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 Oggetto del messaggio: Ricerca: E se catturassimo l'elettricità dall'aria
MessaggioInviato: 21/11/2010, 21:25 
Ricerca: E se catturassimo l'elettricità dall'aria?

E se catturassimo l’elettricità dell’aria? 26 agosto 2010 – Immaginate dispositivi in grado di catturare l’energia elettrica dal cielo – un po’ come fanno le celle fotovoltaiche con la luce solare - e di utilizzarla per illuminare una casa o ricaricare un’auto elettrica. Immaginate i tetti degli edifici ricoperti di pannelli in grado di prevenire la formazione di un fulmine prima che si formi e di trasformala in corrente elettrica per tutta la famiglia. Fantascienza? Per il momento forse sì, ma è una strada che gli scienziati stanno battendo, secondo quanto emerso al 240° Congresso Nazionale della American Chemical Society (ACS).

L’idea di sfruttare la potenza elettrica presente nell’atmosfera ha affascinato gli scienziati per secoli. Il famoso inventore Nikola Tesla era tra quanti sognavano di catturare questa immensa fonte di energia. Si tratta di energia elettrica che si forma, ad esempio, quando il vapore acqueo contenuto nell’atmosfera si raccoglie su microscopiche particelle solide o liquide che stazionano nell’aria. “Un fenomeno che presenta ancora molti lati oscuri: fino ad oggi non avevamo le conoscenze adeguate per spiegare questi processi”, spiega Fernando Galembeck, Ph.D all'Università di Campinas, Stato di San Paolo, Brasile.

Gli scienziati, in effetti, erano convinti che le goccioline d’acqua in atmosfera fossero elettricamente neutre e restassero tali anche dopo l’entrata in contatto con le cariche elettriche presenti su particelle di polvere o su goccioline di altri liquidi. Ma i risultati di alcuni esperimenti indicano invece che l’acqua in atmosfera acquista, eccome, una carica elettrica. Galembeck e i suoi colleghi hanno confermato questa ipotesi con esperimenti di laboratorio simulando il contatto dell’acqua con le particelle sospese nell'aria. A questo scopo hanno utilizzato minuscole particelle di silice e fosfato di alluminio, entrambe sostanze comuni nell’aria, dimostrando che in presenza di elevata umidità la silice acquista prevalentemente carica negativa e il fosfato di alluminio positiva. “Siamo giunti alla conclusione che l'acqua in atmosfera può accumulare cariche elettriche e trasferirle ad altri materiali con cui entrano in contatto”, osserva Galembeck. Gli scienziati chiamano questo tipo di elettricità 'hygroelectricity,' cioè ‘elettricità umida’.

In futuro, aggiunge Galembeck, si potrebbero sviluppare collettori simili a celle solari per catturare l’hygroelectricity e trasportarla ad abitazioni e industrie. Proprio come le celle solari funzionano meglio nella aree soleggiate, questo tipo di pannelli funzionerebbero in modo più efficiente nelle zone ad alta umidità, come il nord-est e sud-est degli Stati Uniti o i tropici. Un approccio simile potrebbe inoltre aiutare a prevenire la formazione dei fulmini in quanto l’energia elettrica contenuta nell’aria potrebbe essere ‘assorbita’ ‘prima della formazione della scarica da cui si generano i fulmini. Il gruppo di ricerca di Galembeck sta già testando una serie di metalli per identificare quelli con le maggiori potenzialità per questo genere di applicazioni. “Abbiamo una lunga strada da percorrere. Ma i benefici a lungo termine della hygroelectricity potrebbero essere importanti”.

Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6507.7


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MessaggioInviato: 22/11/2010, 09:23 
bellissimo articolo, lo metterei su ufoplanet [;)]

in effetti sembrerebbe proprio quella forma di energia usata da tesla, e certamente è più sicuro incanalare l'energia a poco a poco, piuttosto che cercare di catturarla tutta in una volta (ad esempio con i fulmini).



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MessaggioInviato: 22/11/2010, 12:14 
Tirando giù due conti,mi sono reso conto di quanta poca energia possa offrire un fulmine,o di quanto debba essere immensa la piastra metallica di captazione per ricaverne qualcosa di utile dall'umidità dell'aria.
Il Sig. Galembeck si sarà fatto due conti pure lui?
Ad esempio,da una nuvola,con un volume d'aria umida pari a 1 chilometro cubo ,si genera un fulmine che può accendere un appartamento per 6 minuti circa.Troppo poco.. [:(]
Riguardo Tesla,è vero che indicava come si potesse ricavare energia dall'ambiente circostante,ma non si riferiva all'aria,ma all'etere:qui credo vi sia qualche dato che mette fuori strada.
Tesla ricavava energia dalla centrale elettrica della sua città,e la inviava lontano sfruttando la propagazione d'onda em. Non si è mai compreso infatti il discorso dell'etere,nè ci ha lasciato appunti su come ricavare energia elettrica.L'unico appunto riguarda la sua autovettura ,che si muoveva grazie ad una forma di energia sconosciuta,e l'unico elemento utile al discorso potrebbe essere l'antenna installata a bordo: 1.8 metri di lunghezza.Troppo esigua,come superficie di captazione dall'aria,non ci si accenderebbe manco un led.



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MessaggioInviato: 22/11/2010, 13:13 
Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Tirando giù due conti,mi sono reso conto di quanta poca energia possa offrire un fulmine

200 kA ti sembrano pochi? [8]



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MessaggioInviato: 22/11/2010, 14:14 
No,sono moltissimi.
Però facendo due calcoli circa la rapidità con cui li scarica a terra,abbiamo un'energia di circa 100watt\ora.La stessa energia elettrica presente nella batteria di un pc portatile [xx(]
E,dopo la scarica,la nuvola non ha più carica elettrica....



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MessaggioInviato: 15/04/2013, 01:04 
Cita:
Electromagnetic Harvester: il raccogli energia che ricarica le batterie grazie all’elettromagnetismo che ci circonda

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di CHIARA GRECO

La domanda che molti si fanno è come posso caricare i miei dispositivi elettronici in modo green?

In Germania uno studente di digital media, Dennis Siegel, sarebbe riuscito a sfruttare le proprie conoscenze di elettromagnetismo per realizzare un particolare dispositivo che è in grado di “immagazzinare ” proprio l’energia dei campi elettromagnetici presenti attorno a noi, riutilizzandola poi per ricaricare le batterie dei dispositivi elettronici. Si chiama Electromagnetic Harvester, ovvero se vogliamo tradurlo letteralmente “raccoglitore di elettromagnetismo”. Come noto e secondo i principi dell’elettromagnetismo, il team del Georgia Tech, ha sfruttato il fatto che le radiazioni elettromagnetiche che si sviluppano, ad esempio, vicino ai cavi dell’alta tensione, generano quantitativi di energia nelle immediate vicinanze e sta semplicemente cercando di applicare il principio della conservazione dell’energia in pratica.

Con due versioni, una adatta a raccogliere frequenze al di sotto dei 100 Hz e l’altra quelle al di sopra, il raccoglitore elettromagnetico di Siegel potrebbe sfruttare l’energia derivante da reti elettriche, bluetooth, reti LAN e wi-fi o anche dalle comunicazioni radio. Una lampadina a LED rossa si accende segnalando che il piccolo apparecchio, simile ad un pacchetto di sigarette, sta raccogliendo le frequenze elettromagnetiche e può essere attaccato, grazie ad un magnete posto sul retro, direttamente alla fonte elettromagnetica. In realtà è ancora poco performante – in grado di caricare una semplice pila AA nell’arco di una giornata, il raccogli-energia non sarebbe ancora in grado di soddisfare le esigenze di ricarica di uno smartphone ma come per tutte le tecnologie, potrebbe essere solo questione di tempo e ulteriore ricerca. In un futuro neanche tanto lontano, potremmo ricavare energia da situazioni normali come lavorare al pc, accendere la radio o parlare al cellulare. Una riflessione a latere è doverosa e riguarda la preoccupazione per la salute delle persone, immerse in campi elettromagnetici costanti, non ovviamente causati dal Harvester ma frutto della società always on in cui siamo immersi costantemente….


http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8490.7


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MessaggioInviato: 15/04/2013, 01:33 
Cita:
vimana131 ha scritto:
Electromagnetic Harvester: il raccogli energia che ricarica le batterie grazie all’elettromagnetismo che ci circonda

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di CHIARA GRECO

La domanda che molti si fanno è come posso caricare i miei dispositivi elettronici in modo green?
................


[8]
Be, ma dov'e la novita'? I primi prototipi c'erano gia' nel 2010:

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Inoltre quest'anno sara' proprio l'anno del debutto su larga scala di questa tecnologia: la ricarica wireless per i cellulari (ma serve ?) vedra' la sua comparsa in massa sui modelli 2013.

http://www.wirelesspowerconsortium.com/


Ultima modifica di zakmck il 15/04/2013, 01:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/04/2013, 03:17 
se non erro il nokia lumia 920 ha la ricarica wireless



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MessaggioInviato: 22/04/2013, 01:00 
Cita:
TEDxBologna - Marco Pizzuti - Nicola Tesla e la Trasmissione dell'energia elettrica senza fili








http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8496.5


Ultima modifica di vimana131 il 22/04/2013, 01:02, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ricerca: E se catturassimo l'elettricità dall'aria
MessaggioInviato: 10/07/2017, 15:50 
Cita:

Creato il telefonino senza batteria che prende energia dall'ambiente

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Il prototipo di telefonino senza batteria (University of Washington)

Per ora è un prototipo e l'hanno messo a punto i ricercatori della University of Washington. Permette solo di fare le operazioni-base e si alimenta grazie alle vibrazioni prodotte dalle chiamate e alla luce solare

Un telefonino capace di funzionare senza la batteria. Questa ulteriore frontiera tecnologica è stata varcata grazie ai ricercatori della University of Washington che hanno annunciato la loro creazione in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Association for Computing Machinery on Interactive, Mobile, Wearable and Ubiquitous Technologies.
Il dispositivo

I suoi inventori lo hanno battezzato semplicemente "free-battery phone" e la sua realizzazione è partita da un completo ripensamento del design che caratterizza gli attuali dispositivi in commercio. Niente display e touchscreen, quindi, questo prodotto, per ora ancora un prototipo, è semplicemente uno strumento in grado di svolgere, con un bassissimo livello energetico, le funzioni fondamentali: fare e ricevere chiamate, trasmettere dati e permettere a chi lo usa di inviare comandi con dei pulsanti. Il suo utilizzo senza batteria è reso possibile grazie a un sistema che permette di sfruttare le vibrazioni che si producono nel microfono o negli altoparlanti quando si fa o si riceve una chiamata: mentre si parla un'antenna connessa a queste componenti converte i movimenti in segnali radio, mentre quando si è in ascolto queste vibrazionni vengono trasformate in suoni e si può passare dalla modalità "trasmissione" a quella appunto di "ascolto" premendo un pulsante.
Una tecnologia da usare in futuro

Il primo telefonino senza batteria funziona con pochissima energia, circa 3,5 microwatt catturati dall'ambiente tramite onde radio e luce. Questo grazie all'antenna e a un sensore termico a bassissima energia che promette di rendere possibile in futuro l'abbandono di caricabatterie, cavi e telefonini che si scaricano continuamente. Per Bryce Kellogg, dottorando di ingegneria elettronica alla University of Washington e coautore della ricerca, la sfida più importante è stata quella di lavorare a basse potenze: "La quantità di energia che si può ricavare dalle onde radio o dalla luce ambientale, è nell'ordine di 1 o 10 microwatt. Così - ha spiegato - le operazioni telefoniche in tempo reale sono state davvero difficili da realizzare senza sviluppare un approccio completamente nuovo per la trasmissione e la ricezione delle conversazioni". Joshua Smith, professore del Dipartimento di Ingegneria Elettronica alla University of Washington e autore del progetto, ha dichiarato invece che "se c'è qualcosa che vorremmo usare senza dipendere dalle batterie è proprio il cellulare. Il concept che abbiamo sviluppato è emozionante e pensiamo che in futuro possa coinvolgere altri dispositivi di uso quotidiano".

Guarda su youtube.com



http://tg24.sky.it/ambiente/2017/07/06/ ... teria.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Ricerca: E se catturassimo l'elettricità dall'aria
MessaggioInviato: 17/12/2021, 21:08 
Air-gen: Un nuovo dispositivo che può creare elettricità dal "nulla"

Guarda su youtube.com


Un team di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst ha sviluppato un dispositivo, chiamato Air-gen, in grado di produrre energia elettrica dalla semplice umidità presente nell’aria che respiriamo.

Il nuovo dispositivo, progettato dall'ingegnere elettrico Jun Yao e dal microbiologo Derek Lovley, è costituito da sottili film di nanofili proteici che assorbono energia dalla piccola carica elettrica presente nell’umidità dell'aria, che spesso può essere incredibilmente fastidiosa. La tecnologia è basata sull’interazione tra le superfici dei film proteici, che hanno uno spessore inferiore ai 10 micron. La parte inferiore della pellicola è supportata da un elettrodo, mentre la parte superiore è caratterizzata dalla presenza di un secondo elettrodo di dimensioni inferiori. Il vapore acqueo dall'ambiente viene assorbito dal film proteico e incanalato in minuscoli pori tra i nanofili al suo interno, promuovendo le condizioni per il flusso di corrente elettrica tra i due elettrodi.

Questo processo genera una tensione continua di circa 0,5 volt per una pellicola di 7 micrometri, con una densità di corrente pari a 17 microampere per centimetro quadrato. Un valore energetico sufficiente a consentire all’Air-gen di alimentare piccoli dispositivi elettronici. “Stiamo letteralmente creando elettricità dal nulla” ha affermato lo stesso Yao; “l'Air-gen genera energia pulita 24 ore su 24, 7 giorni su 7”. A tal proposito, la ricerca pubblicata su Nature sottolinea come questa tecnologia risulti non inquinante, rinnovabile, economica e in grado di funzionare anche in aree con umidità estremamente bassa. L’obbiettivo dei ricercatori è quello di efficientare al massimo il dispositivo, realizzandolo su larga scala per alimentare ad esempio smartphone o dispositivi indossabili. Insieme ai dispositivi che generano energia pulita dalle onde del mare questi oggetti potrebbero contribuire sempre più al raggiungimento di un futuro energetico più sostenibile.


https://tech.everyeye.it/notizie/air-ge ... 58949.html


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