21/11/2015, 13:46
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Wolframio ha scritto:A proposito della guerra del Golfo, circola questa slide.
Non è da prendere per oro colato, ma stento a credere che l'America partecipi alle guerre per il gusto di perdere uomini e miliardi di dollari.
Se cosi fosse in America ci sono dei pazzi da legare.
Se in questa slide ci sono solo fandonnie, direi di stracciare la laurea a chi le ha scritte o di impedire che ne conseguano una.
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Perché si fa una guerra? I retroscena dell’attacco americano all’IRAQ nel 1991 Tratto da una lezione del corso di “Modellistica e Gestione delle Risorse Naturali 1”, Politecnico di Milano Il http://www.cryogenteam.com vi esorta a sostenere la diffusione di questo documento, grazie clicca con il mouse per proseguirewww.cryogenteam.com
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I costi della Guerra del Golfo 40 miliardi di dollari Cioè 42 miliardi di euro Cioè 80.000 miliardi di lire
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Ma chi li ha pagati? Verrebbe spontaneo dire che i 40 miliardi di $ siano stati pagati dagli USA… Ma ciò è vero solo in parte: infatti… 40 MILIARDI $ Il 25% dei costi è stato coperto dagli USA (10 MILIARDI $) Il 75% dei costi è stato coperto dai paesi arabi, in particolare da Kuwait e Arabia Saudita (30 MILIARDI $)
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Ma dove li hanno trovati i soldi? Il prezzo del petrolio, prima della guerra, era di circa 15 $ al barile… …ma con la Guerra del Golfo è lievitato fino a 42 $ al barile, generando un guadagno EXTRA stimato attorno ad almeno 60 miliardi di $ E a chi è andato questo guadagno? Nei Paesi Arabi vige la legge del fifty-fifty: 50% al governo locale, 50% alla multinazionale che controlla il giacimento. Quindi…
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Ma dove li hanno trovati i soldi? Guadagno netto dal rincaro del petrolio: 60 MILIARDI $ 30 MILIARDI $ alle compagnie petrolifere 30 MILIARDI $ ai governi dei paesi arabi (Kuwait + Arabia Saudita)
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Ma di chi sono le compagnie petrolifere? Nel Medio Oriente l’estrazione e il commercio del petrolio è totalmente in mano alle 7 Sorelle (Shell, Tamoil, Esso…), tutte americane, di cui 5 di proprietà statale americana. 30 MILIARDI $ Circa 21 miliardi $ al governo americano Circa 9 miliardi $ a privati americani
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Facciamo un po’ di conti… Spese di Guerra Guadagno dal rincaro del petrolio Ricavi o perdite Paesi Arabi 30 miliardi $ 0 Governo USA 10 miliardi $ 21 miliardi $ Privati USA 0 9 miliardi $ Ricavo di 9 miliardi $ Adesso tutto è chiaro… gli USA hanno guadagnato 20 miliardi di $ dalla guerra! Altro che liberare il Kuwait… volevano solo intascare la grana! Ricavo di 11 miliardi $
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Ma non è ancora finita… 1. Chi ha pagato, alla fine dei conti, la guerra del ’91 in Iraq? Quelli che utilizzano il petrolio… …cioè noi!!!
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Ma non è ancora finita… Quindi gli USA, tra aumento del prezzo del greggio e guadagni dell’indotto bellico, hanno guadagnato… 11 miliardi di $ direttamente 49 miliardi di $ dall’indotto!!!
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Ma non è ancora finita… 2. Dove sono andati a finire i 40 miliardi di $ spesi nella guerra? Nell’industria bellica, che guardacaso è quasi totalmente… AMERICANA!!!
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Ultime considerazioni È facile immaginare come la Guerra del golfo, nel 1991, sia stata combattuta esclusivamente per questi motivi economici, e non per qualche fine “umanitario” o di “difesa della libertà”. Ma adesso risulta facile anche capire altri due fatti di attualità: il perché della guerra in Afghanistan e della probabile, nuova guerra in Iraq.
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Ultime considerazioni In particolare, la guerra in Afghanistan aveva come principale obiettivo l’instaurazione di un governo fantoccio che desse il via libera alla costruzione di un oleodotto (di proprietà americana) lungo 2.500 km attraverso il suo territorio. Questo oleodotto, di importanza strategica, ha come unica alternativa la costruzione di un altro oleodotto, lungo 5.500 km, enormemente più costoso da costruire e da mantenere, a causa delle tasse che i paesi attraversati imporrebbero agli USA. Molto più facile, quindi, radere al suolo un paese già martoriato da 30 anni di guerra e renderlo una propria dependance, con la possibilità di costruire e gestire l’oleodotto-scorciatoia in tutta tranquillità.
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Ultime considerazioni Per capire come mai Bush jr. voglia attaccare di nuovo l’Iraq bisogna invece sapere che gli USA sono in rotta con i loro maggiori fornitori di petrolio nell’area mediorientale: l’Arabia Saudita. La rottura sta diventando insanabile, sia perché l’Arabia Saudita è uno dei Paesi maggiormente coinvolti nel terrorismo di Bin Laden, sia perché l’opinione pubblica internazionale è schierata in massa contro questo paese a causa del mancato rispetto dei più elementari diritti umani. Per l’amministrazione Bush si è quindi creato un obiettivo prioritario: cercare un’alternativa petrolifera all’Arabia Saudita nell’area mediorientale.
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Ultime considerazioni Il modo più facile, ovviamente, è fare una guerra all’Iraq e instaurare un regime fantoccio alla dipendenza diretta degli stessi USA. La domanda che sorge spontanea è: perché l’Iraq? Per 3 semplici motivi: è un paese che non può difendersi (la povertà causata dall’embargo provoca la morte per fame di 300.000 bambini ogni anno). l’Iraq offre un facile pretesto (la presenza di fantomatiche armi di distruzione di massa, che peraltro sono sviluppabili solo con un’altissima tecnologia e notevoli capitali, due cose che l’Iraq proprio non possiede) per giustificare l’attacco agli occhi dell’opinione pubblica, che nulla sa delle vere cause della guerra (le lotte per il controllo del petrolio). al momento, l’Iraq non gode della protezione di nessuno stato potente, in grado di opporsi con decisione alla minaccia di un attacco americano.
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Ultime considerazioni In più, negli ultimi 3 mesi, è scoppiata in tutta la sua drammaticità la rivolta sociale in Venezuela, in seguito alle disastrose condizioni di vita della popolazione, dettate dalle multinazionali statunitensi del petrolio Il Venezuela è infatti il maggior rifornitore di greggio degli Stati Uniti. Cercare un’alternativa ad Arabia Saudita e Venezuela è diventato quindi l’oggetto prioritario dell’amministrazione Bush.
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Cosa fare? Innanzitutto, far conoscere a più persone possibili le vere cause della guerra. Se una persona è ignorante, è facilmente controllabile. Se invece comincia a ragionare con la propria testa, è in grado di opporsi a scelte barbare e assurde dettate dal puro interesse economico. Sostenere tutte le associazioni che si battono per evitare questa nuova, inutile guerra. Bastano piccoli gesti, come appendere uno straccetto bianco allo zaino o alla borsa, oppure esporre la bandiera della pace al balcone. Firmare l’appello contro la guerra sul sito di Emergency: http://www.emergency.it http://www.emergency.it
21/11/2015, 15:29
alcar ha scritto:
E a desso chi glielo dice a kinaido?
21/11/2015, 15:31
bleffort ha scritto:alcar ha scritto:
E a desso chi glielo dice a kinaido?
Per non fargli venire un colpo, diteglielo a piccoli "sorsi".
21/11/2015, 15:32
21/11/2015, 16:33
21/11/2015, 16:53
21/11/2015, 17:02
21/11/2015, 17:50
Aztlan ha scritto:E' molto peggio di così...
Non solo vogliono vietare la crittografia, vogliono pure vietare le opinioni non allineate... siamo alla dittatura.
21/11/2015, 18:00
Lo so che mi darete del pazzo. Ma una impressione del genere ha dato qualche sbavatura negli attentati di Londra, quattro esplosioni simultanee nel metrò il 7 luglio 2005. Io ero là come inviato, e me lo ricordo. I quattro terroristi, abitanti a Luton, lasciano la macchina nel parcheggio di Luton per prendere il treno per Londra: con tanto di bollo orario sul parabrezza, come se dovessero tornare la sera a casa, non finire i loro giorni da kamikaze. Hanno degli zaini. Che esplodono in tre stazioni del metrò. Il quarto, Hasib Mir Husain, di 18 anni, è salito invece su un autobus a due piani; si spargono le prime voci che qualcosa di orribile è accaduto nel metrò. Il bus esce misteriosamente dal suo percorso e si mette in una piazzetta appartata, Tavistock (mai saputo chi ha avvisato l’autista); il giovane – testimonieranno gli altri passeggeri sopravvissuti – si mette a frugare freneticamente nel suo zaino, tutto sudato – e lo zaino gli esplode in faccia. Come sappiamo, era stata indetta una esercitazione che simulava esattamente quella quadruplice esplosione a Londra; forse i quattro ragazzi erano stati ingaggiati per “l’esercitazione” che a loro insaputa diventò reale? Forniti dello zaino che ciascuno di loro aveva? Sono tutti morti, e non possono rispondere.
Anche a Parigi il 13 novembre c’è stata la esercitazione di soccorritori, poliziotti e pompieri proprio mentre avvenivano le stragi. O anche le mancate stragi.
Mancata strage, di sicuro allo Stade de France, durante la partita dove era presente (raccontano) Hollande. Ben tre kamikaze si sono fatti saltare – in modo così maldestro, da ammazzare solo loro stessi e un passante, per caso.
21/11/2015, 18:10
21/11/2015, 18:19
21/11/2015, 18:41
Wolframio ha scritto:Guarda su youtube.com
Parigi, Bassem lancia un video messaggio ai musulmani: 'Tocca a noi fare pulizia' (Di sabato 21 novembre 2015) Si chiama Bassem Braiki, il blogger francese e musulmano che ha la geniale idea di fare un video messaggio rivolgendosi a tutti i musulmani come lui, indicando la necessità di fare pulizia delle persone che utilizzano la religione come giustificazione per uccidere, invalidando anche la loro dignità, la personalità di coloro che credono in un Dio che non chiede di uccidere il prossimo. Consapevole del fatto che gli attentati e le stragi, come l'ultima di Parigi, hanno 'messo in un solo mazzo' tutti i musulmani, Bassem dichiara di essere stufo di questi attentati e di credere fermamente che ora tocchi ai 'muslim' iniziare un'opera di 'pulizia'. Non deve essere infatti facile per i musulmani condurre una vita normale in Francia, nel momento in cui tutto il mondo li considera dei terroristi e ha delle riserve verso tutti coloro che credono nella religione islamica. Bassem ai musulmani: ...
Ben detto