23/10/2015, 13:35
23/10/2015, 15:30
24/10/2015, 09:49
ubatuba ha scritto:Di conferma in conferma, ormai la teoria per la quale la sanità sia il bancomat del governo si sta trasformando in una conclamata verità.
Sanità in deficit
Le ultime novità, inserite nella finanziaria, riguardano le regioni soggette a piani di rientro. Quelle regioni – specialmente nel meridione, ma per il nord vale l’esempio del Piemonte – cioé in cui i conti sono, più o meno strutturalmente, in rosso da anni e sulle quali i tagli del governo pesando più che sulle altre. Non solo però: rispetto ai 113 miliardi promessi, quest’anno la legge di stabilità destina al fondo sanitario non più di 111 miliardi: uno in più rispetto all’anno scorso, ma di questi almeno 800 milioni sono vincolanti per l’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Meno risorse, dunque, rispetto a quelle richieste – e stimate necessarie dai governatori che, ieri, hanno incassato le dimissioni di Sergio Chiamparino. Governatori che devono fare i corti con una coperta tanto corta da sembrare ormai poco più di un plaid. Tanto che l’unica leva rimasta per gli enti locali sarà quella fiscale. E’ vero che le addizionali regionali sono congelate, “fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari” ha però precisato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia dovranno così fare i conti con un probabile aumento della pressione fiscale.
E le altre? Nell’impossibilità di non poter manovrare gli zerovirgola aggiuntivi su Irpef o Irap, le risorse dovranno comunque essere trovare da qualche parte. Si ventila a questo punto la reintroduzione dei ticket. Che potrebbero tornare perfino nelle regioni in disavanzo laddove le addizionali sono già ai massimi. Cornuti e mazziati.
Aumento delle addizionali, reintroduzione dei ticket. Sanità nell’occhio della forbice dei tecnici ministero dell’Economia, alle prese con la ricerca delle coperture per poter arrivare al taglio delle tasse. Ma se l’alternativa è la partita di giro con una mano che dà e l’altra che toglie (specialità di Renzi dagli 80 euro in avanti), allora tanto varrebbe lasciare tutto dov’è per non doversi affannare in propositi pseudorivoluzionari.
http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... ket-32820/
ma il renzie le promesse elettoralistike deve compensarle in qualke modo,magari con una nuova stretta sanitaria,cmq ieri vi era un articolo che concludeva,dicendo che e' altamente improbabile che si possa sanare la situazone economica,con un personaggio(renzie)che di economia non ne capisce nullla.......![]()
26/10/2015, 11:45
26/10/2015, 17:30
26/10/2015, 17:51
26/10/2015, 17:57
mik.300 ha scritto:ubatuba ha scritto:Di conferma in conferma, ormai la teoria per la quale la sanità sia il bancomat del governo si sta trasformando in una conclamata verità.
Sanità in deficit
Le ultime novità, inserite nella finanziaria, riguardano le regioni soggette a piani di rientro. Quelle regioni – specialmente nel meridione, ma per il nord vale l’esempio del Piemonte – cioé in cui i conti sono, più o meno strutturalmente, in rosso da anni e sulle quali i tagli del governo pesando più che sulle altre. Non solo però: rispetto ai 113 miliardi promessi, quest’anno la legge di stabilità destina al fondo sanitario non più di 111 miliardi: uno in più rispetto all’anno scorso, ma di questi almeno 800 milioni sono vincolanti per l’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Meno risorse, dunque, rispetto a quelle richieste – e stimate necessarie dai governatori che, ieri, hanno incassato le dimissioni di Sergio Chiamparino. Governatori che devono fare i corti con una coperta tanto corta da sembrare ormai poco più di un plaid. Tanto che l’unica leva rimasta per gli enti locali sarà quella fiscale. E’ vero che le addizionali regionali sono congelate, “fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari” ha però precisato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia dovranno così fare i conti con un probabile aumento della pressione fiscale.
E le altre? Nell’impossibilità di non poter manovrare gli zerovirgola aggiuntivi su Irpef o Irap, le risorse dovranno comunque essere trovare da qualche parte. Si ventila a questo punto la reintroduzione dei ticket. Che potrebbero tornare perfino nelle regioni in disavanzo laddove le addizionali sono già ai massimi. Cornuti e mazziati.
Aumento delle addizionali, reintroduzione dei ticket. Sanità nell’occhio della forbice dei tecnici ministero dell’Economia, alle prese con la ricerca delle coperture per poter arrivare al taglio delle tasse. Ma se l’alternativa è la partita di giro con una mano che dà e l’altra che toglie (specialità di Renzi dagli 80 euro in avanti), allora tanto varrebbe lasciare tutto dov’è per non doversi affannare in propositi pseudorivoluzionari.
http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... ket-32820/
ma il renzie le promesse elettoralistike deve compensarle in qualke modo,magari con una nuova stretta sanitaria,cmq ieri vi era un articolo che concludeva,dicendo che e' altamente improbabile che si possa sanare la situazone economica,con un personaggio(renzie)che di economia non ne capisce nullla.......![]()
risparmi 200 euro di ici,
ma se t'ammali
sei spacciato..
bel guadagno !!
28/10/2015, 10:28
30/10/2015, 18:36
30/10/2015, 19:42
30/10/2015, 20:06
ubatuba ha scritto:l'eurostat ha certificato che il 37%circa dei disoccupati sono passati alla condizione di inattivita'economica,in poche parole sono entrati nel parametro dell popolazione che sfiduciata,non cerca + lavoro,anzike' sbandierare il calo della disoccupazione,il bamboltto dovrebbe certificare pure queste persone come disoccupati![]()
LA BUFALA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE CHE DIMINUISCE: E’ SOLO PROPAGANDA DI REGIME E VI SPIEGO IL PERCHE’ (di Giuseppe PALMA)
L’ISTAT, in data odierna (30 ottobre 2015), ha reso noto che il tasso di disoccupazione è sceso – nel mese di settembre 2015 – all’11,8%, in calo dello 0,1% rispetto al mese di agosto.
Bene. Consideriamo come attendibili tutti i dati diffusi dall’Istat e ci si renderemo conto che – nella realtà – la disoccupazione non è scesa, anzi, è addirittura salita!
Sempre secondo i medesimi dati, che ripeto diamo tutti per buoni, in realtà a settembre 2015 il numero degli occupati – rispetto ad agosto – è diminuito di ben 36.000 unità, mentre il numero degli inattivi (cioè di coloro che non cercano più lavoro) è aumentato di 53.000 unità.
Per effetto di quanto premesso l’Istituto di statistica ha automaticamente rilevato una diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,1% da agosto a settembre.
Alla luce di quanto sopra, la circostanza che il tasso di disoccupazione sia sceso dello 0,1% rispetto ad agosto non corrisponde affatto ad un aumento del numero degli occupati, tant’è che – dati alla mano – da agosto a settembre il numero degli occupati è diminuito di 36.000 unità!
Munitevi di calcolatrice e leggete il testo integrale (scaricabile in PDF) direttamente dal sito dell’Istat: http://www.istat.it/it/archivio/172315
La propaganda di regime, accompagnata dai toni trionfalistici dei soliti idioti, continua imperterrita a diffondere una verità ad uso e consumo della politica governativa!
Ora, caro popolo, esulta anche Tu!
Giuseppe PALMA
17/11/2015, 11:53
17/11/2015, 12:35
17/11/2015, 13:24
17/11/2015, 14:06
MaxpoweR ha scritto:Solidi pubblici buttati nel gabinetto. dovrebbero essere i fedeli a pagarsi tutte le spese di questo carrozzone di cui frega solo a loro.