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Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 17:36

[B)]

Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 18:28

Mi accodo nel ricordo di un grande "artista" dedicandogli questo:
Siamo un nulla, e nulla ci aiuterà
Forse stiamo mentendo,
Allora è meglio che tu non rimanga
Ma potremmo essere più al sicuro,
Solo per un giorno,anche solo per un giorno


Tratta dal brano Heroes

Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 21:09

..mi chiedevo perché avesse scelto come singolo promozionale del suo ultimo disco un brano di 10 minuti (splendido).
Adesso lo so...sapeva già che sarebbe stato l'ultimo...che importa del marketing...voleva salutarci tutti...un grande fino alla fine.

Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 21:24

L'uomo che cadde sulla Terra del 1976:da vedere.Un David Bowie davvero bravissimo.

Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 21:32

[:D] Giustissimo lox, e ci metto pure "Furyo" tra le sue migliori interpretazioni (tra l'altro stasera lo fanno vedere su rai 2 alle 23)

Re: La Morte di David Bowie

11/01/2016, 22:50

Ho appreso la notizia alla radio stamattina e subito (non scherzo) mi sono sentito più "solo".

Se ne è andato un grande personaggio, un grande artista... e sapete bene quanta importanza dia al ruolo dell'artista nella società anche a livello "spirituale".

Ma altrettanto so per certo che la sua coscienza, la sua energia, permane anche se, da oggi, in un altro stato... sotto un'altra forma.

E, andando controcorrente, non gli auguro di riposare in pace, ma anzi di continuare a "lavorare" nell'altra parte del 'reale', ossia il mondo invisibile in cui la sua anima oggi si è liberata.

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 12:41

Nel suo ultimo lavoro Bowie ci lascia una riflessione sul valore dell’ombra, la sua stella nera richiama inevitabilmente il Sol Niger degli alchimisti o la Luce Oscura degli antichi gnostici, ci mostra che la Materia non è altro che riflesso di una luce e viatico di accesso alla stessa, una “stella capovolta”, frutto della caduta della luce e sua necessaria ma occulta manifestazione nel mondo (materiale) infero (Angelo caduto portatore di luce…).

In questo gioco di luce ed ombra c’è chi ha visto messaggi satanici o preannunci di morte, forse David lascia soltanto la riflessione di un uomo “vissuto”, che attraverso i propri sentieri di vita, tra prove e difficoltà, senza negare le stesse, trova il senso compiuto del viaggio dell’Uomo, la rinascita della Luce (Lazzaro) dal mondo delle tenebre…

http://informazioneconsapevole.blogspot ... bowie.html

A tal proposito cade a fagiolo il post odierno di Progetto Atlanticus che riporta una canzone di Battiato nella quale viene espresso proprio il concetto del senso ultimo dell'esistenza nella frase

"... Che siamo angeli caduti in terra dall'eterno senza più memoria: per secoli, per secoli, fino a completa guarigione."

Da ascoltare

http://www.progettoatlanticus.net/2016/ ... tempo.html

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 13:25

viaggiatore ha scritto:
Massimo Falciani ha scritto:io mi reputo fondamentalmente un musicista.

posso affermare che se non ci sarà un cambio di rotta la musica potrà considerarsi definitivamente morta entro pochissimi anni.

la peggior canzone di Bowie o di uno qualunque degli artisti degli anni 60-70, ma anche degli 80 (pur nella semplicità e faciloneria del periodo), superà in qualità, genialità e musicalità il 100% delle proposte nate dopo il 95.

l'ultimo grande, che piaccia o meno, è stato Kurt Cobain. dopo di lui non ne sono più nati.
l'arte sta morendo.

detto questo, ero già in lutto per la morte di Lemmy, ora pure David Bowie.
un anno finito malissimo, un altro iniziato altrettanto male.


Pur amando la musica non ne ho nessuna competenza e oltre alle considerazioni sull'artista, che condivido, considero un poco limitativa la tua osservazione " l'arte sta morendo " - E' la creatività in generale che sta languendo forse dormendo-
Se penso al periodo storico 1850- 1950 trovo che in quei anni la creativita si sia espressa fino alle estreme conseguenze-
Pittura .William Turner - Monet e l ' impressionismo - Il futurismo- l' astrattismo- ecc........ fino a Lucio Fontana-
Architettura - Wright- Gaudi -Le Corbusier-.......-
Fisica -Einstein -Bohr, Heisenberg, Dirac, Majorana .........-
Filosofi -- Blavatsky , Steiner , Gurdjieff....
Medici --- Freud, Jung, James Hillman ------
Ecc... Ec.

L'elenco ,per fortuna, potrebbe ancora continuare .........
Se penso a quei anni, li vedo come se fossero la conclusione del Rinascimento- e ora spero che la creatività si risvegli esplorando realta differenti----
ciao viaggiatore


per me arte e creatività sono due cose distinte che spesso possono trovarsi a viaggiare insieme ma non necessariamente.

posso essere creativo a livello ingegneristico, meccanico, informatico senza per questo produrre niente di artistico.

o posso produrre arte senza essere creativo (se ad esempio avessi la capacità innata di saper riprodurre con pennelli e colori le opere di Leonardo, Van Gogh, Picasso ecc.); pur sempre arte sarebbe.

l'arte è una di quelle cose talmente astratte, difficili da inquadrare che alla fine se uno si volesse mettere ad analizzare cosa sia davvero si ritroverebbe forse a concludere che l'arte non esiste e che comunque non serva a niente nella vita di tutti i giorni.
perchè la vera arte nasce completamente senza fini commerciali, è fine a se stessa e soprattutto chi davvero fa arte lo fa per sé stesso, per una reale necessità, un "fuoco sacro". questo fuoco sacro sono anni che è più che moribondo, ma è assolutamente assente in tutte le nuove generazioni.
oggi si fa qualcosa solo per soldi o ancora peggio per i "like" su fb.

a livello teorico si vive benissimo senza musica, senza libri, ecc... eppure se penso al mio passato quando sono stato davvero male e non c'era nessuno che mi ascoltasse avevo una manciata di brani che mi hanno tenuto a galla, che mi hanno fatto capire che non ero il solo che stava male e non era capito.

e non solo tramite i testi delle canzoni che in fondo sono la parte facile da capire: la vera musica, quella davvero toccante, quella che davvero è arte riesce a comunicare tutto anche senza parole o dicendo cose completamente diverse da quallo che in realtà vuole trasmettere.

ed oggi tutto questo non esiste più, non può esistere perchè non è facilmente commerciabile.

mi consola soltanto il fatto che una volta saturato completamente l'etere con tutto questo "vuoto" artistico probabilmente qualcuno si risveglierà e ricomincerà a riempirlo. ma lo vedo ancora molto lontano questo tempo.

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 14:27

Io sto per morire. So che mancano pochi mesi alla fine della mia esperienza terrena..

Cosa faccio? Mi dispero, entro in depressione, rifiuto l'idea della morte e faccio finta che la malattia non esiste?

Oppure decido di vincere la morte.. lo decido con l'anima, perché solo l'anima ed il cuore mi danno l'ispirazione per comporre musica come ho fatto per 50 anni.

Faccio brevemente i conti e, da quanto mi dicono i dottori, riesco a prevedere con uno scarto minimo la data del mio decesso e fisso l'uscita del mio nuovo ed ultimo lavoro per l'8 gennaio 2016, il giorno in cui compirò 69 anni.

Lavoro giorno e notte, ho tempo per comporre, per perfezionare, per interpretare, per registrare in studio e per fare i video... lo faccio il prima possibile perché non voglio che dal mio volto si possa intravedere la morte che, beffarda, sta falciando nel mio corpo senza che io possa difendermi..

Ma io ti sfido, morte.... cavolo se non ti sfido!!!

Ho sfidato e vinto il mondo bigotto degli anni 70 con la fierezza dell'ambiguità... ho amato uomini e donne, sono stato uomo, donna, alieno, e, alla fine, un corpo celeste.

Cosa puoi, tu, morte contro la mia eternità, la mia genialità, la mia follia, la mia creatività, la mia musica che vivrà per sempre?

Io sono Lazzaro, dilaniato dalle cicatrici, morirò nel corpo, ma vivrò in eterno attraverso la mia musica!.

Ho vissuto abbastanza per ricevere gli auguri di buon compleanno al quale pensavo di non arrivare, per vedere pubblicato il mio album... sono sopravvissuto all'8 gennaio... e tu, mia cara assassina, hai perso!

Pensa solo che, se tu non avessi bussato alla mia porta, le mie opere sarebbero state 24, fossi riuscito anche a campare 100 anni, e invece, grazie a te, sono 25!!!

"Sai,...io sarò libero proprio come un uccello"

David Bowie

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 15:21

Atlanticus81 ha scritto:Io sto per morire. So che mancano pochi mesi alla fine della mia esperienza terrena..

Cosa faccio? Mi dispero, entro in depressione, rifiuto l'idea della morte e faccio finta che la malattia non esiste?

Oppure decido di vincere la morte.. lo decido con l'anima, perché solo l'anima ed il cuore mi danno l'ispirazione per comporre musica come ho fatto per 50 anni.

Faccio brevemente i conti e, da quanto mi dicono i dottori, riesco a prevedere con uno scarto minimo la data del mio decesso e fisso l'uscita del mio nuovo ed ultimo lavoro per l'8 gennaio 2016, il giorno in cui compirò 69 anni.

Lavoro giorno e notte, ho tempo per comporre, per perfezionare, per interpretare, per registrare in studio e per fare i video... lo faccio il prima possibile perché non voglio che dal mio volto si possa intravedere la morte che, beffarda, sta falciando nel mio corpo senza che io possa difendermi..

Ma io ti sfido, morte.... cavolo se non ti sfido!!!

Ho sfidato e vinto il mondo bigotto degli anni 70 con la fierezza dell'ambiguità... ho amato uomini e donne, sono stato uomo, donna, alieno, e, alla fine, un corpo celeste.

Cosa puoi, tu, morte contro la mia eternità, la mia genialità, la mia follia, la mia creatività, la mia musica che vivrà per sempre?

Io sono Lazzaro, dilaniato dalle cicatrici, morirò nel corpo, ma vivrò in eterno attraverso la mia musica!.

Ho vissuto abbastanza per ricevere gli auguri di buon compleanno al quale pensavo di non arrivare, per vedere pubblicato il mio album... sono sopravvissuto all'8 gennaio... e tu, mia cara assassina, hai perso!

Pensa solo che, se tu non avessi bussato alla mia porta, le mie opere sarebbero state 24, fossi riuscito anche a campare 100 anni, e invece, grazie a te, sono 25!!!

"Sai,...io sarò libero proprio come un uccello"

David Bowie


appunto, con le sue parole ha espresso 100000 volte meglio il concetto che volevo esprimere io.
qui non questione di soldi, qui è questione di arte ed immortalità della stessa.

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 15:46

Massimo Falciani ha scritto:posso affermare che se non ci sarà un cambio di rotta la musica potrà considerarsi definitivamente morta entro pochissimi anni.

l



nella storia del rock c'è un periodo conclusosi per ingordigia o mancanza di misura, quello del progressive.
Quel privilegio accordato alla forma (mutuato dal mondo classico) è l'unica linfa ancora "attiva"...non mi stupirei se, per raccontare il mondo di oggi, si tornasse a quella complessità che, per quanto difficilmente fruibile, era la più ricca.
E guarda che Bowie, col singolo Blackstar, si è messo proprio in quella scia...come tutti quelli che guardano "avanti" ha forse indicato la strada..

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 16:37

tom ha scritto:
Massimo Falciani ha scritto:posso affermare che se non ci sarà un cambio di rotta la musica potrà considerarsi definitivamente morta entro pochissimi anni.

l



nella storia del rock c'è un periodo conclusosi per ingordigia o mancanza di misura, quello del progressive.
Quel privilegio accordato alla forma (mutuato dal mondo classico) è l'unica linfa ancora "attiva"...non mi stupirei se, per raccontare il mondo di oggi, si tornasse a quella complessità che, per quanto difficilmente fruibile, era la più ricca.
E guarda che Bowie, col singolo Blackstar, si è messo proprio in quella scia...come tutti quelli che guardano "avanti" ha forse indicato la strada..


il prog è stato limitato molto dall'arrivo degli anni 80 in cui tutto era più orecchiabile, easy listening e festaiolo in contrasto con le articolate costruzioni del prog (a sua volta la festa infinita del pop rock anni 80 è stata abbattuta dal grunge che si è autoconsumato nel suo nichilismo).

per fortuna che il prog comunque non è mai del tutto morto, si è solo ridimensionato diventando genere più di nicchia. metà dei miei amici musicisti suona in gruppi prog, anche se dovendo essere sincero non li considero buoni gruppi, decisamente di qualità alquanto scarsa...

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 16:42

Massimo Falciani ha scritto:
non li considero buoni gruppi, decisamente di qualità alquanto scarsa...


..eh si..non basta la buona volontà (per quanto apprezzabile sia)..ci vuole tecnica, gusto, cultura..è un genero complesso.

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 16:45

Anch'io mi unisco nei complimenti ad Atlanticus per il bellissimo post, credo che tu abbia centrato in pieno il senso dell'ultima, sofferta e bellissima opera del Duca :-)

Tra l'altro, un esempio simile a questo nella storia della musica è Innuendo dei Queen, dove sia la title track che la celebre The Show Must Go On sono state uno splendido epitaffio della carriera di Mercury, anche lui cosciente della sua imminente fine ma ancora lucido per poter esprimere il suo grande talento alla faccia della morte che bussava alla sua porta.

Per quanto riguarda il progressive, non ho mai sopportato molto gli eccessivi virtuosismi di certi artisti (in primis gli Yes, in parte i King Crimson dopo il 74' mentre escluderei di sicuro da questa lista i Floyd che non sono mai stati realmente progressive a parte l'episodio di Atom Heart Mother) che in effetti alla lunga può stancare e concordo con l'analisi di tom.... aggiungo solo che il massimo splendore di questo genere molto probabilmente venne raggiunto nel periodo 1970-75 dai Genesis, dove l'equilibrio tra i profondi testi di Gabriel e la musica sognante di Banks,Collins,Hackett e Rutherford creava qualcosa di unico senza rischiare di annoiare l'ascoltatore..

Re: La Morte di David Bowie

12/01/2016, 17:43

Akira ha scritto:Anch'io mi unisco nei complimenti ad Atlanticus per il bellissimo post, credo che tu abbia centrato in pieno il senso dell'ultima, sofferta e bellissima opera del Duca :-)

Tra l'altro, un esempio simile a questo nella storia della musica è Innuendo dei Queen, dove sia la title track che la celebre The Show Must Go On sono state uno splendido epitaffio della carriera di Mercury, anche lui cosciente della sua imminente fine ma ancora lucido per poter esprimere il suo grande talento alla faccia della morte che bussava alla sua porta.

Per quanto riguarda il progressive, non ho mai sopportato molto gli eccessivi virtuosismi di certi artisti (in primis gli Yes, in parte i King Crimson dopo il 74' mentre escluderei di sicuro da questa lista i Floyd che non sono mai stati realmente progressive a parte l'episodio di Atom Heart Mother) che in effetti alla lunga può stancare e concordo con l'analisi di tom.... aggiungo solo che il massimo splendore di questo genere molto probabilmente venne raggiunto nel periodo 1970-75 dai Genesis, dove l'equilibrio tra i profondi testi di Gabriel e la musica sognante di Banks,Collins,Hackett e Rutherford creava qualcosa di unico senza rischiare di annoiare l'ascoltatore..


il virtuosismo nel prog è un derivato dalla musica classica barocca, un esagerazione esasperata per sfuggire dai canoni classici della forma canzone e tramutare il tutto in opera vera e propria.
il bello sta proprio nella difficoltà di assimilazione, alcuni dischi dopo anni di ascolti continuano a riservare sorprese, si scoprono nuovi dettagli che non erano saltati all'orecchio.
in più era un modo per snobbare la musichetta popolare per le masse incolte, diciamo così. era una musica per veri appassionati o per altri musicisti, con un linguaggio musicale volutamente di nicchia.
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