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14/10/2014, 23:57

se pure fosse Grillo ci è andato, Renzi se ne è guardato bene altrimenti spalavano anche lui col fango e lo buttavano in discarica.

18/10/2014, 16:53

I Tg non vi dicono la verità, noi eseguiamo gli ordini.Le rivelazioni di una giornalista Rai!



LA VERITA’ NON VI VERRA’ MAI DETTA… QUESTA E’ L’UNICA CERTEZZA!!!
Che questo accadesse, diciamocela tutta: non avevamo dubbi. Ma che a dirlo e spiattellarlo ai 4 venti, fosse una giornalista Rai…Beh non lo avremmo mai pensato. La donna in questione è Elisa Ansaldo. Lei stessa ha reclamato e si è battuta per i diritti ad un’ informazione giusta e veritiera! Cosa che in Rai non accadeva e non accade neppure adesso!!

Nelle 2006 e nel 2007 conduce la sezione giornalistica durante le due edizione di Unomattina. Poi nel Settembre 2008 passa alla conduzione del TG1 della notte.

Il 25 maggio 2011, in polemica con il direttore Augusto Minzolini, annuncia il suo ritiro da conduttrice del TG1, contestando il fatto che esso violerebbe i più elementari doveri dell’informazione pubblica come equilibrio, correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione seguendo di circa un anno la medesima decisione della collega di redazione e amica Maria Luisa Busi.

La stessa Elisa Ansaldo aveva affermato: “Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro”

Immagine

Solo nel 2013 torna alla conduzione del TG1 conducendo: prima l’edizione dell 17, poi quella delle 13:30. E’ proprio nel periodo della sua pausa giornalistica Rai che la stessa giornalista ha manifestato pubblicamente il suo disappunto nei confronti di una testata giornalistica, quale il TG1. Privo di veridicità e fondamenti basati sulla lealtà alla notizia…
Insomma, la giornalista Elisa Ansaldo non le ha mandate a dire a nessuno e non ha accettato il modus operandi della Rai, in quanto non conforme alle leggi ma soprattutto determinato a celare, nascondere e modificare la notizia.

Ha reclamato il diritto all’informazione: un’ informazione corretta, integrale e non censurata. -In Rai si ha paura della notizia, e le cose accadono sempre dove noi non siamo…Nella case, nelle industrie, nelle carceri, nella aziende…Guarda caso noi siamo da un’ altra parte.” e continua polemizzando: -”Chi si poteva immaginare che le gente comune si trovava a combattere con la disoccupazione, i licenziamenti e la cassa integrazione. Che esiste il problema del precariato nelle scuole. In vece no…Noi pensavamo che a voi questo non interessasse…Credevamo che voleste sentir parlare di Michele e Sbrina Misseri, Sara spistolini, e Yara… Insomma di tutto lo spettacolo montato intorno a queste povere ragazze

Ascoltate l’intero intervento della giornalista Elisa Ansaldi e capirete mote cose… Il video è caricato in fondo all’articolo!
A nostro avviso, la situazione è grave. E i politici vogliono la nostra disinformazione perchè è comoda. Solo così possono continuare ad operare indisturbati. E’ proprio per questo che noi stessi non seguiamo più l’informazione che viene passata dalla tv. Che sia pubblica o privata, esse è un’ informazione corrotta e manipolata. Non è un’informazione che nasce per informare. ma è determinata a disinformare!!!

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=qFiyOWgRTfM[/BBvideo]
Elisa Anzaldo giornalista rai, sul tg di Minzolini (Tutti in piedi, 17/06/2011)

[align=right]Source: I Tg non vi dicono la verità,...ioni di una giornalista Rai! | [/align]
Ultima modifica di Wolframio il 18/10/2014, 16:57, modificato 1 volta in totale.

18/10/2014, 16:55

.. ogni tanto fa bene udire certe cose ....[^]

18/10/2014, 18:58

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=yp-Wh77wt1o[/BBvideo]

NOTO GIORNALISTA EUROPEO ROMPE IL GHIACCIO SULLE FALSITA’ DEI MEDIA

Che faranno ora gli altri pennivendoli?

Il Dr. Udo Ulfkotte (Link a profilo wikipedia e link a sua home ufficiale ) è da poco andato in pubblico con alcune rivelazioni scioccanti.

Ha praticamente ammesso quello che tutti noi che leggono i media alternativi sanno da molto tempo:

l’intero media mainstream è totalmente falso!

È entrato in un discorso molto dettagliato in questo video e ha vuotato il sacco su tutto!

Ha parlato di come la CIA ha il controllo su tutti i principali giornalisti.

Egli è stanco di mentire e ha deciso di pubblicare tutto quello che sa.

Ha già avuto 3 attacchi di cuore e deciso che non gli importava più di quello che potrebbero fare di lui!

Ora pensiamo ai mezzibusti nostrani, ormai rammolliti dai privilegi cui sono abituati da una vita di endorsement: avrebbero il coraggio di rinunciarvi e recuperare la loro dignità?

Lo vedremo presto, l’opportunità da cogliere per tornare ad essere rispettabili professionisti è ora, subito dopo che un coraggioso ha rotto il ghiaccio.

Tutti quelli che staranno zitti sapremo di che pasta sono fatti.

[align=right]Source: PRIMO GIORNALISTA CHE VUOTA IL SACCO | [/align]

02/11/2014, 12:52

A proposito di informazione italiota e dei "siti antibufala" che oramai
DOMINANO LA SCENA INTERNETTIANA, spacciando, a volte,
le verità per bufale, vi segnalo questo articolo....... [8D]

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=350834

15/11/2014, 19:13

"Beppe Grillo, the leader of the five star Movement in Italy, is the only credibible alternative to Matteo Renzi, the incumbent prime minister". Così scrive uno dei più autorevoli quotidiano del mondo, il Financial Times, in un articolo di tre giorni fa.

[wbf]http://www.ft.com/intl/cms/s/f626669a-6528-11e4-91b1-00144feabdc0,Authorised=false.html?_i_location=http%3A%2F%2Fwww.ft.com%2Fcms%2Fs%2F0%2Ff626669a-6528-11e4-91b1-00144feabdc0.html%3Fsiteedition%3Dintl&siteedition=intl&_i_referer=http%3A%2F%2Fwww.tzetze.it%2Fredazione%2F2014%2F11%2Fil_financial_times_grillo_e_lunica_alternativa_credibile_a_renzi%2Findex.html#axzz3Iw5X4XTn


C'è bisogno di tradurre? Il senso è chiaro a chiunque: "Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle in Italia, è la sola alternativa credibile al primo ministro Matteo Renzi". Ovviamente, non c'è un solo quotidiano italiano che abbia ripreso la notizia. Pensate un po' se tutte le home page dei siti italiani avessero aperto con: "Grillo è l'unica alternativa credibile a Renzi". Ci pensate? Invece niente, solo silenzio.

I quotidiani italiani preferiscono aprire con "Grillo contestato a Bruxelles", "Grillo non fa parlare il giornalista", etc etc. Ci siamo ormai abituati, il gioco è sempre lo stesso e, probabilmente, non cambierà mai. Per fortuna che all'estero esistono anche giornalisti che offrono un quadro diverso della situazione italiana. In questo caso Wolfgang Münchau, autore per il Financial Times dell'articolo citato.

Il giornalista sottolinea poi come l'Euro sia in grande pericolo oggi in quanto l'eurozona non ha meccanismi per difendersi dalla depressione. Münchau loda Grillo per la decisione di voler uscire dall'Euro. [/wbf]

http://www.tzetze.it/redazione/2014/11/ ... index.html

18/11/2014, 10:22

Il controllo dei media - Udo Ulfkotte

Guarda su youtube.com


Articoli statunitensi a caro prezzo - Udo Ulfkotte

Sembra che l’Unione Europea paghi i giornalisti per scrivere articoli pro-Unione: è libertà di stampa questa? È veramente questo quello che voi cittadini volete? Giornalisti pagati per scrivere articoli in favore dell’Unione Europea? No, penso di no, ed è per questo che ho scritto questo libro, in cui fornisco le prove del fatto che, ad esempio, l’ambasciata statunitense in Germania, e l’ambasciata statunitense in Italia, a Roma, hanno programmi specifici per i giornalisti. Un giornalista italiano può ricevere fino a 20.000 dollari per scrivere articoli filostatunitensi. Vi è una formula alla fine delle pagine, ho realizzato screenshot, l’ho copiata e ho pubblicato tutto.

http://www.beppegrillo.it/2014/11/passa ... kotte.html

"Mi chiamo Udo Ulfkotte, sono un giornalista tedesco, sono nato nel 1960, ho lavorato per 17 anni per famosi giornali tedeschi quali la Frankfurter Allgemeine e per tanti anni per altre organizzazioni internazionali. Ho smesso di scrivere come giornalista, mi sono fatto un esame di coscienza e mi sono reso conto di vergognarmi, perché come giornalista ho tradito i miei lettori: sono stato usato come una marionetta dalle agenzie di intelligence, da una rete di élites e sono pronto a rispondere alle vostre domande su questo argomento. Ho scritto un libro a riguardo e mi vergogno di quello che ho fatto, vi ringrazio per la vostra attenzione.

Blog: Sig. Ufkotte, il suo libro sui “giornalisti in vendita” sta destando molto scalpore. Perché ha deciso di fare una simile confessione, esponendosi a critiche o persino a rischi personali?

U. Ulfklotte: Per 17 anni ho lavorato per la Frankfurter Allgemeine, un giornale prestigioso, come corrispondente di guerra e sono stato parte del sistema: oggi me ne vergogno, perché ho prodotto propaganda e disinformazione, e insieme ai miei colleghi dei media tedeschi ho simulato la libertà di stampa. Ho aiutato il sistema a preparare guerre, ad esempio, e questo non è giusto.
Se ripercorriamo la storia, ad esempio ho preparato, abbiamo preparato la guerra in Afghanistan, la guerra in Iraq: sono stato corrispondente di guerra per tanti anni e ho contribuito alla disinformazione. Avevo alle spalle le agenzie di intelligence che hanno in parte scritto gli articoli che i giornali pubblicavano a mio nome. Questo non è giornalismo, non è giusto. E ho scritto un libro per informare le persone, non solo in Germania, di quanto il sistema sia marcio, corrotto, e di come le stiano imbrogliando. Ho voluto scrivere questo libro perché tante persone che ci guardano hanno la sensazione che quello che vedono come una notizia non sia in realtà una notizia, ma pura propaganda e disinformazione. Ma non ne hanno le prove. Per questo motivo ho citato centinaia e centinaia di nomi di giornali tedeschi ed esteri, che producono propaganda e disinformazione, e ho fornito le prove di questo.

Blog: Il suo libro è focalizzato sulla situazione in Germania. Ritiene che anche nel resto d’Europa e del mondo la situazione sia simile? Tutte le grandi potenze e i grandi poteri applicano questi metodi, o è una prassi tipicamente anglosassone?

U. Ulfklotte:Sì, avete assolutamente ragione, questo libro è focalizzato sulla Germania, ma il sistema non riguarda solo la Germania: il sistema è mondiale, è in parte un sistema transatlantico, dietro il quale si celano gli Stati Uniti con le organizzazioni di propaganda filostatunitense, nelle quali è fortemente coinvolta la CIA, ma leggendo il mio libro si trovano storie che toccano anche altri paesi, come l’Italia, ad esempio. Se andate sul lago di Como, a Cadenabbia troverete una villa, Villa La Collina. Un tempo era la residenza estiva dell’ex cancelliere Konrad Adenauer, il primo cancelliere tedesco. Oggi, è di proprietà di un partito politico, il partito conservatore CDU, del cui comitato di pianificazione io sono stato membro. Il partito è proprietario di questa residenza e sono rimasto scioccato quando ho visto i politici tedeschi quando ho visto i più eminenti politici tedeschi recarsi in questa villa e poi spostarsi in battello, in gran segreto, da Cadenabbia a Bellagio, sul lago di Como: sull’altra riva li attendevano membri della CIA americana per trasferirli alla Rockefeller Foundation, dove si tenevano incontri segreti, nascosti all’opinione pubblica. Ho visto il sistema che si nasconde dietro tutto questo, un sistema di corruzione, e tanto i politici quanto i giornalisti sono marionette, non tutti, ma molti di essi. E questo è quello che descrivo in questo libro: non riguarda solo la Germania, è un sistema mondiale ed è pericoloso renderlo pubblico, ma ne vale la pena, per dare un'idea di quello che avviene a porte chiuse. Ti avvicinano in quanto giornalista, non un giornalista qualsiasi di un piccolo paese come Cadenabbia, ma in quanto giornalista di importanti giornali italiani, o tedeschi o inglesi: prima o poi le agenzie di intelligence ti avvicinano per chiederti di scrivere quello che loro vogliono che tu scriva. E come funziona? Nessuno viene a dirti “Ciao, lavoro per i servizi segreti italiani o americani”, assolutamente no. Io sono stato invitato dalla divisione tedesca del German Marshall Fund (Fondo Marshall tedesco) degli Stati Uniti, ma vi sono altre organizzazioni, quali l’Atlantic Bridge, l’Istituto Aspen… Sono numerosissime le organizzazioni internazionali filoamericane e se accetti questi inviti, ti avvicinano e ti danno tutto quello che vuoi. Non ho ricevuto denaro, ma ti offrono cose che il denaro non potrebbe comprare. Ad esempio, nel mio caso, all’improvviso il governatore dell’Oklahoma (stato al centro degli Stati Uniti), che a quel tempo era David Walters, mi ha avvicinato con un rappresentante della CIA, e mi ha reso cittadino onorario dello stato dell'Oklahoma, solo perché scrivessi qualcosa di positivo sugli Stati Uniti.
Analogamente, sembra che l’Unione Europea paghi i giornalisti per scrivere articoli pro-Unione: è libertà di stampa questa? È veramente questo quello che voi cittadini volete? Giornalisti pagati per scrivere articoli in favore dell’Unione Europea? No, penso di no, ed è per questo che ho scritto questo libro, in cui fornisco le prove del fatto che, ad esempio, l’ambasciata statunitense in Germania, e l’ambasciata statunitense in Italia, a Roma, hanno programmi specifici per i giornalisti. Un giornalista italiano può ricevere fino a 20.000 dollari per scrivere articoli filostatunitensi. Vi è una formula alla fine delle pagine, ho realizzato screenshot, l’ho copiata e ho pubblicato tutto.

Blog: La corruzione tra i giornalisti è collegata alle paghe da miseria che la globalizzazione impone o fa parte di un sistema che fa leva sulla vanità personale oltre che sugli aspetti economici?

U. Ulfklotte:L’intero sistema non è a favore di un Paese o di un uomo: il sistema difende gli interessi di una piccolissima élite mondiale. Se si considera che 85 persone in questo mondo, nel mondo occidentale, possiedono quanto tre miliardi e mezzo di persone poverissime, si comprende che la ricchezza non è assolutamente distribuita in modo equo: da una parte vi è un’incredibile povertà, e dall’altra un’incredibile ricchezza, pertanto queste 85 persone sono estremamente ricche e possiedono quasi la metà del mondo. Hanno creato un sistema, con l’aiuto degli Stati Uniti, per controllare grandi masse di persone al fine di tutelare i loro interessi, per accrescere ulteriormente le loro ricchezze. L'intero sistema non è contro un Paese, o contro un gruppo di persone: serve a rendere alcuni ancora più ricchi. Ad esempio pensiamo all'Italia e al volere dell’uomo della strada in città come Napoli e Roma, o Como, o qualsiasi altra città: esistono spin doctors pagati per manipolare le masse, che votano per partiti politici che non fanno gli interessi delle persone, ma quelli di quei potenti gruppi, ed è proprio questo che cerco di descrivere. Non sono a favore di o contro uno o due partiti politici, non voglio aiutare un partito o una religione o altro. Voglio solo provare a guardare oltre la manipolazione, perché per 17 anni sono stato io stesso profondamente coinvolto nella creazione della propaganda e della disinformazione e me ne vergogno: vorrei solo potermi guardare di nuovo allo specchio.

Blog: Il sistema di corruzione e collusione ha per oggetto solo i singoli giornalisti o coinvolge anche intere testate e gruppi editoriali? E con quali metodi?

U. Ulfklotte:Il sistema è una tela di ragno, ma non pensate che solo un giornalista o due, oppure tre giornalisti di un determinato paese ne siano intrappolati: la tela di ragno coinvolge naturalmente intere società del settore dei media.
Se si considera il modo in cui i media sono stati creati, ad esempio in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale, da parte di Stati Uniti, Francia e Regno Unito, si comprende che fino a oggi per i media è stato impossibile esprimere una libera opinione. Se io, che ho lavorato per 17 anni per la Frankfurter Allgemeine, avessi scritto una sola volta a favore della Russia o della Cina, avrei perso il lavoro. Noi giornalisti, in paesi come la Germania, facciamo carriera solo se obbediamo alle regole e le regole sono dettate da queste persone, che operano sullo sfondo. Certamente interi gruppi media cooperano con il sistema: se consideriamo quelli tedeschi, i più importanti, ad esempio il gruppo del settore media Axel Springer è una delle più grandi holding ed è pro-Washington, se consideriamo Gruner Jahr, Amburgo, anch’esso è pro-Washington: non esistono grandi gruppi media neutrali in Germania. E lo stesso vale per altri paesi europei. Se consideriamo paesi come l’Ungheria, in cui i grandi gruppi non sono interamente filoamericani, la propaganda prenderà di mira quel paese, e lo stesso vale per l’Italia.

Blog: Come può il cittadino riconoscere e diffendersi dall’informazione manipolata?E come invece dovrebbe intervenire la politica per arginare questo grave fenomeno senza essere tacciata di “mettere bavagli all’informazione”?

U. Ulfklotte:La politica, gli uomini politici, non intervengono in questo sistema, perché ne fanno parte. Questi gruppi, che coordinano la propaganda e la disinformazione, non comprendono solo giornalisti: vi sono politici, banchieri, e insieme formano una rete di grandi dimensioni. In quanto gruppi di élite, siedono in grandi organizzazioni come la Commissione Trilaterale, il gruppo Bilderberg, i grandi centri di politica estera, etc.. Queste persone formano gruppi di élite speciali nel mondo, pertanto che possibilità ha un comune cittadino di riconoscere il sistema? Quello che io ho fatto per il mio paese è stato leggere gli annuari di queste grandi organizzazioni quali Atlantic Bridge, Istituto Aspen, Marshall Fund e gruppo Bilderberg: se verificate chi ha partecipato alle conferenze, se seguite il loro percorso attraverso tutte queste organizzazioni, potete vedere questa rete e rendere pubblici i nomi delle persone che vi partecipano. Se seguite il percorso dei giornalisti di La Repubblica, La Stampa, della Rai, di Tele 1 etc. all’interno di queste organizzazioni vicine alla CIA, rendete i loro nomi pubblici: è quello che ho fatto io per la Germania, ho 321 nomi di giornalisti molto vicini alle agenzie di intelligence che perlopiù diffondono propaganda e disinformazione. Per favore, fate lo stesso in paesi come l'Italia, rendeteli pubblici: in questo modo anche l'uomo della strada non pagherà più per ricevere quella propaganda. Questo è quello che vi chiedo: distruggete queste reti dell’intelligence nei media, nella politica e nella finanza.

Blog: qualcuno ha insinuato che ci siano grandi interessi sovranazionali dietro le sue confessioni. Come risponde a queste accuse?

U. Ulfklotte:Nessuno mi ha mai chiesto di scrivere questo libro, tranne un giornalista, che è appena mancato, a oltre novant’anni di età. Ho deciso io di scriverlo, non nell’interesse di qualche gruppo, non per denaro o per fama o per altri interessi, perché se consideriamo quello che potrebbe succedere se mi denunciassero, andrei in prigione per il resto della mia vita, se solo una frase di questo libro non fosse corretta. Ho scritto questo libro non nell'interesse di altre persone o altri gruppi, l'ho scritto perché ho avuto tre infarti, il mio stato di salute non è buono, sono stato un corrispondente di guerra e i miei medici dicono che non mi resta molto da vivere, pertanto ho scritto questo libro perché volevo avere la coscienza pulita e lasciare questo mondo con un messaggio, quello di non seguire il mio esempio, manipolando e imbrogliando le persone nell’interesse di piccole élite che vogliono solo arricchirsi, tradendo tutte le persone coraggiose che ci sono là fuori. Grazie. Passate parola!" Udo Ulfkotte

25/11/2014, 08:15

Giornalista CBS confessa: “Ci chiedono di creare la realtà”

Le notizie sono drogate. Il frame adesso è ufficiale. Star della CBS
esce allo scoperto: « Ci chiedono di creare una realtà che coincida
con quello che fa comodo credere a loro ». L’analisi lucida di Marcello
Foa. Guarda il suo video dove ti spiega come il sistema ti condiziona
con il frame.


http://www.byoblu.com/post/2014/11/22/g ... ealta.aspx

25/11/2014, 13:50

Le cose rimarranno sempre così: dall'inizio dell'Umanità che si dicono bugie, figuriamoci se arriva uno e scrive o dice la verità (anzi, a dire il vero Uno c'è stato ) ...... Ma siccome l'uomo è ingannatore per fregare meglio il prossimo ...

25/11/2014, 23:06

Basta non credere a qualunque cosa ci venga detta dalla TV e spacciata per fonte AUTOREVOLE ma avere spirito critico e fottersene delle ideologie ragionando in maniera ANALITICA (espresisone migliore non poteva trovare il signore intervistato).

Questa cosa la sanno fare in pochi. Io so farla, o almeno ritengo di aver imparato a farla e me ne vanto, ma il 99% delle e persone con cui parlo e con cui ragiono, compresi molti dei miei amici ragionano per luoghi comuni e fanno discorsi di cui so già lo svolgimento e le conclusioni quando si affrontano temi IMPORTANTI.

E' davvero una cosa molto frustrante ma meglio a loro che a me! :)

26/11/2014, 15:17

Solo che quando si è in pochi .... si parla da soli! [8)]

26/11/2014, 16:38

European Digital Rights pubblica in esclusiva il documento e i suoi allegati della proposta italiana al “Pacchetto Telecomunicazioni”


Spesso si legge che nel semestre di presidenza europeo il governo Renzi non ha fatto niente. E’ falso. Una cosa la nostra presidenza Ue la sta portando avanti, vale a dire limitare la libertà di informazione e di innovazione su internet.
Il 14 novembre 2014, la Presidenza italiana ha presentato una serie di emendamenti al “Pacchetto Telecomunicazioni”, dopo le obiezioni sollevate dalle delegazioni degli Stati membri. European Digital Rightspubblica in esclusiva il documento e i suoi allegati, che dimostrano come il governo italiano abbia fatto marcia indietro sulla cosiddetta “protezione della neutralità della rete”, dopo averla sancita in precedenza.
La presidenza italiana ha presentato un “approccio basato sui principi” per gli Stati membri “in modo da non ostacolare l’innovazione e per evitare di “avere un regolamento obsoleto in futuro”. In realtà, tutto il testo aggiunge confusione sul tema della libertà di comunicazione e di innovazione in linea.
Il testo propone nello specifico la soppressione delle definizioni di “neutralità della rete”. “Invece di una definizione di neutralità della rete ci potrebbe essere un riferimento all’obiettivo di neutralità della rete in un considerando esplicativo, in modo da evitare che la definizione possa essere in contrasto con le disposizioni specifiche”. Eppure, sottolinea EDR, senza una definizione chiara di neutralità, il diritto fondamentale di ricevere o di comunicare informazioni sarebbe ostacolato, con costi significativi per la crescita, gli investimenti e l’innovazione.
Inoltre, il testo rimuove la definizione di “servizi specializzati” all’articolo 23. “Misure di gestione del traffico che bloccano, rallentano, alterano, degradano o discriminano specifici contenuti, applicazioni o servizi potrebbero essere gestiti, in determinate circostanze, dai fornitori di servizi di accesso a Internet, come ad esempio per “prevenire la trasmissione di una comunicazione non richiesta” (una e-mail, sottolinea EDR, non è un servizio di accesso ad internet?); per evitare “il controllo della congestione temporanea”; o per soddisfare gli “obblighi nell’ambito di un contratto con un utente finale per fornire un servizio che richiede un determinato livello di qualità”
La maggiore lacuna nel testo del Consiglio, prosegue EDR, è che l’articolo 23 non vieta la discriminazione sulla base della fatturazione. Permettere l’accesso “libero” di alcuni servizi e l’accesso misurato a tutto il resto è una violazione della neutralità della rete e il diritto fondamentale della libertà di comunicare informazioni, come qualsiasi blocco o filtraggio che si verrebbe a creare. Se la gente deve pagare un extra per accedere al tuo sito web (o se si deve pagare una società internet per permettere loro di farlo), allora l’essenza di Internet aperta viene smantellata.
Lo scopo di questo testo sembra consentire la diffusione del congelamento arbitrario e “volontario” dei contenuti, praticata in alcuni Stati membri dell’UE, in particolare nel Regno Unito. Se questo è il significato, allora è una violazione chiara ed evidente della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.
In ultima analisi, quest’ultima proposta della Presidenza italiana indebolirà i diritti dei cittadini e annullerà le disposizioni di protezione adottate dal Parlamento europeo nel mese di aprile 2014. In caso di adozione, il testo limiterebbe le protezioni in grado di impedire che i fornitori di accesso a internet possano costruire un nuovo monopolio per far filtrare l’accesso ai i loro clienti. Con tutto il parlare della necessità di un mercato unico digitale in Europa, conclude EDR, avremmo, se dovesse essere votato dal Consiglio e poi ratificato dal Parlamento Ue, nuove barriere e nuovi monopoli. Almeno nessuno potrà dire che Renzi non ha fatto nulla nei sei mesi di presidenza europea…
Il documento pubblicato da EDR

http://www.informarexresistere.fr/2...su-internet/

26/11/2014, 19:51

Ufologo 555 ha scritto:

Solo che quando si è in pochi .... si parla da soli! [8)]


Io non so quanto realmente siamo pochi... Io mi rendo conto che c'è molta più gente di quello che immaginiamo avvezza a questo tipo di discorsi.

[8D]

26/11/2014, 20:22

Bèh, se però fa come quando intervengo, tra la gente, per protestare per qualcosa (tipo Poste o uffici) che se ne stanno zitti e quando intervengo (anche risolvendo a volte) mi dicono che ho ragione ... allora sono davvero SOLO!
Così è fatta la gente: a costo di subire ma vuole vivere "tranquilla" ..................... [8)] [:(!]

28/11/2014, 14:36

Giornali e TV fanno a gara a chi fa l'articolo più eclatante
riguardo alle espulsioni nel M5S. Ma di queste...
Qualcuno si è preoccupato così accanitamente di mettervi
al corrente?


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