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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/05/2015, 16:36 
Werther ha scritto:
Angel_ ha scritto:
Cita:
Russia e Cina insieme nel Mediterraneo

di Cristofaro Sola

14 maggio 2015ESTERI


Saranno fieri di loro i partner occidentali. Sulla crisi ucraina hanno spinto la tensione con la Federazione russa fino al limite della rottura e adesso se ne pagano le conseguenze. Non solo economiche. Torna in gioco il riassetto degli equilibri nell’area del Mediterraneo. È notizia di questi giorni che Mosca stia impegnando, nelle acque del Mare Nostrum, la propria flotta in un esercitazione navale congiunta con la Marina Militare cinese.

L’operazione denominata “interazione in mare 2015” ufficialmente si propone come scopo il mantenimento della pace e l’intervento contro il terrorismo e contro la pirateria. Il medesimo di “Ioniex”, il programma di cooperazione tra la forza aeronavale italiana e quella russa, abbandonato nel 2014 del governo Renzi. La miopia di Barack Obama e di tutto il carrozzone europeo sta consentendo alla Russia di sganciarsi dal dialogo intraeuropeo e alla Cina di avere un piede operativo all’interno del bacino mediterraneo.

Se prima il Cremlino si accontentava di provare la sua capacità bellica operando in accordo con un paese della Nato: l’Italia, dopo che il nostro governo ha disdetto la partnership su ordine di Washington, Putin ha girato le spalle all’Europa. Si dovrebbe proporre un secondo Nobel a Obama per il capolavoro combinato. Dopo decenni vissuti pericolosamente nel clima della guerra fredda, l’Europa aveva imboccato la strada dell’integrazione con la potenza orientale. Si doveva soltanto proseguire nella costruzione della stabilità e della reciproca sicurezza nello spirito cementato con gli accordi di Pratica di Mare, del 2002.

Invece la congiuntura astrale che ha portato una pattuglia di mezzecartucce alla guida dei paesi occidentali rischia di rimettere indietro di cinquant’anni le lancette dell’orologio, con l’aggravante che, in una situazione di elevata instabilità dell’area mediterranea, ai player della prima linea si sia aggiunta la potenza cinese. Pechino intende far pesare il suo ruolo di potenza globale impegnata a difendere interessi valutati strategici nel continente africano e nella regione mediorientale. Che la situazione possa precipitare da un momento all’altro è più di una previsione. Le manovre navali russo-cinesi lambiscono due differenti teatri di crisi. Il primo è quello greco. La condizione economica del paese è vicina alla catastrofe e l’Unione europea sta facendo di tutto per portare Atene sull’orlo del precipizio.

Tuttavia, il governo di Alexis Tsipras, non avendo alcuna intenzione di farsi travolgere dall’arroganza dei contabili di Bruxelles e Francoforte, ha intensificato i rapporti con la Russia e la Cina per sollecitarne gli investimenti sul proprio mercato interno. La presenza della flotta russo-cinese sarebbe un bel messaggio di sostegno psicologico rivolto ai greci. Il secondo fronte di crisi è quello libico. L’Egitto, paese riavvicinatosi a Mosca negli ultimi tempi, ha comunicato le proprie intenzioni di fare guerra agli jihadisti dell’Is mediante l’invasione della Cirenaica. Un’azione militare con truppe di terra rischia di provocare la definitiva frantumazione della Libia e l’inevitabile riflusso delle forze islamiste verso la regione della Tripolitania che è la più vicina alle nostre coste.

I russi hanno già una loro base navale nel porto di Alessandria. Incrociare davanti alle coste egiziane e libiche mentre l’armata del generale Al- Sisi si preoccupa di fare ciò che gli occidentali non hanno avuto il coraggio di fare: disinfestare l’area dalle locuste dello Stato Islamico, sarebbe un segnale di forza lanciato ai paesi del Medio Oriente. Tutto questo poteva essere evitato se non fosse che siamo nelle mani di una banda d’incapaci, a cominciare dal burattino di palazzo Chigi. Complimenti!
Fonte: http://www.opinione.it/esteri/2015/05/1 ... 14-05.aspx



[:305] I grandi canteri Cinesi pronti a sfornare Navi da guerra per la Russia ,con La Grecia che potrebbe veramente cambiare fronte!

Asse Putin-Tsipras contro Banca Mondiale e Fondo Monetario

Il presidente russo invita la Grecia alla Nuova Banca per lo Sviluppo, l'ultima creazione dei Brics contro lo strapotere economico di Usa e Ue


Il presidente russo Vladimir Putin, rende noto il governo ellenico, ha infatti offerto alla Grecia di aderire alla Nuova Banca per lo Sviluppo, creata lo scorso luglio dai Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).

Si tratta di un'istituzione in qualche modo alternativa a Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale, affiancata da un fondo di riserva per le emergenze, con lo scopo di finanziare infrastrutture strategiche nei Paesi in via di sviluppo. Pur varata con un capitale iniziale di "soli" cento miliardi di dollari, ha suscitato grande ottimismo e garantito enorme visibilità per tutti quei Paesi decisi a scalzare il monopolio delle istituzioni di Bretton-Woods.

Ora a fianco dei Brics propriamente detti potrebbe entrare anche la Grecia, in base ad un accordo che dovrebbe essere formalizzato il prossimo 18 giugno, quando Alexis Tsipras sarà a San Pietroburgo per il Forum dell'Economia e quando si dovrebbe parlare anche dell'estensione in territorio greco del gasdotto Turkish Stream, grazie anche all'impiego di denaro russo.

Se Putin riuscisse ad "arruolare" Tsipras tra i membri della Nuova Banca per lo sviluppo, la nuova istituzione lanciata dai Brics includerebbe un'economia in pessime condizioni ma espressione di un Paese politicamente al centro di uno scontro geopolitico intercontinentali. Per la Ue si tratterebbe di un importante smacco politico, paragonabile solo all'eventualità del cosiddetto "Grexit", l'uscita di Atene dalla moneta unica.

Secondo quanto riferisce il tedesco Spiegel, funzionari governativi greci avrebbero salutato l'eventualità come "una bella sorpresa". Una volta membro della nuova Banca, la Grecia potrebbe fare domanda per aiuti e fondi per lo sviluppo. Una possibilità che il Fondo Monetario Internazionale garantisce solo a condizioni ben precise. Che Atene va dicendo da mesi di non essere più disposta ad accettare.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 27631.html




.

ma mi pare che gli inglesi
abbiano già aderito
o sbaglio?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/05/2015, 18:20 
Gli inglesi hanno aderito alla banca asiatica (suscitando le ire di Washington), ma il gruppo dei BRICS è un' altra cosa. [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/05/2015, 18:22 
Aztlan ha scritto:
Gli inglesi hanno aderito alla banca asiatica (suscitando le ire di Washington), ma il gruppo dei BRICS è un' altra cosa. [;)]


Anche Italia germania e francia hanno aderito

http://www.lastampa.it/2015/03/17/econo ... agina.html


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/05/2015, 20:20 
Aztlan ha scritto:
Gli inglesi hanno aderito alla banca asiatica (suscitando le ire di Washington), ma il gruppo dei BRICS è un' altra cosa. [;)]


Esatto . Il BRICS nasce come altenativa al fondo monetario internazionale per affrontare futuri scenari "difficili" . Il fondo gia in partenza era di 100 miliardi di dollari ,cifrà che andrà a crescere (bisogna contare che la sola Cina ha
circa 3500 miliardi di moneta linquida spendibile ) .
Se la grecia dovesse aderire al fondo ,si ritroverebbe con una liquidità enorme a tassi che se confrontati agli strozzini della Bce e del Fmi ,sono davvero irrisori .
Insomma un'alternativa ghiotta per un paese messo letteralmente in ginocchio ,da germania e compagnia cantante.
Uno schiaffo per tutti quei parassiti di bruxelles che hanno dato a Varoufakis del incapace ed dilettante ! .

Vi immaginate uno scenario simile ? . [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/05/2015, 21:45 
Sarebbe la fine delle loro pretese sulla Grecia e un esempio per tutti gli altri Paesi dell' Unione.

Devono solo dire di sì a questo punto.

Se non lo fanno sono davvero incapaci.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 15/05/2015, 00:12 
..allo stato attuale,stante dichiarazioni degli ambienti usa,si cercherebbe una collaborazione,tra i due sistemi,onde evitare frizioni che potrebbero essere di danno all'economia mondiale.......................
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 15/05/2015, 00:16 
ubatuba ha scritto:
..allo stato attuale,stante dichiarazioni degli ambienti usa,si cercherebbe una collaborazione,tra i due sistemi,onde evitare frizioni che potrebbero essere di danno all'economia mondiale.......................
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Che barzelletta! [:297]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 15/05/2015, 00:50 
Per danno all'economia mondiale ovviamente si intende alla loro economia che quindi li porterebbe a scatenare una guerra che danneggerebbe quella di tutti :) Non per niente parliamo dell'impero del CAOS



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 15/05/2015, 01:49 
MaxpoweR ha scritto:
Per danno all'economia mondiale ovviamente si intende alla loro economia che quindi li porterebbe a scatenare una guerra che danneggerebbe quella di tutti :) Non per niente parliamo dell'impero del CAOS


Cosa sono i “Brics” e cos’è la“New Development Bank” e per quale motivo risulta così allettante alla Grecia? “Brics” è l’acronimo che indica cinque paesi che hanno forti economie in via di sviluppo, una grande popolazione ed un territorio con innumerevoli risorse. Questi paesi sono Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Fino al 15 luglio 2014 questo acronimo era solo una delle tante parole puramente teoriche usate in economia internazionale. Ma, durante il sesto summit dei Brics, svoltosi appunto il 14 luglio, questa parola ha assunto un significato molto più ampio. I cinque paesi infatti hanno deciso di fondare una vera e propria entità politica, la già citata New Development Bank (Ndb). In essa ogni stato fondatore capitalizzerà una cifra già definita in partenza, proporzionale al proprio PIL (la Cina sarà il paese che metterà le maggiori riserve, ossia 41 miliardi, il Sudafrica le minori, appena 5 miliardi). L’obiettivo di questo progetto è di fungere da alternativa al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale, ridimensionando così lo strapotere della moneta maggiormente favorita da questo sistema, il Dollaro. La scelta di questi cinque colossi di formare un’alternativa al sistema vigente nasce dalla ormai palese cecità ed egoismo degli Stati Uniti e dell’Europa: l’economia dei Brics rappresenta da sola il 25% dell’economia mondiale, ma questo peso ed importanza non è stato ancora riconosciuto all’interno dell’Fmi, dove i paesi appartenenti al Brics detengono solo il 10,3% dei voti. Perciò, stanchi della mancanza di attenzione alle richieste di avere un ruolo maggiore all’interno del Fmi e della Banca Mondiale e dell’inerzia dei Paesi dominanti e accortisi di avere i mezzi economici necessari, hanno deciso di rivoluzionare l’economia mondiale. Da oggi in poi le decisioni non si prenderanno solo a Washington (sede sia del Fmi che della Banca mondiale) ma anche a Shanghai (sede della Ndb). Terminata questa breve descrizione dei fatti, è necessario capire cosa c’entri la piccola ed economicamente dilaniata Grecia in tutto questo discorso. Come ormai tutti sanno, la Grecia è da qualche anno sull’orlo del baratro e la sua fine ormai, agli occhi di molti, sembra segnata. Il governo Tsipras, da poco eletto, sta facendo di tutto per salvare il paese in difficoltà, ma la strada è in salita. Le casse dello stato greco sono vuote e i creditori, capeggiati dalla Fmi che ha prestato ingenti quantità di denaro alla Grecia, stanno bussando alla porta di Tsipras. Inoltre, come se non bastasse, lo stesso Fmi si è detto restio ad un eventuale terzo salvataggio nel prossimo futuro. Ormai non sembra ci siano più strade percorribili, vie di fuga sembrano non essercene più. E invece no. La via di fuga per la Grecia è proprio la proposta di Putin, di cui parlavamo prima, arrivata ieri sera sulla scrivania del disperato Tsipras. Quest’ultimo, comprensibilmente, sembra aver gradito la gentile offerta del Cremlino e ha dichiarato che un’eventuale adesione verrà discussa a giungo a San Pietroburgo. Sembra però a questo punto piuttosto probabile l’addio della Grecia dall’Fmi soprattutto perché la New Development Bank ha i fondi necessari a salvare la Grecia e non sembra farsi troppi problemi ad investirli per questa causa.La parte più interessante della vicenda è però un’altra: bisogna infatti chiedersi per quale motivo i Brics sarebbero disposti a spendere così tanti soldi (si pensa circa 50 miliardi) per salvare un paese come la Grecia. Cosa ci guadagnano? La risposta possiamo ritrovarla nelle parole di Paul Craig Roberts, ex sottosegretario del Tesoro negli Usa, rilasciate in una intervista a King World News:” In questo momento ci sono molte cose nel sistema finanziario che possono crollare. Usa ed Europa per poco, fintanto che possono stampare denaro, potranno mantenere in piedi questo sistema truccato. Nel momento in cui il valore del dollaro e dell’Euro inizierà a collassare, il gioco terminerà. C’è la possibilità che “un cigno nero di massa”, un evento non previsto, faccia collassate il tutto, e che si sviluppi a causa della crisi greca e dell’elezione del nuovo governo Tsipras. Ciò si verificherà se le banche tedesche, creditrici della Grecia e i politici dell’Unione Europea si rifiuteranno di soddisfare le legittime necessità del governo greco.” A questo punto l’obiettivo di Putin e degli altri membri del Brics sembra essere palese: far traballare l’Unione Europea grazie alla Grecia. Infatti, qualora la Grecia dovesse accettare l’invito ad unirsi ai Brics per non avere più problemi con i debiti, cosa potrebbe ancora ostacolare anche gli altri paesi europei in difficoltà (Italia, Spagna, Portogallo ecc.) dal fare lo stesso? Nulla, assolutamente nulla. Ciò significherebbe la disgregazione dell’Unione Europea, un vero e proprio cataclisma per gli Usa, la Fmi e la Banca mondiale. Il piano sembra essere perfetto, anche grazie alla miopia delle istituzioni che dovrebbero aiutare la Grecia ma che invece la lasciano in una situazione tragica, conducendola così tra le dolci braccia di Putin e dei Brics. In molti video e foto in Russia si lascia intendere che Putin sia un ottimo tiratore sia col fucile che con l’arco. Chissà che anche lui, come Paride con Achille, non riesca a colpire “il tallone dell’Unione europea”. In questo di solito Putin non sbaglia mai…
http://www.sapereeundovere.it/la-grecia ... emare-lue/



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 16/05/2015, 15:13 
Siamo in mano a dei pazzi...

Al vertice NATO i ministri cantano “We are the World”

La musica irrompe al vertice Nato in Turchia, ministri e funzionari si scoprono cantanti – Federica Mogherini compresa – intonando la celeberrima “We are the world”, come auspicio di pace, mentre sembra che si preparino alla guerra, anzi, che l’abbiano già fatta e vinta. Per un pelo non hanno cantato “we are the champions”.

Immagine

Dopo una giornata trascorsa a parlare di guerre organizzate e pianificate per destabilizzare Paesi, tra crisi ucraina e instabilità in Medio Oriente, i rappresentanti dell’Alleanza si sono concessi una pausa accettando l’invito di una band di cantare una “canzone di pace”, alla cena organizzata dalla Turchia, nella città di Antalya, dove si svolge il vertice. (Per la serie: L’ipocrisia è il mio mestiere.)

Così alcuni dei protagonisti, tra cui il padrone di casa (cioè, la Turchia che finanzia terroristi in mezzo mondo), il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, il collega greco Nikos Kotzias, l’alto rappresentante Ue Federica Mogherini ed il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno iniziato a cantare – tenendosi per mano – “We are the world”, brano degli anni ’80 scritto da Michael Jackson e Lionel Richie.

Guarda su youtube.com


http://www.sapereeundovere.it/al-vertic ... the-world/


Micheal Jackson si starà rivoltando nella tomba o in qualsiasi posto si trovi ora...

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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 16/05/2015, 15:18 
e la stessa cosa starà facendo il suo ologramma :|



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 16/05/2015, 18:17 
E' così che ci vedono gli alieni...



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 17/05/2015, 15:00 
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Bisogna prestare attenzione ai Fatti della Repubblica di Macedonia abitata al 60% da popoli slavi. A breve sarà un’altra “zona calda” del pianeta terra.


i motivi gli spiega lavrov

Macedonia, Lavrov: situazione dovuta a politica pro-Russia di Skopje
Il ministro degli Esteri russo: governo macedone ha rifiutato di sostenere le sanzioni nei confronti di Mosca.

L'evoluzione della situazione in Macedonia è dovuta al rifiuto del governo macedone di sostenere le sanzioni nei confronti della Russia, nonché della sua decisione di aderire al progetto del gasdotto Turkish Stream”. È questa l'opinione di Sergey Lavrov che ha aggiunto: “Non possiamo evitare di pensare che ci sia un qualche collegamento tra questi fatti”. Intervenendo alla conferenza stampa seguita all'incontro avuto con il primo vice-premier macedone, il ministro degli Esteri della Serbia e il presidente dell'OSCE Ivica Dačić, il ministro degli Esteri russo ha interpretato così le richieste delle forze di opposizione in Macedonia che, supportate dall'Armata di liberazione del Kosovo, hanno chiesto a gran voce le dimissioni del premier Nikola Gruevski. Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dall'ex-comandante dell'Armata di liberazione nazionale, Ali Ahmeti, gli albanesi sostengono il progetto di cooperazione con gli Usa, la Nato e l'UE e si sono detti pronti a tutto per aiutare l'opposizione ad ottenere le dimissioni del premier. Il rischio, secondo diversi analisti e politologi russi, è che in Macedonia si stia cercando di preparare il campo a scenari già visti di recente. Il parallelo tra la situazione macedone e la crisi ucraina è una tesi sostenuta da più parti ed il Ministero degli Esteri russo ha già ufficialmente ammonito nei giorni scorsi sul pericolo che un'altra “rivoluzione colorata” possa complicare i rapporti di cooperazione tra Russia e Macedonia.

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/ ... 5d14c3d22/


nel frattempo nella capitale si sta svolgendo un enorme manifestazione contro il governo in carica .



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 17/05/2015, 16:27 
Werther ha scritto:

nel frattempo nella capitale si sta svolgendo un enorme manifestazione contro il governo in carica .


Ennesima primavera colorata ... colorata di sangue e interessi atlantisti...

[xx(]

Tempo stimato per la partenza della campagna mediatica internazionale targata CIA contro il "sanguinario e criminale" governo macedone in 5...4...3...



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 19/05/2015, 01:05 
Cita:
Caso Mistral: Parigi risarcirà Mosca

Immagine

Francia e Russia hanno preso atto della fine dell’accordo per la consegna delle due portaelicotteri di classe Mistral e stanno discutendo dell’entità e delle modalità del risarcimento. Dopo un accordo di principio fra Francois Hollande e Vladimir Putin, confermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – “il principio è questo: o i beni o i soldi”- sono ora in corso i negoziati tecnici, negoziati su cui, ha spiegato il vice responsabile dell’Agenzia federale per la cooperazione tecnico militare Anatoly Punchuk, in una intervista a Ria Novosti, si registrano progressi, tanto che, prevede, si concluderanno a maggio.

Fonti anonime citate dal quotidiano russo Kommersant precisano invece che in discussione ci sono ancora dettagli importanti, come l’ammontare della penale.

Immagine

La Francia sarebbe disposta a versare alla Russia 785 milioni di euro in risarcimento per la mancata attuazione del contratto da 1,2 miliardi di euro nel quadro delle misure adottate dai paesi occidentali per il ruolo di Mosca nella crisi ucraina.

Ma solo dopo aver venduto le due unità navali a un paese terzo, anticipa una fonte vicina ai negoziati precisando che Mosca chiede invece il pagamento prima della vendita e una cifra di 1,16 miliardi di euro per coprire non solo l’anticipo di 893 milioni versato da Mosca ma anche i costi aggiuntivi che il paese ha affrontato per adeguare le infrastrutture alle nuove unità, per l’addestramento dei marinai e per sviluppare una versione per la marina dell’elicottero da ombattimento Ka-52. Di una cifra più alta, 1,5 miliardi di euro, ha parlato anche il presidente della commissione difesa della Duma, Vladimir Komoyedov. La prima delle due navi avrebbe dovuto essere consegnata lo scorso novembre.


http://www.analisidifesa.it/2015/05/cas ... ira-mosca/


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