28/07/2015, 22:58
Ufologo 555 ha scritto:Varoufakis voleva tornare alla dracma. Ma Tsipras l’ha licenziato
Ecco spiegato il mistero delle dimissioni di Varoufakis, che così stando le cose sembra più un licenziamento in piena regola.
http://www.ilprimatonazionale.it/econom ... ato-28181/
28/07/2015, 23:13
Atlanticus81 ha scritto:A me sembra che questi siano robot programmati non esseri umani... capisco l'ideologia ma a tutto c'è un limite...MATTHIAS FEKL:"Con la Grecia l'Europa è stata solidale"
Chi è Matthias Fekl?
Classe 77'. E' ministro del Commercio estero in Francia.E' il primo ministro straniero della Francia moderna. E' un fervente socialista, legatissimo a Laurent Fabius. Se qualcuno è interessato a lui, giovedi 30 luglio sarà all'EXPO.
Be quando si tratta di aiutare le banche (e non i cittadini) l'Europa è molto generosa. Questo Fekl per far colpo sulla gente continua a parlare di interventi degli stati quando sa benissimo che la dittatura europea questo non lo permette.
da LA REPUBBLICA del 24 luglio 2015
"Abbiamo dimostrato che sopratutto nei periodi di grave crisi siamo in grado ai aiutarci, di crescere,di integrarci. L'Europa resta il grande continente della solidarietà. La Grecia è rimasta nella zona euro, e questo,per me, è anche frutto della solidarietà"
http://anglotedesco.blogspot.it/2015/07 ... opa-e.html
Vi prego... fate qualcosa... vaporizzateci... ma mettete fine al delirio di questi dementi...
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29/07/2015, 10:04
29/07/2015, 11:41
03/08/2015, 01:22
ECONOMIST: il salvataggio della Grecia è inutile e dannoso per la Ue
L'accordo che la Grecia ha raggiunto con l'Unione Europea risolve un problema ma ne sta creando un altro ancora più grosso per il futuro.
Questa affermazione non viene da uno dei tanti euroscettici tanto odiati dalla nostra classe politica ma dall'Economist, una pubblicazione che è famosa per il suo europeismo e il suo appoggio alla moneta unica.
Il settimanale europeista britannico non usa mezze misure nel criticare questo accordo in ogni suo aspetto e raggela gli entusiasmi di tutti coloro che vogliono farci credere che sia tutto risolto.
Tanto per cominciare l'editoriale usa parole dure per criticare la decisione di non tagliare il debito greco, l'unica cosa che avrebbe davvero aiutato il paese ellenico ad uscire dalla crisi.
Certo è vero che la Grecia ha approvato riforme strutturali, ma gli effetti si potranno vedere solo tra qualche anno e probabilmente i benefici saranno inferiori alle aspettative e nel breve termine non faranno nulla per ridurre la povertà.
Un'altra pesante critica riguarda da decisione di far affluire i 50 miliardi di euro delle privatizzazioni in un fondo che dovrebbe servire a ridurre il debito, uno specchio per le allodole secondo l'Economist, visto che in tempi migliori la Grecia ha ricavato solo 3 miliardi di euro quindi sarebbe stupido pensare che adesso se ne possano ottenere almeno 50 miliardi. Quindi, le presunte “garanzie” che la Grecia dovrebbe “offrire alla Ue, alla Bce e all'Fmi” per gli 86 miliardi di euro “prestati” nel 3° salvataggio dal 2012, sono letteralmente carta straccia.
Per tale motivo tale accordo non risolve nulla e anzi crea le basi per un'altra crisi futura a cui nessuno sa come rispondere.
Inoltre il settimanale britannico ha anche giudicato molto negativamente il fatto che sia il governo greco che l'Unione Europea abbiano ignorato il referendum del 5 luglio facendo notare che tale atteggiamento porta acqua al mulino degli euroscettici. E certamente mostra un alto tasso di rifiuto, perfino di sabotaggio, delle imposizioni alla Grecia volute e pretese dalla Germania durante la “trattativa finale” con Tsipras.
Comunque l'aspetto forse più interessante di tale editoriale dell'Economist è che sia stato completamente ignorato dalla stampa di regime italiana e la cosa puzza visto che nessuno ha mai disdegnato di riprendere in Italia quanto scrive questo importante settimanale economico finanziario, quando attaccava Berlusconi o il centrodestra, ma evidentemente in questo caso se l'avessero riportato le loro menzogne sarebbero crollate di schianto e l'opinione pubblica italiana avrebbe iniziato a farsi domande imbarazzanti, per Renzi e i caporioni del Pd.
14/08/2015, 11:01
14/08/2015, 16:18
17/08/2015, 18:33
17/08/2015, 20:04
ubatuba ha scritto:134
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fotoTsiprasAtene, 16 ago – La Grecia è finalmente salva. Il sogno di una notte di mezza estate si è avverato. I ministri delle Finanze della zona euro hanno approvato, lo scorso venerdì a Bruxelles, il terzo programma di prestiti alla Grecia. Il pacchetto da 86 miliardi di euro deve servire al paese per evitare la bancarotta.
Anche Atene, però, ha fatto la sua parte. Il giorno precedente, infatti, il Parlamento greco aveva approvato una nuova serie di riforme volute dai creditori per il terzo salvataggio del Paese. È opportuno a questo punto analizzare cosa prevede questo testo che tanto è piaciuto a Bruxelles.
Si tratta di una sorta di decreto omnibus che prevede misure ben precise in ogni settore dell’economia. Vediamo meglio nel dettaglio gli impegni presi dal governo con i creditori internazionali.
Il settore primario pagherà per primo. Il prossimo ottobre arriveranno le nuove tasse sul gasolio per gli agricoltori che vanno da 66 euro per 1.000 litri a 200 euro per 1.000 litri dal primo ottobre 2015 e passeranno a 330 euro, sempre per 1.000 litri, dal primo ottobre 2016. La tassa sul reddito degli agricoltori da versare in anticipo passerà dal 27,5% al 55%, mentre l’imposta complessiva sul reddito della stessa categoria è destinata a salire dal 13 al 20% nel 2016 e al 26% nel 2017. È bene ricordare che il contributo dell’agricoltura al prodotto nazionale è superiore alla media europea. Questo provvedimento rappresenta un bel colpo per i contadini greci.
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Ma se questo non bastasse il socialista Tsipras, in nome dell’eguaglianza, ha pensato un po’ a tutti. Le agevolazioni sull’Iva sinora applicate per le isole saranno completamente abolite entro la fine del 2016 in tre fasi successive a partire dal primo ottobre 2015 sino al primo gennaio 2017. Prima di pensare all’economia greca dobbiamo pensare al suo territorio. Le isole, infatti, sono numerosissime nel loro insieme costituiscono circa un quinto del territorio nazionale. Il prelievo fiscale agevolato applicato alle isole greche non è un’agevolazione ma una compensazione rispetto al gettito che grazie al turismo riescono a produrre.
Il disegno di legge approvato mercoledì scorso dal Parlamento ellenico prevede altri regali per il popolo ellenico. Chi ha debiti scaduti nei confronti dello Stato vedrà gli interessi aumentare dal tre al 5% per gli importi superiori ai 5.000 euro.
Tornando di nuovo alla geografia non possiamo parlar della Grecia tralasciando l’importante ruolo che riveste la marina mercantile. Anche qui si è deciso di abbattere un settore vitale per l’economia di questa nazione.
La marina mercantile sarà oggetto di nuovi aumenti delle tasse: tra l’altro, la tassa sul tonnellaggio è destinata ad aumentare del 4% all’anno tra il 2016 e il 2020 mentre un contributo speciale da parte dei vettori cargo stranieri resterà in vigore fino al 2019.
Se questo è poco per gli investitori internazionali, il governo greco ha dato di più. L’Agenzia greca per le privatizzazioni ha fissato per ottobre il termine delle offerte vincolanti per la gestione del Pireo, e del porto di Salonicco per novembre quelle per la rete ferroviaria. Manca soltanto il Partenone in questa stagione di saldi.
Una perfetta sintesi delle politiche neoliberiste: indebolimento della classe media dei produttori e vendita degli asset strategici nazionali.
Davanti a tanta buona volontà, la Troika non poteva rimanere insensibile. Per questo ha deciso di concedere nuovi prestiti fino a 86 miliardi di euro saranno resi disponibili alla Grecia nei prossimi tre anni dall’Esm (European Stability Mechanism). Secondo quanto spiega il comunicato finale dell’Eurogruppo, la prima tranche del programma Esm di ventisei miliardi sarà suddivisa in una tranche di dieci miliardi immediatamente disponibile e in un’altra di sedici miliardi che scatterà gradualmente a partire dal 20 agosto. Una seconda tranche per la ricapitalizzazione delle banche fino a quindici miliardi sarà erogata non oltre il 15 novembre.
I creditori si sono spellati le mani per applaudire Alexis Tripras. Una voce su tutte quella del Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Dijsselbloemnon non riesce a nascondere il suo entusiasmo: “Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione con le istituzioni. Questo è stato molto utile. Si tratta di un pacchetto di riforme ambizioso, che consentirà alla Grecia una crescita sostenibile, un miglioramento della competitività e la salvaguardia dei conti”.
Questo salvataggio lascia qualche perplessità. Alexis Tripras, si è comportato come un bagnino che ha usato un cappio per riportare a riva il bagnante che stava annegando. Il malcapitato è morto soffocato ma almeno il suo cadavere è stato portato sul bagnasciuga. Questo è un successo? Così è, se vi pare.
http://www.ilprimatonazionale.it/econom ... gio-29076/
+ che ad un salvataggio e' un modo x mettere in schiavitu'un intero popolo,rendendo la grecia una colonia dell'europa finanziaria
17/08/2015, 20:21
17/08/2015, 20:45
18/08/2015, 22:14
19/08/2015, 08:04
Wolframio ha scritto:Ed intanto i Krukki fanno shopping
La tedesca Fraport fa shopping di aeroporti in Grecia. Il governo di Atene ha infatti approvato la vendita di 14 aeroporti regionali al gestore aeroportuale tedesco per 1,23 miliardi di euro
19/08/2015, 17:26
19/08/2015, 17:30