15/12/2014, 14:22
Hannah ha scritto:
Spero di non portare la discussione fuori dal suo binario ma vorrei un attimino tirare alcune fila di questa discussione, in maniera molto sintetica e dire la mia. Se parliamo di player vediamo solo la contrapposizione tra forze in campo ma seconod me è l'interazione delle forze a dare un senso a tutto il discorso. Io non sono molto brava ad esprimere certi concetti presi in prestito dalla fisica ma ci provo perché penso che siano utili a chiarire certe cose. Un primo concetto è la bipolarità. A parte il ben assoluto che, per molti si identifica con Dio e il male assoluto, che per altri si identifica con il demonio, satana, ecc., in ogni player c'è sicuramente un discorso di dualità che magari si traduce in una prevalenza di bene o di male, secondo una scala di grigi.
Ho idea che che le cose nel mondo a livello aggregato funzionino un po' come una batteria, c'è un polo negatico, un polo positivo e la differenza di potenziale fa funzinare il sistema. Può sembrare semplicistico ma potrebbe essere così e potrebbe spiegare anche molte cose del tipo, certe domande, fatte anche dagli stessi credenti: ma perché Dio non interviene in certe situazioni ecc...
A un primo esame, almeno sulla terra, bene e male sembrano fronteggiarsi ad armi pari. Anzi la potenza distruttiva del male, fa molto più effetto dell'azione del bene. Questo spiega perché secondo alcune religioni più primitive c'è un dio del bene e uno del male che si combattono ad armi pari.
Tutto questo però succede in questa dimensione dove c'è la materia. Lungi dal fare una contrapposizione sic et simpliciter tra materia= male e spirito = bene, tipica di un certo gnosticismo, c'è da pensare che, laddove, la materia non regni più, per un motivo o per un altro, il male cessa il suo potenziale, ovvero il suo motivo di esistere, e questo dovrebbe
"garantire" il trionfo del bene, ampiamente previsto dalle principali religioni.
Pur se la materia non è di per sè negativa, è evidente che al di fuori del mondo materiale, il male non avrebbe possibilità di esistere. Senza un mondo materiale, ad esempio non si può né rubare, né uccidere, né possedere un corpo da parte di entità negative, ed ecco la promessa di vita eterna in cui Dio sarà tutto in tutti e tutti saranno in Dio, si colloca al di fuori del mondo materiale.
15/12/2014, 14:58
15/12/2014, 15:12
15/12/2014, 18:05
MaxpoweR ha scritto:
Siamo sicuri che l'homo sapiens abbia la capacità fisiologica per raggiungere stati di coscienza superiori?
15/12/2014, 18:38
20/12/2014, 18:40
TheApologist ha scritto:
Mmmh... Su Pepe Mujica ci andrei cautino..
http://www.infiltrato.it/inchieste/il-n ... rockfeller
“Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare.
Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la società di consumo è il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi.
Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più.
Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente.
Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!”
21/12/2014, 02:27
01/01/2015, 12:38
01/01/2015, 13:09
01/01/2015, 13:26
Atlanticus81 ha scritto:
Io penso che il risveglio del Player B abbia avuto nel passato recente un forte stimolo grazie al lavoro fatto da personaggi come lui
Julian Assange
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Julian_Assange
Voi che ne pensate?
08/01/2015, 12:58
Addio “zio Bernard”, l’economista no-global contro l’austerità
Non solo vignettisti. Non solo presunti nemici dell’Islam, ma anche un economista di valore, giornalista e umorista, uomo poliedrico capace di rientrare nella categoria dell’altermondiali – smo e, allo stesso tempo, di sedere nel Consiglio generale della Banca di Francia. Bernard Maris, Oncle Bernard (zio Bernard), come si firmava su Charlie Hebdo, economista nato nel 1946 a Tolosa, è tra le dodici vittime dell’attacco mortale al settimanale francese. Una morte che sa di beffa perché Maris è di quelli che non ha esitato a inchiodare l’economia occidentale, ed europea, alle proprie responsabilità.
ESTIMATORE di John Maynard Keynes, a cui ha dedicato uno dei suoi libri, candidato al Parlamento dai Verdi, Oncle Bernard ha sempre avuto una spiccata sensibilità di sinistra. Che lo ha portato a divenire membro del consiglio scientifico di una delle associazioni che hanno dato vita al movimento anti- globalizzazione, Attac France. Ma, oltre a un impegno politico e civile, ha frequentato anche l’acca – demia e l’economia ufficiale. Era associato in scienze economiche e professore all’Istituto di studi europei dell’Université Paris VIII. E, in virtù di queste qualità oltre che di un’evidente volontà di contrappeso politico, nel 2011 viene nominato dal presidente del Senato di allora, il socialista Jean-Pierre Bel, nel consiglio economico della Banca di Francia.
A lui si è riferito il governatore francese, Christian Noyer, nel condannare ieri l’attacco definito “un atto codardo e barbaro contro la libertà di stampa e quelli che la difendono”. Persone di grandi ideali, “tra le quali il nostro amico e collega Bernard Maris, un uomo di cuore, di cultura e di una grande tolleranza. Ci mancherà tanto”.
Tra i suoi scritti si ritrovano testi dai titoli non convenzionali come Ah Dieu! que la guerre économique est jolie !, (“Dio, quanto è bella la guerra economica”) oppure Lettre ouverte aux gourous de l’économie qui nous prennent pour des imbéciles (“Lettera aperta ai guru dell’economia che ci prendono per imbecilli”) ma anche Marx, ô Marx, pourquoi m’as-tu abandonné? (“Marx, o Marx, perché mi hai abbandonato?”).
Tra le sue proposte non convenzionali per risolvere la crisi economica ne spiccano due: il default del debito pubblico perché “tutti i Paesi europei – come ha scritto – do – vranno, prima o poi, rassegnarsi a cancellare una parte del debito. Occorre rinegoziare la parte che supera il 60% del Pil”. Maris era però anche fautore del “reddito minimo di esistenza” un “reddito da elargire a ciascun essere umano, ricco o povero, da conservare per tutta la vita e cumulare con qualsiasi altro reddito o patrimonio”. Un modo per sganciarsi dal lavoro in una società che il lavoro non lo garantisce più.
Nel numero di Charlie Hebdo uscito ieri, Maris si è distinto anche per una recensione positiva dell’ultimo libro di Michel Houellebecq, Sot – tomissione , attorno al quale le polemiche non sono mancate e non mancheranno anche in relazione all’attentato di ieri. AL ROMANZIERE francese, Maris aveva già dedicato un libro Houel – lebecq economista, i cui romanzi hanno una “intelligenza del mondo contemporaneo impregnata di economia”. “Così come, leggendo Kafka, scrive Maris, comprenderete che il vostro mondo è una prigione e, leggendo Orwell, che il cibo che si serve a tavola è una bugia, leggendo questo aspetto economico di Michel Houellebecq saprete che la colla che frena i vostri passi, vi rammollisce, vi impedisce di muovervi e vi rende così tristi e così tristemente patetici, è di natura economica”. I tre guerriglieri killer hanno ucciso anche questo.
http://mentiinformatiche.com/2015/01/ad ... erita.html
08/01/2015, 16:38
24/01/2015, 15:30
24/01/2015, 15:34
Atlanticus81 ha scritto:
E siccome la consapevolezza è l'obiettivo perseguito dal Player B trovo giusto presentare questi "canali" in questo thread.
Cominciando da questoGuarda su youtube.com
http://www.pandoratv.it/
20/02/2015, 16:02