Xanax ha scritto:
Riferendomi all' ipotesi di Baratono il calcolo della rampa ha troppe variabili sconosciute.
Ad esempio la distanza della scarpata dalla piramide o la pendenza della rampa(che conveniva ripida per sfruttare la gravità)
Baratono fornisce indicazioni sulla pendenza di circa 2,5/3°. Credo lo faccia a ragion veduta, in quanto pendenze maggiori sono praticamente ingestibili per la movimentazione dei blocchi (alla fine il blocco lo devi fermare!!). Con quelle pendenze la lunghezza della rampa si calcola con una semplice formula trigonometrica, il che ci rimanda ai calcoli fatti da max.
Xanax ha scritto:
Vi potevano essere delle propaggini di roccia in seguito rimosse per fa risaltare il lavoro finito.
Pensate all'assedio di Masada.
I romani sfruttarono propaggini di roccia esistente limitandosi a colmarne i vuoti con terra e sassi.
Con un lavoro di due anni raggiunsero una quota ben maggiore del vertice della grande piramide.
In realta' la rampa di Masada non fu un'opera cosi straordinaria dato che i romani la completarono in soli due mesi (4/5 settimane secondo Jonathan Roth) trasportando relativamente poco materiale dato che sfruttarono il profilo di roccia sottostante.
Non e' quindi assolutamente corretto sostenere che si tratto' di una rampa piu' alta del vertice della GP.

Alla sommita' della rampa poi dovettero costruire delle strutture verticali per arrivare all'altezza delle mura:

L'assedio di Masada e le relative opere dei Romani divennero celebri piu' per come furono raccontate da Giuseppe Flavio, fonte praticamente unica della Guerra Giudaica, il quale, volente o nolente, distorse i fatti e ingiganti gli avvenimenti allo scopo di glorificare la potenza romana. Insomma un antico caso di informazione corrotta, distorta e pilotata, all'incirca come accade ancora oggi giorno.
http://www.antikitera.net/news.asp?ID=945