciuti nella galassia.
Siluretrum Parassitaris il loro nome scientifico.
"I suppostoni di Bruttos", nel gergo comune.
Una specie di parassiti giganti, delle dimensioni di una carota che, una volta entrati dalle vie urinarie in un organismo ospite, ne adattano l'intero corpo alle condizioni estreme, dandogli modo di sopravvivere come se appartenesse a quel mondo...da sempre.
Questi strani esseri simbiontici vivono da quel momento all'interno dell'organismo che certo non vorrebbe esserne ospite.
Ma gli tocca, a quell'organismo.
Dato che è l'unica possibilità di vita che gli resta sul pianeta.
I detenuti vengono messi infatti di fronte alla scelta ultima, appena arrivati sull'avamposto.
O morire in tre giorni sotto le radiazioni che penetrano in gran quantità nella sottile atmosfera, oppure avvicinare i genitali ad una qualsiasi delle ceste sparse per tutta l'area detentiva, al cui interno moltitudini di
Inguacchier attendono il proprio "giro di giostra".
Se l'esistenza di un
Inguacchier è assai triste, nelle sue solitarie sembianze senza arti ne organi di senso, tutt'altra cosa è la sua vita in simbiosi con un'altro corpo.
Una volta che ne hanno preso possesso, si collegano alla memoria dell'essere ospite e ne perlustrano tutte le fantasie. Comunicando poi le stesse memorie per via (sembrerebbe) telepatica, ai simbionti più vicini in quel momento, e ricevendone le relative altre memorie, l'
Inguacchier crea una rete di gruppo che deciderà velocemente quale delle varie memorie sarà l'oggetto della prossima metamorfosi dell'intero gruppo.
Il cambio di tipologia delle radiazioni che colpiscono il pianeta, che è il momento in cui gli
Inguacchier subiscono automaticamente una nuova metamorfosi assieme al loro ospite, coinciderà così con una "trasformazione di gruppo".
Pianeta sfi-ga-tis-si-mo e completamente brullo,
Molapaghi di Bruttos è ricoperto da un tappeto marcescente di vegetazione coprolitica.
Tappeto che costituisce giaciglio, toilette e cibo per i detenuti.
Questo rotondo inferno improbabile, viene usato come colonia penale anche da parte delle autorità terrestri, in particolare per i condannati dal reato di "parassitismo sociale", introdotto qualche secolo prima.
Parassita parrebbe essere anche il bofonchiante
Gargamella, in quanto recluso qui.
Poco prima era un maiale con maialini che si rotolava nel terreno/escremento/cibo/giaciglio.
Ma questo,
Ori bin Nadir non lo sapeva.Era arrivato qualche minuto dopo, quando l'intero gruppetto si era già "
puffizzato".
Suppose, invece, che fosse Terrestre del pianeta Madre, e non di qualche altro luogo dei mille dove ora viveva stabilmente la sua Razza.
Questo perchè...era sicuro che "I Puffi" non avessero oltrepassato le frontiere mediatiche della sua bella Terra.
Mai avrebbe pensato di dover fare, un giorno, un simile ragionamento.
Ne sorrise e si diede una diplomatica strizzatina ai terrestri attributi.
Nessuna superstizione, nel gesto.
Più banalmente...quella tuta era veramente stretta.
----------------------------------------------------------------------
S'avvicinò alla recinzione e si rivolse a...
Gargamella.
-
Mi scusi... -
-
Cosa vuole? Lei è del CUFOX? Del CUNNU? Del Ciscaps? Del CISUS? Del Mecojò? VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! -
La rabbia dell'improbabile personaggio era evidente nel suo colorito quasi paonazzo.
Le parole, senza soluzione di continuità, gli uscivano dalla bocca una attaccata all'altra.
Non era facile capirne il delirio.
-
Io, Professor Ufologo Investigatore Ereditario che non parla dei casi alieni se non investigati dai suoi avi, IMMAGINI!!!Da ben 35 anni... Mille miliardissimi di volte VERGOGNA!!
Sono stato esiliato su questo pianeta con tutti i miei 5 VERI AMICI dei 1431 profili MIEI UFFICIALI che ho sul Multiversocial By FacebookEvolution7.4, perchè alcuni complottisti-debunker al soldo di Ninotto Ninotti 7° Jr. hanno denunciato come "truffaldina" la mia indagine recente sull'indagine del 2815, frutto dell'indagine indagatoria del 2689, ricostruzione dell'indagamento della Grande Rotondona del 2560, nata sulle evidenze dell'investigazione di Valenza Mondiale del 2354, creata sulla base dello studio del 2263, che ha ridato visibilità all'Attendibilissima Primissima Indagine Verissima Sulla Stranissima Altissima Bellissima Ergonomicissima Amicissima Issimevolissima Creatura di Frottoliano del 2181, che fu redatta dal nipote del nostro capostipite F.L. Secondo, sulla base degli scritti di suo padre intitolati "Frottoliano e dintorni, cent'anni dopo" del 2112, che fu la prima opera dopo l'originale capolavoro di valenza mondiale che nel 2012 fu partorito dal mio avo Illustrissimo...
Lei conoscerà sicuramente il più grandissimo ufologo di tutti i tempi. Il mio antenato, Fandonio Lamiento, detto "'Ndony Ufo"...veeerooo ?!?!
La vicenda di Frottoliano era troppissimo attendibilissima e dava fastidio a qualcuno.
Ma i Lamiento han lottato fino ad oggi e continueranno a lottare.
Saranno sicuramente contenti i miei avvocati quando vincerò questa causa di valenza Universale con i NOSTRI ULTIMI AVVERSARI, la Corte di Cassazione Galattica.
Perchè nessuno potrà mai dimostrare che...-
Non finì la frase.

Un potente cambio vibrazionale nella radiazione stellare, trasformò lui e i suoi seguaci in una colonia di
Schifotteri Sodomiti.
Insetti altamente disinibiti, gli
Schifotteri Sodomiti.Presero ad avvilupparsi l'uno all'altro abbandonandosi al sesso promiscuo tra gelatine celenterate, cosa che li avrebbe impegnati sino alla seguente metamorfosi.
Sinceramente stomacato, s'allontanò.
Mentre si faceva riaccompagnare all'interno della struttura chiusa dell'Astroporto, nella sua memoria lontani ricordi di vite passate gli "regalarono" la copertina del libro sul quale avevano mangiato ben dodici generazioni di
Lamiento.
Ci stava pensando da qualche minuto, alle parole di quello strano personaggio.
Finalmente il ricordo si fece cristallino. Un mezzo sorriso gli illuminò il volto.
"
L'Alieno di Frottoliano" si chiamava quella boiata di centinaia d'anni prima...ecco come!
Fu in quel mentre che una voce femminile, diffusa dal suo cicalino di servizio, lo avvisò che le riparazioni alla sua Cosmonave erano terminate.
Si avviò verso l'Hangar, dove l'attendeva il suo
Gravitron Plus Pentaturbo Plasmatronic Iperspacial De Luxe, rimesso in sesto alla bell'e meglio dal meccanico dell'avamposto.
-
Pianeta più sfi-ga-to dove riparare ad un guasto, penso non potesse capitarmi.
Meno male che domani sarò a Nal-Nymias. Ho ancora un sacco di cose da preparare per Maurice. Immagino quanto sarà sorpreso nel rivedermi. -
La scaletta del velivolo attendeva il suo capitano come fosse al contempo un invito e una scusa per l'inconveniente.
La sosta forzata era terminata e la sensazione che gli diede l'accensione dei motori, ebbe l'effetto di una scossa di adrenalina.
Capitan
bin Nadir portò in quota il suo gioiellino e spinse forte l'acceleratore gravimetrico a tre quarti scala.
Voleva allontanarsi in fretta da quel posto triste e puntare verso "l'oriente".
Amava chiamarlo così, quel pianeta dove era diretto.
Il fascino esotico di una società pura e cristallina da essere d'esempio per molte altre in questo Universo, l'attendeva dall'altra parte della galassia.
La destinazione era 70mila anni luce più in là, ma ad
Ori bin Nadir pareva già di cogliere gli odori e i suoni di quello splendido globo.
Nal-Nymias.La
Terra dei Padri.
Quei Padri della Terra che, da 800 milioni di anni, avevano trovato su quel nuovo globo azzurro la definitiva dimora nel Cosmo.
Nulla a che vedere con i Terrestri di oggi.
Il sorriso un po' gli si smorzò.
-
Solo 24 ore, e sarò a casa... -
Si coricò sul sedile di guida, molecolarizzandone la forma in posizione di riposo.
Sfiorò il grosso globo luminescente posto al centro della postazione di comando, che diventò azzurro, per poi passare al blu.
Delle venature rosse si iniziarono a scorgere al suo interno e contemporaneamente le stelle assunsero forma di lunghe scie luminose.

Pochi secondi dopo, il nero del vuoto intratemporale già accompagnava il suo viaggio attraverso le distanze immense.
Mentre il respiro quieto ritmava lento i primi istanti di un sonno ristoratore, si immaginò navigatore d'altri tempi.
Come un pirata al comando della sua nave, solcando l'immenso spazio galattico che l'avrebbe portato sino a casa.
Un giorno fatto di una manciata di ore a cavallo di quel veliero, l'avrebbero condotto da un continente all'altro...come i navigatori di secoli lontani solcavano per mesi gli oceani, per raggiungere lontani e spesso sconosciuti lembi di Terra
Nello stesso momento, su un pianeta sempre più distante, un lacrimante e dolorante
Schifottero Sodomita, si trasformò in un
Cannibio Maggiore di Trocknoll.Come tutti i
Cannibi Maggiori, iniziò a pasteggiare con se stesso, espellendosi poi da un orifizio dal quale, man mano, rigenerava il proprio corpo.
Una misteriosa sorte genetica, quella dei
Cannibi di Trocknoll. Creature amanti del dolore immenso, accondiscendono l'istinto di divorarsi durante la maggior parte della loro lunga vita.
Un fischio infrasonico si sparse per buona parte della superficie del pianeta.
Già, perche, mentre si auto-cannibalizza, fischia di brutto, il buon
Cannibius Trocknolensis.Strani animali sono presenti su ognuno degli
Strani Mondi, di cui il nobile
Cannibio non è nemmeno uno dei più particolari, anzi.
Quel fischio inumano superò l'atmosfera del pianeta, e si propagò veloce nello spazio attorno ad esso.
Ma lui,
bin Nadir, era sempre più distante e non lo udì.
Stava ormai attraversando la galassia e le 20 ore che lo separavano da casa. Quel miserrimo pianeta era solo un ricordo lontano.
Solo un ricordo e forse...l'ennesima lezione di vita.
S'addormentò sorridendo, mentre , per la prima volta dopo aver lasciato
Molapaghi di Bruttos, nuovamente un forte sibilo avvolse l'aria di denso odore di metano.
Ovetto s'era "lasciato andare" ancora...ma anche questo,
bin Nadir, non lo sentì.
Fortunatamente.
- FINE -