11/02/2016, 10:22
11/02/2016, 12:17
greenwarrior ha scritto:Russia: finti profughi molestano le ragazze, 18 finiscono in ospedale e 33 arrestati
EUROPA UE, NEWS mercoledì, 3, febbraio, 2016
russia
Alcuni “migranti” provenienti dal Medio Oriente, entrati in un night club nella regione di Murmansk, hanno iniziato molestare le giovani donne russe, ma si sono resi conto troppo tardi di non essere nella UE. Come è finita? 18 sono stati mandati direttamente all’ospedale e 33 sono stati arrestati. Ora sembra che tutti manifestino una gran voglia di ritornarsene a casa il più presto possibile
La Norvegia ha espulso verso la Russia circa 50 sedicenti profughi del Medio Oriente e Afghanistan per “cattivo comportamento”. Una volta lì, i “rifugiati” hanno deciso di andare a svagarsi nella discoteca locale “Gandvik”, e ignari di dove si trovassero, hanno deciso di molestare le ragazze russe. Purtroppo non è andata bene perché a Murmansk non c’è la tolleranza dell’”Europa illuminata“.
A giudicare dai commenti degli utenti sui social network locali, i molestatori hanno cercato di scappare e nascondersi, anche in spazi privati, ma sono stati trovati e “sistemati“. Se non fossero arrivati interi squadroni di polizia, la situazione si sarebbe messa davvero male, soprattutto in vista delle gelate di Murmansk.
Ancora e tutti, a giudicare dalle reazioni identiche, gli agenti delle forze dell’ordine non fanno differenza per il livello di tolleranza e, mentre esortano a non ricorrere al linciaggio, segretamente appoggiano il processo educativo, ha segnalato news.li.
Risultato: 18 persone sono finite in ospedale, 33 nel centro di detenzione locale, e tutti hanno manifestato tanta voglia di tornare a casa.
“Benvenuti in Russia. Siamo felici di ricevere visite, ma non dovete dimenticare che siete ospiti qui.”
http://www.fort-russ.com
11/02/2016, 12:49
Massimo Falciani ha scritto:a quanto pare è una bufala...
http://www.bufale.net/home/bufala-migra ... ufale-net/
11/02/2016, 13:45
11/02/2016, 14:48
mik.300 ha scritto:e se l'anti bufala..
fossa la vera bufala?
chissà..
mik.300 ha scritto:anche se vedo che a ronde e pestaggi
anche la svezia e gli altri c stanno arrivando..
dopo però..
13/02/2016, 10:54
13/02/2016, 13:21
mik.300 ha scritto:ho sentito un'ora fa a rainews
che l'austria è pronta a costruire un muro spinato
lungo le sue frontiere..
v risulta??
16/02/2016, 21:15
mik.300 ha scritto:ho sentito un'ora fa a rainews
che l'austria è pronta a costruire un muro spinato
lungo le sue frontiere..
v risulta??
19/02/2016, 01:16
Avramopoulos: "Viola Ue e convenzioni internazionali" Commissario Ue immigrazione all'Austria: "Tetto a numero rifugiati è illegale" La questione migranti sul tavolo durante la cena di lavoro tra i leader europei a Bruxelles. Sherpa al lavoro nella notte sul testo di un accordo con il premier britannico Cameron per evitare l'addio di Londra alla Ue
E' scontro tra Europa e Austria, sulla decisione di Vienna di fissare un tetto per i profughi. "Il vostro piano di applicare un tetto al numero di richieste di asilo che l'Austria è pronta ad accettare, sia come totale annuale che come limite giornaliero sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi di diritto europeo e internazionale per l'Austria, incluse la Convenzione europea dei Diritti dell'uomo, la Convenzione di Ginevra e l'articolo 18 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Ue". Lo afferma il commissario europeo all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, in una lettera inviata oggi al ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner. "L'Austria ha l'obbligo giuridico di accettare qualunque richiesta di asilo che sia fatta sul proprio territorio o ai propri confini - puntualizza il commissario nella lettera pubblicata dall'agenzia Askanews, aggiungendo che - la questione se l'Austria sia poi responsabile del trattamento di una particolare richiesta di asilo va decisa in accordo con le norme pertinenti del diritto Ue, incluso in particolare il regolamento di Dublino. In considerazione di ciò - continua Avramopoulos le chiedo di riconsiderare le misure unilaterali che ha intenzione di proporre". Nella lettera si chiarisce anche che l'idea di Vienna di concedere ai migranti dei "visti di transito", per permettere loro di arrivare, attraverso il territorio austriaco, in altri Stati membri dove intendano chiedere l'asilo non è praticabile così come specificato nel regolamento di Dublino: "Le persone che hanno bisogno di protezione internazionale devono, in principio, chiedere l'asilo e restare nel primo 'sicuro' paese che raggiungono. I richiedenti protezione internazionale non sono liberi di muoversi verso lo Stato di propria scelta", conclude Avramopoulos. La questione viene discussa direttamente fra il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il primo ministro austriaco Werner Faymann, durante il Consiglio europeo questa sera a Bruxelles, come ha annunciato oggi lo stesso Juncker. Renzi: situazione in Austria molto difficile Sul tema posto dall'Austria, interviene il premier Matteo Renzi, al consiglio europeo a Bruxelles, dedicato a Brexit e migranti. "Mi rendo conto che la situazione in Austria è comprensibilmente molto difficile. C'è un problema. Ma non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell'Europa, si tratta di lavorare insieme", ha detto Renzi. "L'Austria - sottolinea Renzi - ha una posizione che è comprensibilmente molto difficile perché, pensate, ha più richiedenti d'asilo dell'Italia in termini assoluti ed è un paese decisamente più piccolo del nostro e meno popoloso. Quindi il tema austriaco esiste". "Tuttavia - osserva il premier - non possiamo nemmeno immaginare di chiudere il Brennero che è simbolicamente, e non soltanto simbolicamente, uno dei grandi elementi di unione in Europa. Quindi si tratta di lavorare insieme. Penso sia necessario fare quello che abbiamo sempre detto, cioè occorre avere una strategia a monte, investimenti di cooperazione internazionale, investimenti nei territori di partenza, in alcuni casi investimenti diplomatici, come in Siria e in Libia, o economici come nel cuore dell'Africa. Mi pare si sia iniziato a capire che il tema non è solo dell'Italia, ma è un tema di tutti: le risposte teoricamente ci sono. Ora - dice Renzi - vediamo se nella pratica riusciamo a fare un altro passettino in avanti". "Anche la richiesta degli austriaci è che funzionino i sistemi di relocations e anche i sistemi di rimpatri. La risposta è quella di chi dice: sia l'Europa a gestire la riallocazione, ma anche i rimpatri. Noi siamo il Paese che ha fatto più rimpatri di tutti, ma se a farlo fosse l'Unione e insieme facesse investimenti di cooperazione internazionale in quel Paese, le cose funzionerebbero molto meglio", dice il premier italiano.l
19/02/2016, 09:43
vimana131 ha scritto:Avramopoulos: "Viola Ue e convenzioni internazionali" Commissario Ue immigrazione all'Austria: "Tetto a numero rifugiati è illegale" La questione migranti sul tavolo durante la cena di lavoro tra i leader europei a Bruxelles. Sherpa al lavoro nella notte sul testo di un accordo con il premier britannico Cameron per evitare l'addio di Londra alla Ue
E' scontro tra Europa e Austria, sulla decisione di Vienna di fissare un tetto per i profughi. "Il vostro piano di applicare un tetto al numero di richieste di asilo che l'Austria è pronta ad accettare, sia come totale annuale che come limite giornaliero sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi di diritto europeo e internazionale per l'Austria, incluse la Convenzione europea dei Diritti dell'uomo, la Convenzione di Ginevra e l'articolo 18 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Ue". Lo afferma il commissario europeo all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, in una lettera inviata oggi al ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner. "L'Austria ha l'obbligo giuridico di accettare qualunque richiesta di asilo che sia fatta sul proprio territorio o ai propri confini - puntualizza il commissario nella lettera pubblicata dall'agenzia Askanews, aggiungendo che - la questione se l'Austria sia poi responsabile del trattamento di una particolare richiesta di asilo va decisa in accordo con le norme pertinenti del diritto Ue, incluso in particolare il regolamento di Dublino. In considerazione di ciò - continua Avramopoulos le chiedo di riconsiderare le misure unilaterali che ha intenzione di proporre". Nella lettera si chiarisce anche che l'idea di Vienna di concedere ai migranti dei "visti di transito", per permettere loro di arrivare, attraverso il territorio austriaco, in altri Stati membri dove intendano chiedere l'asilo non è praticabile così come specificato nel regolamento di Dublino: "Le persone che hanno bisogno di protezione internazionale devono, in principio, chiedere l'asilo e restare nel primo 'sicuro' paese che raggiungono. I richiedenti protezione internazionale non sono liberi di muoversi verso lo Stato di propria scelta", conclude Avramopoulos. La questione viene discussa direttamente fra il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il primo ministro austriaco Werner Faymann, durante il Consiglio europeo questa sera a Bruxelles, come ha annunciato oggi lo stesso Juncker. Renzi: situazione in Austria molto difficile Sul tema posto dall'Austria, interviene il premier Matteo Renzi, al consiglio europeo a Bruxelles, dedicato a Brexit e migranti. "Mi rendo conto che la situazione in Austria è comprensibilmente molto difficile. C'è un problema. Ma non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell'Europa, si tratta di lavorare insieme", ha detto Renzi. "L'Austria - sottolinea Renzi - ha una posizione che è comprensibilmente molto difficile perché, pensate, ha più richiedenti d'asilo dell'Italia in termini assoluti ed è un paese decisamente più piccolo del nostro e meno popoloso. Quindi il tema austriaco esiste". "Tuttavia - osserva il premier - non possiamo nemmeno immaginare di chiudere il Brennero che è simbolicamente, e non soltanto simbolicamente, uno dei grandi elementi di unione in Europa. Quindi si tratta di lavorare insieme. Penso sia necessario fare quello che abbiamo sempre detto, cioè occorre avere una strategia a monte, investimenti di cooperazione internazionale, investimenti nei territori di partenza, in alcuni casi investimenti diplomatici, come in Siria e in Libia, o economici come nel cuore dell'Africa. Mi pare si sia iniziato a capire che il tema non è solo dell'Italia, ma è un tema di tutti: le risposte teoricamente ci sono. Ora - dice Renzi - vediamo se nella pratica riusciamo a fare un altro passettino in avanti". "Anche la richiesta degli austriaci è che funzionino i sistemi di relocations e anche i sistemi di rimpatri. La risposta è quella di chi dice: sia l'Europa a gestire la riallocazione, ma anche i rimpatri. Noi siamo il Paese che ha fatto più rimpatri di tutti, ma se a farlo fosse l'Unione e insieme facesse investimenti di cooperazione internazionale in quel Paese, le cose funzionerebbero molto meglio", dice il premier italiano.l
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... d28bc.html
19/02/2016, 13:05
19/02/2016, 13:08
mik.300 ha scritto:vimana131 ha scritto:Avramopoulos: "Viola Ue e convenzioni internazionali" Commissario Ue immigrazione all'Austria: "Tetto a numero rifugiati è illegale" La questione migranti sul tavolo durante la cena di lavoro tra i leader europei a Bruxelles. Sherpa al lavoro nella notte sul testo di un accordo con il premier britannico Cameron per evitare l'addio di Londra alla Ue
E' scontro tra Europa e Austria, sulla decisione di Vienna di fissare un tetto per i profughi. "Il vostro piano di applicare un tetto al numero di richieste di asilo che l'Austria è pronta ad accettare, sia come totale annuale che come limite giornaliero sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi di diritto europeo e internazionale per l'Austria, incluse la Convenzione europea dei Diritti dell'uomo, la Convenzione di Ginevra e l'articolo 18 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Ue". Lo afferma il commissario europeo all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, in una lettera inviata oggi al ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner. "L'Austria ha l'obbligo giuridico di accettare qualunque richiesta di asilo che sia fatta sul proprio territorio o ai propri confini - puntualizza il commissario nella lettera pubblicata dall'agenzia Askanews, aggiungendo che - la questione se l'Austria sia poi responsabile del trattamento di una particolare richiesta di asilo va decisa in accordo con le norme pertinenti del diritto Ue, incluso in particolare il regolamento di Dublino. In considerazione di ciò - continua Avramopoulos le chiedo di riconsiderare le misure unilaterali che ha intenzione di proporre". Nella lettera si chiarisce anche che l'idea di Vienna di concedere ai migranti dei "visti di transito", per permettere loro di arrivare, attraverso il territorio austriaco, in altri Stati membri dove intendano chiedere l'asilo non è praticabile così come specificato nel regolamento di Dublino: "Le persone che hanno bisogno di protezione internazionale devono, in principio, chiedere l'asilo e restare nel primo 'sicuro' paese che raggiungono. I richiedenti protezione internazionale non sono liberi di muoversi verso lo Stato di propria scelta", conclude Avramopoulos. La questione viene discussa direttamente fra il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il primo ministro austriaco Werner Faymann, durante il Consiglio europeo questa sera a Bruxelles, come ha annunciato oggi lo stesso Juncker. Renzi: situazione in Austria molto difficile Sul tema posto dall'Austria, interviene il premier Matteo Renzi, al consiglio europeo a Bruxelles, dedicato a Brexit e migranti. "Mi rendo conto che la situazione in Austria è comprensibilmente molto difficile. C'è un problema. Ma non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell'Europa, si tratta di lavorare insieme", ha detto Renzi. "L'Austria - sottolinea Renzi - ha una posizione che è comprensibilmente molto difficile perché, pensate, ha più richiedenti d'asilo dell'Italia in termini assoluti ed è un paese decisamente più piccolo del nostro e meno popoloso. Quindi il tema austriaco esiste". "Tuttavia - osserva il premier - non possiamo nemmeno immaginare di chiudere il Brennero che è simbolicamente, e non soltanto simbolicamente, uno dei grandi elementi di unione in Europa. Quindi si tratta di lavorare insieme. Penso sia necessario fare quello che abbiamo sempre detto, cioè occorre avere una strategia a monte, investimenti di cooperazione internazionale, investimenti nei territori di partenza, in alcuni casi investimenti diplomatici, come in Siria e in Libia, o economici come nel cuore dell'Africa. Mi pare si sia iniziato a capire che il tema non è solo dell'Italia, ma è un tema di tutti: le risposte teoricamente ci sono. Ora - dice Renzi - vediamo se nella pratica riusciamo a fare un altro passettino in avanti". "Anche la richiesta degli austriaci è che funzionino i sistemi di relocations e anche i sistemi di rimpatri. La risposta è quella di chi dice: sia l'Europa a gestire la riallocazione, ma anche i rimpatri. Noi siamo il Paese che ha fatto più rimpatri di tutti, ma se a farlo fosse l'Unione e insieme facesse investimenti di cooperazione internazionale in quel Paese, le cose funzionerebbero molto meglio", dice il premier italiano.l
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... d28bc.html
CIOÈ ma questi qua
sanno solo fare i gradassi coi deboli..
se lo fa la germania
scommetto che stanno muti come pesci..
ma il tetto è una misura di difesa
anche di principio se vogliamo..
cioè se puta caso si presentano
1 milione, 10 milioni di profughi ai confini
che fai ?
li fai entrare tutti??
dai in mano le chiavi dello stato a questi??
19/02/2016, 13:21
19/02/2016, 14:04
Ufologo 555 ha scritto:... per quello dicevo: allora si abbattano tutti i muri e mischiamoci allegramente!
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21/02/2016, 01:31
Case sfitte nel mirino del prefetto
"Pronta a requisirle per i profughi"
Avvertimento al vertice alla presenza di 50 sindaci (assenti i leghisti): «Entro maggio servono nuove disponibilità»
TREVISO. «Se non troviamo il posto per i nuovi profughi in arrivo, finiranno presto in mezzo alla strada diventando un problema di sicurezza. La Prefettura ha ormai raschiato il fondo del barile, quanto a ricerca di alloggi. Vi avverto: ora l’acqua è alle ginocchia, tra un po’ sarà alla gola, poi ci servirà la canna per respirare. La mia non è una minaccia, ma se non si troveranno nuovi alloggi per maggio, sarò costretta a requisire gli appartamenti sfitti».
Se non è una minaccia, di certo è un avvertimento a muso duro quello del prefetto Laura Lega, lanciato ieri pomeriggio ai rappresentanti di 50 Comuni su 95 della Marca radunati in Prefettura per far fronte alla mancanza di posti letto per i profughi. Assenti, su diktat del nuovo segretario regionale del Carroccio Gianantonio Da Re, tutti i sindaci leghisti: nessuna disponibilità all’accoglienza. E così il prefetto Lega ha dovuto rampognare la nuora - i sindaci presenti - affinché suocera intenda, ossia i primi cittadini del Carroccio che hanno marcato visita. Mentre fra i 50 Comuni presenti ieri, 35 danno già il loro contributo all’ospitalità nei limiti del possibile.
Ieri molti dei loro amministratori erano in piazza dei Signori per sentirsi annunciare novità, in merito all’accoglienza. E invece sono stati nuovamente invitati a fare ancora di più per collaborare all’accoglienza diffusa, cercando, se non hanno più strutture pubbliche da utilizzare, almeno un dialogo con i proprietari di appartamenti sfitti per convincerli a metterli a disposizione. Che è come svuotare l’oceano con un secchiello. Ma il prefetto Lega ha tirato dritto, sottolineando che la Marca continua ad essere una anomalia a livello nazionale: altrove l’emergenza trova adeguate risposte da parte del territorio, qui no, non abbastanza. Eppure l’emergenza c’è anche da noi, resta e anzi aumenterà. A dismisura. «Cerco soluzioni e le voglio trovare insieme a voi», ha detto il prefetto Lega ai sindaci, «Non voglio seguire la strada della costrizione. E quindi mi auguro di non dover passare alle requisizioni, perché vorrebbe dire per tutti noi alzare bandiera bianca. Sarebbe un fallimento». Però se entro maggio non arriveranno nuove disponibilità di posti letto a fronte delle centinaia di nuovi profughi in arrivo, si passerà giocoforza alle requisizioni, poiché «finché non si stabilizzerà la situazione nella costa del Nord Africa, i profughi continueranno ad arrivare anche qui». Quindi l’invito ai sindaci: «Continuate, vi prego, a cercare contatti con i privati affinché mettano a disposizione appartamenti».
E i sindaci? A parte la presenza di un guastatore come Riccardo Szumki, di Santa Lucia, gli altri hanno tutti ribadito: «Abbiamo fatto il possibile finora, non abbiamo altri spazi pubblici». Roncade: «Non è giusto che pochi Comuni si addossino tutto il problema mentre altri Comuni non fanno nulla». Carbonera: «Non ci sono strutture pubbliche a disposizione». Borso: «Ci sono tante case private chiuse, è vero, ma il prefetto ci dovrebbe spiegare le modalità con cui convincere i privati a darcele per i migranti». Vittorio Veneto: «Ci abbiamo provato, ma non troviamo altri appartamenti». Salgareda: «Abbiamo sette profughi da noi, contattare i privati per altri migranti è un problema». Ponte di Piave: «Anche noi non abbiamo strutture pubbliche, ma lo avevamo già detto di recente». Zenson di Piave: «Siamo al completo».
Casier: «Tra ex caserma Serena e i 19 profughi che ospitiamo, abbiamo dato un segnale forte: se piove si apre l’ombrello. Sennò che facciamo, li buttiamo a mare?». E Vazzola: «Perché non fare un campo profughi?».
Mentre il primo cittadino di Fonte, per protesta per gli oltre 200 migranti in arriva a casa sua, è rimasto fuori dalla Prefettura. E si prepara alla fiaccolata di protesta di venerdì prossimo. Silea: «Prefetto irritante, con le sue minacce...».