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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Velocità di propagazione del campo gravitazionale
MessaggioInviato: 09/08/2009, 10:23 
Nel 3d "La stella Betelgeuse si sta restringendo" avevo posto (ingenuamente) una domanda che, dopo qualche ricerca in rete, si è rivelata ancora sostanzialmente priva di risposta.

Posto di seguito le poche cose che ho trovato:


**********
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/La_velocita_del_campo_gravitazionale/1288123
Molti ricercatori hanno accolto con scetticismo il risultato dello studio
La velocità del campo gravitazionale

Divulgati i risultati di un metodo basato sulle onde radio provenienti da un quasar distante
APPROFONDIMENTI
Relatività alla frusta Uno strano oggetto in orbita Misurata la gravitazione su scala submillimetrica
Uno dei più interessanti problemi della fisica moderna riguarda la velocità di propagazione del campo gravitazionale, che due ricercatori hanno appena annunciato di aver misurato per la prima volta. Secondo Isaac Newton la gravitazione agiva istantaneamente ovunque nel cosmo. Fu Albert Einstein a ridimensionare questa velocità, poiché secondo la teoria della relatività generale il campo gravitazionale si propaga alla stessa velocità della luce, circa 300.000 chilometri al secondo. I risultati, un po' controversi, delle misure sono stati annunciati nel corso del congresso della American Astronomical Society. Sergei Kopeikin, dell'Università del Missouri, a Columbia, ha proposto un metodo ingegnoso. Circa ogni 10 anni, Giove passa nelle vicinanze della direzione di vista di un quasar distante. La gravità del pianeta deflette quindi le onde radio del quasar in modo che dipende leggermente dalla velocità di propagazione della gravitazione. La prima occasione di verificare la teoria si è avuta l'8 settembre del 2002, quando Giove transitò nei pressi del quasar J0842+1835. Kopekein e Ed Fomaleon, del National Radio Astronomy Observatory di Charlottesville, in Virginia, hanno seguito l'incontro con 10 telescopi del Very Long Baseline Array e un altro in Germania. La precisione angolare degli strumenti combinati era sufficiente a evidenziare qualsiasi discrepanza rispetto alla posizione del quasar prevista. L'analisi ha portato a un valore pari a 1,06+-0,42 volte quella della luce. Secondo alcuni ricercatori il metodo non ha però alcun senso. In un articolo pubblicato sulla rivista ?Astrophysical Journal Letters?, Hideki Asada, della Hirosaki University giapponese, ha calcolato che il metodo misura in realtà la velocità della luce.


http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2007/Ucau070327d002/
Per quanto ne sappiamo, la gravità "viaggia" alla velocità della luce, circa 300.000 km/s.

Questo è quello che prevede la teoria della relatività generale di Einstein, una teoria che è stata verificata con grande precisione in molti esperimenti, anche se non in particolare su questa previsione.

Ma cosa significa dire che la gravità si propaga?

Se metto due masse su un manubrio e lo faccio girare, il campo gravitazionale generato in un punto a una certa distanza dovrebbe essere modulato, dovrei cioè osservare un piccolo ritardo dovuto alla velocità di propagazione del campo gravitazionale. Viste le dimensioni ridotte del campo in questo caso non è però possibile verificare l'effetto.

Se però la velocità di rotazione fosse molto grande, o le masse gigantesche, dovrei poter osservare qualcosa di completamente nuovo, non previsto dalla teoria di Newton: l'emissione di onde gravitazionali, che viaggiano (e qui la parola è forse più appropriata) alla velocità della luce.

Purtroppo un esperimento simile non è mai stato realizzato visto che l'effetto cercato è troppo debole. Si spera comunque di poterlo prima o poi osservare nello spazio dove le grandi masse soggette a violente accelerazioni abbondano.

Molti sono gli esperimenti che in passato si sono concentrati sulla rivelazione delle onde gravitazionali. Quelli attuamente in corso sono VIRGO (a Cascina, vicino Pisa), LIGO negli Stati Uniti e GEO600 in Germania. Credo anche che ce ne sia uno in preparazione in Giappone, e LISA nello spazio. Si tratta di collaborazioni internazionali di dimensioni gigantesche e costosissime. Che io sappia, non hanno purtroppo ancora osservato nulla di utile.

Siamo comunque certi che le onde gravitazionali esistono, perchè, Joseph Taylor in vent'anni di osservazione della pulsar doppia PSR 1913+16, ha visto che il periodo di rotazione di questo corpo celeste decresce esattamente nel modo previsto dalla teoria per emissione di onde gravitazionali (per approfondimenti si può vedere alla pagina http://www.astro.cornell.edu/academics/ ... sr1913.htm).
**********

Sembra, quindi, che il problema goda attualmente ancora di una soluzione meramente teroica.

Dunque, i miei dubbi restano [8D]

Se il campo gravitazionale è il luogo dentro il quale si muove la luce, come possiamo estendere anche a questo il limite di 'c'?

In particolare, l'universo, inteso come oggetto unico, ha un 'suo' campo gravitazionale? Se sì, quando questo cambia che accade alla luce? Non sarebbe lecito pensare che questa si adegui all'istante? In tal cao, la luce non sarebbe l'oggetto più veloce, ma lo sarebbe il campo gravitazionale (dell'universo, così come d'ogni oggetto contenuto).

Riflessioni agostane [:D]



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 18:16 
Cita:

Riflessioni agostane [:D]


jejejeje... m'interessano pure a me le eventuali risposte....
intanto mettiamo 5 stellette alla discussione e poi attendiamo...

PS:tagliati i baffi che somigli ad uno sparviero



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 18:38 
Vi voglio segnalare un link che forse dà risposta a molti nostri interrogativi...
http://www.scientificexploration.org/ta ... sness.html
Il succo è:
Their results, published in 2007, suggest "…that there is nothing inherently real about the properties of an object that we measure. In other words, measuring those properties is what brings them into existence." (New Scientist, 23 June 2007) Or as quantum researcher Vlatko Vedral of the University of Leeds puts it: "Rather than passively observing it, we in fact create reality."



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 20:13 
Cita:
Kufon ha scritto:

Cita:

Riflessioni agostane [:D]


jejejeje... m'interessano pure a me le eventuali risposte....
intanto mettiamo 5 stellette alla discussione e poi attendiamo...

PS:tagliati i baffi che somigli ad uno sparviero


Scherzi! Perderei la forza all'istante [:D]



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 20:14 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Vi voglio segnalare un link che forse dà risposta a molti nostri interrogativi...
http://www.scientificexploration.org/ta ... sness.html
Il succo è:
Their results, published in 2007, suggest "…that there is nothing inherently real about the properties of an object that we measure. In other words, measuring those properties is what brings them into existence." (New Scientist, 23 June 2007) Or as quantum researcher Vlatko Vedral of the University of Leeds puts it: "Rather than passively observing it, we in fact create reality."



So say the wise [:)]



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 20:20 
Ciao eSQueL, da profana anche io, provo a rispondere ai tuoi interrogativi riprendendo anche le tue domande del 3ad "La stella Betelgeuse si sta restringendo".

Cita:
Ok, allora e sempre da mezzo profano, ammettiamo che sia esplosa. Parliamo degli effetti gravitazionali scatenati da un tale evento. Mi chiedo quanto tempo ci vorrebbe perché noi li avvertiamo. E' lecito ragionare pensando allo spazio-tempo come ad un liquido perfetto?
Perché se io sono la luce, per me ogni cosa nell'universo è sostanzialmente ferma. Ma lo è anche il lo spazio-tempo stesso?


Il campo gravitazionale, così come lo intende Einstein, è una deformazione dello spazio-tempo.
Gli esperimenti che sono stati fatti fin’ora erano, infatti mirati a misurare la velocità di propagazione degli effetti di tale deformazione (esperimenti che a quanto pare, ancora non hanno dato risultati assoluti). Comunque, Einstein ha ipotizzato che tale deformazione spazio-tempo si propaghi alla velocità della luce.
Ma alla tua domanda: E' lecito ragionare pensando allo spazio-tempo come ad un liquido perfetto?
Mi viene da rispondere no. Un cosiddetto fluido ideale ha densità costante, è incomprimibile e non viscoso, cioè senza attrito interno. Lo spazio, ad esempio, non ha la stessa densità ovunque.

Cita:
L'idea, quindi (mi scuso se è stupida ), è che il campo gravitazionale, meglio, la sua modifica, possa indurre modificazione istantanee nell'intero continuum. Se questo fosse vero, l'esplosione avrebbe effetti immediati qui come ai congini dell'universo. Magari piccoli, ma ci sarebbero.
….
In particolare, l'universo, inteso come oggetto unico, ha un 'suo' campo gravitazionale?


La forza di gravità è legata al concetto di massa. Quindi, secondo me, se consideri l’universo come un grosso contenitore di oggetti, quindi di masse, si, è lecito dire che l’universo abbia una sua gravità e generi un campo gravitazionale. Allo stesso tempo se da questo contenitore, aggiungi o sottrai un oggetto, mi sembra chiaro che “istantaneamente” ne modifichi la struttura con tutte le sue caratteristiche e proprietà annesse.
Se noi prendiamo un foglio di gomma e ci poniamo sopra degli oggetti più pesanti e degli oggetti più leggeri, entrambe creeranno delle incurvature, delle onde, nella gomma e gli oggetti più leggeri tenderanno a rotolare verso quelli più pesanti. Quindi, se ne eliminiamo uno è chiaro che andiamo a modificare la struttura del nostro modellino. L’effetto si avrà ovunque ma varierà l’intensità (infinitesimale via via che ci si allontana dall’origine).
Parlare di effetti immediati di una deformazione spazio-tempo, ha senso inteso nei termini della teoria della relatività (niente viaggia più veloce della luce per cui un qualcosa che agisce alla velocità della luce è "istantaneo").

Cita:
In particolare, l'universo, inteso come oggetto unico, ha un 'suo' campo gravitazionale? Se sì, quando questo cambia che accade alla luce? Non sarebbe lecito pensare che questa si adegui all'istante?


Il campo gravitazionale non è ovunque (è presente se ci sono masse): se la luce attraversa una deformazione spazio-tempo ne subirà gli effetti.

Cita:
In tal cao, la luce non sarebbe l'oggetto più veloce, ma lo sarebbe il campo gravitazionale (dell'universo, così come d'ogni oggetto contenuto).


Questa affermazione alla luce di quanto scritto fin’ora è assolutamente errata.

Devo dire la verità: è stato molto difficile tentare di risponderti perchè ho avuto la sensazione che fossero stati mischiati concetti diversi ed è stato difficile interpretarti [:)] ... spero tuttavia, di esserci riuscita almeno in parte.


Ultima modifica di 2di7 il 09/08/2009, 21:21, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 09/08/2009, 20:38 
Per conto mio ci sei riuscita benissimo! Ed è anche ovvio che la gravità è presente ove esista una massa... Quindi non capisco l'articolo sopra esposto...[:(]



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 20:54 
Circa una ventina di anni fà è stata avvistata l'esplosione di una NOVA
distante alcune migliaia di anni luce, ora quando c'è una tale eplosione
avviene anche l'emissione di una onda gravitazionale, ebbene in quella
occasione l'onda gravitazionale fu rilevata circa 15 giorni dopo l'inizio
del periodo di intensa emissione luminosa, se si considera la enorme
distanza si può presumere che la velocità delle onde gravitazionali sia
la stessa della luce.

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MessaggioInviato: 09/08/2009, 21:01 
Cita:
PS:tagliati i baffi che somigli ad uno sparviero

Cita:
Scherzi! Perderei la forza all'istante [:D]


azz.. sospettavo infatti che tu fossi un discendente della dodicesima tribù:

... quella di Sansone :)



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MessaggioInviato: 09/08/2009, 21:40 
2di7 sì, la conclusione che "L’effetto si avrà ovunque ma varierà l’intensità (infinitesimale via via che ci si allontana dall’origine)" è assolutamente ragionevole. Ma il fatto che "Il campo gravitazionale non è ovunque (è presente se ci sono masse)" va bene solo se ciò che abbiamo chiamato 'campo gravitazionale dell'universo' non è altro che un'astrazione, meglio, una sommatoria di tutti i singoli campi gravitazionali degli oggetti che lo compongono. Io pensavo a qualcosa di diverso. Pensavo ad un campo gravitazionale proprio dell'universo in quanto oggetto finito. Voglio dire, posso pensarlo perciò, almeno in teoria, potrebbe esistere (eh, sì posso pensare ad un sacco di sciocchezze se per questo [8D]).

Ma ammettiamo per un attimo che sia così. Esisterebbe un altro modo di guardare l'universo; non attraverso gli oggetti che lo compongono, bensì nella sua unicità ... un po' come si guarda una persona.

Ora e in tale caso, tra i riferimenti risolvibili immediatamente ci sarebbe certamente il suo campo gravitazionale, ossia quella forza che ne disegnerebbe i confini sullo sfondo del Nulla. Ecco, se potessimo vederlo così, forse allora ciò che scambiamo per limite adesso non sarebbe più tale. Sarebbero 'forze nucleari', rilevanti solo a livello nucleare (corpi celesti) e trascurabili al di fuori di esso, mentre la forza gravitazionale sarebbe ciò che qui conosciamo come 'forza elettrica', ossia quella forza capace di modificare l'intera struttura a tempo zero ... hey, ci vuol poco a divertirsi! [:255]



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MessaggioInviato: 10/08/2009, 10:39 
eSQueL, il campo filosofico non è certo il mio forte! (Il mio nick te ne dovrebbe dare una vaga idea!!! [:)])… però effettivamente il problema che hai sollevato porta a diverse domande in ambito scientifico…..

Secondo me, è lecito considerare l’universo finito: come ti avevo già scritto, può essere inteso come un contenitore ma qui urge un chiarimento. Finito è l’universo osservabile, l’universo del quale conosciamo "la dimensione", che coincide con l’orizzonte cosmico (che è a circa 14 miliardi di anni luce).
Ipoteticamente parlando quindi, il nostro universo, finito, ha una sua massa e produce un campo gravitazionale che deforma lo spazio-tempo di ciò che lo circonda. Ma casa c’è oltre?
Nell’esempio che avevo fatto prima dei pesi sul foglio di gomma, il nostro universo è in peso grande o quello piccolo?
Oltre ci potrebbe essere il nulla, ci potrebbero essere altri universi con masse differenti e quindi con campi gravitazionali differenti. Per esempio, te lo ricordi il "dark flow"? Il "flusso oscuro" che si trova al di la dell’universo osservabile e risucchia le galassie più lontane? Questa forza era stata dichiarata incompatibile con l’espansione dell’universo e quindi, probabilmente non scaturita dal Big Bang. Dunque, è qualcosa di diverso: forse è il nostro oggetto più pesante sul foglio di gomma.

Poi, ci sarebbe un’altra cosa da considerare: qual è la massa dell’universo?
Sappiamo che l’universo è in espansione quindi, potremo dire che la sua massa non è sufficiente a tenere tutto insieme…. e da qui tutti i discorsi sull’ipotetica "materia oscura" (che poi, a quanto pare, recentemente è stata rivalutata: sembrerebbe infatti, che di tutta la massa visibile ad oggi ne sia stata rilevata appena un terzo!)

Comunque… gli astronomi hanno individuato una densità critica dell'universo, e quindi una massa critica, con la quale le due forze (attrazione gravitazionale esercitata dalla materia e l’espansione dell’universo) si bilancerebbero esattamente.
Se la massa dell'universo è superiore alla massa critica, la forza gravitazionale avrà la meglio: un giorno, l'espansione rallenterà fino a fermarsi, e pian piano l'universo comincerà a contrarsi sotto l'azione della propria forza di gravitazione. Ma per il momento l’universo sembra essere di tipo aperto cioè, la gravità della materia non è sufficiente a bloccare l’espansione: quindi, ammesso che non venga coinvolto da campi gravitazionali più potenti generati da qualcosa oltre l’orizzonte cosmico (sia essa un altro universo o un altro tipo di forza), il suo destino sarà quello di divenire un luogo desolato e freddo.... e per fortuna tutto ciò non avviene in modo istantaneo! [:D]


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Domanda che forse esula dal discorso gravity,per i cultori della fisica-chimica: qui sul nostro pianeta, pesa di più un atomo di oro o un atomo di piombo?



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Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Domanda che forse esula dal discorso gravity,per i cultori della fisica-chimica: qui sul nostro pianeta, pesa di più un atomo di oro o un atomo di piombo?


Ciao IdentFlyObj [:)]
che è un quiz? [:D]

Eheheh scherzo! Comunque, ti ha già risposto eSQueL per quanto riguarda il peso atomico però, invece, se prendiamo in considerazione il peso specifico del materiale è l'opposto: oro 19.25 kg/dm3, piombo 11.34 kg/dm3... quindi, piombo è meno denso (cioè, gli elettroni degli atomi possiedono orbite più ampie le quali tengono gli atomi vicini, più lontani)


Ultima modifica di 2di7 il 10/08/2009, 21:22, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/08/2009, 01:05 
[:D] Eheheh scusa ci ripenso....

qui sul nostro pianeta... il peso atomico è il peso atomico (se a quello ti riferivi)... e non è un peso! Che te pozzino! [;)]


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