28/04/2015, 09:59
28/04/2015, 11:43
06/05/2015, 17:07
13/05/2015, 11:50
13/05/2015, 12:00
13/05/2015, 12:07
Atlanticus81 ha scritto:Sembrerebbe proprio di sì uba... è la resa dei conti...La Grecia paga la rata con i fondi Fmi. E Mosca chiama Atene nella banca dei Brics
Il governo greco ha rimborsato la rata del prestito da 750 milioni di euro dovuta oggi al Fondo Monetario Internazionale utilizzando però 650 milioni di euro di riserve Sdr (diritti speciali di prelievo) detenute presso lo stesso istituto di Washington, che avrebbe acconsentito a causa della grave crisi di liquidità nella quale versa Atene. È quanto riferiscono all'agenzia Reuters fonti dell'esecutivo ellenico, le quali specificano che le riserve Sdr andranno ricostituite in «alcune settimane».
Insomma è stato un pagamento che però apre un nuovo problema nelle casse di Atene. Il governo Tsipras ha rastrellato liquidità per 600 milioni di euro dagli enti pubblici. Lo ha comunicato sempre lo stesso esecutivo ellenico in una nota facendo riferimento al decreto varato ad aprile dal premier Tsipras che ha imposto agli enti statali e locali (ma non i fondi pensione) di trasferire le proprie riserve di liquidità alla Banca centrale della Grecia per coprire le esigenze di cassa di breve termine.
Nel frattempo è arrivata la notizia che la Bce ha alzato a 80 miliardi di euro il tetto della liquidità d'emergenza disponibile per le banche greche. Lo riferiscono fonti vicine alla situazione, dopo una conference call del consiglio. I governatori avrebbero parlato anche dell'ipotesi di un ulteriore 'haircut' sui titoli a garanzia dei prestiti, decidendo contro una stretta.
Inoltre va segnalato che dopo l'eurogruppo di ieri che ha lasciato Atene nel limbo con la liquidità che continua a ridursi il Fondo Monetario Internazionale non vuole partecipare a un terzo salvataggio della Grecia. Lo scrive il quotidiano spagnolo El Mundo secondo cui all'Eurogruppo di ieri l'Fmi avrebbe manifestato le proprie riserve a mettere mano a nuovi aiuti, stimati in 50 miliardi di euro, per la scarsa volontà di Atene ad attuare i correttivi richiesti.
Proprio su questo tema è filtrata la notizia che Sergei Storchak, il vice ministro delle Finanze russo avrebbe offerto ad Atene di accedere alla banca dei Brics, la banca formata da Russia, Cina, Brasile, India e Sudafrica con riserve pari a 100 miliardi di dollari. L'adesione andrebbe discussa a giugno a San Pietroburgo. Atene si è riservata di dare una risposta.
Va anche segnalata la presa di posizione del ministro Pier Carlo Padoan che ha affermato che il negoziato con il governo greco continua, ma non c'è in vista nessun Eurogruppo straordinario.
Infine, sul fronte delle privatizzazioni, si allarga l'offerta per il Pireo. Il governo greco chiederà questa settimana al gruppo di pretendenti in short list per la privatizzazione del Porto di presentare offerte riviste per una quota del 51% del piu' grande porto della Grecia: Atene prevede di offrire al vincitore un'ulteriore quota del 16% nel corso dei prossimi cinque anni. Lo ha riferito un funzionario del governo.
Il precedente esecutivo conservatore della Grecia aveva stabilito di vendere una quota del 67% della Pireus Port Authority. Il nuovo governo, guidato dal partito di sinistra Syriza salito al potere nel mese di gennaio, aveva deciso di ridurre le dimensioni della partecipazione ad un'offerta per il 51 per cento. Il Consiglio dell'autorità per le privatizzazioni dovrebbe incontrarsi oggi per completare il processo di offerta che dovrebbe includere un ulteriore 16% da assegnare al vincitore dell'asta in quattro quote uguali nell'arco dei prossimi cinque anni.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ABK7cpeD
Atene si è riservata di dare una risposta... Tsipras... non fare ca**ate!
13/05/2015, 12:23
13/05/2015, 13:40
14/05/2015, 01:19
Atlanticus81 ha scritto:Dite quello che volete... a me quest'uomo piace (a maggior ragione visto che viene denigrato, ritenuto impreparato e perditempo e ridicolizzato come fosse un caso flokloristico da quei porci della BCE e della Commissione Europea)“È l’economia che cambia il mondo”, così Varoufakis spiega la disuguaglianza
L'ultimo libro del ministro delle Finanze greco è una lettera alla figlia della compagna sulle origini dell'attuale distribuzione della ricchezza e della crisi. All'excursus storico segue l'analisi (con tanto di citazioni "pop" da Matrix e Blade Runner) mirata a dimostrare che "siamo schiavi di mercati disumani" e "il debito pubblico assicura ai potenti la possibilità di rimanere tali". Unica via di uscita, "rifiutare la menzogna dei manuali degli economisti e della Commissione Ue"
“La verità è che le nostre società non sono semplicemente ingiuste: sono spaventosamente inefficaci nelle misura in cui disperdono le nostre potenzialità di produrre vera ricchezza”.
È riassunto in queste tre righe il giudizio di Yanis Varoufakis sul sistema di mercato basato su debito e su guadagno, pilastro di tutte le economie occidentali. L’ultimo libro del ministro delle Finanze del governo Tsipras, È l’economia che cambia il mondo (Rizzoli), esce in Italia nei giorni più difficili per Atene – senza soldi in cassa e lontana da un accordo con i creditori – e per lui stesso, definito “perditempo” e “irresponsabile” dai colleghi dell’Eurogruppo esasperati da negoziati di cui non si vede la fine.
E, con la Grecia che rischia concretamente il default, viene naturale soffermarsi sul sottotitolo: Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro.
A minacciare lo sviluppo, il benessere e l’esistenza stessa del pianeta (“sull’orlo della catastrofe ecologica”), spiega l’economista marxista in questa “lettera” alla figlia adolescente della compagna, è appunto la disuguaglianza. Di cui Varoufakis delinea le origini in un lungo excursus che prende le mosse dalla scoperta dell’agricoltura, il “salto” grazie al quale l’uomo ha potuto iniziare ad accumulare surplus produttivo.
Surplus che va registrato (è così che nasce la scrittura) e che fa sorgere la necessità della moneta, di uno Stato che ne garantisca il valore, del debito, della burocrazia e di un clero che legittimi la distribuzione iniqua di quella prima ricchezza. Poi è la volta della rivoluzione industriale, che non fa che aumentare la concentrazione di potere e denaro in poche mani.
Per illustrare il valore di scambio del denaro e l’inflazione si salta invece alla Seconda guerra mondiale, quando nei campi di prigionia “quanto più rare erano le sigarette in relazione agli altri beni, tanto maggiore era il loro valore di scambio e quindi gli acquisti che consentivano di fare”. E dopo una notte di bombardamenti, durante la quale i prigionieri angosciati fumavano più del solito, “il loro valore di scambio arrivava alle stelle”: le bombe, facendone diminuire la quantità, “avevano creato in una sola notte la deflazione”.
Fin qui la storia. Poi c’è la narrazione che mira a dimostrare che “noi umani ci siamo ridotti a essere servi, anzi schiavi, di mercati impersonali e disumani”. L’uomo che ha preso le redini del ministero delle Finanze convinto di poter ottenere un forte taglio del debito contratto dal Paese – richiesta mai presa in considerazione da parte della ex troika - a questo punto si fa aiutare da ampie citazioni cinematografiche e letterarie.
Dal Frankenstein di Mary Shelley, “allegoria della tendenza delle società di mercato a utilizzare la tecnologia per renderci schiavi”, all’Iliade, fino all’amato Matrix dei fratelli Wachowski, “l’evoluzione estrema di ciò che pensava il più conosciuto rivoluzionario del XIX secolo, Karl Marx”. Ma c’è spazio anche per Tempi moderni, Blade Runner e Terminator.
Tutti esempi che servono per spiegare all’adolescente Esmeralda perché “il debito privato porta al crac e alla crisi“, quello pubblico “stabilizza le società di mercato e assicura ai potenti la possibilità di rimanere tali”, “le banche sono parassitarie per antonomasia mentre lo Stato ha il ruolo indispensabile di stabilizzatore“.
E perché, a livello micro, “tutto il giorno ci affanniamo per ottenere cose che in realtà neanche vogliamo e di cui non abbiamo bisogno, solo perché la Matrix del marketing e della pubblicità è riuscita a proiettarle nelle nostre teste”.
Il messaggio finale del ministro è un invito a rifiutare “la menzogna e l’inganno in cui vivono tutti coloro che credono a quel che dicono i manuali degli economisti, gli analisti “seri”, la Commissione europea, i pubblicitari di successo” e preferire “una vita difficile e pericolosa”, basata sulla convinzione che “la distribuzione della ricchezza che abbiamo sotto gli occhi non è logica e naturale e giusta, specialmente se ci favorisce”.
Fin qui la teoria, le “lezioni” che, stando a quanto riferito dalle agenzie di stampa, Varoufakis tenta di somministrare ai colleghi dell’Eurogruppo. I quali, però, pretendono fatti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... a/1623445/
20/05/2015, 13:06
20/05/2015, 17:42
ubatuba ha scritto:la grecia non rimborsera'la tranche di 300 milioni di euro che doveva al fmi,in quanto inesistenti,ma e' stato assicurato che saranno evasi stipendi e pensioni,finalmente la "piccola"grecia si ribella.........vuoi vedere che il mito delle termopili riemerge...mandando in tilt i potentati finaziari![]()
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20/05/2015, 17:53
mik.300 ha scritto:ubatuba ha scritto:la grecia non rimborsera'la tranche di 300 milioni di euro che doveva al fmi,in quanto inesistenti,ma e' stato assicurato che saranno evasi stipendi e pensioni,finalmente la "piccola"grecia si ribella.........vuoi vedere che il mito delle termopili riemerge...mandando in tilt i potentati finaziari![]()
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la grecia fa sul serio..
x ora si limita a 300 milioni..
è un avvertimento..
20/05/2015, 19:07
20/05/2015, 19:40
Aztlan ha scritto:Avete visto che il governo greco non è nè lo specchietto per le allodole paventato dai supercomplottisti nè incapace come temevano alcuni qui?
20/05/2015, 21:36
ubatuba ha scritto:mik.300 ha scritto:ubatuba ha scritto:la grecia non rimborsera'la tranche di 300 milioni di euro che doveva al fmi,in quanto inesistenti,ma e' stato assicurato che saranno evasi stipendi e pensioni,finalmente la "piccola"grecia si ribella.........vuoi vedere che il mito delle termopili riemerge...mandando in tilt i potentati finaziari![]()
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la grecia fa sul serio..
x ora si limita a 300 milioni..
è un avvertimento..
e spero che faccia sul serio pure prossimamente......magari ha avuto assicurazioni dai brics,ed ora puo' agire + liberamente...![]()