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 Oggetto del messaggio: La moria delle api
MessaggioInviato: 20/01/2009, 18:44 
cari amici, riportando in auge il topic
http://www.ufologia.net/forum/topic.asp ... ,moria,api

Pare che si muova qualcosa:

http://salvadanaio.economia.alice.it/racconti/api.html
ciao
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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/01/2009, 18:49 
Grande Mauro , tienici informati.

Finalmente una buona notizia.

zio ot



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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 20/01/2009, 19:01 
Troppo poco e.. troppo tardi [:)]



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Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
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Grigio
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MessaggioInviato: 30/04/2013, 09:30 
Riporto in auge questo vecchio topic,visto che iniziano ad esserci novità in campo europeo [:)] alla misteriosa moria di api che sta decimato le api in tutto il mondo. [:(]

Cita:
L’Ue riuscirà a salvare le api?


L’Europa corre verso la messa al bando dei pesticidi, considerati responsabili della pericolosa moria delle api in corso da una decina di anni a livello mondiale. Come si è arrivati a questa decisione?
Alcuni prodotti per piante e terreni a base di neonicotinoidi sono accusati di avere un impatto diretto sulla graduale scomparsa delle api in Europa e Nord America, dove le colonie risultano decimate con perdite fino al 30% all’anno. La Commissione ha messo a punto un regolamento che prevede il bando temporaneo di tre pesticidi. I trattati europei stabiliscono che gli Stati, in seno al Comitato di esperti nazionali, votino su come procedere. In caso non si deliberi a maggioranza qualificata, la decisione finale passa alla Commissione Ue - organo esecutivo dell’Unione - che chiude il dossier sulla base delle rilevazioni di natura tecnica».

Quali i prodotti incriminati?
Sono i pesticidi che contengono i principi attivi: clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid. Quest’ultimo, è base dell’insetticida più usato.

Che effetti hanno?
I neonicotinoidi sono prodotti chimici che possono agire sul sistema nervoso degli insetti, garantendo una tossicità più contenuta sui mammiferi rispetto a prodotti di vecchia generazione.

Come sono utilizzati?
Solubili nell’acqua, vengono versati sul suolo e assorbiti dalle piante. Sono definiti «sistemici», poiché rendono le piante stesse delle fabbriche di veleno, dato che il prodotto intossica le radici, gli steli, le figlie e il polline. Di qui il contagio con le api.

Come si è svolto il processo decisionale dell’Europa?
Il 15 marzo c’è stata una fumata nera decisiva, non si è trovato un quorum né «pro», né «contro». Ieri situazione analoga nel «comitato di appello», anche se con uno spostamento dei consensi a favore della messa la bando. Ma con cifre più significative.

Quali gli schieramenti?
Quindici Stati hanno votato a favore, sette per la bocciatura, quattro gli astenuti. L’Italia si è opposta, mentre aveva espresso posizione favorevole nel voto precedente; con noi, gli inglesi. A favore Germania, Bulgaria ed Estonia, che l’ultima volta s’erano astenute; inoltre, non si sono pronunciate Grecia e Irlanda, che il 15 marzo avevano votato contro. Alla luce del voto, la Commissione ha deciso che provvederà a ufficializzare la messa al bando a stretto giro.

Perché Roma ha cambiato linea?
Perché non è stata accettata la richiesta per l’applicazione dei neonicotinoidi in granuli sulle foglie degli alberi da frutto prima della fioritura, mentre sarà possibile farlo dopo la fioritura stessa.

Chi sostiene che i neonicotinoidi danneggiano le api?
Esistono numerosi studi a proposito. L’ultimo è il rapporto di gennaio diffusa dall’Efsa (l’Autorità europea di sicurezza alimentare che ha sede a Parma), che ha confermato «i gravi rischi legati all’uso di tre pesticidi su diverse importanti colture presenti nell’Ue». Nello stesso documento, tuttavia, l’agenzia rivela di essere «impossibilita a finalizzare la sua valutazione a causa della ristrettezza dei dati disponibili».

Ci sono già stati divieti?
L’Italia ha già proibito dal 2008 l’uso di questi pesticidi sistemici, con decreti temporanei (rinnovati ogni anno da tutti i governi con coerenza bipartisan) e solo per le colture di mais. In Italia è stata anche lanciata un’iniziativa di monitoraggio (Apenet), che ha messo in luce una significativa riduzione della moria delle api dopo l’introduzione della misura. Divieti nazionali simili sono stati decisi anche dalla Germania (dal 2008 sul mais), dalla Francia (nel 2012 sulla colza, ma anche precedentemente con altri divieti poi revocati), e nel 2011 dalla Slovenia su tutte le colture.

Hanno funzionato?
Secondo i dati diffusi dall’eurodeputato Andrea Zanoni, il divieto dei neonicotinoidi in Italia ha risolto il problema della moria delle api che aveva colpito il 50% degli alveari con punte dal 70 al 100%. In sei anni - ha assicurato il parlamentare - non è stato rilevato nessun calo delle produzioni di mais.

Quando scatterà il bando Ue?
La Commissione punta ai primi di dicembre. La durata sarà biennale.

E’ vero che esiste un collegamento fra la moria delle api e la fine del mondo?
Secondo più fonti, Albert Einstein avrebbe detto che, «se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita». Non esistono però conferme sull’attribuzione, e nemmeno sulla teoria.

http://lastampa.it/2013/04/30/cultura/d ... agina.html


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 30/04/2013, 09:31, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/04/2013, 10:28 
Secondo me stanno sviando dal vero problema, l'eccesso di elettromagnetismo artificiale


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MessaggioInviato: 04/07/2013, 19:09 
Continua l'ecatombe delle api. Più di 30 milioni trovate morte in Ontario!

Poco dopo che 50.000 api sono state trovate morte in un parcheggio dell’Oregon, l’incredibile cifra di 37 milioni di api sono state trovate morte a Elmwood, Ontario, Canada.
Dave Schuit, un apicoltore di Elmwood ha perso 600 alveari. Egli punta il dito contro gli insetticidi noti come neonicotinoidi, che sono prodotti dalla Bayer CropScience Inc. Questo è avvenuto anche dopo un recente rapporto pubblicato dalla Associazione Apicoltori Britannici (BBKA), che ha riportato la più grande perdita di api mai registrata. L’Unione europea ha fatto un passo in avanti, dopo aver bandito diversi pesticidi che sono stati collegati alla morte di milioni di api.

La moria di api è avvenuta dopo la semina del mais. I pesticidi neonicotinoidi sono usati per rivestire i semi di mais con seminatrici pneumatiche. Ciò provoca il diffondersi della polvere del pesticida soffiato quando avviene la semina. La morte di milioni di impollinatori è stata studiata dalla Purdue University. Hanno scoperto che le api hanno mostrato sintomi neurotossici. Hanno analizzato api morte e hanno scoperto che le tracce di thiamethoxam/clothiandin erano presenti in ogni singolo caso. L’unica fonte principale di questi composti sono i trattamenti delle sementi di colture di campo.

Le morie di api sono in aumento esponenziale. Un team internazionale di scienziati guidati dll’ Università di Utrecht dell’Olanda ha concluso che “su larga scala l’uso del prophylaxic in agricoltura, la sua elevata persistenza nel suolo e nell’acqua, il suo assorbimento da parte delle piante e la diffusione attraverso i pollini, mette a rischio la vita degli insetti impollinatori”.

E’ necessaria un’immediata inversione di marcia. Api ed insetti indispensabili per il loro prezioso lavoro di impollinatori continuano a morire e con loro muore anche la natura intera che si rigenera e riproduce anche grazie al loro lavoro.

Questo è solo l’ultimo episodio, purtroppo ci sono tanti, troppi precedenti, Inoltre le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura non sono nocive solo per gli insetti e le api ma anche e sopratutto per gli esseri umani.

http://terrarealtime.blogspot.it
http://www.dailymail.co.uk/news/article ... story.html


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MessaggioInviato: 05/07/2013, 08:59 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:


E’ necessaria un’immediata inversione di marcia. Api ed insetti indispensabili per il loro prezioso lavoro di impollinatori continuano a morire e con loro muore anche la natura intera che si rigenera e riproduce anche grazie al loro lavoro.



A quel punto solo la Monsanto e i semi transgenici custoditi nella fortezza delle Svalbard potranno salvarci!

[}:)]



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MessaggioInviato: 23/09/2013, 21:47 
lunedì 23 settembre 2013

I girasoli “mutanti” e le api che muoiono. Scene da film horror nei campi. Video

L’immagine delle api morte o morenti sui fiori di girasole è tratta da un video (è pubblicato dopo il “continua”) girato quest’estate che documenta una morìa imponente verificatasi in provincia di Fermo: oltre che nelle Marche, altre sono avvenute in Molise e Puglia. Sembrano scene di un film dell’orrore. Cos’è successo, uso irresponsabile di insetticida su un campo in piena fioritura? Macchè. Ho parlato al telefono con Marco Panella, presidente dell’Unaapi
(Unione nazionale associazione apicoltori italiani): i principali indiziati, a suo avviso, sono le nuove varietà di girasoli “mutanti” – sementi approvate dall’Unione Europea e lecitamente

Immagine

immesse in commercio da poco tempo – e l’uso, anch’esso lecitissimo, dei diserbanti. Blogeko – lo sapete, amici lettori – è molto affezionato alle api, che stanno morendo in tutti i Paesi ove si pratica agricoltura industrializzata. E’ molto affezionato alle api perchè dall’impollinazione che esse effettuano dipende buona parte del nostro cibo; inoltre le api che muoiono sono solo il segno più evidente della scomparsa di tante piccole vite selvatiche cui poco si bada. Le sorti delle api, insomma, mostrano come le nostre campagne stanno diventando un deserto. Negli ultimissimi anni, mi ha spiegato Panella, sono entrati lecitamente in commercio sementi di girasoli “mutanti”. Non Ogm, ma in qualche modo borderline rispetto agli Ogm: si tratta di varietà ottenute in laboratorio, sottoponendo le piante ad agenti (tipo la radioattività) che inducono mutazioni spontanee e poi procedendo con la selezione. E’ un po’ anche il modo in cui è stato creato il famoso grano Creso. Così si sono ottenute varietà di girasoli “spontaneamente” resistenti a ben precisi tipi di diserbante. “Su questi campi, il diserbo viene effettuato quando alle piante di girasole è già spuntata la quarta foglia – mi ha spiegato Panella – Il vantaggio consiste nella possibilità di coltivare girasoli per più anni consecutivi sullo stesso terreno, dal momento che diventa possibile eliminare le piante indesiderate perchè germogliate da semi caduti a terra l’anno precedente”. Il nesso di causalità fra i girasoli “mutanti”, il diserbo effettuato sulle piante adulte e la morìa di api non è scientificamente provato. Però le api che hanno volato su diversi campi di girasole quest’anno sono morte in massa, e – come dice Panella – le varietà di girasoli “mutanti” e “spontaneamente” resistenti ai diserbanti sono state messe in commercio solo molto di recente, senza valutare prima i problemi legati ad impatto sulle api, contaminazione genetica, inquinamento delle acque e aumento dei fenomeni di resistenza. Tutti i dettagli sui girasoli “mutanti” e sulle api che muoiono a grappoli sono sul sito dell’Unaapi, in una pagina ricca di link da seguire uno per uno.

Fonte: http://blogeko.iljournal.it/i-girasoli-mutanti-e-le-api-che-muoiono-scene-da-film-horror-nei-campi-video/76787

http://www.signoraggio.it/i-girasoli-mutanti-e-le-api-che-muoiono-scene-da-film-horror-nei-campi-video/

[align=right]Source: TERRA REAL TIME: I girasoli #65533;...a film horror nei campi. Video [/align]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=iaLTKEY7W9Q[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 23/09/2013, 21:55 
Cita:
Messaggio di mauro

cari amici, riportando in auge il topic
http://www.ufologia.net/forum/topic.asp ... ,moria,api

Pare che si muova qualcosa:

http://salvadanaio.economia.alice.it/racconti/api.html
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Il primo link nn si apre nn so se dipende da me [8]



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MessaggioInviato: 23/09/2013, 22:01 
Cita:
shighella ha scritto:

Cita:
Messaggio di mauro

cari amici, riportando in auge il topic
http://www.ufologia.net/forum/topic.asp ... ,moria,api

Pare che si muova qualcosa:

http://salvadanaio.economia.alice.it/racconti/api.html
ciao
mauro


Il primo link nn si apre nn so se dipende da me [8]


No shighella, ufologia.net e' il vecchio sito e non e' piu' consultabile.

Leggi qui:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=7342

e vedi se trovi qualche info ulteriore.



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MessaggioInviato: 23/09/2013, 22:18 
Cita:
I girasoli “mutanti” e le api che muoiono.


Interessante tesi, anche se ancora priva di riscontro scientifico.

Ma pure per i pesticidi l' organo relatore del documento ha asserito di non poter trarre conclusioni.

Quindi, in conclusione, ancora non si SA la causa, si hanno solo diverse teorie.


Tuttavia i dati sulla diminuzione della moria a seguito dell' introduzione dei divieti sui pesticidi sono significativi.


E' possibile che si tratti di un fenomeno complesso con varie concause?

E se tutti questi elementi fossero corresponsabili?

In fondo un fenomeno di tali dimensioni è difficilmente spiegabile con una sola causa.



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MessaggioInviato: 06/10/2013, 11:00 
Salvare le api? Può servire anche un fiore sul davanzale

Scritto il 06/10/13 • nella Categoria: segnalazioni

Vuoi salvare le api? Fallo piantando un fiore. È il consiglio di Greenpeace che, attraverso la campagna “Salviamo le api”, da tempo cerca di sensibilizzare anche il pubblico italiano alla tutela di questi importantissimi insetti. Che, insieme a bombi, farfalle, mosche, permettono il processo naturale di impollinazione. «Senza gli insetti impollinatori, molti esseri umani e animali avrebbero difficoltà a trovare il cibo di cui hanno bisogno per la loro alimentazione e sopravvivenza», fa presente l’associazione ambientalista: «Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api». Per aiutare le api non si devono solo firmare petizioni o prediligere prodotti per cui non sono stati utilizzati pesticidi. Si possono fare cose ancora più concrete, seppur semplici. Come coltivare alcune piante: borragine, aneto, rosmarino, timo, coriandolo, sono solo alcuni dei semi consigliati da Greenpeace per creare delle piccole ma preziose “Aree salva-api”, che permettano a questi piccoli animali di trovare cibo e rifugio.

Non servono un orto o un giardino, per aiutare insetti senza i quali, secondo uno studio della University Heights del Rhode Island, il 52% dei banconi dei supermercati rimarrebbe vuoto; bastano anche un balcone o il davanzale della propria finestra. Nonostante in Europa siano stati vietati tre degli insetticidi ritenuti responsabili della drammatica moria di api, che in soli 15 anni hanno subito riduzioni della popolazione fra il 30 e il 90%, questo piccolo animale rischia ancora di scomparire. È per questo che, oltre alla lista di piante e fiori da preferire per i propri spazi verdi, Greenpeace ha diffuso anche cinque importanti consigli per agire contro il rischio di un irreparabile declino degli insetti impollinatori. Le prime tre azioni sono di tipo virtuale, e sono volte a diffondere il messaggio: dalla firma della petizione sul sito http://www.salviamoleapi.org, si passa infatti all’ingresso nella foto-community “Qui api al sicuro”, fino alla raccolta firme e alla diffusione di un volantino scaricabile sullo stesso sito.

Gli altri due consigli sono invece un po’ più pratici e, di conseguenza, forse ancora più utili. Oltre alla lista di piante e fiori da seminare, infatti, Greenpeace fornisce le poche semplici indicazioni per costruire un vero e proprio alveare per api selvatiche. «Per prima cosa trova un posto tranquillo e riparato», suggerisce l’associazione: «Scegli aree vicine a campi con fiori come papaveri, fiordaliso o bocche di leone, il miglior nutrimento per far crescere le piccole api sane e forti». Infine, conclude Greenpeace, «costruisci una cornice esterna in legno, all’interno posiziona dei ceppi di quercia o faggio (dove avrai già praticato dei piccoli fori) oppure un mattone cavo. In aggiunta utilizza canne di bambù e piccoli ramoscelli». Anche chi non ama passare troppo tempo on-line e preferisce mettersi all’opera all’aria aperta, insomma, può dare il suo contributo. Evitando così l’estinzione di una specie, la moria di un giardino o lo svuotamento di un supermercato. Qualunque sia la motivazione che spinge a mettersi all’opera, darsi da fare per salvare un piccolo insetto può insegnare che, in fondo, a fare la differenza possono essere davvero le azioni più semplici.

(Andrea Bertaglio, “Per salvare la api, bastano un fiore o una semplice azione”, da “La Stampa” del 28 settembre 2013).

http://www.libreidee.org/2013/10/salvar ... davanzale/

..una cosa che puo' essere fatta a prezzo praticamente nullo e senza grandi sacrifici----------------- [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 06/10/2013, 11:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/12/2014, 05:26 
37 milioni di api trovate morte in Canada.
Vicino agli alveari un campo di mais OGM.


Immagine

http://www.losai.eu/37-milioni-di-api-t ... -mais-ogm/

Mistero ad Ontario (Canada) per il ritrovamento di ben 37 milioni di api morte. I coltivatori di api della zona puntano il dito contro la vicina coltivazione di mais OGM. Il problema sarebbe legato all’uso di pesticidi neonicotinoidi prodotti dalla Bayer CropScience Inc., che danneggiano il sistema immunitario delle api e la loro capacità di orientamento, con conseguente moria di massa. Le api sarebbero morte pochi giorni dopo la semina di nuovi campi di mais OGM nelle vicinanze degli alveari.
E questo purtroppo non è il primo caso… Le morie di api sarebbero in aumento esponenziale. Un team internazionale di scienziati guidati dll’ Università di Utrecht (Olanda) ha concluso che “su larga scala l’uso del prophylaxic in agricoltura, la sua elevata persistenza nel suolo e nell’acqua, il suo assorbimento da parte delle piante e la diffusione attraverso i pollini, mette a rischio la vita degli insetti impollinatori”.



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Un mio vicino di casa produttore di miele ha iniziato a lamentare carenza di api circa 7 anni fa ormai sono circa 2 anni che non produce più miele, non ci sono più api.
Hanno subito la stessa sorte delle api molte altre specie di insetti. Fino a 15 anni fa se ti trovavi a passeggiare in un campo, ad ogni passo si levavano in aria una miriade di grilletti, mantidi e altri piccoli insetti, oppure, se lasciavi all'aperto bucce di frutta dopo qualche minuto si riempivano di vespe, ora tutto questo non accade più...la vita sta morendo...siamo ancora in tempo? [8]



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Cita:
shighella ha scritto:

Un mio vicino di casa produttore di miele ha iniziato a lamentare carenza di api circa 7 anni fa ormai sono circa 2 anni che non produce più miele, non ci sono più api.
Hanno subito la stessa sorte delle api molte altre specie di insetti. Fino a 15 anni fa se ti trovavi a passeggiare in un campo, ad ogni passo si levavano in aria una miriade di grilletti, mantidi e altri piccoli insetti, oppure, se lasciavi all'aperto bucce di frutta dopo qualche minuto si riempivano di vespe, ora tutto questo non accade più...la vita sta morendo...siamo ancora in tempo? [8]

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