30/06/2014, 09:17
Aztlan ha scritto:
Cara Nisaba, che perdi tempo a rispondere seriamente a starmanNoi abbiamo rinunciato da un pezzo
Aztlan ha scritto:
Era appunto questa la risposta della scienza ufficiale a tesi come quella sostenuta nell' articolo dell' odontoiatra: non c' è stata alcuna perdita o aggiunta di cromosomi, ma bensì una fusione di cromosomi preesistenti.
Il cromosoma 2 3 dei primati sono fusi nell' Uomo costituendo il cromosoma 2.
Mi chiedo ancora se ci sia la prova dal punto di vista scientifico di questo particolare processo...
star-man ha scritto:
Ora,io penso che questo fattore sia INERZIALE E NEL CONTEMPO AUTOPORTANTE,nel senso che,una volta iniziata l'ascesa,si è creata una tendenza irrefrenabile e interattiva tra. cervello e organismo a complessizzarsi e perfezionarsi sempre di più.
LA PROVA DI QUESTO STA,SECONDO ME,NEL CROLLO DEL CERVELLO IN HOMO SAPIENS,iniziato circa 50 000 anni fa,con una diminuzione di massa notevole,fino ad oggi.
30/06/2014, 11:08
Nisaba ha scritto:
quei crani inizialmente erano "normali". L'aumento è artificiale.
30/06/2014, 14:23
non sono sicura che ci sia stata una diminuzione di massa
1200–1750 cm³ di capacità cranica (10% maggiore della media umana attuale)
30/06/2014, 16:18
Nisaba ha scritto:Aztlan ha scritto:
Era appunto questa la risposta della scienza ufficiale a tesi come quella sostenuta nell' articolo dell' odontoiatra: non c' è stata alcuna perdita o aggiunta di cromosomi, ma bensì una fusione di cromosomi preesistenti.
Il cromosoma 2 3 dei primati sono fusi nell' Uomo costituendo il cromosoma 2.
Mi chiedo ancora se ci sia la prova dal punto di vista scientifico di questo particolare processo...
Sono a conoscenza dello studio della Pollard.
E in effetti, ora che me lo fai notare, mi sono spiegata piuttosto male sopra.... stavo citando proprio il suo studio, ma ho parlato di perdita al posto di fusione.
In una qualche misura penso però sia "più o meno lo stesso".
E in ogni caso la natura non fonde due cromosomi.
Né per un conscio processo di selezione naturale (perché non è vantaggioso!), né per un errore.
Se un gamete ha un cromosoma in meno (perché due si sono fusi), in teoria quella mutazione non potrebbe comunque continuare.
Ammettendo che quel gamete possa generare la vita, per conservarsi una mutazione che fonde due cromosomi, dall'altra parte dovrebbe esserci un gamete che ha subito la stessa identica mutazione.
Poi magari hai anche una prole con una coppia in meno... ma è fertile?
Si riproduce all'interno del gruppo-famiglia (altrimenti la mutazione non si conserva)? Se non si riproduce all'interno del gruppo-famiglia, come fa a trasmettere il carattere?
Sempre parlando per teoria, neanche la possibilità di un'enorme quantità di radiazioni (dovute ad un cataclisma X) porterebbero al verificarsi di una circostanza del genere: le mutazioni sono sempre casuali.
L'ingegnerizzazione, invece, è mirata. E funzionante e funzionale.
30/06/2014, 20:09
30/06/2014, 20:46
01/07/2014, 07:04
Nisaba ha scritto:Aztlan ha scritto:
Cara Nisaba, che perdi tempo a rispondere seriamente a starmanNoi abbiamo rinunciato da un pezzo
COMMENTO
per usare il plurale maiestico,bisognerebbe essere un ReAztlan ha scritto:
Era appunto questa la risposta della scienza ufficiale a tesi come quella sostenuta nell' articolo dell' odontoiatra: non c' è stata alcuna perdita o aggiunta di cromosomi, ma bensì una fusione di cromosomi preesistenti.
Il cromosoma 2 3 dei primati sono fusi nell' Uomo costituendo il cromosoma 2.
Mi chiedo ancora se ci sia la prova dal punto di vista scientifico di questo particolare processo...
Sono a conoscenza dello studio della Pollard.
E in effetti, ora che me lo fai notare, mi sono spiegata piuttosto male sopra.... stavo citando proprio il suo studio, ma ho parlato di perdita al posto di fusione.
In una qualche misura penso però sia "più o meno lo stesso". E in ogni caso la natura non fonde due cromosomi. Né per un conscio processo di selezione naturale (perché non è vantaggioso!), né per un errore. Se un gamete ha un cromosoma in meno (perché due si sono fusi), in teoria quella mutazione non potrebbe comunque continuare. Ammettendo che quel gamete possa generare la vita, per conservarsi una mutazione che fonde due cromosomi, dall'altra parte dovrebbe esserci un gamete che ha subito la stessa identica mutazione. Poi magari hai anche una prole con una coppia in meno... ma è fertile? Si riproduce all'interno del gruppo-famiglia (altrimenti la mutazione non si conserva)? Se non si riproduce all'interno del gruppo-famiglia, come fa a trasmettere il carattere?
Sempre parlando per teoria, neanche la possibilità di un'enorme quantità di radiazioni (dovute ad un cataclisma X) porterebbero al verificarsi di una circostanza del genere: le mutazioni sono sempre casuali. L'ingegnerizzazione, invece, è mirata. E funzionante e funzionale.star-man ha scritto:
Ora,io penso che questo fattore sia INERZIALE E NEL CONTEMPO AUTOPORTANTE,nel senso che,una volta iniziata l'ascesa,si è creata una tendenza irrefrenabile e interattiva tra. cervello e organismo a complessizzarsi e perfezionarsi sempre di più.
LA PROVA DI QUESTO STA,SECONDO ME,NEL CROLLO DEL CERVELLO IN HOMO SAPIENS,iniziato circa 50 000 anni fa,con una diminuzione di massa notevole,fino ad oggi.
Non c'è tendenza irrefrenabile. La tendenza si è arrestata all'Homo sapiens, e al sapiens sapiens (se proprio vogliamo cavillare)... il tuo dubbio può trovare soddisfazione nella teoria del cespuglio evolutivo: da un Homo comune, discendono tutti gli altri, che non rappresenterebbero step successivi dell'evoluzione di una specie, ma specie parallele e contemporanee (più o meno).
COMMENTO
Su questo sono d'accordo.
Ma,la domanda è: un cespuglio ha cmq una coerenza attorno ad una determinata evoluzione di un certo numero di specie.
Nel cespuglio ominideo e poi umano,non puoi metterci l'ascidia.
Quindi quale è il motivo di questa coerenza?
Intendo dire che,se è vero che homo sapiens appare accanto a Neanderthal,da dove salta fuori?
Creato?
E perché no,chi può dire e provare il contrario?
Non creato...ma allora come,perché appare improvvisamente e non dal Neanderthal ma per conto suo?
Questo la scienza non sa spiegarlo,per questo di inventa schemi ad albero,poi a cespuglio,poi....senza mai poterlo spiegare.
Allora,mettiamone lì un'altra:
SE DAVVERO L'OMINIZZAZIONE È STATA IN PARTEOPERA ALIENA,CHI CI DICE CHE NON POSSA CONTINUARE ANCORA OGGI?
ALLORA,GLI SLIENI HANNO DATO IL VIA ALL'OMINIZZAZIONE IN TEMPI REMOTISSIMI,E POI HANNO CONTINUATO AD INTERVENIRE SUI CEPPI SUCCESSIVI,SELEZIONANDONE GLI INDIVIDUI MIGLIORI.
QUINDI SONO ARRIVATI A PRODURRE IL NEANDERTHAL,POI IL CROMAGNON...POI HOMO SAPIENS SAPIENS.
Adesso,che l'abbiamo detta tutta,abbiamo in mano la risposta,perché, quello che emerge dalle ricerche sulle abductions,suggerisce l'idea che lo STIANO FACENDO ANCORA ADESSO,CERCANDO DI PRODURRE IL NUOVO SAPIENS SAPIENS SAPIENS....
I risultati fanno schifo,ma loro continuano,stupidi e disperati quali sono,a fare i Frankenstein del terzo millennio.
Ecco il motivo del cespuglio evolutivo,ma il cespuglio dovrebbe essere disegnato mettendo ci l'alieno semi nascosto tra i suoi arbusti.
La cosa paradossale è il fatto che l'alieno NON EVOLVE MAI,RESTA SEMPRE UGUALE A SÈ STESSO,mentre evolve,si fa per dire l'uomo.
E questo per due motivi:
a)lui non è fatto come noi ma ha bisogno del nostro corpo,più il nostro corpo è evoluto,tanto meglio lui si trova
b)la sua speranza è quella di poter creare una specie VERAMENTE IBRIDA,CLN LUI E NOI FUSI IN UNA SOLA SPECIE.
Non ci è mai riuscito,ma non desiste,causando poi i danni che stanno spegnendo il sapiens sapiens.
Adesso è facile capire meglio la mia ipotesi:
l'evoluzione ominide a è iniziata da un problema ambientale e da una defaillance casuale di un piccolo gruppo di individui,che hanno offerto all'alieno l'opportunità di tentare il progetto.
Da lì, gli alieni hanno seguito i primi sviluppo,selezionato poi gli individui migliori e proceduto alla seconda ingegneria.
Così ,è nato il cespuglio evolutivo,e la seconda specie è apparsa.
Quindi,di nuovo,una selezione dei migliori e più adatti all'intervento,ed ecco apparire la terza specie...e così via fino al sapiens attuale.
I creazionisti hanno ragione,solo che non ci ha creato Dio,che certe porcherie non le fa,ma loro,gli Dei,i Creatori,DI CUI TROVIAMO TRACCE E REMINESCRNZE NELLA STORIA,Dei e Creatori laici e non umani,che stanno continuando ancora oggi in questa opera pia.
Bisogna dire che questo potrebbe contrastare con la mia teoria su un punto,ma,in fondo,se l'evoluzione ominidea è proceduta a cespuglio per una specie strana di inerzia auto propulsiva....queste auto propulsione non sarebbe stata ...auto...ma estero diretta,una mano...santa...aliena.
Bene,in questo modo si può spiegare il cespuglio e il suo perché e come.
Che cosa apparirà dunque in un prossimo futuro accanto al sapiens attuale?
UN IBRIDO CON UN CERVELLO RIDOTTO ANCORA DI PIÙ COME MASSA, UNA NEUROFISIOLOGIA ALLA PAVLOVIANA,FUNZIONALITÀ E SALUTE FISICA MIRATA ED EFFICACE,INSOMMA...UN SAPIENS SAPIENS SAPIENS RESIDUALE MA TUTTO SOMMSTO GRADITO ALL'INTERFERENZA ALIENA?
A vedere i risultati ottenuti in questi ultimi decenni,direi che ci siamo quasi.....TRA UN PO' ARRIVERÀ e avrà un vantaggio su di noi.
Non lo potremo riconoscere dall'esterno,prima di tutto,e poi avrà una chance notevole:
sarà una unità carbonio sana,con la mente orientata al collettivo,una mentalità da insetto sociale,e una funzionalità notevole in alcuni aspetti particolarmente graditi ai Creatori.
Inoltre,sarà un Creatore egli stesso,avendo poi a disposizione la nanotecnologia,l'ingegneria genetica anche riproduttiva,ecc....
Unico neo...il degrado di XY...che cercherà di ovviare usando le tecniche succitate.
Alla fine,il risultato,sarà, probabilmente,una ultima davvero ultima specie ibrida,UNIDIMENSIONALE IN TUTTO,ANCHE NRLLA RIPRODUXIONE,CIOÈ QUANTO L'ALIENO VUOLE
******
Riguardo alla diminuzione di massa celebrale... innanzitutto non va di pari passo con l'intelligenza e l'acume, altrimenti dovrebbero esserci in giro solo esseri umani intelligenti e di una certa furbizia (e a giudicare da quanto leggo sui giornali, non è così). In secondo luogo... non sono sicura che ci sia stata una diminuzione di massa, perché se tu stai prendendo come esempio i crani deformati artificialmente per essere dolicocefali non è un buon esempio: quei crani inizialmente erano "normali". L'aumento è artificiale.
COMMENTO
Sono d'accordo,infatti,la massa cerebrale non significa niente.
IL CERVELLO DELLE DONNE HA UNA MASSA MINORE DI QUELLO MASCHILE,MA,COME È PALESR,LE DONNE SUPERANO IL MASCHIO PER QUANTO RIGUARDA L'INTUIZIONE,
LA FURBIZIA,L'INTELLIGENZA EMOTIVA(e quindi la gestione degli istinti e il colore emotivo effettivo dei rapporti sociali,cioè la quintessenza della vita umana),LA RESISTENZA ALLA FATICA SU SCALA TEMPORALE,L'INECCHIAMENTO E LA DURATA DELLA VITA,ecc....
Questo tra l'altro fa delle donne il bersaglio preferito dell'alieno,da Eva in poi....dato che l'alieno sa,specialmente oggi,che il maschio non dolo sta scomparendo ma NON SERVE PIÙ, PROSPETTICAMENTE,IN TEMPI MEDI (vedi quello che ho scritto prima)
Quindi,l'alieno è un genocida,ma progressivo,e con un'aria scientifica e corretta.
Adesso,chiudere con un Buona giornata mi pare di cattivo gusto,ma,felice di aver scritto queste cose,lo auguro all'interferenza ,che se lo merita proprio.
Per voi un amichevole ciao
07/07/2014, 23:40
Pedra da Gávea
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pedra da Gavea, Rio de Janeiro
La Pedra da Gávea è una formazione rocciosa situata nella foresta di Tijuca, nei pressi della città di Rio de Janeiro.
Descrizione[modifica | modifica sorgente]
La Pedra da Gavea si innalza a un'altezza di 842 metri sopra il livello del mare, e dalla sua cima è possibile dominare con lo sguardo una zona incredibilmente ampia: il suo nome, infatti. è dovuto al fatto che i primi esploratori portoghesi la utilizzassero come punto d'osservazione per scorgere navi nemiche in avvicinamento ("Gavea" in portoghese è l'albero maestro di una nave).
Il mistero della Sfinge[modifica | modifica sorgente]
Il vertice di questa scoscesa collina sembrerebbe rappresentare un immenso viso (occhi, naso, bocca, barba ed un cappello o copricapo su questa testa): è molto dibattuto, tuttavia, se si tratti di una scultura realizzata da mani umane oppure se la particolare conformazione del "volto" sia dovuto semplicemente all'erosione naturale (si tratterebbe in tal caso di un fenomeno di pareidolia). Molti ritengono che si tratti effettivamente di una Sfinge, scolpita da alcuni fenici per indicare il luogo di sepoltura di un sovrano morto in Brasile. Sul fianco destro della montagna, infatti, sarebbero presenti dei segni incisi nella roccia che sono stati interpretati come grafemi dell'alfabeto fenicio. L'iscrizione reciterebbe "Badezir fenicio di Tiro, figlio maggiore di Jethbaal".[senza fonte] Badezir o Baal-Ezer II fu effettivamente un re di Tiro che regnò nell'850 a.C.. Tuttavia, non esistono prove concrete dell'effettiva presenza dei Fenici in Brasile, e anche sull'origine antropica delle iscrizioni sulla "Sfinge" ci sono pareri discordi tra gli studiosi.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pedra_da_G%C3%A1vea
Baal-Ezer II
Baal-Eser II ou Baléazar ou encore Badezir. Roi de Tyr (855 - 849 avant J.-C.).
Fils du roi Ithobaal Ier, qui vécut quarante-cinq ans et régna pendant six ans1, fut à son tour roi de Tyr. Il eut un enfant :
Mattan I roi de Tyr.
I Ithobaal o Ethbaal (IX secolo aC.), Fu re di Tiro 887-855 aC.
Al sacerdote della dea Astarte origine; Ithobaal ho fondato una nuova dinastia rovesciando re stesso Phelles assassino di suo fratello Astharymos.
Ithobaal vissuto 68 anni e regnò per trentadue anni1. Sotto il suo regno, Tyre è cresciuta la sua influenza e potere su tutta la Fenicia. Relazioni marittime sono stati sviluppati con il mondo intero Mediterraneo. Ha mantenuto ottimi rapporti con i re d'Israele. La più grande minaccia proveniva dal potere egemonico degli Assiri.
Ha avuto due figli:
Baal-Ezer II o Badezor o Badezir re di Tiro.
Jezebel, la futura regina d'Israele, che sposò Acab figlio di Omri, re d'Israele.
Secondo la visione storica ortodossa, non vi furono contatti del mondo medio-orientale con le Americhe prima dell’arrivo del navigatore genovese Cristoforo Colombo, nel 1492.
Vi sono però molte evidenze che il mondo medio-orientale e anche il mondo celtico-megalitico (vedi mio articolo sul Cromlech di Calçoene), ebbero sporadici contatti con il Sud America, a partire dall’epoca dei Sumeri.
La teoria del pre-contatto dei Sumeri è supportata sia da elementi di somiglianza linguistica dell’antico idioma sumero con la lingua aymara parlata ancora oggi in Bolivia, sia da due reperti molto particolari che furono rinvenuti presso il lago Titicaca. Mi riferisco alla Fuente Magna e al Monolito di Pokotia che riportano iscrizioni sumere, che furono decifrate dall’epigrafista Clyde Winters.
La teoria della scoperta occasionale è supportata dal fatto che i popoli antichi, in questo caso i Sumeri, erano buoni naviganti e potrebbero aver circumnavigato l’Africa nel senso uguale alle lancette dell’orologio, ovvero partendo dal Mar Rosso e dirigendosi inizialmente verso il Capo di Buona Speranza. Una volta giunti presso le isole di Capo Verde però, i venti contrari, ovvero gli alisei, li avrebbero spinti verso il Brasile e così sarebbero giunti inizialmente in Amazzonia.
Secondo questa teoria il secondo popolo di navigatori che giunse occasionalmente al Brasile furono i Fenici, che però lasciarono nel continente sud americano molte più evidenze archeologiche e fonemi linguistici nelle lingue locali, come il Tupi Guaraní.
Uno dei primi sostenitori della teoria della presenza antica dei Fenici in Brasile fu il professore di storia austriaco Ludwig Schwennhagen (XX secolo), che nel suo libro “Storia antica del Brasile”, citava gli studi di Umfredo IV di Toron (XII secolo), che a sua volta aveva descritto i viaggi del re Hiram di Tiro (993 a.C.), e re Salomone di Giudea (960 a.C.), fino all’estuario del Rio delle Amazzoni.
Secondo Schwennhagen la lingua Tupi Guaraní avrebbe la stessa origine delle lingue medio-orientali e, in particolare mostrerebbe molte similitudini con la lingua sumera.
Per quanto riguarda le evidenze archeologiche e documentali, che proverebbero l’arrivo e la presenza antica di fenici in Brasile, si deve innanzitutto citare la questione della Pietra di Paraiba, che fu rinvenuta nel 1872 presso Pouso Alto (Paraiba).
La pietra si spezzò in quattro pezzi non fu mai ritrovata, ma la copia delle iscrizioni che secondo gli scopritori vi erano intagliate fu inviata al visconte di Sapuachay che era il presidente dell’istituto storico di Rio de Janeiro. Inizialmente la trascrizione fu dichiarata un falso però in seguito, nel 1960, l’epigrafista Cyrus Gordon affermò che il testo fenicio che riproduceva la Pietra di Paraiba, non poteva essere un falso, perchè riportava dei concetti grammaticali della lingua fenicia che erano ancora sconosciuti nel 1872, quando la conoscenza dell’antico idioma medio-orientale nel mondo era ancora molto limitata. Ecco la traduzione della Piedra di Paraiba:
Siamo Canaei di Sidone della città del re mercante. Giungemmo a quest’isola lontana, una terra montagnosa. Abbiamo sacrificato un giovane agli Dei e alle Dee celesti, nel diciannovesimo anno del nostro re Hiram e ci siamo imbarcati a Ezion-Geber nel Mar Rosso. Abbiamo viaggiato con dieci navi per due anni intorno all’Africa, quindi ne fummo separati per la mano di Baal e già non stiamo con i nostri compagni. Così giungemmo qui, dodici uomini e tre donne, alla isola del ferro, in una nuova spiaggia che io, l’almirante controllo. Ma sicuramente gli Dei e le Dee ci favoriranno.
Secondo Cyrus Gordon il re Hiram che si menziona sarebbe Hiram III, che daterebbe l’iscrizione al 531 a.C. Inoltre, quando ci si riferisce alla “mano di Baal”, si starebbe indicando il Dio delle tempeste e ciò avvallerebbe la tesi dei venti alisei che dalle isole di Capo Verde spirano costantemente verso il Brasile.
Vi sono altre fonti documentali sul possibile arrivo di navi fenicie in Brasile. Per esempio le fonti di Erodoto che nelle sue Storie, cita una spedizione fenicia contrattata dal faraone egizio Necao II (610 a.C.- 595 a.C), che partì dal Mar Rosso e giunse allo stretto di Gibilterra tre anni dopo.
Inoltre bisogna citare la spedizione cartaginese del 425 a.C. comandata da Annone, che avrebbe dovuto fondare delle colonie del golfo di Guinea, durante la quale potenzialmente anche i Cartaginesi (discendenti dei Fenici), avrebbero potuto giungere in Brasile.
Dal punto di vista delle evidenze archeologiche, si deve citare la Pedra di Gavea e la Pedra do Ingá.
La prima, ubicata presso Barra da Tijuca nello Stato di Rio de Janeiro, riporta dei petroglifi che sono stati parzialmente decifrati dallo studioso Bernardo de Azevedo da Silva Ramos. (Inscrições e Tradições da América Pré-Histórica, 1932).
Secondo questa interpretazione l'iscrizione potrebbe essere translitterata in questo modo:
LAABHTEJBARRIZDABNAISINEOFRUZT
Che tradotto significherebbe:
Qui Badezir, re di Tiro, figlio più vecchio di Jetbaal.
L’iscrizione rimonterebbe pertanto all’incirca all’840 a.C., in quanto Jetbaal regnò fino all’847 a.C.
Anche se secondo alcuni storici ortodossi l’iscrizione della Pedra di Gavea è indicata come un falso, c’è da chiedersi come sia stato possibile, nel principio del XIX secolo, quando il petroglifo della Pietra di Gavea fu dato a conoscere pubblicamente, riprodurre un’iscrizione fenicia visto che la conoscenza di quest’idioma era molto limitato nel mondo (stessa situazione della Pietra di Paraiba).
L’altra evidenza archeologica della possibile presenza antica dei Fenici (o forse degli Ittiti come sostenuto dall’italo-brasiliano Gabriele D’Annunzio Baraldi) in Brasile è il misterioso e complesso Petroglifo di Ingá, che ho avuto la possibilità di studiare in un mio recente viaggio in Brasile.
Analizzando la Pedra do Ingá, si possono notare molti segni che secondo Baraldi sono stati fatti utilizzando degli stampi quando l’intero monolito era un enorme pezzo di lava fusa, in seguito all’eruzione di un’antico vulcano.
Per esempio si nota un segno molto simile al qoph fenicio, ovvero un circolo con una linea verticale al centro, che corrisponde al latino q.
L’ultima evidenza, quest volta documentale, sulla possibile presenza di popoli medio-orientali (forse Cartaginesi), nell’interno del Brasile è il famoso Documento 512, che ho recentemente tradotto in forma integrale dal portoghese antico.
Come si vede la possibilità che i Fenici siano arrivati in epoche antiche in Brasile è supportata da varie evidenze documentali, archeologiche e linguistiche. Resta da verificare se realmente si stanziarono in Sud America e se poterono sfruttare alcune miniere di metalli preziosi, che furono utilizzate dai Templari nei secoli sucessivi, come sostenuto da alcuni ricercatori del cono sud.
YURI LEVERATTO
Copyright 2012
http://www.yurileveratto.com/it/articolo.php?Id=293
E' possibile riprodurre questo articolo indicando chiaramente il nome dell'autore e linkando la fonte http://www.yurileveratto.com/it
08/07/2014, 01:49
MaxpoweR ha scritto:
Scusate ma questa non è una prova inconfutabile? L'america è stata scoperta QUANTO MENO DAI FENICI o per meglio dire portata a conoscenza del popolo occidentale. Per assegnare le piramidi agli egizi si sono usate fantasticherie qui è inciso nella roccia ma... BOh io non ci capisco più niente
08/07/2014, 02:10
08/07/2014, 08:51
08/07/2014, 09:15
Signore del tempo ha scritto:
Il problema è che la gente a questo punto si farebbe domande. Se è sbagliata questa storia, quante altre cose sono errate?
08/07/2014, 11:08
08/07/2014, 21:54
09/07/2014, 21:08
Signore del tempo ha scritto:
Il problema è che la gente a questo punto si farebbe domande. Se è sbagliata questa storia, quante altre cose sono errate?
Atlanticus81 ha scritto:
A mio avviso ci sono tre motivi principali del perché la verità non vuole essere rivelata
1. Di carattere socio-economico
Se Atlantide e l'età dell'oro fosse esistita veramente cosa ci impedisce di realizzare nuovamente quell'utopia?
E se si scoprisse che l'economia di quel tempo fosse stata fondata sul modello delle società gilaniche e l'economia del dono?
2. Di carattere religioso
Se si scoprisse che siamo un prodotto scientifico di altri esseri simili a noi crollerebbe l'antropocentrismo su cui si fonda uno dei pilastri di controllo dell'intera umanità: la strumentalizzazione della religione e l'idea tradizionalmente intesa del dio.
E allora, interrogandosi sulla vera natura di DIO l'uomo potrebbe ri-scoprire la verità in merito (coscienza, universo olografico, etc.etc.)
3. Di carattere tutelare
Anche potrebbe esserci una censura da parte di quello che chiamo Player A per impedire che una umanità ancora 'squilibrata' entri in possesso di tecnologie potenzialmente letali per l'intera vita sul pianeta consci di ciò che accadde alle civiltà prediluviane e la fine che fecero.
L'anime "Nadia e il mistero della Pietra azzurra" di cui abbiamo parlato anche in una puntata del nostro podcast è molto eloquente in questo, soprattutto nel finale... se avessero lasciato la versione originale dell'autore invece di sostituirla con una più soft...
Per questi tre motivi la verità non deve essere rivelata... da nessuno dei tre Player