17/12/2015, 11:03
17/12/2015, 14:14
“La storia si ripete incessantemente.”
(Proverbio arabo)
17/12/2015, 15:15
gippo ha scritto:Confido ancora che TTE prima o poi riesca a convincermi, la rilettura del libro tibetano dei morti mi ha portato oscuri pensieri
17/12/2015, 15:46
gippo ha scritto:Beh chiunque mi venisse a dire le cose che penso gli direi che è uno sfigato che non ha ottenuto nulla dalla vita e per questo motivo si è buttato sulla ricerca escatologica.
Non so shigi, non riesco a spiegarmi perchè interessa a pochi sapere cosa siamo e quali sia il nostro destino
Mi capita, a volte, in metropolitana di guardare le persone ed avere voglia di iniiziare a urlare ... scommetto che verrebbe ripristinata la lobotomia per l'occasione, oppure un bel rogo come ai bei tempi.
Confido ancora che TTE prima o poi riesca a convincermi, la rilettura del libro tibetano dei morti mi ha portato oscuri pensieri
17/12/2015, 15:58
tom ha scritto:E' interessante l'interpretazione orientale, peraltro fiancheggiata dai grandi mistici occidentali, che vede la morte come un riassorbimento nella propria vera natura dopo l'emanazione della vita. Sembra impossibile ipotizzare un dopo morte che prescinda da quanto sperimentato in vita, ed è pertanto inevitabile elaborare interpretazioni condizionate dal vissuto. I Maestri Vedanta invitano invece alla fusione dei due stati. Non possiamo morire perchè la nascita è stata un'illusione.
Battiato lo dice espressamente nel brano Testamento (su Apriti Sesamo) "noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati".
La mia opinione è che in occidente sia troppo marcato il dualismo vita-morte, l'opposizione pieno-vuoto. Alimenta l'angoscia del divenire fino all'insostenibilità.
17/12/2015, 16:01
Thethirdeye ha scritto:shighella ha scritto:sono orientata per la reincarnazione... con riserva
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17/12/2015, 23:55
rew63 ha scritto:gippo ha scritto:Confido ancora che TTE prima o poi riesca a convincermi, la rilettura del libro tibetano dei morti mi ha portato oscuri pensieri
Cosa ti preoccupa?
shighella ha scritto:Se qualcuno mi venisse a raccontare le cose che penso, mi sentirei confortata, non mi sentirei sola.
Gippo scusa se mi permetto ma nelle tue affermazioni è facile percepire agitazione, ansia; Perchè?
shighella ha scritto:
Bene! Allora al prossimo incontro cerca di essere presente!
18/12/2015, 19:59
gippo ha scritto: In un ambiente sconosciuto e, probabilmente, inquietante non puoi fare a meno di rivolgerti verso ciò che conosci, tanto meno se sulla soglia ci sono le persone a te care
E' un sospetto che ho da molto tempo e trovo conferma sia nel buddhismo che nello gnosticismo (Devi smettere di essere un uomo)
18/12/2015, 21:53
rew63 ha scritto:E' un sospetto che ho da molto tempo e trovo conferma sia nel buddhismo che nello gnosticismo (Devi smettere di essere un uomo)
Finalmente
18/12/2015, 22:30
18/12/2015, 22:53
MaxpoweR ha scritto:E cosa dovremo essere? E poi perchè dovremmo smettere di essere uomini? rifiutare la propria natura non mi sembra proprio un atto di "illuminazione" o di evoluzione bensì di regresso.
19/12/2015, 00:22
gippo ha scritto:rew63 ha scritto:gippo ha scritto:Confido ancora che TTE prima o poi riesca a convincermi, la rilettura del libro tibetano dei morti mi ha portato oscuri pensieri
Cosa ti preoccupa?shighella ha scritto:Se qualcuno mi venisse a raccontare le cose che penso, mi sentirei confortata, non mi sentirei sola.
Gippo scusa se mi permetto ma nelle tue affermazioni è facile percepire agitazione, ansia; Perchè?
Nel libro dei morti tibetano vengono indicati 6 livelli di esistenza che coesistono nella nostra realtà
- uomini
- demoni
- divinità
- animali
- inferi
- lemuri
Si tratta di un libro ispirato dalle visioni di Padmasambhava (zzo di nome), paddy per gli amici
Penso che dalle esperienze NDE emergono due dei sei livelli: uomini e inferi
In sintesi i trapassati entrerebbero nel bardo che sembra più un ambiente che uno stato coscienziale. Nel bardo, descritto come ambiente inquietante e spaventoso, verrebbero avvicinati da entità che farebbero da guardiani e promotori dei 6 livelli di esistenza (nel libro si dice prodotti della nostra mente ma si presentano, stranamente, sempre nella stessa sequenza)
Penso che sia molto difficile per gli uomini non essere attratti dal livello degli uomini (che penso sia lo stesso descritto da Newton, Moody ...)
In un ambiente sconosciuto e, probabilmente, inquietante non puoi fare a meno di rivolgerti verso ciò che conosci, tanto meno se sulla soglia ci sono le persone a te care
In altre parole, per uscire dal circolo delle reincarnazioni, devi rinunciare a tutto anche a quello che ritieni giusto (amore e affetti), alla tua umanità
E' un sospetto che ho da molto tempo e trovo conferma sia nel buddhismo che nello gnosticismo (Devi smettere di essere un uomo)
Più che affrontare gli arconti la vera prova è questa ...
Nei libri di Newton il percorso formativo delle anime si basa esclusivamente sul consolidamento dei rapporti sociali, perchè sono così importanti i rapporti sociali nella formazione dell'anima?
Rapporti sociali che si sviluppano su un un granello di sabbia nell'universo che importanza possono avere per un essere immortale?shighella ha scritto:
Bene! Allora al prossimo incontro cerca di essere presente!
Uhmm che combinate? Fate cose tipo ululare alla luna, bollire la cicoria e piegare le spighe nei campi di grano?![]()
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Sappiate che se vi pesco a fare un cerchio nel grano vi strappo gli alluci
19/12/2015, 01:56
shighella ha scritto:Non so probabilmente non ho le balls per comprendere ma, da essere umano, trovo un estremismo dover rinunciare alla nostra umanità in vita, è anche una sorta di controsenso dal momento che anima ha bisogno(?) di esperire il piano materiale. Serve forse per abituarci alla scelta giusta al momento opportuno dopo il trapasso? Ma una volta che si riesce a trascendere gli affetti e i desideri, resta la compassione? Restano le emozioni? Sinceramente è anche un poco inquietante e paradossale come soluzione ai quesiti che poi alla fine sono del tutto umani!
Se togli le relazioni cosa resta ad anima da esperire?Newton mi sa che non sbaglia..
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Le Entità immortali composte esclusivamente da anima quindi immateriali possono avere relazione tra loro? Magari sbaglio ma secondo me non possono.
Relazionarsi è fatto puramente umano e alla base delle relazioni ci sono affetti e desideri, elementi che in tali soggetti non dovrebbero essere presenti..Se cosi fosse non dovrebbero avere il "desiderio" nemmeno di relazionarsi con noi : allora stando alle testimonianze che invece affermano il contrario come dobbiamo porci?
Scusate se ho detto baggianate ma l'argomento mi è ostico non poco. Sto fatto di trascendere gli affetti è peggio che scalare l'Everest.![]()
Gippo non so se riusciresti a strapparci gli alluci!
19/12/2015, 02:15
gippo ha scritto:MaxpoweR ha scritto:E cosa dovremo essere? E poi perchè dovremmo smettere di essere uomini? rifiutare la propria natura non mi sembra proprio un atto di "illuminazione" o di evoluzione bensì di regresso.
Penso che innanzitutto dobbiamo essere "anima" o forse bisognerebbe dire: tornare ad essere anima
Dipende dai punti di vista ... per alcuni potrebbe essere inteso come una evoluzione, per altri la riconquista una libertà perduta
Quindi dobbiamo smettere di essere uomini per evolvere o per essere liberi
19/12/2015, 02:22
MaxpoweR ha scritto:Io non ci penso proprio ad essere anima, qualunque cosa sia, io voglio essere carne, anche perchè carne lo si è una volta sola, anima lo si è sempre.