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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 04/02/2015, 11:49 
Prometti quanto ti è possibile:

2€ 4€ 8€ 16€ 32€

Prometti un’altra cifra
Questa potrebbe essere l’email più importante che vi abbia mai scritto.

Alcuni mesi fa, uno scienziato è tornato nell’Oceano Artico per studiare la fuoriuscita di bolle di metano. Le aveva già osservate tempo prima, a centinaia, un metro l’una, uscire dal mare e rilasciare un gas 50 volte più inquinante della CO2. Ma al suo ritorno è rimasto pietrificato: erano cresciute, erano di UN CHILOMETRO l’una. Centinaia di enormi colonne di gas.

Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono “punti di non ritorno” causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Un altro esempio: più si sciolgono i ghiacci che riflettono il calore nello spazio, più la temperatura dell’oceano aumenta, facendo sciogliere ancora più ghiaccio in una spirale inarrestabile. Ma nel 2014 tutti gli indicatori climatici sono stati “anomali”. Ed è stato l’anno più caldo mai registrato nella storia.

Ma POSSIAMO fermare questa crisi agendo subito e mobilitando l’intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile: pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta.

Mancano solo 10 mesi al Vertice di Parigi, dove si deciderà il destino di questa enorme battaglia contro il cambiamento climatico. 10 mesi per convincere i leader mondiali a sostenere il nostro piano e fargli mantenere le promesse. Siamo noi contro le multinazionali del petrolio e chi dice che niente può cambiare.

Possiamo farcela, ma nel 2015 abbiamo bisogno del sostegno di tutti: bastano anche solo pochi euro, e addebiteremo le donazioni solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo. Dobbiamo vincere, per il Pianeta che tutti noi sogniamo.

Clicca per promettere una donazione, quello che puoi. La addebiteremo solo se raggiungeremo l'obiettivo di 10mila nuovi sostenitori:

SÌ, PROMETTO 2€

SÌ, PROMETTO 4€

SÌ, PROMETTO 8€

SÌ, PROMETTO 16€

SÌ, PROMETTO 32€

Per scegliere una cifra diversa, clicca qui.

Pensare che tanto non si possa fare niente è inutile certo, ma soprattutto sbagliato. È tardissimo, ma possiamo ancora fermare questa catastrofe se iniziamo subito a convertire le nostre economie da petrolio e carbone a fonti di energia alternative. Un obiettivo che spingerà il mondo a collaborare come mai prima d’ora per difendere l’unico Pianeta che abbiamo. In fondo, Avaaz è nata per costruire questo futuro.

Questa sfida richiederà passione, speranza e tutto il nostro ingegno. E abbiamo un piano:

Non ci fermiamo: la Marcia Globale per il Clima voluta e spinta dalla nostra comunità ha stravolto il dibattito politico. Abbiamo già visto risultati concreti in alcune politiche nazionali. Ma le compagnie petrolifere stanno preparando la loro contromossa, e dobbiamo essere pronti.
Il Presidente francese in prima linea: il presidente francese François Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Serve che si batta per un risultato importante. Ha già incontrato il nostro team e si è offerto di dare all’accordo di Parigi il nome di una giovane avaaziana! Dobbiamo assicurarci che non si tiri indietro quando le cose entreranno nel vivo.
Un salto di qualità: la portata di questa crisi è tale che dobbiamo andare oltre una normale campagna, con azioni importanti, dirette e non violente che colpiscano l’immaginazione: dobbiamo far capire che questa cosa è urgente, e spingere le persone ad agire. La Marcia è stata solo il primo passo.
Basta disinformazione; miliardari come i fratelli Koch e le loro compagnie petrolifere sono la maggiore industria di menzogne sul tema del cambiamento climatico. Finanziano scienza spazzatura per confonderci e spendono milioni in campagne di comunicazione ingannevole, mentre comprano politici. Vogliamo investire nel giornalismo investigativo per smascherare la loro disinformazione.
Obiettivi chiari e precisi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente incompetenti. Dovremo far emergere i punti chiave dell’accordo dal rumore di fondo del dibattito politico, e focalizzare i media e i leader su di essi. Il nostro obiettivo principale è un impegno chiaro a un mondo senza più emissioni di CO2, alimentato al 100% da energie pulite. Questo sarà il punto di svolta che indirizzerà gli investimenti privati in massa sulle energie rinnovabili.

Per poter realizzare questo piano al meglio, abbiamo bisogno di decine di migliaia di promesse di donazione. Non importa tanto la cifra quanto la scelta di sperare, e agire:

SÌ, PROMETTO 2€

SÌ, PROMETTO 4€

SÌ, PROMETTO 8€

SÌ, PROMETTO 16�

SÌ, PROMETTO 32€

Per scegliere una cifra diversa, clicca qui.

All’ultima conferenza sul clima, a Copenaghen nel 2009, abbiamo svolto un ruolo fondamentale nelle elezioni “verdi” in Germania e Giappone, nel cambiamento delle politiche in Brasile e nell’ottenere dai paesi ricchi la promessa di 100 miliardi di dollari all’anno di sostegno ai paesi in via di sviluppo per contrastare il cambiamento climatico. Nel 2009 eravamo solo 3 milioni e dopo Copenaghen capimmo che dovevamo essere molti di più per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Ora siamo 41 milioni, in continua crescita.

Il cambiamento climatico è il problema globale “definitivo”, e richiede la cooperazione di tutti i governi del mondo. Con milioni di membri uniti da uno stesso ideale e provenienti da tutti i paesi del mondo, Avaaz potrebbe diventare lo strumento definitivo per quell’azione collettiva. È la nostra occasione per costruire un mondo come quello che vorremmo per i nostri figli. Diamoci da fare.

Con speranza e riconoscenza per questa straordinaria comunità,

Ricken e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

“Il 2014? L’anno più caldo di sempre” (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/economia/14_dice ... 568e.shtml

Artico, l’animazione che mostra la scomparsa dei ghiacci (Sky tg24)
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2015/01/2 ... obale.html

La sfida del clima. Da New York a Lima aspettando Parigi 2015 (Huffington Post Italia)
http://www.huffingtonpost.it/marica-di- ... 05718.html

Sempre più caldo, i ghiacci del Polo Nord al minimo storico (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/ambien ... i-1228538/

Ridurre a zero le emissioni entro il 2011, dice l’IPCC (Internazionale)
http://www.internazionale.it/storia/pre ... i-dell-onu

[:(!] [:(!] [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 06/02/2015, 11:39 
Cari avaaziani,



Una fabbrica collassata. Migliaia di persone sepolte vite. Le aziende coinvolte che aderiscono ad una iniziativa rivoluzionaria per compensare le vittime e impedire che questo si ripeta. Tutte tranne una. Italiana. Benetton. Che non pagherà se non vedrà seriamente a rischio la sua immagine. Firma ora:


firma la petizione
90 secondi: in un minuto e mezzo un’enorme fabbrica in Bangladesh è collassata seppellendo vivi 1134 operai. Per salvarsi alcuni si sono dovuti strappare da soli un braccio o una gamba. Una tragedia che ha scosso il mondo e ha spinto l’ONU a creare un piano per impedire alle multinazionali responsabili di girarsi dall’altra parte.

Un piano che starebbe funzionando se non fosse per una grande azienda italiana.

Ma oggi possiamo costringerla a pagare.

L’italiana Benetton è famosa in tutto il mondo, vale miliardi di euro, ma si rifiuta di risarcire uomini e donne morti cucendo i suoi vestiti. È l’unica grande marca sicuramente coinvolta nel crollo a non voler pagare. E la farà franca finché questa storia non metterà seriamente a rischio la sua immagine. E qui tocca a noi.

Benetton si sta preparando alla Settimana della Moda di Milano, l’evento più importante per il settore in Italia. È la nostra occasione. Clicca per chiedere a Benetton di salvare questo piano rivoluzionario. Arrivati a 1 milione di firme li metteremo in imbarazzo di fronte a tutto il mondo con una azione che non potranno ignorare. Firma ora:

https://secure.avaaz.org/it/benetton_pa ... cb&v=53138

Quello del Rana Plaza non è il primo incidente di questo tipo. Per decenni le multinazionali si sono infischiate di queste tragedie. Ma da oggi questo potrebbe cambiare. L’accordo voluto dall’ONU per la prima volta nella storia coinvolge tutte le parti: il governo del Bangladesh, i produttori, i rivenditori internazionali e le organizzazioni per i diritti dei lavoratori. E se avrà successo stabilirà nuovi e altissimi standard per la responsabilità delle aziende, i controlli sui fornitori e i diritti dei lavoratori in tutto il mondo. C’è solo il no di Benetton a rischiare di far saltare tutto, spingendo altri a rifiutarsi e impedendo che si crei un precedente per i diritti dei lavoratori.

Non possiamo permettere che sia proprio l’Italia responsabile di questo: Benetton è l’unica grande marca ufficialmente relazionata al Rana Plaza a non aver aderito al piano di risarcimenti. L’anno del crollo ha avuto profitti per 139 milioni di euro, ma ha il coraggio di dire di aver fatto il suo dovere con una donazione di non si sa quanto a un’organizione benefica locale. Ma la carità non è un equo risarcimento. La verità è che questo crollo è stato una sequenza incredibile di negligenze da parte delle aziende. In un mondo giusto il risarcimento dovrebbe essere obbligatorio. Che le aziende partecipino a questo programma è il minimo accettabile.

Per Benetton, così come per tutti questi marchi globali, l’immagine è tutto. Per questo possiamo essere efficaci e dobbiamo colpire ora. Più saremo, più i vertici di Benetton faranno fatica a ignorarci. Firma ora per chiedere giustizia per i sopravvissuti del Rana Plaza, poi condividi la campagna con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/benetton_pa ... cb&v=53138

Abbiamo già provato a smuovere queste aziende colossali. Dopo il crollo della fabbrica, la nostra comunità si mobilitò in massa per obbligare leader mondiali del settore come H&M a firmare l’accordo “Fire and Safety”, per evitare che altre persone venissero sacrificate ai profitti di qualche azienda. Ora dobbiamo agire ancora una volta e pretendere che queste famiglie siano ascoltate.

Con speranza,

Dalia, Oliver, Emily, Risalat, Mais, Ricken e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Rana Plaza, Benetton rifiuta di risarcire le vittime (VITA)
http://www.vita.it/it/article/2014/12/1 ... me/128706/

Bangladesh, Rana Plaza: “Benetton basta false promesse è ora di risarcire le vittime” (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/di ... -81300551/

Rana Plaza, 18 mesi dopo (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/10/28/blogs ... agina.html

La responsabilità d’impresa dopo la tragedia del Rana Plaza (Rassegna)
http://www.rassegna.it/articoli/2014/07 ... rana-plaza

e in inglese:

Accordo del Rana Plaza - I donatori
http://www.ranaplaza-arrangement.org/fund/donors

Benetton obiettivo delle proteste sui risarcimenti del Rana Plaza durante la Giornata Internazionale dei Diritti Umani (Clean Clothes)
http://www.cleanclothes.org/news/press- ... rights-day



...e' una vergogna che si lucri su delle persone che sono schiavizzate,e sottopagate..................... [:294] [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 10/02/2015, 18:17 
[AgireOra] [ESITO] Bloccata la caccia ai daini di Ravenna!
10 febbraio 2015

Una bellissima notizia, dopo tante proteste e azioni legali: la caccia
ai daini di Ravenna è stata bloccata dal consiglio di Stato!

Ecco il comunicato delle associazioni che hanno fatto il ricorso:

COMUNICATO STAMPA - 10 febbraio 2015 - Associazione Vittime della caccia


IL CONSIGLIO DI STATO FERMA LA CACCIA AI DAINI DELLA PINETA DI CLASSE
SU RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI VITTIME DELLA CACCIA, ANIMAL LIBERATION ED
EARTH

Accolta l'istanza cautelare avanzata dalle Associazioni Vittime della
caccia, Animal Liberartion ed Earth, in difesa dei Daini della Pineta di
Classe e dei pacifici cittadini.

Il Consiglio di Stato in data 9 febbraio ha accolto l'istanza di misure
cautelari ai sensi degli artt. 62 e 98, comma 1, c.p.a., presentata
dagli Avvocati Andrea Rizzato e Francesco Damiani per conto di
Associazione Vittime della caccia, Animal Liberation ed Earth,
supportate dall'Associazione CLAMA Ravenna onlus del Coordinamento "VIVA
I DAINI VIVI DELLA PINETA DI CLASSE"*.

L'appello al Consiglio di Stato si è reso necessario in quanto il Tar di
Bologna, sezione 2°, respingeva il ricorso delle stesse (con ordinanza
n.5 del 14.01.2015), condannando addirittura a spese astronomiche le
Associazioni di volontariato che chiedono soltanto il rispetto e
l'applicazione di norme vigenti, da troppo tempo eluse.

Secondo l'impugnata delibera provinciale di Ravenna (n.252/2014), le
uccisionidegli ungulati della Pineta avrebbero dovuto concludersi alla
fine di febbraio, per poi riprendere in seconda battuta anche durante
l'estate, nel caso in cui non fosse raggiunto il numero stabilito di
daini uccisi.

Su appello delle Associazioni, in sostanza, il Consiglio di Stato ha
legittimato le misure richieste contenute nel ricorso di secondo grado,
accogliendole prontamente in via cautelare proprio per evitare un "danno
irrimediabile", ovvero l'uccisione dei Daini della Pineta di Classe.

In Camera di Consiglio del prossimo 5 marzo auspichiamo di conoscere
anche il pronunciamento di merito, oltre alla decisione circa le spese
di condanna a carico delle tre Associazioni animaliste, comminate
ingiustmente dal Tar di Bologna, ad avviso di AVC .

Pertanto, esclusa la presenza di cacciatori nell'area della Pineta di
Classe, sarà possibile tirare un sospiro di sollievo e tornare a
frequentare l'area verde pubblica serenamente. I cittadini possono così
riappropriarsi di un bene comune e del diritto di vedere salvaguardati
gli animali che vi abitano, di incontrarli pacificmente e di imparare a
rispettarli, come buoni custodi, non come oppressori e loro carnefici.

Con la ritrovata quiete vengono così anche meno le problematiche di
ordine pubblico, che hanno visto recentemente il verificarsi di
gravissimi atti da parte di gente armata contro persone presenti per
difendere i Daini, atti inccettabili che devono trovare risposta in
altra opportuna sede.

Nell'auspicare a un ripensamento da parte della Giunta della Provincia
di Ravenna per un diverso approccio a questo tema, l'Associazione
Vittime della caccia è certa di poter contribuire fattivamente assieme
al Coordinamento "Viva i daini vivi della Pineta di Classe" di cui fa
parte, proposte serie e concrete, aprendo al contempo un necessario
dibattito sul tema "contenimento della fauna selvatica" attraverso
metodi incruenti.

Associazione Vittime della caccia - http://www.vittimedellacaccia.org


>>SOSTIENI IL PROGETTO del COORDINAMENTO "VIVA I DAINI VIVI DELLA
PINETA DI CLASSE" - Si ringrazia Quanti hanno contribuito e Quanti
vorranno ancora supportarci in questa battaglia legale e nei progetti
futuri annunciati.

PER LA RACCOLTA FONDI a sostegno del COORDINAMENTO "Viva i daini vivi
della pineta di Classe"*
potete inviare la vostra offerta all'Associazione C.L.A.M.A. Ravenna Onlus

IMPORTANTE
la CAUSALE deve essere: "Daini della pineta di Classe"

Beneficiario : C.L.A.M.A. Ravenna Onlus
Iban: IT08F0538713108000000008396

*ATTENZIONE - C'è un'altra raccolta fondi chiamata "Daini Vivi" e messa
in atto da altre persone, a cui appunto hanno dato un nome del tutto
simile al nostro, confondendo non pochi donatori in buona fede. Chi
vuole concretamente sostenere la battaglia legale e i progetti futuri
invii il proprio contributo i riferimenti bancari sopra indicati (Clama)


e' una bella notizia ma e' momentanea,in quanto si attende la decisione del consiglio di stato x capire dove si andra a parare...................... [:294] [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 17/02/2015, 20:10 
Sono migliaia solo in Italia i mega-ricchi che la banca HSBC ha aiutato a evadere le tasse! Noi saremmo già in carcere per una cosa così, ma per loro i governi non faranno nulla se non lo esigiamo subito. Ci sono due persone che possono cambiare le cose, firma subito e fagli capire che nessuno è troppo importante per finire in manette:


firma la petizione
La banca HSBC aiutava a evadere le tasse migliaia delle persone più ricche del mondo, tra cui tantissimi italiani! Al posto loro noi saremmo già in carcere, ma i governi trattano questi potenti come se fossero troppo importanti per finire in manette. Dimostriamo che non è così!

Ogni anno solo in Italia l’evasione fiscale ci ruba 180 miliardi di euro, siamo i peggiori in Europa. Nel mondo si arriva a 3mila miliardi di dollari: per sconfiggere la povertà estrema ne basterebbero molti meno! “SwissLeaks” è il più grande scandalo bancario di sempre: abbiamo un’occasione unica per fare giustizia, ma dobbiamo agire subito.

Due persone possono cambiare le cose: il ministro delle finanze inglese che si sta preparando alle elezioni e la candidata come prossimo Procuratore Generale USA che è in attesa della nomina. Entrambi sono al centro dell’opinione pubblica e la nostra campagna può spingerli ad aprire un’inchiesta e colpire l’élite dei grandi evasori, mandando un messaggio chiaro: nessuno è troppo importante per finire in manette!

https://secure.avaaz.org/it/hsbc_tax_do ... cb&v=53940

La HSBC è una banca inglese, inoltre migliaia di questi evasori rispondono alle leggi di USA e Gran Bretagna. Se spingiamo questi due paesi ad avviare azioni legali, possiamo innescare una reazione a catena globale.

Questi mega-ricchi e le loro speculazioni incontrollate sono spesso la causa di gravi crisi finanziarie. Poi però vengono salvati con i soldi dei contribuenti, e hanno anche il coraggio di dire che bisogna tagliare i fondi alla scuola e alla sanità per coprire i debiti. Il tutto mentre molti di loro sono i primi a evadere le tasse! Questo circolo vizioso sta facendo aumentare rapidamente le diseguaglianze in tutto il mondo.

Al giorno d’oggi, 85 miliardari possiedono più ricchezze della metà più povera della popolazione mondiale. Soldi che poi troppo spesso sono usati per comprare politici e manipolare le nostre democrazie a loro vantaggio.

È il momento di fermare questa deriva ed è fondamentale costringere i più ricchi a pagare le tasse dovute. Agiamo ora:

https://secure.avaaz.org/it/hsbc_tax_do ... cb&v=53940

Avaaz è proprio questo: unirsi per avere la forza di tenere testa ai potenti. La legge ci vincola tutti allo stesso modo, ma migliaia di mega-ricchi al mondo pensano di essere immuni. Difendiamo la democrazia e la nostra società, dimostriamo che non è così.

Con speranza e determinazione,

Alex, Bert, Laila, Ricken, Marie, Andrew, Nell e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

Swissleaks, svelati 100.000 nomi con conti segreti in Svizzera (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/09 ... 42752.html

Fisco: Swissleaks, Usa valutano azione legale contro Hsbc (ADNkronos)
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2 ... refresh_ce

Scosse a Londra, in Israele e perfino in Svizzera (Il sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=ABU8Z9tC

HSBC sorvegliata speciale (RSI)
http://www.rsi.ch/news/mondo/HSBC-sorve ... 85143.html

Attesi da Torino gli sviluppi dell’inchiesta (Il sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=ABlfADsC

L'evasione in Europa vale 1000 miliardi di euro l'anno. L'Italia in testa (Il Sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=Ab6dS...

e in inglese:

La banca multinazionale HSBC ha nascosto denaro collegato a dittatori e trafficanti di armi (ICIJ)
http://www.icij.org/project/swiss-leaks ... ms-dealers

Paradisi fiscali: miliardari ‘nascondono’ almeno 21bln $ (BBC)
http://www.bbc.co.uk/news/business-18944097


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 23/02/2015, 14:16 
Migliaia di operai lavorano in condizioni disumane, senza possibilità di fuga. Stanno morendo nei cantieri dei Mondiali di calcio del 2022 in Qatar. Un’azienda americana può contribuire a liberarli e noi faremo pressione sulla sua direttrice portando la storia di questa moderna schiavitù direttamente nella sua tranquilla cittadina. Unisciti all’appello:


firma la petizione
Fanno turni massacranti sotto al sole del deserto, senza cibo né acqua, senza potersene andare: migliaia di lavoratori in Qatar sono gli schiavi del nostro secolo. E noi abbiamo un’occasione per liberarli.

Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei e ogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.

Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar:

https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_w ... cb&v=54156

La causa di tutto è la politica del Qatar per i lavoratori stranieri. Li attira con la promessa di un buon lavoro, ma appena mettono piede nel Paese i loro nuovi capi gli sequestrano il passaporto, e cominciano i turni massacranti sotto il sole del deserto a 50 gradi. Senza alcuna possibilità di tornare a casa.

L'azienda statunitense di cui stiamo parlando è la CH2M Hill e dice che la colpa è degli appaltatori e delle leggi locali. Ma il marchio internazionale della costruzione dei Mondiali 2022 è il suo, e la sua direttrice può e deve dare l'esempio e per garantire che non ci saranno altri 7 anni di morti nei cantieri. Potrebbero persino minacciare di andarsene dal Paese fino a ché le cose non verranno cambiate.

Ha il dovere di contribuire a mettere fine a questa moderna schiavitù. Spingiamola a farlo e a coinvolgere altre aziende finché ognuna di queste persone sarà di nuovo libera. Clicca qui sotto per unirti all’appello: appena raggiunto il milione di firme lo consegneremo direttamente all’amministratrice delegata di CH2M Hill, Jacqueline Hinman e non ce ne andremo finché non ci ascolterà:

https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_w ... cb&v=54156

Una mobilitazione globale fatta nel momento giusto può salvare migliaia di vite. Hilton non stava facendo abbastanza per proteggere le donne e le ragazze sfruttate sessualmente nei suoi alberghi, così abbiamo portato la protesta direttamente a casa dell’amministratore delegato. La loro politica cambiò nel giro di pochi giorni. Possiamo farcela di nuovo.

Con speranza,

Emma, Nell, Mais, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Mondiale di calcio Qatar 2022: si scrive mondiale, si legge schiavitù (International Business Times)
http://it.ibtimes.com/articles/67347/20 ... ratori.htm

Qatar: 1.200 operai morti nei cantieri Mondiali 2022 (Globalist)
http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... 87&typeb=0

Qatar, le promesse non mantenute del governo sui diritti dei lavoratori immigrati trattati da schiavi (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/di ... 100840779/

Calcio, Strasburgo: “Viziata decisione su coppa del mondo a Qatar” (Ansa)
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/c ... su-coppa...

In altre lingue:

Qatar 2022 supera ogni record di morti per la costruzione di eventi sportivi (Noticia - in spagnolo)
http://www.elconfidencial.com/deportes/ ... ros-de-m...

Costrendo dei Mondiali migliori (Human Rights Watch - in inglese)
http://www.hrw.org/sites/default/files/ ... over_0.pdf

Progetto USA in Qatar: muore quasi un operaio al giorno (Bloomberg, in inglese)
http://www.bloomberg.com/bw/articles/20 ... most-daily

Rivelato il numero di morti tra i lavoratori del Mondiale 2022 (The Guardian, in inglese)
http://www.theguardian.com/world/2014/d ... -toll-doha


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 06/03/2015, 08:56 
i Avaaz,

hanno frustato mio marito pubblicamente, mani e piedi legati, il volto contorto dal dolore. Il solo ricordo è insopportabile. E non gli è bastato, ora pare che lo vogliano addirittura uccidere. Ma potete aiutarmi a salvarlo.

Mi chiamo Ensaf Haidar. L’anno scorso l’Arabia Saudita ha condannato mio marito Raif a 10 anni di prigione e 1000 frustate per aver “insultato l’Islam”. Quello che ha fatto è stato semplicemente aver espresso le sue idee sul suo blog. Raif è un uomo buono, un padre affettuoso. Ci manca, e ora io e le nostre tre bambine temiamo per la sua vita.

Ma ora la Germiania potrebbe aiutarci a liberarlo: tra 48 ore il Ministro dell’Economia sarà in Arabia: se userà la sua influenza per difendere i diritti di Raif, può convincere i leader sauditi a ripensare la pena.

Ho chiesto di persona al Ministro di aiutarci. Ma la mia voce da sola non basta. Per questo vi chiedo di aiutarmi a farlo diventare un appello mondiale per la liberazione di Raif. Unitevi a me e condividete questo appello con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/free_raif_b ... cb&v=54821

Pochi anni fa Raif ha creato il blog “Liberali dell’Arabia Saudita”. Voleva scrivere di politica e religione, affrontare i problemi della società e della politica. Ma secondo il sistema giuridico saudita ha offeso l’Islam, un’accusa che prevede pene durissime. La condanna di Raif non ha colpito solo lui: la sua flagellazione pubblica è un avvertimento molto chiaro a chiunque vuole esprimere le proprie idee.

Io e Raif ci siamo conosciuti 15 anni fa. Due anni dopo ci siamo sposati, poco dopo abbiamo avuto la nostra prima bambina. Quando sono iniziati i problemi con la giustizia nel 2008, ci ha chiesto di lasciare il Paese: siamo andate in Egitto, poi in Libano e ora siamo in Canada, dove ci è stato dato asilo politico. Ma ora non sopportiamo più di essere lontane senza poter fare niente, vogliamo che Raif torni da noi!

Tante persone nel nostro Paese chiedono oggi delle riforme, e l’attenzione internazionale per l’appello per Raif sta crescendo. Il Ministro tedesco, Sigmar Gabriel, ha detto che parlerà anche di diritti umani durante la sua visita. Vi chiedo di unirvi al mio appello: abbiamo una possibilità di liberare mio marito:

https://secure.avaaz.org/it/free_raif_b ... cb&v=54821

Vi ringrazio infinitamente,

Ensaf, insieme a tutto il team di Avaaz

Per maggiori informazioni:

Raif Badawi: dopo le frustrate, il blogger saudita ora rischia la pena di morte. L'appello lanciato dalla moglie (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/2015/03/01 ... 79034.html

Arabia Saudita, 10 anni di prigione e mille frustate a un blogger. "Liberatelo!" (Redattore sociale)
http://www.redattoresociale.it/Notiziar ... Liberatelo

Je suis Raif, l'Europa chiede la libertà per il blogger saudita condannato a 1000 frustate (Tiscali cronaca)
http://notizie.tiscali.it/articoli/cron ... udita.html

Arabia Saudita, il buco nero dei diritti umani tra decapitazioni e frustate «Stessi metodi del Califfato» (Corriere Sociale)
http://sociale.corriere.it/arabia-saudi ... califfato/

Non una frustata di più. Libertà per Raif Badawi e per gli altri prigionieri di coscienza. A Roma, l'ottavo giovedì di fronte all'Ambasciata dell'Arabia Saudita (Amnesty International)
http://www.amnesty.it/Liberta-per-Raif- ... avo-sit-in


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 26/03/2015, 10:07 
Ivan Macfayden, un marinaio esperto, tornato dalla sua ultima traversata del Pacifico ha lanciato un allarme disperato:

“Ero abituato alle solite tartarughe, delfini, squali e stormi di uccelli, mentre questa volta per 3000 miglia nautiche non ho incrociato nulla di vivo.”

L’oceano che conosceva perfettamente ed era così ricco di vita è diventato desolato e inquietante, letteralmente coperto da spazzatura.

Gli esperti lo chiamano “il collasso silenzioso”. Anche se non è sotto gli occhi di tutti, siamo proprio noi a causarlo: la pesca eccessiva, i cambiamenti climatici, l’acidificazione e l’inquinamento stanno devastando i nostri oceani e uccidendo intere specie marine. Mettendo a rischio millenni di meraviglie naturali, il clima e la vita stessa sul pianeta.

Abbiamo pochissimo tempo ma il 2015 può essere l’anno dell’inversione di rotta: l’ONU sta mettendo a punto un’iniziativa per fermare lo scarico incontrollato di rifiuti in alto mare, e il Regno Unito ha da poco annunciato la creazione della più grande area marina protetta di sempre in una delle zone più incontaminate del Pianeta.

L'unico ostacolo reale a questo tipo di accordi è che raramente si tratta di una priorità per i nostri politici, e creare la giusta pressione per ottenere questa volontà politica è esattamente quello che la nostra comunità sa fare meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 26/03/2015, 10:29 
ubatuba ha scritto:
Ivan Macfayden, un marinaio esperto, tornato dalla sua ultima traversata del Pacifico ha lanciato un allarme disperato:

“Ero abituato alle solite tartarughe, delfini, squali e stormi di uccelli, mentre questa volta per 3000 miglia nautiche non ho incrociato nulla di vivo.”

L’oceano che conosceva perfettamente ed era così ricco di vita è diventato desolato e inquietante, letteralmente coperto da spazzatura.

Gli esperti lo chiamano “il collasso silenzioso”. Anche se non è sotto gli occhi di tutti, siamo proprio noi a causarlo: la pesca eccessiva, i cambiamenti climatici, l’acidificazione e l’inquinamento stanno devastando i nostri oceani e uccidendo intere specie marine. Mettendo a rischio millenni di meraviglie naturali, il clima e la vita stessa sul pianeta.


[:291] [:291]

Macfayden ha fatto la tratta Melbourne-Osaka. Pesca eccessiva? Cambiamenti climatici?

Lo sversamento continuo di radiazioni da Fukushima invece no vero?

Finche' non si comincera' a mettere al muro questi mistificatori non si risolvera' mai nulla.



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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 07/04/2015, 18:38 
in Amazzonia potremmo essere a un passo dal creare la più grande riserva naturale del mondo: 1 milione e 350mila chilometri quadrati, come se facessimo un parco dalla Sicilia fino alla Norvegia. E ormai è l’unico progetto che può salvare l’Amazzonia da un disboscamento senza freni e illegale, ma serve un'enorme pressione internazionale per convincere alcuni Paesi ancora incerti.

La Colombia è già pronta a sostenere il piano. E le possiamo dare una mano: mettendo assieme un grande appello globale per salvare l’Amazzonia e poi commissionando sondaggi che mostrino che anche in Brasile e Venezuela i cittadini vogliono questo parco. Questi Paesi stanno cercando di conquistare un ruolo importante nel prossimo vertice ONU sul clima e se ci mobiliteremo subito capiranno che questa è la loro occasione.

L’Amazzonia è semplicemente indispensabile per il Pianeta. Ospita il 10% delle specie conosciute, e i suoi miliardi di alberi hanno un ruolo fondamentale nel rallentare il cambiamento climatico a livello globale. Gli esperti dicono che questa riserva naturale è l’unico modo per fermare davvero il disboscamento ormai fuori controllo. Firma ora e non appena saremo a 1 milione di firme le consegneremo ai capi delle comunità indigene che le porteranno direttamente ai loro governi in Colombia, Brasile e Venezuela:

https://secure.avaaz.org/it/amazon_corr ... cb&v=56480

Se non facciamo qualcosa, subito, l’Amazzonia è spacciata. L’anno scorso la deforestazione ha avuto una impennata incredibile arrivando in Brasile al 190% di aumento in 12 mesi. Le leggi attuali non bastano, e le autorità locali non sono più in grado di arginare la deforestazione illegale, le nuove miniere che spuntano come funghi e gli allevamenti che continuamente nuovi spazi. Abbiamo bisogno di aree protette per far rinascere la foresta, e questo enorme corridoio che andrebbe dalle Ande fino all’Oceano Atlantico potrebbe salvare il delicato ecosistema amazzonico.

Per alcuni le riserve naturali sono un ostacolo allo sviluppo economico, altri dicono che non tengono in considerazione le popolazioni indigene. Ma i promotori di questo progetto si sono impegnati a cooperare al 100% con le comunità locali, e l’80% dei terreni coinvolti ha già qualche tipo di protezione. Si tratta solo di collegare le varie aree e coordinare gli sforzi tra i Paesi confinanti per rendere più facile far rispettare le leggi.

In molti tra gli attivisti e le comunità indigene sono morti per denunciare la devastazione dell’Amazzonia. Aiutiamo gli avaaziani e tutti i cittadini in Sud America, facciamo la nostra parte per convincere Brasile, Colombia e Venezuela a prendere questa decisione. Che sarebbe storica per fermare tanto il cambiamento climatico quanto la perdita di biodiversità sul Pianeta. Firma ora, facciamo vedere l’enorme sostegno che questo progetto ha in tutto il mondo:

https://secure.avaaz.org/it/amazon_corr ... cb&v=56480

In passato come movimento abbiamo contribuito a combattere le minacce all’Amazzonia in Bolivia, Perù e Brasile. Ora possiamo ottenere una vittoria storica che potrebbe darci una speranza in più per il futuro. Questa campagna può creare un precedente incredibile per proteggere le foreste in tutto il mondo. Non perdiamo questa occasione.

Con speranza e determinazione,

Alice, Bert, Ana Sofia, Oscar, Marigona, Joseph e tutto il team di Avaaz

Maggiori informazioni

La Colombia propone la creazione della più grande area protetta del mondo (Lifegate)
http://www.lifegate.it/persone/news/la- ... -del-mondo

La Colombia cerca fondi per la deforestazione zero (Rinnovabili.it)
http://www.rinnovabili.it/ambiente/colo ... -zero-333/

Amazzonia, deforestazione senza limite: +290% in Brasile (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/ ... -98592081/

Allarme foreste: i polmoni verdi della Terra mai malati quanto ora (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/ ... =110062057

Amazzonia, i danni alla biodiversità (Lettera43)
http://www.lettera43.it/ambiente/amazzo ... 597317.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 13/04/2015, 22:48 
Cita:
L’Italia, facendo parte della Nato, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno secondo i dati ufficiali della stessa Nato, cifra in realtà superiore che l’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace quantifica in 72 milioni di euro al giorno.

Secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell’Alleanza, la spesa militare italiana dovrà essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno.

È un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese sociali, per un’alleanza la cui strategia non è difensiva, come essa proclama, ma offensiva.

Già il 7 novembre del 1991, subito dopo la prima guerra del Golfo (cui la NATO aveva partecipato non ufficialmente, ma con sue forze e strutture) il Consiglio Atlantico approvò il Nuovo Concetto Strategico, ...

... ribadito ed ufficializzato nel vertice dell’aprile 1999 a Washington, che impegna i paesi membri a condurre operazioni militari in “risposta alle crisi non previste dall’articolo 5, al di fuori del territorio dell’Alleanza”, per ragioni di sicurezza globale, economica, energetica, e migratoria. Da alleanza che impegna i paesi membri ad assistere anche con la forza armata il paese membro che sia attaccato nell’area nord-atlantica, la Nato viene trasformata in alleanza che prevede l’aggressione militare.

La nuova strategia è stata messa in atto con le guerre in Jugoslavia (1994-1995 e 1999), in Afghanistan (2001-2015), in Libia (2011) e le azioni di destabilizzazione in Ucraina, in alleanza con forze fasciste locali, ed in Siria. Il Nuovo concetto strategico viola i principi della Carta delle Nazioni unite.

Uscendo dalla Nato, l’Italia si sgancerebbe da questa strategia di guerra permanente, che viola la nostra Costituzione, in particolare l’articolo 11, e danneggia i nostri reali interessi nazionali.

L’appartenenza alla Nato priva la Repubblica italiana della capacità di effettuare scelte autonome di politica estera e militare, decise democraticamente dal Parlamento sulla base dei principi costituzionali.

La più alta carica militare della Nato, quella di Comandante supremo alleato in Europa, spetta sempre a un generale statunitense nominato dal presidente degli Stati uniti. E anche gli altri comandi chiave della Nato sono affidati ad alti ufficiali statunitensi. La Nato è perciò, di fatto, sotto il comando degli Stati uniti che la usano per i loro fini militari, politici ed economici.

L’appartenenza alla Nato rafforza quindi la sudditanza dell’Italia agli Stati uniti, esemplificata dalla rete di basi militari Usa/Nato sul nostro territorio che ha trasformato il nostro paese in una sorta di portaerei statunitense nel Mediterraneo.

Particolarmente grave è il fatto che, in alcune di queste basi, vi sono bombe nucleari statunitensi e che anche piloti italiani vengono addestrati al loro uso. L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione nucleare, che ha sottoscritto e ratificato.

L’Italia, uscendo dalla Nato e diventando neutrale, riacquisterebbe una parte sostanziale della propria sovranità: sarebbe così in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est.

Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4690


Qui per firmare la petizione:

https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/



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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 13/04/2015, 23:08 
FUORI L'ITALIA DALLA N.A.T.O!
Un vecchio slogan che in tanti anni è rimasto tale.. [V]

(firmato!)



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La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 17:39 
Stiamo distruggendo una delle meraviglie del mondo, Venezia, per il profitto di pochi che vogliono portarci navi grandi il doppio del Titanic, a costo di devastarne l'ecosistema, le fondamenta, e metterne a rischio i simboli, come Piazza San Marco, alla prima manovra sbagliata.

Il Governo è sotto pressione da parte della lobby delle crociere affinché dia il via libera alla costruzione del nuovo canale tra pochi giorni. Ma dopo le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture Lupi, deve dimostrare che è finita l'era delle grandi opere e delle grandi tangenti, fatte contro cittadini e ambiente.

Domenica ci sarà il momento della verità: Renzi sarà a Venezia. Dobbiamo agire subito.

Firma e condividi con tutti: raggiunte le 100mila adesioni, le consegneremo ai candidati a Sindaco e Presidente della Regione che saliranno con lui sul palco, affinché lo costringano a ritirare l'appoggio del Governo al progetto:

https://secure.avaaz.org/it/italy_save_ ... cb&v=57446

Pochi giorni fa l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha dato parere negativo allo scavo del canale Contortà che permetterebbe l'accesso a queste giganti navi da crociera. La comunità scientifica è unanime nel sostenere che la laguna, l'unica cosa che difende Venezia dalla furia del mare, semplicemente non esisterà più il progetto verrà approvato.

Ma se formalmente la decisione è in mano alla Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, tutti sanno che la decisione è politica, e spetta al Governo. L'Autorità portuale addirittura aveva già annunciato, nonostante i noti problemi per l'ambiente, di essere sicura dell'approvazione finale grazie all'appoggio dell'ex ministro Lupi. Ma con le sue dimissioni torna tutto in gioco. E domenica li possiamo fermare.

C'è chi sostiene che il progetto dello scavo del canale della sia fondamentale per il turismo a Venezia. Ma quello che non dicono è che esistono 2 progetti alternativi, che consentirebbero di coniugare ambiente e turismo, facendo fermare le enormi navi da crociera fuori dalla laguna e poi trasportando i turisti su imbarcazioni più piccole.

La questione ormai va avanti da anni, e la campagna elettorale in corso è finalmente il momento che aspettavamo: semplicemente ci dovranno ascoltare se non vorranno perdere i loro elettori. Firma subito e condividi con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/italy_save_ ... cb&v=57446

Stiamo distruggendo le meraviglie del nostro paese, (non solo Venezia, pensate ai numerosi crolli a Pompei di questi anni) per l'incuria dei politici, gli interessi degli speculatori, ma anche per il nostro silenzio. Ora abbiamo l'occasione per riscattarci e difendere la nostra storia, il nostro territorio, il nostro ambiente.

Forza!

Luca, Francesco e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

Canale Contorta bocciato da Ispra, le associazioni: "Disastro lagunare" (Venezia Today)
http://www.veneziatoday.it/cronaca/cana ... ispra.html

Il canale che minaccia Venezia (La Repubblica)
http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -97545935/

Il premier Renzi sarà a Venezia il 3 maggio (La Nuova Venezia)
http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/ ... ia-il-3-...

Venezia, nave da crociera sfiora piazza San Marco: il pericoloso inchino dello scorso agosto (Il Messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 0896.shtml


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 29/04/2015, 09:14 
Abbiamo superato 1 milione di firme proprio nei giorni in cui l'Europa decide se mettere al bando questo pericoloso diserbante! Arriviamo a 1 milione e mezzo per ribadire che la nostra salute è più importante dei profitti di Monsanto, firma subito:


Il diserbante più usato in Italia e al mondo è appena stato dichiarato “probabilmente cancerogeno”. L’Europa potrebbe essere vicina a ritirarlo dal mercato, ma Monsanto sta facendo di tutto per evitarlo! Solo un’enorme mobilitazione pubblica può far mettere al bando questo veleno, firma subito:


FIRMA LA PETIZIONE

Cari avaaziani,

il diserbante più diffuso in Italia e nel mondo è probabilmente cancerogeno! Lo dice uno studio di alcuni dei migliori scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma la Monsanto sta facendo di tutto per ottenere il ritiro della ricerca e lasciare il prodotto sul mercato. Secondo gli esperti l’unico modo per far prendere seriamente questa ricerca alle nostre istituzioni è una immediata mobilitazione globale.

Gli enti che regolano queste sostanze sono in generale poco trasparenti e spesso influenzati dalle grandi multinazionali del settore chimico, ma proprio in questi giorni l’Unione Europea sta decidendo sui permessi per l’uso di questo diserbante, il glifosato. E lo stesso sta accadendo in USA, Canada e Brasile mentre Olanda, Sri Lanka e El Salvador si stanno già muovendo per vietarlo.

Togliamo subito questo veleno dai nostri supermercati! E dalle nostre acque (in Italia il glifosato e i suoi derivati si trovano nel 46% delle acque di superficie!), dai nostri campi, dalle nostre strade. Firma anche tu e condividi la petizione con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/monsanto_do ... cb&v=57410

La Monsanto userà tutto il suo potere per mettere a tacere questa ricerca. Questo è il prodotto di punta del suo impero OGM: da solo gli fa guadagnare 6 miliardi di dollari all’anno. Dicono che secondo altre ricerche è sicuro. Ma lo studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stato realizzato da 17 dei più grandi esperti di tumori al mondo usando analisi indipendenti.

Per assurdo invece gli enti che regolano questi prodotti usano in gran parte gli studi commissionati dalle stesse multinazionali che li producono. Studi segreti, visto che non vengono resi pubblici perché contengono “informazioni commerciali confidenziali”. E poi c’è il conflitto di interessi: quasi il 60% dei componenti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha legami diretti o indiretti con le aziende del settore! Per questo il rapporto dell'OMS rischia di essere ignorato, e per questo dobbiamo agire subito e in massa.

Alcuni Paesi hanno già vietato il glifosato. E ora che Unione Europea, Stati Uniti, Canada e Brasile stanno decidendo cosa fare, abbiamo un’opportunità incredibile per fare sì che l’uso di questo veleno sia sospeso in tutto il mondo.

50 anni fa il DDT, un pesticida sempre della Monsanto, era ovunque. Poi è arrivato un libro che ha cambiato la storia, “Primavera silenziosa”, dimostrando che il DDT poteva causare il cancro. Ci vollero comunque 10 anni per vietarne la produzione. Se oggi il glifosato ci sta uccidendo, non possiamo permetterci di aspettare altri 10 anni. Chiediamo che si agisca subito. Unisciti e diffondi la petizione:

https://secure.avaaz.org/it/monsanto_do ... cb&v=57410

Sappiamo che si può fare. Abbiamo aiutato a ottenere una moratoria in tutta Europa contro i pesticidi che causavano la morte delle api, e a fermare un’enorme fabbrica di semi della Monsanto in Argentina. Ora dobbiamo difendere noi stessi. Il pianeta ha bisogno di un’agricoltura sempre più sana e sostenibile, e questa battaglia può segnare una svolta storica.

Con speranza,

Bert, Marigona, Antonia, Oliver, Alice, Emily, Danny, Nataliya, Ricken e tutto il team di Avaaz

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Il diserbante più usato al mondo è cancerogeno (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/15_apri ... b549.shtml

Erbicidi e cancro, l’ultima battaglia della Monsanto (Europae)
http://www.rivistaeuropae.eu/interno/ag ... -monsanto/

I conflitti di interesse di chi valuta il glifosato (Rinnovabili.it)
http://www.rinnovabili.it/ambiente/conf ... osato-333/

«Il Glifosate è autorizzato ci atteniamo al Ministero» (Quotidiano Nazionale)
http://www.ilgiorno.it/brescia/erbicida ... o-1.814566

Maggiori informazioni in inglese:
https://avaazmedia.s3.amazonaws.com/Roundupsources.pdf


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 02/05/2015, 14:46 
Oltre 50mila firme in 48 ore! Domani Renzi è a Venezia, raggiungiamo le 100mila affinché fermi questo disastro, clicca qui per firmare.

Cari avaaziani,



Se tra pochi giorni daranno il via libera allo scavo che farà entrare navi grandi il doppio del Titanic in laguna, distruggeranno Venezia. Ma domenica Renzi sarà in città e lo possiamo costringere a ritirare il suo sostegno. Firma subito e condividi con tutti:

firma la petizione
Stiamo distruggendo una delle meraviglie del mondo, Venezia, per il profitto di pochi che vogliono portarci navi grandi il doppio del Titanic, a costo di devastarne l'ecosistema, le fondamenta, e metterne a rischio i simboli, come Piazza San Marco, alla prima manovra sbagliata.

Il Governo è sotto pressione da parte della lobby delle crociere affinché dia il via libera alla costruzione del nuovo canale tra pochi giorni. Ma dopo le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture Lupi, deve dimostrare che è finita l'era delle grandi opere e delle grandi tangenti, fatte contro cittadini e ambiente.

Domenica ci sarà il momento della verità: Renzi sarà a Venezia. Dobbiamo agire subito.

Firma e condividi con tutti: raggiunte le 100mila adesioni, le consegneremo ai candidati a Sindaco e Presidente della Regione che saliranno con lui sul palco, affinché lo costringano a ritirare l'appoggio del Governo al progetto:

https://secure.avaaz.org/it/italy_save_ ... cb&v=57735

Pochi giorni fa l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha dato parere negativo allo scavo del canale Contorta, che permetterebbe l'accesso a queste gigantesche navi da crociera. La comunità scientifica è unanime nel sostenere che la laguna, l'unica cosa che difende Venezia dalla furia del mare, semplicemente non esisterà più se il progetto verrà approvato.

Ma se formalmente la questione è in mano alla Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, tutti sanno che la decisione è politica, e spetta al Governo. L'Autorità portuale addirittura aveva già annunciato, nonostante i noti problemi per l'ambiente, di essere sicura dell'approvazione finale grazie all'appoggio dell'ex ministro Lupi. Ma con le sue dimissioni torna tutto in gioco. E domenica li possiamo fermare.

C'è chi sostiene che il progetto dello scavo del canale della Contorta sia fondamentale per il turismo a Venezia. Ma quello che non dicono è che esistono 2 progetti alternativi, che consentirebbero di coniugare ambiente, lavoro e sviluppo, facendo fermare le enormi navi da crociera fuori dalla laguna e poi trasportando i turisti su imbarcazioni più piccole.

La questione ormai va avanti da anni, e la campagna elettorale in corso è finalmente il momento che aspettavamo: semplicemente ci dovranno ascoltare se non vorranno perdere i loro elettori. Firma subito e condividi con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/italy_save_ ... cb&v=57735

Stiamo distruggendo le meraviglie del nostro paese (non solo Venezia, pensate ai numerosi crolli a Pompei di questi anni) per l'incuria dei politici, gli interessi degli speculatori, ma anche per il nostro silenzio. Ora abbiamo l'occasione per riscattarci e difendere la nostra storia, il nostro territorio, il nostro ambiente.

Forza!

Luca, Luis, Francesco e tutto il team di Avaaz

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Canale Contorta bocciato da Ispra, le associazioni: "Disastro lagunare" (Venezia Today)
http://www.veneziatoday.it/cronaca/cana ... ispra.html

Il canale che minaccia Venezia (La Repubblica)
http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -97545935/

Il premier Renzi sarà a Venezia il 3 maggio (La Nuova Venezia)
http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/ ... ia-il-3-...

Venezia, nave da crociera sfiora piazza San Marco: il pericoloso inchino dello scorso agosto (Il Messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 0896.shtml


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 Oggetto del messaggio: Re: TOPIC DELLE PETIZIONI!
MessaggioInviato: 06/05/2015, 11:35 
Cari avaaziani,

Interi villaggi sono scomparsi inghiottiti dalle frane causate dal terremoto. Migliaia di nepalesi sono morti, forse 10mila, e non si sa quanti sono dispersi. Ci sono centinaia di piccole comunità isolate senza acqua, cibo e riparo. In mezzo a questa devastazione, una incredibile organizzazione locale sta facendo l’impossibile per portare soccorso nelle zone più colpite e isolate.

Per gli esperti di aiuti umanitari, Abari è una delle organizzazioni che già prima del terremoto faceva il lavoro più efficace: oggi è diventata la più grande speranza per aiutare il prima possibile questi villaggi. Perché semplicemente sono la sua casa.

Noi possiamo dargli la forza per fare la differenza, assieme a tante altre organizzazioni in tutto il Nepal, moltiplicando per 10 i fondi a loro disposizione, e permettendo non solo di soccorrere ma di iniziare già a ricostruire nelle zone che il terremoto ha distrutto e isolato.

La ricostruzione sarà lunga e difficile. Ed è per questo che dobbiamo dare fondi e strumenti a chi su quel territorio vivrà e lavorerà per i prossimi anni, anche quando la comunità internazionale, dopo l’emergenza, se ne sarà andata.

Il Nepal soffre di inefficienza e corruzione. Inoltre il governo è debole e diviso. Per questo la sua attivissima società civile è probabilmente la soluzione migliore per aiutare la popolazione.

Abari, come tante altre organizzazioni locali, è impegnata da anni nel portare cisterne per l’acqua e sostegno per le abitazioni, e nel dare supporto logistico agli operatori umanitari che devono muoversi nelle aree più sperdute evitando la corruzione delle istituzioni. Inoltre possono ricevere aiuti internazionali diretti, e questo è fondamentale per evitare intermediari.

Le grandi organizzazioni umanitarie internazionali usano i canali ufficiali per mobilitare in fretta risorse e personale contro l'emergenza, mentre i gruppi locali devono improvvisare per far fronte alle necessità oltre tale emergenza. Aiutarli direttamente è più rischioso e complicato, ma si può avere un impatto enorme. Nel 2008 abbiamo raccolto 2 milioni di dollari per la Birmania, colpita da un ciclone devastante: per evitare che finissero nel sistema corrotto del governo, li abbiamo fatti entrare nel Paese grazie a un gruppo di monaci. È stato rischioso, ma ci ha permesso di portare gli aiuti in posti dove altrimenti non ne sarebbero arrivati.

Ora dobbiamo farlo di nuovo per il Nepal. Clicca per unirti, Avaaz raccoglierà e distribuirà le nostre donazion


La rete internazionale di Avaaz è lo strumento perfetto per evitare la burocrazia e portare aiuti diretti. Dal disastro in Birmania a quello di Haiti, abbiamo donato milioni che le organizzazioni locali hanno fatto arrivare direttamente a chi ne aveva più bisogno. Siamo una comunità che non sta impassibile di fronte a queste tragedie: aiutiamo il popolo nepalese a sopravvivere a questo orrore, possiamo essere fondamentali per portare il sostegno urgente che serve.

Con speranza e determinazione,

Emma, Alex, Allison, Laila, Oli, Alaphia, Rowena, Mais e tutto il team di Avaaz

Altre informazioni:

"Ritorno al Medioevo nel Nepal rurale: interi villaggi inghiottiti dalle frane" (Repubblica - video)
http://video.repubblica.it/dossier/terr ... 157/198207

Nepal, si temono 10mila morti. (Il Sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=ABt52yWD

Nepal, polemiche sui soccorsi: "Precedenza ai turisti. Gli elicotteri non si fermano sui villaggi più poveri" (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/2015/04/28 ... 62736.html

Il Nepal «ostaggio» dei soccorsi a rilento (Avvenire)
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Il- ... ento-.aspx

Nepal, la vita può vincere (l’Espresso)
http://espresso.repubblica.it/attualita ... e-1.209574

Abari Adobe and Bamboo Research Institute
https://www.facebook.com/abari.nepal


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