08/05/2014, 01:55
08/05/2014, 14:07
Gli scettici della teoria di Hapgood sottolineano che la mappa è una rappresentazione della costa del Sud America o del fatto che l'Antartide e il Sud America fossero una volta connessi all'Uruguay, e che l'Argentina non esisteva ancora. Anche se questo ragionamento forse respinge la presenza dell'Antartide sulla mappa di Piri Reis, altre mappe anomale sono state trovate che sono identiche al continente libero dal ghiaccio, come solo nel XX secolo attraverso la tecnologia satellitare si è stati in grado di identificare.
08/05/2014, 14:21
08/05/2014, 14:50
08/05/2014, 14:51
08/05/2014, 15:04
08/05/2014, 18:41
MaxpoweR ha scritto:
Perchè 3 e 4 secondo te non sono plausibili?
anche a me pare strano che per 200 mila anni circa uomini biologicamente come noi abbiano solo scheggiato le selci. però è anche vero che non abbiamo un termine di paragone per sapere se è tanto o poco. non conosciamo come sono andate le cose per altre razze. purtroppo.MaxpoweR ha scritto:
Ciò che sorprende del trittico non è tanto la sua complessità artistica ma il fatto che questa "simbologia" sia sempre ricorrente ed a quanto pare una costante nell'architettura della nostra "specie". Ciò detto penso che alla base di questo simbolismo ricorrentemente possa esserci èuna ragione specifica. L'ipotesi che "il trittico" sia un modello architettonico ricorrente nei millenni (indipendentemente dal variare delle tecniche costruttive) per pura "coincidenza" mi suona un pò semplicistico. Ma forse è colpa mia che non "credo" molto alle coincidenze soprattutto se sono molteplici
Per quanto riguarda la nostra storia penso che 12mila anni forse sono anche pochi (se vogliamo intendere con "nostra storia" la "nascita" dei sapiens e della nostra civiltà).
Tutti i sapiens discendono da una donna sapiens vissuta 200mila anni fa (l'eva mitocondriale), e non è nemmeno detto fosse la prima, è semplicemente l'unica la cui discendenza ha avuto seguito.
Mi sembra un pò strano che per 193mila anni non abbiamo fatto nulla poi d'incanto saltano fuori i Sumeri già civilizzati e con nozioni ingegneristiche e scientifiche al'avanguardia con scrittura e grandi città nonché l'edificazione di grandi piramidi (le zigurat). Con miti in cui si parla di dei scesi dal cielo e di manipolazioni genetiche. Insomma come avrebebro potuto inventarsi queste cose dal nulla?
Senza contare tutta una serie di reperti la cui realizzazione presuppone una notevole abilità ingegneristica.
Tutto così dal nulla dopo 190mila anni di nulla mi sembra strano
Anche perchè se i primi sono i sumeri circa 6mila anni fa da dove vengono i lasciti culturali quali le descrizioni del diluvio o tutti i miti indù che parlano di eventi vecchi di diverse centinaia di migliaia di anni?
08/05/2014, 18:51
nel podcast la provenienza da marte la dai come un'ipotesi. qui invece sembri darla quasi per certa.Atlanticus81 ha scritto:toctoc ha scritto:
In generale, nei podcast rilevo 4 articolazioni di tesi:
1) L’inzio della storia va retrodatato a circa 10000 a.c
2) vi furono alieni nella preistoria
3) Prima della nostra storia c’è n’è stata un’altra con tecnologie sofisticate
4) l’eredità di 2+3 è presente in conventicole segrete
Innanzitutto grazie per aver citato il podcast!
Rispetto ai quattro punti sopraccitati direi che sì... a grandi linee è così anche se ti invito a prendere in considerazione le giuste osservazioni di Max.
Ovvero che quella che possiamo definire storia del genere Homo va dilatata su un arco temporale di alcune centinaia di migliaia di anni, di cui solo gli ultimi 12.000 anni corrispondono alla NOSTRA storia.
Ovvero la storia dell'Homo Sapiens Sapiens POST-DILUVIANO.
Prima del Diluvio c'era l'Homo Sapiens Sapiens, artefice, forse insieme, o meglio GUIDATO/GOVERNATO da una razza extraterrestre proveniente da Marte di ciò che i miti ricordano come età dell'oro.
Costoro erano i nostri "Antichi Dei"... in possesso di una tecnologia avanzata. Non sappiamo di quanto rispetto alla nostra. Forse molto simile, forse semplicemente diversa.
Forse non conoscevano il motore a scoppio, ma conoscevano perfettamente le peculiarità delle onde sonore e la capacità di sfruttare l'energia vibrazionale.
Possiamo fare solo delle ipotesi al riguardo.
Anche se mi piace sempre ricordare le parole di un esegeta talmudico il quale ricorda che... Che la Bibbia parli di ingegneria genetica è noto da sempre agli ebrei attraverso il Talmud, ma gli autori del Talmud non attribuirono mai tali conoscenze scientifiche avanzate ad esseri provenienti da altri mondi, come appunto vuole la linea interpretativa di Mauro Biglino. L’ingegneria genetica altro non fu che l’eredità degli umani che vissero prima del diluvio universale narrato nella Bibbia...
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=63890174
Umani che vissero prima del Diluvio Universale le cui origini sono da ricercare sul pianeta rosso in accordo con le cronologie mesopotamiche, aggiungerei io.
Ma ciò cambia poco tutto sommato. Sapere se fossero autoctoni terrestri, marziani o entrambe le cose è solo un dettaglio.
La cosa importante è che ESISTEVA una civiltà anche PRIMA del Diluvio. E questo è noto a qualcuno.
Questo per rispondere ai tuoi dubbi sul punto 4.... Qualcuno sa! E quel qualcuno non vuole che questo si sappia... Dovremmo domandarci il perché!
08/05/2014, 20:02
toctoc ha scritto:nel podcast la provenienza da marte la dai come un'ipotesi. qui invece sembri darla quasi per certa.Atlanticus81 ha scritto:toctoc ha scritto:
In generale, nei podcast rilevo 4 articolazioni di tesi:
1) L’inzio della storia va retrodatato a circa 10000 a.c
2) vi furono alieni nella preistoria
3) Prima della nostra storia c’è n’è stata un’altra con tecnologie sofisticate
4) l’eredità di 2+3 è presente in conventicole segrete
Innanzitutto grazie per aver citato il podcast!
Rispetto ai quattro punti sopraccitati direi che sì... a grandi linee è così anche se ti invito a prendere in considerazione le giuste osservazioni di Max.
Ovvero che quella che possiamo definire storia del genere Homo va dilatata su un arco temporale di alcune centinaia di migliaia di anni, di cui solo gli ultimi 12.000 anni corrispondono alla NOSTRA storia.
Ovvero la storia dell'Homo Sapiens Sapiens POST-DILUVIANO.
Prima del Diluvio c'era l'Homo Sapiens Sapiens, artefice, forse insieme, o meglio GUIDATO/GOVERNATO da una razza extraterrestre proveniente da Marte di ciò che i miti ricordano come età dell'oro.
Costoro erano i nostri "Antichi Dei"... in possesso di una tecnologia avanzata. Non sappiamo di quanto rispetto alla nostra. Forse molto simile, forse semplicemente diversa.
Forse non conoscevano il motore a scoppio, ma conoscevano perfettamente le peculiarità delle onde sonore e la capacità di sfruttare l'energia vibrazionale.
Possiamo fare solo delle ipotesi al riguardo.
Anche se mi piace sempre ricordare le parole di un esegeta talmudico il quale ricorda che... Che la Bibbia parli di ingegneria genetica è noto da sempre agli ebrei attraverso il Talmud, ma gli autori del Talmud non attribuirono mai tali conoscenze scientifiche avanzate ad esseri provenienti da altri mondi, come appunto vuole la linea interpretativa di Mauro Biglino. L’ingegneria genetica altro non fu che l’eredità degli umani che vissero prima del diluvio universale narrato nella Bibbia...
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=63890174
Umani che vissero prima del Diluvio Universale le cui origini sono da ricercare sul pianeta rosso in accordo con le cronologie mesopotamiche, aggiungerei io.
Ma ciò cambia poco tutto sommato. Sapere se fossero autoctoni terrestri, marziani o entrambe le cose è solo un dettaglio.
La cosa importante è che ESISTEVA una civiltà anche PRIMA del Diluvio. E questo è noto a qualcuno.
Questo per rispondere ai tuoi dubbi sul punto 4.... Qualcuno sa! E quel qualcuno non vuole che questo si sappia... Dovremmo domandarci il perché!
vedo un problema tecnico: per dei nativi marziani, la gravità terrestre sarebbe stato un problema grave (se non disponevano di antigravità - e sarebbe ancora un'altra ipotesi) - avrebbero pesato il doppio!
08/05/2014, 20:39
08/05/2014, 20:51
08/05/2014, 22:33
Morlok ha scritto:
A proposito del Sig. Biglino....
http://www.ufoofinterest.org/perch%C3%A ... o-biglino/
08/05/2014, 22:35
09/05/2014, 09:38
sembrerebbe che il sig. Biglino non abbia alcun titolo accademico, che abbia fatto solo il liceo classico ed in seguito imparato l'ebraico antico da un insegnante appartenente ad una comunità ebraica.
Il sig. Biglino ha prestato per anni la sua conoscenza dell'ebraico come traduttore per la principale Società Editrice di area cattolica, traslando ogni singolo suono e fonema dell’antico ebraico in italiano, lasciando ad altri il compito di interpretare, in chiave religiosa, quelle parole che sarebbero giunte da Dio. Ecco cosa l'autore dichiara ancora in una intervista rilasciata nel 2011 a Sabrina Pieragostini per il suo blog:
«Sì, stendo la traduzione dall’ebraico masoretico del Codice di Leningrado. Ho tradotto finora 23 libri dell’Antico Testamento. Quello che scrivo oggi- e che ripeto nelle mie conferenze per l’Italia- deriva da una lunga esperienza di traduzioni letterali. E quello che racconto nel libro è ciò che per primo ha stupito me. Sono convinto che la religione nella quale siamo stati educati sia nata, in realtà, da un contatto tra l’umanità ed esseri tecnologicamente superiori. La Bibbia è una storia vera, racconta episodi concreti, ma poi con il passare del tempo si è perso il contatto con questa “fisicità” ed è subentrata l’elaborazione teologica.»
Da queste informazioni e dai commenti entusiasti che ne conseguono sul web, Mauro Biglino si propone quindi come un autore che starebbe scoprendo qualcosa di nuovo in relazione ai veri contenuti della Bibbia, storie insomma mai rivelate prima. Non è affatto così.
A prescindere da ciò, c'è chi nel web ha da un po' iniziato a confutare i contenuti che l'autore in questione è andato ad esporre sia nei suoi libri che nelle conferenze. Sul forum Consulenza Ebraica sono intervenuti alcuni utenti (tra cui un moderatore e l'amministratore stesso del forum) che fugherebbero i pochi dubbi rimasti nel merito delle traduzioni proposte da Biglino.
... La Bibbia contiene molti segreti e ciò è noto da millenni agli ebrei attraverso i testi della tradizione orale. Alcune delle cose spiegate da Mauro Biglino sono comuni agli ebrei, ma risultano totalmente estranee e sorprendenti ad un pubblico non ebraico abituato a leggere la Bibbia dalle traduzioni. Per esempio il termine ebraico “mal’ach” tradotto in italiano con “angelo” ha spesso come soggetto gli essere umani comuni.
Sono relativamente pochi i casi in cui il termine “mal’ach” indica apparizioni fuori dal comune. Questo per l’ebreo che legge la Bibbia in ebraico è assolutamente normale. Gli angeli, nell’ebraismo sono anche le azioni divine, che possono essere portate a termine attraverso vari mezzi, fra cui: comuni cittadini, profeti, microorganismi e cose materiali e queste stesse cose sono dette “mala’achim” ovvero “coloro che svolgono un compito”.
Che la Bibbia parli di ingegneria genetica è noto da sempre agli ebrei attraverso il Talmud, ma gli autori del Talmud non attribuirono mai tali conoscenze scientifiche avanzate ad esseri provenienti da altri mondi, come appunto vuole la linea interpretativa di Mauro Biglino. L’ingegneria genetica altro non fu che l’eredità degli umani che vissero prima del diluvio universale narrato nella Bibbia (racconto presente in altre forme in varie altre tradizioni distanti nel tempo e nello spazio).
In 1656 anni, la durata dell’era prediluviana si raggiunse un livello scientifico clamoroso, in parte derivante dal fatto che i prediluviani sapevano sfruttare pienamente la memoria e le altre parti del cervello con tutte le specialità cui esso è dotato. In parte perché avevano una vita longeva, conseguenza del tipo di atmosfera diverso che vi era prima del diluvio la quale rallentava notevolmente l’invecchiamento.
Nel Talmud non è narrata la favola degli angeli caduti; questi, come testimoniato da vari scritti ebraici antichi, altro non sono che i governanti di quel mondo, detti “shoftim” = “giudici”. Nella Bibbia i cosiddetti “figli di D-o”, che in ebraico l’originale ha: “benè haelohim”, altro non sono che la categoria della classe dirigente. Gli “elohim”, come vuole l’etimologia di questo termine, altro non sono che i “giudici”. Il termine “ben”, in ebraico spesso designa appartenenza oltre che figliolanza. Pertanto i benè haelohim sono coloro che appartengono alla classe degli elohim ovvero dei giudici umani, assolutamente umani.
Su varie cose Mauro ha ragione: la Bibbia, come egli afferma, non è un libro di religione; ma questo discorso, come d’altronde anche altre cose simili che afferma, non riguardano certamente gli ebrei e l’Ebraismo, né la religione ebraica perché questa è quasi sconosciuta e proibisce severamente il proselitismo. Dunque, dato che non ha mai avuto una volontà di divulgazione, i suoi contenuti rimangono ignoti ai più.
L’errore di Mauro, sta nello strumentalizzare alcuni termini biblici per costruirvi, su questi pochi, tutte le sue “teorie”. Altri termini sono stati trattati correttamente da Mauro, altri sono stati di proposito amplificati ed adattati ad un contesto assolutamente inesistente nella Bibbia, altri ancora attribuendogli significati totalmente inventati, se non lui direttamente, attraverso la letteratura che usa da supporto.
Gli ingegneri genetici erano i “refaim” vocalizabile altrimenti con “rofim”=medici, e non gli “elohim”. Questi c’entrano in parte, nell’era prediluviana per l’appoggio a questi concesso come rappresentanti del potere.
Y-H-W-H non è, come dice Mauro, il governatore di una parte del territorio; ma Egli è “konè shammaim waArez” = padrone del Cielo e della Terra, ovvero della totalità dell’Universo.
Non si può fare affidamento a quattro pezzi di coccio per interpretare una letteratura così ricca come la Bibbia. Per questa ci vuole conoscere bene la tradizione orale ebraica che ci istruisce su come venivano letti ed interpretati nell’antichità i termini biblici che oggi altrimenti ci risulterebbero assoluti arcani e ciò comunque rimangono realmente per chiunque l’ignora. Mauro Biglino non fa alcun cenno a questa assolutamente indispensabile letteratura da cui noi ebrei abbiamo imparato il linguaggio per leggere la Bibbia.
Inoltre Mauro commette un comune errore grossolano: Il termine ebraico “Elohim” è nella sua forma più frequente al singolare, un tipo di singolare caratteristico delle lingue semitiche, e non, come egli dice, un plurale riferito ad una classe di extraterrestri. Nella Bibbia sono comuni termine il cui numero singolare è assolutamente indiscusso, come ad esempio “be’alim” e “adonim” ed anche nella forma femminile come per esempio la “behemot” del libro di Giobbe, che è una bestia al singolare e non una classe di bestie. Affermare che “Elohim” sia un plurale anche quando è chiara la forma grammaticale delle parole che lo circondano è ormai un luogo comune. Come anche affermare che Elohim è plurale di El. I due termini derivano da radici assolutamente diverse. Elohim ha il suo singolare che è “eloah”(he finale con mappik), mentre il plurale di “el” è “elim”, termine quest’ultimo che mai è usato per designare il D-o degli ebrei (anche se non sarebbe nemmeno scorretto etimologicamente).
I kerubini, è noto agli ebrei attraverso il Talmud, che sono degli oggetti meccanici, una specie di robot che servivano a proteggere l’arca, ovvero la cassaforte che conteneva cose preziosissime e nel frattempo pericolosissime. Questo era un congegno di protezione ad alta tecnologia sicuramente più efficiente dei sistemi oggi usato nelle banche moderne. Ma come detto, l’alta tecnologia, secondo la tradizione ebraica proveniva dalla precedente era prediluviana e non dagli extraterrestri.
Il capitolo sul “satan” Mauro Biglino lo ha egregiamente trattato e su ciò gli faccio i miei migliori complimenti. Non fa una piega; mancano però le citazioni ebraiche ad alto livello.
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=63890174
09/05/2014, 14:06