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22/01/2015, 17:53

ubatuba ha scritto:
..xo' pure gli elettori hanno la posibilita' di mandare a quel paese chi ha proposto una tale porcata di legge elettorale.............[;)]

Mandare a quel paese?

Solo?

Ci vorrebbe una manifestazione permanente davanti a Palazzo Chigi.
In altre parole, ci vorrebbe una reazione in stile francese.
Altro che bau bau micio micio


Nel frattempo.....

Immagine

http://www.ansa.it/sito/notizie/special ... b0816.html


Legge SERIA?

Ma aprire una salumeria no?

22/01/2015, 18:01

Thethirdeye ha scritto:

ubatuba ha scritto:
..xo' pure gli elettori hanno la posibilita' di mandare a quel paese chi ha proposto una tale porcata di legge elettorale............. [;)]

Mandare a quel paese?

Solo?

Ci vorrebbe una manifestazione permanente davanti a Palazzo Chigi.
In altre parole, ci vorrebbe una reazione in stile francese.
Altro che bau bau micio micio


..diciamo che in questo momento sono "buono"quindi mi trattengo.......ci vorrebbe una bella rivoluzione stile francese.................... con annessi e connessi [:(!]
Ultima modifica di ubatuba il 22/01/2015, 18:02, modificato 1 volta in totale.

23/01/2015, 01:22

Immagine

Re:

27/04/2015, 00:59

L'affondo del premier sull'Italicum, pronti quattro
voti di fiducia e tempi contingentati: "Basta con i giochetti"


Renzi.jpg

Palazzo Chigi potrebbe anche far slittare di una settimana le votazioni con l’obiettivo
di disinnescare l'ostruzionismo. Secondo gli uomini del presidente del Consiglio, sono
una quindicina i deputati dem decisi davvero a non votare la riforma


http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... 112862044/

ROMA - La decisione è presa, la fiducia (anzi le fiducie) sull'Italicum a questo punto è scontata. Così la volontà di chiudere il prima possibile "anche con il contingentamento dei tempi" la discussione sugli emendamenti. "Basta, portiamo a casa il risultato", è l'indicazione data ancora ieri mattina da Renzi ai suoi. Quello che il premier e i suoi fedelissimi stanno ancora valutando è invece come arrivare più facilmente all'obiettivo. Perché talvolta, per i complicati regolamenti parlamentari, per compiere il tragitto da A a B la strada più veloce non è la retta ma l'arzigogolo.

In queste ore a palazzo Chigi si sta ragionando infatti sulla possibilità di far slittare tutto lo scontro sulla legge elettorale alla prossima settimana, saltando aprile. Il motivo è semplice: a maggio scatterà il contingentamento dei tempi, con una drastica tagliola sulla possibilità di fare ostruzionismo, mentre ad aprile ogni deputato potrebbe in teoria parlare per venti minuti su ciascun emendamento. Un Vietnam che nel Pd sono decisi a evitare, saltando direttamente al calendario di maggio. E lasciando che l'aula sia impegnata questa settimana con il disegno di legge sui reati ambientali.

Un apparente rinvio che maschera in realtà una stretta ancora più forte sul dibattito. Così lunedì l'aula inizierà la discussione generale - disertata solitamente dalla stragrande maggioranza dei deputati - per poi fermarsi martedì sulla soglia dei primi voti. Quelli sulle tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Forza Italia. La Boldrini, a quel punto, potrebbe prendere la parola e annunciare che "il seguito della discussione è rinviato alla prossima settimana". Niente voto, niente ostruzionismo. Spiega una fonte vicina al premier: "Potremmo tentare di approvare l'Italicum anche questa settimana, ma sarebbe un inferno. M5S e gli altri sono già pronti all'ostruzionismo e ci costringerebbero comunque a rinviare tutto a maggio. Tanto vale deciderlo subito da soli e puntare al contingentamento dei tempi".

La decisione di spostare di una settimana l'approvazione definitiva della legge comporterebbe un altro vantaggio tattico per il governo: sette giorni in più per convincere una parte della minoranza del Pd a disinnescare le cinture esplosive e non tentare mosse da kamikaze. "Con i numeri siamo abbastanza tranquilli", dicono oggi gli addetti al conteggio. Ma l'avverbio "abbastanza" qualche timore comunque lo nasconde. Non tanto sull'approvazione definitiva dell'Italicum, che Renzi dà per scontata. Quanto sull'ampiezza del dissenso interno. "Se si arrivasse a una cinquantina dei nostri che non votano la fiducia - ragiona un ministro - è evidente che la legge passerebbe ugualmente ma si creerebbe una grave frattura politica. A quel punto tutto sarebbe possibile". È lo spettro di quella scissione che ormai nessuno si sente più di escludere, benché in pubblico l'ipotesi venga rigettata sia dai bersaniani che dai renziani.

Così la settimana in più di pausa parlamentare potrebbe essere sfruttata per proseguire in quel lavorìo diplomatico che tutti gli esponenti di punta del Pd - da Guerini a Lotti, da Rosato a Boschi - stanno portando avanti per convincere l'ala moderata di Area riformista a non compiere "scelte irreparabili". La mediazione tuttavia non ha per oggetto le modifiche all'Italicum, ed è questo lo scoglio più grande. L'unica cosa che il premier è disposto a mettere sul tavolo è infatti la riforma costituzionale, con alcune - limitate - aperture. Ma la legge elettorale non si tocca. "Le preferenze - spiega un renziano pensando ai ribelli dem - sono uno specchietto per le allodole. La cosa a cui puntano veramente è l'apparentamento al ballottaggio. In questo modo potrebbero uscire dal Pd e fare una "Cosa" di sinistra con Sel. Per poi allearsi con noi al secondo turno. Ma questo Renzi non glielo concederà mai, non si devono fare illusioni".

Secondo gli ultimi calcoli, sfrondati i tanti bersaniani che non vogliono far saltare il governo, i duri e puri che restano nella "lista Lotti" sono dieci-quindici deputati. Persone disposte a non votare l'Italicum nemmeno con la scure del voto di fiducia. Ma ai piani alti del Pd lasciano intendere che non ci saranno rappresaglie nemmeno per chi dovesse violare la disciplina di maggioranza: "In fondo è già successo in passato che gente come Civati non abbia votato la fiducia. Ma poi non se ne sono mica andati e noi non li abbiamo cacciati. Del resto dove andrebbero? Fuori dal Pd non c'è vita". Tutti gli occhi sono ora puntati, più che sull'Italicum, sulle prossime regionali. Civati e la minoranza attendono di capire quanti voti il candidato "di sinistra" Luca Pastorino possa prendere in Liguria, considerata una regione laboratorio per una possibile scissione. Mentre Renzi è convinto che la partita finirà 6 a 1 per il Pd. Con il Veneto come unica regione che resterà in mano al centrodestra.



Ma la Legge Elettorale.... non è una cosa che riguarda il Parlamento... oltre che gli itaGliani?

Re: Re:

27/04/2015, 09:23

Thethirdeye ha scritto:
L'affondo del premier sull'Italicum, pronti quattro
voti di fiducia e tempi contingentati: "Basta con i giochetti"


Renzi.jpg

Palazzo Chigi potrebbe anche far slittare di una settimana le votazioni con l’obiettivo
di disinnescare l'ostruzionismo. Secondo gli uomini del presidente del Consiglio, sono
una quindicina i deputati dem decisi davvero a non votare la riforma


http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... 112862044/

ROMA - La decisione è presa, la fiducia (anzi le fiducie) sull'Italicum a questo punto è scontata. Così la volontà di chiudere il prima possibile "anche con il contingentamento dei tempi" la discussione sugli emendamenti. "Basta, portiamo a casa il risultato", è l'indicazione data ancora ieri mattina da Renzi ai suoi. Quello che il premier e i suoi fedelissimi stanno ancora valutando è invece come arrivare più facilmente all'obiettivo. Perché talvolta, per i complicati regolamenti parlamentari, per compiere il tragitto da A a B la strada più v
eloce non è la retta ma l'arzigogolo.

In queste ore a palazzo Chigi si sta ragionando infatti sulla possibilità di far slittare tutto lo scontro sulla legge elettorale alla prossima settimana, saltando aprile. Il motivo è semplice: a maggio scatterà il contingentamento dei tempi, con una drastica tagliola sulla possibilità di fare ostruzionismo, mentre ad aprile ogni deputato potrebbe in teoria parlare per venti minuti su ciascun emendamento. Un Vietnam che nel Pd sono decisi a evitare, saltando direttamente al calendario di maggio. E lasciando che l'aula sia impegnata questa settimana con il disegno di legge sui reati ambientali.

Un apparente rinvio che maschera in realtà una stretta ancora più forte sul dibattito. Così lunedì l'aula inizierà la discussione generale - disertata solitamente dalla stragrande maggioranza dei deputati - per poi fermarsi martedì sulla soglia dei primi voti. Quelli sulle tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Forza Italia. La Boldrini, a quel punto, potrebbe prendere la parola e annunciare che "il seguito della discussione è rinviato alla prossima settimana". Niente voto, niente ostruzionismo. Spiega una fonte vicina al premier: "Potremmo tentare di approvare l'Italicum anche questa settimana, ma sarebbe un inferno. M5S e gli altri sono già pronti all'ostruzionismo e ci costringerebbero comunque a rinviare tutto a maggio. Tanto vale deciderlo subito da soli e puntare al contingentamento dei tempi".

La decisione di spostare di una settimana l'approvazione definitiva della legge comporterebbe un altro vantaggio tattico per il governo: sette giorni in più per convincere una parte della minoranza del Pd a disinnescare le cinture esplosive e non tentare mosse da kamikaze. "Con i numeri siamo abbastanza tranquilli", dicono oggi gli addetti al conteggio. Ma l'avverbio "abbastanza" qualche timore comunque lo nasconde. Non tanto sull'approvazione definitiva dell'Italicum, che Renzi dà per scontata. Quanto sull'ampiezza del dissenso interno. "Se si arrivasse a una cinquantina dei nostri che non votano la fiducia - ragiona un ministro - è evidente che la legge passerebbe ugualmente ma si creerebbe una grave frattura politica. A quel punto tutto sarebbe possibile". È lo spettro di quella scissione che ormai nessuno si sente più di escludere, benché in pubblico l'ipotesi venga rigettata sia dai bersaniani che dai renziani.

Così la settimana in più di pausa parlamentare potrebbe essere sfruttata per proseguire in quel lavorìo diplomatico che tutti gli esponenti di punta del Pd - da Guerini a Lotti, da Rosato a Boschi - stanno portando avanti per convincere l'ala moderata di Area riformista a non compiere "scelte irreparabili". La mediazione tuttavia non ha per oggetto le modifiche all'Italicum, ed è questo lo scoglio più grande. L'unica cosa che il premier è disposto a mettere sul tavolo è infatti la riforma costituzionale, con alcune - limitate - aperture. Ma la legge elettorale non si tocca. "Le preferenze - spiega un renziano pensando ai ribelli dem - sono uno specchietto per le allodole. La cosa a cui puntano veramente è l'apparentamento al ballottaggio. In questo modo potrebbero uscire dal Pd e fare una "Cosa" di sinistra con Sel. Per poi allearsi con noi al secondo turno. Ma questo Renzi non glielo concederà mai, non si devono fare illusioni".

Secondo gli ultimi calcoli, sfrondati i tanti bersaniani che non vogliono far saltare il governo, i duri e puri che restano nella "lista Lotti" sono dieci-quindici deputati. Persone disposte a non votare l'Italicum nemmeno con la scure del voto di fiducia. Ma ai piani alti del Pd lasciano intendere che non ci saranno rappresaglie nemmeno per chi dovesse violare la disciplina di maggioranza: "In fondo è già successo in passato che gente come Civati non abbia votato la fiducia. Ma poi non se ne sono mica andati e noi non li abbiamo cacciati. Del resto dove andrebbero? Fuori dal Pd non c'è vita". Tutti gli occhi sono ora puntati, più che sull'Italicum, sulle prossime regionali. Civati e la minoranza attendono di capire quanti voti il candidato "di sinistra" Luca Pastorino possa prendere in Liguria, considerata una regione laboratorio per una possibile scissione. Mentre Renzi è convinto che la partita finirà 6 a 1 per il Pd. Con il Veneto come unica regione che resterà in mano al centrodestra.



Ma la Legge Elettorale.... non è una cosa che riguarda il Parlamento... oltre che gli itaGliani?


Evidentemente nella testa di molti politici Italiani il Sistema Fascista di imporre leggi senza consenso popolare e scavalcare il Parlamento si è inculcato in maniera tale che ormai quasi tutti i partiti lo applicano.

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 09:51

E il bello, caro bleffort, è questi "fascisti" 2.0, danno dei "fascisti" a tutti coloro che li contestano, anche quando i contestatori appartengono alla loro area politica di riferimento (vedasi il caso del ministro Giannini alla festa dell'Unità).

Onestamente hanno rotto definitivamente i cog*ioni...

[:294]

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 10:30

http://www.corriere.it/politica/15_apri ... 4795.shtml

Sulla carta, Matteo Renzi può contare su una maggioranza di circa 410 deputati: i 310 del Pd oltre ai 33 di Ap, ai 13 di Pi, ai 25 di Sc e a una trentina del Misto (tra cui gli ex M5S). Numeri ben superiori al quorum di 316 voti, ma che potrebbero scendere: la minoranza interna del Pd dispone infatti sulla carta di 90 voti anche se è prevedibile che almeno la metà voterà il testo.
Sulla legge elettorale la questione di fiducia è stata posta nella storia Unitaria solo due volte: - nel 1923 per l'approvazione della legge Acerbo che, con il suo listone, consacrò l'ascesa al potere del partito nazionale fascista; - nel 1953, quando il governo a guida Dc fece passare il sistema, definito «legge truffa» dall'opposizione del tempo, che assegnava il 65% dei seggi della Camera alla lista o al gruppo di liste collegate che avesse superato il 50% dei voti.

il listino bloccato
serve a renzi per piazzare i suoi amici..

senza il vaglio dell'elettorato,
le preferenze alla minoranza,
se ce la fanno..
(quando diceva che non voleva le correnti..
si riferiva alle correnti altrui..
la sua va benissimo..)
è lì che si gioca tutto..

se la minoranza fa passare anche questa,
dopo l'elezione del segretario
aperta a "tutti", come voleva il bomba,
sparirà del tutto..

Re: Re:

27/04/2015, 10:50

bleffort ha scritto:
Evidentemente nella testa di molti politici Italiani il Sistema Fascista di imporre leggi senza consenso popolare e scavalcare il Parlamento si è inculcato in maniera tale che ormai quasi tutti i partiti lo applicano.



Oppure dal sistema fascista si è passati (in silenzio) a quello comunista: Politburò e via dicendo (vi siete dimenticati di Napolitano? Faceva tutto lui e .. il "suo" partito, soprannominato PD) [8D]

Re: Re:

27/04/2015, 11:09

Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Evidentemente nella testa di molti politici Italiani il Sistema Fascista di imporre leggi senza consenso popolare e scavalcare il Parlamento si è inculcato in maniera tale che ormai quasi tutti i partiti lo applicano.



Oppure dal sistema fascista si è passati (in silenzio) a quello comunista: Politburò e via dicendo (vi siete dimenticati di Napolitano? Faceva tutto lui e .. il "suo" partito, soprannominato PD) [8D]


Io avevo messo il termine "fascisti" tra virgolette proprio per rappresentare l'utilizzo improprio del termine.

Oggi parlare di regime "comunista" o "fascista" non ha alcun senso e ci allontana dal nocciolo della questione. Nocciolo che è squisitamente economico e che si riconduce alla dicotomia tra lavoro e capitale già individuata da Marx un secolo fa.

E quello a cui l'Europa si ispira è nettamente un sistema in cui gli unici interessi tutelati sono quelli del capitale, del grande capitale, del capitale internazionale di ispirazione neoliberista... altro che "comunismo" o "socialismo".

Cerchiamo di entrare nel merito delle cose oggi, superando i vecchi canoni su cui ci hanno ammorbato e imbrigliato il pensiero...

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 11:15

Superare cosa? I vecchi canoni? Già, certo: abbiamo la Boldrini che si mette a cantare con i partigiani "bella ciao"! [^]
Paolo, non è cambiato quasi niente dall'8 Settembre! L'Italia è sempre divisa in due (e non è come in America) qua si va ancora in giro con la mano tesa ed i pugni chiusi ..!
Solo sul Forum sento dire che queste cose sono superate ... (perché lo VORREMMO noi)! [:305]

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 11:45

Ufologo 555 ha scritto:qua si va ancora in giro con la mano tesa ed i pugni chiusi ..!


Qua si va ancora in giro con la mano tesa e i pugni chiusi proprio perché non vogliamo superare certi canoni che fanno tanto comodo a chi ci vuole divisi...

E usiamo termini come "comunisti" e "fascisti" solo ed esclusivamente come etichette essendo cambiato il contesto socio-culturale di riferimento.

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 11:46

Mah .... [^]

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 16:51

Atlanticus81 ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:qua si va ancora in giro con la mano tesa ed i pugni chiusi ..!


Qua si va ancora in giro con la mano tesa e i pugni chiusi proprio perché non vogliamo superare certi canoni che fanno tanto comodo a chi ci vuole divisi...

E usiamo termini come "comunisti" e "fascisti" solo ed esclusivamente come etichette essendo cambiato il contesto socio-culturale di riferimento.

Ok Giusto .... con queste etichette ci hanno preso per i fondelli per troppo tempo ...prova evidente che questo governo si definisce di sinistra ma è la manifestazione evidennte di una dittatura capitalistica ( non lo definisco fascista perchè se fossi come lui, io che sono orientato per una destra popoolare, mi vergognerei di esserlo ).
Dimenticavo ho votato e votero' M5S.

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 17:01

jean ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:qua si va ancora in giro con la mano tesa ed i pugni chiusi ..!


Qua si va ancora in giro con la mano tesa e i pugni chiusi proprio perché non vogliamo superare certi canoni che fanno tanto comodo a chi ci vuole divisi...

E usiamo termini come "comunisti" e "fascisti" solo ed esclusivamente come etichette essendo cambiato il contesto socio-culturale di riferimento.


Ok Giusto .... con queste etichette ci hanno preso per i fondelli per troppo tempo ...prova evidente che questo governo si definisce di sinistra ma è la manifestazione evidennte di una dittatura capitalistica ( non lo definisco fascista perchè se fossi come lui, io che sono orientato per una destra popoolare, mi vergognerei di esserlo ).

Dimenticavo ho votato e votero' M5S.


A dispetto di chi si ostina a dire che l'elettorato M5S proviene esclusivamente da ambienti sinistroidi o pseudotali...

[:264]

Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese

27/04/2015, 17:24

jean ha scritto:con queste etichette ci hanno preso per i fondelli per troppo tempo


[:264]
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