28/06/2015, 16:48
MaxpoweR ha scritto:greenwarrior ha scritto:Plutone77 ha scritto:Wolframio ha scritto:“Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.
In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.
Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.
La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.
Greche e greci,
in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.
Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.
Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.
Greche e greci,
a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.
La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.
E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.
E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.
In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.
Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.
Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.
Alexis Tsipras
http://www.libero-pensiero.net/greche-e ... le-ore-23/
a Plutone77 piace molto questa Grecia![]()
Detto questo, immagino che i circa 40 miliardi di euro di credito che l'Italia sembra vantare verso lo Stato ellenico, cadranno a "babbo morto"...
Perdere 40 miliardi per una buone causa non mi sembra una tragedia, visto che ne abbiamo persi di più per cause meno nobili.
Chi se ne frega sono pezzi di carta. Ne buttiamo nel cesso molti di più per mantenere dei babbeo al governo o per pagare debiti inesistenti; se questi 40 miliardi serviranno per una buona causa ben vengano.
Ma temo che Tsiprass se ne sia lavato le mani affidando il tutto al referendum il quale sarà facilmente manipolabile.
28/06/2015, 18:28
28/06/2015, 20:01
28/06/2015, 20:06
Wolframio ha scritto:b) Colpo di stato: ricordiamoci che i militari sono pagati in euro e probabilmente i vertici militari greci sono influenzati dalla NATO che vedrebbe come una grandissima sconfitta strategica l’entrata di Atene nell’area di influenza russa. Con la scusa di disordini, assalti alle banche, ecc, i militari potrebbero dichiarare la legge marziale e sospendere la democrazia. Questo porterebbe immediatamente a rivolte diffuse e forse alla guerra civile (in caso di spaccature tra le forze armate).
28/06/2015, 20:16
28/06/2015, 20:54
Atlanticus81 ha scritto:Io sono fiducioso e voglio immaginare che presto vedremo il crollo della UE....
28/06/2015, 20:55
28/06/2015, 21:00
28/06/2015, 21:45
mik.300 ha scritto:ma tecnicamente l'oro greco
dov'è?
a bruxelles?
28/06/2015, 21:46
28/06/2015, 21:51
28/06/2015, 22:14
zakmck ha scritto:mik.300 ha scritto:ma tecnicamente l'oro greco
dov'è?
a bruxelles?
Da un articolo del 2012:Oltre alla perdita della sovranita’ e ad anni di sacrifici e sofferenza, la popolazione greca perdera’ anche le sue riserve di oro, per via di un emendamento alla costituzione ordinato da banchieri tecnocrati che non sono stati eletti e che cercheranno di venire incontro ai creditori – ovvero le banche europee insolventi – che vedranno svalutati i bond in loro possesso.
L’ammontare complessivo dei possedimenti greci e’ pari a 111,6 tonnellate. I lingotti verranno confiscati dall’oligarchia dei banchieri.
Fonte
28/06/2015, 23:47
mik.300 ha scritto:lo scenario del colpo di stato
poteva essere se tsipras
rigettava sua sponte il piano eu..
la mafia finanziaria avrebbe scatenato i loro attivisti
prezzolati in loco stile ucraina
e tanto peggio tanto meglio..
ma con la trovata del referendum
tsipras si è messo al riparo..
la dittatura finanziaria
sta uscendo allo scoperto..
il re è nudo insomma..
29/06/2015, 07:45
29/06/2015, 08:33
mik.300 ha scritto:è questo che temevo..
ma io intendo le riserve
della banca centrale greca
ma fisicamente dove sono?
a bruxelles?