L'approccio allo studio del Prof Valla è molto "Ebraico" ed è veramente ammirevole per un non Ebreo, cosa estremamente rara, presso gli esegeti occidentali.
Egli ha voluto (legittimamente), estendere il concetto anche al Nuovo Testamento , con il rischio però che chi lo ascolta si possa perdere, non avendo dimestichezza conn la lingua e la mentalità esegetica ebraica.
L'interpretazione numerica, come gli anagrammi delle parole, fanno parte dell'Ebraismo, ma sono qualcosa di estremamente difficile. Presuppongono innanzitutto, anni e anni di studio ed una conoscenza molto profonda della lingua e della letteratura ebraica.
Ogni lettera dell'alfabeto ebraico ha un valore numerico e i saggi hanno spesso, nol corso della Storia, letto gli eventi in base al valore numerico delle parole.
Partendo dalla nozione ebraica che la lingua della crezione fu la lingua sacra , L'Ebraico (attenzione: non voglio qui enunciare verità di fede, ma solo spiegare il perché di una certa esegesi ebraica), il confronto tra parole e la valutazione numerica di queste, portava a certe definizioni, interpretazioni e conclusioni.
Forse il discorso può essere più chiaro se riporto qualche cenno sulla metodologia esegetica dell'ebraismo, nota con l'acrostico PARDES
Con la numerologia arriviamo già ad un livello interprtativo molto sottile e complesso, che non può essere efficacemente raggiunto se non attraverso livelli di lettura e di studio più elementari ed immediati.
Riassumo un interessante articolo che troverete per esteso qui:
http://www.cabala.org/articoli/pardes.htmPARDES è un acrostico.
P'shat
Rmemez
D'rash
Sod
e comprende quattro livelli esegetici, quattro stadi di comprensione del Testo Sacro, corrispondenti all'ascesi spirituale e mistica che compie il Talmid, cioè lo studente-studioso di Tanach
P'shat: semplice, letterale, storico, etico.
E' il livello immediato della lettura e comprensione semplice del testo, dei fatti narrati, delle vicende storiche e degli insegnamenti evidenti
Remez: simbolico e/o allegorico. Utilizza varie immagini presenti come simboli: il sogno, le sette vacche magre, sette grasse, i covoni, le 12 stelle, la sabbia, la vigna ecc.
D'rash: è forse quello più diffuso, e costituisce il tipico insegnamento rabbinico e l'applicazione nella vita quotidiana. Esso analizza minuziosamente espande e commenta ogni parola del Tanach, utilizzando soprattutto gli strumenti della ragione e della logica.
La particolarità della lingua Ebraica, non vocalizzata, permette un'infinità di riflessioni ed interpretazioni di ogni parola, come l'uso dei modi e dei tempi per i verbi, che sono completamente differenti da quelli delle lingue "occidentali", rende ancora più ampia la possibilità interpretativa e la discussione in merito.
Lo scopo di tale ricerca, è principalmente quello di chiarire gli aspetti etici e legali dei precetti che la Torah prescrive agli Ebrei.
Sod (nascosto) è il livello più elevato, più profondo e difficile, quello della Kaballah, il segreto, la parte mistica, il cui scopo non è necessariamente legato ad ottenere dei risultati pratici, e i cui strumenti vanno oltre il razionale.
Tutti e quattro i livelli esegetici sono presenti in ogni parola della Torah. Quindi, non a caso esistono fiumi di interpretazioni dei Rabbini e discussioni infinite, tutte rispettabili e tutte possibili.
occorre anche notare un importante collegamento tra primo e terzo livello e secondo e quarto.
P'shat (letterale) - D'rash (omiletico) cioè tra il semplice testo scritto, la sua lettura, l'interpretazione immediata e la sua applicazione pratica, nell'insegnamento e nella pedagogia rabbinica
Remez (simbolico) - Sod (segreto, esoterico), dove la comprensione e l'elaborazione della simbologia può portare ad acquisizioni elevate e quindi a stadi ben più alti e lontani.
Bereshit Rabba (commento al Libro della Genesi) spiega che D-O ha creato il mondo avendo la Torah come progetto, allo stesso modo di un architetto.
Di conseguenza, l'approccio alla Torah fa entrare in un mondo infinito di creazione, ma schematizzabile in quattro livelli.
ogni essere umano troverà collocazione in un livello a lui congeniale, in funzione della propria intelligenza, della propria cultura ma, soprattutto, della propria santità.
In quel livello potrà soggiornare e fermarsi, ma potrà anche partire ed avanzare a comprensione superiore, nel GIARDINO DEL PARDES. (Il Pardes è anche paragonato ad un giardino)
il livello del p'shat è la base della Torah: la parola. E' fondamentale partire dalla base, ma è necessario avanzare, altrimenti ci si ferma, ci si inaridisce e si muore. questa potrebbe essere la causa dell'aver perduto tanti Ebrei per strada, nei millenni, tanti assimilati (marranos o criptojudios, come chi scrive).
L'insegnamento e lo Studio della Torah, senza applicazione vera, senza riferimento alle sue componenti mistiche, è destinato a fallire, porta a morte un fiore non coltivato con la rugiada quotidiana
Con i numeri siamo quindi già al livello molto elevato, che è quello della Kabballàh, che non ha nulla a che vedere con il mondo occulto o cose simili, come erroneamente viene confuso.
E' il mondo del SOD, cioè del significato nascosto e profondo della PAROLA. un mondo infinito nel quale la mente umana può spaziare, ma solo attraverso lungo studio e riflessione, partendo dall'interpretazione letterale ed immediata (P'shat) per camminare piano piano verso scoperte più ampie.
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ariel il 31/08/2009, 12:24, modificato 1 volta in totale.