tommaso ha scritto:
Io non conosco l'autore dell'articolo ma certo ci vuole un bel coraggio a scrivere cose del genereL'uomo non potrà mai sopravvivere a velocità prossime a quelle della luce inon prchè verrebbe trafitto dagli atomi di idrogeno ma perchè la massa che lo costituisce tenderebbe all'infinito,essendoci a velocità luminali una sostanziale equivalenza tra massa ed energia (E=Mc2...)
Queste saranno forse fra non moltissimo tempo "le ultime parole famose"
Se parli dell'intervista che ho citato, era Otis Carr discepolo di Tesla
"La mia macchina volante non avrà ali o propellenti. Potreste vederla a terra e non indovinereste che sia una macchina volante. Sarà capace di muoversi a volontà nell'aria in ogni direzione in perfetta sicurezza."
Nikola Tesla, intervistato nel The New York Herald Tribune, 15 Ottobre 1911
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2.2 - LA NUOVA VISONE DELLA RELATIVITA’ IN GINZBURG
I primi concetti chiave che desideriamo esplorare sono da collegarsi all’opera del dott. Vladimir Ginzburg, nato a Mosca e trasferitosi negli USA con la famiglia nel 1974. Dopo la laurea in scienze tecniche nel 1968, egli si trovava certamente nella migliore posizione per conoscere le scoperte di Kozyrev, uno dei maggiori astrofisici russi. Come detto, nell’ex-Unione Sovietica esisteva un forte desiderio del regime di stendere un velo di segretezza su questi argomenti, infatti Ginzburg stesso non menziona Kozyrev nelle sue opere. Nondimeno, Ginzburg scoprì che potevano essere effettuate poche semplici modifiche alle comuni equazioni facenti parte della teoria della relatività senza creare discordanze con le osservazioni note e, per di più, riuscendo a spiegare le anomalie di modificazione del peso della materia che già Kozyrev aveva notato.
La teoria della relatività afferma che un oggetto aumenta gradualmente la sua massa una volta che è stato sottoposto ad accelerazione. Secondo il pensiero scientifico convenzionale, nessun oggetto può superare la velocità della luce, perché appena esso raggiunge tale velocità, secondo le equazioni l’oggetto diventerebbe infinitamente grande. Allora, in termini approssimativi, Ginzberg trovò che era possibile invertire completamente queste equazioni senza violare alcuna regola scientifica. Questo significa che invece di diventare più grande, un oggetto avrebbe addirittura rilasciato energia verso l’etere (nota mia: quantum vacuum energy density) nel momento in cui fosse stato spostato, provocando così la perdita graduale di tutte le sue caratteristiche profonde di massa gravitazionale, massa inerziale e polarità elettrica qualora avesse raggiunto la velocità della luce. Ginzberg presenta questi nuovi concetti nei seguenti termini: [grassetto nostro]
Le caratteristiche principali di queste nuove equazioni sono:
- Sia la massa gravitazionale che quella inerziale di una particella decrescono quando la sua velocità aumenta.
- La polarità elettrica di una particella decresce allo stesso modo quando la sua velocità aumenta…
Come si vede, la massa (peso) complessiva di un oggetto è rappresentata sia dalla massa gravitazionale che da quella inerziale, le quali sono semplicemente misure del comportamento della gravità e dell’inerzia su di un oggetto. Curiosamente, sia la gravità che l’inerzia manifestano essenzialmente effetti identici sulla materia; ciò è noto come il “Principio di Equivalenza” di Einstein. Tale principio ci mostra che la gravità e l’inerzia sono due forme della stessa energia di uguale forza, una (la gravità) che si muove verso giù, e l’altra (l’inerzia) che provoca la resistenza al movimento nello spazio. Questo è uno dei modi più semplici per capire che deve allora esistere un ‘etere’ o ‘vacuum fisico’, che risiede dietro queste forze, come aveva già notato Kozyrev. Così, dopo aver iniziato ad accelerare un oggetto (che abbiamo già detto essere simile ad una spugna immersa nell’acqua in questo nuovo modello), la pressione aggiunta comprimerà atomi e molecole dell’oggetto causando con sempre maggior evidenza il rilascio del suo etere.
Ginzburg poi continua:
Potreste non essere preparati ad abbandonare subito le vecchie equazioni relativistiche. Ma quando lo sarete, scoprirete molte cose interessanti:
- Solo quando una particella è a riposo può essere considerata come materia ‘pura’. Appena la particella comincia a muoversi, la sua massa gravitazionale e la polarità elettrica inizieranno a decrescere, in accordo con le nuove equazioni relativistiche, così che una parte della sua materia sarà convertita in un campo. Quando la velocità della particella diventa uguale all’ultima velocità di campo a spirale “C”, la sua massa gravitazionale e polarità elettrica diverranno uguali allo zero. A quel punto, la materia sarà completamente convertita in un campo ‘puro’.
http://www.stazioneceleste.it/articoli/ ... TDC_02.htmhttp://helicola.com/index.php?p=abouthttp://www.electra-energy-ag.com/en/animation/senza farne motivo di scontro..ma se facciamo dei passi avanti non è male..
http://www.youtube.com/watch?v=D8IcciRHGvQ"Voglio parlare della recente pubblicazione The Schwarzchild Proton,non solo accettata ma scelta da un pannello di peer reviewers dell'Università di Liege in Belgio come vincitrice di un prestigioso premio nel campo della fisica, meccanica quantistica, relatività , teoria del campo e gravitazione.
Questa pubblicazione
segna un nuovo paradigma nel mondo della teoria quantistica, descrivendo il nucelo di un atomo
come mini- buco nero dove i protoni sono attratti per gravitazione piuttosto che da una misteriosa e indefinita "forza nucleare forte".
Questa visione del mondo quantistico produce una unificazione delle forze e predice correttamente i valori misurati per il nucleo dell' atomo.
Inizia con la densità del vacuum quantistico misurata in 5.16x10^93gm/cm^3, quindi calcola quanta energia dal vacuum esisterebbe in un protone che ha il raggio di 1.32 Femtometri Fm, moltiplicato per 4/3Pir^3 per ottenere il volume .
La densità è massaxunità di volume, quindi se moltiplicate una densità per un volume ottenete la massa 1:07 contenuta in un protone 4.98x10^55 gr, che corrisponde alla massa dell'intero universo, esistente dentro ogni protone.
Nassim crede anche che questa sia evidenza dell'entanglement di tutti i protoni ..pensate che ogni singolo protone in ogni singolo atomo del vostro corpo sono connessi attraverso il vacuum con ogni altro protone nell' universo, quindi calcoliamo quale proporzione di questa densita energetica totale del vacuum disponibile nel volume di un protone sia necessaria perche il nucleo obbedisca alla condizione di Schwarzchild per un buco nero , dove il raggio di un buco nero ora è di 1.32 Fm , quello del protone, otteniamo 8.85x10^14 gm. Haramein quindi usa questa massa per calcolare la forza gravitazionale tra due protoni di Schwarzschild adiacenti usando questo approccio semiclassico 2:19. Abbiamo una forza gravitazionale di 7.49x10^47 dynes, quindi se calcoliamo la velocità relativistica di due protoni di Schwarzschild che orbitano tra loro, col centro separato dal diametro di un protone, otteniamo 2.99x10^10 cm/s uguale alla velocità della luce nel vacuum!
Questo significa che i protoni dentro un nucleo possono vedersi come buchi neri che orbitano tra loro alla velocità della luce, un concetto Affascinante. Quindi se calcoliamo il periodo di rotazione del sistema abbiamo 5.55x10^-23s il tempo misurato di interazione della "Forza Forte"! Quindi sembra che la forza forte sia in realtà la gravità quantistica al lavoro per la natura di buco nero del protone di Schwarzschild.
Ora viene fuori che se segnamo ogni oggetto conosciuto dell' Universo in una scala logaritmica con Massa contro Raggio, troviamo una progressione quasi lineare e il protone di Schwarzschild è sulla linea,
mentre il Protone Standard è molto fuori, 3:25
Suggerendo che il modello standard è incorretto, mi è piaciuto come Nassim ha mostrato come ottenere simili risultati usando il volume del protone alla scala di planck moltiplicato per la massa di Planck per ottenere sempre 4.98x10^55 gm/pr.volume la massa dell' universo in ogni atomo
Questo è importante perche la lunghezza di planck si relaziona direttamente al rapporto aureo e ai numeri di fibonacci elemento matematico chiave per i sistemi che si replicano , la domanda è COSA STA REPLICANDO SE STESSO? E PERCHE'?
Le risposte arriveranno..
la pubblicazione di Haramein:
http://www.theresonanceproject.org/pdf/ ... ton_a4.pdfScale Unification – A Universal Scaling Law For Organized Matter (PDF), by Nassim Haramein, Michael Hyson, and E.A. Rauscher.
http://www.theresonanceproject.org/pdf/ ... _paper.pdfhttp://elizabethrauscher.com/
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weboy il 19/02/2010, 09:01, modificato 1 volta in totale.