Sono stato un po' troppo ottimista riguardo i tempi, troppe prove e troppi indizi vanno a scontrarsi... anche perché nella mia ricerca sono venuto a conoscenza di fatti incredibili che sfidano l'umana comprensione (oltre a quelli che già sono stati citati qui), su tutte il "cuore atomico" di Kolevatov che mi sembra ai limiti del paranormale e che lasciò a bocca aperta persino i dottori dell'epoca.
Pertanto,(dopo essermi letto e riletto pagine e pagine in giro su internet
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
) posterò quello che credo sia successo in modo abbastanza veloce senza voler annoiare nessuno..
Una spiegazione sola per tutta la storia non credo si possa mai trovare, esistono centinaia di congetture che possono avere tutte dei punti di forza ma che in maniera inesorabile vengono affossate da diversi particolari..
Se per 3 di loro ho già trovato una possibile soluzione (Dyatlov,Slobodin e Kolmogorova) per gli altri...è molto più difficile...
Una valanga ha travolto e ferito inizialmente gli escursionisti sul Kholat? Improbabile, la tenda è pressoché intatta (come gli sci piantati di fianco) e la loro fuga verso il bosco è stata effettuata in maniera abbastanza ordinata stando alle impronte sulla neve.
Un aggressione da parte di criminali o soldati russi? Le ferite inferte ad alcuni di loro sono effettivamente atroci (crani spaccati, costole spezzate) ma non ci sono altre impronte oltre alle loro, nessuna ferita da arma da fuoco o da taglio e tentare di attaccare di sera tardi a -25 un gruppo di sciatori che si era già accampato sul versante di una montagna senza provocare nessuno mi sembra un'idea assurda.
Una tempesta di infrasuoni? Teoria bizzarra, non ci sono stati altri casi in quelle zone degli Urali
Uno yeti? Come ho scritto prima mancano le impronte sulla neve per provare la presenza di qualcun altro oltre a loro, inoltre a parte le leggende dei Mansi sulla creatura non vi sono testimonianze oculari, né foto né tantomeno filmati autentici
Un attacco della popolazione locale, i mansi? A mio parere vale la stessa risposta data per l'ipotesi criminale/militare: ii mansi interrogati dopo l'incidente hanno sempre smentito qualsiasi coinvolgimento, persino dopo essere stati torturati dagli investigatori.
Un'esplosione di un qualche tipo di bomba lanciata dai russi? I russi hanno sempre smentito tale teoria sostenendo che i il lancio dei missili balistici (R-7) in quelle zone sia iniziato tempo dopo, inoltre non si sono tracce di crateri d'impatto: se però la bomba fosse esplosa in cielo con conseguente onda d'urto si sarebbero danneggiati anche gli alberi del bosco ma nessun segno particolare è stato trovato su di loro a parte alcune strane bruciature in cima...E questo fa pensare..
Un nuovo tipo di arma sperimentale? All'epoca si effettuavano molti test, ma anche qui non ho trovato prove importanti a sostegno di tale tesi tranne quella della neve molto più bassa rispetto alla norma lungo il pendio che portava al bosco vicino.
Un attacco ufo? Quella sera strane sfere arancioni hanno volato nei pressi del Kholat, stando almeno alla testimonianza di un altro gruppo di escursionisti che si trovava a 50 chilometri dal gruppo Dyatlov, inoltre già in passato simili avvistamenti erano già stati segnalati alle autorità, senza dimenticare che anche dopo ci furono altre testimonianze nella zona negli anni immediatamente successivi, anche da parte di militari che rimasero sotto shock proprio mentre si trovavano accampati lì vicino al monte...Che vi fosse una base aliena nelle vicinanze e gli escursionisti sono stati visti come una minaccia e pertanto eliminati?
Forse aveva proprio ragione il pilota dell’aeronautica sovietica Gennadi Patrushev, in un dialogo con il capo-spedizione Dyatlov poco prima del loro tragico viaggio, secondo la testimonianza della vedova
“Non andare, in quelle montagne appaiono strane luci volanti e divinità splendenti”