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28/08/2014, 18:47

Aztlan ha scritto:

Ma l' italiano non ascolta ragioni!

Pensi che non abbia provato a farlo notare ai vari "compagni" [?]

Niente da fare, per loro il mortadella è un uomo eccezionale, che "ha ricevuto il premio europeo" (per aver svenduto l' Italia).


Ho notato che i difensori dello status quo sono quelli che ancora bene o male hanno un posto di lavoro e farebbero di tutto per mantenerlo addirittura abboccare felici a quegli spuzzolosi 80 euro e dare il loro consenso a "Matty er biondo de Firenze" ...è una spirale da cui non si esce. [8]

28/08/2014, 19:15

.. ma se non lo appoggiasse quel fesso del berlusca .........[8)]

28/08/2014, 19:33

Aztlan ha scritto:

Ma l' italiano non ascolta ragioni!

Pensi che non abbia provato a farlo notare ai vari "compagni" [?]

Niente da fare, per loro il mortadella è un uomo eccezionale, che "ha ricevuto il premio europeo" (per aver svenduto l' Italia).


altrimenti non sarebbero compagni,erano orgogliosi del loro passato,ma senza battere ciglio si fanno guidare dagli ex dc.......sono proprio tosti....... [;)]

28/08/2014, 19:44

Da compagni a ..."compagni di ... merende!" [:246]

29/08/2014, 02:31

Ufologo 555 ha scritto:

.. ma se non lo appoggiasse quel fesso del berlusca ......... [8)]



Infatti.

E tu perchè appoggi quel fesso [?] [:I]

29/08/2014, 02:35

shighella ha scritto:

Aztlan ha scritto:

Ma l' italiano non ascolta ragioni!

Pensi che non abbia provato a farlo notare ai vari "compagni" [?]

Niente da fare, per loro il mortadella è un uomo eccezionale, che "ha ricevuto il premio europeo" (per aver svenduto l' Italia).


Ho notato che i difensori dello status quo sono quelli che ancora bene o male hanno un posto di lavoro e farebbero di tutto per mantenerlo addirittura abboccare felici a quegli spuzzolosi 80 euro e dare il loro consenso a "Matty er biondo de Firenze" ...è una spirale da cui non si esce. [8]





Esattamente,

e di chi si tratta?

La vecchia generazione, perchè quella nuova il lavoro se lo sogna ancora a quasi 30 anni, a meno di arruolarsi.


Sono loro, che dopo aver sostenuto questi criminali tutta la vita per ideologia continuano a farlo, tanto loro il posto sicuro l' hanno già preso in un' altra epoca.

Si sono mangiati il Paese e a noi non rimane che piangere...

Ecco perchè parlo di un popolo che si è mangiato il futuro dei propri figli... e con un popolo simile non si va da nessuna parte, se non nel baratro.

29/08/2014, 02:36

Ufologo 555 ha scritto:

Da compagni a ..."compagni di ... merende!" [:246]



Lo sono sempre stati.

29/08/2014, 11:00

La rivoluzione di Matteo
Giustizia, scuola e Salva Italia: le riforme monche di Renzi


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Doveva essere il giorno della "rivoluzione renziana". Da settimane il premier Matteo Renzi cinguetta annunciando che il 29 agosto il Consiglio dei Ministri avrebbe approvato le riforme in materia di giustizia e di scuola e il pacchetto di misure per far decollare l'economia italiana. Da settimane i membri del suo esecutivo regalano ai giornalisti pillole di quei documenti lasciando intendere un big bang capace di invertire la tendenza. Il 29 agosto è arrivato, ma quello che ci verrà illustrato oggi in conferenza stampa è tutt'altro. Innanzitutto non ci sarà la tanto sbandierata riforma della scuola. E nemmeno le linee guida che il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini aveva preparato. La scusa ufficiale è che si tratta di "un tema troppo importante, a suo avviso, per essere confinato alla fine di un consiglio dei ministri tutto incentrato sul rilancio dell'Italia, sbloccando investimenti e i tempi biblici della giustizia".

Giustizia - Ecco, la giustizia. Peccato che anche questa riforma non sarà completa come invece la propaganda di Palazzo Chigi aveva fatto credere. Il ministro Orlando porterà in Cdm un decreto sulla giustizia civile (su cui c'è l'accordo di tutti), mentre per quanto riguarda quella penale le divisioni tra Pd e Nuovo centrodestra sono talmente profonde che forse si eviterà di affrontarla. No al ritorno del falso in bilancio, no al reato di autoriciclaggio, no al congelamento della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, sì al bavaglio delle intercettazioni: il partito di Angelino Alfano su questi punti non sembra disposto a cedere e così il Guardasigilli Orlando dovrà lavorare fino a un minuto prima dell'inizio della riunione del Consiglio dei Ministri per trovare dei compromessi sulla riforme. Anche perché Renzi vuole arrivare sabato, prima al vertice Pse a Parigi e poi al consiglio europeo a Bruxelles, con una "dote" corposa di provvedimenti. E per dimostrare che fa sul serio, il premier raddoppia l'appuntamento e fissa per lunedì prossimo la conferenza stampa per presentare il programma dei Mille giorni, "il countdown parte da lì", sostiene Renzi deciso ad andare avanti con un orizzonte di legislatura.

Sblocca Italia - Anche per quanto riguarda lo "Sblocca Italia" ci sono dei problemi. Come riferisce il retroscena di Repubblica a poche ore dal consiglio dei ministri, Renzi e Padoan avrebbero imposto al Maurizio Lupi di riscrivere il decreto. «Così non va. Ci sono decine di miliardi di spesa che non possiamo coprire e manca completamente una visione strategica. Lo dobbiamo ripulire », avverte il premier nella lunghissima riunione preparatori di ieri. Il fastidio nei confronti di Lupi è palpabile. «Ci sono norme davvero senza capo né coda». I tecnici e Palazzo Chigi ricominciano praticamente daccapo. Spazzano via quasi tutti i finanziamenti fuori controllo, cercano le risorse per i provvedimenti più urgenti, rinviano gli altri alla legge di stabilità. Insomma il piatto del consiglio di oggi, il primo dopo le vacanze, è meno ricco di quello annunciato.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... talia.html

29/08/2014, 11:02

I risultati della cura Renzi



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Ogni giorno persi mille posti di lavoro

Disoccupazione, nuovo balzo al 12,6%

http://www.liberoquotidiano.it/index.jsp

29/08/2014, 11:14

E si diceva del ..berlusca!

L'Economist all'attacco: Renzi mangia il gelato e la barca affonda

Le Monde demolisce la Mogherini: "Non ha esperienza per Bruxelles

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Matteo Renzi che tiene in mano un gelato mentre affonda la "barca" dell’euro.

È quanto si vede sull’ultima copertina del settimanale britannico Economist, in uscita domani, che ha pubblicato un fotomontaggio in cui il presidente del Consiglio italiano è assieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel, al presidente francese Francois Hollande e a Mario Draghi, presidente della Bce, che tenta freneticamente di svuotare d’acqua l’imbarcazione ricavata da una banconota da venti euro con un secchio. Il titolo è "Quella sensazione di affondare (ancora)" e riguarda le difficoltà economiche che sta attraversando l’eurozona.

Ma le critiche nei confronti dell'esecutivo italiano non arrivano solo dalla stampa anglosassone. Le Monde pubblica un articolo al vetriolo dedicato allaa futura Mrs Pesc, Federica Mogherini. "Mogherini, proposta con insistenza dal premier Matteo Renzi, soddisfa convenientemente diverse condizioni: è una donna, è socialdemocratica, permette all’Italia di piazzare una delle sue pedine e consente ad Angela Merkel di fare una concessione a Renzi, di cui ha bisogno per sostenere la sua strategia economica. Soddisfa tutte le condizioni tranne una: l’esperienza", attacca l'editoriale del quotidiano parigino.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 47360.html


A parte che NON ABBIAMO nemmeno la DIGNITA' per difenderci dalle insolenze degli "altri" ..... [^] [:o)]

29/08/2014, 13:30

aveva promesso una riforma mensile x riformare l'italia,e risollevarla economicamente,i nr sono impietosi,l'istat:pil conferma RECESSIONE italia,oltre a cio' siamo pure in DEFLAZIONE,cosa che non accadeva dal 1959,DISOCCUPAZIONE record al 12,6%,aggiungiamo pure la favola degl 80 euro x la ripresa dei consumi,risultato un DISASTRO,manco monti aveva fatto peggio,...............................[;)]

29/08/2014, 13:57

The Economist: "Quella sensazione di andare a fondo (di nuovo)"
Stampa Invia Commenta (7) di: WSI | Pubblicato il 29 agosto 2014| Ora 12:01
Testo integrale dell'articolo con l'ormai famosa foto che ha messo con le spalle al muro i politici Ue: la barca Euro affonda, neanche il marinaio Draghi riesce a salvare Merkel, Hollande e Renzi (col gelato) dal lento naufragio.



LONDRA (WSI) - "Solo pochi mesi fa, i leader della zona euro hanno creduto che, avendo calmato la tempesta, si fossero salvati giusto in tempo. Incoraggiati dalla promessa di Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea, di fare "tutto il possibile" per sostenere la moneta, la fiducia era penetrata di nuovo nel continente. La crescita sembrava tornata, anche se a un ritmo lento. I Paesi periferici più in difficoltà beneficiarono di una ripresa, dopo salvataggi e misure dolorose per ridurre i deficit di bilancio e migliorare la competitività. La disoccupazione, soprattutto tra i giovani, era ancora disperatamente alta, ma almeno nella maggior parte dei Paesi si stava calando. Lo spread si era ridotto drasticamente e i mercati finanziari avevano smesso di scommettere che l'euro sarebbe caduto a pezzi.

Era un'illusione. Nelle ultime settimane i Paesi della zona euro hanno cominciato a imbarcare acqua ancora una volta. Il loro PIL ristagna nel secondo trimestre: l'Italia è caduta in recessione vera e propria, il PIL francese è immobile e anche la potente Germania ha visto un inatteso calo della produzione. Il terzo trimestre sembra piuttosto malsano, in parte perché la zona euro subirà un peso inaspettato a causa delle sanzioni occidentali sulla Russia. Nel frattempo, l'inflazione è scesa a un livello pericolosamente basso, circa il 0,4%, ben al di sotto dell'obiettivo di quasi il 2% della Banca centrale europea, sollevando il timore che la zona nel suo insieme potrebbe cadere preda di una deflazione radicata. I rendimenti dei titoli tedeschi sono in bilico al di sotto dell'1%, un altro presagio di caduta dei prezzi. La zona euro vacilla in netto contrasto con l'America e la Gran Bretagna, le cui economie stanno godendo una crescita sostenuta.

Quello che era iniziato più di quattro anni fa come una crisi bancaria e del debito sovrano si è trasformata in una crisi di crescita che sta avvolgendo le tre maggiori economie. La Germania è in bilico sul bordo della recessione. La Francia è invischiata nella stagnazione. Il PIL in Italia è appena sopra il suo livello da quando la moneta unica è arrivata 15 anni fa. Dal momento che questi tre Paesi rappresentano i due terzi del PIL della zona euro, la crescita in posti come la Spagna e l'Olanda non riesce a compensare il loro torpore.
Le cause alla base dei nuovi mali europei sono tre problemi molto familiari e interconnessi. In primo luogo, vi è una carenza di leader politici con il coraggio e la convinzione di far passare le riforme strutturali per migliorare la competitività e, infine, riaccendere la crescita: i grandi Paesi hanno sprecato i due anni guadagnati da Draghi. In secondo luogo, l'opinione pubblica non è convinta della necessità urgente di cambiamenti profondi e radicali. E in terzo luogo, nonostante gli sforzi del signor Draghi, il quadro monetario e fiscale è troppo stretto, strozza la crescita, il che rende le riforme strutturali più difficili.

Le differenti manifestazioni di questi problemi possono essere viste in tutta la zona euro. Ma il paese che incarna più drammaticamente tutti e tre è la Francia. Questa settimana il suo presidente socialista , François Hollande, è stato costretto a rimescolare il suo governo per espellere Arnaud Montebourg, che, pur essendo ministro dell'economia, è stato il critico più accanito della sua parte da sinistra. Il signor Hollande, che è entrato in carica nel 2012 promettendo un futuro indolore, non è certo un riformatore thatcheriano. Ma poiché egli ha nominato Manuel Valls come primo ministro nel mese di marzo, ha almeno abbracciato il principio di tagli alla spesa pubblica, meno tasse e riforme strutturali.

In teoria un governo riformista potrebbe fare progressi, ma l'opinione pubblica non è neppure lontanamente preparata per questo. Il signor Hollande non è solo profondamente impopolare; a differenza di Matteo Renzi in Italia, che ha coraggiosamente intrapreso (ma non portato a termine) riforme difficili, il presidente francese non è riuscito a convincere gli elettori che il doloroso cambiamento, tra cui una riduzione delle dimensioni dello stato, sia inevitabile. Invece, il signor Montebourg e suoi sodali offrono l'idea accattivante che, se solo la zona euro ripudiasse le sue regole e permettesse maggiore flessibilità sui deficit di bilancio e una spesa pubblica sufficientemente generosa, non saranno necessarie riforme più dolorose, perché l'economia si risolleverebbe miracolosamente con le sue sole forze.

L'argomento del sig Montebourg è tanto più seducente perché è proprio il terzo problema dell'Europa: eccessiva austerità, in gran parte imposta al continente dalla Germania. Draghi ha implicitamente ammesso che la politica fiscale e monetaria nella zona euro è troppo restrittiva al raduno economico annuale di Jackson Hole. Ha fatto capire di essere a favore del quantitative easing, che sia l'America e la Gran Bretagna hanno usato, e ha richiesto una politica fiscale che possa incoraggiare la crescita, un messaggio chiaramente rivolto al cancelliere tedesco, Angela Merkel. Lei è il leader che più insiste fermamente sulla attenersi alle regole della zona euro in materia di disciplina di bilancio, così come lo è la Bundesbank tedesca che è fortemente contro il quantitative easing.

Nonostante il pessimismo, ci potrebbe essere la possibilità per un buon affare. Se il signor Hollande e il signor Renzi possono dimostrare la loro sincerità riguardo le riforme strutturali, la signora Merkel dovrebbe essere disposta a tollerare una politica di bilancio più semplice (compreso un aumento degli investimenti pubblici in Germania) e una politica monetaria più flessibile. Chiudete gli occhi, e immaginate i tre leader che lavorano con la Commissione europea per completare il mercato unico e che spingono a un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Purtroppo, nel mondo reale, la signora Merkel ha pochi motivi per fidarsi della Francia o dell'Italia: ogni volta che la pressione esterna su di loro ha facilitato, hanno prontamente fatto marcia indietro sulle promesse di riforma. E lei ha appena installato Jean-Claude Juncker, il candidato del "non fare", come presidente della Commissione europea.

Così sarà difficile. Ma senza una nuova spinta da parte dei leader del continente, la crescita non tornerà e la deflazione potrebbe dilagare. Il Giappone ha subito un decennio di crescita perso nel 1990, e sta ancora lottando. Ma, a differenza del Giappone, l'Europa non è un paese coeso. Se l'unione monetaria non porta altro che stagnazione, disoccupazione e deflazione alcune persone finiranno per votare per abbandonare l'euro. Grazie alla promessa di Draghi di attutire il colpo della crisi del debito pubblico, il rischio di mercato che le pressioni finanziarie possano innescare un "break-up" è svanito. Ma il rischio politico che uno o più Paesi decidono di tirarsi fuori dalla moneta unica è in aumento. La crisi dell'euro non è passata; è solo in attesa oltre l'orizzonte." (traduzione blog Beppe Brillo)




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http://www.wallstreetitalia.com/article ... nuovo.aspx

forse a don fumino renzi,anzike' un gelato,un lecca lecca era + consono............[;)]

tutto questo mentre l'economia inglese viaggia nell'anno in corso su un binario del + 3,1/3,2%........ma loro sono fuori dall'euro,quindi un altro discorso.........[;)]
Ultima modifica di ubatuba il 29/08/2014, 13:58, modificato 1 volta in totale.

29/08/2014, 13:57

Ufologo 555 ha scritto:

La rivoluzione di Matteo
Giustizia, scuola e Salva Italia: le riforme monche di Renzi


Sblocca Italia - Anche per quanto riguarda lo "Sblocca Italia" ci sono dei problemi. Come riferisce il retroscena di Repubblica a poche ore dal consiglio dei ministri, Renzi e Padoan avrebbero imposto al Maurizio Lupi di riscrivere il decreto. «Così non va. Ci sono decine di miliardi di spesa che non possiamo coprire e manca completamente una visione strategica. Lo dobbiamo ripulire », avverte il premier nella lunghissima riunione preparatori di ieri. Il fastidio nei confronti di Lupi è palpabile. «Ci sono norme davvero senza capo né coda». I tecnici e Palazzo Chigi ricominciano praticamente daccapo. Spazzano via quasi tutti i finanziamenti fuori controllo, cercano le risorse per i provvedimenti più urgenti, rinviano gli altri alla legge di stabilità. Insomma il piatto del consiglio di oggi, il primo dopo le vacanze, è meno ricco di quello annunciato.


Non avevamo dubbi.....

E pensare che questa ERA l'unica vera URGENZA di questo paese.
Il resto, che che ne dica l'Europa criminale, sono solo chiacchiere e distintivo.

29/08/2014, 15:39

Ma ha "riformato" il ... senato!!!!! [:107]
TTE, non "capisci" ... niente! [:257]

29/08/2014, 18:53

ubatuba ha scritto:

aveva promesso una riforma mensile x riformare l'italia,e risollevarla economicamente,i nr sono impietosi,l'istat:pil conferma RECESSIONE italia,oltre a cio' siamo pure in DEFLAZIONE,cosa che non accadeva dal 1959,DISOCCUPAZIONE record al 12,6%,aggiungiamo pure la favola degl 80 euro x la ripresa dei consumi,risultato un DISASTRO,manco monti aveva fatto peggio,...............................[;)]



Aggiungiamo a questo una disoccupazione giovanile che ormai sfiora il 50% e il quadro è completo.
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