Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 23/02/2015, 07:51 
Da L43

Fiducia nell'Ue: Italia più euroscettica
Appena il 27% crede in Bruxelles. E solo il 10% considera l'euro moneta vantaggiosa

L'Europa si scopre euroscettica.
A fotografare la fiducia in calo nell'Unione europea e soprattutto nell'euro è un sondaggio condotto in sei Paesi europei da Demos e Pragma per la Fondazione Unipolis, i cui risultati sono stati anticipati dal quotidiano La Repubblica.
Ad avere ancora fiducia nell'Ue è rimasta la Germania: in Francia, Spagna e Polonia, infatti, solo quattro cittadini su 10 condividono lo stesso sentimento. E va ancora peggio in Gran Bretagna e Italia: nel nostro Paese solo il 27% ha fiducia in Bruxelles. Insomma, l'Europa unita non sembra piacere a gran parte degli abitanti del Vecchio Continente che l'accettano per prudenza di quello che potrebbe accadere se l'Ue non ci fosse.
EURO È CAUSA DI DISAGIO. Ancor peggio va alla moneta unica, considerata come la principale e più evidente causa del disagio economico.
In Italia appena il 10% dei cittadini considerano l'euro come una scelta vantaggiosa (un terzo vorrebbe tornare alla lira), contro il 20% di Francia e Spagna.
Secondo la maggioranza degli europei (45-50%) si tratta di un «male necessario» e che abbandonare la moneta unica darebbe vita a una situazione ben peggiore dell'attuale.
NOSTALGIA PER IL MARCO. Eppure anche nella filo Ue Germania esiste chi vorrebbe ancora usare il marco: i nostalgici sono il 37%.
Chi invece non ha adottato l'euro non pare intenzionato a rivedere le sue posizioni. Per esempio in Polonia e nel Regno Unito solo poco più del 10% degli intervistati sarebbe favorevole a introdurre la moneta unica, contro quasi l'80% di chi non vuole perdere la moneta nazionale.
Tradotto significa che gli europei, secondo il sondaggio, sono sempre più «euroscettici» e meno favorevoli all'euro, considerato una moneta senza Stato.



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 26/02/2015, 21:11 
Governatore della banca del Belgio: “L’Euro non è detto che duri e se ne può uscire” CLAMOROSO!

26 febbraio 2015

LONDRA – Dopo Valery Giscard d’Estaing anche un’altra figura di peso dell’estabishment europeo ha dei dubbi sulla sopravvivenza dell’euro. Pochi giorni fa Luc Coene in un’intervista rilasciata al quotidiano olandese The Telegraaf ha dichiarato che in teoria ogni paese potrebbe abbandonare l’euro senza problemi anche se al momento non sa chi potrebbe farlo. Inoltre Coene ha ammesso che la sfiducia dei cittadini verso l’euro e’ stata causata dal modo sbagliato in cui e’ stato gestita la moneta unica anche se ha ammesso che adesso tutti hanno imparato la lezione cosi’ da evitare di ripetere questi errori in futuro.

euro crepato

Queste dichiarazioni potrebbero essere scontate se non fosse per il fatto che Luc Coene non e’ un signore qualunque, ma il governatore della banca centrale del Belgio e siede anche nel consiglio direttivo della BCE. Per via della sua posizione sarebbe normale aspettarsi che Coene affermi che l’euro sia stato un enorme successo e che chiunque l’abbia adottato dovra’ rimanerci per sempre e invece non solo ammette la possibilita’ che un paese possa decidere di uscire dalla moneta unica ma non vede nessun problema in questa decisione.

Questa dichiarazione e’ in aperto contrasto con quanto dichiarato in passato da Mario Draghi il quale ha sempre detto che una volta entrati non e’ possibile uscirne e sarebbe interessante capire i motivi che l’hanno spinto ad assumere una posizione euroscettica. Certo difendere l’euro e’ oramai impossibile ma esiste anche la possibilita’ che la stessa BCE ha dei dubbi sulla sopravvivenza della moneta unica ma ovviamente non e’ possibile saperlo visto che tutte le sue riunioni avvengono in segreto e quindi non esistono relazioni su quanto e’ stato discusso.

Da parte nostra saremmo interessati a sapere cosa hanno da dire Matteo Renzi, il ministro Padoan e il governatore di Bankitalia Ignazio Visco riguardo a queste dichiarazioni, perche’ di sicuro non possono accusare Luc Coene di essere un ignorante xenofobo. Inutile, ovviamente, sottolineare che in Italia non ne ha scritto nessuno, come fosse una notizia trascurabile, il fatto che un membro del direttivo della Bce ammetta che dall’euro si può uscire e che l’euro non è detto duri a lungo.



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 07/03/2015, 11:47 
BASTA EURO? IN SARDEGNA E’ REALTA’! ECCO COSA UTILIZZANO 2500
IMPRESE COMMERCIALI AL POSTO DELLA MONETA DELLA MASSONERIA


Untitled-2.jpg


06 marzo 2015

http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... assoneria/

Euro? No grazie, in Sardegna usano il Sardex

In momenti di crisi arrivano le idee migliori. In Sardegna sarà successo così, perché circa 2500 imprenditori non utilizzano più l’euro ma il Sardex. Si tratta di un progetto molto ambizioso che mira a ridefinire le relazioni tra i vari soggetti economici. “Siamo una fucina sempre attiva, un laboratorio in cui immaginare insieme l’isola di domani, un nuovo modello di cooperazione appositamente pensato per le comunità locali. Il nostro compito è quello di mettere in moto l’economia con una moneta complementare proprio nel momento in cui la crisi blocca le attività imprenditoriali” racconta Carlo Mancosu, il trentaquattrenne di Cagliariche nel 2009 ha ideato Sardex. Nel giro di soli quattro anni Sardex ha portato le imprese che fanno parte del circuito ad incrementare il loro fatturato del 15 – 20%.

Cos’è Sardex – E’ una moneta complementare e supplementare, capace di affiancarsi a quella tradizionale. Le aziende dell’isola, attraverso l’utilizzo di una unità di conto digitale, hanno la possibilità di sostenersi a vicenda, finanziandosi reciprocamente. Mancosu ha detto al quotidiano il Giornale: “Il nostro progetto, partito in silenzio adesso è stato sposato anche da altre regioni. Diversi imprenditori ci hanno contattato per far parte del nostro circuito in tutta Italia, da nord a sud. Ad esempio negli ultimi dodici mesi il circuito è partito in altre regioni. Il Sardex è già stato esportato in Veneto (Venex), Piemonte (Piemex), Emilia Romagna (Liberex), Marche (Marchex), Lazio (Tibex), nella zona del Sannio (Samex) e in Sicilia (Sicanex)”.

A macchia d’olio – L’idea di evitare i pagamenti in euro e sostituirli con il Sardex ha avuto un successo immenso tanto che gli imprenditori hanno deciso di pagare i propri dipendenti in Sardex. “Più di milleduecento dipendenti delle aziende nel circuito hanno chiesto di essere pagati in Sardex. Questo facilita di gran lunga le procedure per i pagamenti soprattutto per le aziende in crisi. C’è chi addirittura ha chiesto un anticipo del Tfr in Sardex. Ad esempio con 10000 Sardex si può avviare una ristrutturazione a casa. Il dipendente chiede un anticipo all’azienda e poi si impegna a restituire il credito a tasso zero nei mesi successivi. Pensate come sarebbe difficile fare tutto ciò con l’Euro e soprattutto con le banche che chiudono i rubinetti”. L’obbiettivo del 2015 è di arrivare a 3250 imprese. Ma non solo, c’è anche l’obbiettivo di passare dai trenta milioni di transazioni del 2014 a sessanta per il 2015.

Tratto da: Stop Euro



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 07/03/2015, 13:20 
non ho capito bene come funziona ma se non ho capito male dovrebbe essere qualcosa di simile al progetto usato in un paese africano tramite i cellulari?



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 07/03/2015, 20:21 
Scommetto che storicamente la prima nazione a uscire dall'Euro sarà la Germania



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 16:32 
Europa euro1DI JACQUES SAPIR
russeurope.hypotheses.org

Si sa che in un sistema di moneta unica (un’Unione Monetaria) come la zona Euro, i paesi membri non possono effettuare svalutazioni gli uni rispetto agli altri. Una svalutazione (o rivalutazione) della moneta non può esserci se non fra l’insieme della zona e il «resto del mondo».

In questa Unione Monetaria un problema maggiore è dato dall’evoluzione della competitività dei paesi membri. Ormai i paesi non possono correggere gli scarti di competitività attraverso svalutazioni monetarie. La competitività va calcolata in relazione all’economia dominante dell’Unione Monetaria, nel caso dell’Euro la Germania. Se si vuole misurare l’effetto dell’Unione Monetaria sull’economia dei paesi membri, bisogna analizzare il modo in cui questa competitività s è sviluppata a far data dall’entrata in vigore dell’Unione Monetaria.

La questione competitività

Nel caso della zona euro, questo problema della competitività relativa dei singoli paesi è oggi uno dei problemi maggiori. Da quando è entrata in vigore l’Unione Monetaria dell’Euro (1999) la competitività relativa si è sviluppata in funzione:

Delle differenze nei ritmi di inflazione
Delle differenze nei profitti da lavoro (produttività)
Delle differenze nella pressione fiscale sulle imprese, salvo nel caso in cui fosse decretata un’Unione Fiscale
Delle differenze nei tassi dei salari diretti e indiretti (comprese le prestazioni sociali), salvo nel caso in cui fosse decretata un’Unione Sociale
Della crescita del tasso di produzione del paese preso in esame in rapporto all’economia dominante

Si noterà che uno solo di questi fattori si avvicina ad una competitività a «costo zero». In effetti l’insieme degli studi disponibili sulla zona Euro mostrano che la competitività a «costo zero» ha un ruolo minore, dal 10% al 30% a seconda dei paesi. Bisogna sottolineare che, in assenza di un’Unione Fiscale e di un’Unione Sociale, i governi sono tentati di mettere in atto politiche di svalutazione interna (cioè abbassare i salari in maniera sia relativa sia assoluta) o di alleggerire il pesante fardello fiscale sulle imprese. Nel primo caso, la riduzione dei salari comprime fortemente la domanda interna e può condurre ad una recessione notevole, se la domanda estera non riesce a sostituire la debole domanda interna. Nel secondo caso, la riduzione del peso fiscale sulle imprese può condurre a politiche fiscali che si tradurranno o in una crescita del debito pubblico o in una forte riduzione della spesa pubblica, fatto che prima o poi avrà conseguenze negative sulla sanità, sull’educazione della popolazione, e porterà ad un crollo della produttività.

In verità la questione dei proventi relativi in inflazione e in produttività permette di stabilire i limiti necessari che occorre mettere in piedi se si vuol mantenere il livello iniziale di competitività, in relazione alla svalutazione interna e al taglio del carico fiscale, a beneficio delle imprese e a svantaggio delle famiglie. È facile immaginare il freno alle attività che ne deriva. Di fatto per la maggior parte dei paesi dell’Unione Monetaria questo problema della competitività si trasforma in un notevole strumento depressivo, come già aveva sottolineato fin dal 2007 Jorg Bibow. [1].

È per stimare questo effetto, oltre al costo potenziale che ha sulla crescita, che prendiamo in esame l’evoluzione dei due fattori di produttività nei paesi dell’Europa del sud. Presentiamo qui l’evoluzione dell’inflazione e della produttività in 4 paesi (Spagna, Grecia, Italia e Portogallo) per cercare di valutare le misure necessarie che questi paesi dovranno prendere se vorranno restare nell’Unione Monetaria con la Germania.

La Questione dell'inflazione

Si ritiene che i tassi di inflazione siano un buon indicatore del rialzo dei prezzi per l’insieme dell’economia, cosa che beninteso è un’approssimazione. Per essere precisi occorrerebbe distinguere fra settori esportatori, settori esposti alla concorrenza nei mercati interni e settori che operano in condizioni di protezione relativa rispetti alla concorrenza estera. In questo studio useremo i tassi di inflazione che figurano dai dati del FMI. Nel caso della zona euro, per i 4 paesi presi in esame otteniamo le seguenti cifre in rapporto ai tassi di inflazione in Germania.

x tutto l'articolo

http://www.comedonchisciotte.net/module ... e&sid=3945


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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 17:44 
ragazzi,
non è che l'austerità, ecc
ce la impone l'euro..

è tutto un fatto di politica..
se alla bce gli stati dicono di comprare
titoli pubblici, senza distinzione,
secondo la quota sottoscritta,
la bce compra e basta..

è tutto voluto dalla politica,
(e dai poteri finanziari che vi stanno dietro attualmente)
questo voglio dire..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 17:51 
rico61 ha scritto:
Scommetto che storicamente la prima nazione a uscire dall'Euro sarà la Germania

adesso la germania è lo stato

che si sta avvantaggiando di più..

perchè dovrebbe rinunciare all'euro?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 18:34 
mik.300 ha scritto:
rico61 ha scritto:
Scommetto che storicamente la prima nazione a uscire dall'Euro sarà la Germania

adesso la germania è lo stato

che si sta avvantaggiando di più..

perchè dovrebbe rinunciare all'euro?

E' una mia sensazione, ma esiste secondo alcuni un piano segreto della Germania per Uscire dall'Euro in caso di necessità

Cita:
Stando a quanto riporta Affaritaliani.it, la Germania ha pronto, in caso di crollo dell'Eurozona, un piano di emergenza. Cosa prevede il piano? Una exit strategy per tornare al marco.
"Piano di emergenza per il ritorno al marco". Si chiama così il dossier segretissimo - ufficialmente tutti smentiscono - che è arrivato fin sul tavolo della Cancelliera tedesca, Angela Merkel. In Germania il dibattito sull'uscita dall'euro, sotto traccia, è sempre vivo, anche se l'ordine del governo è quello di negare tutto. Alcuni parlamentari della Csu, il partito bavarese alleato ai cristiano-democratici, avrebbero messo a punto una strategia nel caso in cui l'Eurozona dovesse implodere.
La possibile vittoria in Francia di Marine Le Pen, il referendum sull'Euro lanciato e portato avanti dai 5 Stelle, sono sintomi di quanto l'Eurozona sia ormai fragile.
Per il momento nessuna decisione è stata presa, ma la Cancelleria - secondo quanto ha appreso Affaritaliani.it - si sta preparando a quella che viene definita una situazione, appunto, di emergenza. L'idea sarebbe quella di attivare con tempi rapidissimi la Bundesbank affinché nel giro di due mesi possa stampare il vecchio marco tedesco in modo tale che possa essere velocemente disponibile per soppiantare l'euro. A Berlino il timore è che il perdurare della crisi economica in molti paesi dell'Ue faccia aumentare la pressione sui governi nazionali per non rispettare le regole della moneta unica, come in parte ha già fatto la Francia. E in questo caso, cominciano a pensare molti politici tedeschi, meglio tornare al marco che restare in Europa senza regole precise.



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 19:32 
con una situazione instabile come quella odierna,i tedeschi avranno gia' pensato ad una via di fuga,si stanno premunendo x casi estremi,e' opportuno essere lungimiranti,magari l'italia ad una cosa del genere sarebbe impreparato,con tutte e conseguenze del caso [:306] [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 13/03/2015, 21:27 
Il piano è quello.

Quando avranno finito di trarre tutti i vantaggi possibili, uscire subito prima che lo facciano gli altri causando la reazione a catena.

E' tutta una questione di speculazione, se esce prima chiunque le Borse europee crollano insieme all' economia della Germania, se esce la Germania è una mirabile e accorta opera e a pagare saranno sempre gli altri.


Il punto è che non hanno fatto i conti con l' oste (la Grecia di Tsipras, la Francia prossima a votare Le Pen, la Spagna con l' ascesa dei Podemos)...



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 23/05/2015, 16:03 
QUESTO RAGAZZO GIOVANISSIMO AFFOSSA GIORNALISTA DI LA 7 SULL'EURO.
"LA MERKEL COME HITLER" Ha vinto!


Si chiama Diego Fusaro è un filosofo. Questo termine può suonare ironico a qualcuno
ma guardate con che lucidità annienta Dario Franceschini (PD e cioè partito dell'eurodistruzione)
e Corrado Formigli di Piazza pulita La7.


VIDEO: https://www.facebook.com/Giuseppe.Povia ... 0/?fref=nf

........... [:304]

https://www.facebook.com/video.php?v=10153309624264670



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 23/05/2015, 17:04 
Thethirdeye ha scritto:
QUESTO RAGAZZO GIOVANISSIMO AFFOSSA GIORNALISTA DI LA 7 SULL'EURO.
"LA MERKEL COME HITLER" Ha vinto!


Si chiama Diego Fusaro è un filosofo. Questo termine può suonare ironico a qualcuno
ma guardate con che lucidità annienta Dario Franceschini (PD e cioè partito dell'eurodistruzione)
e Corrado Formigli di Piazza pulita La7.


VIDEO: https://www.facebook.com/Giuseppe.Povia ... 0/?fref=nf

........... [:304]


Bravissimo questo ragazzo sarebbe da segnalare al movimento5 stelle.. [:306]

La filosofia al potere! [:264] [^] [:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 23/05/2015, 17:15 
shighella ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
QUESTO RAGAZZO GIOVANISSIMO AFFOSSA GIORNALISTA DI LA 7 SULL'EURO.
"LA MERKEL COME HITLER" Ha vinto!


Si chiama Diego Fusaro è un filosofo. Questo termine può suonare ironico a qualcuno
ma guardate con che lucidità annienta Dario Franceschini (PD e cioè partito dell'eurodistruzione)
e Corrado Formigli di Piazza pulita La7.


VIDEO: https://www.facebook.com/Giuseppe.Povia ... 0/?fref=nf

........... [:304]


Bravissimo questo ragazzo sarebbe da segnalare al movimento5 stelle.. [:306]



Da quanto ne so non è un fervente sostenitore dei 5 Stelle anzi ... Ma lui è un filosofo puro, di quelli che oggi quasi non esistono più, molto vicino al pensiero filosofico di Fichte e di Hegel (almeno sul piano politico).

http://radicalsocialismo.it/2013/07/30/ ... resistere/

Ma sicuramente è uno che pensa con la sua testa e non, come molti altri "opinion leader" di oggi, semplici pappagalli di regime.

http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... colo=45944

E' uno con il quale passerei volentieri una serata davanti a qualche birretta a parlare, parlare, parlare...



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 Oggetto del messaggio: Re: Come si esce dall'Euro? Alcuni pareri...
MessaggioInviato: 01/06/2015, 00:25 
Di Euro si muore

dieurosimuore.jpg



Il primo Paese che uscirà dalla trappola dell'Euro dimostrerà che è solo una zavorra che costringe a sacrificare pensioni, diritti dei lavoratori ed economie nazionali al pagamento di interessi ai Paesi creditori del Nord Europa, Germania in primis. L'unico loro obiettivo. Fuori dall'Euro quindi per ritornare a vivere. L'economista Paul Krugman pone un interessante quesito "Cosa succederà se l'uscita della Grecia dall'Euro le consentirà di far ripartire la sua economia?". Ci sarà un "Liberi tutti!"?

di Paul Krugman, 25 maggio 2015

http://www.beppegrillo.it/2015/05/di_euro_si_muore.html

C’è stato un altro terremoto elettorale nell’eurozona: i candidati spagnoli di Podemos hanno vinto le elezioni locali a Madrid e a Barcellona. Io spero che l’IFKAT — cioè l’insieme delle istituzioni finora chiamate “Troika” — facciano bene attenzione.

Il nocciolo della situazione greca è che gli attuali parametri per il raggiungimento di un accordo a breve termine sono chiari e ineludibili: la Grecia non può fare un grosso deficit primario, perché nessuno le presterebbe ulteriore denaro, e non farà nemmeno (perché essenzialmente non ne è in grado) un grosso avanzo primario, dato che non è possibile cavare sangue dalle pietre. Perciò non resta che aspettarsi un accordo per cui la Grecia farà un modesto avanzo primario nel corso dei prossimi anni, e questo si potrebbe facilmente raggiungere — e se questo è ciò che succederà, perché non renderlo ufficiale?

Ma ora il FMI sta facendo la parte del poliziotto cattivo, e dice che non concederà altri fondi fino a che Syriza non si metterà in riga sulle pensioni e le riforme del mercato del lavoro. Queste ultime sono abbastanza discutibili — le stesse ricerche del FMI non danno alcun motivo per essere entusiasti delle riforme strutturali, specialmente di quelle del mercato del lavoro. Il primo punto invece riflette probabilmente un problema reale — la Grecia probabilmente non è in grado di concere ai propri pensionati quanto gli ha promesso — tuttavia non è chiaro perché questo dovrebbe essere un punto da discutere nel particolare al di là della questione generale dell’avanzo primario.

Ciò su cui vorrei tutti ragionassero è cosa succederebbe se la Grecia alla fine fosse spinta fuori dall’euro. (Sì, parlo del “Grexit” — brutta parola, ma tutti la usano.)

Sarebbe certamente una brutta situazione per la Grecia, almeno all’inizio. Proprio ora i Paesi “core” dell’eurozona pensano che il resto dell’area euro possa gestire il problema, e questo può essere vero. Tenete conto però che il presunto intervento promesso dalla BCE [il “whatever it takes”, NdT], non è ancora stato realmente sperimentato. Se i mercati perdono fiducia nello stesso momento in cui la BCE è costretta ad acquistare titoli spagnoli e italiani, cosa succederà?

Ma la questione ancora più importante è cosa succederà un anno o due dopo che la Grecia sarà uscita dall’Euro, nel momento in cui il vero rischio per l’Euro non sarà che la Grecia fallisca, ma che possa avere successo. Immaginate che una nuova dracma fortemente svalutata porti frotte di turisti britannici, gran bevitori di birra, sulle coste dello Ionio, e che la Grecia cominci a riprendersi. Questo darebbe grande incoraggiamento a tutti quelli che, in ogni Paese, si oppongono all’austerità e alla svalutazione interna.

Pensateci. Fino l’altro ieri gli “Europei Molto Seri” indicavano la Spagna come un caso esemplare di successo, come la giustificazione di tutto il loro programma. Evidentemente i cittadini spagnoli non erano d’accordo. E così, se le forze anti-establishment potranno fare riferimento a una Grecia in via di ripresa, lo screditamento dell’establishment verrà accelerato. Una possibile conclusione, immagino, è che la Germania provi a sabotare la Grecia dopo l’uscita. Ma spero che ciò venga considerato inaccettabile.

Perciò pensateci, cari IFKAT: siete proprio sicuri di voler andare avanti per la vostra strada?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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