Le cose da sapere sull’ISIS, in ordine
Le cose fondamentali da sapere sull'ISIS e per orientarsi in una delle storie più importanti degli ultimi mesi, dalla Siria alla Libia
L’ISIS, cioè l’organizzazione terroristica nota come “Stato Islamico” (e per questo chiamato anche IS, acronimo di “Islamic State”), continua a essere da mesi uno dei temi più discussi dai media e dai governi internazionali. Negli ultimi giorni le notizie della sua espansione, tramite gruppi di miliziani affiliati all’ISIS, in Libia e la pubblicazione di un video in cui 21 prigionieri egiziani vengono decapitati ha portato a nuove e ulteriori preoccupazioni sulle capacità e le potenzialità del gruppo islamista. Abbiamo aggiornato le 12 domande e altrettante risposte da cui partire per chiarire e capire cose in più dell’ISIS, e per non occuparsene solo con l’indignazione di chi ha visto un video terribile di 21 prigionieri uccisi sgozzati o di una persona bruciata viva in una gabbia.
1. Quando è nato?
Lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) – il nome del gruppo prima che decidesse di chiamarsi “Stato Islamico” (IS o ISIS) – è nato nell’aprile del 2013. Prima si chiamava al Qaida in Iraq (AQI), nome che indicava due cose: la sua alleanza con al Qaida e il fatto che agisse solo in Iraq.
2. Da dove arriva l’ISIS?
Nei primi anni Duemila era la divisione irachena di al Qaida. Abu Musab al-Zarqawi, fondatore del gruppo, voleva creare un califfato provocando una guerra civile in Iraq. Lo Stato Islamico ha cominciato a combattere anche in Siria nell’aprile del 2013: oggi è il più forte avversario del regime di Assad.
3. Chi è il capo?
Si chiama Abu Bakr al Baghdadi, è nato nel 1971 nella città irachena di Samarra. Negli anni Duemila ha combattuto i soldati americani in Iraq: è diventato capo dell’ISIS alla morte del suo predecessore, Abu Omar al Baghdadi, nell’aprile del 2010.
4. Perché viene chiamato con tanti acronomi diversi?
L’acronimo IS (che viene da “Islamic State”, “Stato Islamico”) è dovuto al fatto che il gruppo si fa chiamare così dal giugno 2014, quando ha proclamato il Califfato. Il governo americano usa ISIL (“Stato Islamico dell’Iraq e del Levante”, dove Levante è un’ampia regione che va dalla Turchia all’Egitto), perché ritiene che usando IS si dia legittimità al Califfato. Altre testate internazionali usano ISIS (“Stato Islamico dell’Iraq e della Siria”), che è praticamente uguale a ISIL (il nome arabo di Levante è al-Sham, da qui l’equivalenza nell’usare ISIS e ISIL). Ogni tanto si sente anche Daesh, l’acronimo arabo di ISIS.
5. Da quanti miliziani è formato l’ISIS?
Non si sa il numero con precisione, ma potrebbero essere tra i 15mila e i 30mila. Il governo americano ha detto che dall’inizio degli attacchi aerei sono stati uccisi 6mila miliziani. L’intelligence dice che circa 4mila stranieri si sono uniti all’IS da settembre. Sembra che l’ISIS in Libia sia formato invece da libici tornati dalla guerra in Siria: secondo alcuni conta circa un migliaio di miliziani. Semplificando: il numero dei combattenti nel complesso non sta diminuendo.
6. Dove opera?
Lo Stato Islamico controlla circa metà della Siria (mappa) e un terzo dell’Iraq (mappa). Altri territori risultano occupati in Libia, da miliziani che dicono di essere affiliati all’ISIS. I confini del Califfato sono flessibili, a seconda delle vittorie e delle sconfitte militari. Ci sono anche delle “province”, o gruppi affiliati: nel Sinai, in Algeria, in Libia, in Arabia Saudita e in Yemen.
7. Cosa vuole ottenere l’ISIS?
Un Califfato Islamico che venga governato sulla base di un’interpretazione molto rigida della sharia. L’ISIS non ha l’interesse prioritario a fare attentati in Occidente, a meno che questo sia funzionale ad alzare il livello dello scontro e reclutare nuovi miliziani.
8. Cosa c’entra col resto del terrorismo jihadista?
È nato come divisione di al Qaida in Iraq. Quando ha cominciato a combattere in Siria, l’ISIS si è alleato con il Fronte al Nusra, divisione siriana di al Qaida. Poi si è divisa del tutto da al Qaida, e i due gruppi sono diventati nemici: oggi competono per la supremazia nel mondo jihadista.
9. Perché le azioni dei suoi miliziani sono così brutali?
Il clima di contrapposizione totale con i nemici rende possibili alleanze con alcuni gruppi sunniti iracheni (contro gli sciiti per esempio) ed è funzionale alla creazione di un Califfato che, come lo immaginava Zarqawi, dovrebbe portare alla purificazione del mondo musulmano». Inoltre la guerra totale dell’ISIS è fatta per “superare a destra” al Qaida, principale avversario nel mondo jihadista.
10. Ha degli amici?
Nessuno stato al mondo si è finora alleato con l’ISIS: i suoi benefattori sono privati cittadini, soprattutto da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Kuwait, che per diverso tempo hanno sostenuto i gruppi che combattevano contro Assad, tra cui proprio lo Stato Islamico.
11. Come si mantiene?
Con un vasto sistema di tasse ed estorsioni, con la vendita di petrolio estratto soprattutto nella Siria orientale e in misura minore con i riscatti e le donazioni di privati. Buona parte dei traffici illeciti dell’ISIS avviene attraverso il confine con la Turchia.
E no: non ci sono gli Stati Uniti dietro all’ISIS.12. Sta vincendo?
L’ISIS ha subito di recente delle sconfitte militari importanti, per esempio a Kobane e nella provincia orientale irachena di Diyala. Il suo modello di stato sembra essere entrato in crisi. Non sembra però che i suoi nemici abbiano trovato una strategia per sconfiggerlo, né in Siria né in Iraq, mentre in Libia la situazione è ancora piuttosto incerta. Quindi no, non sta vincendo. Ma è difficile pensare che possa perdere nel breve periodo.
http://www.ilpost.it/2015/02/17/isis-stato-islamico-is/Isis: come nasce e perché, come è armato e come si finanzia
Perché è nato l'Isis, cosa significa, come e quanto è armato e come fa a finaziarsi.
Diversi quotidiani si sono occupati, in Italia e all'estero, dell'Isis prevalentemente per gli attacchi, le decapitazioni e le minacce lanciate all'occidente e al cristianesimo e più raramente per spiegare il fenomeno e le origini. Facendo una ricerca sugli stessi quotidiani e attingendo anche da Wikipedia, scopriamo che l'Isis ha cominciato la propria attività terroristica in reazione all'invasione americana dell'Iraq e col passare degli anni è diventato sempre più forte sia dal punto di vista militare e sia dal punto di vista economico.
Come nasce - La fondazione del movimento avviene nel 2003 ad opera di Abu Musab al Zarqawi e già l'anno successivo si affilia ad Al-Qaeda assumendo il nome di Al-Qaeda in Iraq. Nel 2006 Abu Musab al Zarqawi viene ucciso dagli americani e il comando del gruppo viene assunto da Abu Omar al Baghdad che muore nel 2010, il nuovo leader diventa Abu Bakr al Baghdadi.
Nel 2013, la rivoluzione in Siria rappresenta l'occasione per rivitalizzare il movimento che risorge col nome di Isis e diventa sempre più autonomo da Al-Qaeda, infatti nel febbraio 2014 i due gruppi si separano a causa della disobbedienza di Abu Bakr al Baghdadi all'ordine di lasciare la Siria ad alNusra.
Come è armato - Gli armamenti di cui dispone l'Isis provengono sia dall'acquisto e sia dalle razzie che gli stessi mettono in atto dopo gli attacchi a città e basi militari, il Conflict Armament Research Group di Londra stima che, dopo la presa di Mosul, l'Isis sia entrato in possesso degli armamenti di almeno tre divisioni dell'esercito e altrettanti depositi. Si parla quindi, non solo di armamenti leggeri ma anche di carri armati e veicoli corazzati, lancia razzi e lancia granate, armi e missili anticarro, cannoni di terra e per contraerea e mitragliatrici pesanti.
Come si finanzia - L'Isis incassa qualcosa come 3 miloni di dollari al giorno, ad affermarlo è l'intelligence degli Stati Uniti e si è passati dalle donazioni di ricchi emirati del Golfo all'autofinanziamento attraverso la riscossione delle tasse, la vendita di petrolio, lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina e, si pensa, addirittura pornografia e traffico di organi.
Cosa significa Isis - Lo Stato islamico è chiamato in vari modi, in Italia si usa la denominazione Isis che sta per Islamic State in Iraq and Syria, negli Stati Uniti invece, si è deciso di adottare la denominazione Isil, cioè Islamic State of Iraq and the Levant e in Egitto si usa Qsis che sta per Al-Qaida Separatists In Iraq and Syria.
http://it.blastingnews.com/cronaca/2015 ... 63383.htmlAtlanticus, come la mettiamo?