07/01/2015, 23:04
gippo ha scritto:
Questa mia ipotesi ha una falla poichè nella logica dell'evoluzione dovremmo avere chiaro il percorso svolto nel passato (le varie reincarnazioni precedenti)
Invece non ricordiamo nulla, ricominciamo sempre da capo ...
Questo è uno dei motivi che mi porta a pensare che qualcuno/qualcosa ci sta manipolando e ci smemorizza ogni volta.
07/01/2015, 23:49
Thethirdeye ha scritto:
Non è vero che non ricordiamo nulla. Le esperienze IMPORTANTI che hanno determinato l'evoluzione della nostra coscienza e che, secondo questa teoria, si sono susseguite nelle diverse reincarnazioni, le ricordiamo eccome. Sappiamo, ad esempio, che non è giusto uccidere un altro essere... perchè abbiamo già provato quell'esperienza. Magari come vittime ma anche come assassini. Sappiamo che possiamo dare Amore, perchè sappiamo che cosa vuol dire riceverlo, etc... insomma, sappiamo bene tantissime cose. Esattamente come le sanno i bambini. Quante volte ci siamo trovati di fronte a dei bambini che ci facevano dei ragionamenti da adulti? Ci siamo stupiti... ma non abbiamo pensato che quel "sentire" potesse essere il prodotto di una coscienza evoluta (cioè di qualcuno che quelle cose le sapeva già o che le aveva già dentro) o che quel ragionamento non poteva essere fatto da un bambino che non aveva ancora vissuto. Come mai? E ancora... quanto rimaniamo meravigliati quando, al contrario, ci troviamo di fronte ai casi di chi uccide barbaramente il prossimo, un figlio o la moglie e non riusciamo a comprendere in nessun modo quel gesto? Non ci viene spontaneo forse affermare che quelle sono "persone inevolute"? Non possiamo affermare, per logica, che quelle stesse persone, compiono quegli atti perchè quell'orrore ancora non lo conoscono nel profondo della loro coscienza?
Ciò che ricomincia ogni volta, a mio avviso, è il percorso della mente. L'intelletto che, come un programma limitato e limitante, non fa altro che elaborare dati che arrivano dall'esterno tramite la percezione dei 5 sensi. Ma non il percorso della coscienza. Quello prosegue, step by step, nutrendosi di nuove e sublimi esperienze, vita dopo vita, in un perfetto divenire. In una parola... "la memoria dell'anima non risiede nel cervello", ma decisamente altrove.
In merito alla tesi del qualcuno/qualcosa che ci manipola o e che ci smemorizza ogni volta: io penso (al di là della plausibile ossessione evidente di questo pensiero nefasto iperbloccante) che il ciclo delle nascite e delle morti sia naturale e coerente. Ma volendo fare il tuo ragionamento, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri, qualora fosse, di poter SOPPORTARE, a livello conscio, il bagaglio MENTALE ed EMOTIVO di decine se non centinaia di esistenze (felici o travagliate che siano), tutte in una volta? Non so... io se penso solo a questa mia vita, mi impressiono abbastanza...non oso immaginare cosa potrebbe essere avere la percezione di tutto il resto.... emhm... contemporaneamente....
08/01/2015, 00:08
gippo ha scritto:
A me importa poco avere i ricordi ma ho bisogno di sapere cosa sono e perchè sono qui per sapere dove sto andando e cosa sto diventando.
Se avessimo coscienza di questo saremmo esseri moooolto più completi, le nostre esistenze avrebbero un senso molto diverso, sarebbero orientate a colmare le nostre lacune ... ad evolvere.
08/01/2015, 00:20
Thethirdeye ha scritto:gippo ha scritto:
A me importa poco avere i ricordi ma ho bisogno di sapere cosa sono e perchè sono qui per sapere dove sto andando e cosa sto diventando.
Se avessimo coscienza di questo saremmo esseri moooolto più completi, le nostre esistenze avrebbero un senso molto diverso, sarebbero orientate a colmare le nostre lacune ... ad evolvere.
Benissimo.... questo è ciò che conta ed è in questa direzione che dovremmo andare.
E' in questo senso che vale la pena parlare di "percorso spirituale"....![]()
08/01/2015, 07:55
gippo ha scritto:Thethirdeye ha scritto:gippo ha scritto:
A me importa poco avere i ricordi ma ho bisogno di sapere cosa sono e perchè sono qui per sapere dove sto andando e cosa sto diventando.
Se avessimo coscienza di questo saremmo esseri moooolto più completi, le nostre esistenze avrebbero un senso molto diverso, sarebbero orientate a colmare le nostre lacune ... ad evolvere.
Benissimo.... questo è ciò che conta ed è in questa direzione che dovremmo andare.
E' in questo senso che vale la pena parlare di "percorso spirituale"....![]()
Già ma io sono un pigro, non voglio fare il percorso, voglio sapere e basta!!!
Perchè non possiamo saperlo senza sotterfugi? Sono migliaia di anni che ci tengono nascoste le verità ...
Come dice Max, con le nostre esperienze di vita, portiamo informazioni al grande essere.
Se in un uomo vi è qualcosa capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corpo fisico. [...] Se in un uomo vi è qualche cosa, questo qualcosa può sopravvivere; [b]ma se non vi è niente, allora niente può sopravvivere[
l'individuo non riconosce la pura Luce indiscriminata, cioè se non comprende che nulla E' se non la pura coscienza, allora davanti a lui compaiono successivamente diversi mondi e tante immagini illusorie, frutto della sua mente, delle sue propensioni carmiche, delle sue paure, dei suoi desideri, della sua ignoranza. Vede luci abbaglianti, nelle quali è la salvezza, ma non le riconoscerà nonostante le esortazioni del lama che gli parla vicino all'orecchio (e che egli sente telepaticamente). Avrà timore di tali luci - troppo forti, troppo potenti, numinose, incomprensibili per lui - e allora fuggirà e cercherà rifugio in altre luci, non abbaglianti, e in altre visioni, che troverà a sé più (psicologicamente) confidenziali e familiari, comprensibili e vicine. Scegliendo in questo modo, nonostante le esortazioni contrarie ("non scendere lì, in quei mondi, non scegliere quelle luci, altrimenti rinascerai") fattegli dal lama nel colloquio salvifico telepatico ma così vagando e fuggendo qua e là, non riconoscendo la vera Luce, si rifugerà in una di queste luci, in uno di questi Esseri inferiori ma più comprensibili e così si reincarnerà e precipiterà nel girone del samsara e continuerà per lui il ciclo delle rinascite.
08/01/2015, 21:01
rew63 ha scritto:
Ed è proprio quella la fregatura,il non fare,la pigrizia come l'accidia regna sovrana nell'uomo.Vogliamo solo sapere non comprendere,il sapere è effimero non da nessuna evoluzione alla coscienza,è la comprensione che fa coscienza
Come dice Max, con le nostre esperienze di vita, portiamo informazioni al grande essere.
Se si vuole smettere di essere solo portatore bisogna comprendere,la "frizione" tra parte meccanica e parte cosciente nell'uomo crea quel qualcosa di "immortale"
Se in un uomo vi è qualcosa capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corpo fisico. [...] Se in un uomo vi è qualche cosa, questo qualcosa può sopravvivere; [b]ma se non vi è niente, allora niente può sopravvivere[
Un "maestro" passa all'allievo un sapere non la comprensione di quel sapere,Il sapere deve provocare una "scossa" dentro di noi,se non ha questo effetto vuol dire che non siamo pronti e per quanto "sapere" abbiamo non potremo comprendere
l'individuo non riconosce la pura Luce indiscriminata, cioè se non comprende che nulla E' se non la pura coscienza, allora davanti a lui compaiono successivamente diversi mondi e tante immagini illusorie, frutto della sua mente, delle sue propensioni carmiche, delle sue paure, dei suoi desideri, della sua ignoranza. Vede luci abbaglianti, nelle quali è la salvezza, ma non le riconoscerà nonostante le esortazioni del lama che gli parla vicino all'orecchio (e che egli sente telepaticamente). Avrà timore di tali luci - troppo forti, troppo potenti, numinose, incomprensibili per lui - e allora fuggirà e cercherà rifugio in altre luci, non abbaglianti, e in altre visioni, che troverà a sé più (psicologicamente) confidenziali e familiari, comprensibili e vicine. Scegliendo in questo modo, nonostante le esortazioni contrarie ("non scendere lì, in quei mondi, non scegliere quelle luci, altrimenti rinascerai") fattegli dal lama nel colloquio salvifico telepatico ma così vagando e fuggendo qua e là, non riconoscendo la vera Luce, si rifugerà in una di queste luci, in uno di questi Esseri inferiori ma più comprensibili e così si reincarnerà e precipiterà nel girone del samsara e continuerà per lui il ciclo delle rinascite.
11/01/2015, 15:42
gippo ha scritto:
Come dice Max, penso che la scienza si stia avvicinando molto al tema della spiritualità con la fisica quantistica ma non solo, secondo me molti ricercatori, soprattutto dagli anni 30 ad oggi, hanno raccolto diverso materiale fra NDE, OBE, testimonianze sulla reincarnazione ... Tutto questo non richiede un percorso spirituale ascetico ma solo ricerca e consapevolezza di una verità che non ha nulla di trascendente. Il problema è che sia religioni che scienza ufficiale remano contro questa "rivelazione" ed i ricercatori che affrontano tali temi vengono messi al bando.
è un discorso che vale anche senza la presenza di un maestro, penso che alcune persone abbiano sensibilità e consapevolezza, altre no.
Qualcuno dice che alcune hanno anima, altre no.
Come ho detto sopra, il rischio è quello di prendere percorsi pieni di falsità.
Ma come si fa a distinguere il percorso giusto da quello sbagliato,
come si distingue il maestro giusto da quello sbagliato?
Personalmente sento il mio percorso più vicino a quello del ricercatore
piuttosto che quello dell'asceta introspettivo.
11/01/2015, 19:00
Nessuno può rivelarvi se non quello che già cova semi addormentato nell'albore della vostra conoscenza.
Il maestro che passeggia all'ombra del tempio, tra i seguaci, non elargisce la sua saggezza, ma piuttosto il suo amore e la sua fede.Se egli è saggio veramente, non vi offrirà di entrare nella casa della propria sapienza; vi condurrà fino alla soglia della vostra mente.
L'astronomo può parlarvi di come intende lo spazio, ma non può darvi il proprio intendimento.
Il musicista può cantarvi il ritmo che è dovunque nel mondo, ma non può darvi l'orecchio che ferma il ritmo, né la voce che gli fa eco.
E chi è versato nella scienza dei numeri può descrivervi le regioni dei pesi e delle misure, ma non può condurvi laggiù.
Perché la visione d'un uomo non può prestare le sue ali a un altro uomo.
E come ciascuno di voi sta da solo nella sapienza di Dio, così ciascuno di voi deve essere solo nel suo conoscere Dio, e nel comprendere la terra.
I discepoli chiesero a Gesu perché parlasse al popolo con le parabole,lui gli rispose: Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è stato concesso. Infatti a chi ha, sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha Per questo parlo ad essi in parabole; perché vedendo non vedano, e udendo non intendano, ne comprendano
13/01/2015, 03:20
04/02/2015, 12:34
05/02/2015, 05:50
05/02/2015, 17:37
gippo ha scritto:Thethirdeye ha scritto:gippo ha scritto:
A me importa poco avere i ricordi ma ho bisogno di sapere cosa sono e perchè sono qui per sapere dove sto andando e cosa sto diventando.
Se avessimo coscienza di questo saremmo esseri moooolto più completi, le nostre esistenze avrebbero un senso molto diverso, sarebbero orientate a colmare le nostre lacune ... ad evolvere.
Benissimo.... questo è ciò che conta ed è in questa direzione che dovremmo andare.
E' in questo senso che vale la pena parlare di "percorso spirituale"....![]()
Già ma io sono un pigro, non voglio fare il percorso, voglio sapere e basta!!!
Perchè non possiamo saperlo senza sotterfugi? Sono migliaia di anni che ci tengono nascoste le verità ...
05/02/2015, 18:08
gippo ha scritto:Ho trovato questo vecchio articolo, non ho capito da chi è stato scritto
Persone Prive dello Spirito?
Persone vuote. Burattini. Manichini. Portali organici. Comprimari.
Cosa significano questi aggettivi?
Sono stati coniati da persone che - spesso dopo iter deduttivi differenti - hanno constatato lo stesso sconcertante fenomeno di cui ancora non esistono definizioni: alcuni individui sembrano difettare interiormente di qualcosa; qualcosa di importante.
Ciò benché non siano necessariamente meno intelligenti, di successo, oppure fisicamente integri di chiunque altro. Nel corso degli anni ho ricevuto diverse email da lettori che sono giunti autonomamente alla stessa conclusione. Hanno notato che alcune persone siano stranamente vuote, e mono-dimensionali.
...
http://www.anticorpi.info/2012/05/perso ... irito.html
I pneumatici quindi, dotati della scintilla divina (pneuma) sono destinati a ricongiungersi con il mondo divino indipendentemente dalle loro azioni e della consapevolezza della loro natura, mentre gli psichici, dotati di libero arbitrio, possono dissolversi come gli ilici oppure salvarsi in funzione delle scelte e dal comportamento tenuto nel loro transito terreno. Nessuna speranza invece per gli ilici, destinati a perire nella carne.
Fonte: http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosti ... rauomo.htm
05/02/2015, 18:37
Atlanticus81 ha scritto:Caro Gippo, provo a risponderti sulla base delle mie personali considerazioni - ti prego di prenderle come tali.
![]()
1) Perché, per come la vedo io, non è possibile spiegare il gusto di un cibo... devi assaggiarlo tu.
2) Perché inoltre certe verità sarebbero pericolose per il soggetto qualora il soggetto stesso non avesse raggiunto già una certa maturità e consapevolezza tale da poterle maneggiare... consapevolezza per la quale una vita sola non basta (ed ecco da dove deriva l'importanza delle esperienze delle vite precedenti anche se apparentemente ti sembra di non ricordarle)
Angel_ ha scritto:I pneumatici quindi, dotati della scintilla divina (pneuma) sono destinati a ricongiungersi con il mondo divino indipendentemente dalle loro azioni e della consapevolezza della loro natura, mentre gli psichici, dotati di libero arbitrio, possono dissolversi come gli ilici oppure salvarsi in funzione delle scelte e dal comportamento tenuto nel loro transito terreno. Nessuna speranza invece per gli ilici, destinati a perire nella carne.
Fonte:http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/latriplicenaturauomo.htm
05/02/2015, 20:37
gippo ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:Caro Gippo, provo a risponderti sulla base delle mie personali considerazioni - ti prego di prenderle come tali.
![]()
1) Perché, per come la vedo io, non è possibile spiegare il gusto di un cibo... devi assaggiarlo tu.
Immagino che anche tu, come me, hai ricevuto questo genere di risposta ogni volta che ti sei posto le mie stesse domande.