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Tragedia
Norman Atlantic, la testimonianza-choc: "Gli uomini picchiano le donne per mettersi in salvo"!




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Tra le persone a bordo della Norman Atlantic c'era anche Dimitra Theodossiou, soprano greco, attesa in Italia per una tournée. La donna, dopo essere stata tratta in salvo, è stata portata all'ospedale di Lecce per un principio di ipotermia, e successivamente è stata dimessa. A Repubblica la Theodossiou ha raccontato gli attimi concitati e drammatici a bordo della nave in fiamme: "E' stato un inferno, ho visto delle scene spaventose".

"Nessun allarme" - "C'erano degli uomini, iracheni, turchi, pachistani: erano stati messi in basso per mettere in salvo prima i bambini gli anziani e le donne, ma loro si sono arrampicati e picchiavano per mettersi in salvo. Anche io sono stata picchiata, ma ho reagito per arrivare all'elicottero, mi è venuta dentro una grande rabbia, ho pensato: ora o mai più. Ma è stato bruttissimo". La Theodossiou rivela che non è scattato nessun allarme: "Io avevo una cuccetta in prima classe, stavo dormendo e mi ha svegliato l'odore di bruciato e il fumo che aveva già invaso la cabina. Mi sono alzata, ho messo un maglione e ho preso i soldi e la carta di identità e sono corsa fuori. Ho bussato a tutte le altre cabine che ho incontrato per dire alla gente: uscite, uscite c'è un incendio".

"Se dormi, muori" - "Ho visto di tutto - prosegue la soprano - dalla solidarietà alla rabbia. Ho visto uomini che picchiavano e trascinavano via quelli che stavano davanti a loro pur di mettersi in salvo, ma anche scene di solidarietà. A chi era solo si prendeva la mano per dire: 'Dai siamo insieme, ce la faremo'. Siamo saliti sul ponte in alto perchè il pavimento di sotto esplodeva, per il calore del fuoco. Faceva molto freddo, un freddo terribile. Poi ci buttavano gli idranti ed eravamo completamente bagnati, dovevamo tenerci ai supporti con le mani altrimenti scivolavamo via. Io ero sfinita come tanti altri, c'era una persona che mi schiaffeggiava per impedire che mi addormentassi: mi diceva 'non devi dormire, se dormi poi muori'. Così mi ha tenuto sveglia fino a che non ho sentito arrivare l'elicottero italiano e sono salita sulla scala con la corda".

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... -choc.html

E sapete perché i soccorsi sono arrivati in ritardo? Perché le navi di stanza a Taranto sono occupate per andar a prendere ... gl'immigrati in Libia!

come al solito il titolo è fuorviante, infatti l'articolo dice poi

"Ho visto uomini che picchiavano e trascinavano via quelli che stavano davanti a loro pur di mettersi in salvo, ma anche scene di solidarietà. A chi era solo si prendeva la mano per dire: 'Dai siamo insieme, ce la faremo'"

ciao
mauro

Non fatevi fregare dalla TV e dai media ci vogliono tutti contro tutti!

Non capisco il senso di questi tuoi off topic......
Nel senso... noi parliamo di mele e tu parli di pere....

Cos'è? Tenti forse di dimostrare a suon di articoli che anche le
donne commettono atroci delitti nei confronti degli uomini/mariti?

Questo lo sanno tutti.... ma non è il tema del topic.
Anche perchè, qualora fosse, non si tratta di "donne con la clava
che uccidono per gelosia"...

Inoltre, qualora fosse, il rapporto tra ominicidi e femminicidi,
sarebbe SEMPRE E COMUNQUE di 1 a 30 o 1 a 40.

O sto dicendo una fesseria?

esatto..
non è che tento..
è cronaca..

ma è tutto il topic sui "femminicidi"
che è illogico,
come se non esistessero "omicidi"
da parte di donne.
bah..

gli omicidi sono omicidi,
punto e basta..

Un omicidio è un omicidio sia che a commetterlo sia un uomo verso una donna che, assai più raramente, una donna verso un uomo.

Ma il primo caso dovrebbe essere considerato più grave, non dico penalmente, ma perlomeno moralmente.

Inoltre come diceva TTE sono assai di più gli uomini che aggrediscono le donne che non il caso contrario, assai più raro, e quindi si è aperto un topic per discutere della innegabile inclinazione alla violenza insita in molti uomini "con la clava"...


Essendo questa l' ottica del topic, oltre che la realtà, non ha alcun senso postare i casi, molto meno numerosi, di donne che aggrediscono uomini per tentare di "pareggiare" il conto... semplicemente perchè questo triste conto è ben lungi dall' essere pari.

Altrimenti non esisterebbero la parola maschilismo, non si parlerebbe di società patriarcale e via dicendo... che è quello di cui dovremmo discutere qui.

d'accordo..
voglio solo far notare
che esiste anche il caso opposto..
tutto qua..

il che è altrettanto grave del caso principale,
insomma la violenza non ha sesso..

Ma lo sappiamo benissimo.

Qui si discute della prima tipologia proprio perchè, come conferma la sproporzione, c'è un fenomeno che riguarda il comportamento maschile (ovviamente di alcuni, ma sono troppi) che affonda le sue radici molto a fondo nella società.

Ci sono anche questi casi



[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=b6bWtdDRnDI[/BBvideo]

mah...

e allora le mamme
che uccidono i figli?
anche quelle sono
un prodotto della società??

bah..........

No, perchè il problema è che viviamo in una società ancora maschilista, quello che dici invece è un caso raro rispetto a tutti i femminicidi che avvengono continuamente.

http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 48ef.shtml

Dopo che i poliziotti sono andati ad arrestarla, alle 3 di notte di quella domenica, in casa dei genitori a Bollate, a Nord della città. E dopo che nell’udienza del processo per direttissima, di fronte al pubblico ministero Marcello Musso, ha quasi urlato: «Sì, l’ho fatto». In quel momento forse Martina s’è strappata dal delirio che insieme al suo amante, Alexander Boettcher, 30 anni, sposato con un’altra donna, l’aveva trascinata fino a progettare l’agguato contro Pietro Barbini, 22 anni, ora ricoverato per le «drammatiche deturpazioni» dell’acido sul volto. I medici l’hanno già operato due volte nella speranza di salvargli l’occhio destro. E se il suo compagno di vita e di agguato, palestrato, narciso, che teneva in casa un bisturi per incidere la sua iniziale sul corpo delle ragazze per ora rimane in silenzio, la 23enne studentessa della Bocconi galleggia in una condizione che qualcuno definisce di «vittima colpevole». Colpevole lo è di certo, l’ha confessato. Vittima, forse, lo è per le sue fragilità, il suo passato. Due giorni fa ha visto i suoi genitori: «Mi hanno molto confortata - ha raccontato - dopo l’udienza in tribunale non ero neppure riuscita a salutarli».

capito la poverina?
i genitori l'hanno confortata,
invece di menare 4 ceffoni..
le donne sono fragili si sa..
e qualcuno starparla di femminicidio..

bah..

1 a 30 o 1 a 40, dicevo.....
Ma forse mi sbaglio....

Ci sarà un caso ogni 100.....

Allora cosa dovremmo dire? Che sono poverini gli uomini che fanno violenza sulle donne? Davvero non capisco mik.


Lei è sicuramente una criminale, ma questo non cambia di una virgola il fenomeno del femminicidio.

O per te i pochi casi di donne che aggrediscono uomini giustificano la strage continua che avviene nel senso inverso?

semplicemente pari trattamento..
tutto qua..