17/02/2015, 09:44
Atlanticus81 ha scritto:Prendo atto dell'ammonizione. Mi sia permesso di fare solo un'ultima considerazione.
Se, come cecca afferma, una risposta di questo tenore
viewtopic.php?p=379286#p379286
nella quale si esprimeva una mia semplice e personale considerazione sul concetto di KEVOD presentato dall'autore, quindi in linea con l'argomento del thread, viene ritenuta dal cecca aver rovinato il topic, significa che non si è abituati al confronto o al contraddittorio.
Ne prendo atto... molto probabilmente cecca intende questo spazio idoneo a poter dare lezioni agli astanti senza possibilità di repliche.
Ma io personalmente, non essendo più a scuola e non dovendo superare esami, tantomeno quelli del cecca, diserterò le sue lezioni e mentre lui "spiegherà" quegli stessi concetti e teorie che mi hanno sempre lasciato dubbioso al riguardo, io farò un giro in "biblioteca" a cercare sui testi "eterodossi" quelle risposte che l'ortodossia non è stata in grado di darmi.![]()
Perché... riprendendo le parole di TTE pubblicate su un altro thread:“L’inerzia della mente umana e la sua resistenza all’innovazione si dimostrano
più chiaramente non, come si potrebbe pensare, nelle masse incolte, le quali
vengono facilmente trascinate una volta che è stata colpita la loro immaginazione,
bensì nei professionisti coi loro interessi acquisiti per tradizione e per il monopolio del sapere.
L’innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche:
essa mette in pericolo la loro autorità di oracoli ed evoca il timore più profondo
che tutto il loro edificio intellettuale, laboriosamente costruito, possa crollare.”
(Arthur Koestler: da “I sonnambuli”).
PS: fatemi un fischio quando il "prof" cecca risponde a zio ot... che faccio un salto in "aula"
17/02/2015, 09:50
E cosa renderebbe queste interpretazioni di Rudolf Otto sul KEVOD delle magistrali certezze inconfutabili
Se guardiamo a una visione di insieme, le teorie portate avanti dall'Accademia non fanno combaciare i vari tasselli se non forzatamente o omettendone altri.
17/02/2015, 10:30
cecca ha scritto:si potrebbe e si dovrebbe fare un discorso lunghissimo sia sul significato semantico del termine KAVOD sia su ciò che a livello "religioso" e "storico-religioso" rappresenta quest'elemento della divinità.
Di certo c'è da dire che ciò che ha dato origine alla rappresentazione del KAVOD come fenomeno luminiso connesso alle nubi e alla tempesta è del tutto in linea con il carattere di "dio della tempesta" di JHWH ed È da ricercarsi nei fenomeni meteorologici connessi alle tempeste.
Dal punto di vista storico religioso si trova una spiegazione, a mio avviso bellissima, nel magistrale libro di Rudolf Otto, Das Heilige. un vero classico della Storia delle Religioni
Ecco il genere di manifestazini che hanno generato la rappresentazione letteraria del kevod JHWH
(continua)
17/02/2015, 11:15
jarabe79 ha scritto:cecca ha scritto:si potrebbe e si dovrebbe fare un discorso lunghissimo sia sul significato semantico del termine KAVOD sia su ciò che a livello "religioso" e "storico-religioso" rappresenta quest'elemento della divinità.
Di certo c'è da dire che ciò che ha dato origine alla rappresentazione del KAVOD come fenomeno luminiso connesso alle nubi e alla tempesta è del tutto in linea con il carattere di "dio della tempesta" di JHWH ed È da ricercarsi nei fenomeni meteorologici connessi alle tempeste.
Dal punto di vista storico religioso si trova una spiegazione, a mio avviso bellissima, nel magistrale libro di Rudolf Otto, Das Heilige. un vero classico della Storia delle Religioni
Ecco il genere di manifestazini che hanno generato la rappresentazione letteraria del kevod JHWH
(continua)
Non metto in dubbio che in passato difronte a cotanta potenza della natura, gli antichi potessero divinizzarla...
Ma, come segnala Mauro, il Kavod biblico possiede tutta una serie di caretteristiche e attributi fisici che PER ME non possono essere attribuiti a una semplice tempesta.
17/02/2015, 11:45
17/02/2015, 11:49
17/02/2015, 13:11
cecca ha scritto:si potrebbe e si dovrebbe fare un discorso lunghissimo sia sul significato semantico del termine KAVOD sia su ciò che a livello "religioso" e "storico-religioso" rappresenta quest'elemento della divinità.
Di certo c'è da dire che ciò che ha dato origine alla rappresentazione del KAVOD come fenomeno luminiso connesso alle nubi e alla tempesta è del tutto in linea con il carattere di "dio della tempesta" di JHWH ed È da ricercarsi nei fenomeni meteorologici connessi alle tempeste.
Dal punto di vista storico religioso si trova una spiegazione, a mio avviso bellissima, nel magistrale libro di Rudolf Otto, Das Heilige. un vero classico della Storia delle Religioni
Ecco il genere di manifestazini che hanno generato la rappresentazione letteraria del kevod JHWH
(continua)
17/02/2015, 13:13
cecca ha scritto:ho capito che vuoi dire.
appena avrò tempo di fare un discorso lungo ed articolato cercherò di mostrarti che quelle che chiami "caratteristiche fisiche", ad una lettura più approfondita e che coinvolgi più aspetti, non sono tali e fanno parte di un costrutto.
17/02/2015, 16:55
24/02/2015, 17:20
24/02/2015, 23:47
25/02/2015, 09:21
25/02/2015, 10:19
MaxpoweR ha scritto:aveva anche dei pezzi che si staccavano e potevano muoversi indipendentemente per poi riagganciarsi :>
25/02/2015, 14:02
Pier Tulip ha scritto:Scusate ma da dove si evince che la Gloria di Dio aveva ruote e cingoli?
Ho riportato le caratteristiche presentate da Biglino, padre di tutte queste interpretaioni alternative, ma non mi pare che vi abbia fatto riferimento
viewtopic.php?p=379356#p379356
E' possibile avere il riferimento preciso?
mauro ha scritto:cari amici,
nella nostra Bibbia, KAVOD è tradotto con "Gloria del Signore"
ma si evidenziano queste caratteristiche:
essa è dotata di un fronte, di un retro e di parti laterali
- può essere vista solo dalla parte posteriore: chi si trova danti muore
- si muove nello spazio e si posa sugli oggetti, ed è dotata di ruote e cingoli.