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Re: In preparazione della guerra in Siria

27/11/2015, 23:55

zakmck ha scritto:
Erdogan sogna di far rinascere l'Impero Ottomano
Secondo Omran al-Zoubi il desiderio di dividere la Siria e l'Iraq in emirati o province nasconde le mire di realizzare protettorati.
La leadership turca vuole dividere la Siria e distruggerla nella speranza di far rivivere l'Impero Ottomano nei territori occupati anticamente. Lo ha detto il ministro dell'Informazione siriano Omran al-Zoubi in una intervista.
"L'obiettivo della Turchia è quello di far rivivere l'Impero Ottomano che in precedenza era diviso in province. C'erano le province di Damasco, Mosul, Aleppo, Gerusalemme, Beirut, e così via, ed è questo obiettivo principale che sta portando al desiderio di dividere la Siria e l'Iraq in emirati o province. Che esisterebbe sotto il protettorato dell'impero e dei suoi interessi. Questi tipi di ambizioni sollevano polemiche con gli Stati Uniti", ha chiarito al-Zoubi aggiungendo che le ambizioni di Ankara e degli alleati occidentali sono state messe a rischio dopo l'inizio della campagna militare russa in Siria.
"L'Intervento inaspettato della Russia ha cambiato l'equilibrio dei poteri" ma l'Occidente "vuole guidare la Russia fuori dal mondo arabo e renderlo un nemico della regione come la Libia o lo Yemen", ha concluso al-Zoubi.

Fonte

Infatti, l'ISIS sembra uno strumento di propaganda, che si rifà ad antichi valori, per aggregare consensi verso un obiettivo che ancora non riusciamo a vedere
Il califfato, l'impero ottomano ... ora sembrano assurdità ma chissà cos'altro ci aspetta?
In questo momento tutti stanno facendo un doppio, triplo gioco ma penso che prima o poi le intenzioni emergeranno

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 02:24

io cosa vi ho scritto pagine indietro? e mi è stato dato del fondamentalista anti turchi. è sotto gli occhi di tutti che erdogan il ********** voglia far rinascere l'impero

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 02:59

xfabiox ha scritto:io cosa vi ho scritto pagine indietro? e mi è stato dato del fondamentalista anti turchi. è sotto gli occhi di tutti che erdogan il ********** voglia far rinascere l'impero


Se non erro auspicavi che radessero al suolo la Turchia. [:291] Insomma, non è che si possa definirlo un sentimento filo-turco.

Poi che su erdogan tu abbia ragione è un'altra questione....

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 08:58

Ufologo 555 ha scritto:Sì, ok
Guarda, il radar dei caccia scansionano continuamente, non puntano mai una cosa (il terreno o il cielo); ho visto anche quello del "Tornado" molte volte ...
Perché quando si è in volo si hanno una manciata di secondi per decidere e se si trascura il target o eventuali missili in arrivo sei fregato!
Quindi, o l'avevano disattivato (ma non è credibile, specie durante una missione di guerra) oppure i due F-16 erano talmente vicini che seppure sentendo l'avviso sonoro non hanno potuto fare niente!
Poi, anche se sei sotto puntamento radar ("illuminato"), il radar di bordo te lo segnala; quindi, in tutt'e due i casi devono averlo saputo!



ho capito..
allora penso proprio che fossero davvero vicini,
forse 4-5 km..
magari il bip c'era,
ma hanno pensato alla presenza del jet turco,
non a un missile in arrivo !!

sempre che, come dici tu,
abbiano avuto il tempo di rendersi conto..
Ultima modifica di mik.300 il 28/11/2015, 09:08, modificato 2 volte in totale.

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 09:04

nemesis-gt ha scritto:Caccia russo abbattuto, Damasco: Turchia fornisce all’Isis “armi e supporto logistico” in cambio di “petrolio rubato”

E' quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem, dopo un incontro con il suo omologo russo Serghiei Lavrov. In giornata Erdogan aveva avvertito Putin: "Russia non giochi con il fuoco". Il Cremlino ha fatto sapere che Ankara ha proposto un incontro tra i due capi di Stato a margine della Conferenza Onu sul clima a Parigi il 30 novembre, ma il presidente russo ha rifiutato di contattare Erdogan perché quest'ultimo non vuole scusarsi per l’abbattimento dell'aereo

Damasco getta sul tavolo una bomba, nel risiko diplomatico mediorientale improvvisamente infiammatosi dopo l’abbattimento del caccia turco a opera della Turchia. Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem ha dichiarato che Ankara fornisce all’Isis “armi e supporto logistico” in cambio di “petrolio rubato” dai jihadisti “dal territorio siriano e da quello iracheno”. Poi il greggio “viene mandato nei porti di altri Paesi”, ha detto il capo della diplomazia siriana dopo un incontro a Mosca col suo omologo russo Serghiei Lavrov. Che al termine dell’incontro ha spiegato che la chiusura del confine turco-siriano sarà di grande utilità per “eseguire il compito di sradicare il terrorismo in territorio siriano”.

L’accusa secondo cui Ankara appoggerebbe gli uomini del Califfato è sostenuta da più fronti. Ai primi di giugno il quotidiano d’opposizione Cumhuriyet aveva pubblicato foto di camion carichi di armi e munizioni che passavano il confine turco verso il territorio siriano. Un servizio che proverebbe gli aiuti forniti dal governo turco ai jihadisti. Giovedì Can Dundar, direttore del giornale, è stato arrestato dalle autorità turche insieme a Erdem Gul, capo della redazione di Ankara: i due devono rispondere a una serie di accuse, tra cui appartenenza a un’organizzazione terroristica armata e pubblicazione di materiale in violazione della sicurezza dello Stato.

Lo stesso giorno degli arresti Putin attaccava Erdogan: “È teoricamente possibile che Ankara non sia a conoscenza delle forniture di petrolio che entrano in Turchia dalle zone controllate dallo Stato islamico in Siria, ma è difficile da immaginare”. “La Turchia si rifornisce di petrolio e gas esclusivamente da fonti note e chi la accusa di averne acquistato dallo Stato islamico deve provare le sue accuse – la risposta di Erdogan – quelli che dicono che noi compriamo il petrolio da Daesh (il nome arabo di Isis, ndr) devono provarlo“, ha detto ancora il capo di Stato affermando che il suo Paese contrasta i trafficanti di greggio ai suoi confini: “Non c’è quasi nessun Paese a parte la Turchia che combatte seriamente contro Daesh”. Tantomeno la Russia: “Mosca non sta combattendo davvero l’Isis in Siria, sta uccidendo turcomanni e siriani a Latakia”.

Erdogan avverte Putin: “La Russia non giochi con il fuoco”
La tensione tra Mosca e Ankara si era riaccesa in giornata. Recep Tayyip Erdogan aveva invitato la Russia a “non giocare con il fuoco“: “Putin ha detto che ‘chi usa un doppio standard riguardo il terrorismo, gioca con il fuoco’. Sono pienamente d’accordo con lui”, è l’avvertimento pronunciato dal presidente turco parlando dalla provincia di Bayburt, nel nord del Paese.

“Sostenere il regime di Bashar al-Assad in Siria, che ha ucciso 380mila persone nella stessa Siria, è giocare con il fuoco – ha proseguito Erdogan citato dal sito web del giornale turco Hurriyet – colpire gruppi dell’opposizione che godono di legittimità a livello internazionale con il pretesto di combattere contro Daesh (acronimo in arabo dell’Is, ndr) è giocare con il fuoco”. “E sfruttare un incidente – ha aggiunto – come scusa per tormentare i nostri cittadini che sono in Russia per partecipare a una fiera è giocare con il fuoco. Colpire in modo irresponsabile camion nella regione che potrebbero essere lì per attività commerciali o umanitarie è giocare con il fuoco. Invitiamo calorosamente la Russia a non giocare con il fuoco”.

Erdogan è tornato anche sull’abbattimento del Su-24: “La Russia deve provare le sue affermazioni sul fatto che il suo jet, poi abbattutto da Ankara, non abbia sconfinato, così come la Turchia ha mostrato immagini radar e registrazioni audio. Altrimenti sarà colpevole di accuse ingiuste e grossolane”. L’abbattimento del jet russo da parte delle forze armate di Ankara, ha detto ancora il presidente turco, “non è altro che una reazione automatica a un sconfinamento, un esercizio delle regole d’ingaggio”.

Mosca: “Putin non incontra Erdogan se non si scusa per l’abbattimento del caccia”
La risposta, per quanto indiretta, di Vladimir Putin non si era fatta attendere. In mattinata il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aveva spiegato che il presidente turco ha chiamato il suo omologo al telefono “circa 7-8 ore dopo” l’abbattimento del caccia” e che il leader del Cremlino è stato informato della telefonata. Secondo Peskov, Ankara ha proposto un incontro tra Putin ed Erdogan a margine della Conferenza Onu sul clima a Parigi il 30 novembre e il presidente russo “è stato informato” anche di questa richiesta. Nel pomeriggio Yuri Ushakov, consigliere del presidente, ha fatto sapere che il leader del Cremlino ha rifiutato di contattare Erdogan perché Ankara non vuole scusarsi per l’abbattimento del jet.

Mosca è tornata ad attaccare Ankara anche sull’abbattimento del caccia. Subito dopo, Viktor Bondarev, capo di Stato Maggiore dell’aeronautica russa, ha dichiarato che il bombardiere russo Su-24 abbattuto da F-16 turchi martedì mattina per una presunta violazione dello spazio aereo di Ankara era a non meno di 5,5 chilometri dal confine turco quando è stato colpito.

Poi, a metà pomeriggio, la possibile schiarita. Il ministro degli Esteri turco, Mevlet Cavusoglu, ha detto che incontrerà il suo omologo russo, Serghiei Lavrov, a Belgrado il 3 o il 4 dicembre. “Ho parlato con Lavrov al telefono – ha detto, citato da Interfax, il capo della diplomazia di Ankara – credo che la tensione nei prossimi giorni si ridurrà“.

Ankara: “Turchia sospende voli militari in Siria”
In mattinata Ankara, ha rivelato il quotidiano Hurriyet citando fonti anonime della diplomazia, aveva sospeso temporaneamente i suoi voli militari in Siria nell’ambito della Coalizione internazionale anti-Isis. Secondo Hurriyet, la sospensione della partecipazione di caccia turchi alle operazioni rientra in una decisione presa con la Russia, ma daMosca è subito arrivata una secca smentita: l’aviazione russa prosegue le operazioni in Siria “senza alcuna restrizione”, ha Peskov, dicendo di non sapere nulla di un presunto accordo tra Russia e Turchia per sospendere i voli nei pressi del confine turco-siriano in modo da evitare incidenti.

Secondo Ankara, invece, lo stop potrebbe durare fino a quando Ankara e Mosca non riapriranno i canali di dialogo, tra cui una hotline per la trasmissione di comunicazioni militari ritenuta necessaria per la prevenzione di possibili episodi ulteriori di tensione al confine. Il primo passo avanti in questo senso lo ha fatto la Turchia: “Sarebbe appropriato prendere misure che evitino esperienze di nuove situazioni indesiderate tra le Forze armate dei due Paesi, mantenendo i canali di comunicazione militari e diplomatici” con la Russia, si legge in un comunicato pubblicato al termine della riunione programmata del Consiglio militare supremo turco (Yas), che è stata presieduta ad Ankara dal premier Ahmet Davutoglu alla presenza dei vertici dell’esercito.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... s/2257222/


cioè la turchia vorrebbe avere il kulo parato in siria
(scambio di informazioni x evitare, ecc. ecc.)
ma fare quello che vogliono ai confini..

MA INCREDIBILE ..
fanno bene i russi a ignorare..

se l'isis campa
è grazie al rifornimenti turchi
basta vedere la cartina,
altro che camion carichi di aiuti umanitari..!

sul resto, deliri..

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 14:10

e del giornalista ucciso o condannato o morte non ricordo in turchia da erdogan nessuno ne parla? colpevole di altro tradimento dicono. sapete perchè? perchè ha fatto dei filmati dove si vedono camion dell'esrcito turco passare armi a mercenari isis

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 14:25

http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/28/news/turchia_ucciso_noto_avvocato_curdo_diceva_che_il_pkk_non_e_un_gruppo_terroristico_-128349430/

Turchia, ucciso il capo degli avvocati curdi. Erdogan attacca il PkkTurchia, ucciso il capo degli avvocati curdi. Erdogan attacca il Pkk
Tahir Elci, capo dell'associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia, ucciso in una sparatoria a Diyarbakir (ansa)

Tahir Elci, che era in attesa di processo per commenti anti turchi rilasciati alla Cnn Turk, è stato ucciso in una sparatoria nella capitale del Kurdistan turco. Morto anche un poliziotto

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 15:27

xfabiox ha scritto:e del giornalista ucciso o condannato o morte non ricordo in turchia da erdogan nessuno ne parla? colpevole di altro tradimento dicono. sapete perchè? perchè ha fatto dei filmati dove si vedono camion dell'esrcito turco passare armi a mercenari isis



L'ho postato .......... [;)]

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 18:40

Ecco quest'analisi mi sembra da tenere in considerazione, soprattutto per la considerazione fatta da un americano sui membri NATO.

American Conservative: Turchia vuole uno scontro fontale tra USA e Russia

In Siria si sta trasformando in una realtà quello che i presidenti degli USA erano riusciti a evitare durante i 45 anni della guerra fredda: uno scontro armato con la Russia, scrive l’osservatore della rivista The American Conservative.

Dopo lo schianto del Su-24 russo, abbattutto dai caccia della Turchia, si sta profilando una configurazione politica molto pericolosa, scrive l'osservatore della rivista Patrick Buchanan, che nel passato è stato il capo delle relazioni pubbliche dell'amministrazione del presidente Reagan.
È molto probabile che l'ira del presidente Erdogan sia dovuta ai successi di Mosca, che in Siria sta difendendo il presidente Bashar Assad, piuttosto che all'ipotetico sconfinamento dell'aereo russo, osserva Buchanan.
Secondo l'esperto, Erdogan vede l'attuale situazione come una minaccia alle sue ambizioni espansionitiche e ai suoi piani strategici in Siria. Con l'abbattimento dell'aereo russo Ankara vuole provocare una svolta diplomatica ai più alti livelli, impedendo il ravvicinamento della Russia con la coalizione franco-americana contro i combattenti dello Stato islamico.

È ovvio che in Siria la Turchia sta prendendo la parte dei jihadisti, mentre Russia, Iran e Hezbollah stanno sostenendo il governo di Assad, scrive Buchanan.
"Rimane un mistero da che parte siamo noi (USA). Non è chiaro neanche qual'è la strategia di Obama in Siria e come il presidente intende attuarla", — scrive l'osservatore di American Conservative.

"In questo momento Vladimir Putin sembra solidale con la campagna franco-americana contro lo Stato islamico, ma se noi seguiremo la Turchia, cominciando a sostenere i combattenti che lottano contro l'esercito siriano, prima o poi potremo trovarci nelle condizioni di un conflitto aperto con la Russia, allora scompariranno tutti i nostri alleati della NATO", — sottolinea Patrick Buchanan.


Fonte

Re: In preparazione della guerra in Siria

28/11/2015, 22:27

Davvero in Turchia succedono queste cose?Ma tu guarda.....

Re: In preparazione della guerra in Siria

29/11/2015, 09:14

ma a me tutti sti nuovi utenti,
4/5 di botto,

più altri silenti x anni che si svegliano all'improvviso..
bah..

quello che parla del "gatto che non vuole fare il bagno",
quell'altro che "in cielo ha visto la luce..!"

siccome su certi argomenti
si è consolidata una certa opinione
(ma non c vuole molto, basta accendere il cervello..)
questa è la nuova direzione?
rimbambire il forum?
boh..

Re: In preparazione della guerra in Siria

29/11/2015, 10:54

Che ti prende mik.300 [:246]

Re: In preparazione della guerra in Siria

29/11/2015, 11:52

mik.300 ha scritto:ma a me tutti sti nuovi utenti,
4/5 di botto,



Mik, fattene una ragione, non sei l'unico sul pianeta.
Facci anche l'abitudine ai nuovi utenti.
Ti comunico che ce ne sono ben 200 in attesa di attivazione.
Appena TTe finira' di fare i controlli, ci sara' del movimento.

mik.300 ha scritto:più altri silenti x anni che si svegliano all'improvviso..
bah..


Questa proprio non la capisco. La gente ha un sacco di dinamiche.
C'e' chi rimane, chi va, chi resta, chi ritorna, eccc.

mik.300 ha scritto:quello che parla del "gatto che non vuole fare il bagno",
quell'altro che "in cielo ha visto la luce..!"


E quindi dove sarebbe il problema?

mik.300 ha scritto:siccome su certi argomenti
si è consolidata una certa opinione
(ma non c vuole molto, basta accendere il cervello..)


Fortuna che ci se tu ad illuminarci.

mik.300 ha scritto:questa è la nuova direzione?
rimbambire il forum?
boh..


A me sembra che il rimbambimento sia dovuto ad altre cause.
A volte, sarebbe necessario cambiare l'aria.

Re: In preparazione della guerra in Siria

29/11/2015, 11:56

La Russia reagisce: Putin firma decreto su misure economiche speciali contro Turchia

Le restrizioni riguardano l'importazione delle merci provenienti dalla Turchia, il rilascio dei permessi di lavoro, l'accettazione di manodopera turca e le attività delle organizzazioni giuridiche turche in Russia.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sulle misure per garantire la sicurezza nazionale della Federazione Russa e sull'applicazione delle misure economiche speciali contro la Turchia, ha riferito l'ufficio stampa del Cremlino.

Le misure previste dal decreto sono:

— vietare o limitare l'importazione in Russia di alcune merci prodotte in Turchia (fatta eccezione per le merci importate per uso personale nei limiti consentiti dalla legge dell'Unione Economica Eurasiatica);

— vietare o limitare le attività delle società turche in Russia;

— vietare ai datori di lavoro in Russia dal 1° gennaio 2016 di assumere lavoratori turchi che non hanno contratti o collaborazioni di lavoro con i datori di lavoro presenti in Russia al 31 dicembre 2015;

— Sospendere dal 1º gennaio 2016 il regime senza visti con la Turchia. Queste misure non si applicano ai cittadini turchi con un permesso di soggiorno temporaneo (RVP) o un permesso di soggiorno a lunga durata ("Vid na Zhitelstvo") nel territorio della Federazione Russa, così come ai cittadini turchi impiegati nelle missioni diplomatiche e negli uffici consolari nel territorio della Federazione Russa;

— Si prescrive ai tour operator e alle agenzie di viaggio di smettere di vendere ai cittadini della Federazione Russa prodotti turistici, che comprendono una visita in Turchia.



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Re: In preparazione della guerra in Siria

29/11/2015, 12:00

Esercito di Assad segnala di essere stato attaccato con colpi di mortaio dalla Turchia

Il fuoco è stato aperto da Jebel Aqra, monte situato nel territorio turco, ha dichiarato il generale dell'esercito siriano Ali Majjkhub. Il comandante dell'esercito di Assad ha inoltre messo in guardia dalla pericolosità di questo comportamento.

L'esercito siriano ha subito un attacco con colpi di mortaio dal monte Jebel Aqra, situato nel territorio turco, ha riferito un rappresentante delle forze armate siriane, il generale di brigata Ali Majjkhub.

"La scorsa notte dal monte Jebel Aqra, situato nel territorio turco, è stato condotto un massiccio bombardamento con colpi di mortaio contro le unità delle truppe governative della Siria," — ha detto in una conferenza stampa il generale Majjkhub.

"Il comandante dell'esercito siriano mette in guardia dalla pericolosità di questo comportamento," — ha aggiunto il rappresentante delle forze armate siriane.



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