05/07/2014, 15:44
Il debitore cè, e ce l'hai sotto i piedi.
Noi tutti generiamo ogni giorno un debito verso la terra.
Il debito delle banche è tutto correlato al nostro pianeta. Il concetto di base è appunto che siano le banche a gestire questo debito, che riversano a noi.
Non possiamo restituire al nostro pianeta il debito che gli stiamo procurando. Esso ci dà da mangiare e ci dà i beni materiali che servono per farci progredire. Produciamo inquinamento come moneta, e la Terra non se ne fa niente. In un complesso teorico perfetto, ciò che esce dalla terra dovrebbe essere restituito alla stessa maniera, ma così non è.
05/07/2014, 15:57
MaxpoweR ha scritto:Il debitore cè, e ce l'hai sotto i piedi.
Noi tutti generiamo ogni giorno un debito verso la terra.
Il debito delle banche è tutto correlato al nostro pianeta. Il concetto di base è appunto che siano le banche a gestire questo debito, che riversano a noi.
Non possiamo restituire al nostro pianeta il debito che gli stiamo procurando. Esso ci dà da mangiare e ci dà i beni materiali che servono per farci progredire. Produciamo inquinamento come moneta, e la Terra non se ne fa niente. In un complesso teorico perfetto, ciò che esce dalla terra dovrebbe essere restituito alla stessa maniera, ma così non è.
uhdsaasduhdhu scusami ma questa non si può proprio sentire -_-
06/07/2014, 12:28
06/07/2014, 13:59
07/07/2014, 13:10
Atlanticus81 ha scritto:
l'obiettivo della monsanto è, come quello di tutte le multinazionali, generare profitto... A prescindere dal resto.
Sul resto non dico che non abbia una logica il tuo pensiero. È infatti da riconoscere che il mondo attuale funziona così.
Semplicemente, a differenza di te, ritengo NON sia l'unico possibile per l'uomo... E di certo non il migliore.
L'hai detto tu stesso... Quanta roba si butta via?! Quanti italiani, greci, etc.etc. faticano a mangiare? Non ci metto l'africa perchè diventerebbe troppo complesso il modello macroeconomico che ho delineato e che forse un giorno pubblicherò, una volta perfezionato.
cari amici,
mi sembra che i questa discussione si sia perso un po' il
"nocciolo" della questione,sembrava che da un giono all'altro si sarebbero riforniti tutti di questi apparecchitti, facendo chiudere
di colpo tutte le aziende delle precedenti energie.
In realtà non è cosi, ammesso, in assoluto ,che funzioni,per rifornire ogni famiglia e ogni azienda occorrerà costruirne "miliardi", ad un prezzo accessibile, non fattibili dall'oggi al domani, ci sarà quindi il periodo di transizione.
I materiali sono metalli, quindi estrazioni e metallurgia non dovrebbero subire deficit, ma un eventuale incremento, subirebbero conseguenze aziende tipo Enel o quelle petrolifere, "solo" se non si convertiranno a produrre altro.
Consideriamo il risparmio di ogni famiglia sulle spese di riscaldamento
e illuminazione, destinabili all'acquisto di altri beni, col conseguente incremento di quei settori. E il risparmio delle aziende, con la possibilità di investirlo, creando nuovi posti di lavoro.
Ciò che penso è che l'elit, non lo voglia , perchè i benefici, sarebbero per tutti e non limitati a pochi
ciao
mauro
Consideriamo poi il risparmio
07/07/2014, 13:50
holocron ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:
l'obiettivo della monsanto è, come quello di tutte le multinazionali, generare profitto... A prescindere dal resto.
Sul resto non dico che non abbia una logica il tuo pensiero. È infatti da riconoscere che il mondo attuale funziona così.
Semplicemente, a differenza di te, ritengo NON sia l'unico possibile per l'uomo... E di certo non il migliore.
L'hai detto tu stesso... Quanta roba si butta via?! Quanti italiani, greci, etc.etc. faticano a mangiare? Non ci metto l'africa perchè diventerebbe troppo complesso il modello macroeconomico che ho delineato e che forse un giorno pubblicherò, una volta perfezionato.
Senti da che pulpito.
Ti sei mai permesso di comprare una mela con un'ammaccatura vistosa?
Hai mai comprato dell'insalata con delle foglie un pò brutte senza buttarle via?
Hai mai osato togliere un pò di muffa da un pomodoro e mangiare il resto?
Hai mai provato a comprare un formaggio fresco che scade tra 1 o 2 giorni?
Vedi, lo spreco lo fai tu scegliendo di non comprare queste cose o di buttarle direttamente come se fossero infette. Anzi, ti indigni se un supermercato si azzarda a tenerle in vendita.
holocron ha scritto:
Un giorno perfino il mio lavoro verrà sostituito dalle macchine, i supermercati si riforniranno in automatico grazie a sistemi all'avanguardia. E a meno che non ci sia una politica dove tutti gli uomini non avranno più bisogno di lavorare, la vedo dura sopravvivere.
holocron ha scritto:
Hai voglia a riconvertire aziende ciclopiche come Enel, Eni etc..
Se domani inventano il teletrasporto, un'azienda come la Wolkswagen che ha 57000 dipendenti più tutto l'indotto che mantiene, come li riconverti? A spazzare le strade? non ci sarebbero nemmeno cessi a sufficenza da far pulire a tutti.
holocron ha scritto:
Io vedo che qua si vaneggia, anzi, si gioca proprio con la vita delle persone.
07/07/2014, 13:55
Come ricollochi qualche milione di persone all'istante
TUTTO AUTOMATIZZATO, dove bastano pochissimi lavoratori a fare qualche operazione di rifinitura.
07/07/2014, 14:07
holocron ha scritto:
e se per produrre la quantità per fare 10000 barattoli di fagioli richiedesse solo 20 persone, le altre 970?
07/07/2014, 14:07
07/07/2014, 14:13
BOBBY ha scritto:
Una economia basata SOLO sulla produzione di beni non è destinata ad andare molto lontano.
I beni e i servizi vanno venduti sul mercato. Il loro utilizzo richiede assistenza e consulenza. C'è molto da fare per adattare l'offerta di nuovi prodotti alla domanda dei potenziali consumatori.
Credete ancora che la produzione possa creare nuovi posti di lavoro qui nel mondo occidentale post-industriale?
Beata ingenuità.
... La tesi fondamentale di Polanyi riguarda la negazione della "naturalità" della società di mercato, ritenuta piuttosto un'anomalia nella storia della società umana (che lo porta a rifiutare l'identificazione dell'economia umana con la sua forma mercantile) e il concetto normativo di embeddedness. L'economia non è avulsa dalla società, ma non può che essere embedded, vale a dire integrata, radicata proprio all'interno della società.
Esistono infatti tre forme di integrazione dell'economia nella società: la reciprocità, la redistribuzione e lo scambio di mercato. Il concetto di reciprocità in Polanyi deriva da quello studiato da Marcel Mauss, in quanto essa si basa sulla logica del dono.
Negli scambi regolati dalla reciprocità, infatti, assumono decisamente più valore gli individui e soprattutto le relazioni, i legami che derivano dallo scambio rispetto all'effettivo bene oggetto di dono.
La seconda forma di integrazione è la redistribuzione: in questo caso si presuppone l'esistenza di un organo centrale da cui dipende un sistema di distribuzione collettiva. In altre parole, si producono beni e servizi che vengono poi trasferiti a questo centro, e successivamente distribuiti alla collettività.
La terza forma di integrazione, che è anche oggetto delle critiche più radicali da parte dell'economista, è lo scambio di mercato. Si tratta di un sistema complesso nel quale tutto tende ad essere scambiato e quindi tutto subisce continue fluttuazioni e regole mutevoli. La "società di mercato" (la società in cui "tutto è mercato"), contraddistinta dalla presenza di una Alta Finanza, consiste proprio nella riduzione di tutto - natura, lavoro, denaro - a merce, di modo che la dimensione mercantile, che in altre epoche e società era solo una componente spesso marginale dell'attività economica, diventa predominante, fino al punto di piegare tutte le attività sociali, la forma stessa della società, alle esigenze dei mercati. La predominanza degli scambi commerciali a distanza, e dunque la predominanza della dimensione finanziaria che tali tipi di scambi richiedono, può essere considerata la sua definizione del Capitalismo.
Polanyi contrappone alle aride logiche di mercato, una logica di distribuzione di beni basata sulla reciprocità, che si fonda sullo scambio dei beni basato sull'aspettativa di ricevere altri beni in modi stabiliti.
Questa forma di economia si osserva in molte società "semplici".
A differenza della maggior parte degli economisti che lo hanno preceduto, Karl Polanyi non considera la reciprocità, la redistribuzione e lo scambio di mercato come susseguentisi a livello temporale, vale a dire che in epoca più antica vigeva la reciprocità e via via le altre forme, ma le tre modalità di scambio economico possono coesistere...
07/07/2014, 15:14
07/07/2014, 15:56
BOBBY ha scritto:
Secondo me però la maggior parte della popolazione mondiale non è assolutamente pronta a un cambiamento di tale portata. In Italia poi...
07/07/2014, 18:25
holocron ha scritto:
Come ti ho già citato sopra, se prima in un'azienda 1000 persone producono 1000 barattoli di fagioli al giorno e quelle mille per 10000 persone (che si lamentano che non ci sono abbastanza barattoli per tutti), se l'azienda automatizza e ne produce 10000 al giorno con solo l'aiuto di 10 persone, licenziando le altre 990, chi fai felice? sicuramente i 10000 clienti, ma non i 990 lavoratori che hanno perso il lavoro. Che magari hanno pure lottato per ottenere quel lavoro e che ci tenevano.
E dove le ricollochi quelle persone? a coltivare i fagioli? e se per produrre la quantità per fare 10000 barattoli di fagioli richiedesse solo 20 persone, le altre 970?
Io vedo che qua si vaneggia, anzi, si gioca proprio con la vita delle persone.
L'uomo è destinato a venire sorpassato dalle macchine e lo è tuttora, in qualunque ramo. Dare energia gratis alle aziende non farebbe altro che accelerare questa tendenza, altro che ricollocare i disoccupati. Ma questo non l'avevate calcolato... come al solito.
08/07/2014, 00:24
Un giorno che è moolto più vicino di quanto tu possa mai immaginare....
08/07/2014, 08:55
Thethirdeye ha scritto:holocron ha scritto:
Come ti ho già citato sopra, se prima in un'azienda 1000 persone producono 1000 barattoli di fagioli al giorno e quelle mille per 10000 persone (che si lamentano che non ci sono abbastanza barattoli per tutti), se l'azienda automatizza e ne produce 10000 al giorno con solo l'aiuto di 10 persone, licenziando le altre 990, chi fai felice? sicuramente i 10000 clienti, ma non i 990 lavoratori che hanno perso il lavoro. Che magari hanno pure lottato per ottenere quel lavoro e che ci tenevano.
E dove le ricollochi quelle persone? a coltivare i fagioli? e se per produrre la quantità per fare 10000 barattoli di fagioli richiedesse solo 20 persone, le altre 970?
Io vedo che qua si vaneggia, anzi, si gioca proprio con la vita delle persone.
L'uomo è destinato a venire sorpassato dalle macchine e lo è tuttora, in qualunque ramo. Dare energia gratis alle aziende non farebbe altro che accelerare questa tendenza, altro che ricollocare i disoccupati. Ma questo non l'avevate calcolato... come al solito.
Caro holocron... qui se c'è uno che vaneggia, quello sei proprio tu
Stai paragonando il lavoro degli uomini con il lavoro delle macchine.
Cosa diavolo c'entra, di grazia?
Le persone che ogni giorno si spezzano la schiena per produrre (ad esempio)
AUTA A BENZINA, domani, si spaccheranno la schiena lo stesso, per produrre (ad esempio)
"motori magnetici".
Hai mai sentito parlare di "conversione delle fabbriche"?
Hai mai sentito parlare di "aggiornamento della forza lavoro"?
Evidentemente no, visto che parli così.
Ti faccio un altro esempio:
coloro i quali producevano negli anni 80/90 'registratori audio a nastro' o 'piastre a cassette'...
pensi che siano andati a finire sotto i ponti nel momento in cui sono usciti i registratori digitali
e/o i lettori CD?
Non credo proprio.
E poi scusa... se le automazioni delle fabbriche hanno determinato un taglio della forza lavoro,
quel taglio ci sarebbe comunque..... INDIPENDETEMENTE da ciò che si produce. O no??
Penso inoltre, che questo tuo modo di preservare una categoria precisa di operai in questo modo,
è totalmente fuori dal mondo e fuori da ogni logica di progresso tecnologico.
Il bello è che difendi CHI ha occultato quel progresso, inquinando mezzo pianeta e sfruttando sino
all'osso miliardi di persone in tutto il mondo, per la sola necessità di "conservare" il lavoro di uno
zero virgola della popolazione mondiale!Altro che orticello holocron.... qui siamo all'ABC
dell'egoismo fatto uomo!!
Stai tranquillo..... perchè ogni singola persona che immagina, crea, produce, distribuisce e vende
i famigerati MOTORI A SCOPPIO (sempre come esempio), domani, sarà impegnata a produrre
qualcosa di nuovo, innovativo e, SOPRATTUTTO, pulito, ecologico e, viva DIO, non dipendente
dalle risorse DANNOSE per ogni genere di essere vivente, come il petrolio e il carbone.
E quello sarà un gran giorno.
Un giorno che è moolto più vicino di quanto tu possa mai immaginare....