Nigel Farage: l'Ue si sta spegnendo sotto i nostri occhi

Nonostante l’allarmismo e il bullismo di Bruxelles, la Grecia ha gridato un clamoroso No.
Che arriva nonostante capi europei abbiano minacciato che avrebbe significato l’uscita della Grecia dall’Euro, per non parlare della pressione economica esercitata sul popolo greco se fosse andato avanti contro la volontà di Bruxelles. Si tratta di una pesante sconfitta per quegli eurocrati che credono che si possa semplicemente distorcere e demolire l’opinione pubblica.
Il capo dei bulli, Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, e altri presunti leader dell’Unione europea, hanno fatto del loro meglio per terrorizzare il popolo greco e costringerlo a sottomettersi ai desideri dell’Unione europea. Ma hanno totalmente fallito. La paura diffusa dalla campagna del Sì è stata respinta. I sondaggi di opinione che davano il Sì avanti solo pochi giorni prima del voto cancellati, come migliaia e migliaia di cittadini greci invadevano piazze e vie cantando “Oxi”.
Cosa sarà, ora della Grecia? Beh, mi sembra che Alexis Tsipras non possa avere la botte piena e la moglie ubriaca. Una Grecia più prospera, guidata dai greci piuttosto che dalla UE, deve sicuramente affrontare la realtà che un’uscita dell’euro è inevitabile e auspicabile al fine di avere una ripresa economica a lungo termine.
Ma c’è un quadro più ampio da prendere in considerazione. Esiste una enorme dinamica generazionale, che pervade tutto questo.
Il 67 per cento dei greci sotto i 35 anni ha votato No: questo dimostra i movimenti ‘sismici’ che stanno spostando la politica europea. Il fatto che i giovani greci abbiano respinto in modo schiacciante il diktat di Bruxelles e votato No in gran numero è di enorme importanza.
Mentre alcuni della vecchia generazione possono ancora credere nella nozione che l’UE abbia portato la pace portato in Europa, le giovani generazioni non ci cascano. E perché dovrebbero? L’Unione europea oggi è causa di enorme risentimento tra le nazioni europee. Basta guardare a come le relazioni tra la Germania e la Grecia si sono deteriorate. Lungi dal portare la pace, l’Unione europea ora semina risentimento.
Qualunque fossero le finalità che c’erano cinquanta o sessanta anni fa, non hanno alcuna attinenza con la realtà della vita per i giovani di tutta l’Unione europea ora, anche in Grecia. Le vecchie idee superate dell’UE sono state respinte alle urne, in cambio di un nuovo approccio e nuove idee.
Il risultato è una Ue barcollante, un’Unione europea che sta morendo in piedi davanti ai nostri occhi.
La credibilità del ‘progetto’ sta svanendo velocemente, mentre i cittadini di tutta l’Europa si risvegliano e scoprono la sua essenza autoritaria.
Con le nuove generazioni ora rivoltate contro il progetto UE, possiamo vedere il supporto per il ‘sogno’ degli Stati Uniti d’Europa dissolversi veloce. Un’Unione europea obsoleta è stata scoperta e respinta con forza dai giovani greci nel 21° secolo.
È fin troppo chiaro per quale motivo: sia la moneta unica, che la stessa Unione europea hanno fatto gravi danni alle prospettive dei giovani che si stanno rendendo conto che non abbiamo bisogno di una moneta unica o di una unione politica per essere amici, vicini di casa e partner commerciali. Molto più importante di questa Unione europea è il concetto di democrazia nazionale, di cui questo referendum greco e il suo risultato sono un esempio raggiante.