Cita:
Ditocorto ha scritto:
...mi fermo nella traduzione perchè sapete come va quando si specula su questi temi, l'effetto Veritas, tanto per cambiare, è garantito: il timore di diventare come Veritas/pseudoWeiss è il motivo per cui è più semplice e più comodo presupporre l'esistenza di Paolo, come fanno Doherty e Carrier, infatti in questo modo lo scenario alternativo senza Gesù [che è altro dal dimostrare che non esiste] si costruisce con più facilità, alla faccia dell'Orso Studita, eppure Bauer e Brodie sono convinti davvero dell'inesistenza di Paolo (o meglio, ritengono che le lettere a noi pervenute non furono scritte da lui).
Risolverà Bob Price il problema? L'ideale sarebbe conciliare Doherty/Carrier con Brodie/Bauer/Radicali Olandesi. I primi sono riusciti a dare uno scenario alternativo dei primi due secoli e i secondi ancora, per il momento, no, però i primi a differenza dei secondi sono costretti a tenere in vita Paolo per renderlo, in conformità a quanto davvero dice, il principale testimone del Cristo celeste, laddove i secondi hanno una ragione irresistibile quando fanno notare - soprattutto Brodie, al di là delle peripezie di Paolo o chi per lui - che le epistole a noi giunte sono forgery del II secolo, almeno per quanto riguarda solo il lato più autobiografico delle epistole (proprio laddove si mostra un autore adirato con i lettori). Ripeto: in medio stat virtus.
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"..l'effetto Veritas, tanto per cambiare, è garantito.."Non è chiaro cosa intenda esattamente Ditocorto con 'effetto Veritas'...
"..è più semplice e più comodo presupporre l'esistenza di Paolo, come fanno Doherty e Carrier.."Quando mai io ho negato l'esistenza di Paolo??.. Ciò che ho sempre affermato, e ripetuto mille volte, è che il Paolo di Tarso del Nuovo Testamento è praticamente inesistente sul piano storico, in quanto una figura di mera sintesi, ottenuta 'fondendo' sincreticamente insieme DUE reali caratteri storici: il VERO Paolo di Tarso e l'erodiano Paolo/Shaul. Nessuno dei due si chiamava Paolo, in quanto si trattò di un pseudo nome derivante dall'attributo latino 'paulus', significante 'piccolo'(*)
"....[che è altro dal dimostrare che non esiste]......"E' strano...Ditocorto si è sempre dimostrato un fervente miticista - ammiratore dei miticisti americani - e quindi implicitamente un negatore dell'esistenza storica di Gesù di Nazareth, ed ora all'improvviso si dimostra stranamente 'possibilista' circa l'esistenza storica di Gesù...
"....(o meglio, ritengono che le lettere a noi pervenute non furono scritte da lui)...."Oggi anche un bambino è in grado di capire, grazie ai riscontri disponibili all'erudizione', che le lettere chiamate impropriamente 'paoline' non vennero scritte da Paolo di Tarso ma da altri, e questo malgrado il fatto che il personaggio REALE che si cela dietro tale pseudonimo, scrisse ANCHE PIU' LETTERE di quelle che gli sono comunemente attribuite. Comunque, in alcune delle lettere 'paoline' vi è un po' di materiale che, sicuramente, una volta appartenne ad una o più lettere scritte veramente da Paolo di Tarso. Ve ne è una, addirittura, che contiene un po' di materiale che una volta era contenuto in una lettera che Paolo/Shaul scrisse tra il 35-40.
"....il principale testimone del Cristo celeste...."Nulla di più assurdo, se si rimane nel dominio catto-cristiano!..Tuttavia la cosa può avere un senso, se ci si rivolge al contesto gnostico del I secolo (sia giovanneo che gesuano), a patto però che all'attributo 'Cristo' si sostituisca il sostantivo 'Salvatore' (**)
"....che le epistole a noi giunte sono forgery del II secolo...."Sono oltre 10 anni che lo vado ripetendo in tutte le sedi internettiane in cui ho interagito!
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(*) - applicando il significato dell'attributo ai due personaggi, avremo: il 'piccolo' di Tarso e Shaul il 'piccolo'. Ci sono 'voci' che vorrebbero i due addirittura cugini, il che potrebbe spiegare la caratteristica della bassa statura.
(**) - la figura del 'Mashiah' (Cristo) era comune per l'egregore giudaico, ma del tutto aliena al mondo gnostico palestinese, sia giovanneo che gesuano, dove prevaleva la figura del Salvatore, il quale, grazie alla 'gnosis' della VERITA' salvifica, che procedeva direttamente da Dio, era in grado di condurre gli altri eletti della setta alla 'salvezza'. (cioè la possibilità di ricongiungersi, nella condizione post-mortem, con il Pleroma di origine, o 'Regno della Luce')
Veritas
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