Ufologo 555 ha scritto:
il Sole apparve tra uno squarcio di nubi non un ..."Disco"!
Avrebbe incenerito la Terra. Fenomeno locale. Altre ipotesi di lettura nei seguenti studi:
(tratto da:
http://www.marcocorvaglia.com/medjugorj ... rte-1.html)
Fissare il sole
Nel lontano 1952 il gesuita tedesco G. J. Strangfeld rese noto un suo interessante studio, in cui riportò le conclusioni del dottor Karl Johann Stokl, professore di fisica e astronomia presso l'istituto Filosofico-Teologico Hochschule di Regensburg, che fu consulente del vescovo di Bamberg nell'analisi di presunti "miracoli del sole" avvenuti in quella diocesi.
Dichiara il professore:
Quando il sole è alto nel cielo, è pericoloso guardarlo, anche per pochi secondi. Quando il sole non è così alto, ovvero quando sottili strati di nuvole o l'umidità e la polvere si diffondono nell'atmosfera e ne attutiscono la luce, si può fissare il sole per vari minuti, senza danneggiare l'occhio. [...]
Sembra di vedere un disco di colore blu scuro davanti al sole (è il segno di uno stato di forte sollecitazione della retina) [...] Questo disco blu scuro è alquanto più piccolo del sole, pertanto il bordo del sole appare come un anello intorno al disco blu scuro.
Dopo di che si ha improvvisamente l'impressione che il sole ruoti a grande velocità in una o nell'altra direzione.
L'ho sperimentato più volte.
Tutto ciò costituisce una percezione soggettiva che non ha nulla a che fare con il mondo esterno. [...]
In base alle relazioni che mi sono state inviate circa il fenomeno del 13 giugno 1944, le persone hanno visto di tutto nel sole, perfino in base ai propri orientamenti politici: una donna che lavorava, una spada da combattimento, orologi che correvano molto velocemente, ruote che giravano e molti hanno visto perfino l'immagine di lui (Hitler!). Tutto ciò che si può immaginare.
[in (padre) Stanley L. Jaki, God and the Sun at Fatima, Real View Books, 1999, pp. 303-304. Lo studio integrale, intitolato Marienerscheinungen seit Fatima, fu pubblicato, in quattro parti, in altrettanti numeri di "Der Grosse Entschluss": dicembre 1951, pp. 82-85; gennaio 1952, pp.121-125; febbraio 1952, pp. 148-152; marzo 1952, pp. 180-181]
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Il prof. Auguste Meessen, del dipartimento di Fisica dell'Università Cattolica di Lovanio (Belgio) ha analizzato questo tipo di fenomeni effettuando anche personalmente degli esperimenti, in Belgio.
Nel suo studio intitolato Apparitions and Miracles of the Sun, presentato al primo forum internazionale su "Scienza, Religione, Coscienza" (Porto, 23-25 ottobre 2003), espone quanto segue:
Nel novembre 2002 ho fissato il sole, verso le ore 16:00. Il sole era relativamente basso all’orizzonte e l’intensità della sua luce era attenuata, benché il cielo fosse sgombro di nubi. Potevo fissare il sole e fui sorpreso di vedere che il sole si trasformò immediatamente in un disco grigio, circondato da un anello brillante.
Il disco grigio era praticamente uniforme, mentre l’anello che lo circondava era piuttosto irregolare e fiammeggiante,ma non si estendeva oltre il disco solare. Coincideva con il suo contorno […]
Il sole era diventato grigio, poiché i miei occhi avevano immediatamente reagito alla sua grande luminosità con una automatica riduzione della loro sensibilità. Questo adattamento non è dovuto solo allo sbiancamento dei coni sensibili al colore presenti nella fovea, su cui è proiettata l’immagine del sole, ma anche a processi secondari […] Il potenziale transmembrana [dei fotorecettori] si modifica e questo cambiamento costituisce la risposta neurologica alla luce incidente. Questo sistema determina un controllo automatico ed altamente efficiente, che ci permette di vedere anche con una luce molto bassa o molto forte. Questo processo di adattamento è completamente inconsapevole. Ecco perché l’inaspettata visione di un disco grigio invece di un disco solare estremamente brillante può dare l’impressione, in un contesto di apparizioni, che non si tratti di un processo naturale.
L'anello luminoso è invece visibile proprio perché il bordo del sole è meno brillante e quindi la risposta inibitoria, da parte dei recettori, è meno forte. Prosegue infatti Meessen:
Anche l’anello brillante può essere spiegato. [...] Vicino al bordo del disco solare la parte inibitoria del campo recettivo copre parzialmente una zona dove l’intensità della luce è minore.
Il processo inibitorio è attenuato e la risposta media è intensificata. Visivamente, appare un bordo brillante.
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A livello pratico, è utile anche la testimonianza, al di sopra di ogni sospetto, di padre René Laurentin, per almeno quindici anni il più noto difensore di Medjugorje a livello mondiale.
Egli racconta come un ufficiale medico suo amico gli spiegò che il riuscire a fissare il sole in determinate ore, vedendolo opalescente, è del tutto fisiologico. E glielo dimostrò un giorno in Bretagna. Ecco il racconto di Laurentin:
- E' un fenomeno naturale, mi ha detto, e te lo dimostro
Una sera è venuto a Malestroit, in Bretagna, all'ora in cui il sole ancora splendente è vicino al tramonto (l'ora più propizia), e mi ha detto:
- Guarda il sole!
- Non ci riesco, mi fa male agli occhi...Ma il mio interlocutore insisteva, ed era anche sicuro del fatto suo. Fissai dunque il sole ancora splendente. Lo splendore cessò come istantaneamente. Il disco divenne grigio-bianco, restando circondato da un anello di intensa luce irraggiante. Una reazione oculare.
[René Laurentin, La Vergine appare a Medjugorje?, Queriniana, 1991, p.158].
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Esiste poi la questione del cambiamento di colore.
I colori di cui parlano le testimonianze (rosso, giallo, verde, blu) corrispondono a ben precise alterazioni della percezione cromatica, per il fenomeno della "cromatopsia": più specificamente, "eritropsia" (visione del rosso) , "xantopsia" (visione del giallo), "cloropsia" (visione del verde), "cianopsia" (visione del blu).
Il professor Meessen, come già aveva fatto il suo collega Stokl in Germania negli anni Cinquanta, ha voluto verificare di persona questi effetti, in Belgio:
In un secondo esperimento, realizzato alle ore 15, nel dicembre del 2002, ho fissato il sole per molto più tempo. Dopo alcuni minuti, ho visto dei colori impressionanti, con un diametro di due o tre volte superiore a quello del sole. Cambiavano, ma erano principalmente rosa, blu scuro, rosso e verde.
Più lontano, il cielo diventava progressivamente più luminoso. Mi sono fermato poiché era chiaro che questi colori derivavano dal fatto che i pigmenti sensibili al rosso, al verde e al blu si saturano e si rigenerano ad una diversa velocità. Inoltre, è ben noto che i campi recettivi combinano le risposte dei coni per formare le coppie antagoniste blu-giallo, rosso-verde, bianco-nero.
Naturalmente, è verosimile che i tempi di reazione possano variare da soggetto a soggetto.
L'effetto di pulsazione deriva "dall’alternarsi di attività eccitatoria ed inibitoria [nella corteccia visiva, n.d.t]", osserva Meessen, che aggiunge:
Dopo circa un quarto d’ora, il sole appare nuovamente “normale”. Troppo brillante per poter essere fissato con continuità. Questo significa in realtà che i pigmenti che hanno subito lo sbiancamento si sono rigenerati e che i processi biochimici secondari per un certo periodo di tempo non entrano in atto.
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E' evidente che quando ci si trova in luoghi considerati "miracolosi" c'è sempre gente che cerca di fissare il sole (a Medjugorje i pellegrini hanno l'abitudine di farlo specialmente in coincidenza con l'orario delle apparizioni), per cui prima o poi, creandosi le condizioni necessarie, si percepisce il fenomeno e si invitano gli altri presenti a fare lo stesso: di questi, alcuni "vedranno" e altri non "vedranno" (verosimilmente, in base alla propria sensibilità retinica alla luce). Quando non ci si trova in luoghi di questo genere, invece, è difficile che ci si metta a fissare il sole.
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Quanto fin ora detto non deve far dimenticare che fissare il sole è comunque un'attività potenzialmente pericolosa per la retina, come documentato anche da vari studi scientifici specifici su Medjugorje:
- Ralph R. Nix e David J. Apple, Solar Retinopathy from Sungazing in Medjugorje ("Retinopatia prodotta dal fissare il sole a Medjugorje"), pubblicato sul Journal of the Louisiana State Medical Society, agosto 1987, volume 139, n. 8, pp 36-40;
- Randy V. Campo, Jack O. Sipperley, Gary Hall, J. Alan Rappazzo, Medjugorje Maculopathy ("Maculopatia di Medjugorje"), New England Journal of Medicine, Volume 318, Numero 18, Maggio 1988, p. 1207;
- M. Hope-Ross, S. Travers, D. Mooney, Solar Retinopathy Following Religious Rituals, British Journal of Ophthalmology, agosto 1988, 72, pp. 931-934.
Esaminando la letteratura medica, inoltre, si constata che anche le persone che riportano danni dal fissare il sole percepiscono gli stessi identici fenomeni "miracolosi" di cui abbiamo sin ora parlato (macchia scura o grigiastra al centro del sole, brillantezza del bordo, apparenti pulsazioni, visione di colori o "cromatopsia").
Prendiamo in esame alcuni pazienti di cui si parla negli studi appena citati.
In Solar Retinopathy Following Religious Rituals i dottori M. Hope-Ross, S. Travers, D. Mooney riportano quattro casi di retinopatia solare registrati, nel giro di alcuni mesi, presso il Royal Victoria Eye and Ear Hospital di Dublino. Tre di questi casi si sono prodotti a Medjugorje. Leggiamo:
Secondo caso. Un uomo di 39 anni si è presentato al RVEE Hospital nell'ottobre del 1986. Lamentava di avere la vista offuscata e dei punti neri davanti al suo occhio sinistro. Era da poco tornato da un viaggio a Medjugorje
[...]
Terzo caso. Un'infermiera di 23 anni si è presentata al RVEE Hospital nel giugno del 1987. Lamentava l'offuscamento della vista e la presenza di macchie nere al centro del campo visivo di entrambi gli occhi. La comparsa dei sintomi risaliva a cinque giorni prima, quando, in pellegrinaggio a Medjugorje, aveva fissato il sole per 10 minuti nel tardo pomeriggio di un caldo giorno estivo. Mentre fissava il sole, esso è diventato verde scuro, circondato da un bordo giallo oro e quando ha guardato altrove la sua vista era offuscata
[...]
Quarto caso. Una donna di 33 anni si è presentata al RVEE Hospital nel luglio del 1987. Lamentava una macchia nera davanti al suo occhio destro. Nel maggio del 1987 era stata in pellegrinaggio a Medjugorje. Aveva fissato il il sole alle 19:00 per alcuni minuti, in maniera discontinua.
Mentre faceva questo, il sole ha danzato e ha cambiato colore da arancione a nero a bianco. Quando ha guardato altrove ha notato che la sua vista era offuscata e c'era un punto nero davanti al suo occhio destro.
Notazione finale dell'équipe (p. 933):
Quella qui presentata è una serie di quattro pazienti che, tutti, hanno guardato deliberatamente il sole per un tempo prolungato. Essi sono stati incoraggiati a fare questo da altri pellegrini.
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In Solar Retinopathy from Sungazing in Medjugorje (Journal of the Louisiana State Medical Society, agosto 1987, 139,8, pp. 36-40) si legge:
Primo caso. Un uomo di 60 anni è stato visitato per la prima volta il 14 novembre 1986, aveva guardato il sole a Medjugorje, Jugoslavia, per circa 25 minuti, quindici giorni prima, il 30 ottobre 1986. E' accaduto intorno alle ore 15:00 [...] Ha affermato che un disco nero ha coperto il sole e dei colori brillanti si irradiavano e pulsavano dal bordo del disco [...] Il 12 febbraio 1987 il paziente è ritornato e ha affermato di aver assistito al medesimo fenomeno, vedendo un disco nero che copriva il sole mentre osservava il sole a New Orleans il 15 gennaio 1987, per circa 15 minuti, intorno alle 16:00
[...]
Secondo caso. Una donna di 29 anni è stata visitata per la prima volta il 5 febbraio 1987 ed ha affermato di avere osservato il 3 febbraio 1987, a New Orleans, per 15 minuti il sole coperto da un disco nero, con dei colori brillanti che si irradiavano e pulsavano dal bordo del disco.
In seguito ha richiamato l'attenzione di una persona vicina ed ha cercato di guardare il sole una seconda volta, per 15 secondi, cinque minuti più tardi. Tuttavia, questa volta il disco nero non era presente. Dichiara di avere, da quel momento, un piccolo scotoma (macchia nel campo visivo, nda) bianco al centro di entrambi i campi visivi
[...]
Terzo caso. Una donna di 34 anni è stata visitata il 26 febbraio 1987 dopo aver osservato il sole a Medjugorje, Jugoslavia, nel novembre 1986. Ha visto un disco nero che copriva il sole con dei colori brillanti che si irradiavano e pulsavano dal bordo del disco. E' accaduto intorno alle 15:30 ed è durato per circa 20 minuti. Il giorno seguente ha cercato nuovamente di fissare il sole per circa 20 secondi. Tuttavia ha dichiarato che il disco nero non era presente e che da quel momento vede un piccolo scotoma grigio al centro di entrambi i campi visivi.
[...]
Quarto caso. Una donna di 37 anni è stata visitata per la prima volta il 7 maggio 1987, dopo aver fissato il sole a Medjugorje, Jugoslavia, il 28 aprile 1987 per circa due minuti. Ha coperto l'occhio sinistro ma ha visto con il destro sei o sette "soli-satellite", di colore bluastro, che ruotavano intorno al sole. Venti minuti dopo ha visto una nuvola rosa dietro il sole. Il centro del sole appariva giallo oro e poi è diventato blu. Ha osservato questo per tre minuti.
Ha dichiarato che da quel momento la sua vista è offuscata e che inizialmente percepiva al centro del campo visivo destro uno scotoma nero, che ora appare bianco
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Conclusioni. L'evidenza suggerisce l'esistenza di una grande variabilità individuale nello sviluppo della retinopatia solare, perché è da ritenere che la causa della lesione sia un danno fotochimico e non termico, a carico della retina e dell'epitelio pigmentato della retina.
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