17/09/2013, 11:11
17/09/2013, 18:36
17/09/2013, 18:53
02/07/2014, 01:00
L'ultimo viaggio nel Mediterraneo
Scheda: Costa Concordia, ecco come sarà portata a Genova e smantellata
Il relitto, scortato da mezzi, equipaggiamento e personale specializzato, viaggerà per 190 miglia fino al capoluogo ligure. Complessivamente serviranno 22 mesi per completare le operazioni
La Costa Concordia impiegherà quattro giorni per raggiungere Genova, distante 190 miglia dall’Isola del Giglio. L’ultimo viaggio della nave nel Mediterraneo sarà solo il primo passo nello smantellamento.
Ecco le fasi delle operazioni così come sono state descritte dalla compagnia navale Costa.
Una volta riportato in galleggiamento, il relitto della Concordia verrà rimorchiato dall'Isola del Giglio al porto di Genova Voltri sotto la guida del team Titan Micoperi. Percorrerà una distanza di circa 190 miglia alla velocità media di 2 nodi, con tempo di percorrenza previsto di quattro giorni. La finestra temporale del trasferimento del relitto ricade "nel periodo caratterizzato dalle migliori condizioni Meteo-marine".
Secondo la Costa, "studi e analisi approfondite hanno confermato la possibilità di effettuare il trasporto in sicurezza". Il relitto viaggerà a una velocità limitata e sarà scortato da mezzi, equipaggiamento e personale specializzato "in grado di intervenire per la risoluzione di qualsiasi problema, fra cui un team di esperti biologi marini".
Il progetto di smaltimento e riciclo della Concordia sarà affidato al consorzio formato da Saipem, azienda a partecipazione pubblica parte del gruppo Eni, e San Giorgio del Porto, cantiere attivo nelle riparazioni e conversioni navali dal 1928, primo cantiere in Italia ad essere iscritto all'albo speciale delle imprese di demolizione navale.
Il progetto per lo smantellamento e riciclo del relitto - spiega l'armatore - si sviluppa in quattro fasi esecutive distinte la cui durata complessiva è prevista in 22 mesi. In una prima fase saranno eseguite le operazioni necessarie per ricevere la Concordia nel porto di Genova Voltri, dove sarà effettuato l'alleggerimento del relitto attraverso attivita' quali la rimozione degli arredi interni e degli allestimenti dei ponti emersi.
Nella seconda fase il relitto sarà trasferito dalla diga foranea di Voltri al molo ex superbacino dove verrà eseguito lo smantellamento delle strutture dei ponti dal 14 al 2. La terza fase consisterà nell'esecuzione delle attività propedeutiche al trasferimento del relitto in un bacino di carenaggio, fra cui la rimozione dei cassoni di rigalleggiamento e l'attività di pulizia delle cambuse e delle celle frigo presenti al ponte 0.
Nel corso della quarta e ultima fase, saranno eseguite tutte le operazioni da effettuare in ambiente segregato e asciutto all'interno del bacino di carenaggio, fino allo smantellamento completo del relitto. Si procederà alle operazioni di rimozione degli allestimenti interni, la pulizia delle aree e la demolizione finale di tutte le strutture. Questa fase si concluderà con le attività di gestione dei materiali, trasporto e smaltimento/recupero dei materiali di risulta.
14/07/2014, 16:01
23/07/2014, 08:03
23/07/2014, 11:25
23/07/2014, 22:51
25/09/2014, 14:25
Via l’ufficiale del «salga a bordo»
«È mobbing, pronto a far causa»
Il comandante che gestì da terra l’emergenza Concordia trasferito in un ufficio
di Marco Gasperetti
LIVORNO Quando glielo comunicano il comandante Gregorio de Falco non abbassa neppure lo sguardo. Saluta fiero il superiore cercando di dissimulare l’emozione fortissima. E si congeda, obbedendo, come ha sempre fatto e sempre farà. Ma l’amarezza, no, quella non riesce a nasconderla. «Mi hanno appena detto che dovrò lasciare il servizio operazioni e sarò destinato ad un ufficio amministrativo - dice sconfortato -. Sono amareggiato, ma sono un militare e dunque eseguo gli ordini».
Poi, ripensando a ciò che gli sta accadendo, l’uomo della telefonata al comandante Schettino, che fece il giro del mondo e salvò l’onore della marineria italiana, decide di lottare. E annuncia: «Eseguirò gli ordini, ma sono convinto di essere vittima del mobbing. Dunque valuterò azioni legali.
Il nuovo incarico che mi hanno assegnato cancella in un attimo dieci anni della mia vita e della mia professione. Ho lavorato in un’area operativa e, nell’ultimo anno, con funzioni di comando. È come se un insegnante, innamorato di didattica e pedagogia che ha dimostrato la propria competenza, venisse all’improvviso trasferito in un ufficio amministrativo». E il nuovo incarico, controllo di gestione e relazioni esterne, non ha un grande appeal. Alla Capitaneria di porto di Livorno lo giudicano un luogo per pre-pensionati o principianti.
È uno sfogo dal sapore di un addio, quello del comandante de Falco. Lui ribadisce il suo amore per il mare e la carriera militare, ma niente esclude: «Non voglio dismettere la divisa - spiega - È una delle ragioni della mia vita. Adesso però sono costretto a pensarci. Vedremo che cosa accadrà. Non chiedetemi altro, per favore».
Eppure dietro il trasferimento del comandante sembra ci sia tanto di più di un semplice atto burocratico. Anche perché Gregorio de Falco, 49 anni, l’unico ufficiale che quella notte da incubo si era esposto di persona per cercare di salvare uomini e mezzi del naufragio più vergognoso della storia, doveva essere nominato comandante di una Capitaneria.
Il documento-beffa è stato firmato da Ilarione Dell’Anna, già responsabile della Capitaneria di porto di Livorno durante il naufragio, promosso e spedito a Roma. De Falco non l’ha mai detto pubblicamente ma tutti sanno che tra lui e l’ammiraglio i rapporti si erano deteriorati dopo la notte del naufragio quando de Falco era diventato, suo malgrado, «capo della Capitaneria» e coordinatore dei soccorsi. Lui di queste cose continua ancora a non voler parlare. Stavolta, però, sono gli amici a farlo. E sono tanti. Confermano le invidie, gli sgarbi quotidiani, contro quel «magnifico ufficiale» che «ha voluto sempre fare il proprio dovere e per questo è invidiato, osteggiato».
Come quando, da comandante a Santa Margherita Ligure, aveva proibito alle navi da crociera (quasi un tormento del destino) di ormeggiare nell’area protetta di Portofino contro tutto e contro tutti e si mise in contrasto con il comandante della Capitaneria di Genova, Marco Brusco, poi comandante generale del corpo durante la sciagura della Concordia.
Qualcuno ricorda la convocazione al comando generale di Roma, quando de Falco pubblicamente s’espresse favorevolmente su una nuova inchiesta per chiarire la sciagura del Moby Prince. Altri rammentano la sua relazione negativa firmata a luglio sulla sicurezza a bordo del nuovo rigassificatore costruito a Livorno e la non convocazione alla seconda ispezione. «Lo fecero fuori anche quella volta», dice un commilitone con un sorriso amaro.
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/14_settembre_25/via-l-ufficiale-salga-bordo-mobbing-pronto-far-causa-a3ecb53e-4479-11e4-a9f2-f9125b43127e.shtml
25/09/2014, 20:32
25/09/2014, 21:17
25/09/2014, 21:25
Aztlan ha scritto:
A leggere queste cose rimango senza parole, e sì che sono un tipo prolisso, ma non c'è modo di commentare... Davvero il mondo al contrario.
Schettino è PROTETTO da persone nell' ombra, non mi stancherò di ripeterlo. Se no non si spiega la sua impunità quando tutto il mondo sa che è colpevole.
Se fosse stato chiunque altro a questa ora lo avrebbero lasciato a essere linciato in mezzo alla folla...
Evidentemente quello della Costa Concordia NON è stato un semplice incidente e Chi vuole nasconderlo ha promesso la sua protezione al collaboratore Schettino...
Ma le mie parole cadono nel vuoto...
25/09/2014, 23:05
Wolframio ha scritto:Aztlan ha scritto:
A leggere queste cose rimango senza parole, e sì che sono un tipo prolisso, ma non c'è modo di commentare... Davvero il mondo al contrario.
Schettino è PROTETTO da persone nell' ombra, non mi stancherò di ripeterlo. Se no non si spiega la sua impunità quando tutto il mondo sa che è colpevole.
Se fosse stato chiunque altro a questa ora lo avrebbero lasciato a essere linciato in mezzo alla folla...
Evidentemente quello della Costa Concordia NON è stato un semplice incidente e Chi vuole nasconderlo ha promesso la sua protezione al collaboratore Schettino...
Ma le mie parole cadono nel vuoto...
Raccolgo le tue parole prima che cadano nel vuotoper dire che lo penso pure io.
25/09/2014, 23:32
25/09/2014, 23:40
Wolframio ha scritto:
Molto velocemente poi vado a dormireIl Titanic è affondato la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.
La nave da crociera Costa Concordia è (semi) affondata la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, esattamente 99 anni e 9 mesi dopo. Coincidenza: “999#8243;, se capovolto diventa “666#8243;, numero della bestia tanto caro ai mondialisti luciferini che aspirano ad un Nuovo Ordine Mondiale (ordine che secondo loro si potrà compiere solo dopo l’innesco di un caos globale).
Il 13 gennaio era venerdì. “Venerdì 13#8243; è una data considerata sfortunata da secoli perché venerdì 13 ottobre 1307 furono arrestati tutti i cavalieri Templari. Coincidenza: i templari sono stati i primi banchieri anti-cristiani e satanisti (loro usanza era sputare sulla croce).
Il nome Concordia fa riferimento all’unità e alla pace fra le nazioni europee. I suoi tredici ponti hanno i nomi di altrettanti stati europei (Olanda, Svezia, Belgio, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Austria e Polonia). Coincidenza: proprio il 13 gennaio 2012 Standard & Poor’s ha tagliato il rating a mezza Europa, “affondando” i titoli di Stato di molti paesi Ue.
La Concordia affonda dopo essersi incagliata davanti all’isola del Giglio. Coincidenza: il Giglio è uno dei simboli più noti utilizzati dall’ordine massonico dei Rosa Croce per rivendicare le proprie azioni.
Oggi 14/01/2012 Mario Monti (membro di ordini mondialisti come il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen) ha regalato a Papa Benedetto XVI (l’ultimo dei papi cooptati dalla massoneria) un facsimile degli “Atlanti nautici” del 1500 di Francesco Ghisolfo. L’antico codice contiene carte nautiche con le rotte oceaniche verso il Nuovo Mondo. Il libro, ha detto il Papa con un sorriso, ha un valore “simbolico”.
Questo articolo non vuole dimostrare nulla, vuole solo elencare…