Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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Alfabeto Atlantideo?

16/02/2009, 10:39

Ripoto quì la discussione sull'alfabeto <Libico-Berbero Sahariano>.
http://www.liutprand.it/impero_atl.pdf+ ... =firefox-a
http://www.liutprand.it/impero_atl.pdf
Un'altra citazione da un'altra fonte:
>>>Unica conclusione incontestabile: gli amazigh disponevano di un sistema di scrittura a un periodo in cui diverse altre culture erano ancora allo stato preistorico.>>>http://www.edicolaweb.net/am17f38g.htm

22/02/2009, 20:11

In effetti, uno degli argomenti che Charles Berlitz portò avanti per dimostrare l'esistenza della civiltà atlantide fu la sua tesi che l'alfabeto fenicio fosse una derivazione di un alfabeto più antico presente nel Mediterraneo occidentale e che i Fenici avrebbero appreso quando colonizzarono quelle regioni.
E' un fatto poi che gli antichi Guanches (di cui in Italia non si parla mai, vergogna!) delle Canarie, la cui cultura ha delle strane somiglianze sia con l'antico Egitto che con i Peruviani, avesse un alfabeto simile a quello antico libico....
Ultima modifica di Enkidu il 22/02/2009, 20:11, modificato 1 volta in totale.

22/02/2009, 22:12

Inoltre:le tracce di questo alfabeto "" Libico-Berbero-Sahariano"" che sarebbe quello più antico,le hanno trovate pure nelle isole Polinesiane.

23/02/2009, 00:07

sul sito di liutprand sono presenti moltissime ricerche che fanno luce in modo veramente schiacciante su come atlantide, o per me molto più probabilmente uuna sua colonia, abbia avuto propagini nel territorio nord-africano. Arecchi è uomo di cultura e ha saputo nel tempo condurre ricerche di valore e spessore uniche!

23/02/2009, 19:21

Arturo ha scritto:

sul sito di liutprand sono presenti moltissime ricerche che fanno luce in modo veramente schiacciante su come atlantide, o per me molto più probabilmente uuna sua colonia, abbia avuto propagini nel territorio nord-africano. Arecchi è uomo di cultura e ha saputo nel tempo condurre ricerche di valore e spessore uniche!

Qualche anno fà acquistai il libro di Alberto Arecchi ( "Atlantide")(un mondo scomparso in'ipotesi per ritrovarlo) e vi dirò con tutta franchezza che hà sconvolto la mia concezione riguardo Atlantide.Lui porta come prove oltre la traduzione originale del racconto di Platone e le evidenze che sono sotto gli occhi di tutti.

24/02/2009, 10:12

Affascinante, l'ho letto tutto d'un fiato, e l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata... affascinante, non c'è che dire, il mondo è pieno di misteri.

03/03/2009, 22:59

Tratto dal libro ""ATLANTIDE"" di Alberto Arecchi.
La descrizione del Cataclisma nei documenti Egizi



Ramses III,secondo Faraone della XX dinastia,dovette affrontare la grande invasione dei
popoli del mare e nè lasciò il ricordo nel proprio tempio funerario,a Medinet Habu,
sulla sponda sinistra del Nilo,proprio di fronte a Luxor.

I popoli del nord nelle loro isole erano in agitazione;si misero in moto tutti insieme.
Nessun paese potè reggere di fronte alla loro forza...i loro principali sostegni erano
i Peleset (Filistei),gli Zekal,gli Shakalash (Siciliani),i Denen (Danai),i Weshesh
(Washasha).Tutti questi popoli erano uniti ed avevano legato le loro mani sui paesi
lontani come il cerchio della Terra.I loro cuori erano fiduciosi e pieni di ambizioni.

Sui Geroglifici di Medinet Habu si legge:

""Gli stranieri venuti dal nord videro le loro terre distrutte"",il loro paese è stato
distrutto,le loro anime sono sconvolte"",i popoli del nord complottavano nelle loro isole,
quando la tempesta inghiottì il loro paese...",la loro Capitale è stata distrutta,
annientata"".

La stessa iscrizione parla dei danni causati dai terremoti al territorio Egiziano:

""L'Egitto era come un fuggitivo,privo di pastore..,era desolato,totalmente distrutto,
quando il Faraone cominciò...."",""la mia intenzione fù quella di risolvere l'Egitto
dalla devastazione".

Nel Papiro Ipuwer si legge:

Le città sono distrutte,l'Alto Egitto è devastato,la città Reale è crollata in un istante.
I figli dei Principi sono stati schiacciati dai muri caduti,i loro corpi giacciono per le
vie,la prigione è in rovina"".


Sintetizzo andando in un altro capitolo:

A proposito dei popoli venuti dal nord,Ramses III fa dire al Dio Amon-Ra-Harakte:

""Rivolgendo il mio volto verso il nord,ho fatto un miracolo a tuo favore""

Qualche riga più in basso si trova la spiegazione del Prodigio:

""Ho fatto in modo che possano constatare la tua potenza e quella di Num (il grande Mare
l'Oceano);egli è uscito dal suo letto ed ha proiettato un'immensa onda che ha inghiottito
città e villaggi"".
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