In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

31/08/2014, 11:19

Regà, ma ... qualcuno ha mai criticato 'ste foto? No èh ...?! Non era ..."l'altro"!


ma quale altro!! [8D] Tutti e due MARIONETTE della cabala, vestite
con costumi diversi, per ingannare la gente!! [8D]
Lo sai anche tu, ma ...a volte si e avolte no [8D] [:246]

Bertinotti, comunista, a favore degli operai,ma...andava a cena coi POTENTI [;)]

di Renzi si intravedono addirittura i fili!!! [8D] [:246] [:258]

ciao
mauro

31/08/2014, 14:14

ubatuba ha scritto:

Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefono al presidente russo Vladimir Putin per condannare quanto sta avvenendo nel est Ucraina, dove le truppe russe hanno conquistato Novoazovsk. Renzi che è presidente di turno dell’Unione Europea ha comunicato a Putin la sua preoccupazione per la situazione in Ucraina definendo l’intervento delle truppe russe :«un’escalation intollerabile le cui conseguenze sarebbero gravissime». Inoltre Renzi ha chiesto che si torni al più presto al tavolo delle trattative.

http://www.nuovasocieta.it/attualita/re ... ollerabile


dopo avere udito renzi pronunciare la parola intollerabile l'escaletion nell'est dell'ucraina,putin terorizzato,ha ritirato le divisioni russe oltre agli urali... [:246] [:246] [:81] [:255]


Cosa gli avrà risposto Putin?

Secondo me gli ha detto: d d d d dd d d shishhhhhhhhhhhhh e gli ha sbattuto il telefono in faccia.
Ultima modifica di MaxpoweR il 31/08/2014, 14:14, modificato 1 volta in totale.

31/08/2014, 14:23

Con tutti i difetti che può avere Putin, và considerato il fatto che è in contraposizione ai progetti di egemonia degli illuminati. Siamo sicuri che il nemico sia lui ? Io qualche dubbio ce l' ho.

31/08/2014, 14:26

greenwarrior ha scritto:

Con tutti i difetti che può avere Putin, và considerato il fatto che è in contraposizione ai progetti di egemonia degli illuminati. Siamo sicuri che il nemico sia lui ? Io qualche dubbio ce l' ho.


Io invece ho moltissimi dubbi....
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=344385

31/08/2014, 14:32

Lettera aperta di un poliziotto a Renzie


"Caro Renzi,
forse hai già sentito la mia voce quando hai composto il numero di emergenza perchè pensavi di essere in pericolo: era notte ed io ti ho rassicurato, mandando a casa tua altri come me a controllare che fosse tutto a posto; forse hai già incrociato il mio sguardo, in un torrido pomeriggio d’agosto, mentre andavi in vacanza ed io ero lì, sul ciglio della strada, con al fianco un mitra ed un altro collega, pronto ad intervenire in caso di bisogno; forse hai sentito parlare di me, al telegiornale o alla radio, quando ho sequestrato tanta droga che avrebbe reso triste la vita di tanti giovani ragazzi;
probabilmente hai visto già la mia divisa piegata su una bara, quando ho sacrificato la mia vita per il mio Paese; probabilmente hai letto il mio nome sui verbali di arresto di un pericoloso latitante, dopo mesi di duro appostamento, rinunciando agli affetti a me più cari, alla mia famiglia.
Adesso leggerai le mie parole e neanche stavolta conoscerai il mio nome, perchè sono solo uno dei tanti angeli che ogni giorno stanno accanto a tutti gli italiani, in silenzio, offrendo protezione e sicurezza. Quello che diamo ogni giorno ed ogni notte non ha prezzo perchè è la nostra vita.
Se ritieni giusto continuare a bloccare gli stipendi con cui i miei familiari si sostengono, fallo pure, ma prima di farlo pensa al mio sguardo, alle mie parole, ai miei sacrifici." Un appartenente alle forze dell’ordine

31/08/2014, 20:07

Thethirdeye ha scritto:

greenwarrior ha scritto:

Con tutti i difetti che può avere Putin, và considerato il fatto che è in contraposizione ai progetti di egemonia degli illuminati. Siamo sicuri che il nemico sia lui ? Io qualche dubbio ce l' ho.


Io invece ho moltissimi dubbi....
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=344385



Io infatti non ho NESSUN DUBBIO che non sia Putin il nemico... ma il NWO.

31/08/2014, 20:21

Ma Putin perchè dovrebbe esserci nemico?

Lui fa gli interessi della Russia, se noi pensassimo agli interessi dell'Italia ci comporteremmo esattamente come lui. Ad avercene di leader che NEL BENE O NEL MALE hanno come in corpo ancora un briciolo di orgoglio nazionale.

31/08/2014, 20:24

Il berlusca lo riteneva amico infatti ... (Quando lo fece incontrare con gli USA e la NATO, qui, a Pratica di Mare ...) Ma la gente è ... "distratta" .......[8D]

01/09/2014, 00:03

MaxpoweR ha scritto:

Ma Putin perchè dovrebbe esserci nemico?

Lui fa gli interessi della Russia, se noi pensassimo agli interessi dell'Italia ci comporteremmo esattamente come lui. Ad avercene di leader che NEL BENE O NEL MALE hanno come in corpo ancora un briciolo di orgoglio nazionale.


giustissimo,averne di persone che difendono il loro paese,con quel briciolo di nazionalismo,proprio di determinate nazioni con una storia alle spalle,..... putin viene accusato di volere smembrare l'ucraina?,ma se si guarda la storia le regioni orientali dell'ucraina,fino agli anni 50,se non erro,erano parte della russia,e con la crimea furono regalate all'ucraina da kruscev.........[;)]

01/09/2014, 01:34

ubatuba ha scritto:

MaxpoweR ha scritto:

Ma Putin perchè dovrebbe esserci nemico?

Lui fa gli interessi della Russia, se noi pensassimo agli interessi dell'Italia ci comporteremmo esattamente come lui. Ad avercene di leader che NEL BENE O NEL MALE hanno come in corpo ancora un briciolo di orgoglio nazionale.


giustissimo,averne di persone che difendono il loro paese,con quel briciolo di nazionalismo,proprio di determinate nazioni con una storia alle spalle,..... putin viene accusato di volere smembrare l'ucraina?,ma se si guarda la storia le regioni orientali dell'ucraina,fino agli anni 50,se non erro,erano parte della russia,e con la crimea furono regalate all'ucraina da kruscev.........[;)]



Infatti quelle regioni non sono Ucraina, ma Russia. Semplicemente ora tornano a casa...


Putin è ben lungi dall' essere perfetto ma non intende consegnare il suo Paese all' elite globalista e questo è degno di onore.

Mi ricorda la figura del Principe di Machiavelli, spietato ma abile e necessario.

01/09/2014, 08:53

Gli islamici alle porte
Giampaolo Pansa: Andiamo alla guerra guidati da un gelataio



Immagine:
Immagine
12,77 KB

Immaginate di essere un turista straniero capitato a Roma in un pomeriggio qualsiasi, per esempio quello di venerdì 29 agosto 2014. Non sapete nulla del nostro paese, anche se qualche italiano brontolone vi ha spiegato che siamo in crisi nera. Voi vi domandate: sarà vero o no? Poi arrivate sulla piazza davanti a Palazzo Chigi e che cosa vedete? Un premier che ha convocato il carrettino di un gelataio rinomato, ha ordinato un grande cono di crema e limone e se lo mangia con soddisfazione golosa. Al tempo stesso si rivolge a una troupe televisiva e mette in scena il suo solito show: risate, battute, piroette. Con la faccia di sempre: un ganassa paffuto con i dentoni da latte all’infuori.

Si è comportato così Matteo Renzi, nel pomeriggio di venerdì. Siamo davvero in un clima da Bestiario. L’Italia rischia la deflazione, un pericolo peggiore dell’inflazione. Il capo degli industriali, Giorgio Squinzi, ripete per l’ennesima volta che la situazione è drammatica. E lo sconsiderato ragazzone fiorentino brandisce il gelato per rimproverare a un settimanale inglese, l’Economist, di averlo sfottuto con una vignetta in copertina. Per di più, lo fa gloriandosi della trovata di entrare a Palazzo Chigi leccando il suo cono.

Viene inevitabile chiedersi: ma Renzi lo è o ci fa? L’unica risposta che riesco a darmi è la seguente: sono bastati appena sei mesi e mezzo di governo per obbligare anche gli analisti più imparziali a domandarsi se lui sia il premier giusto per un’Italia alle prese con una condizione mai sperimentata prima, salvo l’epoca terribile delle Brigate rosse. Purtroppo per Renzi, e soprattutto per noi, si consolida il sospetto che sia “unfit”, inadatto all’incarico, come i perfidi inglesi avevano sentenziato per Silvio Berlusconi.

Perché “unfit”? Perché è un parolaio e non uno statista o almeno un normale uomo di governo. Perché sparacchia a tutta forza una serie infinita di programmi che non riuscirebbe a realizzare neppure in dieci anni di Palazzo Chigi. Perché continua a fingere che le emergenze difficili da affrontare non esistano. Un caso esemplare è lo sbarco inarrestabile dei clandestini in arrivo dall’Africa del nord. Renzi ha chiuso gli occhi su quanto avveniva dapprima in Sicilia e adesso nel resto del Mezzogiorno. Oggi non sa più da che parte voltarsi. E spera in un aiuto dall’Europa che quasi di certo non arriverà nella misura necessaria.

Ma in questa fine dell’estate 2014, Renzi si trova alle prese con un’altra emergenza ben più drammatica. È quella della Terza Guerra mondiale, evocata da Papa Francesco e combattuta in più di un territorio. I fronti rischiosi per l’Italia sono tre. La Libia, il paese di fronte a noi, sull’altro lato del Mediterraneo, che le milizie islamiste stanno conquistando. L’Ucraina, con la Russia di Putin che è pronta ad annetterla e minaccia l’Occidente, noi compresi, di non fornirci più il gas. E infine la polveriera tra l’Iraq e la Siria, un’area diventata la testa di ponte del Califfato islamico, un impero di orrori consumati all’ombra della sua bandiera nera.

A proposito di questo cancro da estirpare (Obama dixit), continuiamo a parlare di terrorismo, usando una parola insufficiente a spiegare quanto stia accadendo. Ci avvisa dell’errore un politico che stimo da molti anni: Marco Minniti, con una lunga esperienza nei governi D’Alema, Amato e Prodi. Oggi è uno dei sottosegretari di Renzi, con la delega ai servizi di sicurezza. In un’intervista a Daniele Mastrogiacomo, un nostro collega rapito nel 2007 in Afghanistan dai talebani, ci ha spiegato con chiarezza che cosa sia già oggi il Califfato islamico.

Siamo di fronte, dice Minniti, a una minaccia senza precedenti, per due motivi. Il primo è che dobbiamo opporci a un vero esercito con armi tradizionali, impegnato in una guerra simmetrica contro altri Stati. Ma anche in grado di condurre una guerra asimmetrica, con azioni di terrorismo difficili da contrastare. «Dovremo fare i conti con questi combattenti almeno per dieci anni» è la raggelante previsione di Minniti.

Il perché è chiaro. L’Isis, ossia l’Organizzazione dello Stato Islamico, sta dimostrando di saper costruire uno Stato. Amministra un territorio molto vasto. Controlla una quindicina di pozzi petroliferi e i relativi impianti. Grazie al petrolio incassa ogni giorno due milioni di dollari. Ma il denaro non gli manca. Quando i soldati del Califfo sono entrati nella città irachena di Mosul hanno svuotato i caveau delle banche, dove c’erano cinquecento milioni di dollari in contanti.

Ecco un esempio di capitalismo arcaico e feroce. Fondato su una fanatismo religioso che lo rende ancora più brutale. Le altre religioni e i civili che le praticano sono da distruggere. Non c’è pietà per i prigionieri catturati in combattimento. La loro sorte è la decapitazione o la crocifissione. Le donne vengono rapite e poi vendute ai bordelli del Medio Oriente.

L’Occidente non sa decidere quale strategia usare per opporsi all’avanzata del Califfato. Si discute se sia conveniente un’alleanza militare temporanea con il dittatore siriano Bashar Assad, che guida un regime sanguinario, responsabile di un’infinità di nefandezze. Il Bestiario non è in grado di affrontare problemi strategici di questa portata. Tuttavia vuole ricordare un precedente storico.

Quando si trattò di fermare e sconfiggere le armate di Hitler che voleva estendere all’intera Europa il dominio del nazismo, che cosa fecero due grandi democrazie come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti? Si allearono con Stalin, un tiranno comunista che aveva creato una dittatura bestiale, con milioni di fucilati o di uccisi nei gulag sovietici, responsabile di carestie e di orrori politici con un’infinità di morti. Ma senza l’Unione sovietica di Stalin, forse Hitler non sarebbe stato battuto e la storia dell’Europa, non avrebbe cambiato verso, per usare uno dei motti sbandierati da Renzi a proposito della nostra repubblica.

In questo scenario apocalittico, che rischia di irrompere nelle nostre vite con qualche sanguinosa operazione terroristica, un nuovo 11 settembre, l’Italia conta come il due di picche. Sotto questo aspetto il premier Renzi è davvero un personaggio patetico, che la questione del gelato sta mutando in una macchietta. Il presidente del Consiglio ha un solo interesse: allargare di continuo il proprio cerchio magico e collocare nei posti più delicati i suoi amici.
Volete una previsione? Prima o poi si sbarazzerà del ministro dell’Economia, il tecnico Pier Carlo Padoan, che mostra già una faccia stravolta dalla fatica di rincorrere tutte le spese progettate da Renzi senza curarsi delle coperture adeguate. Poi farà a meno di Graziano Delrio, un flemmatico privo del fisico da velocista che Matteo ama. E ora che ha collocato in Europa, in un incarico da nulla, la sua Federica Mogherini, dovrà decidere a chi affidare il ministero degli Esteri, una posizione molto delicata in quest’epoca connotata da un groviglio di guerre.

Il male minore sarebbe Lapo Pistelli, il vice ministro di oggi. Un amico di Renzi, poi suo avversario nelle primarie per il sindaco di Firenze, vinte da Matteo. Ma non è escluso che il premier si tenga l’interim degli Esteri. L’appetito vien mangiando. E infatti Renzi ingrassa a vista d’occhio. Stia attento ai gelati e alla voglia di potere personale. Prima o poi lo fregheranno.

di Giampaolo Pansa

http://www.liberoquotidiano.it/news/116 ... uerra.html

01/09/2014, 15:35

Aztlan ha scritto:

ubatuba ha scritto:

MaxpoweR ha scritto:

Ma Putin perchè dovrebbe esserci nemico?

Lui fa gli interessi della Russia, se noi pensassimo agli interessi dell'Italia ci comporteremmo esattamente come lui. Ad avercene di leader che NEL BENE O NEL MALE hanno come in corpo ancora un briciolo di orgoglio nazionale.


giustissimo,averne di persone che difendono il loro paese,con quel briciolo di nazionalismo,proprio di determinate nazioni con una storia alle spalle,..... putin viene accusato di volere smembrare l'ucraina?,ma se si guarda la storia le regioni orientali dell'ucraina,fino agli anni 50,se non erro,erano parte della russia,e con la crimea furono regalate all'ucraina da kruscev......... [;)]



Infatti quelle regioni non sono Ucraina, ma Russia. Semplicemente ora tornano a casa...


Putin è ben lungi dall' essere perfetto ma non intende consegnare il suo Paese all' elite globalista e questo è degno di onore.

Mi ricorda la figura del Principe di Machiavelli, spietato ma abile e necessario.


oltretutto ora che l'ucraina ha richiesto l'ammissione alla nato,putin,cerchera' in qualke modo di riavere quello che era gia' suo,e pure x creare una zona cuscinetto di sicurezza con la nato [;)] il paragone con il principe di macchiavelli calza................ [;)]
Ultima modifica di ubatuba il 01/09/2014, 15:35, modificato 1 volta in totale.

01/09/2014, 19:56

Caro Renzi, così il degrado dell'Italia continua

L’attuale politica ha messo i giovani contro gli anziani e i poveri contro i benestanti (i ricchi sono già uccel di bosco) emarginando chi non la pensa come chi comanda.
Manifestazione per mettere sotto accusa le disfunzioni del capitalismo. Una società liberaldemocratica o socialautoritaria?


ROMA (WSI) - A causa dell’incalzare dei problemi e dei vincoli posti alla loro soluzione la società ha perso il senso della sua esistenza. Non è più né un sistema liberale, né socialista. Il cittadino non è più chiamato a valutare la situazione e scegliere le sue sorti assumendosene le responsabilità. E’ investito da un’ondata di notizie che le cose vanno male, sia in economia che nelle relazioni internazionali, e di proposte su come i problemi andrebbero affrontati accompagnate da supposizioni su come il suo Governo o i Governi degli altri intendono affrontarli.

Resta perciò frastornato e, nell’incertezza sul futuro, se può risparmia e se non può ovviamente non spende. Il suo comportamento è quindi razionale. In queste condizioni la teoria economica e l’esperienza passata insegnano che il sistema bancario e finanziario che riceve questi risparmi (nel 2013 le famiglie hanno risparmiato 150 mld di euro, 9 punti percentuali circa di PIL) deve reinvestirli in modo produttivo e lo Stato deve fare il resto spendendo di più per rimettere in moto il meccanismo di crescita.

La risposta che viene data agli italiani è che le banche non possono essere forzate a concedere credito, ma sono libere di speculare con i soldi dei risparmiatori e con quelli che concede la BCE, entrambi a tassi trascurabili, inferiori all’inflazione; inoltre che lo Stato deve rispettare gli accordi europei e i vincoli dei mercati globali e, quindi, non si può fare niente di più se non redistribuire redditi e ricchezza. Ma questa politica seguita da tutti gli ultimi governi crea altre incertezze e altri malumori sociali, non modifica le condizioni di convenienza a investire in Italia e perciò finiscono con aggravare la situazione invece di sanarla.

I vincoli europei non sono scritti sulle tavole che Mosè portò dal Monte Sinai ed essi vanno affrontati insieme a quelli globali con un’accorta politica estera; almeno finché, da un lato, l’Unione Europea rifiuta di procedere verso l’unione politica che era il presupposto della sua trasformazione da accordo iniziale di libero scambio e, dall’altro, la cooperazione internazionale langue nonostante il mercato globale presenti una sempre più sfuggente finanza e un sistema produttivo iniquo perché presuppone la quasi rinuncia dei sistemi di civiltà raggiunti con il welfare e la democrazia.

E’ saggio attendersi che per affrontare questo problema sul piano negoziale si debba partire da un’inevitabile prova di forza con le forze contrarie che richiede comprensione dei problemi almeno da parte dei gruppi dirigenti e una visione cooperativa dell’intera società. Invece l’attuale politica ha messo i giovani contro gli anziani e i poveri contro quelli "statisticamente" benestanti (mentre i ricchi sono già uccel di bosco!), emarginando chi non la pensa come chi comanda.

A queste condizioni la società resterà conflittuale, ossia incapace di affrontare i problemi con la coesione necessaria e, di conseguenza, il ricorso al voto democratico continuerà a essere considerato pericoloso più di quanto non lo sia il non farvi ricorso. Si fa credere che si dispone di strumenti e si alimentano le speranze di saper uscire dalla crisi, ma il degrado continua in superficie e nel corpo della società.

Se il Governo condivide con l’Europa e le forze economiche che le riforme del mercato del lavoro sono un aspetto importante per uscire dalla crisi – mentre non lo sono – e le riforme della pubblica amministrazione – che invece importanti lo sono – vengono proposte come se fossero indipendenti dall’esistenza di una legislazione eccessiva in cui gli impiegati pubblici ci guazzano e la politica in essa prospera, non può esserci quella svolta desiderata.

In conclusione, se non si imposta una politica che ricerchi una coesione sociale capace di resistere alle difficoltà che si incontrerebbero affrontando i vincoli europei e globali, non si esce dalla crisi. Per far ciò occorre ricostituire non a chiacchiere una visione del tipo di società che desideriamo: liberaldemocratica, come quella che ha funzionato nel dopoguerra, o socialautoritaria, come quella in cui siamo scivolati dopo aver evitato tanti tranelli populisti, ammettiamolo apertamente con la collaborazione di tutti.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... tinua.aspx
il mettere gli uni contro gli altri,e'un vecchio sistema x potere gestire senza intralci i loro intenti....................sta a noi farlo fallire.....[;)]

01/09/2014, 23:26

Mogherini lady PESC: tutti contenti,
eppure non si accede a certi ruoli se...


Immagine

http://coscienzeinrete.net/politica/ite ... i-ruoli-se

02/09/2014, 00:08

..ma x fare il portaordini,non occorrono grandi credenziali......basta affermare di non avere mai fato nulla in merito al lavoro e sei in regola... [;)] [:I]
Rispondi al messaggio