05/10/2015, 01:16
Studi suggeriscono che il Sole innesca i grandi terremoti
Sulla base di due documenti, che saranno pubblicati il 5 ottobre sulla rivista online NCGT, il sole sta provocando i terremoti più funesti del pianeta, tra cui, il recente terremoto di magnitudo M8.3, occorso in Cile, il 16 settembre 2015. I documenti, che a breve verrano presentati, si concentrano sulle fluttuazioni dell’attività del campo magnetico del sole. In queste due carte, è stata trovata una relazione statisticamente significativa tra i terremoti di magnitudo M8 + e gli estremi e capovolgimenti del campo magnetico polare del sole.
Il team di ricercatori, ha annunciato i risultati nel mese di agosto 2014, e recentemente ha utilizzato i metodi proposti in questo studio, per fornire la prova che un recente grande terremoto si adatta ai modelli riportati nello studio.
Nei primi mesi del 2014, il team del Dottor Christopher Holloman, ricercatore statistico presso la Consulting Service Ohio State University, è stato in grado di costruire un modello che espone un accordo molto forte tra il magnetismo solare e il verificarsi dei grandi terremoti.
Il Dr. Holloman ha avvertito che la sperimentazione formale del modello può essere effettuata solo esaminando le sue prestazioni nel corso dei prossimi anni, ma i risultati sono sufficienti per suggerire che esiste probabilmente un rapporto tra i campi magnetici polari del sole, associati con il nord e il polo sud del sole, e i grandi terremoti. Abbiamo anche un evento successivo che sembra comportarsi con quanto riportato nello studio iniziale. Infatti, la data finale del nostro studio è coincisa con il disastroso terremoto in Cile. Speriamo di presentare anche altre pubblicazioni, nel quale riportare, in modo più dettagliato, gli eventi del 2016.
“Questo tipo di conferma è solo il primo passo, ma è certamente positivo”, osserva l’autore Ben Davidson dello SpaceWeatherNews LLC. Il secondo documento è stato presentato dal solo Davidson, ed in esso ci si è limitati all’analisi del terremoto Cile per accompagnare lo studio iniziale.
“L’aspetto più sorprendente del modello è che è, per la maggior parte, relativamente semplice” dice il Dott. Holloman. I risultati osservati nei campi magnetici solari non sono il risultato dell’applicazione di alcune funzioni matematiche oscure. L’algoritmo è basato su picchi, depressioni nei cicli solari o forza assoluta di uno dei poli, in un particolare momento. Questi semplici modelli sono più spesso predittivo rispetto ai modelli più complessi.
La relazione qui descritta e che “ci può essere collegamento elettrico tra la Terra e il Sole”, secondo il dottor Kongpop U-yen. Guardando il set completo di dati, non è difficile per chiunque vedere che c’è una connessione. Per essere sicuri dei nostri risultati abbiamo anche eseguito una verifica di questa scoperta con un’analisi statistica. Si ritiene inoltre di aver compiuto una mossa importante nell’integrare elementi sia elettromagnetici che elettrostatici nel discorso generale, e di aver compiuto un deciso progresso nelle indagini.
Gli studi suggeriscono anche che il campo magnetico interplanetario è associato con i buchi coronali alle basse latitudine, in particolare con le strutture dei buchi coronali polari, e possono anche fornire percorsi di approfondimento, insieme a modi alternativi per monitorare questa attività del campo, come ad esempio l’intensità del vento solare, associata ai buchi coronali. Commentando ulteriormente la semplicità dell’algoritmo, Davidson osserva, “Guardare agli estremi del magnetismo e all’inversione della polarità – in realtà è abbastanza semplice.”
Entrambi i documenti, saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista Nuovi concetti di tettonica globale –NCGT- , disponibile il 5 ottobre 2015, e la discussione sul trigger solare su i terremoti farà parte della prossima discussione presso l’Osservatorio di frontiera a Pittsburgh, il 17 ottobre e il 18, il 2015.
05/10/2015, 13:11
07/10/2015, 16:54
26/10/2015, 01:17
Terremoto, l’incubo Big One a Los Angeles. La NASA: “al 99,9% entro 3 anni
L’incubo del ‘Big One’ torna sulla California, e su Los Angeles in particolare. La citta’ degli Angeles rischia seriamente di essere colpita entro tre anni da una forte scossa di terremoto, di intensita’ tra il quinto e il sesto grado della scala Richter. A lanciare l’allarme e’ un nuovo studio della Nasa, condotto dal ‘Jet Propulsion laboratory’ di Pasadena, in California, secondo il quale le probabilita’ che un tale evento si verifichi raggiungono la preoccupante percentuale del 99,9. Ma e’ polemica sulle previsioni. Gli scienziati del ‘Us Geological Survey’ (l’Ente geologico americano) calcolano i rischi all’85%.
Critico anche Thomas Heaton dell’Earthquake Engineering Research Laboratory di Caltech, sempre in California: “Non mi pare nessuno sia mai riuscito a prevedere con tanta precisione un terremoto”. La Nasa ha basato le sue proiezioni sui dati raccolti in seguito al terremoto del 2014 nella zona di La Habra, sempre in California, ed ha precisato che per un sisma superiore ai 6 gradi Richter nella zona i rischi sono del 35%. Ma per uno – appunto – di quinto grado vi e’ quasi una certezza assoluta. A spiegare le proiezioni e’ stato Andrea Donnellan del laboratorio di Pasadena, con una metafora in cui si paragona un elastico alla crosta terrestre: “Quando si tira un elastico, prima o poi, se lo si fa con forza sufficiente, l’elastico si rompe”. Il terremoto rappresenterebbe la ‘rottura’ con cui la forza accumulata dopo il sisma del 2014 nelle faglie si dovrebbe disperdere. Donnellan e il suo team hanno utilizzato per i loro test radar e strumenti GPS: “Quando il terremoto di La Habra e’ avvenuto – spiega lo scienziato – ha smosso e fatto spostare sedimenti nel bacino di Los Angeles…C’e abbastanza energia immagazzinata da produrre un terremoto persino di 6,1-6,3 gradi”.
26/10/2015, 19:16
27/10/2015, 12:34
28/10/2015, 17:29
09/11/2015, 11:46
18/11/2015, 01:23
Sisma avvertito fino ad Atene Grecia, terremoto di magnitudo 6.5 in mare vicino a Lefkada. Due morti Una decina i feriti sull'isola. La scossa è stata avvertita anche sulla costa jonica calabrese, ma non sono stati registrati danni
Almeno due persone sono morte in seguito al terremoto che ha scosso la Grecia occidentale, provocando anche ingenti danni materiali. Lo riferisce il sito di Ekathimerini che cita le autorità locali. Secondo il Geological Survey degli Stati Uniti (USGC), il sisma è stato di magnitudo 6.5 sulla scala Richter, 6.1 secondo l'Istituto di geodinamica di Atene. L'epicentro è stato localizzato circa cinque chilometri sotto il fondo del mare, pochi chilometri a nordovest dell'isola di Lefkada. Proprio sull'isola si sono registrate le due vittime, una donna anziana uccisa da un crollo nel villaggio di Athani e un'altra donna di 60 anni rimasta schiacciata da un masso che ha sfondato la sua abitazione a Ponti Vassilikis. Una decina le persone rimaste ferite. La rete stradale dell'isola è stata danneggiata da frane e, per precauzione, oltre alle scuole di Lefkada sono state chiuse anche quelle di Cefalonia. La scossa è stata avvertita distintamente anche ad Atene, a 385 chilometri di distanza, e lungo la costa ionica calabrese, tra le province di Catanzaro e Crotone. Il movimento tellurico ha fatto tremare le abitazioni, creando momenti di panico tra i residenti delle zone interessate. La scossa non ha comunque provocato danni nella regione.
20/12/2015, 20:42
Scossa di terremoto a Palermo. Gente in strada: ''5 secondi molto intensi''
Una scossa di terremoto è stata avvertita in mattinata a Palermo. Numerose le chiamate arrivate al centralino dei vigili del fuoco ma al momento non risultano danni o feriti. Diverse le persone, che avvertita la scossa, sono scese per strada. Al momento la situazione è tornata alla normalità. L'epicentro è stato localizzato al largo della città in mare.
Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la scossa è stata registrata alle ore 10.46 con magnitudo 4.0. Dalle verifiche effettuate, l’evento, con epicentro in mare a cinque chilometri di profondità e a circa venticinque chilometri di distanza dalle coste siciliane, è risultato avvertito dalla popolazione nei comuni di Santa Flavia, Bagheria, Ficarazzi e Palermo, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone o cose.
La notizia è rimbalzata subito sui social, con l'hashtag #terremoto che alle 11 conquista la quinta posizione nei trend topic. ''Ha ballato tutta la mia stanza'', twitta Alessio. ''E' durato qualche secondo ma si è percepito chiaramente'', scrive Paola. ''5 secondi molto intensi ma tutto sembra passato'', si legge ancora su twitter. Qualcuno cerca conferme nella Rete. ''Qui Palermo. Mi è girata la testa o c'è stata una scossa di terremoto?''. Altri ironizzano. ''Per una volta che a Palermo si muove qualcosa...#terremoto''.
18/01/2016, 01:02
Terremoto a Campobasso, nuova scossa magnitudo 3.6. Frattura ai sindaci: "Le scuole restino chiuse lunedì"
Terremoto a Campobasso, nuova scossa magnitudo 3.6. Frattura ai sindaci: "Le scuole restino chiuse lunedì"
Prosegue sciame sismico; chi ha potuto ha lasciato le case
Ancora una forte scossa di terremoto in Molise. Il sisma è avvenuto alle 23.09 e ha avuto magnitudo 3.6. Poco dopo, alle 23.11 è seguita una scossa più lieve (2.2). Il terremoto è stato avvertito a Campobasso e nei centri limitrofi, ma anche in gran parte della regione, fino a Isernia. L'epicentro, a 11 chilometri di profondità, è stato localizzato a 5 chilometri dal comune di Baranello (Campobasso). Sono quasi 50 le scosse registrate in Molise nel giro di pochi giorni.
Il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, invita i sindaci dei Comuni della Regione che gravitano nel raggio di dieci chilometri dal luogo del'epicentro sismico e che dunque hanno potuto risentire dei contraccolpi delle scosse avvertite in maniera massicce ieri e nelle ultime ore a valutare la possibilità di chiusura degli edifici scolastici per la giornata di domani, lunedì 18 gennaio
E' stata una notte di paura quella appena trascorsa in Molise. Lo sciame sismico che da cinque giorni sta interessando la zona di Campobasso non ha concesso tregua: dopo quelle di ieri sera nella notte si sono verificate altre dieci scosse, la più forte all'1.28, con magnitudo 3.2, che è stata nettamente avvertita dalla popolazione. Chi ha potuto, a Campobasso e nei paesi limitrofi, ha lasciato le case per spostarsi in zone più lontane dall' epicentro.
A Baranello il comune più vicino è stata allestita un'area per chi ha scelto di non trascorrere la notte in casa. "Da una prima verifica dello stato dei luoghi, centro storico, chiese e fabbricati abbandonati, - ha riferito il primo cittadino Marco Maio - non si registrano danni rilevanti. Nessuna richiesta di assistenza sanitaria a persone e al momento non si segnalano criticità rilevanti". Tutto questo avviene mentre la situazione climatica è precipitata: per tutta la notte hanno imperversato in Molise bufere di neve e la temperatura è di diversi gradi sotto lo zero. A Campobasso e nei comuni dell'hinterland il manto bianco ha superato i 20 centimetri e sono in azione da ore i mezzi spartineve.
Allarme dei geologi, 70% scuole del Molise è a rischio sismico - In Molise "il 70% delle scuole è a rischio sismico e ugualmente gli altri edifici pubblici". Lo afferma il consigliere nazionale dei geologi e già presidente dell'ordine dei geologi del Molise Domenico Angelone, aggiungendo che "a distanza di quasi 4 anni dal terremoto dell'Emilia, 7 anni da quello dell'Aquila e 14 anni da quello di San Giuliano di Puglia, torna la paura in Molise per lo sciame sismico che da alcuni giorni è in atto nel territorio della provincia di Campobasso, distretto sismico Baranello-Vinchiaturo". Angelone osserva che "lo spettro della faglia del Matese, il grande mostro storicamente capace di rilasciare energia per magnitudo anche superiori a 7, spinge il mondo scientifico a studiare la serie sismica in corso ormai da giorni con estrema attenzione e cautela". Il geologo aggiunge che l'evento "sebbene di poca rilevanza dal punto di vista energetico, costituisce grande preoccupazione ed angoscia in quelle popolazioni". "Il nuovo approccio che gli eventi dell'Aquila hanno prodotto - prosegue Angelone - inducono a considerare l'attività di sciame sismico come una normale attività di rilascio graduale dell'energia, che però non esclude il verificarsi di eventi di maggiore intensità e/o durata, non necessariamente nelle stesse aree epicentrali fino ad ora interessate, ma in un intorno coincidente con il distretto sismico di riferimento (Baranello-Vinchiaturo). Considerato che non esistono ad oggi le condizioni per procurare un ingiustificato allarme - conclude - si invitano comunque gli amministratori locali a porre in essere tutte le procedure di verifica e protezione degli edifici sensibili".
02/03/2016, 15:21
02/03/2016, 16:45
29/03/2016, 01:11
Alaska: erutta vulcano, massima allerta
Allerta ai massimi livelli per l'eruzione in Alaska del vulcano Pavlof, sulle isole 'Aleutian', che ha sputato fuoco e cenere, offuscando l'aria fino a 6mila metri di altezza. Lo comunica l'osservatorio geologico degli Stati Uniti. Il vulcano si trova a poco meno di 1.000 km a sudest della città Anchorage e a circa 65km da Cold Bay, il centro abitato più vicino. La polizia dell'Alaska non conferma che non vi siano morti o feriti. L'eruzione ha anche provocato delle scosse di terremoto.
15/04/2016, 01:21
Terremoti: Giappone, scossa 6.4 nel sud, almeno 3 i morti
19 case crollate, oltre 70 i feriti. Si scava sotto le macerie
Per la prima volta dal disastro di Fukushima nel 2011, un nuovo terremoto del massimo livello nella scala sismica giapponese colpisce il Giappone: almeno 19 le case crollate, tre i morti, decine di feriti e soccorritori ancora al lavoro per liberare chi è rimasto intrappolato sotto le macerie. Il sisma ha provocato uno sciame sismico di notevole intensità attorno al monte Aso, il maggior vulcano attivo dell'arcipelago. L'agenzia meteorologica nazionale ha segnalato la prima scossa di magnitudo 6.4 alle 21,26 (13.26 in Italia) con l'epicentro di 10 km nella prefettura di Kumamoto, 1.300 km a sud ovest da Tokyo Secondo le prime testimonianze il terremoto è cresciuto di intensità durando fino a 30 secondi, e una seconda scossa di assestamento, di magnitudo 5.7 si è verificata 40 minuti dopo. Nelle successive 4 ore la zona ha registrato una sequenza di almeno 11 scosse con magnitudo sostenute fino a 6.4, costringendo i residenti a rimanere nelle strade. In una conferenza stampa convocata d'urgenza il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha menzionato il crollo di 19 abitazioni e il ferimento di almeno 12 persone. L'agenzia Kyodo ha riferito di 3 vittime e di almeno 70 persone che si sono sottoposte a cure in ospedale. Nessun allarme tsunami è stato lanciato mentre l'Autorità per la Sicurezza Nucleare non ha segnalato anomalie alle centrali nucleari di Sendai e di Genkai nelle vicine prefetture di Kagoshima e Saga. Anche i servizi dei treni Shinkansen sono stati temporaneamente sospesi a titolo precauzionale. Nel frattempo la televisione pubblica Nhk ha interrotto le trasmissioni per seguire in diretta gli sviluppi nella regione. I crolli delle abitazioni, secondo la polizia lasciano intendere che sono rimaste intrappolate diverse persone, e le attività di soccorso continueranno durante la notte.