Cerca Ufo col pc della scuola e… viene licenziato!Un tecnico informatico dell’Arizona è stato licenziato per aver utilizzato i computer della scuola presso la quale lavorava per cercare gli Ufo. L’utilizzo forsennato dei computer ha causato una bolletta elettrica di circa 1 milione di dollari. Ecco cosa succede quando un hobby diventa un’ossessione.
di MICHELA ASCIONE
Brad Niesluchowski era direttore del dipartimento di informatica della Higley Unified School a Mesa in Arizona. Brad avrà cominciato le sue ricerche per gioco, poi l’hobby è diventato un credo. “Gli extraterrestri esistono e bisogna trovare le prove” avrà pensato.
E allora perché non partecipare attivamente al Progetto SETI, visto che aveva a disposizione decine di computer della scuola nella quale lavorava.
Avrà cominciato pensando che qualche ora dedicata alla sua ricerca, in fondo non avrebbe causato danni a nessuno. Poi si è fatto prendere la mano e i computer hanno lavorato ininterrottamente in contemporanea a caccia di segnali radio. Si è talmente fatto prendere la mano che ha cominciato ad utilizzare anche i computer di altre scuole del suo distretto. Risultato: una bolletta miliardaria per un utilizzo smisurato dei processori.
Ma vediamo in cosa consiste il progetto SETI.
SETI è un acronimo che sta per Search for Extra-Terrestrial Intelligence. Il progetto prevede di ricercare segnali audio nello spazio inviati da abitanti di altre galassia e al tempo stesso invia altrettanti segnali con la speranza che un giorno qualcuno possa riceverli.
Il SETI Institute è nato ufficialmente nel 1984 su proposta di Frank Drake che ne è tuttora il direttore, con sede centrale in California. È un’organizzazione scientifica privata, senza scopi di lucro.
Il suo primo esperimento fu condotto nel 1960 in West Virginia dove fu istallato un radiotelescopio di 25 metri di diametro, ma il progetto non portò a nessun risultato.
Non si pensi che il progetto SETI sia solo un esperimento portato avanti da singoli e speranzosi ricercatori.
Prima la Russia e poi la NASA hanno condotto esperimenti SETI istallando grandi antenne e radiotelescopi alla ricerca di segnali radio provenienti dallo spazio. Il progetto Ciclope della NASA costò circa 10 miliardi di dollari.
Numerosi sono gli appassionati che istallano in zone remote, con poche interferenze terrestri, apparecchi atti ad ascoltare il cosmo. Passano le ore con grandi cuffie in silenzio lanciando segnali radio nell’attesa che prima o poi qualcuno li capti e risponda.
(16 dicembre 2009)
Gialli.it -
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