29/09/2014, 20:45
mik.300 ha scritto:Wolframio ha scritto:mik.300 ha scritto:
in ogni caso per andare contro lo scoglio
ci vuole l'intenzione..
la nave non si pilota da sola.
Ben detto c azzo !!! qualcuno gli avrà "consigliato" di centrare lo scoglio, non penso che lo abbia fatto di propria iniziativa cosi tanto per rovinarsi carriera e reputazione.
un mese presso il reparto di neurologia,
ok ??
29/09/2014, 21:17
29/09/2014, 21:18
Wolframio ha scritto:Plutone77 ha scritto:
Non vedo "eroi" in questa vicenda, solo persone che fanno il loro dovere...ed altre che invece di stare sul ponte di comando se la spassano con belle ragazze moldave...
Gli eroi non esistono, e nemmeno i supereroi, eccezione fatta per Supertonno e la Donna Capezzolo (che in realtà però sono la stessa persona), ma questa è un'altra storia
Secondo te quello che è accaduto è stato perchè Schettino se la stava spassando con una moldava?. E chi è questa "bella ragazza moldava", lo sai?
E credi magari alla storiella dell'inchino?
http://www.lettera43.it/attualita/42184 ... agedia.htmLa “moldava”, così come da tutti è stata ormai definita benché sia rumena, sotto le mentite spoglie di ballerina ed intrattenitrice, nasconde una preparazione di ferro. Conosce sette lingue ed ha spiegato ai pm che il suo compito era di diramare messaggi agli ospiti russi. È lei, Domnica, che quella sera si trovava a cena nell’esclusivo ristorante Club Concordia. Era al tavolo con Schettino e con un altro personaggio, il cui nome non è ancora stato reso noto. Stando alla testimonianza di una anziana coppia, “il terzo uomo” indossava un’uniforme. Schettino dichiara ai magistrati che con loro a cena c’erano «diversi ufficiali». Ma le foto scattate da una coppia che era al ristorante mostrano solo i tre. I pm hanno inoltre accertato che quella doveva essere una cena importante, visto che il comandante aveva chiesto al suo secondo ufficiale di rallentare la navigazione per farla durare più a lungo.
Cosa dovevano dirsi i tre, nei sessanta minuti e passa che precedettero l’arrivo in plancia di Schettino, “scortato” dalla Cermotan? E quando lei segue il comandante lo fa solo per rispondere a un gentile invito, come è stato scritto, o aveva un compito ben preciso da svolgere, secondo gli accordi suggellati durante l’“ultima cena” con il terzo uomo?
Domnica è anche la persona che, subito dopo l’urto, si precipita nella cabina di Schettino per “salvare” il personal computer del comandante. Lo rimetterà nelle sue mani una volta in salvo sull’isola. Poche ore dopo, la mattina del 14 gennaio, un’altra donna lo prenderà in consegna all’Hotel Bahamas del Giglio, dove Schettino si era rifugiato nelle prime ore del mattino. E’ l’avvocato di Costa Crociere, Cristina Porcelli, inviata dalla compagnia al fianco del comandante. Interrogata a Grosseto, la donna nega di aver mai ricevuto il pc. Che però, di fatto, risulta tuttora irreperibile. Quali dati “sensibili” conteneva il computer del capitano? Probabilmente qualcosa che sia lui, sia Domnica, conoscevano bene. Il segreto, forse, di quella cena a tre.
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -36205.htm
29/09/2014, 22:35
29/09/2014, 22:42
30/09/2014, 11:31
Wolframio ha scritto:
Secondo te quello che è accaduto è stato perchè Schettino se la stava spassando con una moldava
30/09/2014, 11:54
Plutone77 ha scritto:
mi spieghi la correlazione tra questo e il fatto di passare con una mastodontica nave da crociera a 100 metri dalla spiaggia?
Cosa può aver indotto il comandante di lungo corso Schettino a salire in plancia, quando la nave aveva già una rotta super-sicura programmata, sostituire la navigazione manuale a quella del pilota automatico e dirigere personalmente la nave contro gli scogli delle Scole, segnalati perfino nelle mappe per villeggianti (qui accanto il Giglio come appare sulle cartine turistiche degli alberghi isolani) e che lui stesso conosceva alla perfezione, per aver navigato decine di volte in quelle acque, inchini compresi?
Del resto, è proprio questa l'unica domanda alla quale Schettino non ha mai saputo dare risposte precise fin dal primo, lungo interrogatorio del 17 gennaio. Dinanzi ai pm di Grosseto farfuglia. S'inventa subito la storia dell'inchino, pur sapendo che a smentirla ci sarebbero stati tutti: a cominciare dal comandante Mario Palombo, cui sarebbe stato rivolto il presunto "omaggio".
Spiega il pm Alessandro Leopizzi a Schettino, che aveva appena detto la bugia: «Il comandante Palombo si è detto sorpreso da quell'accostamento perché dal punto di vista turistico, ci racconta Palombo, era privo di senso, nel senso che non era navigazione turistica a gennaio col Giglio praticamente semideserto anche da un punto di vista delle luminarie, mentre invece tutte le altre accostate, quelle regolarmente pianificate dalla compagnia, erano state fatte ad agosto in occasione delle feste patronali».
Allora Schettino tira fuori un'altra scusa: fare un piacere al maitre Antonello Tievoli, originario del Giglio: «Era una cortesia - dice - che mi aveva chiesto Antonello e dissi "Va bene, se ci sta il comandante Palombo a terra la facciamo, altrimenti no"». Palombo sull'isola non c'era. Si trovava nella sua casa di Grosseto
Due giorni dopo il disastro è il padre di Tievoli a smentire categoricamente Schettino: «La nave passa ogni settimana e ogni settimana mio figlio ci avverte, ma non ha mai chiesto di passare così vicino, nè lo ha fatto stavolta. Ci mancherebbe. La nave è sempre passata almeno a 400 metri di distanza, questa volta è andata sopra gli scogli. Non credo proprio che il comandante volesse fare un omaggio a mio figlio. Venerdì c'è stato un errore, qualcosa è andato storto». Già. Ma che cosa?
30/09/2014, 12:02
30/09/2014, 18:26
Wolframio ha scritto:
Vediamo chi parlerà per primo.
Traduco:Immagina che. Il 6 gennaio ci fu un "culto".
E c'erano altri ...
Che forse si riferisce all'epifania?
30/09/2014, 20:27
mik.300 ha scritto:Wolframio ha scritto:
Vediamo chi parlerà per primo.
Traduco:Immagina che. Il 6 gennaio ci fu un "culto".
E c'erano altri ...
Che forse si riferisce all'epifania?
http://www.corriere.it/cronache/14_sett ... 7dcc.shtml
Schettino? Ad un tratto disse: “Ma qui non si vede nessuno”»
Quando arrivarono in cima ed uscirono all’aperto Domnica cominciò a farsi un’idea più precisa. «Nessuno parlò dell’arrivo di un elicottero», dice, «ma mentre eravamo lì, il comandante aveva un’aria impaziente, continuava a guardarsi in giro, come se aspettasse qualcosa. A un certo punto disse: “Ma qui non ci vede nessuno!”. Il riferimento mi è sembrato inequivocabile. Chi mai doveva vederci di notte in cima alla nave? Da sotto nessuno ci poteva vedere. Evidentemente era dall’alto che dovevamo renderci visibili». Domnica si avvicinò allora a Ciro e accese la spia luminosa sul suo giubbotto salvagente: «Volevo segnalare la nostra posizione ma non arrivò nessuno. Dopo una ventina di minuti, arrivò una telefonata a Schettino. Quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare giù, ai ponti inferiori».
capito?
il signorino
aspettava di essere raccolto
con l'elivcottero..
altro che mafia russa, massoneria
e altre kazzate del genere..
FATE PACE (alcuni)
COL CERVELLO...............
FATE PACE (alcuni)
COL CERVELLO...............
30/09/2014, 23:04
Wolframio ha scritto:mik.300 ha scritto:Wolframio ha scritto:
Vediamo chi parlerà per primo.
Traduco:Immagina che. Il 6 gennaio ci fu un "culto".
E c'erano altri ...
Che forse si riferisce all'epifania?
http://www.corriere.it/cronache/14_sett ... 7dcc.shtml
Schettino? Ad un tratto disse: “Ma qui non si vede nessuno”»
Quando arrivarono in cima ed uscirono all’aperto Domnica cominciò a farsi un’idea più precisa. «Nessuno parlò dell’arrivo di un elicottero», dice, «ma mentre eravamo lì, il comandante aveva un’aria impaziente, continuava a guardarsi in giro, come se aspettasse qualcosa. A un certo punto disse: “Ma qui non ci vede nessuno!”. Il riferimento mi è sembrato inequivocabile. Chi mai doveva vederci di notte in cima alla nave? Da sotto nessuno ci poteva vedere. Evidentemente era dall’alto che dovevamo renderci visibili». Domnica si avvicinò allora a Ciro e accese la spia luminosa sul suo giubbotto salvagente: «Volevo segnalare la nostra posizione ma non arrivò nessuno. Dopo una ventina di minuti, arrivò una telefonata a Schettino. Quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare giù, ai ponti inferiori».
capito?
il signorino
aspettava di essere raccolto
con l'elivcottero..
altro che mafia russa, massoneria
e altre kazzate del genere..
FATE PACE (alcuni)
COL CERVELLO...............
Ma hai letto quello che hai linkato?. Hai capito il senso di tutta la storia?FATE PACE (alcuni)
COL CERVELLO...............
Questo lo rimando al mittente.
Un qualche giorno che ho tempo raccoglierò tutti i tuoi reply sui generis e ci farò una gigante antologia.
01/10/2014, 08:24
01/10/2014, 10:21
Wolframio ha scritto:
Prima di tutto faccio notare una imprecisazione su questo dettaglio:
Tu hai scritto: Schettino? Ad un tratto disse: “Ma qui non si vede nessuno”» si o ci?, a me risulta che abbia detto “Ma qui non ci vede nessuno”.
Il senso della frase cambia di molto. Ma non è su questo che voglio discutere.
Inoltre la rumena avrebbe dichiarato riferendosi alla telefonata ricevuta sul ponte 11 da schettino:
Quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare giù, ai ponti inferiori».
Quali piani?, c'erano dei piani per il recupero di Schettino?. Se i piani sono stati cambiati che significa?, che il disastro era stato pianificato o no?.
Non venirmi a dire che Schettino prima di salire sul ponte 11 ad aspettare chissà che..... ha telefonato a qualcuno per venirlo a prendere con l'elicottero.
Perchè:
Le dichiarazioni di Domnica non trovano seguito tra gli inquirenti. "Non risulta che Schettino abbia voluto andarsene in elicottero, non c'è riscontro sul punto - ha detto il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio - Dai tabulati del cellulare non risulta che abbia parlato con qualcuno per farsi venire a prendere. E ammesso e non concesso che queste ultime affermazioni siano fondate, verrebbe confermato quanto già accertato, non sposta di una virgola il nostro impianto accusatorio cioè che Schettino abbandonò la nave".
http://www.tio.ch/News/Estero/812087/Sc ... licottero/
Quindi se la Cemortan ha raccontato la verità, è palese che il disastro della nave Concordia sia stato dolosamente premeditato e che l'inchino al Giglio non centra nulla.
Per favore non rispondermi con le solite battute sulla mia salute mentale, ma spiegami come interpreti queste dichiarazioni della rumena.
01/10/2014, 10:41
Wolframio ha scritto:Plutone77 ha scritto:
mi spieghi la correlazione tra questo e il fatto di passare con una mastodontica nave da crociera a 100 metri dalla spiaggia?
Spiegamelo tu che io non ci arrivoCosa può aver indotto il comandante di lungo corso Schettino a salire in plancia, quando la nave aveva già una rotta super-sicura programmata, sostituire la navigazione manuale a quella del pilota automatico e dirigere personalmente la nave contro gli scogli delle Scole, segnalati perfino nelle mappe per villeggianti (qui accanto il Giglio come appare sulle cartine turistiche degli alberghi isolani) e che lui stesso conosceva alla perfezione, per aver navigato decine di volte in quelle acque, inchini compresi?
Del resto, è proprio questa l'unica domanda alla quale Schettino non ha mai saputo dare risposte precise fin dal primo, lungo interrogatorio del 17 gennaio. Dinanzi ai pm di Grosseto farfuglia. S'inventa subito la storia dell'inchino, pur sapendo che a smentirla ci sarebbero stati tutti: a cominciare dal comandante Mario Palombo, cui sarebbe stato rivolto il presunto "omaggio".
Spiega il pm Alessandro Leopizzi a Schettino, che aveva appena detto la bugia: «Il comandante Palombo si è detto sorpreso da quell'accostamento perché dal punto di vista turistico, ci racconta Palombo, era privo di senso, nel senso che non era navigazione turistica a gennaio col Giglio praticamente semideserto anche da un punto di vista delle luminarie, mentre invece tutte le altre accostate, quelle regolarmente pianificate dalla compagnia, erano state fatte ad agosto in occasione delle feste patronali».
Allora Schettino tira fuori un'altra scusa: fare un piacere al maitre Antonello Tievoli, originario del Giglio: «Era una cortesia - dice - che mi aveva chiesto Antonello e dissi "Va bene, se ci sta il comandante Palombo a terra la facciamo, altrimenti no"». Palombo sull'isola non c'era. Si trovava nella sua casa di Grosseto
Due giorni dopo il disastro è il padre di Tievoli a smentire categoricamente Schettino: «La nave passa ogni settimana e ogni settimana mio figlio ci avverte, ma non ha mai chiesto di passare così vicino, nè lo ha fatto stavolta. Ci mancherebbe. La nave è sempre passata almeno a 400 metri di distanza, questa volta è andata sopra gli scogli. Non credo proprio che il comandante volesse fare un omaggio a mio figlio. Venerdì c'è stato un errore, qualcosa è andato storto». Già. Ma che cosa?
01/10/2014, 11:23
Wolframio ha scritto:
Inoltre la rumena avrebbe dichiarato riferendosi alla telefonata ricevuta sul ponte 11 da schettino:
Quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare giù, ai ponti inferiori».
Quali piani?, c'erano dei piani per il recupero di Schettino?. Se i piani sono stati cambiati che significa?, che il disastro era stato pianificato o no?.
Il naufragio è stato «un incidente banale, nel quale la fatalità ha trovato breccia proprio nell'interagire tra esseri umani. Si è creato, credo, di base, un malinteso e proprio per questo c'è la rabbia. È come se tutte le teste, compresi gli strumenti, fossero andate in black-out».
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_10/schettino-in-televisione-costa-concordia_0e21a0cc-cac9-11e1-bea1-faca1801aa9d.shtml