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Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 19:18

alcar ha scritto:
bleffort ha scritto:Voglio chiarire una cosa su questo Forum:io non sono ne filo-Russo,ne filo Americano,mi ritengo invece filo-onestà e giustizia sociale


Dai Bleff, si fa per ridere. Tu e Ufologo siete i nostri Peppone e Don Camillo.

Immagine Immagine

[:D]


Meglio a piccole dosi però [:D]

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 19:28

bleffort ha scritto:Voglio chiarire una cosa su questo Forum:io non sono ne filo-Russo,ne filo Americano,mi ritengo invece filo-onestà e giustizia sociale,se gli Americani cambiano il loro modo di agire verso gli altri popoli del mondo che fin'ora sono stati trattati da parte loro come animali da macello,cambierà anche il mio modo di vedere questa nazione,tutto qua',non mi sento di avere il paraocchi come parecchi hanno qui' sul Forum. [:305]

Pure un comico sei? Pieno di risorse...
Ti mancano i baffi e poi potremmo chiamarti lo "Stalin de noiatri" e mi dici che non sei filo-russo?

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 19:29

... [:246]

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 23:03

Aztlan ha scritto:Mettiamo una cosa in chiaro per tutte,

da nessuna parte al mondo c' è scritto che "dove c' è la dittatura... si deve intervenire con la forza... per instaurare la democrazia"


ma quindi di tutto quello che ho scritto fino adesso non hai letto nulla? o non l'hai capito? chiedo eh...senza offesa

ti/vi ripeto che gli artt. del trattato onu e di quello nato sono PIENI di riferimenti al riguardo, e non solo quelli che ho riportato io

non capisco perché dovete negare l'evidenza.

Ma allora secondo voi le missioni di pace nel mondo (che richiedono a volte una semplice soluzione diplomatica, altre volte l'impiego delle forze armate), vengono fatte da 60 anni ad oggi, davanti agli occhi DI TUTTO IL MONDO, illegittimamente e senza una legge che le preveda?

state fuori se pensate questo eh...



e poi basta con questa falsa storia degli interessi imperialisti degli americani! a parte che l'imperialismo non esiste più dai tempi del nazismo (e quello americano da ancora più tempo), e poi bisogna ammettere che le missioni di pace costano una cifra enorme di soldi, più di una manovra economica annuale di un paese ad alto tasso di sviluppo economico. Vogliamo almeno farceli rientrare dei costi? che so, magari impossessandosi di quote sul mercato del petrolio...cioè non é che i favori si fanno gratis, e andiamo su, svegliatevi...esporti democrazia (in paesi che non la vogliono e non sono nemmeno pronti per averla), spendi una barca di soldi, per cosa? per la gloria e basta? ma daaai...inoltre queste benedette missioni costano non solo in termini economici, ma anche politici: si vedano le missioni degli usa in Afghanistan e in iraq, per es, che sono costate ai repubblicani la sfiducia al congresso e la riduzione di gran parte del consenso dell'elettorato...

é per questo che Obama non é più intervenuto in quelle zone (e anche per mantenere l'immagine di pacifista vincitore del nobel, a dirla tutta...)

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 23:14

kinaido ha scritto:
Aztlan ha scritto:Mettiamo una cosa in chiaro per tutte,

da nessuna parte al mondo c' è scritto che "dove c' è la dittatura... si deve intervenire con la forza... per instaurare la democrazia"


ma quindi di tutto quello che ho scritto fino adesso non hai letto nulla? o non l'hai capito? chiedo eh...senza offesa

ti/vi ripeto che gli artt. del trattato onu e di quello nato sono PIENI di riferimenti al riguardo, e non solo quelli che ho riportato io

non capisco perché dovete negare l'evidenza.

Ma allora secondo voi le missioni di pace nel mondo (che richiedono a volte una semplice soluzione diplomatica, altre volte l'impiego delle forze armate), vengono fatte da 60 anni ad oggi, davanti agli occhi DI TUTTO IL MONDO, illegittimamente e senza una legge che le preveda?

state fuori se pensate questo eh...


e poi basta con questa falsa storia degli interessi imperialisti degli americani! a parte che l'imperialismo non esiste più dai tempi del nazismo (e quello americano da ancora più tempo), e poi bisogna ammettere che le missioni di pace costano una cifra enorme di soldi, più di una manovra economica annuale di un paese ad alto tasso di sviluppo economico. Vogliamo almeno farceli rientrare dei costi? che so, magari impossessandosi di quote sul mercato del petrolio...cioè non é che i favori si fanno gratis, e andiamo su, svegliatevi...esporti democrazia (in paesi che non la vogliono e non sono nemmeno pronti per averla), spendi una barca di soldi, per cosa? per la gloria e basta? ma daaai...inoltre queste benedette missioni costano non solo in termini economici, ma anche politici: si vedano le missioni degli usa in Afghanistan e in iraq, per es, che sono costate ai repubblicani la sfiducia al congresso e la riduzione di gran parte del consenso dell'elettorato...

é per questo che Obama non é più intervenuto in quelle zone (e anche per mantenere l'immagine di pacifista vincitore del nobel, a dirla tutta...)


Per carità potrei sbagliare ma, se credi davvero a quello che hai scritto, a me quello fuori mi sembri tu..con tutto il rispetto eh..poi ognuno ha una propria visione dei fatti...inutile dibattere..

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 23:36

Betelgeuse ha scritto:Ahahah Mik,XFabioX e Maxpower se potessero scotennarmi per quanto dico sulla Russia non si tirerebbero indietro [:300]



A me non frega niente di quello che pensi dei russi anche perchè io non sono Russo quindi per me puoi anche pensare siano dei mostri [^]

Io mi limito ad esprimere la mia opinione e motivarla e prendere in considerazione le opinioni che condivido e criticando quelle che non condivido a prescindere da chi sia a scrivere. Mi interessano i contenuti non mi interessa di imporli nè di sminuire quelli degli altri. E questo te lo può dire chiunque visto che mi sono trovato in contrasto anche con utenti con cui condivido il 99% delle opinioni senza che questo pregiudicasse i rapporti o il discutere civilmente :)

L'esempio è Ufologo che nonostante siamo in contrasto in ogni topic religioso o affine c'è sempre uno scambio rispettoso (almeno per quel che sembra a me) ma questo non mi impedisce di condividere invece altre sue posizioni.

Bisogna smetterla di contrapporre le opinioni, bisogna affiancarle e discuterle scartando poi quelle che non hanno fondamento e prnedendo il emglio da tutte le altre a prescindere da chi le esprima.

Re: ATTENTATI ...

18/11/2015, 23:51

MaxpoweR ha scritto:A me non frega niente di quello che pensi dei russi anche perchè io non sono Russo quindi per me puoi anche pensare siano dei mostri [^]

Io mi limito ad esprimere la mia opinione e motivarla e prendere in considerazione le opinioni che condivido e criticando quelle che non condivido a prescindere da chi sia a scrivere. Mi interessano i contenuti non mi interessa di imporli nè di sminuire quelli degli altri. E questo te lo può dire chiunque visto che mi sono trovato in contrasto anche con utenti con cui condivido il 99% delle opinioni senza che questo pregiudicasse i rapporti o il discutere civilmente :)

L'esempio è Ufologo che nonostante siamo in contrasto in ogni topic religioso o affine c'è sempre uno scambio rispettoso (almeno per quel che sembra a me) ma questo non mi impedisce di condividere invece altre sue posizioni.

Bisogna smetterla di contrapporre le opinioni, bisogna affiancarle e discuterle scartando poi quelle che non hanno fondamento e prnedendo il emglio da tutte le altre a prescindere da chi le esprima.

Caro max se leggi i miei interventi prima di perdere la pazienza ed adeguarmi, sbagliando, al comportando di qualche somaro qua dentro, vedrai che io pur non avendo le stesse opinioni della maggioranza, cercavo di portare la mia opinione pronto a discutere civilmente ed anche a prendere in considerazione ipotesi diverse dalla mia. Invece sono stato attaccato in maniera rabbiosa e trattato come uno *******, solo perche' non mi ero adeguato al pensiero comune e perché sono un utente relativamente nuovo...ti sembra logico e civile in un forum che si trova a discutere di inciviltà e affini?

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 00:05

sono intervenuto perchè hai chiamato in causa me ed io rispondo solo per me :) non mi sembra di averti trattato come dici, nel caso me ne scuso. Dal mio punto di vista la tua posizione è chiara e la reputo anche la più coerente in linea teroica. Tu condanni tutti quelli che intervengono sul teatro internazionale per interessi nazionali, se non ho capito male. La tua posizione dal mio punto di vista è molto integralistica ma non criticabile anche se diciamo così: sterilmente utopistica .)

ad ogni modo:

kinaido ha scritto:...


In Arabia Saudita perchè non si interviene? In Qatar? Non perchè ci sono interessi no... Non si interviene perchè sono baluardi della democrazia.

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 00:43

MaxpoweR ha scritto:In Arabia Saudita perchè non si interviene? In Qatar? Non perchè ci sono interessi no... Non si interviene perchè sono baluardi della democrazia.


non si interviene per una serie di motivi: 1) perché in alcuni di loro non é vero che c'é la dittatura, per esempio in qatar c'é la monarchia costituzionale, che é una forma di governo molto simile alla democrazia; 2) si interviene in un paese quando ci sono una serie di condizioni che mettono a rischio il benessere della popolazione, tra cui dittatura appunto, guerre civili, povertà assoluta, violazione dei diritti umani: e in paesi come l'arabia saudita tutto questo non c'é, a limite ce ne é solo una, che é la forma di governo (monarchia assoluta), ma per il resto il livello di reddito pro capite é decisamente elevato, cosí come la situazione politica ed istituzionale é estremamente stabile; 3) é chiaro che ci sono anche degli interessi economici, specie nei confronti dell'arabia saudita, che impediscono di incrinare le relazioni con questo paese; 4) viste come sono andate le missioni in iraq e Afghanistan, adesso ci si pensa due volte prima di intervenire

che vuoi che ti dica? se a te queste cose ti scandalizzano, a me no...

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 00:44

MaxpoweR ha scritto:sono intervenuto perchè hai chiamato in causa me ed io rispondo solo per me :) non mi sembra di averti trattato come dici, nel caso me ne scuso. Dal mio punto di vista la tua posizione è chiara e la reputo anche la più coerente in linea teroica. Tu condanni tutti quelli che intervengono sul teatro internazionale per interessi nazionali, se non ho capito male. La tua posizione dal mio punto di vista è molto integralistica ma non criticabile anche se diciamo così: sterilmente utopistica .)

Si Max hai capito la mia linea di pensiero, non riesco a schierarmi perché trovo del marcio in ogni grande nazione che si muove militarmente purtroppo.Reputo che nessun paese muove capitale se non è certo di rientrante con gli interessi, che si chiami Usa o Russia e sta cosa mi fa schifo.
Detto questo credo che la Francia qualche cosa la doveva fare, anche per i suoi stessi abitanti, non può farsi vedere debole ed attaccabile; la Russia l'ha capito al volo e ha stretto una sorta di alleanza,che in un futuro prossimo le servirà per rientrare nel giro che conta.

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 00:55

kinaido ha scritto:1) perché in alcuni di loro non é vero che c'é la dittatura, per esempio in qatar c'é la monarchia costituzionale, che é una forma di governo molto simile alla democrazia; 2) si interviene in un paese quando ci sono una serie di condizioni che mettono a rischio il benessere della popolazione, tra cui dittatura appunto, guerre civili, povertà assoluta, violazione dei diritti umani: e in paesi come l'arabia saudita tutto questo non c'é,


Diritti umani in Arabia Saudita

La situazione dei diritti umani in Arabia Saudita è considerata generalmente lontana dagli standard occidentali. Sotto il comando autoritario della Dinastia Saudita è stata fatta rispettare rigorosamente la legge della dottrina wahabita (un'interpretazione fondamentalista del Corano). Molte libertà fondamentali messe nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo non esistono; la pena di morte ed altre pene sono state applicate spesso senza un regolare processo. Inoltre l'Arabia Saudita è entrata nel mirino per l'oppressione delle minoranze religiose e politiche, per la tortura dei prigionieri e per l'atteggiamento verso gli stranieri, le donne e gli omosessuali. Nonostante le maggiori organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch esprimano ripetutamente preoccupazioni per la condizione dei diritti umani in Arabia Saudita, il regno nega che tali violazioni avvengano.

Punizione capitale e pene corporali[modifica
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Pena di morte in Arabia Saudita.
L'Arabia Saudita è uno di quegli stati in cui le corti continuano a imporre punizioni corporali, inclusa l'amputazione delle mani e dei piedi per i ladri e la fustigazione per alcuni crimini come la "cattiva condotta sessuale" e l'ubriachezza. Il numero di frustate non è chiaramente previsto dalla legge e varia a discrezione del giudice, da alcune dozzine a parecchie migliaia, inflitte generalmente lungo un periodo di settimane o di mesi. La persona che dà le frustate deve tenere un Corano sotto l'ascella del braccio con cui utilizza la frusta, in modo da limitare la potenza del colpo. L'Arabia Saudita è anche uno dei paesi in cui si applica la pena di morte, incluse le esecuzioni pubbliche effettuate tramite decapitazione. Alcune persone sono giustiziate in prigione tramite fucilazione. Ci sono state notizie di effettuate lapidazioni e crocifissioni.

Nel 1997, Human Rights Watch ha esaminato il caso di Abd al-Karim Mara i al-Naqshabandi, che è stato giustiziato dopo la condanna per stregoneria contro il suo datore di lavoro. L'organizzazione ha concluso che il sistema legislativo saudita "non riesce a dare le garanzie minime nei processi e dà la possibilità a individui potenti di maneggiare il sistema a loro vantaggio"[1].

Nel 2002 il Comitato delle Nazioni Unite contro la Tortura ha criticato l'Arabia Saudita per le amputazioni e le fustigazioni che effettua per la sua interpretazione del Corano. La delegazione saudita ha risposto che si difende la "tradizione legale" tenuta fin dall'inizio dell'Islam, 1400 anni fa, e ha rifiutato l'interferenza nel sistema legislativo.

Diritti delle donne
« Una ragazza non possiede altro che il suo velo e la sua tomba. »
(Proverbio dell'Arabia Saudita)
Rispetto agli standard occidentali, le donne saudite subiscono forti discriminazioni in molti aspetti della loro vita, compresa la famiglia, l'educazione, l'occupazione e il sistema giudiziario. Sulle strade pubbliche alle donne non è permesso di portare una bicicletta o di andarci (questa legge è stata cambiata). È inoltre proibita a loro la guida di autoveicoli. La polizia religiosa fa rispettare la modestia del vestito e a volte chiede alle donne delle Forze Armate Americane di rivedere la loro acconciatura. Tuttavia negli ultimi anni molti stranieri che risiedono nel regno hanno segnalato che l'applicazione delle leggi sul modo di vestire è diventata meno rigorosa. Le donne non possono avere accesso ad alcune cariche, come quella di Ministro degli Esteri, né lavorare nel settore petrolifero.

È però permesso loro di studiare, dalla scuola primaria fino all'università (ovviamente in istituti separati rispetto ai ragazzi) e sono sempre di più le saudite che decidono di lavorare, perché uno stipendio in più in casa fa comodo e anche per emanciparsi un po' dalla famiglia.

Traffico di schiavi e di esseri umani[modifica | modifica wikitesto]
Le nazioni della penisola araba sono state tra le ultime a dichiarare fuorilegge la schiavitù. Nonostante questa proibizione formale, persistono casi di schiavitù e di traffico di esseri umani.

Nel 1962 l'Arabia Saudita rese illegale la pratica, liberando circa 10000 schiavi su un totale stimato di 15-30000[2]. La schiavitù fu abolita dal vicino Qatar nel 1952, nella Repubblica Araba dello Yemen nel 1962, negli Emirati Arabi Uniti nel 1963, nello Yemen del sud nel 1967 e nell'Oman nel 1970. Alcuni di questi stati, come lo Yemen, erano protettorati britannici. Gli inglesi lasciarono lo Yemen del sud senza obbligarlo ad abrograre la schiavitù, ma fecero pressioni sugli Emirati Arabi Uniti affinché lo facessero. Nel 2005, l'Arabia Saudita è stata descritta dal Dipartimento di stato degli USA come il 3º paese con più traffico di esseri umani. I primi tre paesi sono "paesi in cui i governi non aderiscono completamente agli standard minimi e non fanno neppure significanti sforzi per ciò".

Diritti degli omosessuali e AIDS
Tutta l'attività sessuale fuori dal matrimonio eterosessuale è illegale. La punizione per l'omosessualità, travestimento da donna o coinvolgimento in qualche cosa che faccia pensare all'esistenza di una comunità gay organizzata, varia dall'imprigionamento, alla deportazione (per gli stranieri), alle frustate e all'esecuzione.

Qualsiasi straniero trovato infettato dall'HIV, il virus che porta l'AIDS (o anche, qualunque altro trovato in condizioni mediche serie) viene espulso e rinviato nel suo paese d'origine. Le opzioni di trattamento disponibile per i cittadini sauditi sono limitate. Solo negli ultimi anni il governo ha cominciato a riconoscere il servizio delle Nazioni Unite nel giorno mondiale contro l'AIDS.

I preservativi sono disponibili in alcuni ospedali e farmacie.

Libertà politica
La libertà di parola e di stampa è limitata per proibire la critica al governo o l'approvazione dei valori "non-islamici". Il governo vieta ufficialmente la televisione satellitare, ma questa legge è in genere ignorata. I sindacati commerciali e le organizzazioni politiche sono proibiti. Le dimostrazioni pubbliche sono anch'esse vietate.

Libertà religiosa
L'Arabia Saudita proibisce il lavoro dei missionari di tutte le religioni tranne che dell'Islam. Ufficialmente tutte le religioni tranne l'Islam sono vietate e le chiese proibite. Non ufficialmente il governo permette che gli operai stranieri siano cristiani, che i cristiani stranieri possano praticare il culto nelle loro case o persino in posti riservati nelle scuole locali, a condizione che non si parli di ciò in pubblico. Questo è un grado di tolleranza ufficiosa che non è concesso all'ebraismo o all'ateismo.

In teoria, il governo può cercare nelle case di chiunque e arrestare o deportare i lavoratori stranieri che possiedono icone o simboli religiosi, come ad esempio la Bibbia o il rosario. Tuttavia, questo non è fatto generalmente sui componenti dell'Aramco e la politica più comune per i cristiani stranieri è simile alla vecchia politica delle forze armate degli Stati Uniti nei confronti degli omosessuali (Non chiedere, non dire). Il governo tollera la presenza degli operai cristiani finché rimane discreta e occulta.

"La libertà religiosa non esiste", ha dichiarato il Dipartimento di Stato degli USA nel rapporto 1997 sui diritti umani nell'Arabia Saudita. "L'Islam è la religione ufficiale e tutti i cittadini devono essere musulmani. Il governo proibisce la pratica pubblica di altre religioni". "È assurdo imporre a un individuo o a una società straniera la propria religione o i propri principi," ha dichiarato il 6 settembre a New York il Principe Ereditario Abd Allah all'U.N. Third Millennium.

Gli stranieri in pubblico devono conformarsi alle pratiche locali (ad ogni modo, la preghiera 5 volte al giorno o le pratiche musulmane non sono obbligatorie). Il vestito conservatore è previsto, specialmente per le donne che viaggiano nelle zone rurali. I negozi e i ristoranti chiudono cinque volte al giorno per la preghiera e le esposizioni pubbliche dei simboli religiosi o politici stranieri non è tollerata. Durante il Ramadan mangiare, bere o fumare in pubblico durante le ore diurne è proibito[3]. Alle scuole straniere è spesso richiesto di insegnare un segmento introduttivo annuale sull'Islam.



Direi che non manca nulla...

I tuoi interventi sono oggettivi, non c'è che dire. Mi spiace solo di aver perso tempo nel leggerli, se avessi scritto prima le idiozie di cui sopra mi sarei risparmiato un bel pò di tempo.

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 08:42

Fbi, “segnalati a Italia 5 nominativi sospetti
Allerta su Scala, Duomo di Milano e San Pietro”

Aumentano controlli e posti di blocco a Roma e Milano. L’intelligence americana gira al nostro Paese
una informativa ricevuta dalla Dea. Governo: “Né enfasi né sottovalutazione delle segnalazioni ricevute”


L’Italia rafforza il livello di sicurezza per l’allerta attentati legati al terrorismo internazionale. Alla base della decisione del governo un’informativa arrivata dagli Stati Uniti dall’Fbi che indica come possibili obiettivi la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e il teatro della Scala di Milano. L’informativa è stata trasmessa alla Dea e infine ai servizi segreti italiani. Per questo sono state adottate nuove misure di sicurezza e prevenzione in varie città italiane. I nuovi elementi investigativi, secondo fonti citate dall’Ansa, serviranno ora per fare ulteriori attività indagine: in particolare sono stati forniti 5 nominativi arabi sui quali per ora non ci sono ulteriori riscontri

Informativa degli investigatori americani ai servizi italiani. Alzato il livello di allerta. Maxi-posto di blocco sull'Aurelia, falso allarme bomba vicino all'ambasciata Usa a Roma. Già attivate le misure per il Giubileo che inizierà l'8 dicembre. Il Papa: "Per favore niente porte blindate nella Chiesa". Ma piazza San Pietro ha già cominciato a svuotarsi. Renzi: "Annullare la cerimonia d'apertura? Non ci penso proprio"

Cinque giorni dopo gli attacchi di Parigi, venti giorni prima dell’inizio del Giubileo, scatta l’allarme rosso in Italia: l’Fbi ha inviato alle autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e il teatro alla Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato. Nell’informativa arrivata dagli Stati Uniti ai servizi segreti italiani vengono indicati anche i nomi di 5 soggetti, definiti “arabi“, che potrebbero essere presenti nel nostro Paese, personaggi sospetti da ricercare. Per ora non ci sono riscontri, ma le indagini sono appena cominciate: gli agenti italiani incroceranno ora le informazioni americane con quelle raccolte finora.

Il rapporto del Federal Bureau of Investigation, che a sua volta ha raccolto dalla Dea, l’Agenzia federale antidroga, ha fatto scattare immediatamente la massima allerta, anche se sia dall’Fbi sia dagli altri servizi stranieri e anche dalle verifiche che da giorni stanno conducendo i nostri apparati di sicurezza (dicono fonti dell’intelligence e dell’antiterrorismo) non sarebbero stati raccolti segnali diretti di minacce concrete. Nel documento arrivato dagli Stati Uniti non ci sarebbero infatti indicazioni né temporali né di progettualità specifiche ma solo indicazioni generiche.

La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Stati Uniti è stata la circolare che il dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha inviato ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente – per quanto possibile visto che l’allerta è già a livello 2, un gradino sotto rispetto a quello che scatta in caso di attacco terroristico – la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Sono stati inoltre disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone o veicoli sospetti. Uno di questi, di dimensioni superiori al consueto, è stato organizzato sull’Aurelia, in provincia di Grosseto, con auto del reparto prevenzione crimine di Firenze, Digos, squadra mobile: in tutto 14 mezzi. L’attenzione resta alta. Basta citare l’ennesimo falso allarme alla fermata dell’autobus vicina all’ambasciata americana, a Roma, nel tratto di via Veneto tra piazza Barberini e via Bissolati. L’intervento di forze dell’ordine e artificieri si è reso necessario per verificare il contenuto di una borsa sospetta: all’interno c’era un cuscino.

In un momento come questo, con allarmi – veri o falsi che siano – in mezza Europa, partite di calcio sospese, continui blitz delle forze speciali alla ricerca di presunti terroristi e cellule nascoste, nessuna segnalazione può essere tralasciata e, anzi, va vagliata con la massima attenzione. Per evitare che la paura che già si sta diffondendo tra i cittadini, diventi panico. Non è un caso che tutte le autorità vadano ripetendo che non bisogna farsi sopraffare dal terrore: l’ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi – “dobbiamo prima di tutto vivere, ci vuole il coraggio di non rinchiudersi e di non rinunciare alla nostra identità” – e l’ha ribadito il prefetto Franco Gabrielli: “Siamo consapevoli di essere all’interno di una minaccia, ma questo non ci deve minimamente indurre ad atteggiamenti di paura”. La linea è quella indicata da Renzi: né enfasi né sottovalutazione. Ribadita anche in serata da fonti di Palazzo Chigi, dopo l’allarme dell’Fbi: le segnalazioni sulla sicurezza in Italia da Paesi amici e alleati sono costanti, spiega la presidenza del Consiglio, e sono oggetto di attenta valutazione dalle forze di sicurezza italiane senza enfatizzazioni ma anche senza sottovalutazioni.

Dopo la strage di Parigi i livelli di sicurezza sono quasi massimi, come in molti altri Paesi d’Europa. I presidi delle forze armate, a Roma, sono visibilmente aumentati, soprattutto attorno agli obiettivi sensibili: il Vaticano, le stazioni ferroviarie e della metropolitana, gli aeroporti e i luoghi di aggregazione. Tra le misure da prendere, non bisogna trascurare la cybersecurity per tracciare cosa passa sul web, ha avvertito in un’intervista a SkyTg24 il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha aggiunto, tra l’altro, che la prossima settimana farà una proposta al Parlamento “per un investimento ulteriore in sicurezza e sul recupero di determinate realtà, come le periferie”.

Mentre mancano tre settimane al Giubileo, a Roma, per gestire le emergenze, è stato già attivato un numero unico, il 112, la cui centrale operativa è stata inaugurata sulla via Laurentina, nella periferia sud della Capitale. Entro la fine del mese lavorerà a pieno regime, con 80 operatori che smisteranno le chiamate a polizia, carabinieri, vigili del fuoco, emergenza sanitaria. Tra i potenziali mezzi d’attacco più problematici da contrastare ci sono i droni: è allo studio un sistema di intercettazione e abbattimento, fa sapere il prefetto Franco Gabrielli. “Con il piano presentato dal questore e approvato dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, avremo un presidio, di fatto, in quasi tutte le stazioni delle tre linee della metropolitana, nei nodi di scambio e in tutti quei luoghi di aggregazione che possono rappresentare degli obiettivi”.

Il Vaticano è considerato tra i primi obiettivi sensibili, anche perché il Califfato ha a più riprese usato l’immagine di San Pietro come obiettivo da conquistare, sul quale innalzare la bandiera. Oltre che dagli uomini dei corpi pontifici (le 110 guardie svizzere e i 130 gendarmi), la Santa Sede è presidiata all’esterno dei suoi confini dalla polizia e dai carabinieri. I mezzi blindati e le volanti nella zona sono sensibilmente aumentati negli ultimi giorni. I fedeli in piazza, sia in occasione dell’Angelus di domenica che oggi per l’udienza generale, sono stati controllati con il metal detector: attenzione, in particolare, a zaini, borse e trolley.

In questo clima è nato (ma anche subito finito) il dibattito sull’eventuale annullamento dell’apertura del Giubileo, l’8 dicembre. “Non ci penso proprio – ha chiarito lo stesso capo del governo Renzi in giornata – Massima attenzione, ma il papa è un obiettivo sempre, al di là del Giubileo”. “Sarebbe una vittoria per il terrorismo” ha ribadito il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto” ha chiesto Papa Francesco in udienza generale, a piazza San Pietro. Ma la piazza sembrava contenere meno delle 15mila persone che avevano chiesto il biglietto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... a/2232892/

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 09:00

Non è la prima che gli Americani ci dicono che ci possono essere possibili imminenti attentati in Italia,ci vogliono spingere alla guerra,è questo che sperano! [8)] , guarda caso avvertono solo noi che non partecipiamo attivamente mentre nei Paesi dove i terroristi hanno colpito non sono stati avvisati minimamente,curioso no?. [:246]

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 09:33

nemesis-gt ha scritto:Fbi, “segnalati a Italia 5 nominativi sospetti
Allerta su Scala, Duomo di Milano e San Pietro”

Aumentano controlli e posti di blocco a Roma e Milano. L’intelligence americana gira al nostro Paese
una informativa ricevuta dalla Dea. Governo: “Né enfasi né sottovalutazione delle segnalazioni ricevute”


L’Italia rafforza il livello di sicurezza per l’allerta attentati legati al terrorismo internazionale. Alla base della decisione del governo un’informativa arrivata dagli Stati Uniti dall’Fbi che indica come possibili obiettivi la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e il teatro della Scala di Milano. L’informativa è stata trasmessa alla Dea e infine ai servizi segreti italiani. Per questo sono state adottate nuove misure di sicurezza e prevenzione in varie città italiane. I nuovi elementi investigativi, secondo fonti citate dall’Ansa, serviranno ora per fare ulteriori attività indagine: in particolare sono stati forniti 5 nominativi arabi sui quali per ora non ci sono ulteriori riscontri

Informativa degli investigatori americani ai servizi italiani. Alzato il livello di allerta. Maxi-posto di blocco sull'Aurelia, falso allarme bomba vicino all'ambasciata Usa a Roma. Già attivate le misure per il Giubileo che inizierà l'8 dicembre. Il Papa: "Per favore niente porte blindate nella Chiesa". Ma piazza San Pietro ha già cominciato a svuotarsi. Renzi: "Annullare la cerimonia d'apertura? Non ci penso proprio"

Cinque giorni dopo gli attacchi di Parigi, venti giorni prima dell’inizio del Giubileo, scatta l’allarme rosso in Italia: l’Fbi ha inviato alle autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e il teatro alla Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato. Nell’informativa arrivata dagli Stati Uniti ai servizi segreti italiani vengono indicati anche i nomi di 5 soggetti, definiti “arabi“, che potrebbero essere presenti nel nostro Paese, personaggi sospetti da ricercare. Per ora non ci sono riscontri, ma le indagini sono appena cominciate: gli agenti italiani incroceranno ora le informazioni americane con quelle raccolte finora.

Il rapporto del Federal Bureau of Investigation, che a sua volta ha raccolto dalla Dea, l’Agenzia federale antidroga, ha fatto scattare immediatamente la massima allerta, anche se sia dall’Fbi sia dagli altri servizi stranieri e anche dalle verifiche che da giorni stanno conducendo i nostri apparati di sicurezza (dicono fonti dell’intelligence e dell’antiterrorismo) non sarebbero stati raccolti segnali diretti di minacce concrete. Nel documento arrivato dagli Stati Uniti non ci sarebbero infatti indicazioni né temporali né di progettualità specifiche ma solo indicazioni generiche.

La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Stati Uniti è stata la circolare che il dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha inviato ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente – per quanto possibile visto che l’allerta è già a livello 2, un gradino sotto rispetto a quello che scatta in caso di attacco terroristico – la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Sono stati inoltre disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone o veicoli sospetti. Uno di questi, di dimensioni superiori al consueto, è stato organizzato sull’Aurelia, in provincia di Grosseto, con auto del reparto prevenzione crimine di Firenze, Digos, squadra mobile: in tutto 14 mezzi. L’attenzione resta alta. Basta citare l’ennesimo falso allarme alla fermata dell’autobus vicina all’ambasciata americana, a Roma, nel tratto di via Veneto tra piazza Barberini e via Bissolati. L’intervento di forze dell’ordine e artificieri si è reso necessario per verificare il contenuto di una borsa sospetta: all’interno c’era un cuscino.

In un momento come questo, con allarmi – veri o falsi che siano – in mezza Europa, partite di calcio sospese, continui blitz delle forze speciali alla ricerca di presunti terroristi e cellule nascoste, nessuna segnalazione può essere tralasciata e, anzi, va vagliata con la massima attenzione. Per evitare che la paura che già si sta diffondendo tra i cittadini, diventi panico. Non è un caso che tutte le autorità vadano ripetendo che non bisogna farsi sopraffare dal terrore: l’ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi – “dobbiamo prima di tutto vivere, ci vuole il coraggio di non rinchiudersi e di non rinunciare alla nostra identità” – e l’ha ribadito il prefetto Franco Gabrielli: “Siamo consapevoli di essere all’interno di una minaccia, ma questo non ci deve minimamente indurre ad atteggiamenti di paura”. La linea è quella indicata da Renzi: né enfasi né sottovalutazione. Ribadita anche in serata da fonti di Palazzo Chigi, dopo l’allarme dell’Fbi: le segnalazioni sulla sicurezza in Italia da Paesi amici e alleati sono costanti, spiega la presidenza del Consiglio, e sono oggetto di attenta valutazione dalle forze di sicurezza italiane senza enfatizzazioni ma anche senza sottovalutazioni.

Dopo la strage di Parigi i livelli di sicurezza sono quasi massimi, come in molti altri Paesi d’Europa. I presidi delle forze armate, a Roma, sono visibilmente aumentati, soprattutto attorno agli obiettivi sensibili: il Vaticano, le stazioni ferroviarie e della metropolitana, gli aeroporti e i luoghi di aggregazione. Tra le misure da prendere, non bisogna trascurare la cybersecurity per tracciare cosa passa sul web, ha avvertito in un’intervista a SkyTg24 il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha aggiunto, tra l’altro, che la prossima settimana farà una proposta al Parlamento “per un investimento ulteriore in sicurezza e sul recupero di determinate realtà, come le periferie”.

Mentre mancano tre settimane al Giubileo, a Roma, per gestire le emergenze, è stato già attivato un numero unico, il 112, la cui centrale operativa è stata inaugurata sulla via Laurentina, nella periferia sud della Capitale. Entro la fine del mese lavorerà a pieno regime, con 80 operatori che smisteranno le chiamate a polizia, carabinieri, vigili del fuoco, emergenza sanitaria. Tra i potenziali mezzi d’attacco più problematici da contrastare ci sono i droni: è allo studio un sistema di intercettazione e abbattimento, fa sapere il prefetto Franco Gabrielli. “Con il piano presentato dal questore e approvato dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, avremo un presidio, di fatto, in quasi tutte le stazioni delle tre linee della metropolitana, nei nodi di scambio e in tutti quei luoghi di aggregazione che possono rappresentare degli obiettivi”.

Il Vaticano è considerato tra i primi obiettivi sensibili, anche perché il Califfato ha a più riprese usato l’immagine di San Pietro come obiettivo da conquistare, sul quale innalzare la bandiera. Oltre che dagli uomini dei corpi pontifici (le 110 guardie svizzere e i 130 gendarmi), la Santa Sede è presidiata all’esterno dei suoi confini dalla polizia e dai carabinieri. I mezzi blindati e le volanti nella zona sono sensibilmente aumentati negli ultimi giorni. I fedeli in piazza, sia in occasione dell’Angelus di domenica che oggi per l’udienza generale, sono stati controllati con il metal detector: attenzione, in particolare, a zaini, borse e trolley.

In questo clima è nato (ma anche subito finito) il dibattito sull’eventuale annullamento dell’apertura del Giubileo, l’8 dicembre. “Non ci penso proprio – ha chiarito lo stesso capo del governo Renzi in giornata – Massima attenzione, ma il papa è un obiettivo sempre, al di là del Giubileo”. “Sarebbe una vittoria per il terrorismo” ha ribadito il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto” ha chiesto Papa Francesco in udienza generale, a piazza San Pietro. Ma la piazza sembrava contenere meno delle 15mila persone che avevano chiesto il biglietto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... a/2232892/



fare un attentato al duomo
stile sparare sulla folla
mi sembra problematico..
è sempre presidiata da polizia e carabinieri..
a meno di non piazzare una bomba
o all'azione di kamikaze..
ma anche lì coi cani antiesplosivo
non è facile..

Re: ATTENTATI ...

19/11/2015, 10:43

Aztlan ha scritto:Mettiamo una cosa in chiaro per tutte,

da nessuna parte al mondo c' è scritto che "dove c' è la dittatura... si deve intervenire con la forza... per instaurare la democrazia".

Questa è la falsità ideologica degli americani per fare i loro interessi imperiali


Punto e a capo... Ottimo aztlan.... Soprattutto visto che solitamente è SEMPRE l'occidente ad arrogarsi il diritto di definire CHI sia e soprattutto QUANDO costui diventa un dittatore sanguinario.

Saddam fintanto che andava bene l'hanno pure armato... eddai! Così come il presidente dell'ucraina prima di piazza maidan e persino Assad.

[:305]

Se in futuro vincesse le elezioni qualcuno ostile agli interessi USA in Italia sarebbero autorizzati a bombardarci solo perché LORO lo definiscono un ditattore?!

RAGIONATE!!!!
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