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Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 13:46

Come ho scritto in altro post:

Più che altro è l'America che si è fatta da parte!

Politiche sbagliate dappertutto; guerra all'Irak, sbagliata; guerra all'Afganistan, sbagliata; guerra alla Libia (seppur contenuta), sbagliata.

Da opinioni scambiate con alcuni di loro, il popolo americano è stufo di veder arrivare i propri ragazzi dentro le bare, "senza motivo", da Paesi lontani ...

Così, visto che l'Europa non esiste, i francesi si sono alleati con i russi, avendo in comune, come nemico, l'ISIS .
L'Italia e gli altri Stati sono defilati (tedeschi compresi), per cui la Russia ha giocato la carta del "campo libero", visto che l'America, ritirandosi, ha lasciato tutto il Medio Oriente abbandonato sé stesso (praticamente nel caos, data la mancanza politica dopo ogni intervento, leggi Irak ed Afganistan).
La Cina, sta alla sponda del fiume .......... e nell'attesa si ... rafforza.
Così, l'"orso russo" è tornato, quasi a sorpresa (e dopo l'abbattimento di un suo aereo) alla ribalta, facendo dimenticare in tal modo l'"affare Ucraina" ... [;)]
E Obama? Si lecca le ferite ...........

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 14:33

A proposito della guerra del Golfo, circola questa slide.
Non è da prendere per oro colato, ma stento a credere che l'America partecipi alle guerre per il gusto di perdere uomini e miliardi di dollari.
Se cosi fosse in America ci sono dei pazzi da legare.
Se in questa slide ci sono solo fandonnie, direi di stracciare la laurea a chi le ha scritte o di impedire che ne conseguano una.
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Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 15:08

Wolframio ha scritto:A proposito della guerra del Golfo, circola questa slide.
Non è da prendere per oro colato, ma stento a credere che l'America partecipi alle guerre per il gusto di perdere uomini e miliardi di dollari.
Se cosi fosse in America ci sono dei pazzi da legare.
Se in questa slide ci sono solo fandonnie, direi di stracciare la laurea a chi le ha scritte o di impedire che ne conseguano una.
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E a desso chi glielo dice a kinaido?

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Perché si fa una guerra? I retroscena dell’attacco americano all’IRAQ nel 1991 Tratto da una lezione del corso di “Modellistica e Gestione delle Risorse Naturali 1”, Politecnico di Milano Il http://www.cryogenteam.com vi esorta a sostenere la diffusione di questo documento, grazie clicca con il mouse per proseguirewww.cryogenteam.com
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I costi della Guerra del Golfo 40 miliardi di dollari Cioè 42 miliardi di euro Cioè 80.000 miliardi di lire
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Ma chi li ha pagati? Verrebbe spontaneo dire che i 40 miliardi di $ siano stati pagati dagli USA… Ma ciò è vero solo in parte: infatti… 40 MILIARDI $ Il 25% dei costi è stato coperto dagli USA (10 MILIARDI $) Il 75% dei costi è stato coperto dai paesi arabi, in particolare da Kuwait e Arabia Saudita (30 MILIARDI $)
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Ma dove li hanno trovati i soldi? Il prezzo del petrolio, prima della guerra, era di circa 15 $ al barile… …ma con la Guerra del Golfo è lievitato fino a 42 $ al barile, generando un guadagno EXTRA stimato attorno ad almeno 60 miliardi di $ E a chi è andato questo guadagno? Nei Paesi Arabi vige la legge del fifty-fifty: 50% al governo locale, 50% alla multinazionale che controlla il giacimento. Quindi…
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Ma dove li hanno trovati i soldi? Guadagno netto dal rincaro del petrolio: 60 MILIARDI $ 30 MILIARDI $ alle compagnie petrolifere 30 MILIARDI $ ai governi dei paesi arabi (Kuwait + Arabia Saudita)
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Ma di chi sono le compagnie petrolifere? Nel Medio Oriente l’estrazione e il commercio del petrolio è totalmente in mano alle 7 Sorelle (Shell, Tamoil, Esso…), tutte americane, di cui 5 di proprietà statale americana. 30 MILIARDI $ Circa 21 miliardi $ al governo americano Circa 9 miliardi $ a privati americani
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Facciamo un po’ di conti… Spese di Guerra Guadagno dal rincaro del petrolio Ricavi o perdite Paesi Arabi 30 miliardi $ 0 Governo USA 10 miliardi $ 21 miliardi $ Privati USA 0 9 miliardi $ Ricavo di 9 miliardi $ Adesso tutto è chiaro… gli USA hanno guadagnato 20 miliardi di $ dalla guerra! Altro che liberare il Kuwait… volevano solo intascare la grana! Ricavo di 11 miliardi $
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Ma non è ancora finita… 1. Chi ha pagato, alla fine dei conti, la guerra del ’91 in Iraq? Quelli che utilizzano il petrolio… …cioè noi!!!
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Ma non è ancora finita… Quindi gli USA, tra aumento del prezzo del greggio e guadagni dell’indotto bellico, hanno guadagnato… 11 miliardi di $ direttamente 49 miliardi di $ dall’indotto!!!
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Ma non è ancora finita… 2. Dove sono andati a finire i 40 miliardi di $ spesi nella guerra? Nell’industria bellica, che guardacaso è quasi totalmente… AMERICANA!!!
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Ultime considerazioni È facile immaginare come la Guerra del golfo, nel 1991, sia stata combattuta esclusivamente per questi motivi economici, e non per qualche fine “umanitario” o di “difesa della libertà”. Ma adesso risulta facile anche capire altri due fatti di attualità: il perché della guerra in Afghanistan e della probabile, nuova guerra in Iraq.
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Ultime considerazioni In particolare, la guerra in Afghanistan aveva come principale obiettivo l’instaurazione di un governo fantoccio che desse il via libera alla costruzione di un oleodotto (di proprietà americana) lungo 2.500 km attraverso il suo territorio. Questo oleodotto, di importanza strategica, ha come unica alternativa la costruzione di un altro oleodotto, lungo 5.500 km, enormemente più costoso da costruire e da mantenere, a causa delle tasse che i paesi attraversati imporrebbero agli USA. Molto più facile, quindi, radere al suolo un paese già martoriato da 30 anni di guerra e renderlo una propria dependance, con la possibilità di costruire e gestire l’oleodotto-scorciatoia in tutta tranquillità.
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Ultime considerazioni Per capire come mai Bush jr. voglia attaccare di nuovo l’Iraq bisogna invece sapere che gli USA sono in rotta con i loro maggiori fornitori di petrolio nell’area mediorientale: l’Arabia Saudita. La rottura sta diventando insanabile, sia perché l’Arabia Saudita è uno dei Paesi maggiormente coinvolti nel terrorismo di Bin Laden, sia perché l’opinione pubblica internazionale è schierata in massa contro questo paese a causa del mancato rispetto dei più elementari diritti umani. Per l’amministrazione Bush si è quindi creato un obiettivo prioritario: cercare un’alternativa petrolifera all’Arabia Saudita nell’area mediorientale.
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Ultime considerazioni Il modo più facile, ovviamente, è fare una guerra all’Iraq e instaurare un regime fantoccio alla dipendenza diretta degli stessi USA. La domanda che sorge spontanea è: perché l’Iraq? Per 3 semplici motivi:  è un paese che non può difendersi (la povertà causata dall’embargo provoca la morte per fame di 300.000 bambini ogni anno).  l’Iraq offre un facile pretesto (la presenza di fantomatiche armi di distruzione di massa, che peraltro sono sviluppabili solo con un’altissima tecnologia e notevoli capitali, due cose che l’Iraq proprio non possiede) per giustificare l’attacco agli occhi dell’opinione pubblica, che nulla sa delle vere cause della guerra (le lotte per il controllo del petrolio).  al momento, l’Iraq non gode della protezione di nessuno stato potente, in grado di opporsi con decisione alla minaccia di un attacco americano.
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Ultime considerazioni In più, negli ultimi 3 mesi, è scoppiata in tutta la sua drammaticità la rivolta sociale in Venezuela, in seguito alle disastrose condizioni di vita della popolazione, dettate dalle multinazionali statunitensi del petrolio Il Venezuela è infatti il maggior rifornitore di greggio degli Stati Uniti. Cercare un’alternativa ad Arabia Saudita e Venezuela è diventato quindi l’oggetto prioritario dell’amministrazione Bush.
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Cosa fare? Innanzitutto, far conoscere a più persone possibili le vere cause della guerra. Se una persona è ignorante, è facilmente controllabile. Se invece comincia a ragionare con la propria testa, è in grado di opporsi a scelte barbare e assurde dettate dal puro interesse economico. Sostenere tutte le associazioni che si battono per evitare questa nuova, inutile guerra. Bastano piccoli gesti, come appendere uno straccetto bianco allo zaino o alla borsa, oppure esporre la bandiera della pace al balcone. Firmare l’appello contro la guerra sul sito di Emergency: http://www.emergency.it http://www.emergency.it

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 15:29

alcar ha scritto:
E a desso chi glielo dice a kinaido?


Per non fargli venire un colpo diteglielo a piccoli "sorsi". [:D]
Ultima modifica di bleffort il 21/11/2015, 15:32, modificato 1 volta in totale.

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 15:31

bleffort ha scritto:
alcar ha scritto:
E a desso chi glielo dice a kinaido?


Per non fargli venire un colpo, diteglielo a piccoli "sorsi" [:D] .

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 15:32

Guarda su youtube.com


Parigi, Bassem lancia un video messaggio ai musulmani: 'Tocca a noi fare pulizia' (Di sabato 21 novembre 2015) Si chiama Bassem Braiki, il blogger francese e musulmano che ha la geniale idea di fare un video messaggio rivolgendosi a tutti i musulmani come lui, indicando la necessità di fare pulizia delle persone che utilizzano la religione come giustificazione per uccidere, invalidando anche la loro dignità, la personalità di coloro che credono in un Dio che non chiede di uccidere il prossimo. Consapevole del fatto che gli attentati e le stragi, come l'ultima di Parigi, hanno 'messo in un solo mazzo' tutti i musulmani, Bassem dichiara di essere stufo di questi attentati e di credere fermamente che ora tocchi ai 'muslim' iniziare un'opera di 'pulizia'. Non deve essere infatti facile per i musulmani condurre una vita normale in Francia, nel momento in cui tutto il mondo li considera dei terroristi e ha delle riserve verso tutti coloro che credono nella religione islamica. Bassem ai musulmani: ...


Ben detto [:)]

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 16:33

fonte http://www.maurizioblondet.it

Brahim Abdeslam. Uno dei kamikaze. 31 anni, era proprietario a Molenbeek, il quartiere degradato belga, del caffé Les Béguines. Le autorità comunali gli avevano chiuso quel bar – il 5 novembre, per quattro mesi – perché vi si spacciava ed era un covo di piccoli delinquenti. Lui, Brahim era uno che trincava e fumava a più non posso. L’ex moglie Niama: “Si faceva di canne e dormiva tutto il giorno, non aveva lamentele contro l’occidente”: Si viveva, ricorda la ex, con il sussidio di disoccupazione, mille euro mensili.

Questo piccolo delinquente comune, a cui hanno chiuso il bar di cui è padrone il 5 novembre, il 13 novembre è a Parigi. Seduto sulla “terrasse” (ossia sui tavolini fuori, spesso riparati da vetrina) del bistrot di Comptoir Voltaire, n.253 di Bvd Voltaire, ore 21.45. Come racconteranno all‘Express il padrone del bistrot e i camerieri, Brahim s’è seduto tranquillamente al tavolo, non ha gridato Allah Akbar, niente. Un normale avventore. Quando s’è avvicinata la cameriera per prendere “la comanda”, s’è fatto saltare. La cameriera è rimasta ferita all’addome e al torace: ma l’esplosione non era abbastanza forte da ucciderla, è ricoverata non in pericolo di vita.
Una cintura esplosiva stranamente debole.

Un kamikaze che non grida per rivendicare il suo atto, che non uccide nessuno, nemmeno la cameriera che è a un metro da lui..un comportamento innocuo in modo anomalo.

Tanto più che, secondo la narrativa, è lui che in Belgio ha noleggiato la SEAT nera cercata per ogni dove, e trovata parcheggiata a Montreuil, alle porte di Parigi: con dentro 3 (diconsi tre) kalashnikov, cinque caricatori pieni, 11 vuoti….Perché non ha portato una di queste armi al bistro Comptoir Voltaire, e fatto una strage? No. Sembra quasi che il suo compito non fosse di partecipare alle stragi; magari, doveva solo aspettare gli altri e riportarli in auto in Belgio. Così era stato istruito di fare? Da chi? Sta per ordinare una bibita – ed è saltato: è morto solo lui, cintura esplosiva piccola e debole.

Magari – oso dire – radiocomandata da altri?

Lo so che mi darete del pazzo. Ma una impressione del genere ha dato qualche sbavatura negli attentati di Londra, quattro esplosioni simultanee nel metrò il 7 luglio 2005. Io ero là come inviato, e me lo ricordo. I quattro terroristi, abitanti a Luton, lasciano la macchina nel parcheggio di Luton per prendere il treno per Londra: con tanto di bollo orario sul parabrezza, come se dovessero tornare la sera a casa, non finire i loro giorni da kamikaze. Hanno degli zaini. Che esplodono in tre stazioni del metrò. Il quarto, Hasib Mir Husain, di 18 anni, è salito invece su un autobus a due piani; si spargono le prime voci che qualcosa di orribile è accaduto nel metrò. Il bus esce misteriosamente dal suo percorso e si mette in una piazzetta appartata, Tavistock (mai saputo chi ha avvisato l’autista); il giovane – testimonieranno gli altri passeggeri sopravvissuti – si mette a frugare freneticamente nel suo zaino, tutto sudato – e lo zaino gli esplode in faccia. Come sappiamo, era stata indetta una esercitazione che simulava esattamente quella quadruplice esplosione a Londra; forse i quattro ragazzi erano stati ingaggiati per “l’esercitazione” che a loro insaputa diventò reale? Forniti dello zaino che ciascuno di loro aveva? Sono tutti morti, e non possono rispondere.

Anche a Parigi il 13 novembre c’è stata la esercitazione di soccorritori, poliziotti e pompieri proprio mentre avvenivano le stragi. O anche le mancate stragi.

Mancata strage, di sicuro allo Stade de France, durante la partita dove era presente (raccontano) Hollande. Ben tre kamikaze si sono fatti saltare – in modo così maldestro, da ammazzare solo loro stessi e un passante, per caso.

Alle 21.20 uno fa’ saltare la sua cintura esplosiva al livello della porta D dello stadio, riempita di esplosivo fatto in casa e bulloni: è il solo che uccide un uomo, uno che passava troppo vicino.

21.30– Altra esplosione. 1 morto: il solo jihadista. La vetrina del ristorante vicino è solo crepata.

22. Una strada vicina, il terzo jihadista esplode per via della cintura esplosiva che porta; strano, mentre è all’entrata di un vicolo cieco, come se si fosse isolato prima di premere il bottone fatale…

Attenzione: fuori dallo stadio. E prima che la partita finisca. Se si fossero fatti esplodere dopo la partita, mentre i tifosi uscivano a frotte a prendere il metrò. L’agenzia France Presse (AFP) raccoglie lo stupore di una “fonte della polizia” che, sotto anonimato, dice: “E’ incomprensibile. Un miracolo che ci siano state così poche vittime. Concretamente, quel che hanno fatto (i jihadisti, ndr.), a parte suicidarsi, non ha alcun senso. Se volete fare una carneficina, lo fate al momento dell’entrata o dell’uscita degli spettatori…quel che è accaduto a Parigi intra muros ha senso, ma qui ci sono solo dei tizi che si sono suicidati…”.

Ma mica si son fatti saltare, qui, gli assassini. Arrivati, secondo testimoni, su una Mercedes nera nuova, coi vetri oscurati (mica la SEAT a nolo); bianchi, alti 1.85, aspetto magro-atletico, secondo alcuni testimoni oculari, vestiti di abiti neri attillati “senza cerniere lampo”. Perfettamente sbarbati, capelli corti e ben pettinati..

“Sembravano soldati o mercenari, hanno eseguito la cosa come un’operazione militare”, dicono i testimoni. “Ha cambiato il caricatore con calma molte volte, ha sparato alle vetrine verso la strada perché assicurarsi che nessuno filmasse niente o prendesse foto. Tutto è durato sei minuti”.

http://www.theguardian.com/world/2015/n ... nd-killing



Che differenza – vero? – fra questi freddi e precisi professionisti e quei pasticcioni che si fanno saltare da sé lontano da tutti, uno mentre ordina qualcosa al Comptoir Voltaire, gli altri allo stadio ma fuori e prima del tempo. Qui professionisti sembrano quasi – posso dire la parola? – kidonim. Certo, ci sono anche di jihadisti bianchi. Alti 1,85 un po’ meno. Con quell’accuratezza, meno ancora.

Altri apppunti: alle 19.30 un avventore entra in un ristorante a tre minuti dal Bataclan; vede arrivare una Polo nera con targa belga. Dentro ci sono quattro persone: “Sembravano dei morti viventi, come fossero drogati”, dice il testimone. Il guidatore e uno dei passeggeri “di tipo europeo, genere convertiti all’Islam”. Suscitano immediati sospetti nell’avventore. Il testimone esce dal ristorante alle 21.30 e quelli sono ancora lì in auto. Dieci minuti dopo apprende delle esplosioni allo stadio, e tenta di chiamare la polizia “almeno 80 volte” per segnalare quei quattro. Mai risposto, la polizia. I quattro hanno avuto il tempo di entrare al Bataclan e fare strage.

http://www.lefigaro.fr/actualite-france ... ivants.php

E che dite del cellulare trovato buttato via al Bataclan? E’ di uno degli attentatori o permette di risalire a lui: come le carte d’identità e i passaporti abbandonati? Ma c’è di meglio: “Secondo una fonte giudiziaria – scrive Le Figaro – le cinture esplosive avrebbero potuto essere azionate da telefono portatile”. Dunque da altri che dai “kamikaze”? Povere spendibili vittime radiocomandate?


Abdeslam Salah, fratello del defunto (a Comptoir Voltaire) Ibraim, amico del cosiddetto “cervello” dell’operazione Abdelhamid Abbaoud, dopo l’eccidio a Parigi è tornato in auto verso il Belgio. Sono dentro in tre. L’auto è stata fermata dalla polizia tre volte, l’ultima il 14 novembre alle 9 del mattino a Cambrai, ormai a 50 chilometri dal confine belga (in questi momenti qualunque guidatore con la pelle un po’ scura viene fermato per controlli, spiega un avvocato degli arrestati minori) – e gli agenti non hanno trovato niente di strano nel terzetto: la loro scusa sarà che Salah Abdeslam non era stato segnalato ancora come attentatore. Del resto, un uomo si era presentato a ritirare dei soldi in un ufficio postale di Saint Denis mostrando come documento d’identità il passaporto di Salah Abdeslam; a quel punto, è già un ricercato; gli impiegati hanno telefonato alla polizia; disdetta, la polizia arriva tardi, quando l’uomo è già scomparso coi suoi soldi.

https://francais.rt.com/france/10657-ho ... seport-nom


Strana mancanza di zelo – dopo la strage. Ma anche prima, non c’è male. Manuel Valls, il primo ministro di Hollande, aveva ricevuto l’offerta dai siriani di una lista dei jihadisti francesi: l’ha rifiutata. Sdegnosamente. Non hanno bisogno di farsi aiutare dai servizi del mostro Assad.

Ma non credetemi. E’ una teoria del complotto. E Francois Hollande e il governo francese hanno già annunciato in marzo che, Hollande, disturbato dalle versioni non-ufficiali che giravano sull’eccidio di Charlie Hebdo, aveva promesso di rendere illegali le teorie del complotto. “Bisogna prendere coscienza che le tesi complottiste si diffondono via internet e le reti sociali. Ora, dobbiamo ricordarci che è stata per via della parola che si è preparato lo sterminio (della Shoah!). Dobbiamo agire a livello europeo, ed anche internazionale, perché venga definito un quadro giuridico definito, e che le piattaforme internet (…) siano messe di fronte alle loro responsabilità, e sanzioni siano elevate in caso di mancanza”.

http://www.voltairenet.org/article186583.html

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 16:53

Era da qualche anno che si voleva prendere il controllo totale della rete e mettere al bando la crittografia.
Ora hanno l'occasione buona per arrivare al dunque.
Se questo non basta per superare l'ostacolo degli oppositori, con qualche nuovo attentato avranno vinto.

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 17:02

E' molto peggio di così...

Non solo vogliono vietare la crittografia, vogliono pure vietare le opinioni non allineate... siamo alla dittatura.

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 17:50

Aztlan ha scritto:E' molto peggio di così...

Non solo vogliono vietare la crittografia, vogliono pure vietare le opinioni non allineate... siamo alla dittatura.


d'accordo,vogliono che ci sia l'opinione unica,stile nord korea,e di questa situazione;creatasi,vedi attentati, cercano di approfittarne,dato che pure i popoli x timore di attentati sono consenzienti.................. [:292]

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 18:00

Lo so che mi darete del pazzo. Ma una impressione del genere ha dato qualche sbavatura negli attentati di Londra, quattro esplosioni simultanee nel metrò il 7 luglio 2005. Io ero là come inviato, e me lo ricordo. I quattro terroristi, abitanti a Luton, lasciano la macchina nel parcheggio di Luton per prendere il treno per Londra: con tanto di bollo orario sul parabrezza, come se dovessero tornare la sera a casa, non finire i loro giorni da kamikaze. Hanno degli zaini. Che esplodono in tre stazioni del metrò. Il quarto, Hasib Mir Husain, di 18 anni, è salito invece su un autobus a due piani; si spargono le prime voci che qualcosa di orribile è accaduto nel metrò. Il bus esce misteriosamente dal suo percorso e si mette in una piazzetta appartata, Tavistock (mai saputo chi ha avvisato l’autista); il giovane – testimonieranno gli altri passeggeri sopravvissuti – si mette a frugare freneticamente nel suo zaino, tutto sudato – e lo zaino gli esplode in faccia. Come sappiamo, era stata indetta una esercitazione che simulava esattamente quella quadruplice esplosione a Londra; forse i quattro ragazzi erano stati ingaggiati per “l’esercitazione” che a loro insaputa diventò reale? Forniti dello zaino che ciascuno di loro aveva? Sono tutti morti, e non possono rispondere.

Anche a Parigi il 13 novembre c’è stata la esercitazione di soccorritori, poliziotti e pompieri proprio mentre avvenivano le stragi. O anche le mancate stragi.

Mancata strage, di sicuro allo Stade de France, durante la partita dove era presente (raccontano) Hollande. Ben tre kamikaze si sono fatti saltare – in modo così maldestro, da ammazzare solo loro stessi e un passante, per caso.

Santo Dio..... rendiamoci conto..... [xx(]

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 18:10

lo avevano detto con l e buone o con le cattive il nuovo ordine mondiale verrà instaurato.

per non dimenticare

Guarda su youtube.com

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 18:19

Il giorno 13 novembre 2015 Parigi è stato il palcoscenico di un ennesimo inside job-false flag. E’ difficile stabilire se la strage parigina, sicuramente orchestrata e perpetrata dai servizi segreti internazionali o, meglio, da una potente e feroce confraternita come l’Hathor Pentalpha (Hathor nell’antico Egitto è un’ipostasi della dea Iside… Iside evoca l’I.S.I.S., il califfato anti-islamico), abbia causato veramente vittime o sia stata una sorta di “girato” cinematografico con tanto di set, comparse, sangue finto, effetti speciali, come nel caso di Charlie Hebdo. Le fonti ufficiali non sono attendibili; i filmati e gli scatti fotografici sono quello che sono, spesso sfocati, con angolazioni improbabili; inoltre riprendono ambulanze, gente spaventata, forze dell’ordine, pattuglie, ma non inquadrano feriti e vittime, se non in contesti dubbi, con persone uccise (?) i cui vestiti non presentano una sola macchia di sangue. Le interviste rilasciate da “parenti” ed “amici” delle presunte vittime sembrano esibire il solito copione, con dolore e sdegno simulati.

Ci vorrebbe molto tempo per sviscerare l’episodio parigino: già molti giornalisti indipendenti hanno cominciato ad evidenziare le contraddizioni ed i particolari inverosimili delle versioni propalate dai media di regime. Qui basti, almeno per ora, ricordare che la verità su quanto accaduto nella capitale francese è certamente diversa da quanto raccontano gazzettieri e falsi testimoni: in un altro ambito, si ripete quanto avvenne con il disastro dell’aereo appartenente alla compagnia Germanwings, quando, a distanza di poche ore dall’incidente, la disinformazione cominciò a creare un groviglio tanto inestricabile di antefatti, vicende, personaggi, scopi, azioni… da far invidia ad un indigesto romanzo di Umberto Eco.


Vorremmo, ripromettendoci di tornare sull’accadimento, se sarà possibile, sottolineare un aspetto rilevante: da solo, per sineddoche, riesce pressoché a dimostrare che la carneficina allo stadio di calcio ed al teatro Bataclan, è stata una sceneggiata, in stile Palazzo Chigi. Tra le numerose foto che immortalano spettatori del concerto o dell’amichevole, si nota una giovane che abbiamo già visto in altre occasioni tra le persone disperate che erano nei pressi della scuola di Sandy Hook, nel cinema di Aurora e durante la maratona di Boston, dove esplosero degli “ordigni”. Le ipotesi sono due: o questa donzella è talmente sfortunata che si trova sempre nel luogo sbagliato al momento sbagliato o è una crisis actress, un’attrice abituata a recitare la parte della consanguinea o amica affranta sul luogo di un’operazione false flag (psychological operation).

La presenza di questa figurante in almeno tre occasioni diverse dovrebbe insinuare qualche perplessità sulle ricostruzioni ufficiali che, anche a prescindere da ciò, fanno acqua da tutte le parti.

Per adesso rinviamo alla lettura degli articoli salienti su questo nuovo vaudeville, non mancando, però, di sottolineare che, interpretando la situazione parigina, bisogna evitare di cadere nel solito dualismo: non si deve attribuire, per esempio, la mattanza (?) solo alla N.A.T.O. o ai servizi segreti di un singolo stato, come se queste entità agissero contro la Francia o l’Unione europea per costringerle ad accettare chissà quale clausola-capestro di chissà quale accordo. E’ palese che tali atti sono ideati e compiuti da poteri sovranazionali, rispetto ai quali la stessa N.A.T.O. ed il Mossad sono come pedoni rispetto alla regina nel gioco degli scacchi. La longa manus è pericolosissima soprattutto perché ignora e trascende qualsiasi appartenenza nazionale oltre che qualsivoglia scrupolo etico.


Fonti:

- Maratona di Boston: quando il governo è il tuo peggiore nemico, 2013
- Quando il mondo è un palcoscenico: canovacci ed attori per le operazioni “falsa bandiera”, 2015
- Precipita velivolo commerciale sulle Alpi francesi: completamente falsa la versione ufficiale!, 2015
- Paris Shooting: 10 Ways It Looks Like A Hallmark False Flag Op, 2015
- Paris Terror Attacks Executed To Lock Down Climate Summit Conference, 2015
- Paris Attacks: A Perfect Pretext For NATO To Mobilize in Syria and Iraq, 2015
- Strage a Parigi, operazione militare truccata da jihadismo
- Attentato Isis Parigi, “terroristi bianchi, come soldati”, 2015
- Ci vogliono in guerra, l’Isis è solo manovalanza (di fiducia), 2015
- Charlie Hedbo: Secretati i documenti. Perché?

http://www.tankerenemy.com/2015/11/cucu-cest-moi.html

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 18:41

Wolframio ha scritto:
Guarda su youtube.com


Parigi, Bassem lancia un video messaggio ai musulmani: 'Tocca a noi fare pulizia' (Di sabato 21 novembre 2015) Si chiama Bassem Braiki, il blogger francese e musulmano che ha la geniale idea di fare un video messaggio rivolgendosi a tutti i musulmani come lui, indicando la necessità di fare pulizia delle persone che utilizzano la religione come giustificazione per uccidere, invalidando anche la loro dignità, la personalità di coloro che credono in un Dio che non chiede di uccidere il prossimo. Consapevole del fatto che gli attentati e le stragi, come l'ultima di Parigi, hanno 'messo in un solo mazzo' tutti i musulmani, Bassem dichiara di essere stufo di questi attentati e di credere fermamente che ora tocchi ai 'muslim' iniziare un'opera di 'pulizia'. Non deve essere infatti facile per i musulmani condurre una vita normale in Francia, nel momento in cui tutto il mondo li considera dei terroristi e ha delle riserve verso tutti coloro che credono nella religione islamica. Bassem ai musulmani: ...


Ben detto [:)]

Wolf... hanno rimosso il video?

Re: attentati a Parigi!

21/11/2015, 19:03

Eccolo da un altro account
Guarda su youtube.com
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