17/07/2014, 19:46
17/07/2014, 19:53
29/07/2014, 17:28
Povera Italia: un immigrato costa il doppio di un agente
Tra alloggio e altre spese un clandestino che si fa registrare «guadagna» molto più del poliziotto o del militare che lo accoglie allo sbarco. È l'altra faccia dell'emergenza
A Lampedusa come a Pozzallo, a Marsala come ad Agusta. Quando arriva una nave carica di disperati, marinai e poliziotti non hanno tempo di ricordare Pasolini e la sua Valle Giulia .
Ma quando gli immigrati vengono trasferiti nelle strutture ricettive, scatta la «lotta di classe». Con un paradosso.
Nel Mezzogiorno, calcola l'Istat, la soglia di povertà per un single è pari a 706 euro al mese. Gli immigrati, una volta registrati, ricevono un reddito mensile di 900 euro netti al mese (30 euro al giorno per le spese personali). Altri 900 euro vanno a chi li alloggia (altri 30 euro al giorno: nel marsalese non ci sono più posti liberi nei bed and breakfast; ed ormai ci sono famiglie che li accolgono anche a casa pur di recuperare 30 euro). E 600 euro vanno a coprire le spese assicurative.
Nel complesso, ogni immigrato che accetta la registrazione costa allo Stato 2.400 euro al mese. Tanto per fare un esempio, un poliziotto guadagna la metà. Un Volontario di Marina che lo salva dal barcone dello scafista riceve 900 euro al mese. Esattamente lo stesso che prende l'immigrato dopo qualche giorno. In compenso, non ha nessuno che gli paga l'alloggio o la scheda di 5 euro per il telefonino.
Con 2.400 euro di reddito mensile, l'Istat ricorda che nel Mezzogiorno una famiglia di 5 persone (padre, madre e 3 figli adolescenti a carico) scavalla la soglia di povertà, stimata in poco più di 2.000 euro mensili.
Il disagio delle Forze dell'ordine e militari nei riguardi dell'Operazione Mare Nostrum inizia a lievitare. Per il momento (forse per uniformarsi alle tradizioni della ligure Roberta Pinotti) il fenomeno è limitato al mugugno. Ma c'è. È sempre più forte.
Al Viminale, per esempio, iniziano a preoccuparsi per un fenomeno che si sta diffondendo tra gli immigrati: segno che alcuni di loro sono stati indottrinati alla partenza. Molti disperati che arrivano sulle nostre coste rifiutano di rilasciare le impronte digitali (alcuni si bruciano i polpastrelli). Il motivo è chiaro. Se lo facessero, i loro dati (al di là del nome che forniscono) verrebbero messi nel data-base europeo. Invece, preferiscono farsi registrare come rifugiati politici nei paesi del Nord Europa, in Olanda soprattutto. Il rischio che temono all'Interno è che l'Olanda possa chiudere le frontiere e rispedire in Italia gli immigrati.
Al Viminale, ma anche alla Marina militare, poi, ricordano che Mare Nostrum ha prodotto un altro fenomeno che ha favorito l'aumento delle vittime in mare. La costante presenza delle navi militari italiane a poche miglia di distanza dalle acque libiche ha portato gli scafisti ad utilizzare imbarcazioni sempre più vecchie e poco sicure. Prima dovevano reggere il mare fino a Lampedusa. Ora devono fare poche miglia per incrociare una «nave grigia» con la bandiera italiana a poppa.
I centri d'accoglienza, grazie a questo sistema, sono ormai al collasso. E gli immigrati vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale. In pochi giorni sono atterrati a Malpensa ed a Torino Caselle 12 voli noleggiati per trasferire dalle parti di Novara gli ex disperati in sedi della Croce rossa od in altre individuate dalla Protezione civile. A trasferirli dagli aeroporti alle sedi di accoglienza, pullman militari. Su questi mezzi, però, i poliziotti non salgono. Per non creare tensioni, dicono. In realtà, sembra per non avere problemi con i sindacati interni. Pochi giorni fa in Sicilia è esplosa una rivolta in un centro d'accoglienza. Gli immigrati protestavano perché era saltato il collegamento Sky per i Mondiali di calcio.
di Fabrizio Ravoni
Roma
Lo stipendio mensile di un poliziotto, mentre un marinaio semplice prende appena 900 euro
Il costo in euro al mese di ogni immigrato accolto in Italia tra alloggio, assicurazione e altre spese
29/07/2014, 19:54
30/07/2014, 08:18
10/08/2014, 09:53
10/08/2014, 10:01
10/08/2014, 11:41
10/08/2014, 11:54
10/08/2014, 13:18
greenwarrior ha scritto:
I politici italioti sono complici e meritano che la gente li mandi a casa.
10/08/2014, 15:09
26/08/2014, 16:24
26/08/2014, 16:26
28/08/2014, 00:48
Il governo requisisce le case e i sindaci alzano le barricate
I Comuni si ribellano contro i possibili espropri per ospitare gli immigrati. Altra iniziativa: profughi negli hotel di Venezia per ripagare gli albergatori in crisi
Sarà che i prefetti non sanno più che pesci pigliare per gestire l'emergenza immigrazione ma il diktat di quello di Brescia ha dell'incredibile: «Sono pronto a requisire luoghi pubblici e privati per dare ospitalità agli stranieri».
Ultimatum che ha fatto arricciare il naso a molti sindaci, uno dei quali ha preso carta e penna e rispedito al mittente la minaccia: «La diffido a requisire qualsiasi struttura/immobile comunale e/o privato sul territorio del Comune - scrive Andrea Bianchi, sindaco di Trenzano - senza l'indispensabile preventivo consenso del legittimo proprietario». Nervi a fior di pelle e la situazione, visti i continui sbarchi, non potrà che peggiorare.
L'escalation parte il 19 agosto scorso quando il viceprefetto Salvatore Rosario Pasquariello convoca gli amministratori locali per aggiornare la lista dei posti disponibili in provincia. Sono già stati individuati 347 letti sparsi sul territorio: 12 a Calvagese della Riviera, 50 all'asilo notturno Pampuri di Brescia, 12 alla Caritas di Boario, più di cento sparpagliati in 4 hotel di Brescia e così via. Offerta troppo bassa rispetto all'invasione in atto e la prefettura cerca in tutti i modi di convincere i sindaci che «immigrato è bello». Senza esito. Così, il 20 agosto, parte la circolare, accompagnata da un articolo di un giornale locale in cui si dice che «Il rifugiato non ruba lavoro. Lo crea». È l'opinione del presidente di una onlus che dà ospitalità agli stranieri e che il prefetto fa propria per persuadere i sindaci a spalancare le proprie porte ai nuovi arrivi. Ma la minaccia è questa: «La situazione che si sta delineando... potrebbe costringere già nell'immediato quest'ufficio ad adottare soluzioni che consentano di affrontare l'emergenza... consistenti nell'adozione di provvedimenti di requisizione d'urgenza di idonee strutture... ex art. 2 del T.U.L.P.S.».
In pratica requisire alberghi e/o appartamenti di privati sfitti per metterci i profughi. Il più lesto a ribellarsi all'ipotesi è il sindaco di Trenzano che ha già risposto «picche» via lettera: «Sia permesso rammentare alla S.V. che, secondo quanto disposto nella Costituzione... la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge e può essere, solo nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale. Nella fattispecie non si ravvede quale interesse generale italiano... possa giustificare requisizioni di strutture pubbliche e/o private a italiani». E ancora: «Ci sono italiani, imprenditori, artigiani ed operai, sull'orlo della disperazione, alcuni dei quali suicidi, a causa della gestione folle di questo Stato...».
Se il prefetto di Brescia minaccia espropri, quello di Venezia va in ginocchio da Federalberghi per avere la lista di «strutture di modeste dimensioni e di categoria medio-bassa» dove poter piazzare un po' di stranieri. In fondo, è il ragionamento del prefetto, con 35 euro al giorno per ogni immigrato, gli albergatori potrebbero rifarsi di una stagione opaca visto il clima. Nel nordest, è vero, ha piovuto moltissimo; ma sul fronte delle polemiche è addirittura prevista grandine. Il senatore della Lega, Raffaele Volpi, invoca il «fronte comune»: «Tutti i sindaci si ribellino a questa politica sciagurata». Mentre il deputato bresciano Davide Caparini tira in ballo Alfano: «Ennesimo caso in cui il prefetto da inutile diventa dannoso. E non potrebbe essere differentemente dato che è la longa manus del ministro che un giorno promette di sospendere la raccolta dei clandestini sulle coste del Mediterraneo e il giorno dopo fa un decreto per finanziare con altri 130 milioni di euro Mare Nostrum».
09/09/2014, 14:06