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MessaggioInviato: 17/07/2009, 23:13 
Io non credo che si faccia del cover up anche quando si tratta di possibili eruzioni vulcaniche su altri pianeti.Non ci dimentichiamo delle eruzioni di acqua e ghiaccio in quel di titano se non erro...brillantemente immortalate dalle sonde jpl...
Se di fenomeno esplosivo si tratta credo che una volta raccti dati sufficenti ci diranno qualche cosa sulla natura del fenomeno...



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"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
Verner Von Braun,1972
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MessaggioInviato: 18/07/2009, 12:14 
Sicuro, tommaso...? Sapessi quante cose non hanno detto o non dicono! Basta che freuenti il Sito di "Lunar Explorer" per saperne...



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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MessaggioInviato: 18/07/2009, 12:25 
Ulteriori spiegazioni del Dott. Paolo Fienga (di "Lunar Explorer") sul lla fumata vulcanica di Marte, in risposta ad un utente:


Innanzitutto, io non credo che questo "sbuffo" sia fatto di vapore acqueo.
Il vapore acqueo, che pure è presente (in varia misura) nelle emissioni vulcaniche, non è l'indice primario da considerare ai fini della ricerca di eventuali mari e fiumi "liquidi" nelle profondità di un pianeta (Marte, la Terra e qualsiasi altro Corpo Celeste roccioso).
Per altro, l'emissione di vapore acqueo (di regola misto a fanghi e ghiaccio vero e proprio) è un fenomeno tipico di quello che viene chiamato "Crio-Vulcanismo" (o "Vulcanismo Freddo"). Praticamente il Vulcanismo che sembra interessare le Lune Saturniane Titano ed Encelado e la Luna Nettuniana Tritone. Forse anche Plutone può essere teatro di Vulcanismo Freddo.
Ed anche su Marte, nelle Regioni Polari, è fortemente probabile che si verifichino fenomeni Crio-Vulcanici (che, ad esempio, hanno creato quei curiosissimi rilievi a forma di "pioppo" che svariati ricercatori hanno confuso per segni di vegetazione).

Ma in questo caso specifico, il fenomeno che abbiamo davanti agli occhi è Vulcanico in senso stretto.
E l'emissione vulcanica in questione, a mio modo di vedere, è "calda" e tradizionale.

La domanda che dobbiamo porci, allora, è questa: il "Pennacchio" che sta offuscando i Cieli di Tharsis è un fenomeno isolato e - sebbene eclatante - comunque "residuale", oppure è l'evidenza di una fenomenologia assai più globale, profonda e complessa?
Una fenomenologia che, laddove confermata in questo secondo senso, ci direbbe a gran voce:"Avete sbagliato a fare i conti! Marte non è un Pianeta Geologicamente defunto: era solo dormiente".

Inutile dire che un bel mazzo di Scienziati (Geologi e Vulcanologi), laddove questo scenario venisse davvero confermato, dovrebbero andare a nascondersi...

Ma per tornare a noi ed alla tua domanda, ti dico questo: che ci sia dell'acqua e del ghiaccio, al di sotto della Superficie di Marte, è certo: lo hanno rilevato i radar a bordo a bordo degli Orbiter Odyssey e - soprattutto - Mars Express. Questi rilevamenti, inoltre, hanno anche lasciato agli Scienziati uno spazio interpretativo per nulla angusto: essi infatti ci hanno detto che poco al di sotto della crosta di Marte c'è sicuramente del ghiaccio d'acqua - come per giunta ce ne è, in abbondanti depositi superficiali, nella Regione di Vastitas Borealis e, più in generale, al Polo Nord Marziano - e poi, molto probabilmente, qualora esistessero le condizioni geotermiche ed atmosferiche adeguate (e cioè qualora esistessero, in profondità, sorgenti significative di calore ed una densita atmosferica adeguata - che sappiamo esserci!) è FORTEMENTE PROBABILE che questi depositi di ghiaccio, in alcune regioni ed in alcuni periodi dell'anno, POTREBBERO TRASFORMARSI - o resistere in maniera perpetua - IN ACQUE CORRENTI.

Il fatto che Marte si stia "risvegliando", da un punto di vista Vulcanologico, come il Pennacchio di Arsia sembra suggerire, sarebbe/è una prova del fatto che queste "sorgenti sotterranee significative di calore" ESISTONO. E se esiste il ghiaccio (e sappiamo che esiste) ed esiste il calore adeguato per scioglierlo (e, adesso, sappiamo che esiste), la conseguenza è solo una: effettivamente, nel sottosuolo di Marte (dalla sub-superficie e sino a qualche chilometro di profondità), SCORRE ACQUA!

Le conseguenze di una tale costruzione, se confermata, capisci bene che sono di importanza Storica!

E te ne dico un'altra: come vedrai nel montaggio realizzato da Marco Faccin (e che vado a pubblicare tra poco) - un montaggio ottenuto da 34 frames Mars Express scattati nell'arco di circa 30 minuti - la Nube/Pennacchio ci appare stabile e compatta!
Ora, se si fosse trattato di una nube "leggera" (tipo vapore acqueo), i fortissimi venti Marziani l'avrebbero diradata/disintegrata in pochissimo tempo (diciamo qualche decina di minuti o, al massimo, un paio d'ore), probabilmente facendo passare l'intero fenomeno eruttivo sotto silenzio (nel senso che esso sarebbe rimasto, praticamente, invisibile).

E invece no! Il Pennacchio, a quanto pare, RESISTE e SI E' ALLUNGATO, denso e compatto (guarda l'ombra che proietta al suolo) , per oltre 400/450 Km!!!

Conclusione (provvisoria): il Pennacchio è costituito - MOLTO probabilmente - da elementi relativamente pesanti ed estremamente densi, quali - appunto - i gas e le ceneri vulcaniche.
Pensa al "Pennacchio" che si sollevò dal Vulcano Pinatubo, sulla Terra, qualche anno fa, il quale - si dice e si pensa - fu idoneo a modificare, sebbene solo localmente (alcuni dicono "globalmente", ma secondo me esagerano), il clima e la temperatura terrestre...

Ecco, il fenomeno di Arsia Mons, a mio modo di vedere, così come ci appare ora fa "impallidire" - in termini di magnitudine - il fenomeno del Vulcano Pinatubo!

C'è di che essere curiosi ed entusiasti. Speriamo solo che la NASA, adesso, ci mostri qualcosa...Ma anche oggi, a quanto pare, tutto tace.


(Penso sia una spiegazione validasotto tutti i punti di vista!)



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MessaggioInviato: 18/07/2009, 13:08 
Interessante sito riguardante i "Crops-Circle", segnalato dall'utente "teo": http://alieniemisteri.altervista.org/ev ... nomici.htm Per chi fosse interessato,farebbe bene visitarlo...



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MessaggioInviato: 18/07/2009, 13:26 
La Nasa mette in Rete le foto dei moduli LEM delle Missioni Apollo rimaste sulla Luna. Potrete ingrandire le immagini! http://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/m ... sites.html

Eccone un esempio:

Immagine


Ultima modifica di Ufologo 555 il 18/07/2009, 13:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/07/2009, 21:18 
Un bell'articolo di Pasquariello Domenico

http://alieniemisteri.altervista.org/

La bufala dei veicoli aerei dalle prestazioni eccezionali


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Da tempo circolano su internet racconti su aerei e UAV (veicoli senza pilota) che avrebbero prestazioni eccezionali, molto superiori a quelle degli aerei conosciuti: il problema è che questi veicoli aerei non esistono!

Infatti, si inventano incredibili prestazioni e racconti su veicoli aerei che sono solo dei disegni su carta, ma che vengono considerati reali da molte persone senza alcun motivo. Di conseguenza le persone prendono per buoni questi discorsi ed a loro volta parlano a terzi di questi veicoli aerei come se fossero reali.

Si tratta di disegni, modelli 3D, progetti, che diventano magicamente reali per alcune persone, ed a cui vengono attribuiti delle caratteristiche fantastiche. A volte queste caratteristiche fantastiche vengono attribuite a vari prototipi di veicoli aerei, spesso solo perché hanno una forma bizzarra, ma si tratta di dati completamente inventati.

Addirittura si fantasticano prestazioni su veicoli aerei in servizio, nonostante non corrispondano alla verità, oppure si inventano veicoli aerei in servizio di cui non esiste neanche un disegno ufficiale.

Un oggetto delle fantasie molto quotato sono i veicoli senza pilota, gli UAV, a cui vengano attribuite prestazioni fenomenali nonostante basti una piccola ricerca per rendersi conto che gli UAV in servizio hanno prestazioni molto modeste, e che la maggior parte di questi ha un motore ad elica che praticamente ha una tecnologia di 60 anni fa. Inoltre, gli UAV in servizio sono molto scarsi in combattimento.

Alcuni utilizzano le fantasie sulle super prestazioni inesistenti per fare paragoni con gli UFO, ma è ovvio che si tratta di ragionamenti senza senso.

Fare disegni o avere idea di costruire veicoli aerei con caratteristiche eccezionali, avendone un barlume di quello che possono essere le potenzialità è una cosa, avere padronanza del progetto è un'altra. Infatti talune innovazioni si sono concretizzate solo dopo decenni, e non senza fatica di anni di ricerca. Una cosa è sognare e realizzare disegni, ed un'altra realizzarla.

Non sono mai esistiti e non esisteranno mai motivi validi per cui una tecnologia avanzata non sia inserita in campo militare, dove si investono miliardi l'anno per realizzare aerei sempre più complessi. Quindi se non vediamo certe cose è perché non è possibile realizzarli, per un motivo o per l'altro, tutto qui.

Si possono fare fantasie su fino a quando si possa andare nello sviluppo aeronautico di veicoli aerei, ma fintando non sarà fatto qualcosa di reale e funzionante, si tratterà solo di pura fantasia e basta.

L'esistenza di fantomatici quanto improbabili aerei/prototipi segreti dalle prestazioni eccezionali è dovuto ad una nota fantasia che vuole utilizzarli per spiegare il fenomeno degli UFO negli ultimi 60 anni. Ovviamente non esiste alcuna prova o anche solo una traccia dell'esistenza di questi aerei/prototipi segreti che dovrebbero spiegare gli UFO, anzi la progressione tecnologica in aereonautica militare esclude categoricamente l'esistenza di veicoli del genere, non a caso siamo più nel campo della fantasia che della realtà quando si parla degli ufo terrestri.
L'aereonautica militare è un campo finito, dove se una cosa esiste allora lascia innegabili prove o indizi verificabili della sua esistenza, riscontrabili nell'immensa documentazione ufficiale della storia dell'aereonautica o semplicemente osservando il progresso tecnologico militare aereonautico. Qualsiasi esperto aereonautico sa che non esistono e non sono mai esistiti aerei super avanzati con i quali si vogliono spiegare gli UFO e, tra l'altro, questi fantomatici aerei non risultano da nessuna fonte attendibile, ed è impossibile che si siano avute a disposizione tecnologie così avanzatissime ma si sia continuato per decenni ad investire triliardi in tecnologie obsolete e primitive.

Oggi conosciamo tutti gli aerei militari esistenti, i prototipi di aerei e perfino i progetti degli aerei mai realizzati. Inoltre, conosciamo tutta la linea temporale dello sviluppo delle tecnologie aereonautiche, che si presenta lineare, formata da piccoli miglioramenti che hanno portato allo sviluppo graduale degli aerei fino a quelli dei giorni nostri: di tutto ciò si ha enorme documentazione che mostra ogni dettaglio di come si sia ideato, progettato, testato, costruito, implementato e migliorato qualsiasi tecnologia aereonautica ed aereo. In tutto ciò non sono mai esistiti aerei dalle prestazioni eccezionali che non rientrino tra quelli già conosciuti, né tantomeno aerei in grado di spiegare le prestazioni degli UFO.



La bufala del TR-3B



Il TR-3B è considerato un aereo segreto che in realtà non è mai esistito, su cui molti si divertono a fantasticare, aggiungendo di tanto in tanto false informazioni per creare storielle interessanti.

Il TR-3B, il TR-3A Black Manta e altri progetti dai nomi molto attraenti sono quei classici disegni con i quali si divertono i progettisti per dar sfogo alle loro idee (e desideri).
Tutte queste idee, compresi anche alcuni UAV di forma triangolare, furono riuniti sotto il programma COMPASS COPE della seconda metà degli anni '70, e furono anche realizzati alcuni prototipi in scala.
Fu da questo programma che nacque la tecnologia stealth.
Il programma Compass Cope fu chiuso, ma da esso nacquero due filoni: uno portò all'F-117 (che è di forma triangolare), ed è stealth, l'altro portò ai ricognitori rpv delle serie TIER (cui appartengono i Predator ed i Global Hawk).
Noterete che TR si legge TIER. Non è una coincidenza: sta a significare che i TIER di oggi nascono dai progetti TR di quegli anni.
Questo è tutto.
La leggenda ha poi fatto il resto, scatenando la fantasia di ufologi e cercatori di misteri.
Ma anche in questo caso, la verità è ancor più affascinante della leggenda.



La bufala dell'Aurora



L'aurora è considerato anch'esso un aereo segreto che in realtà non è mai esistito, su cui molti si divertono a fantasticare, aggiungendo di tanto in tanto false informazioni per creare storielle interessanti, nonché tantissime foto false che ora riprendono un modellino ed ora sono delle manipolazioni digitali.

C'è un fatto vero: l'USAF e le industrie aeronautiche americane hanno certamente avviato degli studi per verificare la possibilità di realizzare un ricognitore destinato a sostituire l'SR-71 e l' U-2.
Di questi studi c'è traccia: ci sono i disegni concettuali, qualche progetto, e anche qualche specifica di massima. Si trattava di progetti per un ricognitore stealth in grado di volare oltre i Mach 5 e oltre i 30.000 metri di quota, propulso da un motore ramjet a metano.
In effetti sono prestazioni molto simili a quelle che la McDonnell Douglas studiava nei primi anni '80 per realizzare un aereo ipersonico commerciale denominato HSCT.
A questo fatto vero, si è poi aggiunta un'altra circostanza.
Proprio nel 1985 (l'anno in cui la McDonnell aveva presentato il suo progetto civile HSCT) un documento di bilancio del Dipartimento della Difesa, sotto la voce TR-1 (che era la designazione, all'epoca, dell'ultima versione dell'U-2), presentava la voce "Aurora" e prospettava un finanziamento di 80 milioni di dollari nel 1986 e di ben 2,2 miliardi di dollari nel 1987.
Di qui nacquero le voci, le illazioni e la leggenda Aurora, pompata anche da qualche profittatore che non mancò di vendere alla Jane's la sua testimonianza e alcune foto contraffatte. In realtà la leggenda fu creata proprio dalla stampa specializzata che incominciò a speculare e lanciare l'idea che si doveva trattare del successore dell'SR-71, l'aereo militare più veloce del mondo. In breve, l'Aurora diventò una leggenda metropolitana, su cui si inventarono storie ed avvistamenti di ogni tipo.
L'Aurora, purtroppo, non esiste.
Il nome "Aurora" sul bilancio del 1986 era un nome in codice, che nascondeva i finanziamenti per il B-2, allora coperti da segreto.
In altre parole, Aurora era il B-2.
Come disse un generale dell'USAF: "Ci piacerebbe molto che esistesse, ma purtroppo non è così"
In effetti da allora sono passati vent'anni, e sono un po' troppi anche per un programma segreto. Tanto più che il fantomatico programma super-segreto apparve pubblicamente sui bilanci, tanto è vero che lo notarono tutti gli appassionati.

L'importante è capire che l'Aurora non esiste non perché non ci sia la tecnologia per poterlo fare, infatti lo dimostra il fatto che l'X-43 ha raggiunto Mach 9.8. Inoltre, un aereo ipersonico che vola a quote prossime a quelle orbitali, non è cosa che si possa sperimentare in segreto. Ed è un giocattolo molto costoso.

Gli americani non potevano permettersi l'Aurora nel momento in cui stavano finanziando il B-2, l'F-22 e l'F-35 (per non parlare di tanti altri programmi meno "combattivi" ma comunque costosi) e non possono permetterselo oggi, con il bilancio della difesa devastato dalle spese per la guerra in Iraq e già pronto per passare sotto la scure di profondi tagli.

Programmi segreti ormai non ne esistono più, semplicemente perché non esiste più la guerra fredda.
E poi i veri segreti sono sotto gli occhi di tutti, non c'è bisogno di cercarli.
Ad esempio, la tecnologia stealth americana è un segreto gelosamente custodito.
Il radar dell'F-22 è un altro super segreto: si conosce più o meno la sua conformazione e i principi tecnologici che usa, ma nulla si sa circa le sue effettive capacità e prestazioni, specialmente nelle modalità LPI (bassa probabilità di intercettazione).
Di questi "piccoli" grandi segreti ce ne sono parecchi, ma di aerei segretissimi sperimentati di nascosto e utilizzati per missioni contro un nemico che non esiste più, non ce ne sono.



La bufala della connessione UFO-F117/B2



Spesso si legge la nota bufala secondo cui la gente scambiava gli aerei stealth F117 e B2 prendendoli per UFO quando non erano ancora noti al pubblico o anche successivamente: ciò è falso, i fatti smentiscono categoricamente questa bufala, e si tratta solo di una delle tante bufale messe in giro per ridicolizzare chi avvista gli UFO o chi crede nella loro esistenza. Il discorso vale anche per vecchi aerei avanzati e prototipi militari, dove ci si inventa bufale secondo cui le persone li scambiavano per veicoli alieni, ma anche qui non esiste una sola prova a supporto di queste affermazioni.

Tra l'altro la forma del B2 e dell'F117 è inconfondibile, inoltre sono aerei molto conosciuti, è impossibile che qualsiasi ricercatore UFO non li riconosca e li vada spacciando per UFO.

Infatti, ho visionato migliaia di casi UFO degli ultimi 60 anni ma non ho mai trovato casi del genere, ma ovviamente non può esistere ciò che non è mai avvenuto.



Velivoli terrestri immaginari



La più comune bugia è la pretesa dell'esistenza, dagli anni'40 ad oggi, di veicoli che non risultano da nessuna parte, non esistono neanche tra i prototipi e non esiste neanche una traccia della loro presenza nella storia dello sviluppo degli aerei militari. La causa dell'esistenza di questi veicoli è da ricercarsi nella fantasia e nell'ignoranza delle persone, nonché in libri dove persone per l'appunto si sono inventati l'esistenza di questi veicoli per vendere, oppure a volte si è riscontrato che semplici schizzi su carta di ingegneri grazie alla fantasia della gente sono magicamente diventati aerei realmente realizzati, il che equivale a dire che basterebbe prendere un qualsiasi disegno di fantasia per convincere la gente che si tratta di una cosa realmente esistente: sembra ridicolo ma esistono realmente persone che fanno cose del genere.

È pratica diffusa di alcune persone lo spacciare aerei di fantasia come se fossero davvero esistiti. Alcune persone con la loro fantasia ed ignoranza in materia credono che dei velivoli siano stati realmente realizzati perché hanno visto dei loro disegni. Questo ragionamento ovviamente non ha senso, chiunque può disegnare qualsiasi velivolo, ma ciò non vuol dire che sia stato realizzato, tantomeno si può pretendere di utilizzarlo per spiegare l'esistenza degli UFO e simili.

Ad esempio, prendiamo questo sito:

http://www.luft46.com/

che riporta la rielaborazione in 2D ed in 3D dei disegni fatti su carta durante la seconda guerra mondiale e successivamente, in sostanza sono aerei che non sono mai stati realizzati ma solo disegnati su carta. Eppure esistono persone che vanno in giro spacciandoli per aerei davvero realizzati, e magari con quelli più strani ci vogliono anche spiegare gli UFO.

Fare disegni o avere idea di costruire veicoli aerei con caratteristiche eccezionali, avendone un barlume di quello che possono essere le potenzialità è una cosa, avere padronanza del progetto è un'altra. Infatti talune innovazioni si sono concretizzate solo dopo decenni, e non senza fatica di anni di ricerca. Una cosa è sognare e realizzare disegni, ed un'altra realizzarla.

È un pò come pretendere che poiché è stata disegnata l'astronave di Star Trek allora vuol dire che questo velivolo deve essere stato realmente realizzato. La stessa cosa vale per modellini realizzati di qualsiasi velivoli di fantasia.

Ovviamente inventare testimonianze, dati e fatti a favore di questi aerei inesistenti non li rende più concreti, ma anzi rende tutto più ridicolo perché queste testimonianze, dati e fatti sono inesistenti o contrastano con quanto scritto, ad esempio, in siti aereonautici fatti da professionisti del settore.

Ecco qui di seguito un esempio di aerei inesistenti che sono magicamente diventati reali partendo da semplici disegni fatti su carta, ovviamente non meraviglia il fatto che esistano solo disegni, fotomontaggi e ricostruzioni al computer di questi aerei inesistenti:



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Immagine:
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il che equivale ovviamente a credere che esistano realmente cose del genere:
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Le fantasie sui prototipi



Altra nota bugia è l'attribuire prestazioni eccezionali a noti prototipi militari che sia per motivi fisici e sia per le informazioni disponibili su di loro mostrano chiaramente che non potevano avere in nessun caso prestazioni eccezionali, ma anzi furono abbandonati in quanto le loro prestazioni erano scarse. Quindi paradossalmente si cerca di far passare per super-aerei quelli che in realtà sono veicoli con prestazioni inferiori agli aerei della loro epoca.

Altra bugia che si accompagna a questa è piuttosto un dimenticanza, cioè il fatto che questi veicoli hanno avuto una sperimentazione limitatissima nel tempo, di solito pochi mesi o un anno, solo raramente si è andato oltre. Il motivo è semplice, erano aerei inefficienti e quindi il progetto, costoso, veniva abbandonato.

Da notare che velivoli sperimentali di questo genere furono prodotti in pochissime unità, spesso solo uno o due esemplari, e volarono solo su installazioni militari particolari, quasi sempre in zone inaccessibili anche agli occhi dei più indiscreti.

Vediamo ora la verità sui veicoli dove si fantastica maggiormente.



Chance Vought V-173/XF5U

Il Chance Vought V-173, e la sua versione definitiva XF5U, era un progetto per un caccia con capacità STOL (Short Take Off and Landing, decollo e atterraggio corti). Sviluppato negli Stati Uniti negli anni '40 adottava una caratteristica ala discoidale, che gli conferì i soprannomi di 'Flying Flapjack' o 'Flying Pancake'.
Il progetto nacque negli anni '30 da un'idea di Charles Zimmerman e fu abbandonato nel 1947. Nessun V-173 o XF5U prese mai servizio (furono costruiti infatti solo due prototipi, di cui uno solo volante). Dei due veicoli costruiti, uno fu demolito subito dopo la chiusura del progetto, mentre l'altro fu ceduto allo Smithsonian Museum. Il progetto fu abbandonato in quanto risultò obsoleto rispetto agli aerei dell'epoca, infatti si stavano già diffondendo i primi modelli a jet, mentre l'aereo avevano una vecchia tecnologia ad elica.

La quantità di bugie raccontate su questo velivolo sono enormi, spesso e volentieri si fa finta di non sapere che furono costruiti solo due veicoli di cui solo uno volante, nonché si fa finta di non sapere che nel 1947 il progetto fu abbandonato definitivamente e non volò mai più. Lo si usa spesso per tentare ridicolmente di spiegare gli UFO.

Ecco come era:

Immagine



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II Parte:



Horten Ho.IX (Gotha Ho 229)

L'Horten Ho 229 (spesso chiamato erroneamente Gotha Go 229 dal nome del costruttore) era un prototipo di caccia-bombardiere tutt'ala sviluppato alla fine della seconda guerra mondiale, progettato dai fratelli Reimar e Walter Horten e costruito dalla Gothaer Waggonfabrik. Era uno degli aerei preferiti dal Reichmaresciallo Hermann Göring. L'aereo era stato progettato inizialmente per migliorare le prestazioni degli alienti nazisti.
Nel 1943, il Reichmaresciallo Hermann Göring chiese di produrre un bombardiere che fosse in grado di trasportare un carico di 1.000 kg a una distanza di 1.000 km e a una velocità di 1.000 km/h. Gli Horten erano convinti che il loro progetto di ala volante a basso attrito potesse soddisfare gli obiettivi richiesti. Allora proposero al governo il loro progetto personale: l'Ho IX, come punto di partenza per il bombardiere.
Il primo Ho IX V1, che era un aliante senza motore, volò il 1 settembre 1944. A questo seguì nel dicembre 1944 l'Ho IX V2, che era spinto da uno Junkers Jumo 004 (il progetto originale prevedeva l'impiego del più potente BMW 003, ma al momento questo propulsore era praticamente irreperibile). Il programma non fu fermato nemmeno il 18 febbraio 1945, quando l'unico Ho IX V2 precipitò a terra a causa dell'esplosione di un motore dopo soltanto due ore di volo.
Durante gli ultimi atti della guerra, l'esercito statunitense catturò alcuni di questi aerei. Un veleggiatore Horten e l'Ho 229 V3, che era quasi completamente assemblato, vennero protetti e inviati alla Northrop Corporation negli Stati Uniti perché fossero sottoposti a dei test.
L'Ho 229 era di costruzione mista, con il pod centrale fatto da tubi in acciaio saldati assieme e le superfici alari erano costruite principalmente in legno. Le ali erano fatte con due sottili pannelli in compensato incollati assieme con una mistura di segatura e carbonella. Il controllo del velivolo era affidato agli elevoni e agli spoiler. L'aereo utilizzava un carrello di atterraggio triciclo retrattile, e aveva un paracadute per rallentare in fase di atterraggio. Il pilota sedeva su un primitivo sedile eiettabile.
Un piccolo prototipo monoposto della Northrop (il Northrop N9M-B) e un aliante tutt'ala (Ho IV) sono attualmente esposti al museo Planes of Fame nella California del sud. L'unico Ho 229 sopravvissuto, il V3, è situato al National Air and Space Museum's Paul E. Garber Facility a Suitland, nel Maryland.

L'aereo, acquisito dagli americani, si dimostrò un progetto fallimentare, era di difficile pilotaggio e consumava troppo carburante, per alcuni anni si fecero test per cercare di realizzare un aereo di questo tipo che avesse una efficienza accettabile, ma i risultati negativi portarono ben presto all'abbandono di questi progetti.

Anche qui siamo in presenza di un aereo ordinario, senza caratteristiche fantascientifiche, nonostante la forma strana, ma si sa che l'ignoranza delle persone in campo aereonautico porta sempre alla conclusione che "forma strana uguale prestazioni fantascientifiche".

Ecco come era l'Ho 229:




Immagine

Immagine

Gli USA nel 1942 realizzarono e fecero volare un modello simile, il prototipo Northrop N-9M, che ebbe vita breve a causa di una lunga serie di problemi meccanici che presentava durante i test, principalmente legati allo scarso sistema di propulsione che causò anche incidenti mortali.

Ecco come era:




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Abbandonato il progetto procedente, fu rivisto e sostituito con il Northrop YB-35, un prototipo di bombardiere pesante che volò la prima volta nel 1946 ed era ispirato anche ad i progetti nazisti. L'YB-35 adottava quattro motori radiali che azionavano eliche spingenti controrotanti. Ne venne ordinato un piccolo lotto di esemplari di preserie, due di questi vennero modificati per adottare motori turbogetto e ricevettero la nuova designazione YB-49. Ma alcuni problemi strutturali e soprattutto lo scarso peso politico della sfortunata ditta rispetto alla Boeing e altre realtà aerospaziali statunitensi ne rovinò la carriera operativa e sia gli esemplari completati che quelli in costruzione vennero smantellati.

L'aereo ebbe una vita molto breve, furono completati solo 4 prototipi di cui 2 convertiti nel Y-B 49.

Ecco come era:


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Anche in questi casi, nessuna tecnologia fantascientifica e nessuna possibilità che questi pochi prototipi possano spiegare gli UFO.

Tra l'altro non c'era alcun mistero su questi velivoli, spesso gli USA li mostravano tranquillamente al pubblico durante i cinegiornali, spesso con spettacolari riprese a colori, tanto è vero che le riprese a colore del Northrop YB-49 prima citato furono riutilizzate nel film "La Guerra dei Mondi" del 1953.






Avro Canada VZ-9-AV Avrocar

Eccoci finalmente giunti al prototipo su cui circolano la maggior parte delle bugie. Il Avro Canada VZ-9-AV Avrocar fu un progetto segreto dell'aeronautica statunitense portato avanti durante i primi anni della Guerra Fredda dalla canadese Avro Aircraft di Malton nell'Ontario.

L'Avrocar cercò di sfruttare l'effetto Coand#259; per il decollo e l'atterraggio verticale VTOL. Esso aveva un forma discoidale, e faceva uso di tre turbine jet per dare la spinta che permettesse il sollevamento da terra. Era un precursore degli aerei a decollo verticale, ma le sue prestazioni erano disastrose.

Il progetto fu presentato alla difesa canadese che lo respinse nel 1953. Sempre nel 1953, un gruppo di esperti militari visitò l'Avro Canada per visionare tutti i prototipi in scala, i disegni e i progetti per la costruzione del velivolo L'USAF accettò di finanziare il progetto, e l'Avrò Canada iniziò la progettazione e la realizzazione di un velivolo innovativo che sarebbe stato dotato di un sistema di armi avanzate e capace di raggiungere una velocità superiore a Mach 2, ma ciò non avvenne mai.

Un modello di prova, alimentato da sei motori Armstrong Siddeley Viper che facevano girare un rotore centrale, nella prima fase di test si rivelò un fallimento ed il modello di test supersonico PV-704 presentò delle preoccupanti perdite d'olio che provocarono tre piccoli incendi. Un ultimo e disastroso test del con un motore Viper (che stava per diventare letale) fatto nel 1956, convinse alla necessità di progettare un velivolo più sicuro.
Dopo aver ridisegnato il modello supersonico per un velivolo molto più semplice, il Gruppo Progetti Speciali della Avro Canadian diede vita al VZ-9-AV Avrocar. Furono prodotti 2 modelli, uno per i test di volo ed un altro non destinato al volo ma alle gallerie del vento della NASA.

Il modello finale dell'Avrocar apparve come un velivolo a forma di disco volante del diametro di 18 piedi e alto 7,7 piedi. Disegnato per trasportare due persone, un pilota e un osservatore posti in due abitacoli separati ed opposti dotati di tettucci trasparenti a forma di cupola. Il velivolo era alimentato da tre motori jet Continental J69-T-9 che in teoria (ma solo in teroia) avrebbero dovuto garantire una velocità massima di 300 mph ad una altitudine di 10.000 piedi. La spinta dei motori jet alimentava un rotore centrale che convogliava l'aria in una serie di vani e di condotti sotto il velivolo permettendogli di decollare e fornendogli il controllo direzionale. I primi tre test di volo vennero fatti il 12 novembre 1959 a cui si aggiunsero ulteriori test nel gennaio del 1960 e tra il luglio 1960 ed il giugno 1961 per un totale di 75 ore di volo. I risultati del test rivelarono problemi di instabilità ed un insufficiente rendimento dovuto alle intolleranze meccaniche del turbo-rotore. L'Avrocar si rivelò essere un velivolo spinto da un motore di potenza insufficiente ed era stabile solo vicino al terreno come gli hovercraft.

Fu un fallimento totale, il velivolo sembrava la parodia di un disco volante che barcollava lentamente a un metro del terreno.

Prima che potessero essere apportate ulteriori modifiche, vennero tagliati i fondi nel marzo del 1961. Le proposte di Frost per alcune modifiche nel disegno non vennero accettate e il progetto Avrocar insieme agli altri progetti inerenti il VTOL vennero cancellati dall'USAF nel 1961. Nonostante l'Avro incoraggiasse ulteriori sviluppi del VTOL, ciò non suscitò interesse né dal governo canadese né da altri paesi, determinando la fine del Gruppo Ricerche Speciali. Giudicato per le sue performance, l'Avrocar fu un totale fallimento, era lentissimo e capace di sollevarsi solo a pochi metri da terra, era limitato dalla sua forma a bulbo per le alte velocità, ed emetteva rumori eccessivamente forti, rendendolo impraticabile come velivolo militare.

È quantomeno ovvio che questo velivolo non ha avuto alcuna attinenza con gli UFO, né prestazioni eccezionali o tecnologie miracolose.
Questo filmato mostra l'Avrocar in fase di test, ne mostrando le sue (scarse) potenzialità:

http://it.youtube.com/watch?v=cmPiZv4q4Ms

Ed ecco delle sue immagini:

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È quantomeno inutile aggiungere cose sui recentissimi prototipi USA, in quanto appunto per il loro essere recenti non possono in alcun caso spiegare il fenomeno UFO che non è assolutamente recente, tanto più che sono prototipi prodotti in piccolissimo numero e testati in zone isolate. Inoltre, la loro forma è TOTALMENTE diversa da quella degli UFO che vengono avvistati, fotografati e ripresi, pertanto non può esserci alcuna relazione.

Da notare che nonostante come per l'appunto vengono rese pubblici perfino i prototipi più avanzati in fase di test, addirittura vengono esposti nelle mostre visitate dal pubblico. I loro programmi spesso vengono cancellati o durano molto poco, spesso perché il costosissimo prototipo precipita in fase di test ed hanno interesse nel ricostruirlo. Un programma che rischia di essere cancellato è ad esempio quello di un veicolo stealth senza pilota chiamato Polecat, che volò la prima volta nel 2005 e nel 2006 si schiantò durante un test.

Invece molti progetti spesso non riescono neanche ad essere realizzati, perché i fondi vengono tagliati al punto tale che il progetto subisce ritardi di anni o addirittura viene cancellato, cosa ovviamente di poco conto per i mitomani ed affini, dove per loro basta che l'aereo sia realizzato su carta per "vederlo" volare in tutti i cieli del mondo. Un esempio è il Blackswift, un dimostratore ipersonico privo di pilota umano in grado di raggiungere Mach 6 che avrebbe utilizzato la tecnologia ramjet/scramjet ed avrebbe dovuto volare la prima volta nel 2012: l’Agenzia per i Progetti di Difesa Avanzati (Defense Advanced Research Projects Agency, DARPA) negli USA ha annunciato la cancellazione del Blackswift dopo il taglio da parte del Congresso statunitense del budget 2009 dedicato al programma da 120 a 10 milioni di dollari.

È anche necessario sottolineare che i velivoli sperimentali vengono costruiti in un numero ridotto, di solo uno o massimo due esemplari, e volano un numero limitato di volte, solitamente su zone militari inaccessibili anche alla vista dei curiosi. Ad esempio, il Birds of Prey, un aereo creato per testare le tecnologie stealth che volò solo su zone militari inaccessibili dal 1996 al 1999, fu costruito in un solo esemplare. Invece, l'X-36, un aereo creato per testare caccia senza coda che volò dal 1997 al 2003, fu costruito in due esemplari.

Ecco le loro foto, tra cui lo strano X-45, prototipo senza pilota comandato a distanza (occhio che su internet circolano molte foto fatte al computer di veicoli del genere mai costruiti):

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E il futuro non prossimo degli aerei che potranno essere realizzati punta al massimo a forme del genere, come si desume dalla linea di test dei prototipi:


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Un discorso a parte merita invece il Boeing X-43, un prototipo di aereo senza pilota che è il più veloce aereo del mondo, ha infatti raggiunto l'incredibile velocità di circa Mach 10, cioè 10 volte la velocità del suono (la quale è pari a 1.193,4 km/h).

Ovviamente non monta alcuna tecnologia da film di fantascienza, semplicemente utilizza una propulsione a razzo combinata ad un motore per velocità ipersoniche chiamato Scramjet, che può funzionare solo a partire da Mach 6 e per questo ha bisogno che l'aereo venga portato a quella velocità da un missile. Di X-43 ne sono stati costruiti 3, di cui uno andò subito fuori controllo appena fu lanciato.

L'X-43 per volare ha bisogno di essere montato sulla testa di un razzo/missile il quale, portato ad alta quota da un bombardiere B-52, viene lanciato dando la possibilità all'X-43 di raggiungere altissime velocità, ed a questo punto l'aereo si sgancia accendendo il suo motore e raggiungendo così velocità ancora più alte.

L'X-43 può raggiungere alte velocità solo per circa 10 secondi, ed è utilizzabile una sola volta, infatti dopo l'utilizzo precipita senza possibilità di essere recuperato.

Ecco le sue foto nelle varie sequenze di funzionamento:

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Questo e tantissimi altri velivoli sperimentali non hanno chiaramente nessuna immediata utilità civile o militare, sono per l'appunto costruiti al fine di testare, migliorare e sviluppare tecnologie aereonautiche che saranno applicate agli aerei di prossime generazioni. È così che ha sempre funzionato l'aereonautica, le tecnologie e gli aerei vengono sviluppati gradualmente e con fatica, in modo documentato, e non certo escono fuori dal nulla, né tantomeno possono esistere fantomatici aerei segreti che hanno tecnologie molto più avanzate di quelle note, mentre si investono grandi cifre e grandi sforzi per il miglioramento e lo sviluppo della tecnologia aereonautica conosciuta.

Una cosa è vivere nel mondo della fantasia ed un'altra nella realtà.

Inoltre, Tutto quanto prima riportato mostra e dimostra come si continua ad investire soldi e sforzi per sviluppare aerei e tecnologie superiori a quelli attuali, come d'altronde è sempre avvenuto sin dalla nascita dell'aereonautica. Se si avessero già a disposizione tecnologie molto superiori a quelle attuali, chiaramente non si investirebbero tanti soldi e sforzi per ricercare, progettare, testare e costruire tutti i prototipi e i velivoli militari che affollano il panorama degli aerei sperimentali e di quelli che sostituiranno a breve gli aerei attuali.

Purtroppo persone totalmente ignoranti in campo aereonautico mettono in giro voci prive di qualsiasi fondamento che cozzano in modo evidente con la realtà dei fatti, il tutto per supportare le loro strampalate teorie.


(E per ora siamo all'F-35 ! [:D])



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e lo sky X o come diavolo si chiama, by Alenia



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Ma ti rendi conto ufologo che c'è chi parla ancora di ufo nazi quando il velivolo di punta del terzo raich ,come brillantemente da te riportato, poco prima che finisse la guerra era un aereo mono ala con tubi di acciaio saldati e un intelaiatura in legno e compensato? [8)]



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Io me ne rendo perfettamente conto, tommaso! Ma c'è qualcuno che evidentemente non la pensa così... (E ce ne sono!)
Io da anni ed anni che ne sono convinto; per quello che vi posto anche resoconti di avvistamenti datati, proprio per fa notare la stridente differenza che passa tra noi e ... Loro! ed è LOGICO!



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Sea of Tranquillity: the Apollo 11 Descent Stage from orbit
Ed ora che è stato fatto quello che veniva chiesto da quasi 25 anni (e cioè FOTOGRAFARE le zone di Landing delle Missioni Apollo - affollate di mezzi abbandonati ed utensileria varia - così da essere "sicuri" che sulla Luna ci fossimo andati davvero), che cosa diranno mai i Saggi che, in dispetto dei sacrifici fatti e delle perdite sofferte (anche umane), hanno sempre negato che l'Uomo fosse arrivato a metter piede sulla Luna?
A che cosa si attaccheranno, questa volta?

Tranquilli, ve lo diciamo noi: diranno che queste immagini, ritraendo oggetti che "non possono" essere sulla Luna (perchè sulla Luna - ovviamente - non ci siamo mai andati...), sono a loro volta false. E così si potrà ricominciare a discutere, su libri, magazines e public forum (pieni, come sempre, di quegli individui che chiamiamo "Anonimi Sapienti"...) del "Nulla travestito da Qualcosa".
Perchè è così che si andrà avanti, sino a che il viaggio Terra-Luna non diventerà REALMENTE una routine, alla stregua di un "Roma - New York" o di un "Francoforte - Tokio".

Questo per gli Uomini di Domani.

Per quelli di Oggi, invece, solo una serie di fotografie, di ottima qualità ed altamente evocative, che ci riportano, quarant'anni dopo, a contemplare - come fossero "reliquie spaziali" - quello che i Valorosi "Apollo Boys" lasciarono sulla Luna: souvenir per le Generazioni che verranno e che, si spera, saranno più illuminate e lungimiranti di coloro che, oggi, calpestano il nostro Pianeta.

http://www.lunexit.it/gallery/displayim ... pos=-24929 [:D]



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MessaggioInviato: 19/07/2009, 14:25 
Ma questo non ve lo faccio perde!




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Davvero interessante!


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questi alieni provengono dallo spazio è ovvio ma da qualche pianeta dovranno venire.E noi non potremmo mai sapere in quale pianeta si nascondono


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Qualche "addotto" parla di "Z Reticuli", qualcun altro dalle Pleiadi; ne dicono tante, ma putroppo come si fa ad esserne certi? Queste comunque sono le provenienze più dette...



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