23/09/2012, 17:52
23/09/2012, 17:58
23/09/2012, 18:11
23/09/2012, 19:21
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21/03/2015, 12:46
21/03/2015, 12:49
21/03/2015, 13:17
21/03/2015, 13:48
kinaido ha scritto:Premetto che non sono uno che discrimina a seconda della religione che gli altri professano: come si usa dire sono tollerante da questo punto di vista.
Quindi bisogna prendere atto semplicemente di questo: l'Islam e l'Occidente non possono convivere tra loro. Semmai un giorno anche i musulmani vorranno evolversi, diventando laici e passando attraverso un processo di secolarizzazione dall'oscurantismo religioso all'illuminismo che caratterizza una società civile, è bene che lo facciano PRIMA nel loro territorio (dove l'islam nasce) e POI, se vorranno, anche qui da noi. Saranno ben accetti, almeno da me. Ma non prima di questa trasformazione.
21/03/2015, 13:52
ubatuba ha scritto:convivere,vuole dire integrarsi,e ad ora l'integrazione e' fallita in ogni luogo dove e'stata cercata
21/03/2015, 15:12
kinaido ha scritto:Premetto che non sono uno che discrimina a seconda della religione che gli altri professano: come si usa dire sono tollerante da questo punto di vista.
Infatti ho alcuni amici musulmani coi quali mi trovo benissimo.
In realtà questi miei amici non osservano alla lettera tutti i precetti dell'Islam. E forse è per questo che si sono integrati bene con me e col resto della società...
Sta di fatto che per sua natura l'Islam difficilmente riuscirebbe a convivere in una cultura come quella occidentale, costruita sul progressismo e il liberalismo delle classi. Ma a questo punto uno si potrebbe chiedere come fanno tutte le associazioni islamiche presenti in Italia e in Europa a sembrare integrate con noi. In realtà non lo sono, anzi spesso succede che i musulmani radicati nell'occidente vivono situazioni di disagio legate ad emarginazione e isolamento sociale. Succede quando non possono entrare in un ristorante a mangiare determinati alimenti e sono costretti a rimanere a casa, lasciando i loro amici cattolici e occidentali liberi di andare. Oppure quando si deve isolare per pregare, diverse volte al giorno, estraniandosi di fatto dal mondo civile delle persone normali. Oppure quando praticano il Ramadan.
Il vero musulmano non condivide quasi nulla della cultura occidentale, e finge di essere integrato con noi soltanto per non rinunciare ai diritti conquistati negli anni dopo una lunga e radicata presenza sul nostro territorio. Questo è il motivo principale per cui tante comunità islamiche sono scese in piazza dopo la strage di Parigi gridando anch'essi Je suis Charlie
L'occidente gli ha chiesto di dimostrare al mondo intero che i musulmani (quelli "bravi") si dissociano dal terrorismo islamico, e loro ne hanno approfittato. E' stata un'occasione per non venire emarginati, per non essere sottoposti a restrizioni (non giudiziarie ma civili) e perdere i diritti che col tempo hanno conquistato. Non vogliono fare la fine che hanno fatto gli ebrei in Germania e in Italia prima e durante la II guerra mondiale.
Questi NON sono i veri musulmani, l'Islam di per sé è una religione molto rigida. Un altro esempio di questa rigidità potrebbe essere il ruolo che viene attribuito alla donna nelle società islamiche: quello di ultima ruota del carro insomma.
Quindi bisogna prendere atto semplicemente di questo: l'Islam e l'Occidente non possono convivere tra loro. Semmai un giorno anche i musulmani vorranno evolversi, diventando laici e passando attraverso un processo di secolarizzazione dall'oscurantismo religioso all'illuminismo che caratterizza una società civile, è bene che lo facciano PRIMA nel loro territorio (dove l'islam nasce) e POI, se vorranno, anche qui da noi. Saranno ben accetti, almeno da me. Ma non prima di questa trasformazione.
21/03/2015, 15:36
21/03/2015, 16:11
bleffort ha scritto:Ma anche la cultura Occidentale non fa sforzi per potere arrivare ad un punto di dialogo e ad un confronto
21/03/2015, 16:48
kinaido ha scritto:Premetto che non sono uno che discrimina a seconda della religione che gli altri professano: come si usa dire sono tollerante da questo punto di vista.
Infatti ho alcuni amici musulmani coi quali mi trovo benissimo.
In realtà questi miei amici non osservano alla lettera tutti i precetti dell'Islam. E forse è per questo che si sono integrati bene con me e col resto della società...
Sta di fatto che per sua natura l'Islam difficilmente riuscirebbe a convivere in una cultura come quella occidentale, costruita sul progressismo e il liberalismo delle classi. Ma a questo punto uno si potrebbe chiedere come fanno tutte le associazioni islamiche presenti in Italia e in Europa a sembrare integrate con noi. In realtà non lo sono, anzi spesso succede che i musulmani radicati nell'occidente vivono situazioni di disagio legate ad emarginazione e isolamento sociale. Succede quando non possono entrare in un ristorante a mangiare determinati alimenti e sono costretti a rimanere a casa, lasciando i loro amici cattolici e occidentali liberi di andare. Oppure quando si deve isolare per pregare, diverse volte al giorno, estraniandosi di fatto dal mondo civile delle persone normali. Oppure quando praticano il Ramadan.
Il vero musulmano non condivide quasi nulla della cultura occidentale, e finge di essere integrato con noi soltanto per non rinunciare ai diritti conquistati negli anni dopo una lunga e radicata presenza sul nostro territorio. Questo è il motivo principale per cui tante comunità islamiche sono scese in piazza dopo la strage di Parigi gridando anch'essi Je suis Charlie
L'occidente gli ha chiesto di dimostrare al mondo intero che i musulmani (quelli "bravi") si dissociano dal terrorismo islamico, e loro ne hanno approfittato. E' stata un'occasione per non venire emarginati, per non essere sottoposti a restrizioni (non giudiziarie ma civili) e perdere i diritti che col tempo hanno conquistato. Non vogliono fare la fine che hanno fatto gli ebrei in Germania e in Italia prima e durante la II guerra mondiale.
Questi NON sono i veri musulmani, l'Islam di per sé è una religione molto rigida. Un altro esempio di questa rigidità potrebbe essere il ruolo che viene attribuito alla donna nelle società islamiche: quello di ultima ruota del carro insomma.
Quindi bisogna prendere atto semplicemente di questo: l'Islam e l'Occidente non possono convivere tra loro. Semmai un giorno anche i musulmani vorranno evolversi, diventando laici e passando attraverso un processo di secolarizzazione dall'oscurantismo religioso all'illuminismo che caratterizza una società civile, è bene che lo facciano PRIMA nel loro territorio (dove l'islam nasce) e POI, se vorranno, anche qui da noi. Saranno ben accetti, almeno da me. Ma non prima di questa trasformazione.
21/03/2015, 18:47
kinaido ha scritto:Premetto che non sono uno che discrimina a seconda della religione che gli altri professano: come si usa dire sono tollerante da questo punto di vista.
Infatti ho alcuni amici musulmani coi quali mi trovo benissimo.
In realtà questi miei amici non osservano alla lettera tutti i precetti dell'Islam. E forse è per questo che si sono integrati bene con me e col resto della società...
Sta di fatto che per sua natura l'Islam difficilmente riuscirebbe a convivere in una cultura come quella occidentale, costruita sul progressismo e il liberalismo delle classi. Ma a questo punto uno si potrebbe chiedere come fanno tutte le associazioni islamiche presenti in Italia e in Europa a sembrare integrate con noi. In realtà non lo sono, anzi spesso succede che i musulmani radicati nell'occidente vivono situazioni di disagio legate ad emarginazione e isolamento sociale. Succede quando non possono entrare in un ristorante a mangiare determinati alimenti e sono costretti a rimanere a casa, lasciando i loro amici cattolici e occidentali liberi di andare. Oppure quando si deve isolare per pregare, diverse volte al giorno, estraniandosi di fatto dal mondo civile delle persone normali. Oppure quando praticano il Ramadan.
Il vero musulmano non condivide quasi nulla della cultura occidentale, e finge di essere integrato con noi soltanto per non rinunciare ai diritti conquistati negli anni dopo una lunga e radicata presenza sul nostro territorio. Questo è il motivo principale per cui tante comunità islamiche sono scese in piazza dopo la strage di Parigi gridando anch'essi Je suis Charlie
L'occidente gli ha chiesto di dimostrare al mondo intero che i musulmani (quelli "bravi") si dissociano dal terrorismo islamico, e loro ne hanno approfittato. E' stata un'occasione per non venire emarginati, per non essere sottoposti a restrizioni (non giudiziarie ma civili) e perdere i diritti che col tempo hanno conquistato. Non vogliono fare la fine che hanno fatto gli ebrei in Germania e in Italia prima e durante la II guerra mondiale.
Questi NON sono i veri musulmani, l'Islam di per sé è una religione molto rigida. Un altro esempio di questa rigidità potrebbe essere il ruolo che viene attribuito alla donna nelle società islamiche: quello di ultima ruota del carro insomma.
Quindi bisogna prendere atto semplicemente di questo: l'Islam e l'Occidente non possono convivere tra loro. Semmai un giorno anche i musulmani vorranno evolversi, diventando laici e passando attraverso un processo di secolarizzazione dall'oscurantismo religioso all'illuminismo che caratterizza una società civile, è bene che lo facciano PRIMA nel loro territorio (dove l'islam nasce) e POI, se vorranno, anche qui da noi. Saranno ben accetti, almeno da me. Ma non prima di questa trasformazione.